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Credo che non c'entri proprio nulla: primo, non sono gli anni 90 ma gli anni 2000; secondo, non c'è mezza scena erotica.
Piuttosto dovrebbe essere questo:
Doppio gioco 1
ita.xhamster.com
Credo che non c'entri proprio nulla: primo, non sono gli anni 90 ma gli anni 2000; secondo, non c'è mezza scena erotica.
Justine ovvero le disavventure della virtù
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Justine ovvero le disavventure della virtù è un film del 1969 di genere Horror/Drammatico, diretto da Jesús Franco, con Klaus Kinski, Romina Power, Maria Rohm, Rosemary Dexter, Jack Palance, Sylva Koscina. Titolo originale: Marquis de Sade: Justine.
Tratto dal romanzo Justine o le disavventure della virtù del Marchese de Sade.
Trama
Chiuso in carcere, il Marchese de Sade trascorre le giornate tra deliranti visioni che gli ispirano il manoscritto del romanzo dedicato alle avventure di Justine e Juliette, due giovani sorelle che vivono nella Francia del XVIII secolo. Rimaste improvvisamente orfane, Justine e Juliette sono costrette ad abbandonare il collegio per procurarsi da vivere. Le loro strade a questo punto si dividono: la bionda e viziosa Juliette va a lavorare nel bordello di Madame de Buisson, a Parigi, e di lì fa fortuna passando di delitto in delitto, uccidendo senza esitare chiunque si ponga sulla sua strada, per diventare infine la mantenuta di un Conte. La mora e virtuosa Justine invece si stabilisce a casa di Monsieur de Harpin, lavorando come sguattera, ma quando rifiuta le avances di viene accusata ingiustamente di furto, mandata in prigione e condannata a morte. Evasa in modo avventuroso al seguito della Madame Dubois, la più celebre delinquente di Francia, Justine deve difendersi dalla foia degli accoliti della donna che l'ha salvata. Finché, durante una fuga, ha la fortuna di imbattersi nel romantico pittore Raymond, che la ospita nella sua casa. Ricercata dalle guardie, Justine deve abbandonare il nido d'amore e nascondersi nel palazzo del marchese di Bressac, dove lavora come cameriera personale della marchesa. Il marchese, omosessuale, uccide la moglie e si libera della cameriera, che aveva messo a parte dei suoi progetti criminali, non prima però di averle impresso a fuoco sul petto la lettera "M", che al tempo costituiva il marchio dell'infamia. A Justine non resta che cercare ricovero in un convento, dove è accolta molto affettuosamente da fratello Antonello e dai confratelli. I frati tuttavia si rivelano ben presto un manipolo di sadici e iniziano a sottoporla a torture, come fanno da tempo alle altre giovani ospiti del convento. Approfittando di un incendio, Justine riesce anche questa volta a fuggire, ma è intercettata dalla Madame Dubois, che la costringe ad esibirsi nuda su un carro teatrale. Ma durante lo spettacolo, alla vista del marchio dell'infamia, il pubblico la addita come assassina. Justine è sul punto di essere arrestata, quando interviene a sorpresa la sorella Juliette, che la scorge da una carrozza e chiede al suo potente amante di farla liberare all'istante. Così, concluse le rispettive avventure, Justine e Juliette si riuniscono e, grazie alle scelleratezze della sorella, Justine riesce anche a coronare il suo sogno d'amore, abbandonando la scena mano nella mano con il pittore Raymond, suo futuro sposo.
Produzione
La sceneggiatura è firmata dal produttore Harry Alan Towers.
Il film venne girato nel 1968, quando Romina Power aveva 16 anni. Le riprese, durate sette settimane, ebbero luogo in Spagna. In particolare alcune scene furono girate nel celebre Parco Güell di Antoni Gaudí a Barcellona. Nel film l'ingresso del Parco Güell viene utilizzato come esterno della casa del pittore Raymond, mentre l'interno del parco stesso nel film viene utilizzato come location del convento di Frate Antonello e dei suoi sadici confratelli.
