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incontro al buio, il "trombante" è un uomo fortunato! Molto fortunatoSto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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Mela siamo ancora in tempo per tirocini o apprendistato?Sto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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Mela e le sue tette. Le migliori del forum e oltre.Sto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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Avrai aggiunto delle modifiche zozzette come al tuo solitoSto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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che gnocca da paura!Sto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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Hai concluso come hanno fatto la Lopez ed Affleck.. quante trombate hai messo come clausulaSto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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Beato chi ha avuto un incontro al buio con te.Sto andando a un incontro al buio dopo aver utilizzato questo format
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Beh, innanzitutto erano necessarie un paio di piccole modifiche formali.Sarei curioso delle tue modifiche apportate![]()
Beh, innanzitutto erano necessarie un paio di piccole modifiche formali.
La richiesta di firmare ogni pagina (la pagina è una sola) e quell’ “ivi” (la più parte di trombanti e trombatarie non risiede nel comune in cui è nata).
Poi ho cambiato alcune concordanze di numero e genere, visto che nel mio caso a sottoporre il documento è una donna…bisex.
Non che da quando sono single io abbia esercitato in tal senso…ma potrebbe accadere. D’altrocanto, diversamente da “scopare” e “chiavare”, “Trombare” non insuffla necessariamente l’idea di un inserimento anatomico. Quindi l’attribuzione di ruolo mi sembra più liquida e intercambiabile.
Infine c’è la faccenda delle “complicazioni accessorie”.
Il documento originario è pensato al maschile e allude al pericolo che la trombataria si aggrappi a cozza. Anche perché, suvvia, solleviamo il velo di Pandora…tutta la faccenda della “trombamicizia” incarta e infiocchetta il “vogliounazoccolamanonmivadipagare”. Niente da dire, è ragionevole… tuttavia nella mia esperienza accade spesso il contrario. Il trombante - pur senza impegnarsi - vuole rendere iterativo l’evento e fatica ad arrendersi all’evidenza del fatto che no, è una tantum; non accadrà di nuovo. Allora (falso come giuda) tenta di giocare di sponda, prendere tempo e proporre amicizie platoniche.
Un modo di dire strano “amicizia platonica”…Platone si inchiappava qualunque cosa si muovesse. L’amico è colui che non te lo mette al culo, giusto? Ecco, vale in metafora ma anche in pragmatica. Ne derivano conversazioni spiacevoli e soprattutto noiose.
Per cui ecco le mie aggiunte.
- L’evento di Trombamicizia è da considerarsi unico e irripetibile. Nessuna eccezione sarà ammessa in discussione. Si escludono inoltre successive frequentazioni.
- Teatro della Trombamicizia sarà la residenza della Trombataria.
- Terminata la prestazione è concessa mezz’ora per le operazioni di “ripresa” e “convenevoli” scaduta la quale il Trombante si impegna ad essere vestito e accomiatato.
Ho usato il format una volta soltanto (finora). É andata benissimo.
Il trombante ha molto apprezzato chiarezza e correttezza…e anche altre cose.![]()
Manco un bis è concesso all’interno dello stesso evento? Suvvia un atto di caritàBeh, innanzitutto erano necessarie un paio di piccole modifiche formali.
La richiesta di firmare ogni pagina (la pagina è una sola) e quell’ “ivi” (la più parte di trombanti e trombatarie non risiede nel comune in cui è nata).
Poi ho cambiato alcune concordanze di numero e genere, visto che nel mio caso a sottoporre il documento è una donna…bisex.
Non che da quando sono single io abbia esercitato in tal senso…ma potrebbe accadere. D’altrocanto, diversamente da “scopare” e “chiavare”, “Trombare” non insuffla necessariamente l’idea di un inserimento anatomico. Quindi l’attribuzione di ruolo mi sembra più liquida e intercambiabile.
Infine c’è la faccenda delle “complicazioni accessorie”.
Il documento originario è pensato al maschile e allude al pericolo che la trombataria si aggrappi a cozza. Anche perché, suvvia, solleviamo il velo di Pandora…tutta la faccenda della “trombamicizia” incarta e infiocchetta il “vogliounazoccolamanonmivadipagare”. Niente da dire, è ragionevole… tuttavia nella mia esperienza accade spesso il contrario. Il trombante - pur senza impegnarsi - vuole rendere iterativo l’evento e fatica ad arrendersi all’evidenza del fatto che no, è una tantum; non accadrà di nuovo. Allora (falso come giuda) tenta di giocare di sponda, prendere tempo e proporre amicizie platoniche.
