Pippo Minni
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Premessa:
Pensavamo che non avremmo più avuto occasione di scrivere di nostre "prime esperienze" dal momento che ritenevamo di avere già " provato" e "raccontato" tutto quanto.
Come spesso succede, abbiamo avuto l'ennesima riprova che le sorprese non finiscono mai.
Ci siamo decisi a scrivere questo nuovo racconto dopo esserci resi conto dell'interesse che l'argomento "scambismo" suscita in molte coppie.
In modo particolare dopo aver intrapreso alcuni scambi "virtuali" con amici conosciuti sulla chat di Phica.
Dedichiamo questo racconto in particolare a Luca e Saretta con i quali, pur desiderandolo, con molta probabilità non potremo mai avere uno scambio reale.
P.S: alcuni riferimenti potrebbero essere oscuri a chi non ha letto i nostri racconti precedenti.
Chi è interessato può trovarli QUI, QUI ma soprattutto QUI per quanto riguarda nello specifico il racconto che segue.
Buona lettura!
Laura e Francesco
Eyes Wide Shut 2 - Prime esperienze BDSM di una neo-Milf
Picchiettavo nervosamente le dita a fianco della tastiera del Mac, in attesa del completamento dell'upload dei test ematici.
L'organizzazione da un pò di tempo non li esegue più sul posto il giorno stesso dell'evento, ma la sera prima impone vengano caricati sul sito gli esiti di test eseguiti nell'arco delle ultime 24 ore.
In effetti, considerando le alte aspettative alle quali ognuno degli invitati a questo tipo di festa sa di essere sottoposto, molto difficilmente qualcuno si sognerebbe di avere rapporti giusto il giorno prima, col rischio poi di fare cilecca nel (o per meglio dire "nei") momenti clou della serata.
Dopo esserci recati al laboratorio analisi di primo mattino, Francesco era tornato al lavoro per chiudere alcune pratiche urgenti mentre io avevo trascorso la giornata di permesso dapprima in palestra, poi dall'estetista ed infine nel salone del mio hair stylist di fiducia.
Il mio intuito femminile suggeriva che non sarebbe stata una festa come le altre e volevo farmi trovare in massima forma.
Non ce lo eravamo detti esplicitamente ma anche Francesco doveva avere avuto qualche sensazione, perché nelle ultime settimane avevo notato in lui una partcolare attenzione nella scelta delle pietanze, prediligendo frutta e verdura, così come una forma del tutto inusuale (per noi) di continenza sessuale.
Ci avevo anche scherzato su: "lo sai che il tuo sperma è sempre comunque dolcissimo e abbondante..." avevo ammiccato la sera prima vedendolo fare una scorpacciata di Ananas.
"Si si...lo so...ma meglio non rischiare brutte figure... lo sai che non sopporto quando le mie partner non gradiscono il sapore del mio seme" rispose lui.
"Ma se sono sempre loro le prime ad implorarti di schizzarle! Le troiette, si mettono a carponi sotto di te a bocca spalancata come se dal tuo cazzo dovesse zampillare champagne da un momento all'altro" avevo replicato con un poco credibile tono di gelosia.
"Ding!".
Il segnale che l'upload era terminato mi colse di sorpresa fecendomi sobbalzare sulla sedia.
Ora non restava che attendere qualche istante per avere il responso.
In caso positivo si sarebbe attivata la parte di portale da cui scaricare i titoli di viaggio messi a disposizione dall'organizzazione.
"Allora? Dove si va?"... Francesco che poco prima era rientrato dall'ufficio si materializzò alle mie spalle .
"Ora vediamo" ...dissi...
"Ding Ding".
Al secondo segnale cliccai sulla voce "Location" che finalmente era diventata accessibile.
Già mentre la selezionavo e copiavo mi dicevo che l'indirizzo non mi suonava nuovo.
Incollai tutto su Google Map e premetti invio.
"Bingo! Si torna sul luogo del delitto" fu la reazione eccitata di Francesco.
Cazzo. Avevo letteralmente la pelle d'oca e mi sentivo come un'adolescente appena invitata al ballo delle debuttanti.
Era da tempo che speravamo, prima o poi, di tornare laddove tutto era cominciato.
"OK. Adesso a nanna. Domani sarà una giornata intensa" dissi con malcelata soddisfazione.
Mentre mi infilavo sotto le lenzuola non potei fare a meno di notare che la notizia e i ricordi di quella prima festa ad invito avevano eccitato non poco anche Francesco.
Lui mi prese il viso con le mani e mi baciò con passione.
"No amore" lo stoppai mentre allungavo la mano per spegnere la luce. "Non sai quanto vorrei farlo anche io ma domani sera dobbiamo dare il meglio di noi".
"Hai ragione amore. Come sempre del resto" replico Frency girandosi sul fianco opposto.
Passammo tutto il viaggio a ripercorrere ogni istante di quella prima sera.
In particolare ci chiedevamo se The Lord, The Lady, CatGirl e tutti gli altri facessero ancora parte della combriccola libertina che aveva contribuito a svezzarci, introducendoci nel mondo dello scambio d'elite.
Arrivammo sul posto che era già buio.
I due rapaci in marmo bianco erano sempre lì, appollaiati sulle colonne in pietra ai lati dell'imponente cancello in ferro battutto.
Mi ero sempre chiesta se le telecamere di sorveglianza fossero inserite nei loro piccoli occhi che, con fare minaccioso, scrutavano gli avventori che si avvicinavano all'ingresso del maniero.
"Che strano non ci sono i soliti due tipi a piantonare l'ingresso" dissi a Francesco con un pò di nervosismo...."mi davano sicurezza".
Francesco parve quasi non ascoltarmi. Scese dall'auto e si avvicinò al lato del cancello, laddove era posizionato una sorta di pannello elettronico.
Lo vidi estrarre la tessera dell'organizzazione dalla tasca, avvicinarla al pannello e armeggiare sulla tastierino posto su un lato..
Dopo alcuni secondi le possenti ante iniziarono a muoversi, precedute dal rumoroso "Clanck" del meccanismo di sblocco.
"La tecnologia avanza" disse Frency sorridendomi mentre risaliva in macchina e mettendo velocemente in moto.
Mentre attraversavamo l'ingresso non potei fare a meno di notare che non mi ero sbagliata; gli occhi dei rapaci ora brillavano di un rosso intenso.
Per il resto non era cambiato nulla: il viale splendidamente curato, le luci soffuse che rendevano ancora più affascinanti le merlature della costruzione, la piscina scoperta illuminata da alcune lampade subacquee e... le macchine extralusso che stazionavano nel parcheggio della reggia.
Anche il portone d'ingresso era ancora uguale.
Mentre ci incamminavamo lungo l'imponente corridoio, passando affianco allo scalone che portava alle stanze superiori mi sentii come di rivivere quella prima volta. Sentii un brivido.
