La storia andrebbe avanti per molto ma gli do una fine per il momento.
Settima e ultima parte del primo capitolo, per ora.
Eravamo rimasti con Giulia con la fica completamente spalmata sulla mia lingua. Più leccavo e più mi tirava dai capelli contro il clitoride.
Ho voluto raccontare questa storia perché la ritengo una delle più belle vissute in vita mia, le altre hanno avuto qualche particolarità ma non quanto questa, capirete perché.
Dicevo, aveva deciso che doveva essere lei a dominare, io la lascio fare.
Si mette su di me e inizia a cavalcare, gode normalmente, gli lasciavo fare il suo ritmo. Le prendo le ginocchia tirandole verso di me e poi le prendo le caviglie, volevo che mettesse i piedi verso il mio viso.
Premetto che non sono un feticista, apprezzo un bel tacco da maialona, ma ammetto che quando mi avvicinò i piedini qualche leccata gliel'ho data, mi sono sentito un
maiale, era una cosa che non avevo mai fatto, mi sono sentito completamente preso dalla situazione.
Ero talmente preso che ci eravamo scordati il preservativo, non potevo neanche fare il "salto della quaglia" perché ero sotto.
Stringo tutti i muscoli e la blocco "FERMATI!" Giulia si immobilizza quasi spaventata: ti ho fatto male??? Oddio scusaaa"
Io sorridendo: no, scusa, stavo per venire dentro e non voglio ancora.
Giulia mi rassicura e si torna a piazzare distesa su di me leccandomi il muso: tranquillo, prendo la pillola, puoi esplodere quanto e quando ti pare.
Io: allora fatti farcire come si deve! Le tolgo il vestito, scopro che porta una fascia stringente al posto del reggiseno e dice che si vergogna del suo seno prosperoso. Che devo dirvi, ha liberato due tette che ritengo spettacolari, tra le più belle mai viste di persona. La cosa più particolare che ho davvero apprezzato erano i capezzoli chiari, quasi trasparenti e come potete leggere dal mio nome utente, apprezzo moltissimo le vene, lì su quel balcone c'erano delle vene pronunciate che mi hanno mandato completamente fuori di testa, sembrava le stessero per esplodere le tette da un momento all'altro.
Perdo il controllo, le strizzio, le succhio, le prendo a schiaffi i capezzoloni ma Giulia invece non era ancora soddisfatta, mi spinge il petto con i piedi per farmi distendere di nuovo, dice che devo stare sotto, sottomesso alle sue regole, lei torna nella posizione precedente.
Il mio pene entrava, accolto alla perfezione dentro la vagina di Giulia.
La tiro un'altro pò verso di me e la vedo cambiare faccia. Giulia esclama: ODDIO! Ti prego non cambiamo posizione, stai fermo così! fermo, sto godendo troppo!!!!! Effettivamente, con la cappella toccavo il punto superiore delle pareti della sua ficona. Per intenderci lei era sopra, le gambe e i piedi erano verso di me, mi guardava in faccia, non conosco il nome di questa posizione. Sta di fatto che lei continua a utilizzarmi come un giocattolo, io provo a dare il mio contributo inerme sotto di lei e il suo peso.
La vedo tirare indietro la testa e spalancare le gambe, metto immediatamente il pollice sul clitorite, la sento godere, sospirare sempre di più, aumentare il ritmo, mi prega di non smettere anche se era lei a dare il ritmo. Siamo uomini però, io ero arrivato davvero a limite e quelle vene sulle tette mi facevano impazzire, stavo per finire l'autonomia, non riuscivo più a trattenere l'eiaculazione.
Raggiunge un orgasmo fortissimo, un istante prima tira nuovamente la testa indietro e alza il tono di voce ansimando "Cazzzzzzo, cazzo, vengooo!!!!! Sborrami dentro! Adesso, ADESSOO parlando con i denti stretti!"
In tutto questo mi ha squirtato in faccia, spruzzandomi il liquido che tutti gli uomini sperano di provare/vedere almeno una volta nella vita e che io fino a quel momento non avevo mai visto, un orgasmo fortissimo in generale che mai avevo visto se non solo nei video porno.
Io, ormai a limite non aspettavo altra occasione, ho sborrato immediatamente dentro di lei, fortissimo, uno dei migliori orgasmi mai avuti in vita mia. Rimaniamo fermi per qualche secondo in silenzio. Lei mi guarda soddidente, Avevo tutto il petto bagnato e la barba umida.
Torna a distendersi su di me, slinguazziamo un pò e poi afferma sorridendo "da ora in poi sei il mio giocattolo".
Ormai era notte inoltrata, prendo il telefono e trovo un messaggio e una chiamata di mia sorella "che fine hai fatto?" Tutto ok?" Immediatamente voglio rispondere su whatsapp ma Giulia mi strappa il telefono dalle mani esclamando "vediamo chi è!" Sento il suono di un messaggio inviato.
Io: ma che minchia gli hai scritto a mia sorella?????
Giulia: domani io non lavoro, gli ho detto che sei con gli amici e che torni domani mattina tardi 🤫
Io e te non esistiamo, tua sorella non saprà nulla, hai voluto questo gioco in penombra e allora giochiamo.
Si alza, tappandosi la vagina, perde ancora sborra per strada mentre corre in bagno esclamando che sono venuto un sacco.
Io scoppio a ridere e la
seguo,
Ci facciamo una doccia, io non riesco a togliere lo sguardo dalle vene sulle tette. Divento di nuovo duro, mi fa una sega e un pompino nella doccia sborrandosi sulle mennone.
Concludiamo la serata, dormendo insieme. Abbracciati con il mio pene appoggiato sul suo culo.
Fine sesta parte, capitolo 1.