Un modo di dire strano “amicizia platonica”…Platone si inchiappava qualunque cosa si muovesse. L’amico è colui che non te lo mette al culo, giusto? Ecco, vale in metafora ma anche in pragmatica. Ne derivano conversazioni spiacevoli e soprattutto noiose.
Per cui ecco le mie aggiunte.
- L’evento di Trombamicizia è da considerarsi unico e irripetibile. Nessuna eccezione sarà ammessa in discussione. Si escludono inoltre successive frequentazioni.
- Teatro della Trombamicizia sarà la residenza della Trombataria.
- Terminata la prestazione è concessa mezz’ora per le operazioni di “ripresa” e “convenevoli” scaduta la quale il Trombante si impegna ad essere vestito e accomiatato.
Ho usato il format una volta soltanto (finora). É andata benissimo.
Il trombante ha molto apprezzato chiarezza e correttezza…e anche altre cose.![]()
Si bene, ma com'è andato il tuo appuntamento al buio?Beh, innanzitutto erano necessarie un paio di piccole modifiche formali.
La richiesta di firmare ogni pagina (la pagina è una sola) e quell’ “ivi” (la più parte di trombanti e trombatarie non risiede nel comune in cui è nata).
Poi ho cambiato alcune concordanze di numero e genere, visto che nel mio caso a sottoporre il documento è una donna…bisex.
Non che da quando sono single io abbia esercitato in tal senso…ma potrebbe accadere. D’altrocanto, diversamente da “scopare” e “chiavare”, “Trombare” non insuffla necessariamente l’idea di un inserimento anatomico. Quindi l’attribuzione di ruolo mi sembra più liquida e intercambiabile.
Infine c’è la faccenda delle “complicazioni accessorie”.
Il documento originario è pensato al maschile e allude al pericolo che la trombataria si aggrappi a cozza. Anche perché, suvvia, solleviamo il velo di Pandora…tutta la faccenda della “trombamicizia” incarta e infiocchetta il “vogliounazoccolamanonmivadipagare”. Niente da dire, è ragionevole… tuttavia nella mia esperienza accade spesso il contrario. Il trombante - pur senza impegnarsi - vuole rendere iterativo l’evento e fatica ad arrendersi all’evidenza del fatto che no, è una tantum; non accadrà di nuovo. Allora (falso come giuda) tenta di giocare di sponda, prendere tempo e proporre amicizie platoniche.
Un modo di dire strano “amicizia platonica”…Platone si inchiappava qualunque cosa si muovesse. L’amico è colui che non te lo mette al culo, giusto? Ecco, vale in metafora ma anche in pragmatica. Ne derivano conversazioni spiacevoli e soprattutto noiose.
Per cui ecco le mie aggiunte.
- L’evento di Trombamicizia è da considerarsi unico e irripetibile. Nessuna eccezione sarà ammessa in discussione. Si escludono inoltre successive frequentazioni.
- Teatro della Trombamicizia sarà la residenza della Trombataria.
- Terminata la prestazione è concessa mezz’ora per le operazioni di “ripresa” e “convenevoli” scaduta la quale il Trombante si impegna ad essere vestito e accomiatato.
Ho usato il format una volta soltanto (finora). É andata benissimo.
Il trombante ha molto apprezzato chiarezza e correttezza…e anche altre cose.![]()
Non ho dubbie anche altre cose.
Mh, questione pertinente.Manco un bis è concesso all’interno dello stesso evento? Suvvia un atto di caritàcon una bomba atomica come te almeno un secondo round deve essere concesso…perchè tipo io nel primo andrei ko dopo pochi secondi credo
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Trombataria e trombante, trombata e trombamicizia....regolato il tutto da contratto...Beh, innanzitutto erano necessarie un paio di piccole modifiche formali.
La richiesta di firmare ogni pagina (la pagina è una sola) e quell’ “ivi” (la più parte di trombanti e trombatarie non risiede nel comune in cui è nata).
Poi ho cambiato alcune concordanze di numero e genere, visto che nel mio caso a sottoporre il documento è una donna…bisex.
Non che da quando sono single io abbia esercitato in tal senso…ma potrebbe accadere. D’altrocanto, diversamente da “scopare” e “chiavare”, “Trombare” non insuffla necessariamente l’idea di un inserimento anatomico. Quindi l’attribuzione di ruolo mi sembra più liquida e intercambiabile.
Infine c’è la faccenda delle “complicazioni accessorie”.