Francesco doveva averlo capito perché mi prese la mano e "tranquilla...sei strafica come al solito... le fai fuori tutte anche stasera".
Lo ringraziai stringendo a mia volta la sua mano ancora più forte.
Anche la musica simil-tantrica proveniente dal "salone delle feste" (come affettuosamente lo avevamo ribattezzato a suo tempo) non era cambiata.
Il cuore mi batteva all'impazzata mano a mano cha avanzavamo verso l'unica stanza illuminata.
"Cazzo....siamo in ritardo!"
Non potei che annuire in silenzio all'esclamazione di Francesco
La scena che ci si presentò davanti non appena arrivati sull'uscio della sala mi riportò indietro come in un flashback.
AL centro della stanza una splendida e giovanissima coppia completamente nuda attendeva in piedi.
Gli altri ospiti, alcuni completamente svestiti altri in boxer o lingeri, chinavano il capo al passaggio di un'altra coppia che doveva essersi appena alzata dal tronetto in fondo alla sala e che ora si stava avvicinando alla coppia al centro.
"The Lord e The lady...." mi sussurrò all'orecchio Francesco mentre mi abbassava la lampo del vestito da sera facendolo scivolare a terra.
"Si ... e c'è anche CatGirl" annuii mentre mi aggiustavo il reggiseno a balconcino e col tacco 12 allontanavo maldestramente il vestito nel tentativo di nascondenderlo dietro lo stipite della porta.
"Sempre una gran fica" mi sorpresi a sussurrare mentre percepivo Francesco armeggiare dietro di me.
Si stava spogliando anche lui.
Allungai una mano per accarrezzarlo proprio li.
Sentii che il cazzo gli si stava gonfiando nei boxer a riprova che la scena non lasciava indifferente nemmeno lui.
Entrammo nella stanza sperando di essere invisibili almeno per qualche istante e ci accomodammo davanti al primo divanetto disponibile.
Non potei non notare lo sguardo compiaciuto che CatGirl ci rivolse per una frazione di secondo prima di tornare alla sua mansione.
Si avvicinò alla coppia al centro e con un pennarello iniziò a scrivere sulla parte alta del petto dell'uomo, per poi spostarsi su quello della ragazza.
"Sono dei nuovi iniziati" dissi rivolgendomi a Francesco.
"Si.... non è cambiato niente... anche The Lord e TheLady sono ancora in gran forma" replicò lui.
Non potei che annuire, ammirando il bastone nodoso che pendeva rigonfio fra le gambe del corpulento padrone di casa.
Teneva il saio sapientemente arrotolato fra le mani, proprio come se volesse mostrare a tutti i convenuti il suo invidiabile "scettro del comando".
Come da copione The Lord si accovacciò di fronte alla ragazza avvicinando il viso alla vulva.
Allo stesso tempo TheLady si inginocchiò di fronte al giovane il cui cazzo sembrava in procinto di esplodere.
Lo afferrò delicatamente con una mano, scappellandolo completamente in modo tale che il glande fosse ben visibile.
Attese alcuni secondi, quanto bastava affinché alcune gocce di liquido lubrificante facessero capolino all'altezza del frenulo, precipitandosi a raccoglierle con veloci colpi di lingua.
"No... non è cambiato proprio niente" dissi, osservando i padroni di casa che, una volta espletata la loro mansione, si rialzavano tornando al loro posto d'onore.
"Se non ricordo male ora tocca a noi..:" sussurrai.
Non feci in tempo a terminare la frase che CatGirl con un cenno della mano invitava tutti gli ospiti ad avvicinarsi ai nuovi adepti.
Mi resi conto che mentre avanzavo verso il centro della sala trascinando Frency per mano stavo accelerando il passo.
Credo fosse una reazione inconscia per scusarmi dell'essere giunta in ritardo alla festa.
In questo frangente volevo arrivare prima degli altri per farmi perdonare.
Quando fummo di fronte a CatGirl lei ci accolse con un meraviglioso sorriso.
Mi aspettavo che ci invitasse a prendere posizione ai piedi della coppia per assaporare i loro umori, come previsto dal cerimoniale.
Invece, con mia sorpresa, ci invitò con un cenno della mano ad accomodarci da un lato e lasciare passare prima gli altri ospiti.
"Ecco. L'abbiamo fatta incazzare. La prossima volta fidati subito del navigatore invece di voler fare di testa tua..." rimproverai Francesco cercando di non essere sentita da altri.
Lui non replicò. Attese che anche l'ultima ospite si inginocchiasse di fronte al ragazzo che stava dando evidenti segni di cedimento, il che era del tutto normale considerando la teoria di strafiche (corpi da fare invidia agli angeli di victoria's secret, per intenderci) che si erano avvicendate a sollazzare il suo ragguardevole membro.
"Adesso CatGirl lo finisce..." mi sussurrò Francesco, evidentemente ripresosi dalla mia ramanzina.
In effetti, esattamente come successo a noi alcuni anni prima, CatGirl attese che anche l'ultimo ospite si fosse riaccomodato al suo posto, poi si posizionò di fronte alla ragazza.
Con movenze da esperta ginnasta si accovacciò, in perfetto equilibrio, sui tacchi a spillo. Le cosce aderenti ai polpacci e la schiena perfettamente eretta.
In quella posizione era ancora più eccitante.
Reclinò leggermente il capo in modo tale da poter raggiungere la vulva della ragazza e iniziò a penetrarla con la lingua.
Questa iniziò a gemere; mi aspettavo di sentirla raggiungere l'orgasmo da un momento all'altro.
Scorgevo chiaramente i rivoli di umore scendergli lungo le cosce.
Era evidente che stava per godere: sarebbe bastato un solo colpo di lingua ben assestato.
All'improvviso CatGirl sollevò il viso dalla vagina rigonfia all'inverosimile e senza rialzarsi fece un passo sul lato mantenendo comunque la posizione accosciata.
Mi sorpresi a pensare che doveva veramente avere un trascorso da ginnasta per poter mantenere quella postura così a lungo.
Fui scossa dalle mie riflessioni da Francesco che con un leggero colpo di gomito sul braccio:"ehi...ce l'ha con me..?" mi disse.
CatGirl lo stava fissando e con un lieve cenno del capo gli fece cenno di accomodarsi al suo fianco.
"Si ...vai..!" replicai io esasperando l'esortazione anche con un cenno del capo.
Non senza invidia da parte mia (non nego che era venuta anche a me una gran voglia di leccare quella fica sbrodolante umori) Francesco non se lo fece ripetere due volte e si inginocchiò di fronte alla ragazza.
CatGirl gli pose una mano dietro la nuca sospingendolo delicatamente verso la vulva della ragazza.
Poi, mentre Francesco iniziava a penetrarla con la lingua, CatGirl (sempre tenendo una mano sulla nuca di Francesco) si alzò in piedi posizionandosi da un lato di fronte alla ragazza.
