Forums
Nuovi post
Blog
Modelle
VIP Italiane
NovitĂ
Nuovi post
Nuovi media
Nuovi commenti ai media
Nuovi messaggi profilo
Ultime attivitĂ
Album
Nuovi media
Nuovi commenti
TrombAmica
Giochi
Tinder
TrombAnnunci
Escort
Trans
Massaggi
Coppie
Video
Amatoriale ITALIANO
Amatoriale Straniero
Pompini
V.I.P.
Pornostar Italiane
Pornostar Straniere
Sborrate in faccia
Camgirl
SexTape
Film porno
Aiutaci
CAM
Link
PornDude
Accedi
Registrati
Cosa c'è di nuovo
Nuovi post
Menu
Accedi
Registrati
Install the app
Install
Ciao Guest, clicca qui per scoprire come togliere la pubblicitĂ da phica.net!
il sito è in testing, per favore segnalatemi se ci sono problemi:
Discussione ufficiale
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Il protagonista indiscusso dell’estate: il mare
JavaScript è disabilitato. Per un'esperienza migliore, abilitare JavaScript nel browser prima di procedere.
You are using an out of date browser. It may not display this or other websites correctly.
You should upgrade or use an
alternative browser
.
Rispondi alla discussione
Messaggio
<blockquote data-quote="cipolla65" data-source="post: 5564402" data-attributes="member: 106850"><p><strong>Il protagonista indiscusso dell'estate: il mare...parte 3^</strong></p><p></p><p>Il protagonista indiscusso dell'estate: il mare...parte 3^</p><p></p><p>……..Una volta arrivato salgo in stanza stendendomi sopra il letto per rilassarmi un po’ quando mi squilla il telefono. Oddio, lei. Ci siamo appena lasciati. Cosa vorrà adesso? Non mi sembra di aver combinato nulla di grave, mica l’ho governata la barca……Se continuo con le domande rischio di far terminare la chiamata senza rispondere.</p><p>“Prontoµ</p><p>“Ciao, hai impegni questa sera?µ</p><p>Faccio mente locale chiedendomi se ce l’abbia con me o se abbia sbagliato numero: “Ehm, noµ.</p><p>“I miei rientreranno tardi e non mi va di cenare da sola. Magari se ti andasse andiamo da qualche parte. Ma se non ti va non fa nulla, posso capire il poco tempo di preavviso.</p><p>Saltando per la stanza come un deficiente indemoniato posseduto da chissà quale forma di schizofrenia: “Certo che mi va…vengo a prenderti al molo per le 20µ, salutandola e ringraziandola.</p><p>E ora? Panico. Cosa mi metto? Prendo la valigia, la svuoto non avendolo ancora fatto, alla ricerca di qualcosa da indossare. Ma come si vestirà lei? Non gliel’ho chiesto anche se non sarebbe stato proprio il caso. Elegante? Sportivo? Questo e questo e facciamola finita. Ora velocizziamo altrimenti arrivo tardi.</p><p></p><p>Mi avvio verso il molo. Mi avvicino alla barca. Prendo il cellulare per chiamarla e comporre il numero quando…..Sgrano gli occhi inebetito e talmente emozionato nel vedere lo spettacolo che si avvicina verso di me. Tubino nero poco sopra il ginocchio, tacco importante, calze velate intrappolano la cavigliera, trucco marcato accentuato dal rossetto rosso fuoco e ricci voluminosi più che mai. Una figura paradisiaca. Un portamento femminile con uno stile come poche volte mi era capitato di vedere. Più si avvicina e più noto le sue forme ben definite dall’aderenza dell’abito. Il suo profumo non troppo forte ma deciso quasi esotico, un suo sorriso e un ciao con un tono di voce carico di sensualità mi annientano definitivamente lasciandomi quasi a bocca aperta. Sto cercando di trovare un briciolo di calma per trattenermi nel baciarla rischiando di interrompere quella bellissima sensazione che in quel momento mi sto godendo.</p><p>Metto insieme qualche sillaba: “C’è un posticino niente male qui vicino, che ne dici?µ.</p><p>“Vada per il posticinoµ.</p><p></p><p>Ci incamminiamo instaurando una conversazione molto leggera e allegra, a volte senza senso. Avete presente un comportamento adolescenziale? Noi due a sedici anni. Un accumulo di energia come un cellulare in carica.