Esperienza reale Cosi ebbe inizio, la nostra piccante parte di vita... ci raccontiamo!

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Seba e Marty

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Ti confermo !!!
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Mi sa che a sto punto......... anticiperemo il capitolo! a fra poco!
 
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RAGAZZI.... C!!!!!




36) QUESTO SI CHE FU UN BEL CASINO DA RISOLVERE…



Ciao a tutti carissimi ragazzi ed amici di Phica.net, io e la Marty abbiamo deciso, dopo un breve consulto, di farvi fare il contest e che sia giunto il momento di farvi scoppiare, di raccontarvi quello che la maggior parte di voi già si era immaginato e sognato, anche se in realtà il contest per la maggior parte fatto salvo qualche caso, ha pensato ad altro.

Non è semplice per noi raccontarvi questa parte, anzi è piu’ complicata del previsto e sicuramente ci dimenticheremo qualche passaggio intellettuale e formale, concentrandoci di piu’ sulla parte fisica.

Diciamo che dopo esservi letti il racconto che a breve editeremo qui sotto, per qualsiasi necessità o curiosità, poneteci le solite domande, sia a me che a Martina e proveremo a rispondervi quanto prima e fino dove possibile.



Da dove parti il tutto? Beh, fu piu semplice ed imprevedibile di quanto immaginassi…

Era una sera in settimana, io rientro sempre dal mio lavoro verso le 17.00, invece Martina spesso fa tardi, capita si prolunghi fino le 19.30 tranquillamente.

Visto il bel tempo ed il caldo un po piu’ mite dei primi di settembre, spesso andavo a correre per le vie del paese o sulla ciclabile. Claudia, mi capitava di incontrarla di tanto in tanto. Lei amante della palestra e della corsa su strada, non era insolito trovarla in giro sui marciapiedi in allenamento in tenuta sportiva, il che è gia un tutto dire, perché tra top, leggings o shorts, era sempre un bel vedere.

Quella sera, organizzandomi in anticipo, ci sentimmo per messaggio io e lei, e le proposi di venire a fare una corsetta/camminata veloce alla ciclabile, in modo da avere diversi chilometri al di fuori del casino e senza troppa gente per farci una bella sudata e quattro chiacchiere in amicizia, cosa che già diverse altre volte avevamo fatto, senza nessuno tipo di problema od attrazione fatale.

Ci trovammo come di consueto fuori casa sua, dove abita da sola in un piccolo bilocale. Scese le scale e me la trovai in faccia.

Un top nero della nike, molto aderente, faceva da contenitore a quelle due tette gigantesche e sode da pura 4°.

Un cappellino alla tennista anch’esso nero, copriva la fronte e faceva fuoriuscire una coda liscia ben legata sul retro.

Sotto un paio di shorts in lycra, aderentissimi e neri, creavano una protuberanza lato A, del suo monte di Venere, mentre lato B, corniciavano e rientravano perfettamente in quel culo bello tonico e marmoreo, probabilmente contornato sotto da un perizoma molto fine ma che non mi fu possibile identificare.

Ci incamminammo cosi a piedi verso la ciclabile dove iniziammo una corsetta a ritmo piu’ sostenuto, mentre parlavamo un po affannati del piu’ e del meno sulla nostra normale vita.

Arrivati in fondo alla ciclabile, optammo per un rientro in camminata e li con la piena tranquillità, parlare fu decisamente piu semplice, anzi fu proprio lei piano piano a tastare l’argomento…

C: allora Seba, ok il lavoro ecc, ma con la Marty come procede?

S: mah, cosa posso dirti Claudia, benissimo, sarei un bugiardo ad affermarti il contrario.

C: cavolo passa il tempo, passano gli anni, ma voi 2 siete sempre affiatatissimi. Magari fosse andata cosi bene a me col mio ex.

S: vero, ma se vi siete lasciati, probabilmente era meglio cosi.

C: si si condivido, hai conosciuto anche tu quella maledetta testa di cazzo.

S: ma toglimi una curiosità… e ora?

C: ora cosa?

S: eh… sei veramente single come stai cercando di fare vedere o… c’è qualche “simpatia”…

C: cosa ti potrei dire Seba, logico che mi guardo in giro, ma ad oggi nessuno ha colpito il mio interesse.

S: Cavolo non ti manca niente, hai un fisico bellissimo, sei solarissima, intelligente, pure prestante (e feci una risata).

C: lo so, conosco le mie possibilità ma sai anche che mentalmente sono una piu difficile per un rapporto serio. Sono una rompipalle! E poi pretenziosa per appunto un vero fidanzato. Non me ne va mai bene uno… A volte mi giudicano acida e stronza, insomma tanto simpatica quanto complicata. Lo sai bene!

S: ti conosco!

C: beh poi non avere un ragazzo non vuol dire non sapersi divertire…

S: spiegati meglio (ho fatto il finto tonto, ma volevo sentirlo da lei).

C: beh dai, qualche scappatella e qualche sana scopata è giusto concedersela, non bisogna per forza essere fidanzati per sapersi divertire.

S: certo l ho sempre pensata cosi anche io, sono due cose totalmente diverse.

C: beh tu hai la Marty che ti soddisfa quando vuole, io devo andare alla ricerca!

S: vedi che pero’ allora qualche buon appiglio ce l’hai.

C: ma si per divertirsi vanno bene. Poi i miei interessi li ho per altri, ma non sempre son fattibili…

S: ah capisco. Sarei curioso di sapere chi, ma non sono cazzi miei giustamente…

C: adesso non te lo posso dire, se mi andrà, in un altro momento.

S: certo certo. Ci mancherebbe.

C: poi, non sarebbe male tornare a divertirci come fatto con te ed i ragazzi l’altra volta. Come vedi la cosa?

S: mi prendi in contropiede cosi! Anche qua non posso mentirti… è stato tutto molto affascinante ed eccitante. Ci conosciamo da tempo tutti ed insomma, arrivare ad avere un feeling cosi tale fino a quel punto non è semplice, ma se ci fosse occasione io ci starei e la Marty penso anche, ma non ne abbiamo piu parlato, o forse non ne è piu nata occasione.

C: si si la penso pure io cosi, già forse un po i mille impegni di tutti, hanno dato una calmata ai bollenti spiriti.

Continuando un po’ sull’argomento e poi cambiando completamente discorso, arrivammo sotto casa sua.

C: non è piu’ prestissimo, ma se gradisci e ti va di salire 5 minuti, almeno ti offro’ un bicchiere d’acqua e volevo farti vedere una cosa cosi mi dai un parere, non so a chi chiedere.

S: ma Claudia, certo, ci mancherebbe, non è tardissimo per me, poi 5 minuti cosa vuoi che siano…

Salimmo in casa, apri la porta e fece gli onori.

C: accomodati pure!

E mi fece accomodare sul divano che guardava dritto nel corridoio verso il bagno e la stanza, porgendomi poi un bel bicchiere d’acqua.

C: mi dai un minuto, ho bisogno di andare a far pipi e darmi almeno una lavata alle mani ed al viso e son da te.

S: certo, ci mancherebbe, non farti problemi.

Ando’ di la e la vedetti entrare in bagno. Poco dopo sentii lo sciacquone tirarsi e l’acqua del rubinetto andare. Io nel frattempo avevo bevuto ed appoggiato il bicchiere sul tavolo al centro del salottino.

C: eccomi, madonna che caldo che fa dopo la corsa…

Volevo morire li sul divano…

E’ uscita dal bagno, rinfrescata in viso, con su ancora il top, ma senza shorts e scarpe, girava a piedi nudi.

Un bel perizoma nero in cotone, non string ricopriva il suo monte di venere e dietro si inarcava giu sparendo in mezzo al suo culo fantastico.

S: a beh, vedo ti sei gia messa comoda!

C: no, ora son comoda…

Nel dirlo mi Sali sopra a cavalcioni, sedendosi in braccio davanti a me.

S: Ehm, Claudia va bene tutto, ma non ti sembra di esagerare un po?

C: ti ho detto che dovevo farti vedere una cosa…

S: a sto punto son proprio curioso di sapere cosa, visto la posizione in cui sei…

C: vorrei farti vedere quanto sono brava!

Mentre pronuncio’ testuali parole, infilo’ la sua mano destra dritta nei miei boxer sotto i pantaloncini aderenti e mi afferro’ il cazzo leggermente barzotto.

S: dai Claudia, lo sai che non posso, sono fidanzato…. E pure con una tua amica.

C: ho una voglia di scoparti che non immagini!

S: penso di averlo capito, ma lo sai che non posso…

C: beh il tuo bel cazzo, sembra pensare il contrario. (nel dirlo lo tiro’ fuori dai boxer facendolo uscire in tutta la sua grandezza ed inizio’ a menarlo).

S: Claudia, ti scoperei qui all’istante, ma no. E’ un discorso di rispetto. Io e la Marty ci divertiamo, ma ci siamo promessi che non avremmo fatto nulla senza prima parlarne uno con l’altro.

Si fermo’ e mi lascio’ il cazzo dalle sue mani e guardandomi dritto negli occhi mi disse:

C: tu la ami vero?

S: si, assolutamente. La amo da morire.

C: se cosi non fosse stato, non ti saresti bloccato. Ti ammiro.

S: già, mi fai un effetto veramente top, sei la migliore, ma non posso.

C: sai quando prima ti dicevo, c’è qualcuno che mi piace ma non posso? Ecco… ora te lo dico, sei tu! Forse e per fortuna mi fermo all’aspetto estetico e alle tue “dotazioni” non indifferenti, ma il sesso che mi fai te e che so bene cosa fai con la Marty, non me lo toglie nessuno.

S: questa cosa mi lusinga fortemente Claudia, fisicamente non avrei un freno, la carne è debole, giuro che ti prenderei ora e ti sfonderei senza mezzi termini, ma la testa ed il cuore mi dicono altro. Scusami ma capiscimi.

C: va bene ti capisco e ti ammiro. Pero’… troviamo una via di mezzo?

S: spiegati…

C: ok scopare, puo’ essere tradire, va bene, ma qualcosa di piu’ soft, potrebbe anche passare oltre no? Dai l’abbiamo gia fatto davanti agli altri.

S: e cosa vorresti?

C: voglio godere!

S: beh detta cosi, vai sul generico…

Anche se la voglia era tanta, il piatto era prelibatissimo e la carne è debole, non volevo cedere. Non volevo scoparmela. Non era giusto, nei confronti della persona che amo.

Lei alzo’ le mani, si prese il top nero e di colpo se lo levo’ facendolo sfilare dalla testa. Le sue tette uscirono completamente allo scoperto, ed essendo a cavalcioni sopra di me, praticamente le avevo dritte davanti agli occhi.

Il mio cazzo in quel momento diventò esplosivo, e mi venne quasi la bava alla bocca.

S: mamma mia Claudia, che tette sensazionali che hai!

C: prendile! Sono tue!

Non riuscii a trattenermi, erano veramente qualcosa di super. Le afferrai con le mie due mani ed iniziai a palpargliele in maniera decisa.

Che tette!!! Sodissime, enormi, al loro posto. Una forma perfetta, quei capezzoli giusti, da fotomodella. Una goduria pura.

Lei nel frattempo torno’ da dove era rimasta e mi riprese il cazzo in mano iniziando a segarlo.

C: allora, sei cosi sicuro di volerti fermare qui?

S: perché mi stai tentando?

C: te l’ho gia detto e non farmi ripetere…

Si alzo’ in piedi e mi squadrava dall’alto al basso, soffermandosi principalmente sulla per lei piu’ interessante del mio corpo probabilmente.

Si giro’ a quel punto di schiena, e piegandosi in avanti, ando’ a sfilarsi completamente il perizoma nero dal suo culo.

Quelle labbrone completamente depilate e quel bel buco del culo rosa perfettamente liscio e palesemente gia utilizzato con la sua fighetta, questa volta tutta depilata ed un po’ slabbrata, uscirono allo scoperto. Era gia alla sola vista bagnata, si vedeva che aveva una voglia pazzesca addosso, inutile negarlo.

Si rigiro’ verso di me, con il perizoma in mano e me lo porto’ letteralmente alla bocca.

C: ecco, ora va meglio, mi sentivo troppo coperta oggi!

Presi il perizoma in mezzo alle mie labbra, un odore fortissimo di figa, misto ad un po di piscio e soprattutto al suo sudore dell’intero chiappa, mi pervadevano le papille gustative oltre che il mio naso. Già, non se l’era cambiato, dopo la corsa, e quindi era rimasto impregnato delle sue fatiche in mezzo alle natiche, ma era un sapore forte ma altamente inebriante ed erotico.

C: adesso cosa dici va meglio?

S: cosa vuoi che ti dica, me la stai mettendo in faccia!

C: e ti piace? (mi disse in maniera molto sensuale avvicinandosi a me).

S: hai un culo ed una figa stupendi Claudia.

C: vedo che anche le mie mutandine non ti dispiacciono affatto, pensa che buon sapore ho di persona…

Mi prese la testa per i capelli e se la tiro’ letteralmente contro la figa. Andai a sbattere il mio naso contro il suo monte di Venere.

Io mi ritirai un attimo indietro e la guardai…

S: dai Claudia non cosi…

C: ti prego fammi almeno un po felice oggi, mi accontento se me la lecchi, giuro!

Cosa dovevo fare, fu una scelta veramente difficile moralmente, di certo non fisicamente, ma visto quanto fosse infoiata, avevo quasi paura mi legasse da qualche parte.

Presi la mia decisione, dovetti andarle incontro.

S: va bene! Ma rimanga qui!

C: certo!

S: e allora se le cose dobbiamo farle, facciamole bene!

Mi alzai e mi attaccai a lei. La afferrai con le mie mani per il culo e la sollevai portandomela in braccio.

Avevo finalmente il suo culo sodissimo tra le mani e praticamente la sua figa bollente a contatto con il mio cazzo in tiro. Sarebbe bastata una mossa per penetrarla. MA la presi e la portai verso il letto, dove letteralmente la feci cadere sopra nel centro del materasso.

Era li che mi guardava ed aspettava una mia mossa. A vedere quelle tettone giganti e lei a pancia in su e gambe spalancate davanti a me, con quella figa liscissima e succosa, era veramente troppo invitante.

S: lo sai che mi metterai nei casini vero?

C: ci pensero’ io a risolvere la cosa.

S: e come?

C: semplice, parlandone con lei!

S: a perché tu pensi di andare dalla Marty e digli, sai l’altro giorno abbiamo fatto cosi, tranquilla non è successo nulla, e lei ti faccia un applauso e ti stringa la mano? E a me?

C: no, ma mi studiero’ qualcosa per bene, e poi ci eravamo detti che si poteva giocare un po tra di noi, questo lo considero un gioco interessante!

Io sfido, chiunque di voi popolo di Phica.net, chiunque! … a dirmi dopo questo racconto cosa avrebbe fatto al mio posto, ne son curioso, siamo in tanti e vorrei sentire un vs parere!

C: dai su, spogliati, senno’ si fa tardi!

Ero veramente combattuto, il cazzo diceva vai e sfondala, la testa ed il cuore, fermati e non fare stronzate!

Trovare un compromesso fu veramente difficile. Pensai un nanosecondo e mi dissi… e se questa per ripicca, va a dire alla Marty, abbiamo fatto a destra e a manca, senza aver fatto nulla? A questo punto, meglio tornare almeno sazi ed assumersi le proprie responsabilità!

Ero in piedi davanti a lei che la osservavo. Mi tolsi la maglietta ed i pantaloni della tuta, ed infine pure i boxer rimanendo li nudo come un verme, con il cazzo durissimo, che la osservavo!

A quel punto salii sul letto e le andai incontro.

Lei spalanco’ completamente le gambe ed io mi affiancai a lei.

Mi fiondai sulle sue tette ed iniziai a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano destra, scesi sopra il suo monte di venere liscissimo e feci affondare le mie due dita, indice e medio all’interno delle sue labbra. Un vero lago, una diga in piena pronta ad esplodere.

Sentii le dita scorrere all’interno della sua vagina bollente in un attimo e lei inizio’ ad ansimare.

Iniziai a masturbarla subito con gran foga ed in un attimo mi misi in ginocchio davanti alla sua figa e guardare come le mie, prima 2 o poi 3 dita, entravano senza criterio e poca gentilezza all’interno delle sue labbra bagnatissime. La ragazza si vedeva palesemente non era ne di primo pelo ne tanto meno a chilometri zero. Ad ogni mio ritorno di mano, le sue labbra fuoriuscivano e tendavano a slabbrarsi vistosamente.

Andai avanti cosi per un poco e poi capii che la solfa doveva proseguire.

Mi inchinai ed avvicinai il mio viso alle sue grandi labbra. Estrassi le mie dita dalla sua figa e mi ci affondai con la lingua.

Che gran sapore che aveva, vuoi il godimento e l’eccitazione, vuoi la voglia di farlo con me, vuoi la sudata della corsa prima, aveva un mix di sapori veramente incredibili.

Leccai tutto, andai a fondo, feci palesemente entrare la mia bocca all’interno della sua figa e cercai di leccare tutto il piu possibile.

Lei nel frattempo ansimava e si strizzava le tette, godendo ancora di piu! A tratti mi prendeva pure il capo me lo premeva contro la figa, quasi come se volesse sentirmi interamente dentro di lei.

C: mamma mia da quanto tempo aspettavo questo momento!

S: allora vuol dire che me la cavo bene!!!

C: benissimo direi!

C: adesso scopami!!!

S: Claudia te l’ho gia detto… quello no!

C: vieni qua allora!

Si tiro’ di colpo indietro e mettendosi a pecora ma con il viso rivolto verso di me, non ci impiego’ un secondo in piu’ e prese dritta in bocca il mio cazzo durissimo. Io chiaramente non tentai la minima resistenza.

S: oh mamma mia!