Critica
Alle prese con professionisti del crimine e aristocratici assassini, la povera orfana Justine patisce oltraggi e peripezie di ogni genere, attaccata ostinatamente alla sua ingenua virtù. Diretto da un prolifico regista madrileno che, sotto vari pseudonimi (Jess Frank, Robert Zinnermann, David Kuhne, Clifford Brown, Toni Falt, Frarik Hollman, ma il cui vero nome è Jesús Franco) era capace di girare anche 8 o 9 film all'anno, è uno stravagante pasticcetto sadomaso. Ispirato al romanzo Justine, ou les malheurs de la vertu (1791) di Donatien-Alphonse-François de Sade (1740-1814). (Morandini ⭐)
Ancora un film del regista spagnolo Jesús Franco con una giovanissima e bellissima Romina Power.
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv: In onda alle ore 21.20 su Cielo. (canale 26 del digitale terrestre).
oppure il link allo streaming (ITA) =
Buona visione
Per chi in questo periodo è costretto in casa e si annoia.
(P.S. I link sono presi da google ma se qualcuno ritiene che debbano essere tolti sarà fatto)
Quello di Romina è stato un errore di gioventù. Ma varrebbe la pena spendere qualche parola in più per il regista Jesus Franco, uno degli inventori del genere sexploitation, caratterizzato da una narrativa morbosa (tra vampiri, SS, iniziazioni sataniste) che vide tra le migliori interpreti la sua attrice principale, nonché musa ispiratrice e moglie, la bellissima catalana Lina Romay. Prima delle deriva porno degli anni 80, francamente trascurabile e decisamente brutta.Romina io me la farei anche adesso con qualche chilo in più è ancora più bella 😋😋😋
La Guerritore è una garanzia (Scandalosa Gilda, Fotografando Patrizia, etc.). Attrice vera, oltretutto, formata a teatro a fianco del marito Gabriele Lavia.Femmina
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Femmina è un film del 1998 (ITA) di genere Drammatico/Thriller, con Monica Guerritore, Alberto Di Stasio, Roberto Farnesi, Sara Anticoli, Simona Caramelli, Massimo Alì. Durata 93 minuti.
Tratto da un soggetto di Giuseppe Patroni Griffi.
Trama
Sposata e madre di una bambina di sei anni, Silvia conduce una vita in apparenza tranquilla. Il marito fa un lavoro che lei non conosce bene ma ciò non la turba più di tanto. Passa le giornate in maniera pigra, finché una mattina, in un bar affollato, un giovane le rovescia sulla camicetta del caffè. Il giovane si scusa, cerca di rimediare, e Silvia all'improvviso sente scattare un'attrazione, di cui da tempo aveva perso il ricordo, una sensazione che non viveva da anni. Si rivedono e tra loro due comincia una relazione che si fa sempre più vitale, istintiva, selvaggia. S'incontrano in maniera clandestina, e lui una volta le chiede perché non divorzia. Lei risponde che il divorzio non è sufficiente, perché sente la necessità di cancellare completamente la vecchia immagine di sé stessa, e per farlo ha bisogno di un gesto estremo, uccidere il marito. Dopo qualche incertezza, i due mettono in atto un piano che però fallisce. Nella confusione, Alberto, il marito, uccide il giovane, poi nell'appartamento irrompono gli agenti del Servizio Segreto, del quale si scopre che il marito fa parte. A Silvia viene detto che tutto sarà messo a posto: il marito verrà inviato lontano in missione, e lei dovrà riprendere la vita di sempre. Vanno via, e Silvia rimane da sola sul divano di casa.
