Crazydiamond
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Non ci misi più di dieci anni a tirare su un piccolo impero: mi gettai nel mondo imprenditoriale ancora non trentenne, partendo da zero. Ero dipendente all'epoca di una ditta di trasporti: stufo di quella vita monotona e poco appagante, feci il grande passo, mettendo su un azienda elettromeccanica specializzata in refrigerazione. Mondo nuovo, ovvio, visione della vita estremamente diversa: Difficile all'inizio ma ebbi molta fortuna, lo ammetto. Le poche persone, all'inizio, fidatissime, tra cui un mio zio appena andato in pensione ed esperto nel settore, che mi hanno aiutato a capire e crescere, gli agganci giusti e tanta determinazione, fecero ampliare in modo esponenziale i miei domini. È comunque anche una grossa responsabilità, quella di tenere 50 persone (entrate mano mano come si ampliarono gli impegni) alle tue dipendenze.
Parallelamente al lavoro, la mia vita privata non interagiva minimamente all'attività ( la compagna è una manager bancaria e che non pensa minimamente di lasciare il suo impiego per l'azienda familiare: ognuno per sé, uniti solo per la nostra bambina di dieci anni).
Tornando indietro, agli esordi, ci fu il momento che necessitava una persona di ruolo per quanto riguarda l'amministrativo, contabilità: mucchio di carte che mi innervosiva solo pensarle. Era inevitabile, non potevo pensare a tutto: a malapena riuscivo a gestire le varie squadre e/o mansioni ( grazie all'aiuto di mio padre non ne sentivo il peso), interagire con i clienti, fornitori,ecc. mi misi alla ricerca di una figura professionale che coprisse quel ruolo. Scartai quasi subito un paio di tipi, per ragioni varie, soprattutto perché non mi ispirarono fiducia, concentrati solo per lo stipendio che avrebbero dovuto percepire. Comunque quasi nell'immediato si presentò una donna, di qualche anno più di me, di nome Lea. Accettò la mansione, facendosi valere fin dall'inizio.
Lea, donna piacevole, sposata con figli, neanche lontanamente appariscente, se non per il suo modo di interagire con il prossimo, sempre molto cordiale e simpatica e molto chiaccherona: dava subito la sensazione di conoscerla da una vita. Sempre ben vestita e sempre con gonne di tutti i tipi ma mai esagerate, al massimo superava il ginocchio per qualche centimetro.
Nonostante fosse una donna interessante, personalmente mi importava solo ed esclusivamente che facesse il suo lavoro: mi ero già fatto un idea che prima o poi qualche situazione si potesse creare, ma era meglio che il sesso rimanga fuori dagli affari. Dopotutto quando avevo bisogno di liberarmi, avevo più di una porta aperta, tra escort e trombamiche, nonché la compagna.
Parallelamente al lavoro, la mia vita privata non interagiva minimamente all'attività ( la compagna è una manager bancaria e che non pensa minimamente di lasciare il suo impiego per l'azienda familiare: ognuno per sé, uniti solo per la nostra bambina di dieci anni).
Tornando indietro, agli esordi, ci fu il momento che necessitava una persona di ruolo per quanto riguarda l'amministrativo, contabilità: mucchio di carte che mi innervosiva solo pensarle. Era inevitabile, non potevo pensare a tutto: a malapena riuscivo a gestire le varie squadre e/o mansioni ( grazie all'aiuto di mio padre non ne sentivo il peso), interagire con i clienti, fornitori,ecc. mi misi alla ricerca di una figura professionale che coprisse quel ruolo. Scartai quasi subito un paio di tipi, per ragioni varie, soprattutto perché non mi ispirarono fiducia, concentrati solo per lo stipendio che avrebbero dovuto percepire. Comunque quasi nell'immediato si presentò una donna, di qualche anno più di me, di nome Lea. Accettò la mansione, facendosi valere fin dall'inizio.
Lea, donna piacevole, sposata con figli, neanche lontanamente appariscente, se non per il suo modo di interagire con il prossimo, sempre molto cordiale e simpatica e molto chiaccherona: dava subito la sensazione di conoscerla da una vita. Sempre ben vestita e sempre con gonne di tutti i tipi ma mai esagerate, al massimo superava il ginocchio per qualche centimetro.
Nonostante fosse una donna interessante, personalmente mi importava solo ed esclusivamente che facesse il suo lavoro: mi ero già fatto un idea che prima o poi qualche situazione si potesse creare, ma era meglio che il sesso rimanga fuori dagli affari. Dopotutto quando avevo bisogno di liberarmi, avevo più di una porta aperta, tra escort e trombamiche, nonché la compagna.