non mi aspettavo tutto questo entusiasmo

Date le aspettative spero proprio questo episodio non vi deluda

non c'è molta azione in quel senso, ma è come sono andate le cose e spero troviate comunque interessante l'evolversi della cosa.
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Per il resto della mattinata non succede nulla di particolare, andiamo in spiaggia senza commentare l’accaduto. In spiaggia me ne sto tranquilla stesa a leggere o a prendere il sole, a fare le parole crociate o qualche chiacchiera sotto l’ombrellone. Ciccio lo rivedo direttamente quando mangiamo i panini. Chiede ai suoi a che ora salgono e se poi escono. Vedere la sua faccia delusa quando dicono che non escono è impagabile, per poco non rido. Poverino però. Allora prendo l’iniziativa e mi offro di comprare bibite e gelati al bar/tabacchi/tavola calda. Naturalmente mi ci vorrà una mano a portare tutto e, come immaginavo, gli zii dicono a Ciccio di accompagnarmi. Non c’è bisogno di insistere stranamente, viene. Ah se sapessero, penso io sempre ridacchiando internamente.
Scrocco una sigaretta a papà per il tragitto. Non sono una grande fumatrice, però saltuariamente lo faccio, ci sono momenti della giornata in cui è piacevole. Camminando chiedo a Ciccio se fuma, se abbia mai fumato. Negativo. Fai bene, gli dico, è un vizio stupido. C’è un po’ di imbarazzo, non parliamo molto, gli chiedo se va tutto okay e mi risponde che sta benissimo e che non vede l’ora di poterlo fare di nuovo. Sorrido e gli carezzo i capelli, gli dico che se continuerà a fare il bravo ci saranno altre occasioni sicuramente. Con la coda dell’occhio guardo in basso e c’è già movimento. Minchia, alla sua età si è sempre eccitati.
Arriviamo al bar che è praticamente l’ora di punta, c’è un sacco di gente seduta ed altrettanto alla cassa. Allora propongo di non aspettare sotto il sole ma di metterci di fronte, dove c’è una piazzola con un paio di panchine all’ombra dei pini. Il posto è deserto dato che tutti i clienti aspettano sotto la verandina del bar.
Ci sediamo. Mi guarda un paio di volte in faccia per poi abbassare lo sguardo. “Cosa c’è?” “Mi chiedevo… mi dai un bacio?” Che carino, è un po’ arrossito. “Certo” gli rispondo sorridendo e lo bacio sulla guancia. “Ma non così daiiii” “Ah e come?” “in bocca… con la lingua”. Non rispondo e lui continua “tanto ho già limonato con altre ragazze, non saresti la prima, mi insegni qualche trucchetto” e cose del genere. Qualcuno potrebbe vederci, la cosa mi eccita, non è il bacio in sé ma la trasgressione ad accelerare il mio battito. Era da tanto che non mi sentivo così alla sola idea di baciare qualcuno. Do un’occhiata in giro. Dall’interno del bar non possono vederci, le persone sedute ai tavolini fuori sono abbastanza prese. La fila non sembra essersi mossa, c’è qualche fumatore voltato verso di noi e basta. Dall'altro lato invece il nulla, la strada che porta alla spiaggia è deserta.
"Mh dai allora, vieni con me" gli dico prendendolo per un braccio. Andiamo dietro al pino più grosso. Il cuore mi batte forte mentre lo spingo spalle al tronco. Gli afferro la testa e lo bacio. Dapprima senza lingua, gli mordo il labbro inferiore quando ci stacchiamo. Volevi l'esperienza ed i trucchetti in fondo, no? Eccoti accontentato, voglio proprio vedere come te la cavi ora, penso tra me e me. L'ho colto un po' di sorpresa, l'ho lasciato senza fiato. La seconda volta però è lui che si fa sotto, mi mette le mani sui fianchi, mi bacia, mette la lingua, cedo il passo. Lascio a lui l'iniziativa, la muove vorticosamente, agguanta la mia più volte, ma senza soffermarsi. Mi sbilancio un po' su di lui, poggio una mano sul suo petto. Anche il suo cuore batte forte. Ci stacchiamo di nuovo. Ci guardiamo con la bocca aperta e vogliosa ancora, si stacca dall'albero e mi abbraccia. Io gli porto le mani al collo mentre lui mi tocca il culo da sotto il pareo ed inizia a palparlo. Complice la differenza d'altezza, la sua faccia è poggiata sulla parte superiore del seno ed il suo cazzo mi preme contro le cosce. In quel momento vorrei strusciarmici sopra ma non si può, si è scomodi e comunque all'aperto. Penso che verrei ora a fare una cosa del genere, sono eccitata. Mi strizza le chiappe, le allarga. Ora sono io sorpresa, non mi aspettavo potesse essere così travolgente.
Il pensiero di quello che potrebbe succedere mi fa trasalire. È ora che riprenda il controllo. Su di me, sulla situazione, su di lui. La ricreazione è finita. Così mi stacco dalle sue braccia, faccio scivolare le mani sul suo corpo fino ad infilarle nel costume. Gli carezzo tutto il cazzo, dalla base fino alla punta. Gliela stringo, è appiccicosa e umida, piena di liquido preseminale. La tiro fuori, gli poggio la mano sul pacco e lo spingo un po' indietro. Mi ci pulisco sopra ridendo "è roba tua tanto".
Il tutto sarà durato una decina di minuti ad essere di manica larga, non ci avrà capito nulla, sembra scosso. Torno a sedermi sulla panchina, incrocio le gambe e mi accendo la sigaretta. Me ne comprerò un pacchetto, ne avrò bisogno.