Critica
Moglie docile di un agente dei servizi segreti e madre di una bambina, Silvia scopre la propria femminilità a lungo repressa in una relazione con il bello e trucido Farnesi, ma il tradimento e la separazione non le bastano. Progetta di uccidere il marito che non ci sta, si sbarazza del rivale e la risottomette ai suoi doveri di sposa. Scritto da Giuseppe Patroni Griffi su un'idea della stessa M. Guerritore ("Almeno una volta nella vita ogni donna ha avuto la tentazione di disintegrare il proprio uomo..."), considerato stracult da Marco Giusti, è un melodramma erotico rischiosamente sopra le righe che rivela in M. Guerritore qualcosa di eroico come quando va in giro nuda al freddo per piazza Farnese a Roma sotto un cappottone da uomo. Si mette con scrupolo al suo servizio il siciliano G. Ferlito, cresciuto a Firenze dove ha fatto diversi medi e lungometraggi in video tra cui Contraccolpo (1989), Gabbiano d'oro a Bellaria. (Il Morandini ⭐⭐ )
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv. In onda oggi alle ore 00.42 su Cine34. (canale 34 del digitale terrestre).
link streaming = https://rarefilms****/watch-femmina-1998/full-sv1.html
link scene nude = https://videocelebs.net/monica-guerritore-nude-femmina-1998.html
(P.S. I link sono presi da google ma se qualcuno ritiene che debbano essere tolti segnalatelo agli amministratori)
Di Eriprando Visconti ricordo i morbosissimi e controversi "La orca" e "Oedipus orca" con un giovanissimo Michele Placido e la bellissima Rena Niehaus.Malamore
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Malamore è un film del 1982 (ITA) di genere Drammatico, diretto da Eriprando Visconti, con Jimmy Briscoe, Nathalie Nell, Antonio Marsina, Remo Girone, Leopoldo Trieste, Monica Scattini.
Trama
Friuli, autunno del 1917. Il nano Marcello Giammarco, figlio unico di un ricco avvocato, viene tenuto dal padre confinato in una maestosa villa di campagna nei dintorni di Palmanova. La villa si trova nelle retrovie italiane del fronte ed è stata parzialmente adattata a ospedale militare.
In quest'irreale atmosfera, tra servitori e moribondi, che precede la disfatta di Caporetto, il cortese e dignitoso Marcello cerca di condurre un'esistenza normale, inseguendo il sogno sentimentale di legarsi a Maria, una prostituta del locale postribolo.
La morte del padre, colpito accidentalmente da un colpo d'artiglieria durante la presa di Palmanova, investe Marcello della responsabilità sul grande patrimonio familiare, mentre la sua villa, dove continua ad abitare, diviene sede di un comando delle retrovie austriache. Anche il postribolo cambia usanze e clienti: ora tutti militari austriaci. In quei momenti d'estrema incertezza sociale e morale, il ricco patrimonio di Marcello diviene un obiettivo possibile e una speranza di rivincita per alcuni negletti, manovrati da uno scaltro profittatore, ai quali la guerra sembra avere tolto ogni futuro e ogni senso etico.
Curiosità
Realizzato tra grandi difficoltà economiche, determinate dalla non facile previsione d'incassi e limitato da un budget assai ristretto, il film mostra un'attenta ricostruzione del contesto epocale attraverso una minuziosa scelta dell'oggettistica, dei vestiario e delle uniformi militari. Notevole l'impiego di veicoli d'epoca originali, a motore e a trazione animale. Tra i molti pezzi di grande pregio spiccano una Lancia Tipo 51 Sport del 1908 e una Lancia Tipo 54 Torpedo del 1909, concesse dal Museo Vincenzo Lancia di Torino.
Critica
1915, in un paesino del Veneto, zona di guerra: un nano conosce tre soldati ricoverati in un ospedale militare di cui uno cieco e uno monco, che decidono di derubarlo con la complicità di una prostituta. Film amaro e asfittico, pesante e superficiale. Una cornice senza quadro. (Il Morandini ⭐⭐)
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv. In onda oggi alle ore 21.15 su Cielo HD. (canale 26 del digitale terrestre).