Mi guardava con gli occhi ed intanto succhiava come una dannata. Non si faceva mancare niente, succhiava le palle e poi saliva leccando interamente l’asta e poi se la infilava tutta in bocca, con estrema disinvoltura fino in fondo alla bocca.

Continuo’ cosi per un po’, finchè non fui io a voler cambiare la situazione, anche perché volevo gustarmi quel bel culo…

S: perché non ci mettiamo a 69?

C: assolutamente si!

Si alzo’ e mi fece sdraiare in mezzo al letto. Afferro’ il mio cazzo con la mano e con il culo si ruoto’ sopra i miei occhi.

Vedere finalmente quelle gambe spalancate mettersi a pecora con il culo apertissimo in faccia verso di me, fu una visione celestiale, già una cosa che io amo, poi con un culo del genere…

Inizio’ a menarmi il cazzo e nel frattempo mi si sedette letteralmente in faccia, mettendosi a candela sopra il mio viso!

Continuai a leccargliela in maniera parsimoniosa e tutti i suoi godimenti colavano all’interno della mia bocca, e fidatevi, non era poca roba. Un lago in piena che mi tracimava fino alle mie tonsille.

Un sapore fortissimo, agrodolce che pervadeva le mie papille gustative, mentre sentivo il mio cazzo e le mie palle essere dolcemente coccolate dalle sue morbide mani.

Ad un tratto si inarco’ e con la bocca ando’ di colpo ad inglobarci il mio cazzo. Inizio’ una pompa mista mani e bocca ritmata stratosferica, mentre io continuavo a leccarle la figa davanti ai miei occhi e ad inserirci le mie dita, masturbandola a piu’ non posso.

La tentazione fu troppo forte di capire quanto quel bel buco fosse esplorato e senza chiedere nulla, tolsi le mie dita bagnatissime dalla sua figa ed inserii il mio medio all’interno del suo buco del culo.

Beh, che dire, impressionante la facilità con cui, ben lubrificato, ando’ fino in fondo.

Per sicurezza dopo un attimo infilai anche un altro dito e anche questo venne accolto dopo un suo spasmo con estrema disinvoltura. Già, non mentiva quando diceva che ogni tanto lo teneva allenato, fossi entrato cosi a Martina di colpo probabilmente sarebbe stata la prima ed ultima volta.

Con due dita nel culo e colpi di lingua sulla figa, dettavo il ritmo, ed alla stessa velocità lei mi succhiava avidamente il cazzo fino in fondo.

Ero già durato fin troppo ed ormai si era fatto ben tardi…

Sentii le mie palle irrigidirsi e la cappella ingrossarsi di colpo all’interno della sua bocca, fino a che una potente sborrata da 5 6 fiottate le pervasero la bocca completamente, mentre io mi lanciai totalmente con la faccia e la mia bocca all’interno della sua figa, che dal godimento dell’avermi succhiato il cazzo, lasciò andare tutti i suoi umori in un forte gemito.

Tolse il mio cazzo di bocca ed ingoiò letteralmente tutto, anche se io non potei vedere, e con la lingua ando’ a ripassarlo totalmente tutto, facendo un servizio di pulizia completo.

Si alzo’ e mi guardo’…

C: spettacolare! Complimenti Seba, la Marty è proprio fortunata!

S: assolutamente! E talmente fortunata che ora dovro’ trovare un modo anche per spiegarle cosa e successo…

C: io un’idea ce l’ho ma prima vai in bagno a lavarti e ci vado pure io.

Fu cosi, andammo in bagno a darci una lavata e tornammo a ricomporci in salotto.

S: io devo andare…. Che cazzo facciamo?

C: è tardi, abbiamo una questione da risolvere, stai qui a cena e digli alla Marty chiamandola che ti sei fermato qui e di raggiungerti appena finito qui a casa mia che passiamo la serata. Sarà una buona occasione per fare una chiacchierata!

Nel panico, non sapevo proprio che fare e decisi di giocarmi l’ultima carta, quella della sorte, della fortuna. Le diedi retta ed alzai il telefono, chiamando Martina…

S: Ciao Marty tutto bene?

M: ciao amore mio, si dai tutto ok, sono a casa da poco, fra poco ceno.

S: ascolta, sono qui a casa di Claudia, che siamo andati a correre. Mi ha proposto di fermarmi a cena visto l’orario. Mi diceva se ti va di fare qui un salto dopo cena, appena finisci, cosi facciamo due chiacchiere e passiamo la serata.

M: si dai si puo’ fare, finisco, mi do una lavata veloce, tempo di cambiarmi e arrivo su. Ci vediamo dopo. Ciao

S: ciao amore mio…

S: ok Claudia, arriva dopo cena…. Mi raccomando.

C: Tranquillo Seba, ce la gestiremo. Vado a farmi una doccia, cosi mi cambio, poi ti raggiungo e mangiamo.

Lo fece, dopo la doccia, ed essersi asciugata per bene, usci dal bagno completamente nuda e profumata ed ando’ a cambiarsi.

Si presento’ con una maglietta ed un paio di leggings che del coprente avevano veramente poco.

Non sapevo proprio che dire…

Non ricordo neanche cosa mangiammo quella sera li, ricordo solo che mangiai con un nodo in gola, l’agitazione era altissima e la paura di aver fatto un vero disastro anche.

Ci sedemmo a cena, l’ora passo e verso le 21.00 suono’ il videocitofono. Martina era arrivata…
 

Djclaw7

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36) QUESTO SI CHE FU UN BEL CASINO DA RISOLVERE…



Ciao a tutti carissimi ragazzi ed amici di Phica.net, io e la Marty abbiamo deciso, dopo un breve consulto, di farvi fare il contest e che sia giunto il momento di farvi scoppiare, di raccontarvi quello che la maggior parte di voi già si era immaginato e sognato, anche se in realtà il contest per la maggior parte fatto salvo qualche caso, ha pensato ad altro.

Non è semplice per noi raccontarvi questa parte, anzi è piu’ complicata del previsto e sicuramente ci dimenticheremo qualche passaggio intellettuale e formale, concentrandoci di piu’ sulla parte fisica.

Diciamo che dopo esservi letti il racconto che a breve editeremo qui sotto, per qualsiasi necessità o curiosità, poneteci le solite domande, sia a me che a Martina e proveremo a rispondervi quanto prima e fino dove possibile.



Da dove parti il tutto? Beh, fu piu semplice ed imprevedibile di quanto immaginassi…

Era una sera in settimana, io rientro sempre dal mio lavoro verso le 17.00, invece Martina spesso fa tardi, capita si prolunghi fino le 19.30 tranquillamente.

Visto il bel tempo ed il caldo un po piu’ mite dei primi di settembre, spesso andavo a correre per le vie del paese o sulla ciclabile. Claudia, mi capitava di incontrarla di tanto in tanto. Lei amante della palestra e della corsa su strada, non era insolito trovarla in giro sui marciapiedi in allenamento in tenuta sportiva, il che è gia un tutto dire, perché tra top, leggings o shorts, era sempre un bel vedere.

Quella sera, organizzandomi in anticipo, ci sentimmo per messaggio io e lei, e le proposi di venire a fare una corsetta/camminata veloce alla ciclabile, in modo da avere diversi chilometri al di fuori del casino e senza troppa gente per farci una bella sudata e quattro chiacchiere in amicizia, cosa che già diverse altre volte avevamo fatto, senza nessuno tipo di problema od attrazione fatale.

Ci trovammo come di consueto fuori casa sua, dove abita da sola in un piccolo bilocale. Scese le scale e me la trovai in faccia.

Un top nero della nike, molto aderente, faceva da contenitore a quelle due tette gigantesche e sode da pura 4°.

Un cappellino alla tennista anch’esso nero, copriva la fronte e faceva fuoriuscire una coda liscia ben legata sul retro.

Sotto un paio di shorts in lycra, aderentissimi e neri, creavano una protuberanza lato A, del suo monte di Venere, mentre lato B, corniciavano e rientravano perfettamente in quel culo bello tonico e marmoreo, probabilmente contornato sotto da un perizoma molto fine ma che non mi fu possibile identificare.

Ci incamminammo cosi a piedi verso la ciclabile dove iniziammo una corsetta a ritmo piu’ sostenuto, mentre parlavamo un po affannati del piu’ e del meno sulla nostra normale vita.

Arrivati in fondo alla ciclabile, optammo per un rientro in camminata e li con la piena tranquillità, parlare fu decisamente piu semplice, anzi fu proprio lei piano piano a tastare l’argomento…

C: allora Seba, ok il lavoro ecc, ma con la Marty come procede?

S: mah, cosa posso dirti Claudia, benissimo, sarei un bugiardo ad affermarti il contrario.

C: cavolo passa il tempo, passano gli anni, ma voi 2 siete sempre affiatatissimi. Magari fosse andata cosi bene a me col mio ex.

S: vero, ma se vi siete lasciati, probabilmente era meglio cosi.

C: si si condivido, hai conosciuto anche tu quella maledetta testa di cazzo.

S: ma toglimi una curiosità… e ora?

C: ora cosa?

S: eh… sei veramente single come stai cercando di fare vedere o… c’è qualche “simpatia”…

C: cosa ti potrei dire Seba, logico che mi guardo in giro, ma ad oggi nessuno ha colpito il mio interesse.

S: Cavolo non ti manca niente, hai un fisico bellissimo, sei solarissima, intelligente, pure prestante (e feci una risata).

C: lo so, conosco le mie possibilità ma sai anche che mentalmente sono una piu difficile per un rapporto serio. Sono una rompipalle! E poi pretenziosa per appunto un vero fidanzato. Non me ne va mai bene uno… A volte mi giudicano acida e stronza, insomma tanto simpatica quanto complicata. Lo sai bene!

S: ti conosco!

C: beh poi non avere un ragazzo non vuol dire non sapersi divertire…

S: spiegati meglio (ho fatto il finto tonto, ma volevo sentirlo da lei).

C: beh dai, qualche scappatella e qualche sana scopata è giusto concedersela, non bisogna per forza essere fidanzati per sapersi divertire.

S: certo l ho sempre pensata cosi anche io, sono due cose totalmente diverse.

C: beh tu hai la Marty che ti soddisfa quando vuole, io devo andare alla ricerca!

S: vedi che pero’ allora qualche buon appiglio ce l’hai.

C: ma si per divertirsi vanno bene. Poi i miei interessi li ho per altri, ma non sempre son fattibili…

S: ah capisco. Sarei curioso di sapere chi, ma non sono cazzi miei giustamente…

C: adesso non te lo posso dire, se mi andrà, in un altro momento.

S: certo certo. Ci mancherebbe.

C: poi, non sarebbe male tornare a divertirci come fatto con te ed i ragazzi l’altra volta. Come vedi la cosa?

S: mi prendi in contropiede cosi! Anche qua non posso mentirti… è stato tutto molto affascinante ed eccitante. Ci conosciamo da tempo tutti ed insomma, arrivare ad avere un feeling cosi tale fino a quel punto non è semplice, ma se ci fosse occasione io ci starei e la Marty penso anche, ma non ne abbiamo piu parlato, o forse non ne è piu nata occasione.

C: si si la penso pure io cosi, già forse un po i mille impegni di tutti, hanno dato una calmata ai bollenti spiriti.

Continuando un po’ sull’argomento e poi cambiando completamente discorso, arrivammo sotto casa sua.

C: non è piu’ prestissimo, ma se gradisci e ti va di salire 5 minuti, almeno ti offro’ un bicchiere d’acqua e volevo farti vedere una cosa cosi mi dai un parere, non so a chi chiedere.

S: ma Claudia, certo, ci mancherebbe, non è tardissimo per me, poi 5 minuti cosa vuoi che siano…

Salimmo in casa, apri la porta e fece gli onori.

C: accomodati pure!

E mi fece accomodare sul divano che guardava dritto nel corridoio verso il bagno e la stanza, porgendomi poi un bel bicchiere d’acqua.

C: mi dai un minuto, ho bisogno di andare a far pipi e darmi almeno una lavata alle mani ed al viso e son da te.

S: certo, ci mancherebbe, non farti problemi.

Ando’ di la e la vedetti entrare in bagno. Poco dopo sentii lo sciacquone tirarsi e l’acqua del rubinetto andare. Io nel frattempo avevo bevuto ed appoggiato il bicchiere sul tavolo al centro del salottino.

C: eccomi, madonna che caldo che fa dopo la corsa…

Volevo morire li sul divano…

E’ uscita dal bagno, rinfrescata in viso, con su ancora il top, ma senza shorts e scarpe, girava a piedi nudi.

Un bel perizoma nero in cotone, non string ricopriva il suo monte di venere e dietro si inarcava giu sparendo in mezzo al suo culo fantastico.

S: a beh, vedo ti sei gia messa comoda!

C: no, ora son comoda…

Nel dirlo mi Sali sopra a cavalcioni, sedendosi in braccio davanti a me.

S: Ehm, Claudia va bene tutto, ma non ti sembra di esagerare un po?

C: ti ho detto che dovevo farti vedere una cosa…

S: a sto punto son proprio curioso di sapere cosa, visto la posizione in cui sei…

C: vorrei farti vedere quanto sono brava!

Mentre pronuncio’ testuali parole, infilo’ la sua mano destra dritta nei miei boxer sotto i pantaloncini aderenti e mi afferro’ il cazzo leggermente barzotto.

S: dai Claudia, lo sai che non posso, sono fidanzato…. E pure con una tua amica.

C: ho una voglia di scoparti che non immagini!

S: penso di averlo capito, ma lo sai che non posso…

C: beh il tuo bel cazzo, sembra pensare il contrario. (nel dirlo lo tiro’ fuori dai boxer facendolo uscire in tutta la sua grandezza ed inizio’ a menarlo).

S: Claudia, ti scoperei qui all’istante, ma no. E’ un discorso di rispetto. Io e la Marty ci divertiamo, ma ci siamo promessi che non avremmo fatto nulla senza prima parlarne uno con l’altro.

Si fermo’ e mi lascio’ il cazzo dalle sue mani e guardandomi dritto negli occhi mi disse:

C: tu la ami vero?

S: si, assolutamente. La amo da morire.

C: se cosi non fosse stato, non ti saresti bloccato. Ti ammiro.

S: già, mi fai un effetto veramente top, sei la migliore, ma non posso.

C: sai quando prima ti dicevo, c’è qualcuno che mi piace ma non posso? Ecco… ora te lo dico, sei tu! Forse e per fortuna mi fermo all’aspetto estetico e alle tue “dotazioni” non indifferenti, ma il sesso che mi fai te e che so bene cosa fai con la Marty, non me lo toglie nessuno.

S: questa cosa mi lusinga fortemente Claudia, fisicamente non avrei un freno, la carne è debole, giuro che ti prenderei ora e ti sfonderei senza mezzi termini, ma la testa ed il cuore mi dicono altro. Scusami ma capiscimi.

C: va bene ti capisco e ti ammiro. Pero’… troviamo una via di mezzo?

S: spiegati…

C: ok scopare, puo’ essere tradire, va bene, ma qualcosa di piu’ soft, potrebbe anche passare oltre no? Dai l’abbiamo gia fatto davanti agli altri.

S: e cosa vorresti?

C: voglio godere!

S: beh detta cosi, vai sul generico…

Anche se la voglia era tanta, il piatto era prelibatissimo e la carne è debole, non volevo cedere. Non volevo scoparmela. Non era giusto, nei confronti della persona che amo.

Lei alzo’ le mani, si prese il top nero e di colpo se lo levo’ facendolo sfilare dalla testa. Le sue tette uscirono completamente allo scoperto, ed essendo a cavalcioni sopra di me, praticamente le avevo dritte davanti agli occhi.

Il mio cazzo in quel momento diventò esplosivo, e mi venne quasi la bava alla bocca.

S: mamma mia Claudia, che tette sensazionali che hai!

C: prendile! Sono tue!

Non riuscii a trattenermi, erano veramente qualcosa di super. Le afferrai con le mie due mani ed iniziai a palpargliele in maniera decisa.

Che tette!!! Sodissime, enormi, al loro posto. Una forma perfetta, quei capezzoli giusti, da fotomodella. Una goduria pura.

Lei nel frattempo torno’ da dove era rimasta e mi riprese il cazzo in mano iniziando a segarlo.

C: allora, sei cosi sicuro di volerti fermare qui?

S: perché mi stai tentando?

C: te l’ho gia detto e non farmi ripetere…

Si alzo’ in piedi e mi squadrava dall’alto al basso, soffermandosi principalmente sulla per lei piu’ interessante del mio corpo probabilmente.

Si giro’ a quel punto di schiena, e piegandosi in avanti, ando’ a sfilarsi completamente il perizoma nero dal suo culo.

Quelle labbrone completamente depilate e quel bel buco del culo rosa perfettamente liscio e palesemente gia utilizzato con la sua fighetta, questa volta tutta depilata ed un po’ slabbrata, uscirono allo scoperto. Era gia alla sola vista bagnata, si vedeva che aveva una voglia pazzesca addosso, inutile negarlo.

Si rigiro’ verso di me, con il perizoma in mano e me lo porto’ letteralmente alla bocca.

C: ecco, ora va meglio, mi sentivo troppo coperta oggi!

Presi il perizoma in mezzo alle mie labbra, un odore fortissimo di figa, misto ad un po di piscio e soprattutto al suo sudore dell’intero chiappa, mi pervadevano le papille gustative oltre che il mio naso. Già, non se l’era cambiato, dopo la corsa, e quindi era rimasto impregnato delle sue fatiche in mezzo alle natiche, ma era un sapore forte ma altamente inebriante ed erotico.

C: adesso cosa dici va meglio?

S: cosa vuoi che ti dica, me la stai mettendo in faccia!

C: e ti piace? (mi disse in maniera molto sensuale avvicinandosi a me).

S: hai un culo ed una figa stupendi Claudia.