"Allora sei umana anche tu..." pensai con colpevole soddisfazione.
Dapprima CatGirl osservò per alcuni istanti l'iniziata che gemendo godeva del trattamento del mio Frency.
Poi le prese delicatamente il viso fra le mani e avvicinò la sua bocca, impreziosita da un impeccabile rossetto, a quella della ragazza.
Come previsto dal rituale cui anche noi eravamo stati sottoposti alcuni anni addietro, le lingue delle due donne (ben visibili dagli astanti) iniziarono a rincorrersi, lasciando cadere alcune gocce di saliva sui rispettivi seni.
CatGirl non era solita disperdere gli umori che uscivano dal corpo dei propri partner, di qualunque natura essi fossero.
Anche questa volta non si smentì: dopo alcuni secondi di effusioni orali abbassò il viso, iniziando a leccare con avidità la saliva che la ragazza aveva fatto colare sulle sue splendide tette.
Riportando una mano sulla nuca di Francesco, in modo tale da produrre una pressione maggiore sulla vagina dell'iniziata, iniziò a mordicchiarle e succhiare i capezzoli.
Il viso sempre più paonazzo della ragazza e l'andirivieni sempre più frenetico della testa di Francesco, ormai letteralmente sprofondata fra le sue cosce, era un chiaro sintomo dell'orgasmo imminente.
Un liberatorio "Aaaahhhh ...I'm coming!!!..." sussurrato dalla nuova venuta confermò la cosa, mentre tutti gli astanti, su invito di CatGirl, prorompevano in un fragoroso applauso.
"Ti sei divertito ...porco?" In queste situazioni mi diverte sempre inveire contro Francesco con epiteti di finta gelosia.
"Certo Troietta del mio cuore..." replicò lui con ironia.
Non resistevo più. Iniziai a limonarlo e leccargli il viso alla ricerca di qualche goccia del prezioso nettare lasciatogli dalla neofita.
"Mi sa che ora tocca a te tesoro". Guardai con sorpresa Francesco dal momento che non era mai lui il primo a staccarsi quando ci baciavamo.
Seguii il suo sguardo cha ammiccava verso il centro della sala.
CatGirl aveva ripreso la posizione accosciata (azz... di nuovo...che resistenza, pensai con sempre più invidia) ma questa volta di fronte al ragazzo, il cui cazzo (lo avevo notato con molto interesse) non aveva mai perso l'erezione mentre osservava la sua compagna al centro delle attezioni.
Tantopiù che non lo avevo mai visto masturbarsi durante tutto il tempo.
Iniziavo a desiderare fortemente di poter succhiare quello splendido cazzo, ma mai avrei pensato che questa possibilità si sarebbe concretizzata in così breve tempo.
"Magari..." sussurrai "non siamo mica noi gli ospiti d'onore... il tuo è stato uno strappo alla regola e..." non feci in tempo a completare la risposta all'affermazione di Francesco che CatGirl dopo aver assestato alcuni corposi affondi con la bocca sul membro dell'uomo, si scostò da un lato e rivolse lo sguardo verso di me.
Colsi immediatamente il cenno di invito, questa volta accompagnato da un inequivocabile labiale: "would you like to help me"?
Non me lo feci ripetere due volte. Francesco aveva visto giusto.
Mi accostai alla coppia e non volendo essere da meno della indiscussa prima donna, tentati il tutto per tutto.
Come se non avessi mai fatto altro nella vita iniziai a flettere le gambe divaricandole; sentii che il tacco a spillo, per quanto sottile, stava facendo ottimamente il suo lavoro e non dava segni di cedimento.
Una volta raggiunta la posizione con le cosce appoggiate ai polpacci mi resi conto che non ero poi così scomoda come temevo..anzì.
Il cazzo del ragazzo, splendidamente addobbato da un congruo numero di venature rigonfie, svettava esattamente di fronte al mio viso.
Mi sentivo tutti gli occhi della sala addosso e il mio istinto esibizionista stava facendo la ola, non vedendo l'ora di scatenarsi.
Ricambiai a mia volta lo sguardo del ragazzo che mi fissava, sicuramente convinto che da li a poco mi sarei prodigata in un deepthroat da infarto.
Era evidente che non ce la faceva più e che la voglia di scaricarmi addosso tutto il suo nettare stava prendendo il sopravvento sul desiderio che lo lavorassi un pò con la bocca.
I testicoli rigonfi all'inverosimile non facevano che confermare la situazione.
"Come on baby...Suck them!". L'invito di CatGirl ("succhiale") mi fece capire che anche lei aveva colto il mio interesse per lo scroto dell'uomo.
Presi la ragguardevole asta con la mano, la sollevai leggermente scostandola da un lato e socchiudendo gli occhi per godere completamente di quella prelibatezza, iniziai a succhiare con avidità le palle del ragazzo.
Ne percepivo il movimento impazzito all'interno dello scroto. Succhiavo e leccavo...leccavo e succhiavo.
Riaprii gli occhi nel momento in cui sentii che qualcos'altro, oltre alla mia mano, si era impossessata del cazzo.
Le labbra di CatGirl sbattevano contro il mio pollice e il mio indice sinistri con ritmo cadenzato.
Accomodai la presa, assestando la mano e sollevando indice ed anulare per appoggiarli al pube dell'uomo, così da sostenere l'asta con solo tre dita, in modo tale da agevolare la bocca di CatGirl nel suo andirivieni.
Continuammo così per alcuni istanti che per il ragazzo dovettero sembrare paradisiaci e interminabili allo stesso tempo.
Grazie all'esperienza accumulata in alcuni anni di giochi (nonché svariati partner) mi resi conto che l'orgasmo era imminente.
Non volevo perdermi una sola goccia di quel liquido caldo e pur consapevole di stare correndo il rischio di risultare scortese (ero pur sempre un'ospite) approfittando di uno dei pochi istanti in cui il membro dell'uomo non stazionava nella bocca di CatGirl, con una mossa repentina lo rivolsi verso di me (in fin dei conti in quel momento ero io al timone) e senza indugio me lo affondai fino in gola.
Mi fermai alcuni istanti in quella posizione.
Sentivo le venuzze del cazzo pulsare all'impazzata nella mia bocca.
Con la coda dell'occhio diedi un'occhiata a CatGirl che a quanto pare non se l'era presa e sorrideva compiaciuta.
"Aaaahhhh....fuck...I come .... I come..." il gemito del ragazzo non fece che confermare quanto la mia bocca stava percependo da alcuni istanti.
Il pulsare delle venuzze aveva lasciato il posto a dei veri e propri colpi di frusta che mi colpivano il palato.
Il cazzo dell'uomo stava per eruttare sperma e iniziava a singhiozzare all'interno della mia cavità orale.
