Una mia ex non ingoiava. Anzi, aveva proprio difficoltà nel pompino. Mi incazzavo perchè non ci metteva sentimento, cura. Anche nel resto dovevo fare tutto io. La posizione frequente era seduto in macchina, lei su di me e io che la facevo saltare sul cazzo. Praticamente una sega senza mani. L'unica libidine erano le limonate e il fatto che quando la facevo saltare in quella posizione in macchina, quando lei era ben calda e le avvicinavo una poppa alla bocca, lei leccava con me il capezzolo. Il resto missionario e poco altro. Tutto frutto di un'educazione pudica, sessuofobica, di una mentalità molto ristretta in famiglia, nonne e zie in primis, che ne limitava molto il lasciarsi andare al 100%. Eppure io non chiedevo cose strane, abbigliamento sexy... Mi bastava la sua nudità ed entrare in tutti i suoi buchi.
Beh, a un certo punto lei ritrova all'università una compagna di classe delle medie, un po' più giovane, ma che ci dava dentro alla grande. Molto disinibita, racconta tutta la sua vita, anche sessuale, alla mia ex. E lei comincia pian piano a riferirmi un po' di cose. Le esperienze con i suoi ragazzi, giochini che faceva da sola... Comincio a vedere anche lei più disinibita, più aperta. Un giorno mi racconta che si erano confrontate le patate per vedere i due diversi stili di rasatura...
Diventano più calde le nostre solite scopate e a queste si aggiungono altre cose. Fino all'anale. Una sera, durante una festa, prende coraggio e accetta di chiudersi in camera con me in un'appartamento collegato a quello della festa, già occupato da altre coppie in altre stanze (ricordo che in una di queste avevo visto entrare una ragazza con due ragazzi, già questo mi aveva ingrifato). Lei voleva sempre il preservativo per prenderlo dentro. Quella sera dopo esserci scaldati alla grande, non avendo condom, lei mi chiede di non insistere con la penetrazione, essendo pericolosa. Allora avendo il pistone molto bagnato le chiedo di girarsi, tirare ancora più giù i jeans e lo appoggio al suo buchino sul retro. Grazie a movimenti lenti e brevi entra quasi per metà nel suo culo

Da lì l'anale diventò abbastanza frequente, anche se non riuscivo mai a farlo entrare tutto dentro.
Nel frattempo migliorava anche sul bocchino. Per i primi 4/5 anni ho potuto giusto farle dare un assaggio, perchè non riusciva a non usare i denti

oppure insistere quando riusciva a tenerlo meglio in bocca e volevo che facesse su e giù per qualche minuto. Invece comincia a fare regolarmente su e giù, a leccare le palle, a farmi godere con le sue mani. Finchè arriva il giorno. Me lo teneva alla base con il pugno muovendolo un po' e con la bocca pompava. Quando sento salire la sborrata glielo tolgo e schizzo sul pavimento. Finalmente

Pompino con venuta.
Mi aveva raccontato di avventure varie, anche divertenti, della sua amica alle prese con i pompini. A quanto ho capito era una pompinara di prim'ordine. Questo l'aveva rassicurata e intrigata su questa bella pratica. Nelle settimane successive alternavamo ad ogni incontro, una volta l'amore, una volta 69 con pompino. Io poi venivo su di lei, o su di me o sul classico fazzolettino.
Una sera il discorso va a finire proprio sulla bella vita sessuale che avevamo raggiunto. Al capitolo pompino, di fronte alle difficoltà date dal controllo delle mie sborrate le dico che potrebbe lasciare la bocca attaccata al cazzo quando arriva la venuta. Lei mi dice che si potrebbe fare. Allora per non sembrare esagerato le dico che poi potrebbe far colare il seme sul mio stesso pene e pulirsi la bocca. Invece la sua sorprendente risposta è "e se lo ingoiassi?"

Ispirata dai racconti della sua amica, la sera del concordato pompino comincia ad assaggiare il mio bastone con gusto. Arriva quindi la fase della pompata vigorosa sostenuta dal movimento del suo pugno alla base. Era diventata una maestra. Faceva tutto lei. Al momento del godimento estremo la avverto. Lei continua a pompare e senza batter ciglio lascia che tutti gli schizzi si raccolgano nella sua bocca. Alza la testa, mi guarda, chiude un po' gli occhi come chi fa fatica a mandare giù, ma ingoia tutto. Tutto

e mi sorride soddisfatta.
Per curiosità e libidine le chiedo com'è stato. Mi dice che ha sentito il primo schizzo, poi il secondo riempirle la bocca e agli altri no. Il sapore strano ma non disgustoso.
Nei mesi ed anni successivi il pompino e l'ingoio non mancavano mai. Addirittura mi consigliava alimenti per rendere il gusto della sborra più dolce. La mattina di un mio compleanno, mi fa una sorpresa. Viene a casa, sapeva che sarei stato solo per un paio d'ore. Io ero a letto per via di una febbre appena passata. Lei non parlava, cosa molto strana. A un certo punto mi slaccia i jeans, mi prende il cazzo in bocca e comincia a pompare. Dopo avermi fatto impazzire, sborro nella sua bocca. Lei come al solito ormai, ingoia tutto, "buon compleanno" e va via

Io resto mezz'ora sul letto estasiato, col cazzo all'aria

Perdonate la lunghezza, ma credo ci sia molta libidine nel racconto e ho voluto condividerlo con voi appassionati dell'ingoio