C: vedo che anche le mie mutandine non ti dispiacciono affatto, pensa che buon sapore ho di persona…

Mi prese la testa per i capelli e se la tiro’ letteralmente contro la figa. Andai a sbattere il mio naso contro il suo monte di Venere.

Io mi ritirai un attimo indietro e la guardai…

S: dai Claudia non cosi…

C: ti prego fammi almeno un po felice oggi, mi accontento se me la lecchi, giuro!

Cosa dovevo fare, fu una scelta veramente difficile moralmente, di certo non fisicamente, ma visto quanto fosse infoiata, avevo quasi paura mi legasse da qualche parte.

Presi la mia decisione, dovetti andarle incontro.

S: va bene! Ma rimanga qui!

C: certo!

S: e allora se le cose dobbiamo farle, facciamole bene!

Mi alzai e mi attaccai a lei. La afferrai con le mie mani per il culo e la sollevai portandomela in braccio.

Avevo finalmente il suo culo sodissimo tra le mani e praticamente la sua figa bollente a contatto con il mio cazzo in tiro. Sarebbe bastata una mossa per penetrarla. MA la presi e la portai verso il letto, dove letteralmente la feci cadere sopra nel centro del materasso.

Era li che mi guardava ed aspettava una mia mossa. A vedere quelle tettone giganti e lei a pancia in su e gambe spalancate davanti a me, con quella figa liscissima e succosa, era veramente troppo invitante.

S: lo sai che mi metterai nei casini vero?

C: ci pensero’ io a risolvere la cosa.

S: e come?

C: semplice, parlandone con lei!

S: a perché tu pensi di andare dalla Marty e digli, sai l’altro giorno abbiamo fatto cosi, tranquilla non è successo nulla, e lei ti faccia un applauso e ti stringa la mano? E a me?

C: no, ma mi studiero’ qualcosa per bene, e poi ci eravamo detti che si poteva giocare un po tra di noi, questo lo considero un gioco interessante!

Io sfido, chiunque di voi popolo di Phica.net, chiunque! … a dirmi dopo questo racconto cosa avrebbe fatto al mio posto, ne son curioso, siamo in tanti e vorrei sentire un vs parere!

C: dai su, spogliati, senno’ si fa tardi!

Ero veramente combattuto, il cazzo diceva vai e sfondala, la testa ed il cuore, fermati e non fare stronzate!

Trovare un compromesso fu veramente difficile. Pensai un nanosecondo e mi dissi… e se questa per ripicca, va a dire alla Marty, abbiamo fatto a destra e a manca, senza aver fatto nulla? A questo punto, meglio tornare almeno sazi ed assumersi le proprie responsabilità!

Ero in piedi davanti a lei che la osservavo. Mi tolsi la maglietta ed i pantaloni della tuta, ed infine pure i boxer rimanendo li nudo come un verme, con il cazzo durissimo, che la osservavo!

A quel punto salii sul letto e le andai incontro.

Lei spalanco’ completamente le gambe ed io mi affiancai a lei.

Mi fiondai sulle sue tette ed iniziai a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano destra, scesi sopra il suo monte di venere liscissimo e feci affondare le mie due dita, indice e medio all’interno delle sue labbra. Un vero lago, una diga in piena pronta ad esplodere.

Sentii le dita scorrere all’interno della sua vagina bollente in un attimo e lei inizio’ ad ansimare.

Iniziai a masturbarla subito con gran foga ed in un attimo mi misi in ginocchio davanti alla sua figa e guardare come le mie, prima 2 o poi 3 dita, entravano senza criterio e poca gentilezza all’interno delle sue labbra bagnatissime. La ragazza si vedeva palesemente non era ne di primo pelo ne tanto meno a chilometri zero. Ad ogni mio ritorno di mano, le sue labbra fuoriuscivano e tendavano a slabbrarsi vistosamente.

Andai avanti cosi per un poco e poi capii che la solfa doveva proseguire.

Mi inchinai ed avvicinai il mio viso alle sue grandi labbra. Estrassi le mie dita dalla sua figa e mi ci affondai con la lingua.

Che gran sapore che aveva, vuoi il godimento e l’eccitazione, vuoi la voglia di farlo con me, vuoi la sudata della corsa prima, aveva un mix di sapori veramente incredibili.

Leccai tutto, andai a fondo, feci palesemente entrare la mia bocca all’interno della sua figa e cercai di leccare tutto il piu possibile.

Lei nel frattempo ansimava e si strizzava le tette, godendo ancora di piu! A tratti mi prendeva pure il capo me lo premeva contro la figa, quasi come se volesse sentirmi interamente dentro di lei.

C: mamma mia da quanto tempo aspettavo questo momento!

S: allora vuol dire che me la cavo bene!!!

C: benissimo direi!

C: adesso scopami!!!

S: Claudia te l’ho gia detto… quello no!

C: vieni qua allora!

Si tiro’ di colpo indietro e mettendosi a pecora ma con il viso rivolto verso di me, non ci impiego’ un secondo in piu’ e prese dritta in bocca il mio cazzo durissimo. Io chiaramente non tentai la minima resistenza.

S: oh mamma mia!

Mi guardava con gli occhi ed intanto succhiava come una dannata. Non si faceva mancare niente, succhiava le palle e poi saliva leccando interamente l’asta e poi se la infilava tutta in bocca, con estrema disinvoltura fino in fondo alla bocca.

Continuo’ cosi per un po’, finchè non fui io a voler cambiare la situazione, anche perché volevo gustarmi quel bel culo…

S: perché non ci mettiamo a 69?

C: assolutamente si!

Si alzo’ e mi fece sdraiare in mezzo al letto. Afferro’ il mio cazzo con la mano e con il culo si ruoto’ sopra i miei occhi.

Vedere finalmente quelle gambe spalancate mettersi a pecora con il culo apertissimo in faccia verso di me, fu una visione celestiale, già una cosa che io amo, poi con un culo del genere…

Inizio’ a menarmi il cazzo e nel frattempo mi si sedette letteralmente in faccia, mettendosi a candela sopra il mio viso!

Continuai a leccargliela in maniera parsimoniosa e tutti i suoi godimenti colavano all’interno della mia bocca, e fidatevi, non era poca roba. Un lago in piena che mi tracimava fino alle mie tonsille.

Un sapore fortissimo, agrodolce che pervadeva le mie papille gustative, mentre sentivo il mio cazzo e le mie palle essere dolcemente coccolate dalle sue morbide mani.

Ad un tratto si inarco’ e con la bocca ando’ di colpo ad inglobarci il mio cazzo. Inizio’ una pompa mista mani e bocca ritmata stratosferica, mentre io continuavo a leccarle la figa davanti ai miei occhi e ad inserirci le mie dita, masturbandola a piu’ non posso.

La tentazione fu troppo forte di capire quanto quel bel buco fosse esplorato e senza chiedere nulla, tolsi le mie dita bagnatissime dalla sua figa ed inserii il mio medio all’interno del suo buco del culo.

Beh, che dire, impressionante la facilità con cui, ben lubrificato, ando’ fino in fondo.

Per sicurezza dopo un attimo infilai anche un altro dito e anche questo venne accolto dopo un suo spasmo con estrema disinvoltura. Già, non mentiva quando diceva che ogni tanto lo teneva allenato, fossi entrato cosi a Martina di colpo probabilmente sarebbe stata la prima ed ultima volta.

Con due dita nel culo e colpi di lingua sulla figa, dettavo il ritmo, ed alla stessa velocità lei mi succhiava avidamente il cazzo fino in fondo.

Ero già durato fin troppo ed ormai si era fatto ben tardi…

Sentii le mie palle irrigidirsi e la cappella ingrossarsi di colpo all’interno della sua bocca, fino a che una potente sborrata da 5 6 fiottate le pervasero la bocca completamente, mentre io mi lanciai totalmente con la faccia e la mia bocca all’interno della sua figa, che dal godimento dell’avermi succhiato il cazzo, lasciò andare tutti i suoi umori in un forte gemito.

Tolse il mio cazzo di bocca ed ingoiò letteralmente tutto, anche se io non potei vedere, e con la lingua ando’ a ripassarlo totalmente tutto, facendo un servizio di pulizia completo.

Si alzo’ e mi guardo’…

C: spettacolare! Complimenti Seba, la Marty è proprio fortunata!

S: assolutamente! E talmente fortunata che ora dovro’ trovare un modo anche per spiegarle cosa e successo…

C: io un’idea ce l’ho ma prima vai in bagno a lavarti e ci vado pure io.

Fu cosi, andammo in bagno a darci una lavata e tornammo a ricomporci in salotto.

S: io devo andare…. Che cazzo facciamo?

C: è tardi, abbiamo una questione da risolvere, stai qui a cena e digli alla Marty chiamandola che ti sei fermato qui e di raggiungerti appena finito qui a casa mia che passiamo la serata. Sarà una buona occasione per fare una chiacchierata!

Nel panico, non sapevo proprio che fare e decisi di giocarmi l’ultima carta, quella della sorte, della fortuna. Le diedi retta ed alzai il telefono, chiamando Martina…

S: Ciao Marty tutto bene?

M: ciao amore mio, si dai tutto ok, sono a casa da poco, fra poco ceno.

S: ascolta, sono qui a casa di Claudia, che siamo andati a correre. Mi ha proposto di fermarmi a cena visto l’orario. Mi diceva se ti va di fare qui un salto dopo cena, appena finisci, cosi facciamo due chiacchiere e passiamo la serata.

M: si dai si puo’ fare, finisco, mi do una lavata veloce, tempo di cambiarmi e arrivo su. Ci vediamo dopo. Ciao

S: ciao amore mio…

S: ok Claudia, arriva dopo cena…. Mi raccomando.

C: Tranquillo Seba, ce la gestiremo. Vado a farmi una doccia, cosi mi cambio, poi ti raggiungo e mangiamo.

Lo fece, dopo la doccia, ed essersi asciugata per bene, usci dal bagno completamente nuda e profumata ed ando’ a cambiarsi.

Si presento’ con una maglietta ed un paio di leggings che del coprente avevano veramente poco.

Non sapevo proprio che dire…

Non ricordo neanche cosa mangiammo quella sera li, ricordo solo che mangiai con un nodo in gola, l’agitazione era altissima e la paura di aver fatto un vero disastro anche.

Ci sedemmo a cena, l’ora passo e verso le 21.00 suono’ il videocitofono. Martina era arrivata…
Vabbè all'inizio comincia con C poi arrivare ad F è un attimo, no? almeno una magra consolazione uffa :cry:😂😂😂😂
 

xyz22

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Non avrei mai immaginato che sarebbe successa una cosa così tra voi.. mi ero fatto tutto un altro film.. ora aspetto davvero la parte 2 per capire come ha reagito Marti e come anche glielo avete detto..questo sì che è stato un capitolo shock..
 

Arrapaho91

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RAGAZZI.... C!!!!!




36) QUESTO SI CHE FU UN BEL CASINO DA RISOLVERE…



Ciao a tutti carissimi ragazzi ed amici di Phica.net, io e la Marty abbiamo deciso, dopo un breve consulto, di farvi fare il contest e che sia giunto il momento di farvi scoppiare, di raccontarvi quello che la maggior parte di voi già si era immaginato e sognato, anche se in realtà il contest per la maggior parte fatto salvo qualche caso, ha pensato ad altro.

Non è semplice per noi raccontarvi questa parte, anzi è piu’ complicata del previsto e sicuramente ci dimenticheremo qualche passaggio intellettuale e formale, concentrandoci di piu’ sulla parte fisica.

Diciamo che dopo esservi letti il racconto che a breve editeremo qui sotto, per qualsiasi necessità o curiosità, poneteci le solite domande, sia a me che a Martina e proveremo a rispondervi quanto prima e fino dove possibile.



Da dove parti il tutto? Beh, fu piu semplice ed imprevedibile di quanto immaginassi…

Era una sera in settimana, io rientro sempre dal mio lavoro verso le 17.00, invece Martina spesso fa tardi, capita si prolunghi fino le 19.30 tranquillamente.

Visto il bel tempo ed il caldo un po piu’ mite dei primi di settembre, spesso andavo a correre per le vie del paese o sulla ciclabile. Claudia, mi capitava di incontrarla di tanto in tanto. Lei amante della palestra e della corsa su strada, non era insolito trovarla in giro sui marciapiedi in allenamento in tenuta sportiva, il che è gia un tutto dire, perché tra top, leggings o shorts, era sempre un bel vedere.

Quella sera, organizzandomi in anticipo, ci sentimmo per messaggio io e lei, e le proposi di venire a fare una corsetta/camminata veloce alla ciclabile, in modo da avere diversi chilometri al di fuori del casino e senza troppa gente per farci una bella sudata e quattro chiacchiere in amicizia, cosa che già diverse altre volte avevamo fatto, senza nessuno tipo di problema od attrazione fatale.

Ci trovammo come di consueto fuori casa sua, dove abita da sola in un piccolo bilocale. Scese le scale e me la trovai in faccia.

Un top nero della nike, molto aderente, faceva da contenitore a quelle due tette gigantesche e sode da pura 4°.

Un cappellino alla tennista anch’esso nero, copriva la fronte e faceva fuoriuscire una coda liscia ben legata sul retro.

Sotto un paio di shorts in lycra, aderentissimi e neri, creavano una protuberanza lato A, del suo monte di Venere, mentre lato B, corniciavano e rientravano perfettamente in quel culo bello tonico e marmoreo, probabilmente contornato sotto da un perizoma molto fine ma che non mi fu possibile identificare.

Ci incamminammo cosi a piedi verso la ciclabile dove iniziammo una corsetta a ritmo piu’ sostenuto, mentre parlavamo un po affannati del piu’ e del meno sulla nostra normale vita.

Arrivati in fondo alla ciclabile, optammo per un rientro in camminata e li con la piena tranquillità, parlare fu decisamente piu semplice, anzi fu proprio lei piano piano a tastare l’argomento…

C: allora Seba, ok il lavoro ecc, ma con la Marty come procede?

S: mah, cosa posso dirti Claudia, benissimo, sarei un bugiardo ad affermarti il contrario.

C: cavolo passa il tempo, passano gli anni, ma voi 2 siete sempre affiatatissimi. Magari fosse andata cosi bene a me col mio ex.

S: vero, ma se vi siete lasciati, probabilmente era meglio cosi.

C: si si condivido, hai conosciuto anche tu quella maledetta testa di cazzo.

S: ma toglimi una curiosità… e ora?

C: ora cosa?

S: eh… sei veramente single come stai cercando di fare vedere o… c’è qualche “simpatia”…

C: cosa ti potrei dire Seba, logico che mi guardo in giro, ma ad oggi nessuno ha colpito il mio interesse.

S: Cavolo non ti manca niente, hai un fisico bellissimo, sei solarissima, intelligente, pure prestante (e feci una risata).

C: lo so, conosco le mie possibilità ma sai anche che mentalmente sono una piu difficile per un rapporto serio. Sono una rompipalle! E poi pretenziosa per appunto un vero fidanzato. Non me ne va mai bene uno… A volte mi giudicano acida e stronza, insomma tanto simpatica quanto complicata. Lo sai bene!

S: ti conosco!

C: beh poi non avere un ragazzo non vuol dire non sapersi divertire…

S: spiegati meglio (ho fatto il finto tonto, ma volevo sentirlo da lei).

C: beh dai, qualche scappatella e qualche sana scopata è giusto concedersela, non bisogna per forza essere fidanzati per sapersi divertire.

S: certo l ho sempre pensata cosi anche io, sono due cose totalmente diverse.

C: beh tu hai la Marty che ti soddisfa quando vuole, io devo andare alla ricerca!

S: vedi che pero’ allora qualche buon appiglio ce l’hai.

C: ma si per divertirsi vanno bene. Poi i miei interessi li ho per altri, ma non sempre son fattibili…

S: ah capisco. Sarei curioso di sapere chi, ma non sono cazzi miei giustamente…

C: adesso non te lo posso dire, se mi andrà, in un altro momento.

S: certo certo. Ci mancherebbe.

C: poi, non sarebbe male tornare a divertirci come fatto con te ed i ragazzi l’altra volta. Come vedi la cosa?

S: mi prendi in contropiede cosi! Anche qua non posso mentirti… è stato tutto molto affascinante ed eccitante. Ci conosciamo da tempo tutti ed insomma, arrivare ad avere un feeling cosi tale fino a quel punto non è semplice, ma se ci fosse occasione io ci starei e la Marty penso anche, ma non ne abbiamo piu parlato, o forse non ne è piu nata occasione.

C: si si la penso pure io cosi, già forse un po i mille impegni di tutti, hanno dato una calmata ai bollenti spiriti.

Continuando un po’ sull’argomento e poi cambiando completamente discorso, arrivammo sotto casa sua.

C: non è piu’ prestissimo, ma se gradisci e ti va di salire 5 minuti, almeno ti offro’ un bicchiere d’acqua e volevo farti vedere una cosa cosi mi dai un parere, non so a chi chiedere.

S: ma Claudia, certo, ci mancherebbe, non è tardissimo per me, poi 5 minuti cosa vuoi che siano…

Salimmo in casa, apri la porta e fece gli onori.

C: accomodati pure!

E mi fece accomodare sul divano che guardava dritto nel corridoio verso il bagno e la stanza, porgendomi poi un bel bicchiere d’acqua.

C: mi dai un minuto, ho bisogno di andare a far pipi e darmi almeno una lavata alle mani ed al viso e son da te.

S: certo, ci mancherebbe, non farti problemi.

Ando’ di la e la vedetti entrare in bagno. Poco dopo sentii lo sciacquone tirarsi e l’acqua del rubinetto andare. Io nel frattempo avevo bevuto ed appoggiato il bicchiere sul tavolo al centro del salottino.

C: eccomi, madonna che caldo che fa dopo la corsa…

Volevo morire li sul divano…

E’ uscita dal bagno, rinfrescata in viso, con su ancora il top, ma senza shorts e scarpe, girava a piedi nudi.