Di li a poco avrebbe iniziato a riversare il suo seme e io ero pronta ad inghiottire fino all'ultima goccia, dal momento che il sapore del liquido lubrificante pre-eiaculatorio (uscito copioso fino a quel momento) faceva presagire che il dessert servito dai testicoli dell'uomo sarebbe stato di prima qualità.
Ma non avevo fatto i conti con CatGirl.
All'esclamazione del ragazzo che annunciava la sborrata percepii nettamente un delicato ma convinto strattone provenire dalla sua mano, che dal momento in cui avevo fagocitato il cazzo dell'uomo mi tratteneva delicatamente per i capelli.
Compresi che anche lei reclamava la sua parte. Convenni fra me che in effetti lo "strappo al rituale" forse non poteva spingersi oltre.
Tolsi rapidamente il cazzo dalla bocca, lasciando la presa in modo tale che il legittimo proprietario potesse completare l'opera come previsto dal regolamento.
Quantomeno mi sarei goduta, come tutti gli astanti, lo spettacolo della schizzata, dal momento che (ricordavo bene cosa era successo con Francesco) il rituale prevedeva un facial in piena regola con la "direttrice" a bocca spalancata di fronte all'iniziato.
Quanto sperma avrebbe ingoiato la donna lo avrebbe deciso solo il ragazzo, in base alla direzione verso la quale avrebbe deciso di orientare gli schizzi.
Ero quindi li lì per allontanarmi dalla scena così da potermela godere al meglio ma la presa della mano di CatGirl non accennava a diminuire.
Non capivo che intenzioni avesse.
Poi, con un piccolo strattone alla mia coda di cavallo rivolse repentinamente il mio viso verso il suo e iniziò a baciarmi con la lingua, facendomi capire che si aspettava altrettanto da me.
Capii immediatamente dove voleva arrivare.
Spinsi fuori la lingua dalla bocca il più possibile, in modo tale che il nostro bacio saffico fosse ben visibile a tutti.
Nonostante l'estrema eccitazione tenevo gli occhi ben aperti perché non volevo perdermi un solo istante di quella scena.
Le labbra di CatGirl, il cui make up rosso non dava alcun cenno di cedimento, in quel momento erano per me altrettanto invitanti delle piccole e grandi labbra di una vagina.
Mentre continuavo ad avvinghiare la mia lingua a quella della donna che avevo di fronte, vidi chiaramente il primo schizzo partire dal glande e colpirle il viso, ricadendo dal ciuffo ribelle sulla tempia per terminare sulla guancia.
"Puoi fare di meglio ragazzo.." pensai sperando di avere qualche capacità telepatica.
Rimasi in attesa della seconda sciabolata. "Eccola che arriva..." pensai vedendo il cazzo avere un sussulto più intenso...
Il fiotto questa volta mi parve più intenso del precedente, infatti il liquido bollente mi colpì dapprima lo zigomo per poi attraversare il lato esterno della bocca e terminare la sua corsa sul mento.
CatGirl non perse tempo, precipitandosi a raccogliere quest'ultima parte di nettare mentre io mi leccavo con avidità l'angolo delle labbra con la punta della lingua.
Poi ricominciammo a leccarci scambiandoci l'ancora magro raccolto, confidenti che la messe sarebbe da li a breve sopraggiunta ancora più copiosa.
Come se avesse colto il desiderata, il nostro colono decise che la vendemmia doveva essere d'annata.
Gli schizzi iniziarono a susseguirsi più frequentemente: uno, due, tre ... su nasi, occhi, bocche.
La direzione impressa dal ragazzo iniziava a diventare interessante dal momento che le nostre lingue iniziarono a grondare sperma.
Ci impegnammo al massimo cercando di disperdere la minor quantità di sperma possibile.
In questo senso distinguevo chiaramente la deglutizione continua messa in atto da CatGirl.
Altrettanto doveva essere per lei nel vedermi ingurgitare con avidità la copiosa sborrata che il ragazzo ci stava propinando.
Non mi ero sbagliata. Negli utili giorni il ragazzo doveva aver seguito una dieta perfetta per l'occasione.
Sapeva di un morbido bouquet, con retrogusto di ananas.
Uno dei miei preferiti.
Mi risollevai stiracchiando i bicipiti provati dalla posizione.
Ero molto fiera di me e altrettanto doveva essere Francesco dal momento che: "cazzo... che brava ...ti avevo detto che le avresti stese tutte ...ma non pensavo che avresti resistito così tanto in quella posizione" mi disse sorridendo.
"Visto... mi sottovaluti...e ti dirò che non è poi così scomoda...anzi è estremamente eccitante. Ad un certo punto ho pensato di venire ...forse perchè in quella posizione fica e culetto sono completamente dilatati e la sensazio è molto piacevole... tanto più se hai di fronte uno splendido manzo in procinto di schizzare...".
Mi divertivo sempre a fare la puttanella con Frency al termine delle mie performance sessuali.
"Che splendia troia che sei..." era la sua immancabile replica, che a dispetto del tono mi lusingava una cifra.
Osservai non senza un pò di invidia la giovane coppia stravolta passarci davanti per dirigersi al piano superiore e non potei fare a meno di pensare a qualche giochino da fare con loro la sera successiva.
Li stavo ancora seguendo con lo sguardo quando percepii una figura femminile che si avvicinava a noi.
"Welcome Back Lunatici!". CatGirl si era avvicinata per darci il benvenuto ufficiale. Teneva ancora in mano il clinex che aveva appena utilizzato per ripulirsi e lo lasciò cadere nell'apposito raccoglitori nelle vicinanze.
"Thank you" replicai con un pò di imbarazzo aggiungendo "We apologize for the delay".
"Non preoccupatevi... avevamo appena iniziato".
Il suo repentino cambio di lingua mi fece capire che il nostro accento Italiano le aveva ricordato la nostra provenienza.
Noi, al contrario, ricordavamo molto bene che parlava il nostro idioma come una madre lingua.
Invece avevamo accantonato da tempo l'idea che CatGirl e la segretaria del capoufficio di Francesco potessero essere la stessa persona.
Benché ci avesse lasciato piuttosto basiti il fatto che, per una strana coincidenza, la collega fosse stata trasferita (per esigenze familiari, dicevano) in una filiale oltre confine, solo poche settimane dopo l'ultima serata della nostra iniziazione.
"Chiaro che adesso dovrete subire una punizione esemplare" riprese CatGirl con fare ironico, distogliendomi dalle mie riflessioni.
"Scherzi a parte... come avrete capito da quanto successo.. anche questa sera non siete dei semplici ospiti".
"In effetti il trattamento che ci avete riservato è alquanto fuori dagli schemi" replicò Francesco. "Cosa dobbiamo aspettarci?".
Il sorriso di CatGirl era tutto un programma mentre, prendendomi per mano..."venite...vi faccio vedere la nostra stanza dei giochi"
(Continua...)