Il documento originario è pensato al maschile e allude al pericolo che la trombataria si aggrappi a cozza. Anche perché, suvvia, solleviamo il velo di Pandora…tutta la faccenda della “trombamicizia” incarta e infiocchetta il “vogliounazoccolamanonmivadipagare”. Niente da dire, è ragionevole… tuttavia nella mia esperienza accade spesso il contrario. Il trombante - pur senza impegnarsi - vuole rendere iterativo l’evento e fatica ad arrendersi all’evidenza del fatto che no, è una tantum; non accadrà di nuovo. Allora (falso come giuda) tenta di giocare di sponda, prendere tempo e proporre amicizie platoniche.
Un modo di dire strano “amicizia platonica”…Platone si inchiappava qualunque cosa si muovesse. L’amico è colui che non te lo mette al culo, giusto? Ecco, vale in metafora ma anche in pragmatica. Ne derivano conversazioni spiacevoli e soprattutto noiose.
Per cui ecco le mie aggiunte.
- L’evento di Trombamicizia è da considerarsi unico e irripetibile. Nessuna eccezione sarà ammessa in discussione. Si escludono inoltre successive frequentazioni.
- Teatro della Trombamicizia sarà la residenza della Trombataria.
- Terminata la prestazione è concessa mezz’ora per le operazioni di “ripresa” e “convenevoli” scaduta la quale il Trombante si impegna ad essere vestito e accomiatato.
Ho usato il format una volta soltanto (finora). É andata benissimo.
Il trombante ha molto apprezzato chiarezza e correttezza…e anche altre cose.![]()
Mh, questione pertinente.
Diciamo che,si, all’interno dello stesso evento non escludo a priori il secondo round. Però: 1) il primo deve essermi piaciuto tanto ma proprio tanto. 2) il periodo refrattario deve essere minimo e senz’ altro guai a spenderlo con dissertazioni post-coitali. Le cazzate che vengono dette dopo il sesso (anche dalle donne ma soprattutto dagli uomini) mi sono davvero insopportabili.
Se il “Trombante” inizia a chiedermi commenti sulla sua prestazione o a indagare sulle mie scelte di vita con afflato paternalistico, la mia temperatura vaginale scende allo Zero assoluto. Altro che bis!
Però questa è teoria. Devo ammettere che il problema non si è mai posto.
Il “Trombante” si è sempre dileguato in buon ordine.
Il punto è che le proiezioni mitopoietiche di alcuni di voi sul mio sex appeal sono esagerate. Continuo a ribadirlo ma costoro da quell’orecchio non ci sentono.
Viva la sinceritàPer cui ecco le mie aggiunte.
- L’evento di Trombamicizia è da considerarsi unico e irripetibile. Nessuna eccezione sarà ammessa in discussione. Si escludono inoltre successive frequentazioni.
- Teatro della Trombamicizia sarà la residenza della Trombataria.
- Terminata la prestazione è concessa mezz’ora per le operazioni di “ripresa” e “convenevoli” scaduta la quale il Trombante si impegna ad essere vestito e accomiatato.
Ho usato il format una volta soltanto (finora). É andata benissimo.
Il trombante ha molto apprezzato chiarezza e correttezza…e anche altre cose.![]()
Beh, innanzitutto erano necessarie un paio di piccole modifiche formali.
La richiesta di firmare ogni pagina (la pagina è una sola) e quell’ “ivi” (la più parte di trombanti e trombatarie non risiede nel comune in cui è nata).
Poi ho cambiato alcune concordanze di numero e genere, visto che nel mio caso a sottoporre il documento è una donna…bisex.
Non che da quando sono single io abbia esercitato in tal senso…ma potrebbe accadere. D’altrocanto, diversamente da “scopare” e “chiavare”, “Trombare” non insuffla necessariamente l’idea di un inserimento anatomico. Quindi l’attribuzione di ruolo mi sembra più liquida e intercambiabile.
Infine c’è la faccenda delle “complicazioni accessorie”.
Il documento originario è pensato al maschile e allude al pericolo che la trombataria si aggrappi a cozza. Anche perché, suvvia, solleviamo il velo di Pandora…tutta la faccenda della “trombamicizia” incarta e infiocchetta il “vogliounazoccolamanonmivadipagare”. Niente da dire, è ragionevole… tuttavia nella mia esperienza accade spesso il contrario. Il trombante - pur senza impegnarsi - vuole rendere iterativo l’evento e fatica ad arrendersi all’evidenza del fatto che no, è una tantum; non accadrà di nuovo. Allora (falso come giuda) tenta di giocare di sponda, prendere tempo e proporre amicizie platoniche.