Un bel perizoma nero in cotone, non string ricopriva il suo monte di venere e dietro si inarcava giu sparendo in mezzo al suo culo fantastico.

S: a beh, vedo ti sei gia messa comoda!

C: no, ora son comoda…

Nel dirlo mi Sali sopra a cavalcioni, sedendosi in braccio davanti a me.

S: Ehm, Claudia va bene tutto, ma non ti sembra di esagerare un po?

C: ti ho detto che dovevo farti vedere una cosa…

S: a sto punto son proprio curioso di sapere cosa, visto la posizione in cui sei…

C: vorrei farti vedere quanto sono brava!

Mentre pronuncio’ testuali parole, infilo’ la sua mano destra dritta nei miei boxer sotto i pantaloncini aderenti e mi afferro’ il cazzo leggermente barzotto.

S: dai Claudia, lo sai che non posso, sono fidanzato…. E pure con una tua amica.

C: ho una voglia di scoparti che non immagini!

S: penso di averlo capito, ma lo sai che non posso…

C: beh il tuo bel cazzo, sembra pensare il contrario. (nel dirlo lo tiro’ fuori dai boxer facendolo uscire in tutta la sua grandezza ed inizio’ a menarlo).

S: Claudia, ti scoperei qui all’istante, ma no. E’ un discorso di rispetto. Io e la Marty ci divertiamo, ma ci siamo promessi che non avremmo fatto nulla senza prima parlarne uno con l’altro.

Si fermo’ e mi lascio’ il cazzo dalle sue mani e guardandomi dritto negli occhi mi disse:

C: tu la ami vero?

S: si, assolutamente. La amo da morire.

C: se cosi non fosse stato, non ti saresti bloccato. Ti ammiro.

S: già, mi fai un effetto veramente top, sei la migliore, ma non posso.

C: sai quando prima ti dicevo, c’è qualcuno che mi piace ma non posso? Ecco… ora te lo dico, sei tu! Forse e per fortuna mi fermo all’aspetto estetico e alle tue “dotazioni” non indifferenti, ma il sesso che mi fai te e che so bene cosa fai con la Marty, non me lo toglie nessuno.

S: questa cosa mi lusinga fortemente Claudia, fisicamente non avrei un freno, la carne è debole, giuro che ti prenderei ora e ti sfonderei senza mezzi termini, ma la testa ed il cuore mi dicono altro. Scusami ma capiscimi.

C: va bene ti capisco e ti ammiro. Pero’… troviamo una via di mezzo?

S: spiegati…

C: ok scopare, puo’ essere tradire, va bene, ma qualcosa di piu’ soft, potrebbe anche passare oltre no? Dai l’abbiamo gia fatto davanti agli altri.

S: e cosa vorresti?

C: voglio godere!

S: beh detta cosi, vai sul generico…

Anche se la voglia era tanta, il piatto era prelibatissimo e la carne è debole, non volevo cedere. Non volevo scoparmela. Non era giusto, nei confronti della persona che amo.

Lei alzo’ le mani, si prese il top nero e di colpo se lo levo’ facendolo sfilare dalla testa. Le sue tette uscirono completamente allo scoperto, ed essendo a cavalcioni sopra di me, praticamente le avevo dritte davanti agli occhi.

Il mio cazzo in quel momento diventò esplosivo, e mi venne quasi la bava alla bocca.

S: mamma mia Claudia, che tette sensazionali che hai!

C: prendile! Sono tue!

Non riuscii a trattenermi, erano veramente qualcosa di super. Le afferrai con le mie due mani ed iniziai a palpargliele in maniera decisa.

Che tette!!! Sodissime, enormi, al loro posto. Una forma perfetta, quei capezzoli giusti, da fotomodella. Una goduria pura.

Lei nel frattempo torno’ da dove era rimasta e mi riprese il cazzo in mano iniziando a segarlo.

C: allora, sei cosi sicuro di volerti fermare qui?

S: perché mi stai tentando?

C: te l’ho gia detto e non farmi ripetere…

Si alzo’ in piedi e mi squadrava dall’alto al basso, soffermandosi principalmente sulla per lei piu’ interessante del mio corpo probabilmente.

Si giro’ a quel punto di schiena, e piegandosi in avanti, ando’ a sfilarsi completamente il perizoma nero dal suo culo.

Quelle labbrone completamente depilate e quel bel buco del culo rosa perfettamente liscio e palesemente gia utilizzato con la sua fighetta, questa volta tutta depilata ed un po’ slabbrata, uscirono allo scoperto. Era gia alla sola vista bagnata, si vedeva che aveva una voglia pazzesca addosso, inutile negarlo.

Si rigiro’ verso di me, con il perizoma in mano e me lo porto’ letteralmente alla bocca.

C: ecco, ora va meglio, mi sentivo troppo coperta oggi!

Presi il perizoma in mezzo alle mie labbra, un odore fortissimo di figa, misto ad un po di piscio e soprattutto al suo sudore dell’intero chiappa, mi pervadevano le papille gustative oltre che il mio naso. Già, non se l’era cambiato, dopo la corsa, e quindi era rimasto impregnato delle sue fatiche in mezzo alle natiche, ma era un sapore forte ma altamente inebriante ed erotico.

C: adesso cosa dici va meglio?

S: cosa vuoi che ti dica, me la stai mettendo in faccia!

C: e ti piace? (mi disse in maniera molto sensuale avvicinandosi a me).

S: hai un culo ed una figa stupendi Claudia.

C: vedo che anche le mie mutandine non ti dispiacciono affatto, pensa che buon sapore ho di persona…

Mi prese la testa per i capelli e se la tiro’ letteralmente contro la figa. Andai a sbattere il mio naso contro il suo monte di Venere.

Io mi ritirai un attimo indietro e la guardai…

S: dai Claudia non cosi…

C: ti prego fammi almeno un po felice oggi, mi accontento se me la lecchi, giuro!

Cosa dovevo fare, fu una scelta veramente difficile moralmente, di certo non fisicamente, ma visto quanto fosse infoiata, avevo quasi paura mi legasse da qualche parte.

Presi la mia decisione, dovetti andarle incontro.

S: va bene! Ma rimanga qui!

C: certo!

S: e allora se le cose dobbiamo farle, facciamole bene!

Mi alzai e mi attaccai a lei. La afferrai con le mie mani per il culo e la sollevai portandomela in braccio.

Avevo finalmente il suo culo sodissimo tra le mani e praticamente la sua figa bollente a contatto con il mio cazzo in tiro. Sarebbe bastata una mossa per penetrarla. MA la presi e la portai verso il letto, dove letteralmente la feci cadere sopra nel centro del materasso.

Era li che mi guardava ed aspettava una mia mossa. A vedere quelle tettone giganti e lei a pancia in su e gambe spalancate davanti a me, con quella figa liscissima e succosa, era veramente troppo invitante.

S: lo sai che mi metterai nei casini vero?

C: ci pensero’ io a risolvere la cosa.

S: e come?

C: semplice, parlandone con lei!

S: a perché tu pensi di andare dalla Marty e digli, sai l’altro giorno abbiamo fatto cosi, tranquilla non è successo nulla, e lei ti faccia un applauso e ti stringa la mano? E a me?

C: no, ma mi studiero’ qualcosa per bene, e poi ci eravamo detti che si poteva giocare un po tra di noi, questo lo considero un gioco interessante!

Io sfido, chiunque di voi popolo di Phica.net, chiunque! … a dirmi dopo questo racconto cosa avrebbe fatto al mio posto, ne son curioso, siamo in tanti e vorrei sentire un vs parere!

C: dai su, spogliati, senno’ si fa tardi!

Ero veramente combattuto, il cazzo diceva vai e sfondala, la testa ed il cuore, fermati e non fare stronzate!

Trovare un compromesso fu veramente difficile. Pensai un nanosecondo e mi dissi… e se questa per ripicca, va a dire alla Marty, abbiamo fatto a destra e a manca, senza aver fatto nulla? A questo punto, meglio tornare almeno sazi ed assumersi le proprie responsabilità!

Ero in piedi davanti a lei che la osservavo. Mi tolsi la maglietta ed i pantaloni della tuta, ed infine pure i boxer rimanendo li nudo come un verme, con il cazzo durissimo, che la osservavo!

A quel punto salii sul letto e le andai incontro.

Lei spalanco’ completamente le gambe ed io mi affiancai a lei.

Mi fiondai sulle sue tette ed iniziai a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano destra, scesi sopra il suo monte di venere liscissimo e feci affondare le mie due dita, indice e medio all’interno delle sue labbra. Un vero lago, una diga in piena pronta ad esplodere.

Sentii le dita scorrere all’interno della sua vagina bollente in un attimo e lei inizio’ ad ansimare.

Iniziai a masturbarla subito con gran foga ed in un attimo mi misi in ginocchio davanti alla sua figa e guardare come le mie, prima 2 o poi 3 dita, entravano senza criterio e poca gentilezza all’interno delle sue labbra bagnatissime. La ragazza si vedeva palesemente non era ne di primo pelo ne tanto meno a chilometri zero. Ad ogni mio ritorno di mano, le sue labbra fuoriuscivano e tendavano a slabbrarsi vistosamente.

Andai avanti cosi per un poco e poi capii che la solfa doveva proseguire.

Mi inchinai ed avvicinai il mio viso alle sue grandi labbra. Estrassi le mie dita dalla sua figa e mi ci affondai con la lingua.

Che gran sapore che aveva, vuoi il godimento e l’eccitazione, vuoi la voglia di farlo con me, vuoi la sudata della corsa prima, aveva un mix di sapori veramente incredibili.

Leccai tutto, andai a fondo, feci palesemente entrare la mia bocca all’interno della sua figa e cercai di leccare tutto il piu possibile.

Lei nel frattempo ansimava e si strizzava le tette, godendo ancora di piu! A tratti mi prendeva pure il capo me lo premeva contro la figa, quasi come se volesse sentirmi interamente dentro di lei.

C: mamma mia da quanto tempo aspettavo questo momento!

S: allora vuol dire che me la cavo bene!!!

C: benissimo direi!

C: adesso scopami!!!

S: Claudia te l’ho gia detto… quello no!

C: vieni qua allora!

Si tiro’ di colpo indietro e mettendosi a pecora ma con il viso rivolto verso di me, non ci impiego’ un secondo in piu’ e prese dritta in bocca il mio cazzo durissimo. Io chiaramente non tentai la minima resistenza.

S: oh mamma mia!

Mi guardava con gli occhi ed intanto succhiava come una dannata. Non si faceva mancare niente, succhiava le palle e poi saliva leccando interamente l’asta e poi se la infilava tutta in bocca, con estrema disinvoltura fino in fondo alla bocca.

Continuo’ cosi per un po’, finchè non fui io a voler cambiare la situazione, anche perché volevo gustarmi quel bel culo…

S: perché non ci mettiamo a 69?

C: assolutamente si!

Si alzo’ e mi fece sdraiare in mezzo al letto. Afferro’ il mio cazzo con la mano e con il culo si ruoto’ sopra i miei occhi.

Vedere finalmente quelle gambe spalancate mettersi a pecora con il culo apertissimo in faccia verso di me, fu una visione celestiale, già una cosa che io amo, poi con un culo del genere…

Inizio’ a menarmi il cazzo e nel frattempo mi si sedette letteralmente in faccia, mettendosi a candela sopra il mio viso!

Continuai a leccargliela in maniera parsimoniosa e tutti i suoi godimenti colavano all’interno della mia bocca, e fidatevi, non era poca roba. Un lago in piena che mi tracimava fino alle mie tonsille.

Un sapore fortissimo, agrodolce che pervadeva le mie papille gustative, mentre sentivo il mio cazzo e le mie palle essere dolcemente coccolate dalle sue morbide mani.

Ad un tratto si inarco’ e con la bocca ando’ di colpo ad inglobarci il mio cazzo. Inizio’ una pompa mista mani e bocca ritmata stratosferica, mentre io continuavo a leccarle la figa davanti ai miei occhi e ad inserirci le mie dita, masturbandola a piu’ non posso.

La tentazione fu troppo forte di capire quanto quel bel buco fosse esplorato e senza chiedere nulla, tolsi le mie dita bagnatissime dalla sua figa ed inserii il mio medio all’interno del suo buco del culo.

Beh, che dire, impressionante la facilità con cui, ben lubrificato, ando’ fino in fondo.

Per sicurezza dopo un attimo infilai anche un altro dito e anche questo venne accolto dopo un suo spasmo con estrema disinvoltura. Già, non mentiva quando diceva che ogni tanto lo teneva allenato, fossi entrato cosi a Martina di colpo probabilmente sarebbe stata la prima ed ultima volta.

Con due dita nel culo e colpi di lingua sulla figa, dettavo il ritmo, ed alla stessa velocità lei mi succhiava avidamente il cazzo fino in fondo.

Ero già durato fin troppo ed ormai si era fatto ben tardi…

Sentii le mie palle irrigidirsi e la cappella ingrossarsi di colpo all’interno della sua bocca, fino a che una potente sborrata da 5 6 fiottate le pervasero la bocca completamente, mentre io mi lanciai totalmente con la faccia e la mia bocca all’interno della sua figa, che dal godimento dell’avermi succhiato il cazzo, lasciò andare tutti i suoi umori in un forte gemito.

Tolse il mio cazzo di bocca ed ingoiò letteralmente tutto, anche se io non potei vedere, e con la lingua ando’ a ripassarlo totalmente tutto, facendo un servizio di pulizia completo.

Si alzo’ e mi guardo’…

C: spettacolare! Complimenti Seba, la Marty è proprio fortunata!

S: assolutamente! E talmente fortunata che ora dovro’ trovare un modo anche per spiegarle cosa e successo…

C: io un’idea ce l’ho ma prima vai in bagno a lavarti e ci vado pure io.

Fu cosi, andammo in bagno a darci una lavata e tornammo a ricomporci in salotto.

S: io devo andare…. Che cazzo facciamo?

C: è tardi, abbiamo una questione da risolvere, stai qui a cena e digli alla Marty chiamandola che ti sei fermato qui e di raggiungerti appena finito qui a casa mia che passiamo la serata. Sarà una buona occasione per fare una chiacchierata!

Nel panico, non sapevo proprio che fare e decisi di giocarmi l’ultima carta, quella della sorte, della fortuna. Le diedi retta ed alzai il telefono, chiamando Martina…

S: Ciao Marty tutto bene?

M: ciao amore mio, si dai tutto ok, sono a casa da poco, fra poco ceno.

S: ascolta, sono qui a casa di Claudia, che siamo andati a correre. Mi ha proposto di fermarmi a cena visto l’orario. Mi diceva se ti va di fare qui un salto dopo cena, appena finisci, cosi facciamo due chiacchiere e passiamo la serata.

M: si dai si puo’ fare, finisco, mi do una lavata veloce, tempo di cambiarmi e arrivo su. Ci vediamo dopo. Ciao

S: ciao amore mio…

S: ok Claudia, arriva dopo cena…. Mi raccomando.

C: Tranquillo Seba, ce la gestiremo. Vado a farmi una doccia, cosi mi cambio, poi ti raggiungo e mangiamo.

Lo fece, dopo la doccia, ed essersi asciugata per bene, usci dal bagno completamente nuda e profumata ed ando’ a cambiarsi.

Si presento’ con una maglietta ed un paio di leggings che del coprente avevano veramente poco.

Non sapevo proprio che dire…

Non ricordo neanche cosa mangiammo quella sera li, ricordo solo che mangiai con un nodo in gola, l’agitazione era altissima e la paura di aver fatto un vero disastro anche.

Ci sedemmo a cena, l’ora passo e verso le 21.00 suono’ il videocitofono. Martina era arrivata…
A CAZZO DURISSIMO! :love::love::love:💦💦💦💦

Ok, commento a caldo sparato (e non solo quello): mi calmo e dico la mia seriamente :ROFLMAO:
 

Arrapaho91

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RAGAZZI LASCIATECI SEMPRE I LIKE E COMMENTATELA CON NOI ;-)
Ecco... a mente fredda (anzi, tiepida), ti dico che ho una sola certezza: da come hai descritto Claudia e la situazione, sarebbe stato assolutamente impossibile resistere, anche per un Santone. Cioè, io sono il primo ad essere innamoratissimo della mia donna ed a reputarla bellissima e speciale, ma se una figa del genere te la sbatte in faccia, è finita.

Quindi già ti meriti un plauso esserti limitato """solo""" (tra virgolette, dato che sempre di tradimento si tratta in queste modalità) al sesso orale.

Detto questo, situazione inaspettata e arrapantissima. Sono tremendamente curioso di leggere della reazione di Marty (vi prego, non teneteci sulle spine :ROFLMAO:)!
 

slap

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36) QUESTO SI CHE FU UN BEL CASINO DA RISOLVERE…



Ciao a tutti carissimi ragazzi ed amici di Phica.net, io e la Marty abbiamo deciso, dopo un breve consulto, di farvi fare il contest e che sia giunto il momento di farvi scoppiare, di raccontarvi quello che la maggior parte di voi già si era immaginato e sognato, anche se in realtà il contest per la maggior parte fatto salvo qualche caso, ha pensato ad altro.

Non è semplice per noi raccontarvi questa parte, anzi è piu’ complicata del previsto e sicuramente ci dimenticheremo qualche passaggio intellettuale e formale, concentrandoci di piu’ sulla parte fisica.

Diciamo che dopo esservi letti il racconto che a breve editeremo qui sotto, per qualsiasi necessità o curiosità, poneteci le solite domande, sia a me che a Martina e proveremo a rispondervi quanto prima e fino dove possibile.



Da dove parti il tutto? Beh, fu piu semplice ed imprevedibile di quanto immaginassi…

Era una sera in settimana, io rientro sempre dal mio lavoro verso le 17.00, invece Martina spesso fa tardi, capita si prolunghi fino le 19.30 tranquillamente.