link streaming ENG = https://ww1.m4uhd.cc/watch-movie-malamore-1982-256686.html
link scene nude = http://ancensored.com/clip/malamore/Serena-Grandi/58eccf8563553cca368b456d
http://ancensored.com/clip/malamore/Serena-Grandi/58ebc11963553c287a8b4585
http://ancensored.com/clip/malamore/Nathalie-Nell/58ebe10a63553cb63c8b458b
http://ancensored.com/clip/malamore/Nathalie-Nell/58ebdea263553c11408b456f
http://ancensored.com/clip/malamore/Nathalie-Nell/58ebc4d563553ccb7e8b4592
http://ancensored.com/clip/malamore/Nathalie-Nell/58ebc45f63553c297a8b4581
http://ancensored.com/clip/malamore/catherine-ohotnikoff/58ebc3cb63553c5d698b457b
http://ancensored.com/clip/malamore/Monica-Scattini/58ebc1cc63553c5e058b45ad
http://ancensored.com/clip/malamore/elisabeth-kaza/58ebdc8063553cb6798b4596
http://ancensored.com/clip/malamore/cinzia-cavalieri/58ebd96363553ceb798b4578
http://ancensored.com/clip/malamore/cinzia-cavalieri/58ebc75163553c257a8b4580
(P.S. I link sono presi da google ma se qualcuno ritiene che debbano essere tolti segnalatelo agli amministratori)
Bellissima donna, bravissima attrice compagna dell'altrettanto grande Franco Nero.Maddalena
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Maddalena è un film del 1971 di genere Drammatico/Romance, diretto da Jerzy Kawalerowicz, con Lisa Gastoni, Eric Woofe, Ivo Garrani, Paolo Bonacelli, Barbara Pilavin, Ermelinda De Felice. Durata 105 minuti.
Trama
Maddalena è ormai stanca del suo noioso matrimonio con suo marito ed è per questo che, di notte, si dedica all'alcol, alle droghe e a svariati uomini, anche sconosciuti. Un giorno la donna incontra il nuovo sacerdote del paese e, visto il suo debole carattere, decide di sedurlo. Ma l'uomo di chiesa riuscirà a non cedere alle tentazioni di Maddalena?
Curiosità
Lisa Gastoni. Non c’è altra attrice, nel cinema italiano, che ha giocato altrettanto bene con la sensualità del proprio corpo non più ventenne, con la morbosità del suo personaggio di donna borghese decadente e lasciva, che ritorna in forme similari da Grazie zia (1967) a L’immoralità (1978, il suo addio al cinema prima della rentrée con Ozpetek), passando per Di Leo (La seduzione), Petroni (Labbra di lurido blu), ancora Samperi (Scandalo), persino Lattuada (L’amica) e ovviamente per questo delirio di pretenziosità e baroccheggiante languore che è il film italiano del grande Kawalerowicz. Operazione del tutto sfuggita di mano al regista polacco, che se ne è presto disinteressato lasciando ampi poteri decisionali ai produttori (Franco Clementi e Joseph Fryd), i quali ne hanno decretato lo stile già in fase di ripresa, con lo stesso Fryd che pare facesse da interprete-filtro tra il regista e Sergio Bazzini, revisore della sceneggiatura, traducendo in un modo che definire libero è mero eufemismo. Ovvio che il film abbia avuto dei “problemi” e sia sbarcato nelle sale con un ritardo di ben due anni dalla fine delle riprese, in pieno 1972. Di sicuro, il melò di questa ricca e annoiata signora borghese, che per svagarsi si fa portare un prete in casa la notte di capodanno dai suoi amici libertini, cercando in tutti i modi di sedurlo contro la sua volontà, non regge affatto e risulta confusissimo. Ogni interesse naufraga ben presto nel ripetitivo tira e molla tra i due, all’insegna di un conflitto tra cattolicesimo ed erotismo che pervade l’impianto intero (ovvio, con un titolo così…).