</p><p>Arrivati davanti al locale mi compiaccio della scelta, sembra piacerle molto: “Carino. Piccolino e fuori dalla confusioneµ.</p><p>Ci accomodiamo in un angolo, vicino ad una finestra abbellita da vasi di primule colorate. In lontananza si intravede una piccola piazzetta illuminata con una luce soffusa di un colore caldo. Menù tipicamente marittimo annaffiato da bollicine. </p><p>Le parole tra di noi certamente non mancano ma mi accorgo che qualcosa in lei cambia a seconda degli argomenti toccati. Vista la confidenza ormai consolidata, glielo chiedo: “C’è qualcosa che non va?!µ.</p><p>“Te l’ho detto che sei troppo attento ai dettagli. Mi stai dando più tu in questi giorni che…µ.</p><p>Non la lascio terminare notando un velo di tristezza nel suo volto e così me ne esco con qualche battuta talmente cretina ma incentrata al solo scopo di farla ridere, riuscendoci.</p><p>Non poteva certo mancare il dolce per concludere: tiramisù, il mio preferito; adesso ancora di più essendolo anche per lei.</p><p>Una volta usciti ci incamminiamo verso la piazzetta intravista all’interno dalla finestra. Lei davanti a me e, come ogni uomo, fisso quel fermo immagine zummandolo come avessi una fotocamera al posto degli occhi: il suo sedere; facendomi pure una domanda: ci sarà o non ci sarà ? Bassezze da uomini.</p><p></p><p>Una panchina: ci sediamo. Una gelateria di fronte a noi. “Aspetta un attimo, arrivo subitoµ. Voglio vedere se riesco a stupirla con un gesto. Entro ed esco con un solo cono, un solo gusto: cioccolato. Mi avvicino a lei tenendolo dietro di me. Solo un sorriso e glielo porgo. I suoi occhi si ingigantiscono come voler misurare lo stupore che in quel momento avvertiva. “Non posso crederci. Il mio gusto preferitoµ. “Sai come la chiamo io? Semplicemente empatiaµ, sedendomi vicino a lei.</p><p></p><p>Non ci accorgiamo dell’ora ormai tarda. Passeggiando ci ritroviamo davanti alla barca. “Beneµ, esclamo io. “Sembra dobbiamo salutarciµ. Senza dire nulla, mi prende la mano accompagnandomi verso la passerella. Mi blocco di colpo. Lei girandosi: “Perché?µ.</p><p>“Sei sicura di quello che vuoi? Lo sai che se salgo non lo faccio per un drink!µ. L’occhiolino e la stretta più decisa alla mano confermano il suo volere………..</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="cipolla65, post: 5564402, member: 106850"] [b]Il protagonista indiscusso dell'estate: il mare...parte 3^[/b] Il protagonista indiscusso dell'estate: il mare...parte 3^ ……..Una volta arrivato salgo in stanza stendendomi sopra il letto per rilassarmi un po’ quando mi squilla il telefono. Oddio, lei. Ci siamo appena lasciati. Cosa vorrà adesso? Non mi sembra di aver combinato nulla di grave, mica l’ho governata la barca……Se continuo con le domande rischio di far terminare la chiamata senza rispondere. “Prontoµ “Ciao, hai impegni questa sera?µ Faccio mente locale chiedendomi se ce l’abbia con me o se abbia sbagliato numero: “Ehm, noµ. “I miei rientreranno tardi e non mi va di cenare da sola. Magari se ti andasse andiamo da qualche parte. Ma se non ti va non fa nulla, posso capire il poco tempo di preavviso. Saltando per la stanza come un deficiente indemoniato posseduto da chissà quale forma di schizofrenia: “Certo che mi va…vengo a prenderti al molo per le 20µ, salutandola e ringraziandola. E ora? Panico. Cosa mi metto? Prendo la valigia, la svuoto non avendolo ancora fatto, alla ricerca di qualcosa da indossare. Ma come si vestirà lei? Non gliel’ho chiesto anche se non sarebbe stato proprio il caso. Elegante? Sportivo? Questo e questo e facciamola finita. Ora velocizziamo altrimenti arrivo tardi. Mi avvio verso il molo. Mi avvicino alla barca. Prendo il cellulare per