Visto il bel tempo ed il caldo un po piu’ mite dei primi di settembre, spesso andavo a correre per le vie del paese o sulla ciclabile. Claudia, mi capitava di incontrarla di tanto in tanto. Lei amante della palestra e della corsa su strada, non era insolito trovarla in giro sui marciapiedi in allenamento in tenuta sportiva, il che è gia un tutto dire, perché tra top, leggings o shorts, era sempre un bel vedere.

Quella sera, organizzandomi in anticipo, ci sentimmo per messaggio io e lei, e le proposi di venire a fare una corsetta/camminata veloce alla ciclabile, in modo da avere diversi chilometri al di fuori del casino e senza troppa gente per farci una bella sudata e quattro chiacchiere in amicizia, cosa che già diverse altre volte avevamo fatto, senza nessuno tipo di problema od attrazione fatale.

Ci trovammo come di consueto fuori casa sua, dove abita da sola in un piccolo bilocale. Scese le scale e me la trovai in faccia.

Un top nero della nike, molto aderente, faceva da contenitore a quelle due tette gigantesche e sode da pura 4°.

Un cappellino alla tennista anch’esso nero, copriva la fronte e faceva fuoriuscire una coda liscia ben legata sul retro.

Sotto un paio di shorts in lycra, aderentissimi e neri, creavano una protuberanza lato A, del suo monte di Venere, mentre lato B, corniciavano e rientravano perfettamente in quel culo bello tonico e marmoreo, probabilmente contornato sotto da un perizoma molto fine ma che non mi fu possibile identificare.

Ci incamminammo cosi a piedi verso la ciclabile dove iniziammo una corsetta a ritmo piu’ sostenuto, mentre parlavamo un po affannati del piu’ e del meno sulla nostra normale vita.

Arrivati in fondo alla ciclabile, optammo per un rientro in camminata e li con la piena tranquillità, parlare fu decisamente piu semplice, anzi fu proprio lei piano piano a tastare l’argomento…

C: allora Seba, ok il lavoro ecc, ma con la Marty come procede?

S: mah, cosa posso dirti Claudia, benissimo, sarei un bugiardo ad affermarti il contrario.

C: cavolo passa il tempo, passano gli anni, ma voi 2 siete sempre affiatatissimi. Magari fosse andata cosi bene a me col mio ex.

S: vero, ma se vi siete lasciati, probabilmente era meglio cosi.

C: si si condivido, hai conosciuto anche tu quella maledetta testa di cazzo.

S: ma toglimi una curiosità… e ora?

C: ora cosa?

S: eh… sei veramente single come stai cercando di fare vedere o… c’è qualche “simpatia”…

C: cosa ti potrei dire Seba, logico che mi guardo in giro, ma ad oggi nessuno ha colpito il mio interesse.

S: Cavolo non ti manca niente, hai un fisico bellissimo, sei solarissima, intelligente, pure prestante (e feci una risata).

C: lo so, conosco le mie possibilità ma sai anche che mentalmente sono una piu difficile per un rapporto serio. Sono una rompipalle! E poi pretenziosa per appunto un vero fidanzato. Non me ne va mai bene uno… A volte mi giudicano acida e stronza, insomma tanto simpatica quanto complicata. Lo sai bene!

S: ti conosco!

C: beh poi non avere un ragazzo non vuol dire non sapersi divertire…

S: spiegati meglio (ho fatto il finto tonto, ma volevo sentirlo da lei).

C: beh dai, qualche scappatella e qualche sana scopata è giusto concedersela, non bisogna per forza essere fidanzati per sapersi divertire.

S: certo l ho sempre pensata cosi anche io, sono due cose totalmente diverse.

C: beh tu hai la Marty che ti soddisfa quando vuole, io devo andare alla ricerca!

S: vedi che pero’ allora qualche buon appiglio ce l’hai.

C: ma si per divertirsi vanno bene. Poi i miei interessi li ho per altri, ma non sempre son fattibili…

S: ah capisco. Sarei curioso di sapere chi, ma non sono cazzi miei giustamente…

C: adesso non te lo posso dire, se mi andrà, in un altro momento.

S: certo certo. Ci mancherebbe.

C: poi, non sarebbe male tornare a divertirci come fatto con te ed i ragazzi l’altra volta. Come vedi la cosa?

S: mi prendi in contropiede cosi! Anche qua non posso mentirti… è stato tutto molto affascinante ed eccitante. Ci conosciamo da tempo tutti ed insomma, arrivare ad avere un feeling cosi tale fino a quel punto non è semplice, ma se ci fosse occasione io ci starei e la Marty penso anche, ma non ne abbiamo piu parlato, o forse non ne è piu nata occasione.

C: si si la penso pure io cosi, già forse un po i mille impegni di tutti, hanno dato una calmata ai bollenti spiriti.

Continuando un po’ sull’argomento e poi cambiando completamente discorso, arrivammo sotto casa sua.

C: non è piu’ prestissimo, ma se gradisci e ti va di salire 5 minuti, almeno ti offro’ un bicchiere d’acqua e volevo farti vedere una cosa cosi mi dai un parere, non so a chi chiedere.

S: ma Claudia, certo, ci mancherebbe, non è tardissimo per me, poi 5 minuti cosa vuoi che siano…

Salimmo in casa, apri la porta e fece gli onori.

C: accomodati pure!

E mi fece accomodare sul divano che guardava dritto nel corridoio verso il bagno e la stanza, porgendomi poi un bel bicchiere d’acqua.

C: mi dai un minuto, ho bisogno di andare a far pipi e darmi almeno una lavata alle mani ed al viso e son da te.

S: certo, ci mancherebbe, non farti problemi.

Ando’ di la e la vedetti entrare in bagno. Poco dopo sentii lo sciacquone tirarsi e l’acqua del rubinetto andare. Io nel frattempo avevo bevuto ed appoggiato il bicchiere sul tavolo al centro del salottino.

C: eccomi, madonna che caldo che fa dopo la corsa…

Volevo morire li sul divano…

E’ uscita dal bagno, rinfrescata in viso, con su ancora il top, ma senza shorts e scarpe, girava a piedi nudi.

Un bel perizoma nero in cotone, non string ricopriva il suo monte di venere e dietro si inarcava giu sparendo in mezzo al suo culo fantastico.

S: a beh, vedo ti sei gia messa comoda!

C: no, ora son comoda…

Nel dirlo mi Sali sopra a cavalcioni, sedendosi in braccio davanti a me.

S: Ehm, Claudia va bene tutto, ma non ti sembra di esagerare un po?

C: ti ho detto che dovevo farti vedere una cosa…

S: a sto punto son proprio curioso di sapere cosa, visto la posizione in cui sei…

C: vorrei farti vedere quanto sono brava!

Mentre pronuncio’ testuali parole, infilo’ la sua mano destra dritta nei miei boxer sotto i pantaloncini aderenti e mi afferro’ il cazzo leggermente barzotto.

S: dai Claudia, lo sai che non posso, sono fidanzato…. E pure con una tua amica.

C: ho una voglia di scoparti che non immagini!

S: penso di averlo capito, ma lo sai che non posso…

C: beh il tuo bel cazzo, sembra pensare il contrario. (nel dirlo lo tiro’ fuori dai boxer facendolo uscire in tutta la sua grandezza ed inizio’ a menarlo).

S: Claudia, ti scoperei qui all’istante, ma no. E’ un discorso di rispetto. Io e la Marty ci divertiamo, ma ci siamo promessi che non avremmo fatto nulla senza prima parlarne uno con l’altro.

Si fermo’ e mi lascio’ il cazzo dalle sue mani e guardandomi dritto negli occhi mi disse:

C: tu la ami vero?

S: si, assolutamente. La amo da morire.

C: se cosi non fosse stato, non ti saresti bloccato. Ti ammiro.

S: già, mi fai un effetto veramente top, sei la migliore, ma non posso.

C: sai quando prima ti dicevo, c’è qualcuno che mi piace ma non posso? Ecco… ora te lo dico, sei tu! Forse e per fortuna mi fermo all’aspetto estetico e alle tue “dotazioni” non indifferenti, ma il sesso che mi fai te e che so bene cosa fai con la Marty, non me lo toglie nessuno.

S: questa cosa mi lusinga fortemente Claudia, fisicamente non avrei un freno, la carne è debole, giuro che ti prenderei ora e ti sfonderei senza mezzi termini, ma la testa ed il cuore mi dicono altro. Scusami ma capiscimi.

C: va bene ti capisco e ti ammiro. Pero’… troviamo una via di mezzo?

S: spiegati…

C: ok scopare, puo’ essere tradire, va bene, ma qualcosa di piu’ soft, potrebbe anche passare oltre no? Dai l’abbiamo gia fatto davanti agli altri.

S: e cosa vorresti?

C: voglio godere!

S: beh detta cosi, vai sul generico…

Anche se la voglia era tanta, il piatto era prelibatissimo e la carne è debole, non volevo cedere. Non volevo scoparmela. Non era giusto, nei confronti della persona che amo.

Lei alzo’ le mani, si prese il top nero e di colpo se lo levo’ facendolo sfilare dalla testa. Le sue tette uscirono completamente allo scoperto, ed essendo a cavalcioni sopra di me, praticamente le avevo dritte davanti agli occhi.

Il mio cazzo in quel momento diventò esplosivo, e mi venne quasi la bava alla bocca.

S: mamma mia Claudia, che tette sensazionali che hai!

C: prendile! Sono tue!

Non riuscii a trattenermi, erano veramente qualcosa di super. Le afferrai con le mie due mani ed iniziai a palpargliele in maniera decisa.

Che tette!!! Sodissime, enormi, al loro posto. Una forma perfetta, quei capezzoli giusti, da fotomodella. Una goduria pura.

Lei nel frattempo torno’ da dove era rimasta e mi riprese il cazzo in mano iniziando a segarlo.

C: allora, sei cosi sicuro di volerti fermare qui?

S: perché mi stai tentando?

C: te l’ho gia detto e non farmi ripetere…

Si alzo’ in piedi e mi squadrava dall’alto al basso, soffermandosi principalmente sulla per lei piu’ interessante del mio corpo probabilmente.

Si giro’ a quel punto di schiena, e piegandosi in avanti, ando’ a sfilarsi completamente il perizoma nero dal suo culo.

Quelle labbrone completamente depilate e quel bel buco del culo rosa perfettamente liscio e palesemente gia utilizzato con la sua fighetta, questa volta tutta depilata ed un po’ slabbrata, uscirono allo scoperto. Era gia alla sola vista bagnata, si vedeva che aveva una voglia pazzesca addosso, inutile negarlo.

Si rigiro’ verso di me, con il perizoma in mano e me lo porto’ letteralmente alla bocca.

C: ecco, ora va meglio, mi sentivo troppo coperta oggi!

Presi il perizoma in mezzo alle mie labbra, un odore fortissimo di figa, misto ad un po di piscio e soprattutto al suo sudore dell’intero chiappa, mi pervadevano le papille gustative oltre che il mio naso. Già, non se l’era cambiato, dopo la corsa, e quindi era rimasto impregnato delle sue fatiche in mezzo alle natiche, ma era un sapore forte ma altamente inebriante ed erotico.

C: adesso cosa dici va meglio?

S: cosa vuoi che ti dica, me la stai mettendo in faccia!

C: e ti piace? (mi disse in maniera molto sensuale avvicinandosi a me).

S: hai un culo ed una figa stupendi Claudia.

C: vedo che anche le mie mutandine non ti dispiacciono affatto, pensa che buon sapore ho di persona…

Mi prese la testa per i capelli e se la tiro’ letteralmente contro la figa. Andai a sbattere il mio naso contro il suo monte di Venere.

Io mi ritirai un attimo indietro e la guardai…

S: dai Claudia non cosi…

C: ti prego fammi almeno un po felice oggi, mi accontento se me la lecchi, giuro!

Cosa dovevo fare, fu una scelta veramente difficile moralmente, di certo non fisicamente, ma visto quanto fosse infoiata, avevo quasi paura mi legasse da qualche parte.

Presi la mia decisione, dovetti andarle incontro.

S: va bene! Ma rimanga qui!

C: certo!

S: e allora se le cose dobbiamo farle, facciamole bene!

Mi alzai e mi attaccai a lei. La afferrai con le mie mani per il culo e la sollevai portandomela in braccio.

Avevo finalmente il suo culo sodissimo tra le mani e praticamente la sua figa bollente a contatto con il mio cazzo in tiro. Sarebbe bastata una mossa per penetrarla. MA la presi e la portai verso il letto, dove letteralmente la feci cadere sopra nel centro del materasso.

Era li che mi guardava ed aspettava una mia mossa. A vedere quelle tettone giganti e lei a pancia in su e gambe spalancate davanti a me, con quella figa liscissima e succosa, era veramente troppo invitante.

S: lo sai che mi metterai nei casini vero?

C: ci pensero’ io a risolvere la cosa.

S: e come?

C: semplice, parlandone con lei!

S: a perché tu pensi di andare dalla Marty e digli, sai l’altro giorno abbiamo fatto cosi, tranquilla non è successo nulla, e lei ti faccia un applauso e ti stringa la mano? E a me?

C: no, ma mi studiero’ qualcosa per bene, e poi ci eravamo detti che si poteva giocare un po tra di noi, questo lo considero un gioco interessante!

Io sfido, chiunque di voi popolo di Phica.net, chiunque! … a dirmi dopo questo racconto cosa avrebbe fatto al mio posto, ne son curioso, siamo in tanti e vorrei sentire un vs parere!

C: dai su, spogliati, senno’ si fa tardi!

Ero veramente combattuto, il cazzo diceva vai e sfondala, la testa ed il cuore, fermati e non fare stronzate!

Trovare un compromesso fu veramente difficile. Pensai un nanosecondo e mi dissi… e se questa per ripicca, va a dire alla Marty, abbiamo fatto a destra e a manca, senza aver fatto nulla? A questo punto, meglio tornare almeno sazi ed assumersi le proprie responsabilità!

Ero in piedi davanti a lei che la osservavo. Mi tolsi la maglietta ed i pantaloni della tuta, ed infine pure i boxer rimanendo li nudo come un verme, con il cazzo durissimo, che la osservavo!

A quel punto salii sul letto e le andai incontro.

Lei spalanco’ completamente le gambe ed io mi affiancai a lei.

Mi fiondai sulle sue tette ed iniziai a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano destra, scesi sopra il suo monte di venere liscissimo e feci affondare le mie due dita, indice e medio all’interno delle sue labbra. Un vero lago, una diga in piena pronta ad esplodere.

Sentii le dita scorrere all’interno della sua vagina bollente in un attimo e lei inizio’ ad ansimare.

Iniziai a masturbarla subito con gran foga ed in un attimo mi misi in ginocchio davanti alla sua figa e guardare come le mie, prima 2 o poi 3 dita, entravano senza criterio e poca gentilezza all’interno delle sue labbra bagnatissime. La ragazza si vedeva palesemente non era ne di primo pelo ne tanto meno a chilometri zero. Ad ogni mio ritorno di mano, le sue labbra fuoriuscivano e tendavano a slabbrarsi vistosamente.

Andai avanti cosi per un poco e poi capii che la solfa doveva proseguire.

Mi inchinai ed avvicinai il mio viso alle sue grandi labbra. Estrassi le mie dita dalla sua figa e mi ci affondai con la lingua.

Che gran sapore che aveva, vuoi il godimento e l’eccitazione, vuoi la voglia di farlo con me, vuoi la sudata della corsa prima, aveva un mix di sapori veramente incredibili.

Leccai tutto, andai a fondo, feci palesemente entrare la mia bocca all’interno della sua figa e cercai di leccare tutto il piu possibile.

Lei nel frattempo ansimava e si strizzava le tette, godendo ancora di piu! A tratti mi prendeva pure il capo me lo premeva contro la figa, quasi come se volesse sentirmi interamente dentro di lei.

C: mamma mia da quanto tempo aspettavo questo momento!

S: allora vuol dire che me la cavo bene!!!

C: benissimo direi!

C: adesso scopami!!!

S: Claudia te l’ho gia detto… quello no!

C: vieni qua allora!

Si tiro’ di colpo indietro e mettendosi a pecora ma con il viso rivolto verso di me, non ci impiego’ un secondo in piu’ e prese dritta in bocca il mio cazzo durissimo. Io chiaramente non tentai la minima resistenza.

S: oh mamma mia!

Mi guardava con gli occhi ed intanto succhiava come una dannata. Non si faceva mancare niente, succhiava le palle e poi saliva leccando interamente l’asta e poi se la infilava tutta in bocca, con estrema disinvoltura fino in fondo alla bocca.

Continuo’ cosi per un po’, finchè non fui io a voler cambiare la situazione, anche perché volevo gustarmi quel bel culo…

S: perché non ci mettiamo a 69?

C: assolutamente si!

Si alzo’ e mi fece sdraiare in mezzo al letto. Afferro’ il mio cazzo con la mano e con il culo si ruoto’ sopra i miei occhi.

Vedere finalmente quelle gambe spalancate mettersi a pecora con il culo apertissimo in faccia verso di me, fu una visione celestiale, già una cosa che io amo, poi con un culo del genere…

Inizio’ a menarmi il cazzo e nel frattempo mi si sedette letteralmente in faccia, mettendosi a candela sopra il mio viso!

Continuai a leccargliela in maniera parsimoniosa e tutti i suoi godimenti colavano all’interno della mia bocca, e fidatevi, non era poca roba. Un lago in piena che mi tracimava fino alle mie tonsille.

Un sapore fortissimo, agrodolce che pervadeva le mie papille gustative, mentre sentivo il mio cazzo e le mie palle essere dolcemente coccolate dalle sue morbide mani.

Ad un tratto si inarco’ e con la bocca ando’ di colpo ad inglobarci il mio cazzo. Inizio’ una pompa mista mani e bocca ritmata stratosferica, mentre io continuavo a leccarle la figa davanti ai miei occhi e ad inserirci le mie dita, masturbandola a piu’ non posso.