Si salva solo la gigantesca prova d’attrice della Gastoni, amplificata dai primi piani di Gabor Pogany che ne svelano la grande generosità e l’audacia anche fisica, ben oltre le aspettative. Il problema, semmai, è nel protagonista maschile Eric Woolfe, legnoso e inespressivo oltre il dovuto. Come prete che tenta di resistere alle tentazioni della carne è piuttosto ridicolo, e non stupisce che questa sia l’unica esperienza cinematografica della sua carriera. Per di più lo script non lo aiuta, e a un certo punto lo troviamo persino trasferito dalla sua parrocchia cittadina in una nuova chiesa ipermoderna ed elettronicamente automatizzata costruita sull’autostrada, di fronte a un autogrill della Pavesi (un’assurdità!), il tutto per sfuggire alle insidie di Maddalena, che ormai è diventata ossessiva oltre ogni limite… Per fortuna c’è Kim Arcalli al montaggio, che aiuta il film sfornando un incipit molto promettente, con la Gastoni che balla sensualissima e procace, su titoli di testa, accompagnata dalle ovvie note morriconiane (organo da chiesa e percussioni tribali), dietro controluci di chiaro sapore psichedelico che giocano a nascondere le scollature del suo vestitino. Come d’abitudine, Arcalli manomette anche la linearità della azioni, montando due volte, verso l’inizio e quasi alla fine, la sequenza dell’incidente in macchina con Ivo Garrani che resta ferito e la Gastoni, sua moglie, che lo lascia morire senza chiamare aiuto. E sempre Arcalli ricostruisce interamene la sequenza finale, la più bella del film, l’unica che resta davvero impressa allo spettatore (ma che forse arriva troppo tardi), con Maddalena che si concede alle onde del mare, nudissima, dopo aver convinto il prete a seguirla. Ma mentre lei si abbandona voluttuosa nell’acqua, convinta d’aver finalmente ottenuto quanto desiderava, lui non smette di nuotare sempre più a largo, senza mai voltarsi…
L’intervento di Kim gonfia la scena oltre la durata prevista, saccheggiando quasi tutto il metraggio disponibile e riempiendola di musica. Ne viene fuori qualcosa di molto passionale e carnale, che racchiude anche l’immagine più forte del film, con la Gastoni che tornata a riva, si rotola nuda tra le onde e la sabbia, disperata e ancora accesa dal desiderio, in quella che forse è la migliore sequenza della sua filmografia… Per girare con Kawalerowicz, l’attrice racconta di aver rifiutato Anonimo veneziano, nonostante un interesse pazzesco di Enrico Maria Salerno, che la riaccompagnava a casa tutti i giorni dal set di L’invasione di Yves Allégret, per leggerle la sceneggiatura e implorarle di accettare la parte. Paolo Bonacelli compare nei titoli di testa tra gli attori secondari, ma la sua parte si riduce a un paio di striminzite inquadrature nella sequenza iniziale, tanto da far pensare ad un qualche rivolgimento di montaggio che ha lasciato fuori altro materiale.
Critica
Bella donna che, in attesa di divorzio, s'è data alla deboscia vede in un giovane prete l'occasione per riscattarsi e lo stringe d'assedio. Ferito gravemente il marito in un incidente d'auto, lo lascia morire e va a confessarsi dal prete amato finché lo spinge a darsi la morte in mare, nuotando verso il largo. Penoso infortunio sul lavoro di un regista polacco con un onorevole passato, peraltro sopravvalutato. Tutto il peggio del cattolicesimo polacco più retrivo in un melodramma mistico-erotico.
(Il Morandini ⭐)
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv. In onda oggi alle ore 21.20 su Cielo (canale 26 del digitale terrestre).
link streaming = https://cb01.taxi/stream/20000-maddalena-streaming-cb01.html
link scene = https://www.aznude.com/view/movie/m/maddalena.html
http://it.ancensored.com/movies/video/maddalena
(P.S. I link sono presi da google ma se qualcuno ritiene che debbano essere tolti segnalatelo agli amministratori)
amo le femmine con il peloLa fine dell'innocenza
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La fine dell'innocenza è un film del 1976 (ITA-UK) di genere Drammatico, diretto da Massimo Dallamano, con Annie Belle, Felicity Devonshire, Ciro Ippolito, Maria Rohm, Charles Fawcett, Al Cliver. Durata 86 minuti.
