Racconto di fantasia [Incesto] Io e mia sorella – Al sexy shop

pollicino1

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Io e mia sorella – Al sexy shop (III)


Non passava giorno che io e Giorgia ci inventavamo le cose più strane per tenere alto il nostro tasso di libidine…
Come speravo da tanto tempo, una volta mi propose di passare qualche ora al sexy shop, per fare acquisti ma non solo...

* * *

Dunque, sono passato a prenderla e insieme siamo andati a un paese vicino al nostro (sempre meglio non essere riconosciuti)...
Entriamo nel locale dove ci conoscono bene perchè siamo clienti abituali, e dove le commesse (tutte donne, e anche molto avvenenti) sono molto discrete...
Ci è venuto spontaneo (come facciamo quando siamo sicuri di non essere visti e riconosciuti da occhi indiscreti) di tenerci mano nella mano...

Così, cominciamo a dare un'occhiata alle cose che c'erano esposte... a un certo punto Giorgia si fissa su un cazzo finto con relative palle... era bello lungo... ci incrociamo con lo sguardo...
Siccome quella parte del negozio era un pò riparata da occhiate inopportune, lei tira fuori la sua linguetta saettante e svelta comincia a leccare quella cappella finta...

Il suo sorrisetto da TROIA e il rischio di essere smascherati mi fa eccitare da pazzi... e siccome lei se ne accorge, mi tocca il pacco che è duro da morire... più lei lecca il giocattolo finto, e più le mie palle si induriscono da farmi male...

Così lei decide di provare il “gingillo” prima di acquistarlo... chiama la commessa che, molto professionalmente, ci indica un camerino di 3 metri per tre, chiuso su tre lati da pareti e sul davanti da una pesante tenda scura che scende fino a terra...
Entriamo... Lei aveva un bel vestito da sera tutto luccicante, con dietro una cerniera che andava dal collo fino al suo magnifico culo... mi chiede di abbassarla, e subito dopo si gira dandomi le spalle...
Comincio l'operazione (personalmente preferisco i bottoni, mi eccitano di piu...), e più abbasso e più mi accorgo che sotto... non c'è nulla!!!!
Man mano che scendo giù, davanti ai miei occhi si affacciano le forme sinuose del suo culone grande e tosto che lei intenzionalmente spinge all’infuori verso di me...
Terminato il mio lavoro, Giorgia si gira all'improvviso togliendosi di dosso quel che era rimasto...
Resto ammaliato da lei, come ogni volta che vedo il suo corpo nudo... la mia cappella comincia a pulsare all'impazzata nei pantaloni, ma mi impongo di resistere...
Ho gli occhi piantati sulla sua bellissima fica pelosa, quando la sento dire:
- “dai, prendi il giochino... ho voglia... lo proviamo??”.
Glielo porgo, tremante dall’eccitazione, e lei:
- “No, devi metterlo tu dove sai...”.

Così, mi inginocchio davanti a lei… ho il viso a pochissimi centimetri dalla sua vulva, e iniziando a premere quell’oggetto contro la fessura sento che Giorgia è già bagnata a sufficienza...

* * *

Proprio in quel momento… ecco che all’improvviso la tenda del salottino si apre ed entra la commessa… trovandomi con mani “in pasta” nella fica di mia sorella…
La povera ragazza (doveva avere non più di 30 anni… sveglia quanto basta, alta sul metro e 60, formosa quanto la mia porcella) resta a bocca aperta, mentre Giorgia la “accoglie” con un sorrisino diabolico, che a me parve un invito a troieggiare con lei…

Si avvicina a noi due e si premura di richiudere bene la tenda… poi resta ferma dandoci le spalle… ci ripensa, riapre la tenga e sparisce…
Io, mi volto e la seguo un po’ con lo sguardo, e vedo che va a chiudere a chiave la porta del negozio… faccio finta di niente…
Torna immediatamente da noi, e questa volta lascia la tenda aperta… mia sorella sta sempre sul divanetto rosso a una sola piazza con le cosce oscenamente divaricate al massimo e il “giocattolino” dentro…
Le due femmine si fissano intensamente come se io non ci fossi, benché ero ancora lì a nutrirmi del profumo intenso della fica di Giorgia…
Poi, la commessa inizia a spogliarsi… è vestita come lo potrebbe essere un’impiegata di un ufficio “serio”… gonna che la fascia lunga un palmo sopra le caviglie e maglioncino di lana pesante color acqua marina, con maniche leggermente sopra i polsi…
Toglie prima la maglia, sfilandola dalla gonna… la solleva fin sotto le tette… wow!!!! Vedo che non porta altro, e la forma di due belle mammelle piene e sode si materializza ai miei occhi…
Mi guarda, mentre mia sorella, che si era sfilato il dildo dalla fica, si masturba lentamente ma con energia, e mi fissa…
La commessa continua lo spogliarello… non so se fa parte del suo “lavoro” o le viene naturale dinanzi allo spettacolo che le stiamo offrendo… comunque sia, alla fine di questa meravigliosa quanto esasperante esibizione, resta a petto nudo… una bella 5 di seno, forse anche più abbondante di quella della mia sorellina, soda ma leggermente tendente verso il basso, e su due capezzoli ne grossi ne fini… appoggiati su areole assolutamente perfette!
Più giù, l’ombelico, del tipo “aperto” proprio come piace a me, fa da centro ad un pancino squisito, leggermente sporgente…