La tentazione fu troppo forte di capire quanto quel bel buco fosse esplorato e senza chiedere nulla, tolsi le mie dita bagnatissime dalla sua figa ed inserii il mio medio all’interno del suo buco del culo.

Beh, che dire, impressionante la facilità con cui, ben lubrificato, ando’ fino in fondo.

Per sicurezza dopo un attimo infilai anche un altro dito e anche questo venne accolto dopo un suo spasmo con estrema disinvoltura. Già, non mentiva quando diceva che ogni tanto lo teneva allenato, fossi entrato cosi a Martina di colpo probabilmente sarebbe stata la prima ed ultima volta.

Con due dita nel culo e colpi di lingua sulla figa, dettavo il ritmo, ed alla stessa velocità lei mi succhiava avidamente il cazzo fino in fondo.

Ero già durato fin troppo ed ormai si era fatto ben tardi…

Sentii le mie palle irrigidirsi e la cappella ingrossarsi di colpo all’interno della sua bocca, fino a che una potente sborrata da 5 6 fiottate le pervasero la bocca completamente, mentre io mi lanciai totalmente con la faccia e la mia bocca all’interno della sua figa, che dal godimento dell’avermi succhiato il cazzo, lasciò andare tutti i suoi umori in un forte gemito.

Tolse il mio cazzo di bocca ed ingoiò letteralmente tutto, anche se io non potei vedere, e con la lingua ando’ a ripassarlo totalmente tutto, facendo un servizio di pulizia completo.

Si alzo’ e mi guardo’…

C: spettacolare! Complimenti Seba, la Marty è proprio fortunata!

S: assolutamente! E talmente fortunata che ora dovro’ trovare un modo anche per spiegarle cosa e successo…

C: io un’idea ce l’ho ma prima vai in bagno a lavarti e ci vado pure io.

Fu cosi, andammo in bagno a darci una lavata e tornammo a ricomporci in salotto.

S: io devo andare…. Che cazzo facciamo?

C: è tardi, abbiamo una questione da risolvere, stai qui a cena e digli alla Marty chiamandola che ti sei fermato qui e di raggiungerti appena finito qui a casa mia che passiamo la serata. Sarà una buona occasione per fare una chiacchierata!

Nel panico, non sapevo proprio che fare e decisi di giocarmi l’ultima carta, quella della sorte, della fortuna. Le diedi retta ed alzai il telefono, chiamando Martina…

S: Ciao Marty tutto bene?

M: ciao amore mio, si dai tutto ok, sono a casa da poco, fra poco ceno.

S: ascolta, sono qui a casa di Claudia, che siamo andati a correre. Mi ha proposto di fermarmi a cena visto l’orario. Mi diceva se ti va di fare qui un salto dopo cena, appena finisci, cosi facciamo due chiacchiere e passiamo la serata.

M: si dai si puo’ fare, finisco, mi do una lavata veloce, tempo di cambiarmi e arrivo su. Ci vediamo dopo. Ciao

S: ciao amore mio…

S: ok Claudia, arriva dopo cena…. Mi raccomando.

C: Tranquillo Seba, ce la gestiremo. Vado a farmi una doccia, cosi mi cambio, poi ti raggiungo e mangiamo.

Lo fece, dopo la doccia, ed essersi asciugata per bene, usci dal bagno completamente nuda e profumata ed ando’ a cambiarsi.

Si presento’ con una maglietta ed un paio di leggings che del coprente avevano veramente poco.

Non sapevo proprio che dire…

Non ricordo neanche cosa mangiammo quella sera li, ricordo solo che mangiai con un nodo in gola, l’agitazione era altissima e la paura di aver fatto un vero disastro anche.

Ci sedemmo a cena, l’ora passo e verso le 21.00 suono’ il videocitofono. Martina era arrivata…
Pensavo la avresti chiamata prima di inizare per avere il suo consenso....o che la chiamasse Claudia...
 

Grandel

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36) QUESTO SI CHE FU UN BEL CASINO DA RISOLVERE…



Ciao a tutti carissimi ragazzi ed amici di Phica.net, io e la Marty abbiamo deciso, dopo un breve consulto, di farvi fare il contest e che sia giunto il momento di farvi scoppiare, di raccontarvi quello che la maggior parte di voi già si era immaginato e sognato, anche se in realtà il contest per la maggior parte fatto salvo qualche caso, ha pensato ad altro.

Non è semplice per noi raccontarvi questa parte, anzi è piu’ complicata del previsto e sicuramente ci dimenticheremo qualche passaggio intellettuale e formale, concentrandoci di piu’ sulla parte fisica.

Diciamo che dopo esservi letti il racconto che a breve editeremo qui sotto, per qualsiasi necessità o curiosità, poneteci le solite domande, sia a me che a Martina e proveremo a rispondervi quanto prima e fino dove possibile.



Da dove parti il tutto? Beh, fu piu semplice ed imprevedibile di quanto immaginassi…

Era una sera in settimana, io rientro sempre dal mio lavoro verso le 17.00, invece Martina spesso fa tardi, capita si prolunghi fino le 19.30 tranquillamente.

Visto il bel tempo ed il caldo un po piu’ mite dei primi di settembre, spesso andavo a correre per le vie del paese o sulla ciclabile. Claudia, mi capitava di incontrarla di tanto in tanto. Lei amante della palestra e della corsa su strada, non era insolito trovarla in giro sui marciapiedi in allenamento in tenuta sportiva, il che è gia un tutto dire, perché tra top, leggings o shorts, era sempre un bel vedere.

Quella sera, organizzandomi in anticipo, ci sentimmo per messaggio io e lei, e le proposi di venire a fare una corsetta/camminata veloce alla ciclabile, in modo da avere diversi chilometri al di fuori del casino e senza troppa gente per farci una bella sudata e quattro chiacchiere in amicizia, cosa che già diverse altre volte avevamo fatto, senza nessuno tipo di problema od attrazione fatale.

Ci trovammo come di consueto fuori casa sua, dove abita da sola in un piccolo bilocale. Scese le scale e me la trovai in faccia.

Un top nero della nike, molto aderente, faceva da contenitore a quelle due tette gigantesche e sode da pura 4°.

Un cappellino alla tennista anch’esso nero, copriva la fronte e faceva fuoriuscire una coda liscia ben legata sul retro.

Sotto un paio di shorts in lycra, aderentissimi e neri, creavano una protuberanza lato A, del suo monte di Venere, mentre lato B, corniciavano e rientravano perfettamente in quel culo bello tonico e marmoreo, probabilmente contornato sotto da un perizoma molto fine ma che non mi fu possibile identificare.

Ci incamminammo cosi a piedi verso la ciclabile dove iniziammo una corsetta a ritmo piu’ sostenuto, mentre parlavamo un po affannati del piu’ e del meno sulla nostra normale vita.

Arrivati in fondo alla ciclabile, optammo per un rientro in camminata e li con la piena tranquillità, parlare fu decisamente piu semplice, anzi fu proprio lei piano piano a tastare l’argomento…

C: allora Seba, ok il lavoro ecc, ma con la Marty come procede?

S: mah, cosa posso dirti Claudia, benissimo, sarei un bugiardo ad affermarti il contrario.

C: cavolo passa il tempo, passano gli anni, ma voi 2 siete sempre affiatatissimi. Magari fosse andata cosi bene a me col mio ex.

S: vero, ma se vi siete lasciati, probabilmente era meglio cosi.

C: si si condivido, hai conosciuto anche tu quella maledetta testa di cazzo.

S: ma toglimi una curiosità… e ora?

C: ora cosa?

S: eh… sei veramente single come stai cercando di fare vedere o… c’è qualche “simpatia”…

C: cosa ti potrei dire Seba, logico che mi guardo in giro, ma ad oggi nessuno ha colpito il mio interesse.

S: Cavolo non ti manca niente, hai un fisico bellissimo, sei solarissima, intelligente, pure prestante (e feci una risata).

C: lo so, conosco le mie possibilità ma sai anche che mentalmente sono una piu difficile per un rapporto serio. Sono una rompipalle! E poi pretenziosa per appunto un vero fidanzato. Non me ne va mai bene uno… A volte mi giudicano acida e stronza, insomma tanto simpatica quanto complicata. Lo sai bene!

S: ti conosco!

C: beh poi non avere un ragazzo non vuol dire non sapersi divertire…

S: spiegati meglio (ho fatto il finto tonto, ma volevo sentirlo da lei).

C: beh dai, qualche scappatella e qualche sana scopata è giusto concedersela, non bisogna per forza essere fidanzati per sapersi divertire.

S: certo l ho sempre pensata cosi anche io, sono due cose totalmente diverse.

C: beh tu hai la Marty che ti soddisfa quando vuole, io devo andare alla ricerca!

S: vedi che pero’ allora qualche buon appiglio ce l’hai.

C: ma si per divertirsi vanno bene. Poi i miei interessi li ho per altri, ma non sempre son fattibili…

S: ah capisco. Sarei curioso di sapere chi, ma non sono cazzi miei giustamente…

C: adesso non te lo posso dire, se mi andrà, in un altro momento.

S: certo certo. Ci mancherebbe.

C: poi, non sarebbe male tornare a divertirci come fatto con te ed i ragazzi l’altra volta. Come vedi la cosa?

S: mi prendi in contropiede cosi! Anche qua non posso mentirti… è stato tutto molto affascinante ed eccitante. Ci conosciamo da tempo tutti ed insomma, arrivare ad avere un feeling cosi tale fino a quel punto non è semplice, ma se ci fosse occasione io ci starei e la Marty penso anche, ma non ne abbiamo piu parlato, o forse non ne è piu nata occasione.

C: si si la penso pure io cosi, già forse un po i mille impegni di tutti, hanno dato una calmata ai bollenti spiriti.

Continuando un po’ sull’argomento e poi cambiando completamente discorso, arrivammo sotto casa sua.

C: non è piu’ prestissimo, ma se gradisci e ti va di salire 5 minuti, almeno ti offro’ un bicchiere d’acqua e volevo farti vedere una cosa cosi mi dai un parere, non so a chi chiedere.

S: ma Claudia, certo, ci mancherebbe, non è tardissimo per me, poi 5 minuti cosa vuoi che siano…

Salimmo in casa, apri la porta e fece gli onori.

C: accomodati pure!

E mi fece accomodare sul divano che guardava dritto nel corridoio verso il bagno e la stanza, porgendomi poi un bel bicchiere d’acqua.

C: mi dai un minuto, ho bisogno di andare a far pipi e darmi almeno una lavata alle mani ed al viso e son da te.

S: certo, ci mancherebbe, non farti problemi.

Ando’ di la e la vedetti entrare in bagno. Poco dopo sentii lo sciacquone tirarsi e l’acqua del rubinetto andare. Io nel frattempo avevo bevuto ed appoggiato il bicchiere sul tavolo al centro del salottino.

C: eccomi, madonna che caldo che fa dopo la corsa…

Volevo morire li sul divano…

E’ uscita dal bagno, rinfrescata in viso, con su ancora il top, ma senza shorts e scarpe, girava a piedi nudi.

Un bel perizoma nero in cotone, non string ricopriva il suo monte di venere e dietro si inarcava giu sparendo in mezzo al suo culo fantastico.

S: a beh, vedo ti sei gia messa comoda!

C: no, ora son comoda…

Nel dirlo mi Sali sopra a cavalcioni, sedendosi in braccio davanti a me.

S: Ehm, Claudia va bene tutto, ma non ti sembra di esagerare un po?

C: ti ho detto che dovevo farti vedere una cosa…

S: a sto punto son proprio curioso di sapere cosa, visto la posizione in cui sei…

C: vorrei farti vedere quanto sono brava!

Mentre pronuncio’ testuali parole, infilo’ la sua mano destra dritta nei miei boxer sotto i pantaloncini aderenti e mi afferro’ il cazzo leggermente barzotto.

S: dai Claudia, lo sai che non posso, sono fidanzato…. E pure con una tua amica.

C: ho una voglia di scoparti che non immagini!

S: penso di averlo capito, ma lo sai che non posso…

C: beh il tuo bel cazzo, sembra pensare il contrario. (nel dirlo lo tiro’ fuori dai boxer facendolo uscire in tutta la sua grandezza ed inizio’ a menarlo).

S: Claudia, ti scoperei qui all’istante, ma no. E’ un discorso di rispetto. Io e la Marty ci divertiamo, ma ci siamo promessi che non avremmo fatto nulla senza prima parlarne uno con l’altro.

Si fermo’ e mi lascio’ il cazzo dalle sue mani e guardandomi dritto negli occhi mi disse:

C: tu la ami vero?

S: si, assolutamente. La amo da morire.

C: se cosi non fosse stato, non ti saresti bloccato. Ti ammiro.

S: già, mi fai un effetto veramente top, sei la migliore, ma non posso.

C: sai quando prima ti dicevo, c’è qualcuno che mi piace ma non posso? Ecco… ora te lo dico, sei tu! Forse e per fortuna mi fermo all’aspetto estetico e alle tue “dotazioni” non indifferenti, ma il sesso che mi fai te e che so bene cosa fai con la Marty, non me lo toglie nessuno.

S: questa cosa mi lusinga fortemente Claudia, fisicamente non avrei un freno, la carne è debole, giuro che ti prenderei ora e ti sfonderei senza mezzi termini, ma la testa ed il cuore mi dicono altro. Scusami ma capiscimi.

C: va bene ti capisco e ti ammiro. Pero’… troviamo una via di mezzo?

S: spiegati…

C: ok scopare, puo’ essere tradire, va bene, ma qualcosa di piu’ soft, potrebbe anche passare oltre no? Dai l’abbiamo gia fatto davanti agli altri.

S: e cosa vorresti?

C: voglio godere!

S: beh detta cosi, vai sul generico…

Anche se la voglia era tanta, il piatto era prelibatissimo e la carne è debole, non volevo cedere. Non volevo scoparmela. Non era giusto, nei confronti della persona che amo.

Lei alzo’ le mani, si prese il top nero e di colpo se lo levo’ facendolo sfilare dalla testa. Le sue tette uscirono completamente allo scoperto, ed essendo a cavalcioni sopra di me, praticamente le avevo dritte davanti agli occhi.

Il mio cazzo in quel momento diventò esplosivo, e mi venne quasi la bava alla bocca.

S: mamma mia Claudia, che tette sensazionali che hai!

C: prendile! Sono tue!

Non riuscii a trattenermi, erano veramente qualcosa di super. Le afferrai con le mie due mani ed iniziai a palpargliele in maniera decisa.

Che tette!!! Sodissime, enormi, al loro posto. Una forma perfetta, quei capezzoli giusti, da fotomodella. Una goduria pura.

Lei nel frattempo torno’ da dove era rimasta e mi riprese il cazzo in mano iniziando a segarlo.

C: allora, sei cosi sicuro di volerti fermare qui?

S: perché mi stai tentando?

C: te l’ho gia detto e non farmi ripetere…

Si alzo’ in piedi e mi squadrava dall’alto al basso, soffermandosi principalmente sulla per lei piu’ interessante del mio corpo probabilmente.

Si giro’ a quel punto di schiena, e piegandosi in avanti, ando’ a sfilarsi completamente il perizoma nero dal suo culo.

Quelle labbrone completamente depilate e quel bel buco del culo rosa perfettamente liscio e palesemente gia utilizzato con la sua fighetta, questa volta tutta depilata ed un po’ slabbrata, uscirono allo scoperto. Era gia alla sola vista bagnata, si vedeva che aveva una voglia pazzesca addosso, inutile negarlo.

Si rigiro’ verso di me, con il perizoma in mano e me lo porto’ letteralmente alla bocca.

C: ecco, ora va meglio, mi sentivo troppo coperta oggi!

Presi il perizoma in mezzo alle mie labbra, un odore fortissimo di figa, misto ad un po di piscio e soprattutto al suo sudore dell’intero chiappa, mi pervadevano le papille gustative oltre che il mio naso. Già, non se l’era cambiato, dopo la corsa, e quindi era rimasto impregnato delle sue fatiche in mezzo alle natiche, ma era un sapore forte ma altamente inebriante ed erotico.

C: adesso cosa dici va meglio?

S: cosa vuoi che ti dica, me la stai mettendo in faccia!

C: e ti piace? (mi disse in maniera molto sensuale avvicinandosi a me).

S: hai un culo ed una figa stupendi Claudia.

C: vedo che anche le mie mutandine non ti dispiacciono affatto, pensa che buon sapore ho di persona…

Mi prese la testa per i capelli e se la tiro’ letteralmente contro la figa. Andai a sbattere il mio naso contro il suo monte di Venere.

Io mi ritirai un attimo indietro e la guardai…

S: dai Claudia non cosi…

C: ti prego fammi almeno un po felice oggi, mi accontento se me la lecchi, giuro!

Cosa dovevo fare, fu una scelta veramente difficile moralmente, di certo non fisicamente, ma visto quanto fosse infoiata, avevo quasi paura mi legasse da qualche parte.

Presi la mia decisione, dovetti andarle incontro.

S: va bene! Ma rimanga qui!

C: certo!

S: e allora se le cose dobbiamo farle, facciamole bene!

Mi alzai e mi attaccai a lei. La afferrai con le mie mani per il culo e la sollevai portandomela in braccio.

Avevo finalmente il suo culo sodissimo tra le mani e praticamente la sua figa bollente a contatto con il mio cazzo in tiro. Sarebbe bastata una mossa per penetrarla. MA la presi e la portai verso il letto, dove letteralmente la feci cadere sopra nel centro del materasso.

Era li che mi guardava ed aspettava una mia mossa. A vedere quelle tettone giganti e lei a pancia in su e gambe spalancate davanti a me, con quella figa liscissima e succosa, era veramente troppo invitante.

S: lo sai che mi metterai nei casini vero?