Trama
La giovane e bellissima Annie è cresciuta insieme all'ambiguo Michael, il quale si è fatto passare come suo padre dopo la morte dei veri genitori della ragazza. I due si trasferiscono ad Hong Kong dove l'uomo viene arrestato e Annie viene affidata ad una coppia borghese che la conduce alla scoperta del sesso. La protagonista cerca di agguantare la libertà e trova un ideale rifugio presso un tempio buddista, dove è pronta a ricominciare la sua vita da zero.
Produzione
Il film è stato girato a Cervinia, Courmayeur Hong Kong e a Roma.
Colonna sonora
La colonna sonora, composta da Franco Bixio, Fabio Frizzi e Vince Tempera, è in parte ancora inedita. Ne è stato pubblicato solamente il 45 giri, che riscosse un buon successo, da Cinevox Record contenente il tema del film nella versione cantata da Linda Lee (nome d'arte di Rossana Barbieri, ex-cantante del gruppo Daniel Sentacruz Ensemble), su testo di Ciro Dammicco, e strumentale, suonato da "King" Alvin Set.
Distribuzione
Il film venne distribuito dalla Dear Film International il 19 febbraio 1976 (poco dopo Laure, anche se le riprese della pellicola di Dallamano furono effettuate in realtà prima di quelle del film prodotto da Assonitis) e doppiato dalla Cine Video Doppiatori, con la direzione di doppiaggio di Carlo Baccarini.
Critica
Vera e propria commistione di generi, il film di Dallamano mette insieme suggestioni che sembrano estrapolate da Lolita, Emmanuelle o dalla Justine di Sade, e inserisce il tutto in un contesto esotico (in una scena vediamo addirittura girare un film di kung-fu, genere esploso in Italia tre anni prima). Notava inoltre Alberto Pezzotta: «La fine dell'innocenza, sottilmente, non è tanto quella della verginità (su cui calcava il manifesto, con Annie che si copre i seni con la bambola e una mano che le slaccia i jeans) ma la perdita della fiducia ingenua nei confronti del mondo. [...] Tra i film dell'epoca, è di quelli con la maggiore esposizione di epidermidi e velli pubici. Per Dallamano è anche una scelta precisa per hardizzare una rappresentazione costretta al soft. Il nudo gratuito, che coinvolge tutte le attrici, anche secondarie, è così il prodotto di uno sguardo che sfonda i limiti che gli vengono imposti. E trova nel flou e nel kitsch la chiave per riappropriarsi di una fragranza di visione. Per altro subito ridimensionata da sberleffi autodistruttivi, piccole gag comiche [...] dove vediamo il sorriso di Dallamano, serenamente edonista, mai maniacalmente voyeur».
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv. In onda oggi alle ore 21.20 su Cielo (canale 26 del digitale terrestre).
link streaming ITA = https://www.film1k.com/la-fine-dellinnocenza-1976.html
link scene nude = http://it.ancensored.com/nude-appearance/La-Fine-dell-innocenza/Annie-Belle/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/La-Fine-dell-innocenza/Felicity-Devonshire/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/La-Fine-dell-innocenza/Linda-Ho/
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Leva lo diavolo tuo dal... convento
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Leva lo diavolo tuo dal... convento è un film del 1973 (GER) di genere Erotico, diretto da Franz Antel, con Gabriele Tinti, Femi Benussi, Galliano Sbarra. Durata 92 minuti. Titolo originale: Frau Wirtins tolle Töchterlein.
Trama
Esecutore testamentario di una ricca nobildonna - Susanne Dalette marchesa di Sutherland - dagli avventurosi trascorsi sentimentali il giovane Vincent si reca al convento-collegio di San Gregorio per scoprire quale tra le ragazze di illegittimi natali ivi ospitate sia quella cui andranno i beni della defunta (Susanne è morta, per un accesso di risa - aveva scoperto una sua servetta mentre si concedeva a un becchino - prima di avergliene detto il nome). Le sole tra le allieve del collegio a ignorare il nome della loro madre sono cinque: Anselma, Clarissa, Piroska, Françoise e Susanna. Per dimostrargli di non essere indegne di Susanne e consentirgli in tal modo di capire quale di loro sia sua figlia, le prime tre raccontano a Vincent ispirate da alcuni romanzi erotici, spregiudicate storie di sesso di cui sarebbero state protagoniste mentre Françoise e Susanna non mostrano alcun interesse per l'eredità di Susanne. Divenuta sua moglie la prima, fuggita la seconda col giovane organista del convento, Vincent scopre che tutte e cinque le ragazze sono figlie di Susanne e tutte eredi della sua fortuna.