Un modo di dire strano “amicizia platonica”…Platone si inchiappava qualunque cosa si muovesse. L’amico è colui che non te lo mette al culo, giusto? Ecco, vale in metafora ma anche in pragmatica. Ne derivano conversazioni spiacevoli e soprattutto noiose.
Per cui ecco le mie aggiunte.
- L’evento di Trombamicizia è da considerarsi unico e irripetibile. Nessuna eccezione sarà ammessa in discussione. Si escludono inoltre successive frequentazioni.
- Teatro della Trombamicizia sarà la residenza della Trombataria.
- Terminata la prestazione è concessa mezz’ora per le operazioni di “ripresa” e “convenevoli” scaduta la quale il Trombante si impegna ad essere vestito e accomiatato.
Ho usato il format una volta soltanto (finora). É andata benissimo.
Il trombante ha molto apprezzato chiarezza e correttezza…e anche altre cose.![]()
Sei sempre il top Mela, riesci perfettamente a fondere intrigo ed ironia in una maniera davvero originale... che ti rende unica!Mh, questione pertinente.
Diciamo che,si, all’interno dello stesso evento non escludo a priori il secondo round. Però: 1) il primo deve essermi piaciuto tanto ma proprio tanto. 2) il periodo refrattario deve essere minimo e senz’ altro guai a spenderlo con dissertazioni post-coitali. Le cazzate che vengono dette dopo il sesso (anche dalle donne ma soprattutto dagli uomini) mi sono davvero insopportabili.
Se il “Trombante” inizia a chiedermi commenti sulla sua prestazione o a indagare sulle mie scelte di vita con afflato paternalistico, la mia temperatura vaginale scende allo Zero assoluto. Altro che bis!
Però questa è teoria. Devo ammettere che il problema non si è mai posto.
Il “Trombante” si è sempre dileguato in buon ordine.
Il punto è che le proiezioni mitopoietiche di alcuni di voi sul mio sex appeal sono esagerate. Continuo a ribadirlo ma costoro da quell’orecchio non ci sentono.
Guarda…io penso che tutti i giochi siano ammissibili, purché siano condivisi e le regole ben chiare. Tu sai che io proprio una colombina immacolata non sono. Non sarei qui, del resto, se lo fossi. Quindi, toni e contenuti questi sono.Trombataria e trombante, trombata e trombamicizia....regolato il tutto da contratto...
Deve dare parecchie soddisfazioni ad entrambi...altrimenti si può dichiarare nullo?
Dove si registra questo documento?
A Te scende a zero il climax dopo....sentendo certi discorsi uscire dalla bocca del trombante....certo è che format di questo tipo potrebbero anche farlo scendere prima....e non solo a Te....
Nel tuo caso probabilmente no perché riusciresti o riesci a mantenere alta la tensione, ma immaginare un’avventura vergata nero su bianco in questi termini, eccita come veder vincere gli “amici della var”.....Meglio allora andare a fare la spesa il sabato pomeriggio!!!!
Ps
Tra l’altro allora con te, @Melancholia , bisognerebbe fare tipo come la “tela di Penelope”: se c’ e’ la voglia da entrambi, per evitare il dopo arrivare quasi alla “trombata” senza mai consumarla...No trombata No post trombata...e ogni volta si ricomincia.
Troppo semplice... talmente semplice che l'uomo di "basso" livello non ci arrivaGuarda…io penso che tutti i giochi siano ammissibili, purché siano condivisi e le regole ben chiare. Tu sai che io proprio una colombina immacolata non sono. Non sarei qui, del resto, se lo fossi. Quindi, toni e contenuti questi sono.
Sai anche che relazioni non ne voglio. Non ne comprendo le motivazioni, le necessità. Mi piacerebbe avere degli amici…ma se uno arriva al punto di sborrarmi sulle tette, poi mi è difficile far finta di niente e tornare a parlare dell’arbitro chiffi o della mostra immersiva di Van Gogh come se niente fosse. Quindi è questione di capirsi. Vuoi trombarmi? Se mi piaci trombiamo. Magari perfino se non mi piaci. Ma se di me quello ti interessava allora le regole del gioco sono “lo si fa una volta sola”.
In quei casi, si, il contratto è ottimo, perfino necessario.
Mi vuoi invece come amica? Evviva! Il contratto non lo vedrai mai.
Cinema, teatro, musei, concerti rock, videogiochi, gite, stadio, pub…cose da amici. Ma io con gli amici non scopo. E non me ne innamoro. Mai.
Se l’amico cambia idea e ad un certo punto vuole bombarmi, se ne parla…
probabilmente otterrà quel che vuole. Però poi non deve sdrammare se sparisco.
A me pare semplice, cazzo.