C: ci pensero’ io a risolvere la cosa.

S: e come?

C: semplice, parlandone con lei!

S: a perché tu pensi di andare dalla Marty e digli, sai l’altro giorno abbiamo fatto cosi, tranquilla non è successo nulla, e lei ti faccia un applauso e ti stringa la mano? E a me?

C: no, ma mi studiero’ qualcosa per bene, e poi ci eravamo detti che si poteva giocare un po tra di noi, questo lo considero un gioco interessante!

Io sfido, chiunque di voi popolo di Phica.net, chiunque! … a dirmi dopo questo racconto cosa avrebbe fatto al mio posto, ne son curioso, siamo in tanti e vorrei sentire un vs parere!

C: dai su, spogliati, senno’ si fa tardi!

Ero veramente combattuto, il cazzo diceva vai e sfondala, la testa ed il cuore, fermati e non fare stronzate!

Trovare un compromesso fu veramente difficile. Pensai un nanosecondo e mi dissi… e se questa per ripicca, va a dire alla Marty, abbiamo fatto a destra e a manca, senza aver fatto nulla? A questo punto, meglio tornare almeno sazi ed assumersi le proprie responsabilità!

Ero in piedi davanti a lei che la osservavo. Mi tolsi la maglietta ed i pantaloni della tuta, ed infine pure i boxer rimanendo li nudo come un verme, con il cazzo durissimo, che la osservavo!

A quel punto salii sul letto e le andai incontro.

Lei spalanco’ completamente le gambe ed io mi affiancai a lei.

Mi fiondai sulle sue tette ed iniziai a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano destra, scesi sopra il suo monte di venere liscissimo e feci affondare le mie due dita, indice e medio all’interno delle sue labbra. Un vero lago, una diga in piena pronta ad esplodere.

Sentii le dita scorrere all’interno della sua vagina bollente in un attimo e lei inizio’ ad ansimare.

Iniziai a masturbarla subito con gran foga ed in un attimo mi misi in ginocchio davanti alla sua figa e guardare come le mie, prima 2 o poi 3 dita, entravano senza criterio e poca gentilezza all’interno delle sue labbra bagnatissime. La ragazza si vedeva palesemente non era ne di primo pelo ne tanto meno a chilometri zero. Ad ogni mio ritorno di mano, le sue labbra fuoriuscivano e tendavano a slabbrarsi vistosamente.

Andai avanti cosi per un poco e poi capii che la solfa doveva proseguire.

Mi inchinai ed avvicinai il mio viso alle sue grandi labbra. Estrassi le mie dita dalla sua figa e mi ci affondai con la lingua.

Che gran sapore che aveva, vuoi il godimento e l’eccitazione, vuoi la voglia di farlo con me, vuoi la sudata della corsa prima, aveva un mix di sapori veramente incredibili.

Leccai tutto, andai a fondo, feci palesemente entrare la mia bocca all’interno della sua figa e cercai di leccare tutto il piu possibile.

Lei nel frattempo ansimava e si strizzava le tette, godendo ancora di piu! A tratti mi prendeva pure il capo me lo premeva contro la figa, quasi come se volesse sentirmi interamente dentro di lei.

C: mamma mia da quanto tempo aspettavo questo momento!

S: allora vuol dire che me la cavo bene!!!

C: benissimo direi!

C: adesso scopami!!!

S: Claudia te l’ho gia detto… quello no!

C: vieni qua allora!

Si tiro’ di colpo indietro e mettendosi a pecora ma con il viso rivolto verso di me, non ci impiego’ un secondo in piu’ e prese dritta in bocca il mio cazzo durissimo. Io chiaramente non tentai la minima resistenza.

S: oh mamma mia!

Mi guardava con gli occhi ed intanto succhiava come una dannata. Non si faceva mancare niente, succhiava le palle e poi saliva leccando interamente l’asta e poi se la infilava tutta in bocca, con estrema disinvoltura fino in fondo alla bocca.

Continuo’ cosi per un po’, finchè non fui io a voler cambiare la situazione, anche perché volevo gustarmi quel bel culo…

S: perché non ci mettiamo a 69?

C: assolutamente si!

Si alzo’ e mi fece sdraiare in mezzo al letto. Afferro’ il mio cazzo con la mano e con il culo si ruoto’ sopra i miei occhi.

Vedere finalmente quelle gambe spalancate mettersi a pecora con il culo apertissimo in faccia verso di me, fu una visione celestiale, già una cosa che io amo, poi con un culo del genere…

Inizio’ a menarmi il cazzo e nel frattempo mi si sedette letteralmente in faccia, mettendosi a candela sopra il mio viso!

Continuai a leccargliela in maniera parsimoniosa e tutti i suoi godimenti colavano all’interno della mia bocca, e fidatevi, non era poca roba. Un lago in piena che mi tracimava fino alle mie tonsille.

Un sapore fortissimo, agrodolce che pervadeva le mie papille gustative, mentre sentivo il mio cazzo e le mie palle essere dolcemente coccolate dalle sue morbide mani.

Ad un tratto si inarco’ e con la bocca ando’ di colpo ad inglobarci il mio cazzo. Inizio’ una pompa mista mani e bocca ritmata stratosferica, mentre io continuavo a leccarle la figa davanti ai miei occhi e ad inserirci le mie dita, masturbandola a piu’ non posso.

La tentazione fu troppo forte di capire quanto quel bel buco fosse esplorato e senza chiedere nulla, tolsi le mie dita bagnatissime dalla sua figa ed inserii il mio medio all’interno del suo buco del culo.

Beh, che dire, impressionante la facilità con cui, ben lubrificato, ando’ fino in fondo.

Per sicurezza dopo un attimo infilai anche un altro dito e anche questo venne accolto dopo un suo spasmo con estrema disinvoltura. Già, non mentiva quando diceva che ogni tanto lo teneva allenato, fossi entrato cosi a Martina di colpo probabilmente sarebbe stata la prima ed ultima volta.

Con due dita nel culo e colpi di lingua sulla figa, dettavo il ritmo, ed alla stessa velocità lei mi succhiava avidamente il cazzo fino in fondo.

Ero già durato fin troppo ed ormai si era fatto ben tardi…

Sentii le mie palle irrigidirsi e la cappella ingrossarsi di colpo all’interno della sua bocca, fino a che una potente sborrata da 5 6 fiottate le pervasero la bocca completamente, mentre io mi lanciai totalmente con la faccia e la mia bocca all’interno della sua figa, che dal godimento dell’avermi succhiato il cazzo, lasciò andare tutti i suoi umori in un forte gemito.

Tolse il mio cazzo di bocca ed ingoiò letteralmente tutto, anche se io non potei vedere, e con la lingua ando’ a ripassarlo totalmente tutto, facendo un servizio di pulizia completo.

Si alzo’ e mi guardo’…

C: spettacolare! Complimenti Seba, la Marty è proprio fortunata!

S: assolutamente! E talmente fortunata che ora dovro’ trovare un modo anche per spiegarle cosa e successo…

C: io un’idea ce l’ho ma prima vai in bagno a lavarti e ci vado pure io.

Fu cosi, andammo in bagno a darci una lavata e tornammo a ricomporci in salotto.

S: io devo andare…. Che cazzo facciamo?

C: è tardi, abbiamo una questione da risolvere, stai qui a cena e digli alla Marty chiamandola che ti sei fermato qui e di raggiungerti appena finito qui a casa mia che passiamo la serata. Sarà una buona occasione per fare una chiacchierata!

Nel panico, non sapevo proprio che fare e decisi di giocarmi l’ultima carta, quella della sorte, della fortuna. Le diedi retta ed alzai il telefono, chiamando Martina…

S: Ciao Marty tutto bene?

M: ciao amore mio, si dai tutto ok, sono a casa da poco, fra poco ceno.

S: ascolta, sono qui a casa di Claudia, che siamo andati a correre. Mi ha proposto di fermarmi a cena visto l’orario. Mi diceva se ti va di fare qui un salto dopo cena, appena finisci, cosi facciamo due chiacchiere e passiamo la serata.

M: si dai si puo’ fare, finisco, mi do una lavata veloce, tempo di cambiarmi e arrivo su. Ci vediamo dopo. Ciao

S: ciao amore mio…

S: ok Claudia, arriva dopo cena…. Mi raccomando.

C: Tranquillo Seba, ce la gestiremo. Vado a farmi una doccia, cosi mi cambio, poi ti raggiungo e mangiamo.

Lo fece, dopo la doccia, ed essersi asciugata per bene, usci dal bagno completamente nuda e profumata ed ando’ a cambiarsi.

Si presento’ con una maglietta ed un paio di leggings che del coprente avevano veramente poco.

Non sapevo proprio che dire…

Non ricordo neanche cosa mangiammo quella sera li, ricordo solo che mangiai con un nodo in gola, l’agitazione era altissima e la paura di aver fatto un vero disastro anche.

Ci sedemmo a cena, l’ora passo e verso le 21.00 suono’ il videocitofono. Martina era arrivata…
23a riga, quando descrivi la rotondità del monte di venere è un passaggio di una sensualità totale. Il solo pensiero diventa tormento e questo tormento diventa estasi a pensarci. Straordinario!!!
 
OP
Seba e Marty

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Non avrei mai immaginato che sarebbe successa una cosa così tra voi.. mi ero fatto tutto un altro film.. ora aspetto davvero la parte 2 per capire come ha reagito Marti e come anche glielo avete detto..questo sì che è stato un capitolo shock..
Noi ve l'avevamo detto che vi avrebbe incollati tipo thriller!
 

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36) QUESTO SI CHE FU UN BEL CASINO DA RISOLVERE…



Ciao a tutti carissimi ragazzi ed amici di Phica.net, io e la Marty abbiamo deciso, dopo un breve consulto, di farvi fare il contest e che sia giunto il momento di farvi scoppiare, di raccontarvi quello che la maggior parte di voi già si era immaginato e sognato, anche se in realtà il contest per la maggior parte fatto salvo qualche caso, ha pensato ad altro.

Non è semplice per noi raccontarvi questa parte, anzi è piu’ complicata del previsto e sicuramente ci dimenticheremo qualche passaggio intellettuale e formale, concentrandoci di piu’ sulla parte fisica.

Diciamo che dopo esservi letti il racconto che a breve editeremo qui sotto, per qualsiasi necessità o curiosità, poneteci le solite domande, sia a me che a Martina e proveremo a rispondervi quanto prima e fino dove possibile.



Da dove parti il tutto? Beh, fu piu semplice ed imprevedibile di quanto immaginassi…

Era una sera in settimana, io rientro sempre dal mio lavoro verso le 17.00, invece Martina spesso fa tardi, capita si prolunghi fino le 19.30 tranquillamente.

Visto il bel tempo ed il caldo un po piu’ mite dei primi di settembre, spesso andavo a correre per le vie del paese o sulla ciclabile. Claudia, mi capitava di incontrarla di tanto in tanto. Lei amante della palestra e della corsa su strada, non era insolito trovarla in giro sui marciapiedi in allenamento in tenuta sportiva, il che è gia un tutto dire, perché tra top, leggings o shorts, era sempre un bel vedere.

Quella sera, organizzandomi in anticipo, ci sentimmo per messaggio io e lei, e le proposi di venire a fare una corsetta/camminata veloce alla ciclabile, in modo da avere diversi chilometri al di fuori del casino e senza troppa gente per farci una bella sudata e quattro chiacchiere in amicizia, cosa che già diverse altre volte avevamo fatto, senza nessuno tipo di problema od attrazione fatale.

Ci trovammo come di consueto fuori casa sua, dove abita da sola in un piccolo bilocale. Scese le scale e me la trovai in faccia.

Un top nero della nike, molto aderente, faceva da contenitore a quelle due tette gigantesche e sode da pura 4°.

Un cappellino alla tennista anch’esso nero, copriva la fronte e faceva fuoriuscire una coda liscia ben legata sul retro.

Sotto un paio di shorts in lycra, aderentissimi e neri, creavano una protuberanza lato A, del suo monte di Venere, mentre lato B, corniciavano e rientravano perfettamente in quel culo bello tonico e marmoreo, probabilmente contornato sotto da un perizoma molto fine ma che non mi fu possibile identificare.

Ci incamminammo cosi a piedi verso la ciclabile dove iniziammo una corsetta a ritmo piu’ sostenuto, mentre parlavamo un po affannati del piu’ e del meno sulla nostra normale vita.

Arrivati in fondo alla ciclabile, optammo per un rientro in camminata e li con la piena tranquillità, parlare fu decisamente piu semplice, anzi fu proprio lei piano piano a tastare l’argomento…

C: allora Seba, ok il lavoro ecc, ma con la Marty come procede?

S: mah, cosa posso dirti Claudia, benissimo, sarei un bugiardo ad affermarti il contrario.

C: cavolo passa il tempo, passano gli anni, ma voi 2 siete sempre affiatatissimi. Magari fosse andata cosi bene a me col mio ex.

S: vero, ma se vi siete lasciati, probabilmente era meglio cosi.

C: si si condivido, hai conosciuto anche tu quella maledetta testa di cazzo.

S: ma toglimi una curiosità… e ora?

C: ora cosa?

S: eh… sei veramente single come stai cercando di fare vedere o… c’è qualche “simpatia”…

C: cosa ti potrei dire Seba, logico che mi guardo in giro, ma ad oggi nessuno ha colpito il mio interesse.

S: Cavolo non ti manca niente, hai un fisico bellissimo, sei solarissima, intelligente, pure prestante (e feci una risata).

C: lo so, conosco le mie possibilità ma sai anche che mentalmente sono una piu difficile per un rapporto serio. Sono una rompipalle! E poi pretenziosa per appunto un vero fidanzato. Non me ne va mai bene uno… A volte mi giudicano acida e stronza, insomma tanto simpatica quanto complicata. Lo sai bene!

S: ti conosco!

C: beh poi non avere un ragazzo non vuol dire non sapersi divertire…

S: spiegati meglio (ho fatto il finto tonto, ma volevo sentirlo da lei).

C: beh dai, qualche scappatella e qualche sana scopata è giusto concedersela, non bisogna per forza essere fidanzati per sapersi divertire.

S: certo l ho sempre pensata cosi anche io, sono due cose totalmente diverse.

C: beh tu hai la Marty che ti soddisfa quando vuole, io devo andare alla ricerca!

S: vedi che pero’ allora qualche buon appiglio ce l’hai.

C: ma si per divertirsi vanno bene. Poi i miei interessi li ho per altri, ma non sempre son fattibili…

S: ah capisco. Sarei curioso di sapere chi, ma non sono cazzi miei giustamente…

C: adesso non te lo posso dire, se mi andrà, in un altro momento.

S: certo certo. Ci mancherebbe.

C: poi, non sarebbe male tornare a divertirci come fatto con te ed i ragazzi l’altra volta. Come vedi la cosa?

S: mi prendi in contropiede cosi! Anche qua non posso mentirti… è stato tutto molto affascinante ed eccitante. Ci conosciamo da tempo tutti ed insomma, arrivare ad avere un feeling cosi tale fino a quel punto non è semplice, ma se ci fosse occasione io ci starei e la Marty penso anche, ma non ne abbiamo piu parlato, o forse non ne è piu nata occasione.

C: si si la penso pure io cosi, già forse un po i mille impegni di tutti, hanno dato una calmata ai bollenti spiriti.

Continuando un po’ sull’argomento e poi cambiando completamente discorso, arrivammo sotto casa sua.

C: non è piu’ prestissimo, ma se gradisci e ti va di salire 5 minuti, almeno ti offro’ un bicchiere d’acqua e volevo farti vedere una cosa cosi mi dai un parere, non so a chi chiedere.

S: ma Claudia, certo, ci mancherebbe, non è tardissimo per me, poi 5 minuti cosa vuoi che siano…

Salimmo in casa, apri la porta e fece gli onori.

C: accomodati pure!

E mi fece accomodare sul divano che guardava dritto nel corridoio verso il bagno e la stanza, porgendomi poi un bel bicchiere d’acqua.

C: mi dai un minuto, ho bisogno di andare a far pipi e darmi almeno una lavata alle mani ed al viso e son da te.

S: certo, ci mancherebbe, non farti problemi.

Ando’ di la e la vedetti entrare in bagno. Poco dopo sentii lo sciacquone tirarsi e l’acqua del rubinetto andare. Io nel frattempo avevo bevuto ed appoggiato il bicchiere sul tavolo al centro del salottino.

C: eccomi, madonna che caldo che fa dopo la corsa…

Volevo morire li sul divano…

E’ uscita dal bagno, rinfrescata in viso, con su ancora il top, ma senza shorts e scarpe, girava a piedi nudi.

Un bel perizoma nero in cotone, non string ricopriva il suo monte di venere e dietro si inarcava giu sparendo in mezzo al suo culo fantastico.

S: a beh, vedo ti sei gia messa comoda!

C: no, ora son comoda…

Nel dirlo mi Sali sopra a cavalcioni, sedendosi in braccio davanti a me.

S: Ehm, Claudia va bene tutto, ma non ti sembra di esagerare un po?

C: ti ho detto che dovevo farti vedere una cosa…

S: a sto punto son proprio curioso di sapere cosa, visto la posizione in cui sei…

C: vorrei farti vedere quanto sono brava!

Mentre pronuncio’ testuali parole, infilo’ la sua mano destra dritta nei miei boxer sotto i pantaloncini aderenti e mi afferro’ il cazzo leggermente barzotto.

S: dai Claudia, lo sai che non posso, sono fidanzato…. E pure con una tua amica.

C: ho una voglia di scoparti che non immagini!

S: penso di averlo capito, ma lo sai che non posso…

C: beh il tuo bel cazzo, sembra pensare il contrario. (nel dirlo lo tiro’ fuori dai boxer facendolo uscire in tutta la sua grandezza ed inizio’ a menarlo).

