IL CLUB DEGLI AMICI (Capitolo XII – Le pornolimpiadi femminili - prima giornata)

suntopless

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Di seguito il dodicesimo capitolo (di sedici) de "Il Club degli Amici".

L’incontro successivo del club fu dedicato alla prima prova femminile delle pornolimpiadi.
Subito sorse un problema al momento delle iscrizioni. Alla competizione si iscrissero cinque donne, come era ovvio che fosse, ma anche un uomo, Ciccio, pretese l’ammissione alla gara. Ne discutemmo e nonostante ritenessimo la cosa un po’ anomala decidemmo di accontentarlo.
Le concorrenti, più il concorrente, presero possesso delle loro zone. Spiegammo velocemente ai presenti che gli uomini avrebbero avuto la possibilità di mettersi in fila solo due volte in una delle sei zone predisposte, anche sempre la stessa. Come preferivano!
Avrebbe vinto la competizione della giornata colei, oppure colui, che fosse riuscita a fare più pompini, con ingoio, durante l’arco della serata.
Ovviamente tra le concorrenti non figurava Yoko, normalmente restia a fare pompini: proprio non le piaceva! Quando si cimentava in questa specialità, lo faceva solo per amore, solo per donare il massimo piacere al partner che aveva davanti!
Non appena fu dato il via le concorrenti, più Ciccio, si accinsero a lavorare i primi cazzi mentre davanti a loro cominciarono a formarsi le file. Ovviamente la fila meno numerosa era quella formatasi davanti Ciccio. Non tutti gli uomini del club erano disposti a farsi spompinare da un altro uomo. Quelli che si erano posizionati lì avevano scelto di piazzarsi davanti Ciccio perché già in passato avevano avuto qualche esperienza oppure perché non gradivano aspettare tutta quella folla che si era creata davanti le altre concorrenti.
Anch’io, per un solo istante, pensai di mettermi in quella fila. Non avevo mai avuto alcun contatto, né attivo né passivo, con un altro uomo. Sarebbe potuta essere l’occasione per provare una sensazione nuova, diversa. Ma ci ripensai immediatamente perché quella sera avrei voluto occuparmi solo di Sabrina, ovvero colei che mi aveva fatto un paio di pompini in passato a dir poco indimenticabili. Ed infatti non appena la vidi posizionata nella sua zona, mi fiondai lì ed attesi impaziente il mio turno.
Ciccio fu il primo concorrente a ritirarsi. Lamentava una sorta di congiura dei soci: non riusciva a capacitarsi del perché quella sera tutti e cinque gli uomini che aveva spompinato avevano uno sperma dal sapore talmente acido da risultare insopportabile.
Non molto dopo anche due donne, Elena e Caterina, si ritirarono dalla competizione, ma soltanto dopo avere compiuto almeno una decina di pompini ciascuna.
Nel frattempo era giunto il mio turno con Sabrina. Ero già in tiro. Non mi guardò nemmeno, presa dalla gara, e subito cominciò a leccarmi il cazzo cominciando dalla cappella per proseguire poi lungo tutto il mio arnese. Infine infilò tutto in bocca e cominciò a succhiare. Avevo scelto bene! Avevo provato molte socie negli incontri del passato, ma Sabrina mi era sempre sembrata di gran lunga la migliore. Secondo me era la più brava pompinara del club e sarei stato contento se avesse vinto lei quella sera.
Non resistetti più e le riempii la bocca di sperma. Sabrina, come da regolamento della serata, trattenne tutto in bocca ed ingoiò. Fu allora che mi salutò
“Ciao John! Scusa non ti avevo riconosciuto!” e passò al cazzo successivo.
Mi aveva riconosciuto dal sapore del mio sperma! Che professionista! Al solo pensiero mi si drizzò nuovamente.
Stavo per rimettermi in fila per Sabrina, quando vidi Manuela intenta anche lei nella competizione. Avevamo più volte scopato e non era affatto male! Non avevo mai avuto, però, occasione di ricevere un pompino da lei e tra i soci più di qualcuno me l’aveva consigliata.
Mi decisi e cambiai fila. Attesi il mio turno, diligentemente.
Rosy, l’altra concorrente ancora in gara si era appena ritirata, dopo una quindicina di pompini.
Toccò a me farmi sotto con Manuela. Fu una meraviglia. Nonostante avessi già dato con Sabrina, Manuela dedicò tutta la sua arte al mio cazzo con una bravura tale da farmi ricredere nelle mie convinzioni.
Adesso ero sicuro che Manuela meritasse il titolo in palio quella sera!
Dopo essere esploso nella bocca di lei mi accinsi a farmi di lato e ad aspettare la conclusione della gara. Restai sempre vicino alla zona di Manuela e non potevo fare a meno di osservare il marito, Carlo, che continuava ad incitarla ed a tessere le lodi di magnifica ed esperta pompinara della moglie.