Il mio pacco stava crescendo a dismisura, e le due troie se ne erano accorte… per un momento, era come se tutto si fosse fermato… e per un momento interminabile rimasi “terrorizzato” al pensiero che tutto poteva finire li…

E invece, mia sorella invitò la ragazza a proseguire…
Mentre nel frattempo io mi ero rialzato, mi diede le spalle, e Giorgia mi disse di slacciarle il bottone della gonna…
Lo feci, come se ero comandato da un telecomando invisibile… ero eccitato al pensiero di cosa avrebbe potuto riservarmi quello spettacolo: la MIA troia non mi aveva mai deluso in fatto di sesso, e nemmeno ora lo stava facendo…

Così obbedii… la commessa iniziò a calare la gonna, sculettando e dimenando il culo… fasciato in quel vestito, non dava certo l’idea di quanto era realmente voluminoso, tondo e bello…
All’improvviso, quando la gonna era ormai alle caviglie della ragazza, lo spettacolo che ebbi davanti mi mise a vista un “oggetto” meraviglioso, ma ancora racchiuso in un perizoma a filo davvero mini… solo il culo di mia sorella poteva reggere il confronto con tanta meraviglia…
Ci vollero pochi secondi affinchè anche questo minuscolo oggetto sparìsse… e la ragazza si voltò…

Dio mio, che divinità!, ormai il mio cazzo era evidente sotto i pantaloni (tra l’altro, non portavo slip), e quella inimmaginabile esibizione non fece che amplificare enormemente l’effetto: un pelo nerissimo e riccioluto nascondeva le labbra di una fica che certamente doveva essere straordinaria… gonfia anche lei dall’eccitazione, e con qualche goccia di liquido viscoso ad impiastricciare quella foltissima vegetazione…

E le cosce erano anch’esse come io le adoro… lisce, “corpose”… nell’insieme, una bellezza che mi avrebbe quasi fatto dimenticare di mia sorella… se non fosse che lei, sempre con le mani nella sua fica, ormai grondante umori, mi ordinò di abbassare i pantaloni e scappellare…
Generalmente, io amo comandare, ma anche essere comandato da lei!!!
Dunque obbedii… il mio cazzo era durissimo… lo scappellai, sapendo che era quello che voleva vedere la mia porca sorella… mi avvicinai a lei, ma con sorpresa lei mi disse:
- “No, mio caro… oggi dobbiamo far contenta la ragazza…”.
Era davvero splendida, ed io, non sapendo a chi guardare, passavo con lo sguardo dall’una all’altra…

Feci un passo verso la commessa, e le accarezzai quella soffice pelliccetta che aveva tra le cosce…

Senza tanti giri di parole, pensavo di scoparmela, e che mia sorella mi avesse dato il suo permesso…
E invece, Giorgia saltò giù dal divanetto come una furia, si aggrappò alla ragazza ed affondò la lingua nel pelo di lei…
Quello che accadde in quel boschetto potei solo immaginarlo, ma la ragazza, dopo pochi istanti di questo “trattamento”, ebbe come un brivido e finì in ginocchio davanti a mia sorella…
Si abbracciarono, tutte e due ansimanti… mentre io restai lì inebetito con l’uccello duro come il marmo, palle gonfie che quasi mi facevano male, e un fiotto di sperma che cominciava a scendere lungo l’asta…

Quando si ripresero, mia sorella accarezzò e palpeggiò ovunque quella donna che per la prima volta si era intromessa tra di noi (me lo ha detto lei dopo, usando esattamente queste parole…).

Passarono ancora dei lunghi momenti prima che iniziassero a rivestirsi… lo spettacolo era finito ed io era un po’ deluso…
Guardai la mia troia personale, ma lei fece come se non mi vedesse…
Allora, anch’io mi ricomposi e mi rialzai i pantaloni.

Prima che la commessa si allontanasse, mia sorella le disse, tenendo in mano il giocattolo, che era quello che voleva… lo prendeva…

Così, andammo a pagare e la ragazza riaprì il negozio… ci accompagnò alla porta, mia sorella le accarezzò il viso e le disse che voleva “giocare” ancora con lei… confabularono a bassa voce tanto che non capii nulla, e si accordarono, tanto mio cognato è fuori per mesi…

Giorgia, mi guardò ancora con aria di sfida, come per dire: “guarda cosa ti stò organizzando”, e salutò la ragazza…

Uscimmo… di corsa mi trascinò verso la macchina parcheggiata poco lontana, e una volta salita e chiusi dentro mi spiegò la sua intenzione… aveva invitato la commessa del sexy shop a casa sua… Le era venuta una gran voglia di rasare a zero quella fica pelosa e di farmela scopare… naturalmente sotto la sua supervisione…

Che dire… mia sorella è davvero unica in tutto… stava per “sacrificare” quel magnifico pelo (e sapeva che per me era un “sacrilegio”), per il gusto di provare e farmi provare altre emozioni forti…
 
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