Pensavamo che non avremmo più avuto occasione di scrivere di nostre "prime esperienze" dal momento che ritenevamo di avere già " provato" e "raccontato" tutto quanto.
Come spesso succede, abbiamo avuto l'ennesima riprova che le sorprese non finiscono mai.
Ci siamo decisi a scrivere questo nuovo racconto dopo esserci resi conto dell'interesse che l'argomento "scambismo" suscita in molte coppie.
In modo particolare dopo aver intrapreso alcuni scambi "virtuali" con amici conosciuti sulla chat di Phica.
Dedichiamo questo racconto in particolare a Luca e Saretta con i quali, pur desiderandolo, con molta probabilità non potremo mai avere uno scambio reale.
P.S: alcuni riferimenti potrebbero essere oscuri a chi non ha letto i nostri racconti precedenti.
Chi è interessato può trovarli QUI, QUI ma soprattutto QUI per quanto riguarda nello specifico il racconto che segue.
Buona lettura!
Laura e Francesco
Eyes Wide Shut 2 - Prime esperienze BDSM di una neo-Milf
Picchiettavo nervosamente le dita a fianco della tastiera del Mac, in attesa del completamento dell'upload dei test ematici.
L'organizzazione da un pò di tempo non li esegue più sul posto il giorno stesso dell'evento, ma la sera prima impone vengano caricati sul sito gli esiti di test eseguiti nell'arco delle ultime 24 ore.
In effetti, considerando le alte aspettative alle quali ognuno degli invitati a questo tipo di festa sa di essere sottoposto, molto difficilmente qualcuno si sognerebbe di avere rapporti giusto il giorno prima, col rischio poi di fare cilecca nel (o per meglio dire "nei") momenti clou della serata.
Dopo esserci recati al laboratorio analisi di primo mattino, Francesco era tornato al lavoro per chiudere alcune pratiche urgenti mentre io avevo trascorso la giornata di permesso dapprima in palestra, poi dall'estetista ed infine nel salone del mio hair stylist di fiducia.
Il mio intuito femminile suggeriva che non sarebbe stata una festa come le altre e volevo farmi trovare in massima forma.
Non ce lo eravamo detti esplicitamente ma anche Francesco doveva avere avuto qualche sensazione, perché nelle ultime settimane avevo notato in lui una partcolare attenzione nella scelta delle pietanze, prediligendo frutta e verdura, così come una forma del tutto inusuale (per noi) di continenza sessuale.
Ci avevo anche scherzato su: "lo sai che il tuo sperma è sempre comunque dolcissimo e abbondante..." avevo ammiccato la sera prima vedendolo fare una scorpacciata di Ananas.
"Si si...lo so...ma meglio non rischiare brutte figure... lo sai che non sopporto quando le mie partner non gradiscono il sapore del mio seme" rispose lui.
"Ma se sono sempre loro le prime ad implorarti di schizzarle! Le troiette, si mettono a carponi sotto di te a bocca spalancata come se dal tuo cazzo dovesse zampillare champagne da un momento all'altro" avevo replicato con un poco credibile tono di gelosia.
"Ding!".
Il segnale che l'upload era terminato mi colse di sorpresa fecendomi sobbalzare sulla sedia.
Ora non restava che attendere qualche istante per avere il responso.
In caso positivo si sarebbe attivata la parte di portale da cui scaricare i titoli di viaggio messi a disposizione dall'organizzazione.
"Allora? Dove si va?"... Francesco che poco prima era rientrato dall'ufficio si materializzò alle mie spalle .
"Ora vediamo" ...dissi...
"Ding Ding".
Al secondo segnale cliccai sulla voce "Location" che finalmente era diventata accessibile.
Già mentre la selezionavo e copiavo mi dicevo che l'indirizzo non mi suonava nuovo.
Incollai tutto su Google Map e premetti invio.
"Bingo! Si torna sul luogo del delitto" fu la reazione eccitata di Francesco.
Cazzo. Avevo letteralmente la pelle d'oca e mi sentivo come un'adolescente appena invitata al ballo delle debuttanti.
Era da tempo che speravamo, prima o poi, di tornare laddove tutto era cominciato.
"OK. Adesso a nanna. Domani sarà una giornata intensa" dissi con malcelata soddisfazione.
Mentre mi infilavo sotto le lenzuola non potei fare a meno di notare che la notizia e i ricordi di quella prima festa ad invito avevano eccitato non poco anche Francesco.
Lui mi prese il viso con le mani e mi baciò con passione.
"No amore" lo stoppai mentre allungavo la mano per spegnere la luce. "Non sai quanto vorrei farlo anche io ma domani sera dobbiamo dare il meglio di noi".
"Hai ragione amore. Come sempre del resto" replico Frency girandosi sul fianco opposto.
Passammo tutto il viaggio a ripercorrere ogni istante di quella prima sera.
In particolare ci chiedevamo se The Lord, The Lady, CatGirl e tutti gli altri facessero ancora parte della combriccola libertina che aveva contribuito a svezzarci, introducendoci nel mondo dello scambio d'elite.
Arrivammo sul posto che era già buio.
I due rapaci in marmo bianco erano sempre lì, appollaiati sulle colonne in pietra ai lati dell'imponente cancello in ferro battutto.
Mi ero sempre chiesta se le telecamere di sorveglianza fossero inserite nei loro piccoli occhi che, con fare minaccioso, scrutavano gli avventori che si avvicinavano all'ingresso del maniero.
"Che strano non ci sono i soliti due tipi a piantonare l'ingresso" dissi a Francesco con un pò di nervosismo...."mi davano sicurezza".
Francesco parve quasi non ascoltarmi. Scese dall'auto e si avvicinò al lato del cancello, laddove era posizionato una sorta di pannello elettronico.
Lo vidi estrarre la tessera dell'organizzazione dalla tasca, avvicinarla al pannello e armeggiare sulla tastierino posto su un lato..
Dopo alcuni secondi le possenti ante iniziarono a muoversi, precedute dal rumoroso "Clanck" del meccanismo di sblocco.
"La tecnologia avanza" disse Frency sorridendomi mentre risaliva in macchina e mettendo velocemente in moto.
Mentre attraversavamo l'ingresso non potei fare a meno di notare che non mi ero sbagliata; gli occhi dei rapaci ora brillavano di un rosso intenso.
Per il resto non era cambiato nulla: il viale splendidamente curato, le luci soffuse che rendevano ancora più affascinanti le merlature della costruzione, la piscina scoperta illuminata da alcune lampade subacquee e... le macchine extralusso che stazionavano nel parcheggio della reggia.
Anche il portone d'ingresso era ancora uguale.
Mentre ci incamminavamo lungo l'imponente corridoio, passando affianco allo scalone che portava alle stanze superiori mi sentii come di rivivere quella prima volta. Sentii un brivido.