Produzione
Note: Ultima puntata della saga erotica in costume firmata da Franz Antel e interpretata da Teri Tordai e cominciata con "I dolci vizi della casta Susanna". Nella pellicola sono inseriti spezzoni da film precedenti della serie, in particolare da "Susanna... ed i suoi dolci vizi alla corte del re".
Distribuzione
- LA REVISIONE MINISTERIALE DEL 27/09/2018 HA ABBASSATO IL DIVIETO DI VISIONE DA 18 AI 14 ANNI.
Critica
Il capitolo conclusivo della saga della “casta” Susanna (il suo cognome è tutto un programma: “Dalet”…) si apparenta al decamerotico, suddividendo la storia in singoli episodi caratterizzati da una scurrilità superiore alla media e da quelli che sono i soliti punti di forza e di debolezza delle commedie di Antel: la fotografia elegante e curata di contro alla sceneggiatura àpode e farraginosa. Le cinque protagoniste (la nostra Femi Benussi in testa) si profondono in nudi integrali, mentre Teri Tordai preferisce all’occasione sensuali vedo e non vedo.
MEMORABILE: La sensuale danza della Tordai in osteria. (Homesick su Davinotti.com)
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv. In onda questa notte alle ore 02.12 su Cine 34 (canale 34 del digitale terrestre).
link streaming ITA =
link scene nude = http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/Femi-Benussi/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/Alena-Penz/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/Marika-Mindzenthy/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/Unknown/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/Joanna-Jung/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/Teri-Tordai/
http://it.ancensored.com/nude-appearance/Frau-Wirtins-tolle-T/christina-losta/
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Questo sembra carino, ma non funziona il link...La campagnola bella
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La campagnola bella è un film del 1976 (ITA) di genere Commedia, diretto da Luca Delli Azzeri (Mario Siciliano), con Franca Gonella, Femi Benussi, Gianni Dei, Filippo Torriero, Carla Calò, Riccardo Garrone. Durata 95 minuti.
Trama
In un paesino dell’Italia centrale tutti i notabili, invece di dedicarsi ai problemi contingenti,cercano di spassarsela con le donne disponibili di turno, una delle quali è la prostituta Felicetta, un’altra la giovane Letizia. Le due, in un primo tempo in balia dei lascivi compaesani, si vendicano in seguito legandosi a due giovani e aitanti militari accampatisi nei pressi del paese.
Produzione
Distribuzione
Critica
"Commedia scollacciata d'ambiente campagnolo che si fa apprezzare più che altro per la genuinità verace; le vicende del paesello, tra satira sociale, amanti, corna e tradimenti, sono orchestrate in modo frammentario ma ben rese da un cast di caratteristi e bellezze d'epoca, anche se l'inclusione dei militari - con le solite gag popolari nella commedia del periodo - risulta piuttosto forzata e regala i momenti più puerili. Sempre belle la Gonella e la Benussi, Dei più serio del solito, scatenato Garrone; umorismo semplice semplice e senza pretese ma nel complesso si lascia vedere.". (Herrkinski su Davinotti).
Potete vederlo più comodamente quando lo ripassano in tv. In onda questa notte alle ore 03.37 su Cine 34 (canale 34 del digitale terrestre).
link streaming ITA = https://www.film1k.com/la-campagnola-bella-1976.html
link inizio =
(P.S. I link sono presi da google ma se qualcuno ritiene che debbano essere tolti segnalatelo agli amministratori)