chiamarla e comporre il numero quando…..Sgrano gli occhi inebetito e talmente emozionato nel vedere lo spettacolo che si avvicina verso di me. Tubino nero poco sopra il ginocchio, tacco importante, calze velate intrappolano la cavigliera, trucco marcato accentuato dal rossetto rosso fuoco e ricci voluminosi più che mai. Una figura paradisiaca. Un portamento femminile con uno stile come poche volte mi era capitato di vedere. Più si avvicina e più noto le sue forme ben definite dall’aderenza dell’abito. Il suo profumo non troppo forte ma deciso quasi esotico, un suo sorriso e un ciao con un tono di voce carico di sensualità mi annientano definitivamente lasciandomi quasi a bocca aperta. Sto cercando di trovare un briciolo di calma per trattenermi nel baciarla rischiando di interrompere quella bellissima sensazione che in quel momento mi sto godendo. Metto insieme qualche sillaba: “C’è un posticino niente male qui vicino, che ne dici?µ. “Vada per il posticinoµ. Ci incamminiamo instaurando una conversazione molto leggera e allegra, a volte senza senso. Avete presente un comportamento adolescenziale? Noi due a sedici anni. Un accumulo di energia come un cellulare in carica. Arrivati davanti al locale mi compiaccio della scelta, sembra piacerle molto: “Carino. Piccolino e fuori dalla confusioneµ. Ci accomodiamo in un angolo, vicino ad una finestra abbellita da vasi di primule colorate. In lontananza si intravede una piccola piazzetta illuminata con una luce soffusa di un colore caldo. Menù tipicamente marittimo annaffiato da bollicine. Le parole tra di noi certamente non mancano ma mi accorgo che qualcosa in lei cambia a seconda degli argomenti toccati. Vista la confidenza ormai consolidata, glielo chiedo: “C’è qualcosa che non va?!µ. “Te l’ho detto che sei troppo attento ai dettagli. Mi stai dando più tu in questi giorni che…µ. Non la lascio terminare notando un velo di tristezza nel suo volto e così me ne esco con qualche battuta talmente cretina ma incentrata al solo scopo di farla ridere, riuscendoci. Non poteva certo mancare il dolce per concludere: tiramisù, il mio preferito; adesso ancora di più essendolo anche per lei. Una volta usciti ci incamminiamo verso la piazzetta intravista all’interno dalla finestra. Lei davanti a me e, come ogni uomo, fisso quel fermo immagine zummandolo come avessi una fotocamera al posto degli occhi: il suo sedere; facendomi pure una domanda: ci sarà o non ci sarà ? Bassezze da uomini. Una panchina: ci sediamo. Una gelateria di fronte a noi. “Aspetta un attimo, arrivo subitoµ. Voglio vedere se riesco a stupirla con un gesto. Entro ed esco con un solo cono, un solo gusto: cioccolato. Mi avvicino a lei tenendolo dietro di me. Solo un sorriso e glielo porgo. I suoi occhi si ingigantiscono come voler misurare lo stupore che in quel momento avvertiva. “Non posso crederci. Il mio gusto preferitoµ. “Sai come la chiamo io? Semplicemente empatiaµ, sedendomi vicino a lei. Non ci accorgiamo dell’ora ormai tarda. Passeggiando ci ritroviamo davanti alla barca. “Beneµ, esclamo io. “Sembra dobbiamo salutarciµ. Senza dire nulla, mi prende la mano accompagnandomi verso la passerella. Mi blocco di colpo. Lei girandosi: “Perché?µ. “Sei sicura di quello che vuoi? Lo sai che se salgo non lo faccio per un drink!µ. L’occhiolino e la stretta più decisa alla mano confermano il suo volere……….. [/QUOTE]
Inserisci quotes...
Verifica
Invia risposta
Forums
Capitolo 1: Bar Mario
Racconti Erotici
Il protagonista indiscusso dell’estate: il mare
Attenzione! Phica è un sito per ADULTI, con contenuti sessualmente espliciti!
Per utilizzare Phica devi essere maggiorenne e accettare i cookie.
Se non hai 18+ o non vuoi accettare i cookie, premi Exit.
18+
❌ Exit
Ottieni di piĂą...
Top
Bottom