Francesco doveva averlo capito perché mi prese la mano e "tranquilla...sei strafica come al solito... le fai fuori tutte anche stasera".
Lo ringraziai stringendo a mia volta la sua mano ancora più forte.
Anche la musica simil-tantrica proveniente dal "salone delle feste" (come affettuosamente lo avevamo ribattezzato a suo tempo) non era cambiata.
Il cuore mi batteva all'impazzata mano a mano cha avanzavamo verso l'unica stanza illuminata.
"Cazzo....siamo in ritardo!"
Non potei che annuire in silenzio all'esclamazione di Francesco
La scena che ci si presentò davanti non appena arrivati sull'uscio della sala mi riportò indietro come in un flashback.
AL centro della stanza una splendida e giovanissima coppia completamente nuda attendeva in piedi.
Gli altri ospiti, alcuni completamente svestiti altri in boxer o lingeri, chinavano il capo al passaggio di un'altra coppia che doveva essersi appena alzata dal tronetto in fondo alla sala e che ora si stava avvicinando alla coppia al centro.
"The Lord e The lady...." mi sussurrò all'orecchio Francesco mentre mi abbassava la lampo del vestito da sera facendolo scivolare a terra.
"Si ... e c'è anche CatGirl" annuii mentre mi aggiustavo il reggiseno a balconcino e col tacco 12 allontanavo maldestramente il vestito nel tentativo di nascondenderlo dietro lo stipite della porta.
"Sempre una gran fica" mi sorpresi a sussurrare mentre percepivo Francesco armeggiare dietro di me.
Si stava spogliando anche lui.
Allungai una mano per accarrezzarlo proprio li.
Sentii che il cazzo gli si stava gonfiando nei boxer a riprova che la scena non lasciava indifferente nemmeno lui.
Entrammo nella stanza sperando di essere invisibili almeno per qualche istante e ci accomodammo davanti al primo divanetto disponibile.
Non potei non notare lo sguardo compiaciuto che CatGirl ci rivolse per una frazione di secondo prima di tornare alla sua mansione.
Si avvicinò alla coppia al centro e con un pennarello iniziò a scrivere sulla parte alta del petto dell'uomo, per poi spostarsi su quello della ragazza.
"Sono dei nuovi iniziati" dissi rivolgendomi a Francesco.
"Si.... non è cambiato niente... anche The Lord e TheLady sono ancora in gran forma" replicò lui.
Non potei che annuire, ammirando il bastone nodoso che pendeva rigonfio fra le gambe del corpulento padrone di casa.
Teneva il saio sapientemente arrotolato fra le mani, proprio come se volesse mostrare a tutti i convenuti il suo invidiabile "scettro del comando".
Come da copione The Lord si accovacciò di fronte alla ragazza avvicinando il viso alla vulva.
Allo stesso tempo TheLady si inginocchiò di fronte al giovane il cui cazzo sembrava in procinto di esplodere.
Lo afferrò delicatamente con una mano, scappellandolo completamente in modo tale che il glande fosse ben visibile.
Attese alcuni secondi, quanto bastava affinché alcune gocce di liquido lubrificante facessero capolino all'altezza del frenulo, precipitandosi a raccoglierle con veloci colpi di lingua.
"No... non è cambiato proprio niente" dissi, osservando i padroni di casa che, una volta espletata la loro mansione, si rialzavano tornando al loro posto d'onore.
"Se non ricordo male ora tocca a noi..:" sussurrai.
Non feci in tempo a terminare la frase che CatGirl con un cenno della mano invitava tutti gli ospiti ad avvicinarsi ai nuovi adepti.
Mi resi conto che mentre avanzavo verso il centro della sala trascinando Frency per mano stavo accelerando il passo.
Credo fosse una reazione inconscia per scusarmi dell'essere giunta in ritardo alla festa.
In questo frangente volevo arrivare prima degli altri per farmi perdonare.
Quando fummo di fronte a CatGirl lei ci accolse con un meraviglioso sorriso.
Mi aspettavo che ci invitasse a prendere posizione ai piedi della coppia per assaporare i loro umori, come previsto dal cerimoniale.
Invece, con mia sorpresa, ci invitò con un cenno della mano ad accomodarci da un lato e lasciare passare prima gli altri ospiti.
"Ecco. L'abbiamo fatta incazzare. La prossima volta fidati subito del navigatore invece di voler fare di testa tua..." rimproverai Francesco cercando di non essere sentita da altri.
Lui non replicò. Attese che anche l'ultima ospite si inginocchiasse di fronte al ragazzo che stava dando evidenti segni di cedimento, il che era del tutto normale considerando la teoria di strafiche (corpi da fare invidia agli angeli di victoria's secret, per intenderci) che si erano avvicendate a sollazzare il suo ragguardevole membro.
"Adesso CatGirl lo finisce..." mi sussurrò Francesco, evidentemente ripresosi dalla mia ramanzina.
In effetti, esattamente come successo a noi alcuni anni prima, CatGirl attese che anche l'ultimo ospite si fosse riaccomodato al suo posto, poi si posizionò di fronte alla ragazza.
Con movenze da esperta ginnasta si accovacciò, in perfetto equilibrio, sui tacchi a spillo. Le cosce aderenti ai polpacci e la schiena perfettamente eretta.
In quella posizione era ancora più eccitante.
Reclinò leggermente il capo in modo tale da poter raggiungere la vulva della ragazza e iniziò a penetrarla con la lingua.
Questa iniziò a gemere; mi aspettavo di sentirla raggiungere l'orgasmo da un momento all'altro.
Scorgevo chiaramente i rivoli di umore scendergli lungo le cosce.
Era evidente che stava per godere: sarebbe bastato un solo colpo di lingua ben assestato.
All'improvviso CatGirl sollevò il viso dalla vagina rigonfia all'inverosimile e senza rialzarsi fece un passo sul lato mantenendo comunque la posizione accosciata.
Mi sorpresi a pensare che doveva veramente avere un trascorso da ginnasta per poter mantenere quella postura così a lungo.
Fui scossa dalle mie riflessioni da Francesco che con un leggero colpo di gomito sul braccio:"ehi...ce l'ha con me..?" mi disse.
CatGirl lo stava fissando e con un lieve cenno del capo gli fece cenno di accomodarsi al suo fianco.
"Si ...vai..!" replicai io esasperando l'esortazione anche con un cenno del capo.
Non senza invidia da parte mia (non nego che era venuta anche a me una gran voglia di leccare quella fica sbrodolante umori) Francesco non se lo fece ripetere due volte e si inginocchiò di fronte alla ragazza.
CatGirl gli pose una mano dietro la nuca sospingendolo delicatamente verso la vulva della ragazza.
Poi, mentre Francesco iniziava a penetrarla con la lingua, CatGirl (sempre tenendo una mano sulla nuca di Francesco) si alzò in piedi posizionandosi da un lato di fronte alla ragazza.
