Esperienza reale Il rischio

timassaggio

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...
Come pianificato, finsi quindi di uscire di casa e mi infilai in camera per andar a posizionarmi come stabilito, ma prima feci in modo che la maglia di Marta scendesse abbastanza da lasciarle scoperta il più possibile il seno, e poi, divaricandole un po' di più le gambe, spostai il lembo dei suoi shorts in modo da lasciare abbastanza esposta anche la fica.

Era tutto pronto! Non restava che aspettare e sperare che gli eventi evolvessero più o meno come avevo immaginato.
Diabolico.
 

Durello81

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Bel racconto, intrigante.. però mi sorge il dubbio che sia reale e non un racconto di fantasia, di quello che vorresti potesse un giorno accadere.
Però mi é piaciuto leggerlo 🙂
 

dan_zan

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Spero vivamente, come ormai è purtroppo prassi, iniziare a dire "è di fantasia" "non è reale" ecc. a me un racconto se bello e piace lo leggo e non mi metto a fare masturbazioni celebrali sul fatto che sia reale o no. Di solito poi chi scrive si rompe e smette e tutti restano con la sega a metà. E basta fatela finita. Non vi piace, bene cambiate racconto senza rompere a chi legge volentieri.
 

sormarco

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taranto
Spero vivamente, come ormai è purtroppo prassi, iniziare a dire "è di fantasia" "non è reale" ecc. a me un racconto se bello e piace lo leggo e non mi metto a fare masturbazioni celebrali sul fatto che sia reale o no. Di solito poi chi scrive si rompe e smette e tutti restano con la sega a metà. E basta fatela finita. Non vi piace, bene cambiate racconto senza rompere a chi legge volentieri.
ciao darwin applausi GIF by SuperGuidaTv
 

frangy

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Luca intanto aveva fatto la doccia e si era chiuso nella sua stanza.

Marta si mise a preparare la cena, la cucina in casa era il suo regno, un posto inaccessibile quando lei era ai fornelli.

Andai a fare una doccia anch’io e lo scroscio d’acqua fece volare il mio pensiero alle immagini che avevo vissuto poco più di un’ora prima. Mi intrigava l’idea che mia moglie fosse oggetto del desiderio di altri uomini e la promiscuità di quella situazione faceva lievitare a dismisura il livello di eccitazione.

“Venite a tavolaaaa… è prontooo!” annuncio ad alta voce Marta dalla cucina.

Mi affrettai a finire la doccia, mi asciugai alla meglio e andai in camera a indossare qualcosa di comodo.

La tavola era allestita in terrazza, Luca era già seduto e smanettava come al solito sul suo cellulare.

“Tutto bene Luca? Ti stai divertendo?” domandai per rompere il ghiaccio.

“Si zio, tutto bene! Oggi è stata davvero una bella giornata!” rispose accennandomi uno sguardo più ambiguo del solito.

“Cosa fai dopo cena? Hai in programma di uscire?”

“Non lo so! Stasera sono un pò stanco in verità!” rispose appoggiando il telefono sul tavolo.

“Passami il piatto Luca…!” fece Marta avvicinandosi al tavolo con in mano un vassoio pieno di crostacei e frutti di mare.

Luca sollevò il piatto avvicinandolo al vassoio e Marta si chinò in avanti per servirlo, calamitando inevitabilmente lo sguardo imbarazzato del ragazzo nella sua scollatura. Poi si girò verso di me con assoluta nonchalance riproponendomi la stessa conturbante visione. Le sue tette ondeggiavano morbide ad ogni movimento facendo spuntare a intermittenza le areole rosa dei suoi capezzoli turgidi. Ero ipnotizzato ed eccitato al punto che l’avrei scopata lì sul posto.

“Basta o ne vuoi ancora?” mi domandò guardandomi coi i suoi splendidi occhioni verdi da gatta.

“Per ora basta amore, sei stata più che abbondante…!” replicai ironico.

Durante tutta la cena, con la coda dell’occhio osservavo Luca che faticava a dissimulare la sua eccitazione mentre scrutava i dettagli della sua bella zietta, la quale, complice anche il vino che continuavo volutamente a versarle, diventava sempre più disinvolta nei suoi atteggiamenti e nei suoi argomenti.

“Non starai esagerando col vino…” le dissi ridendo all’ennesima espressione colorita.

“Nooo… amore! Siamo in vacanza rilassati…!” mi rispose quasi biascicando.

Sapevo già come sarebbe finita! Tolta l’euforia del primo bicchiere, l’alcol in generale ed il vino in particolare avevano sempre avuto su Marta l’effetto di farla crollare in un sonno profondissimo, in una sorta di coma etilico, salvo quelle volte in cui il vino era scadente e allora andava direttamente di stomaco. Ma il vino quella sera era davvero di quelli buoni.

E fu così che mi si accese una lampadina!

Prima o poi si sarebbe stesa sulla sdraio in terrazza, o sarebbe andata in camera a buttarsi sul letto, ne ero certo.

“Amore io vado a stendermi 10 minuti sul letto, ti spiace sistemare tu la cucina? C’è da lavare solo il vassoio e le posate?” Ecco appunto, come volevasi dimostrare!

Detto fatto Marta si diresse un pò barcollante verso la nostra stanza. La seguii per accertarmi che raggiungesse incolume il letto, gusto il tempo di vederla tuffarcisi sopra.

“Guarda che dopo ti scopo anche se stai dormendo…!” le sussurrai all’orecchio.

“Sì scopami, fai tutto tu però…! Ho sonno…!” biascicò prima di crollare definitivamente.

Mi capita spesso di toccarla ovunque durante il sonno, anche di penetrarla a volte, lei lo sa perché glielo racconto e la cosa la eccita. Quando accade, lei come nulla fosse dorme, e quando invece si sveglia, mi lascia semplicemente fare, godendo ripetutamente. E’ uno dei nostri giochi! Mia moglie è fatta così, sessualmente passiva, le piace essere sottomessa, lei si eccita all’idea di essere usata.
non è che abbiamo la moglie in comune ?!?!?!? :LOL::LOL:
 

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