S: Claudia, ti scoperei qui all’istante, ma no. E’ un discorso di rispetto. Io e la Marty ci divertiamo, ma ci siamo promessi che non avremmo fatto nulla senza prima parlarne uno con l’altro.

Si fermo’ e mi lascio’ il cazzo dalle sue mani e guardandomi dritto negli occhi mi disse:

C: tu la ami vero?

S: si, assolutamente. La amo da morire.

C: se cosi non fosse stato, non ti saresti bloccato. Ti ammiro.

S: già, mi fai un effetto veramente top, sei la migliore, ma non posso.

C: sai quando prima ti dicevo, c’è qualcuno che mi piace ma non posso? Ecco… ora te lo dico, sei tu! Forse e per fortuna mi fermo all’aspetto estetico e alle tue “dotazioni” non indifferenti, ma il sesso che mi fai te e che so bene cosa fai con la Marty, non me lo toglie nessuno.

S: questa cosa mi lusinga fortemente Claudia, fisicamente non avrei un freno, la carne è debole, giuro che ti prenderei ora e ti sfonderei senza mezzi termini, ma la testa ed il cuore mi dicono altro. Scusami ma capiscimi.

C: va bene ti capisco e ti ammiro. Pero’… troviamo una via di mezzo?

S: spiegati…

C: ok scopare, puo’ essere tradire, va bene, ma qualcosa di piu’ soft, potrebbe anche passare oltre no? Dai l’abbiamo gia fatto davanti agli altri.

S: e cosa vorresti?

C: voglio godere!

S: beh detta cosi, vai sul generico…

Anche se la voglia era tanta, il piatto era prelibatissimo e la carne è debole, non volevo cedere. Non volevo scoparmela. Non era giusto, nei confronti della persona che amo.

Lei alzo’ le mani, si prese il top nero e di colpo se lo levo’ facendolo sfilare dalla testa. Le sue tette uscirono completamente allo scoperto, ed essendo a cavalcioni sopra di me, praticamente le avevo dritte davanti agli occhi.

Il mio cazzo in quel momento diventò esplosivo, e mi venne quasi la bava alla bocca.

S: mamma mia Claudia, che tette sensazionali che hai!

C: prendile! Sono tue!

Non riuscii a trattenermi, erano veramente qualcosa di super. Le afferrai con le mie due mani ed iniziai a palpargliele in maniera decisa.

Che tette!!! Sodissime, enormi, al loro posto. Una forma perfetta, quei capezzoli giusti, da fotomodella. Una goduria pura.

Lei nel frattempo torno’ da dove era rimasta e mi riprese il cazzo in mano iniziando a segarlo.

C: allora, sei cosi sicuro di volerti fermare qui?

S: perché mi stai tentando?

C: te l’ho gia detto e non farmi ripetere…

Si alzo’ in piedi e mi squadrava dall’alto al basso, soffermandosi principalmente sulla per lei piu’ interessante del mio corpo probabilmente.

Si giro’ a quel punto di schiena, e piegandosi in avanti, ando’ a sfilarsi completamente il perizoma nero dal suo culo.

Quelle labbrone completamente depilate e quel bel buco del culo rosa perfettamente liscio e palesemente gia utilizzato con la sua fighetta, questa volta tutta depilata ed un po’ slabbrata, uscirono allo scoperto. Era gia alla sola vista bagnata, si vedeva che aveva una voglia pazzesca addosso, inutile negarlo.

Si rigiro’ verso di me, con il perizoma in mano e me lo porto’ letteralmente alla bocca.

C: ecco, ora va meglio, mi sentivo troppo coperta oggi!

Presi il perizoma in mezzo alle mie labbra, un odore fortissimo di figa, misto ad un po di piscio e soprattutto al suo sudore dell’intero chiappa, mi pervadevano le papille gustative oltre che il mio naso. Già, non se l’era cambiato, dopo la corsa, e quindi era rimasto impregnato delle sue fatiche in mezzo alle natiche, ma era un sapore forte ma altamente inebriante ed erotico.

C: adesso cosa dici va meglio?

S: cosa vuoi che ti dica, me la stai mettendo in faccia!

C: e ti piace? (mi disse in maniera molto sensuale avvicinandosi a me).

S: hai un culo ed una figa stupendi Claudia.

C: vedo che anche le mie mutandine non ti dispiacciono affatto, pensa che buon sapore ho di persona…

Mi prese la testa per i capelli e se la tiro’ letteralmente contro la figa. Andai a sbattere il mio naso contro il suo monte di Venere.

Io mi ritirai un attimo indietro e la guardai…

S: dai Claudia non cosi…

C: ti prego fammi almeno un po felice oggi, mi accontento se me la lecchi, giuro!

Cosa dovevo fare, fu una scelta veramente difficile moralmente, di certo non fisicamente, ma visto quanto fosse infoiata, avevo quasi paura mi legasse da qualche parte.

Presi la mia decisione, dovetti andarle incontro.

S: va bene! Ma rimanga qui!

C: certo!

S: e allora se le cose dobbiamo farle, facciamole bene!

Mi alzai e mi attaccai a lei. La afferrai con le mie mani per il culo e la sollevai portandomela in braccio.

Avevo finalmente il suo culo sodissimo tra le mani e praticamente la sua figa bollente a contatto con il mio cazzo in tiro. Sarebbe bastata una mossa per penetrarla. MA la presi e la portai verso il letto, dove letteralmente la feci cadere sopra nel centro del materasso.

Era li che mi guardava ed aspettava una mia mossa. A vedere quelle tettone giganti e lei a pancia in su e gambe spalancate davanti a me, con quella figa liscissima e succosa, era veramente troppo invitante.

S: lo sai che mi metterai nei casini vero?

C: ci pensero’ io a risolvere la cosa.

S: e come?

C: semplice, parlandone con lei!

S: a perché tu pensi di andare dalla Marty e digli, sai l’altro giorno abbiamo fatto cosi, tranquilla non è successo nulla, e lei ti faccia un applauso e ti stringa la mano? E a me?

C: no, ma mi studiero’ qualcosa per bene, e poi ci eravamo detti che si poteva giocare un po tra di noi, questo lo considero un gioco interessante!

Io sfido, chiunque di voi popolo di Phica.net, chiunque! … a dirmi dopo questo racconto cosa avrebbe fatto al mio posto, ne son curioso, siamo in tanti e vorrei sentire un vs parere!

C: dai su, spogliati, senno’ si fa tardi!

Ero veramente combattuto, il cazzo diceva vai e sfondala, la testa ed il cuore, fermati e non fare stronzate!

Trovare un compromesso fu veramente difficile. Pensai un nanosecondo e mi dissi… e se questa per ripicca, va a dire alla Marty, abbiamo fatto a destra e a manca, senza aver fatto nulla? A questo punto, meglio tornare almeno sazi ed assumersi le proprie responsabilità!

Ero in piedi davanti a lei che la osservavo. Mi tolsi la maglietta ed i pantaloni della tuta, ed infine pure i boxer rimanendo li nudo come un verme, con il cazzo durissimo, che la osservavo!

A quel punto salii sul letto e le andai incontro.

Lei spalanco’ completamente le gambe ed io mi affiancai a lei.

Mi fiondai sulle sue tette ed iniziai a succhiarle i capezzoli, mentre con la mano destra, scesi sopra il suo monte di venere liscissimo e feci affondare le mie due dita, indice e medio all’interno delle sue labbra. Un vero lago, una diga in piena pronta ad esplodere.

Sentii le dita scorrere all’interno della sua vagina bollente in un attimo e lei inizio’ ad ansimare.

Iniziai a masturbarla subito con gran foga ed in un attimo mi misi in ginocchio davanti alla sua figa e guardare come le mie, prima 2 o poi 3 dita, entravano senza criterio e poca gentilezza all’interno delle sue labbra bagnatissime. La ragazza si vedeva palesemente non era ne di primo pelo ne tanto meno a chilometri zero. Ad ogni mio ritorno di mano, le sue labbra fuoriuscivano e tendavano a slabbrarsi vistosamente.

Andai avanti cosi per un poco e poi capii che la solfa doveva proseguire.

Mi inchinai ed avvicinai il mio viso alle sue grandi labbra. Estrassi le mie dita dalla sua figa e mi ci affondai con la lingua.

Che gran sapore che aveva, vuoi il godimento e l’eccitazione, vuoi la voglia di farlo con me, vuoi la sudata della corsa prima, aveva un mix di sapori veramente incredibili.

Leccai tutto, andai a fondo, feci palesemente entrare la mia bocca all’interno della sua figa e cercai di leccare tutto il piu possibile.

Lei nel frattempo ansimava e si strizzava le tette, godendo ancora di piu! A tratti mi prendeva pure il capo me lo premeva contro la figa, quasi come se volesse sentirmi interamente dentro di lei.

C: mamma mia da quanto tempo aspettavo questo momento!

S: allora vuol dire che me la cavo bene!!!

C: benissimo direi!

C: adesso scopami!!!

S: Claudia te l’ho gia detto… quello no!

C: vieni qua allora!

Si tiro’ di colpo indietro e mettendosi a pecora ma con il viso rivolto verso di me, non ci impiego’ un secondo in piu’ e prese dritta in bocca il mio cazzo durissimo. Io chiaramente non tentai la minima resistenza.

S: oh mamma mia!

Mi guardava con gli occhi ed intanto succhiava come una dannata. Non si faceva mancare niente, succhiava le palle e poi saliva leccando interamente l’asta e poi se la infilava tutta in bocca, con estrema disinvoltura fino in fondo alla bocca.

Continuo’ cosi per un po’, finchè non fui io a voler cambiare la situazione, anche perché volevo gustarmi quel bel culo…

S: perché non ci mettiamo a 69?

C: assolutamente si!

Si alzo’ e mi fece sdraiare in mezzo al letto. Afferro’ il mio cazzo con la mano e con il culo si ruoto’ sopra i miei occhi.

Vedere finalmente quelle gambe spalancate mettersi a pecora con il culo apertissimo in faccia verso di me, fu una visione celestiale, già una cosa che io amo, poi con un culo del genere…

Inizio’ a menarmi il cazzo e nel frattempo mi si sedette letteralmente in faccia, mettendosi a candela sopra il mio viso!

Continuai a leccargliela in maniera parsimoniosa e tutti i suoi godimenti colavano all’interno della mia bocca, e fidatevi, non era poca roba. Un lago in piena che mi tracimava fino alle mie tonsille.

Un sapore fortissimo, agrodolce che pervadeva le mie papille gustative, mentre sentivo il mio cazzo e le mie palle essere dolcemente coccolate dalle sue morbide mani.

Ad un tratto si inarco’ e con la bocca ando’ di colpo ad inglobarci il mio cazzo. Inizio’ una pompa mista mani e bocca ritmata stratosferica, mentre io continuavo a leccarle la figa davanti ai miei occhi e ad inserirci le mie dita, masturbandola a piu’ non posso.

La tentazione fu troppo forte di capire quanto quel bel buco fosse esplorato e senza chiedere nulla, tolsi le mie dita bagnatissime dalla sua figa ed inserii il mio medio all’interno del suo buco del culo.

Beh, che dire, impressionante la facilità con cui, ben lubrificato, ando’ fino in fondo.

Per sicurezza dopo un attimo infilai anche un altro dito e anche questo venne accolto dopo un suo spasmo con estrema disinvoltura. Già, non mentiva quando diceva che ogni tanto lo teneva allenato, fossi entrato cosi a Martina di colpo probabilmente sarebbe stata la prima ed ultima volta.

Con due dita nel culo e colpi di lingua sulla figa, dettavo il ritmo, ed alla stessa velocità lei mi succhiava avidamente il cazzo fino in fondo.

Ero già durato fin troppo ed ormai si era fatto ben tardi…

Sentii le mie palle irrigidirsi e la cappella ingrossarsi di colpo all’interno della sua bocca, fino a che una potente sborrata da 5 6 fiottate le pervasero la bocca completamente, mentre io mi lanciai totalmente con la faccia e la mia bocca all’interno della sua figa, che dal godimento dell’avermi succhiato il cazzo, lasciò andare tutti i suoi umori in un forte gemito.

Tolse il mio cazzo di bocca ed ingoiò letteralmente tutto, anche se io non potei vedere, e con la lingua ando’ a ripassarlo totalmente tutto, facendo un servizio di pulizia completo.

Si alzo’ e mi guardo’…

C: spettacolare! Complimenti Seba, la Marty è proprio fortunata!

S: assolutamente! E talmente fortunata che ora dovro’ trovare un modo anche per spiegarle cosa e successo…

C: io un’idea ce l’ho ma prima vai in bagno a lavarti e ci vado pure io.

Fu cosi, andammo in bagno a darci una lavata e tornammo a ricomporci in salotto.

S: io devo andare…. Che cazzo facciamo?

C: è tardi, abbiamo una questione da risolvere, stai qui a cena e digli alla Marty chiamandola che ti sei fermato qui e di raggiungerti appena finito qui a casa mia che passiamo la serata. Sarà una buona occasione per fare una chiacchierata!

Nel panico, non sapevo proprio che fare e decisi di giocarmi l’ultima carta, quella della sorte, della fortuna. Le diedi retta ed alzai il telefono, chiamando Martina…

S: Ciao Marty tutto bene?

M: ciao amore mio, si dai tutto ok, sono a casa da poco, fra poco ceno.

S: ascolta, sono qui a casa di Claudia, che siamo andati a correre. Mi ha proposto di fermarmi a cena visto l’orario. Mi diceva se ti va di fare qui un salto dopo cena, appena finisci, cosi facciamo due chiacchiere e passiamo la serata.

M: si dai si puo’ fare, finisco, mi do una lavata veloce, tempo di cambiarmi e arrivo su. Ci vediamo dopo. Ciao

S: ciao amore mio…

S: ok Claudia, arriva dopo cena…. Mi raccomando.

C: Tranquillo Seba, ce la gestiremo. Vado a farmi una doccia, cosi mi cambio, poi ti raggiungo e mangiamo.

Lo fece, dopo la doccia, ed essersi asciugata per bene, usci dal bagno completamente nuda e profumata ed ando’ a cambiarsi.

Si presento’ con una maglietta ed un paio di leggings che del coprente avevano veramente poco.

Non sapevo proprio che dire…

Non ricordo neanche cosa mangiammo quella sera li, ricordo solo che mangiai con un nodo in gola, l’agitazione era altissima e la paura di aver fatto un vero disastro anche.

Ci sedemmo a cena, l’ora passo e verso le 21.00 suono’ il videocitofono. Martina era arrivata…
bellissimo capitolo
 
T

Toscoreale

Guest
A mio parere è uno dei capitoli più belli di sempre, in special modo perchè lascia aperta la porta al prossimo capitolo, dove davvero può succedere di tutto, curiosissimo di sapere la reazione della Marty, che potrebbe spaziare da un " tutto molto eccitante, mi butto in mezzo" a uno "sbattere la porta e andarsene incazzata". Troppo curioso.
Complimenti di nuovo Seba per la scrittura, coinvolgente, eccitante.
 

Arrapaho91

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A mio parere è uno dei capitoli più belli di sempre, in special modo perchè lascia aperta la porta al prossimo capitolo, dove davvero può succedere di tutto, curiosissimo di sapere la reazione della Marty, che potrebbe spaziare da un " tutto molto eccitante, mi butto in mezzo" a uno "sbattere la porta e andarsene incazzata". Troppo curioso.
Complimenti di nuovo Seba per la scrittura, coinvolgente, eccitante.
Secondo me si è prima incazzata e poi hanno ricucito, anche grazie alla mediazione di Claudia. O forse (PLOT TWIST) Claudia era già d'accordo con Marty? :asdevil:

Ragazzi comunque davvero, siete meglio di Netflix! :love::ROFLMAO:
 

marcoforte

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a sto giro non è la Marty, ma il coinvolgimento è altissimo lo stesso!
sopra ogni considerazione, da ammirare il rifiuto di scopare, non deve essere stato facile, ma anche se c'è stato un cedimento su altri fronti, fa onore a Seba che sostanzialmente si è mantenuto (più o meno... ;) ) nei confini già esplorati.
ora, se questo capitolo è una premessa, chissà come sarà finita, quella serata: roba da altro contest!!! 🤣 🤣
è sempre un piacere leggere, le emozioni arrivano potenti. sempre!
 

Maxtree

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Mmm io ho idea che Claudia abbia coinvolto Marty poi è saltata fuori la.cosa e se ho capito un minimo Marty si è incazzata e c è voluto per ricucire, anche perche tra loro c'è il patto di dirsi tutto.....come giusto che sia.
Comunque chapeau oer aver resistito a scopare una bella figa, comprendo che non è facile avendola vissuta questa situazione, ma quando ami una persona non ti va di rovinare tutto.
 

Penetrator

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MESSAGGIO PER TUTTI!!!

Visto che non c'è un premio vero stavolta in palio come già detto.... vi diamo un indirizzata....
Ho detto che il capitolo 36 che andremo a pubblicare, ha aperto una nuova sfera. Ha cambiato le regole del gioco. Ci ha scioccato. Insomma è stato un evento veramente forte stavolta!

Ad ora........ solo 1 PERSONA ha indovinato la risposta esatta.... altri 2 ci sono andati molto ma molto vicini ;-)

Ho già parlato troppo!
ma si può cambiare voto?
 

ballerino

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Capitolo fantastico, forse uno dei preferiti.
Possiamo dilungarci molto e a lungo sulle sensazioni piacevoli di questo racconto e non sbaglieremmo a farlo, ma vorrei deviare il discorso.
Mi soffermerei sulla lungimiranza e dedizione alla causa mostrata nel rifiuto di un piatto così succulento come Claudia.
Segno di rara levatura morale e intelligenza, cosa non scontata e lo dico anche sulla scorta di altri racconti letti qui. Complimenti.

Io che, qualche serie l'ho vista, mi chiedo se dietro a tale offerta non ci sia un machiavellico piano di Martina...
 

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