"Allora sei umana anche tu..." pensai con colpevole soddisfazione.
Dapprima CatGirl osservò per alcuni istanti l'iniziata che gemendo godeva del trattamento del mio Frency.
Poi le prese delicatamente il viso fra le mani e avvicinò la sua bocca, impreziosita da un impeccabile rossetto, a quella della ragazza.
Come previsto dal rituale cui anche noi eravamo stati sottoposti alcuni anni addietro, le lingue delle due donne (ben visibili dagli astanti) iniziarono a rincorrersi, lasciando cadere alcune gocce di saliva sui rispettivi seni.
CatGirl non era solita disperdere gli umori che uscivano dal corpo dei propri partner, di qualunque natura essi fossero.
Anche questa volta non si smentì: dopo alcuni secondi di effusioni orali abbassò il viso, iniziando a leccare con avidità la saliva che la ragazza aveva fatto colare sulle sue splendide tette.
Riportando una mano sulla nuca di Francesco, in modo tale da produrre una pressione maggiore sulla vagina dell'iniziata, iniziò a mordicchiarle e succhiare i capezzoli.
Il viso sempre più paonazzo della ragazza e l'andirivieni sempre più frenetico della testa di Francesco, ormai letteralmente sprofondata fra le sue cosce, era un chiaro sintomo dell'orgasmo imminente.
Un liberatorio "Aaaahhhh ...I'm coming!!!..." sussurrato dalla nuova venuta confermò la cosa, mentre tutti gli astanti, su invito di CatGirl, prorompevano in un fragoroso applauso.
"Ti sei divertito ...porco?" In queste situazioni mi diverte sempre inveire contro Francesco con epiteti di finta gelosia.
"Certo Troietta del mio cuore..." replicò lui con ironia.
Non resistevo più. Iniziai a limonarlo e leccargli il viso alla ricerca di qualche goccia del prezioso nettare lasciatogli dalla neofita.
"Mi sa che ora tocca a te tesoro". Guardai con sorpresa Francesco dal momento che non era mai lui il primo a staccarsi quando ci baciavamo.
Seguii il suo sguardo cha ammiccava verso il centro della sala.
CatGirl aveva ripreso la posizione accosciata (azz... di nuovo...che resistenza, pensai con sempre più invidia) ma questa volta di fronte al ragazzo, il cui cazzo (lo avevo notato con molto interesse) non aveva mai perso l'erezione mentre osservava la sua compagna al centro delle attezioni.
Tantopiù che non lo avevo mai visto masturbarsi durante tutto il tempo.
Iniziavo a desiderare fortemente di poter succhiare quello splendido cazzo, ma mai avrei pensato che questa possibilità si sarebbe concretizzata in così breve tempo.
"Magari..." sussurrai "non siamo mica noi gli ospiti d'onore... il tuo è stato uno strappo alla regola e..." non feci in tempo a completare la risposta all'affermazione di Francesco che CatGirl dopo aver assestato alcuni corposi affondi con la bocca sul membro dell'uomo, si scostò da un lato e rivolse lo sguardo verso di me.
Colsi immediatamente il cenno di invito, questa volta accompagnato da un inequivocabile labiale: "would you like to help me"?
Non me lo feci ripetere due volte. Francesco aveva visto giusto.
Mi accostai alla coppia e non volendo essere da meno della indiscussa prima donna, tentati il tutto per tutto.
Come se non avessi mai fatto altro nella vita iniziai a flettere le gambe divaricandole; sentii che il tacco a spillo, per quanto sottile, stava facendo ottimamente il suo lavoro e non dava segni di cedimento.
Una volta raggiunta la posizione con le cosce appoggiate ai polpacci mi resi conto che non ero poi così scomoda come temevo..anzì.
Il cazzo del ragazzo, splendidamente addobbato da un congruo numero di venature rigonfie, svettava esattamente di fronte al mio viso.
Mi sentivo tutti gli occhi della sala addosso e il mio istinto esibizionista stava facendo la ola, non vedendo l'ora di scatenarsi.
Ricambiai a mia volta lo sguardo del ragazzo che mi fissava, sicuramente convinto che da li a poco mi sarei prodigata in un deepthroat da infarto.
Era evidente che non ce la faceva più e che la voglia di scaricarmi addosso tutto il suo nettare stava prendendo il sopravvento sul desiderio che lo lavorassi un pò con la bocca.
I testicoli rigonfi all'inverosimile non facevano che confermare la situazione.
"Come on baby...Suck them!". L'invito di CatGirl ("succhiale") mi fece capire che anche lei aveva colto il mio interesse per lo scroto dell'uomo.
Presi la ragguardevole asta con la mano, la sollevai leggermente scostandola da un lato e socchiudendo gli occhi per godere completamente di quella prelibatezza, iniziai a succhiare con avidità le palle del ragazzo.
Ne percepivo il movimento impazzito all'interno dello scroto. Succhiavo e leccavo...leccavo e succhiavo.
Riaprii gli occhi nel momento in cui sentii che qualcos'altro, oltre alla mia mano, si era impossessata del cazzo.
Le labbra di CatGirl sbattevano contro il mio pollice e il mio indice sinistri con ritmo cadenzato.
Accomodai la presa, assestando la mano e sollevando indice ed anulare per appoggiarli al pube dell'uomo, così da sostenere l'asta con solo tre dita, in modo tale da agevolare la bocca di CatGirl nel suo andirivieni.
Continuammo così per alcuni istanti che per il ragazzo dovettero sembrare paradisiaci e interminabili allo stesso tempo.
Grazie all'esperienza accumulata in alcuni anni di giochi (nonché svariati partner) mi resi conto che l'orgasmo era imminente.
Non volevo perdermi una sola goccia di quel liquido caldo e pur consapevole di stare correndo il rischio di risultare scortese (ero pur sempre un'ospite) approfittando di uno dei pochi istanti in cui il membro dell'uomo non stazionava nella bocca di CatGirl, con una mossa repentina lo rivolsi verso di me (in fin dei conti in quel momento ero io al timone) e senza indugio me lo affondai fino in gola.
Mi fermai alcuni istanti in quella posizione.
Sentivo le venuzze del cazzo pulsare all'impazzata nella mia bocca.
Con la coda dell'occhio diedi un'occhiata a CatGirl che a quanto pare non se l'era presa e sorrideva compiaciuta.
"Aaaahhhh....fuck...I come .... I come..." il gemito del ragazzo non fece che confermare quanto la mia bocca stava percependo da alcuni istanti.
Il pulsare delle venuzze aveva lasciato il posto a dei veri e propri colpi di frusta che mi colpivano il palato.
Il cazzo dell'uomo stava per eruttare sperma e iniziava a singhiozzare all'interno della mia cavità orale.