A lei continuava a dare notizie circa lo stato della gara. L’aveva informata che ormai erano rimaste solo in due, lei e Sabrina, le altre si erano già ritirate. Le aveva comunicato che Sabrina era in svantaggio, e non di poco, e poiché l’altra non desisteva la spronava a continuare mantenendo quel ritmo.
A noi, invece, che stavamo lì attorno, cominciò a raccontare che Manuela era una esperta pompinara di lunga data, sin dai tempi della scuola. Si erano conosciuti e messi insieme giovanissimi, ai tempi del liceo. Già allora lei aveva una notevole fama di pompinara. Le piaceva questa pratica sessuale e non lo nascondeva. Più volte Manuela aveva continuato a fare pompini agli studenti della scuola, anche dopo che si era messa con lui. Qualcuno gli chiese se a lui non dava fastidio tutto ciò, soprattutto quando erano ancora ragazzi, e lui con una tranquillità assoluta confessò
“Guarda che a scuola tutti quegli stronzi che mi ridevano in faccia, che mi prendevano per il culo, che mi dicevano che ero un cornuto, tutti poi però la cercavano, volevano che Manuela gli facesse uno dei suoi indimenticabili pompini! Ma a me non importava. A me importava soltanto che Manuela fosse contenta sia nel fare i pompini a me che nel farli a chiunque lei desiderasse! Figurati che al temine dei nostri studi Manuela era riuscita a spompinare mezza scuola!”
“Mezza scuola? Così tanti? Dai non esagerare!” gli ribatté qualcuno e lui
“No, no! Non sto esagerando! E che motivo avrei? Sappi che ho detto mezza scuola soltanto perché l’altra mezza era composta da ragazze! Altrimenti…”
Sabrina e Manuela continuavano imperterrite, nessuna delle due sembrava volersi ritirare. Il secondo giro di pompini di tutti gli uomini stava terminando e si decise di fare un terzo giro e se necessario si sarebbe continuato ad oltranza!
Non me lo feci ripetere e questa volta, con convinzione, senza alcun dubbio, mi misi in fila nuovamente per Manuela.
Stesse sensazioni di prima: fantastica! Manuela non sembrava fare pompini, sembrava che estraesse sperma!
Non so gli altri, ma io mi sentivo svuotato dopo questi tre pompini, soprattutto dopo gli ultimi due!
C’era in corso, però, una gara. Per di più molto avvincente, seppure il vantaggio di Manuela non fu mai intaccato da Sabrina. Mi misi ancora una volta in fila insieme agli altri davanti a Manuela.
Purtroppo, o per fortuna viste le mie condizioni fisiche, non si iniziò nemmeno il quarto giro.
Quasi al termine del terzo giro di pompini, Sabrina non resistette oltre. Con la bocca ancora tutta piena di sperma dell’ultimo uomo che aveva spompinato, si alzò in piedi, rifiutò il cazzo dell’uomo successivo e si dichiarò sconfitta
“Basta! Non ce la faccio più! Un altro ancora e vomito!”
A queste parole Manuela sfilò dalla bocca il cazzo che stava ancora lavorando e si rialzò sorridente per la vittoria, per di più schiacciante!
Immediatamente Carlo la rimproverò e le gridò di continuare e portare a termine il pompino in atto
“Manuela! Finisci subito quel che stai facendo! Sei una grandissima maleducata! E’ questo il modo di ringraziare Riccardo che ti ha aiutato per ben tre volte a vincere la competizione? Torna subito al tuo posto!”
Manuela seppure stanca, sudata, sporca, con evidenti tracce di sperma sulle labbra, si inginocchiò nuovamente davanti a Riccardo e con la sua solita maestria lo portò fino al punto di venirle in bocca.
Ingoiò tutto e finalmente si rialzò. Felice per il trionfo sancito anche dalla convinta approvazione degli uomini che la attorniavano grati per gli ottimi pompini ricevuti, si diresse verso Carlo, gli stampò un veloce bacio con la bocca ancora sporca di sperma, ringraziò tutti e si diresse verso il centro del salone per la premiazione.
Fu proclamata, per un anno, la “pompinara” de Il Club degli Amici.
Finita la competizione cercai Yoko che come la quasi totalità delle donne quella sera era rimasta in un angolo, in disparte, ad annoiarsi perché completamente inoccupata.
Non la vidi più dove ci eravamo lasciati e la andai a cercare in giro. La trovai, insieme ad altre cinque o sei donne, dentro uno dei bagni mentre si trovavano tutte dentro una grossa vasca ad idromassaggio. E qui restai assolutamente sorpreso e spiazzato: per la prima volta vidi Yoko avere un rapporto saffico con altre donne, in particolare con Paola. Non aveva mai voluto neanche immaginare una tale impresa ed ora invece, presa dalla noia, si era lasciata coinvolgere e si trovava lì in mezzo!
Mi tornò immediatamente duro nonostante le imprese della serata. A casa prima scopammo di gusto e poi ne parlammo un po’. Probabilmente questo tipo di rapporti, assolutamente nuovi per lei, d’ora in poi si sarebbero potuti ripetere. Avevamo infranto un altro tabù.

CONTINUA . . .

Capitolo XIII
 
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