CAPITOLO: I SEGRETI SVELATI
Mancava ancora un poco alla pizzeria. Simona si volle fermare ancora una volta su una panchina, ma questa volta era sopra di me vestita. Eravamo in mezzo alla gente, ma lei aveva voglia di baciarmi.
Era il momento di affondare con le domande, su di lei e su Michela
A: vedo che sei presa
S: molto, mi piaci un casino
A: ti faccio star bene?
S: si tanto, per la prima volta godo tantissimo, il mio ex non concludeva mai, si ammosciava di continuo.
A: ma Michela piace anche a te?
S: non lo so, è una sensazione strana, mi sento attratta da te ma sento qualcosa anche per lei. Non so se ci farei qualcosa da sola, ma con te presente potrebbe venire fuori una situazione.
A: però lei non sembrava particolarmente presa.
S: infatti non lo è,però anche per lei è la stessa cosa, se ci sei te potrebbe farlo.
Una cosa a tre con loro due? Sarebbe incredibile, se penso che per le vacanze ci saranno tutte e due. Non voglio pensare adesso
Ad ogni domanda, un botta e risposta abbastanza rapido , si intervallavano i baci
S: io cosa sono per te, una botta e via?
A: non credo, spero di no. Non posso dirti se ci sarà di più. Sarà il tempo a dirlo.
S: lo sai vero che Michela è innamorata di te?
Io non potevo dire niente, sennò mi sarei sputtanato con la lettura del diario. Cercavo di dare risposte generiche
A: be la prima volta me lo disse, ma credo che dicesse così per gioco
S: no, ora è diverso, è presa tantissimo. Ma data la vostra situazione con i genitori che non approverebbero ci sta male. Non vede il futuro come vorrebbe lei. Si accontenta di averti.
A: lo so è un casino
S: ha il terrore che tu ti fidanzi con una, e ti porti via da lei
A: questo può succedere lo sai. Ma senti, che ti ha detto di me e di lei
S: Tutto Antonio, tutto. Non avere paura, era logico che si confidasse, e noi siamo amiche per la pelle dalle medie.
Veniva a scuola con la voglia di te. Se fossi stata tua cugina ti avrei spompinato anche prima dei diciott’anni .
Ci mettemmo a ridere
S: E so tutto quello che pensa e che vorrebbe fare, ma io te lo dico ad una condizione, perché se sapesse che te l’ho detto mi ammazza
A: e la condizione qual’è?
S: dammi una possibilità con te, non voglio fare quella che viene scopata e poi via un altra.
Avresti la possibilità di scoparti sempre michela , tanto so che non è amore per te. Lei si tranquillizzerebbe perché non ti perde e potrebbe accettare questa mia proposta. Li parlerò di questo.
Mi sarò dato almeno due pizzicotti , ma di quelli pesanti.
In un istante , la ragazza aveva trovato una soluzione a questo inghippo. Era una mente fantastica.
A: ok ti do una possibilità, ma non voglio promettere niente, se poi non va non sarebbe giusto portarla per le lunghe.
E poi sinceramente è che ero troppo curioso di sapere le cose su Michela che avrei accettato comunque
Gli dissi di fermarsi, perché la risposta che gli avevo dato, l’aveva fatta eccitare e mi stava palpando il cazzo
Per cui stavo facendo con lei un recap delle trombate
A: Fabio?
S: Fabio se lo sarebbe scopato ovunque,ma dice che pensa solo a se stesso, anche se dice che è bellissimo. Lo farebbe di nuovo solo per fare un dispetto alla russa che gli sta sulle scatole
A: Davide?
S: non penso se lo sia scopato, li piaceva ma poi ha mollato
A: i due stronzi della discoteca?
S: li piaceva la sensazione di essere posseduta da due insieme, ma loro sono troppo violenti
A: per cui vorrebbe più uomini? Ma ha già avuto questa esperienza al cinema
S: ha detto che c’erano i vecchi anche, l’ha divertita per un po’ e comunque li c’erano anche due che ci sapevano fare e lei è stata bene, penso che volesse tante persone con quella esperienza li. O perlomeno gente che lo aveva duro.
Il prof: non so cosa ci trova tua cugina, si è un bel uomo, ma per me è un vero porco. Comunque a Michela piace perché è imprevedibile, non sa mai cosa possa proporre con lei, penso che accetterebbe qualsiasi cosa con lui.
Ubani: mi ha detto, che una volta nella vita va provato un cazzo di quel calibro. Anche se per lei è troppo grosso e gli fece male
A: e per caso ti ha mai detto cosa gli disse all’ orecchio ?
S: non mi ha detto niente di quella cosa
A: informati se puoi.
A: e di me che ha detto?
S: che è innamorata Antonio, che c’è un intesa e complicità uniche. Che la fai godere sempre.
Io vi invidio veramente. Spero un giorno di arrivare a quei livelli.
Ero soddisfatto così.
Avevo avuto un grande materiale per sviluppare le mie idee per far sì che Michela riuscisse a soddisfare le sue voglie.
Tutte quelle notizie fantastiche mi avevano fatto ritornare una voglia pazzesca di trombare. E anche a lei
Divorammo la pizza in un battibaleno e poi portai Simona nello stesso posto che portai la prima volta Michela.
Ci buttammo direttamente nel sedile posteriore.
La prima cosa che feci e era quella che mi mancava, era leccare la sua fichetta.
Volevo sapere come volesse essere leccata
Mi indicava i suoi punti più sensibili, come leccarla e come farlo.
“ si così, leccami quel punto, più veloce, più lento, mamma mammaaaa”
Chissà perché quando sono al culmine della passione chiamano tutte mamma
La lingua iniziava a farmi male, da quanto avevo leccato e succhiato, ma volevo vederla arrivare.
Si stringeva le tette e poi si toccava i capezzoli
Gli spostai le mani per sostituirle con le mie e appena dopo pochissimo venne con un liquido densissimo.
Era una cascata, la prosciugai per bene
Mi disse di aspettare un attimo, era in completo relax.
La raggiunsi al suo fianco e l’abbracciai a me.
Lei mi guardava fisso negli occhi e non parlava, mi accarezzava la testa. Per un po’ rimanemmo così
Poi iniziai a baciarla sul collo e via via da tutte le parti. Lei uguale, era dolcissimo.
Cazzo, mi stava piacendo un sacco.
Questa volta cambiammo posizione, con lei sdraiata sul sedile posteriore e con le gambe appoggiate sulle mie spalle e io che spingevo da fuori della macchina.
Il cazzo scorreva che era una bellezza,lei succhiava il mio pollice in bocca.
S: scopami forte forte forte, ti prego
Sapevo del sul ex, non era mai stata scopata cosi. Ce la misi tutta.
Io ero anche abbastanza stanco, era la terza in un giorno e volevo chiuderla in bellezza.
Da quella posizione davo colpi potentissimi e profondi e cercavo di andare più veloce possibile, lei aveva la bocca aperta e mi teneva le mani sul collo, alla fine venni sul suo petto, non era tanto , ma ero veramente distrutto. Lei, mi tenne abbracciato così e alla fine ci addormentammo distrutti.
Per la prima volta non desideravo condividerla con nessuno.
Era un segno