Di li a poco avrebbe iniziato a riversare il suo seme e io ero pronta ad inghiottire fino all'ultima goccia, dal momento che il sapore del liquido lubrificante pre-eiaculatorio (uscito copioso fino a quel momento) faceva presagire che il dessert servito dai testicoli dell'uomo sarebbe stato di prima qualità.
Ma non avevo fatto i conti con CatGirl.
All'esclamazione del ragazzo che annunciava la sborrata percepii nettamente un delicato ma convinto strattone provenire dalla sua mano, che dal momento in cui avevo fagocitato il cazzo dell'uomo mi tratteneva delicatamente per i capelli.
Compresi che anche lei reclamava la sua parte. Convenni fra me che in effetti lo "strappo al rituale" forse non poteva spingersi oltre.
Tolsi rapidamente il cazzo dalla bocca, lasciando la presa in modo tale che il legittimo proprietario potesse completare l'opera come previsto dal regolamento.
Quantomeno mi sarei goduta, come tutti gli astanti, lo spettacolo della schizzata, dal momento che (ricordavo bene cosa era successo con Francesco) il rituale prevedeva un facial in piena regola con la "direttrice" a bocca spalancata di fronte all'iniziato.
Quanto sperma avrebbe ingoiato la donna lo avrebbe deciso solo il ragazzo, in base alla direzione verso la quale avrebbe deciso di orientare gli schizzi.
Ero quindi li lì per allontanarmi dalla scena così da potermela godere al meglio ma la presa della mano di CatGirl non accennava a diminuire.
Non capivo che intenzioni avesse.
Poi, con un piccolo strattone alla mia coda di cavallo rivolse repentinamente il mio viso verso il suo e iniziò a baciarmi con la lingua, facendomi capire che si aspettava altrettanto da me.
Capii immediatamente dove voleva arrivare.
Spinsi fuori la lingua dalla bocca il più possibile, in modo tale che il nostro bacio saffico fosse ben visibile a tutti.
Nonostante l'estrema eccitazione tenevo gli occhi ben aperti perché non volevo perdermi un solo istante di quella scena.
Le labbra di CatGirl, il cui make up rosso non dava alcun cenno di cedimento, in quel momento erano per me altrettanto invitanti delle piccole e grandi labbra di una vagina.
Mentre continuavo ad avvinghiare la mia lingua a quella della donna che avevo di fronte, vidi chiaramente il primo schizzo partire dal glande e colpirle il viso, ricadendo dal ciuffo ribelle sulla tempia per terminare sulla guancia.
"Puoi fare di meglio ragazzo.." pensai sperando di avere qualche capacità telepatica.
Rimasi in attesa della seconda sciabolata. "Eccola che arriva..." pensai vedendo il cazzo avere un sussulto più intenso...
Il fiotto questa volta mi parve più intenso del precedente, infatti il liquido bollente mi colpì dapprima lo zigomo per poi attraversare il lato esterno della bocca e terminare la sua corsa sul mento.
CatGirl non perse tempo, precipitandosi a raccogliere quest'ultima parte di nettare mentre io mi leccavo con avidità l'angolo delle labbra con la punta della lingua.
Poi ricominciammo a leccarci scambiandoci l'ancora magro raccolto, confidenti che la messe sarebbe da li a breve sopraggiunta ancora più copiosa.
Come se avesse colto il desiderata, il nostro colono decise che la vendemmia doveva essere d'annata.
Gli schizzi iniziarono a susseguirsi più frequentemente: uno, due, tre ... su nasi, occhi, bocche.
La direzione impressa dal ragazzo iniziava a diventare interessante dal momento che le nostre lingue iniziarono a grondare sperma.
Ci impegnammo al massimo cercando di disperdere la minor quantità di sperma possibile.
In questo senso distinguevo chiaramente la deglutizione continua messa in atto da CatGirl.
Altrettanto doveva essere per lei nel vedermi ingurgitare con avidità la copiosa sborrata che il ragazzo ci stava propinando.
Non mi ero sbagliata. Negli utili giorni il ragazzo doveva aver seguito una dieta perfetta per l'occasione.
Sapeva di un morbido bouquet, con retrogusto di ananas.
Uno dei miei preferiti.
Mi risollevai stiracchiando i bicipiti provati dalla posizione.
Ero molto fiera di me e altrettanto doveva essere Francesco dal momento che: "cazzo... che brava ...ti avevo detto che le avresti stese tutte ...ma non pensavo che avresti resistito così tanto in quella posizione" mi disse sorridendo.
"Visto... mi sottovaluti...e ti dirò che non è poi così scomoda...anzi è estremamente eccitante. Ad un certo punto ho pensato di venire ...forse perchè in quella posizione fica e culetto sono completamente dilatati e la sensazio è molto piacevole... tanto più se hai di fronte uno splendido manzo in procinto di schizzare...".
Mi divertivo sempre a fare la puttanella con Frency al termine delle mie performance sessuali.
"Che splendia troia che sei..." era la sua immancabile replica, che a dispetto del tono mi lusingava una cifra.
Osservai non senza un pò di invidia la giovane coppia stravolta passarci davanti per dirigersi al piano superiore e non potei fare a meno di pensare a qualche giochino da fare con loro la sera successiva.
Li stavo ancora seguendo con lo sguardo quando percepii una figura femminile che si avvicinava a noi.
"Welcome Back Lunatici!". CatGirl si era avvicinata per darci il benvenuto ufficiale. Teneva ancora in mano il clinex che aveva appena utilizzato per ripulirsi e lo lasciò cadere nell'apposito raccoglitori nelle vicinanze.
"Thank you" replicai con un pò di imbarazzo aggiungendo "We apologize for the delay".
"Non preoccupatevi... avevamo appena iniziato".
Il suo repentino cambio di lingua mi fece capire che il nostro accento Italiano le aveva ricordato la nostra provenienza.
Noi, al contrario, ricordavamo molto bene che parlava il nostro idioma come una madre lingua.
Invece avevamo accantonato da tempo l'idea che CatGirl e la segretaria del capoufficio di Francesco potessero essere la stessa persona.
Benché ci avesse lasciato piuttosto basiti il fatto che, per una strana coincidenza, la collega fosse stata trasferita (per esigenze familiari, dicevano) in una filiale oltre confine, solo poche settimane dopo l'ultima serata della nostra iniziazione.
"Chiaro che adesso dovrete subire una punizione esemplare" riprese CatGirl con fare ironico, distogliendomi dalle mie riflessioni.
"Scherzi a parte... come avrete capito da quanto successo.. anche questa sera non siete dei semplici ospiti".
"In effetti il trattamento che ci avete riservato è alquanto fuori dagli schemi" replicò Francesco. "Cosa dobbiamo aspettarci?".
Il sorriso di CatGirl era tutto un programma mentre, prendendomi per mano..."venite...vi faccio vedere la nostra stanza dei giochi"
(Continua...)