La guida

andromed

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Trasferirsi a Roma per cercare lavoro come laureata in lingue sembrava l’unico modo per poter cominciare a guadagnare qualcosa. Antonella, aveva cominciato a lavorare tramite alcune agenzie turistiche come accompagnatrice o guida. Il problema maggiore era che non avendo ancora l’abilitazione doveva sottostare alle regole del mercato nero. L’agenzia offriva la copertura in caso di controlli e la persona in cambio lasciava una parte del guadagno in agenzia. In realtà anche per chi era in possesso dell’abilitazione era spesso soggetta a tale gioco forza, d’altronde in Italia è che così che funzionano le cose.

Antonella faticò non poco per crearsi i giusti contatti, il che non comprendeva solo le agenzie ma anche direttori d’albergo e alcuni dipendenti dei musei e dei siti archeologici. La concorrenza era spietata e ben presto si trovò a dover abbassare i prezzi per potersi accaparrare il lavoro.
La situazione cominciò a diventare insostenibile, soprattutto economicamente.
Per uscire da quel giro Antonella provò una strada alternativa. Con l’aiuto di un amico, cominciò a pubblicare alcune inserzioni, poi un blog per accaparrarsi privatamente i turisti che visitavano Roma. Per fare ciò, avrebbe dovuto costituire solo piccolissimi gruppi, se non solo coppie o comunque un massimo di tre o quattro persone, per non dare troppo nell’occhio. Doveva passare come una loro amica o conoscente e non come una guida pagata.

La cosa sembrava funzionare. Per un paio di mesi, facendo un prezzo diretto ai turisti, ne guadagnavano entrambi e per lei era persino meno stancante se non addirittura divertente. Fece amicizia con alcune coppie o single da ogni parte del mondo.
I turisti erano all'oscuro del fatto che Antonella non fosse abilitata a farlo ma il prezzo conveniente e il contatto diretto sembrava un buon compromesso e non facevano domande.

Il problema fu che con il passar del tempo, alcune guide che la conoscevano, si insospettirono, ed inevitabilmente la voce cominciò arrivare all'orecchio di alcune agenzie che detenevano il monopolio e la gestione delle guide.
Un giorno venne fermata da un controllo. I turisti ne furono imbarazzati ma la coprirono, fingendo di conoscere personalmente Antonella. Ormai erano questioni di giorni e la cosa sarebbe andata a puttane.

Se c’era una cosa che però si poteva dire di lei, era che per certo era una testa dura, avrebbe fatto di tutto per togliere quel sorriso di soddisfazione dalla bocca delle altre guide che l’avevano messa alle strette. Il mese successivo, nonostante una sessione di inferno, riuscì ad ottenere l’abilitazione e questa quanto meno la poneva in una posizione migliore, almeno dal punto di vista di legge.

La scintilla che fece scattare il cambio di rotta, avvenne un venerdì pomeriggio, quando Antonella forte della sua nuova posizione, riprese i contatti con alcuni albergatori. Purtroppo per lei, ormai si era fatta terra bruciata e nemmeno il tentativo di un abbassamento dei prezzi portò i frutti sperati.
Si era presentata nei migliori dei modi, con un vestitino davvero sfacciato, tacchi alti, trucco leggero, capelli lunghi che coprivano le spalle, ed un profumo stupendo. Se n’era resa conto, alcuni albergatori si trovarono in difficoltà a dover fare muso duro con lei e, quando uno degli albergatori, poggiò la mano sulle sue cosce parlandole come una figlia, capì che avrebbe dovuto cedere in qualche compromesso. Per lei non era solo una questione di soldi, era sempre stata arrivista e soprattutto voleva assolutamente vendicarsi di quelle ragazze che l’avevano tradita e messa alle strette.

Antonella fece un po’ la sostenuta, senza negarsi completamente, non voleva di certo aprire le gambe così facilmente, avrebbe prima dovuto ottenere quello che cercava.
Così, quando Marco la chiamò per un paio di accompagnamenti di alcuni turisti, dovette cedere a qualche piccola ricompensa. Lei era single e non aveva nulla da perdere, per cui quella sera uscì di buon grado per una cena con Marco. Il direttore era un uomo sotto la sessantina, divorziato da qualche anno.

Fu una serata piacevole e nel dopo cena, Marco con mille giri di parole, fece capire ad Antonella che se fosse stata carina con lui, avrebbe ottenuto altro lavoro. D’altra parte lei non voleva concedersi del tutto, almeno non ancora, per cui quella sera stabilirono una sorta di patto, per cui lui avrebbe ottenuto di volta in volta qualche cosa da lei.

Quel gioco aveva ottenuto piĂą di quanto sperato. Inoltre Antonella pretese che quella cosa fosse rimasta tra di loro, non avrebbe fatto lo stesso gioco con altre persone in cambio di lavoro. Marco ne fu addirittura lusingato.

Nel dopo cena, arrivati a casa del direttore, cominciarono subito a divertirsi.

Antonella fece stendere Marco per terra, lei rimase in piedi su di lui. Prima con il tacco delle scarpe, lo stuzzico sotto la patta dei pantaloni, poi si fece sfilare i sandali. Marco cominciò a sentire l’odore dei suoi piedi, la pianta del suo piedino copriva una piccola parte della sua faccia. Da quella posizione poteva scorgere in mezzo alle gambe di Antonella.

Era terribilmente eccitato, e il suo cazzo premeva da sotto il pantalone. Antonella se ne rese conto e ne assaggiò la consistenza con il suo piedino, poi si abbassò, gli sfilò le scarpe ed i pantaloni, lasciandolo con i boxer. L’erezione era evidente ancora di più, e rigiocando con il piedino, il cazzo del direttore, si fece varco nella fessura centrale del boxer privo di bottoni.
Con l’alluce del piede lo accarezzò e tirando giù la pelle, scoprì completamente la cappella. Quella situazione la fece eccitare. Non solo il direttore si era messo a disposizione per far girare il suo nome e darle lavoro ma, trovò in lui un uomo che godeva particolarmente ad essere sottomesso e seguire le sue regole.

Antonella si accovacciò su di lui. Il peso di lei, fece coricare il cazzo sulla pancia. Quella pressione teneva la sua erezione viva. Sembrava che tutto il sangue del suo corpo confluisse in quel punto e lei poteva sentirlo bene premere sulla sua fica, ormai compromessa dall'eccitazione. Marco la poteva sentire bagnata, nonostante quelle mutandine di pizzo che ancora indossava. Cominciò ad andare avanti ed indietro, facendo ogni volta scappellare il cazzo di Marco. Quel movimento lento e continuo fece perdere la testa ad entrambi.

Si abbassò le bretelle, mostrando la sua terza piena ancora protetta dal reggiseno di pizzo. Marco intravedeva i capezzoli turgidi e il suo pancino muoversi ritmicamente su di lui, era prossimo all'orgasmo. Antonella si alzò, si sfilò le mutandine e le mise sotto al naso di Marco, il quale le prese e cominciò a passarsele appassionatamente sul suo viso, ne leccò gli umori lasciati dalla sua fica. Intanto si rimise sopra di lui, non cercava ancora il contatto diretto, l’avrebbe fatto soffrire un po’, per cui nel mettersi sopra, fu attenta a mettere la parte del suo vestitino in mezzo alle gambe, in modo da creare una barriera tra i due sessi.

Riprese il movimento su di lui. Marco era perso tra gli umori di quelle mutandine, bastarono pochi movimenti per farlo venire copiosamente, imbrattando la sua pancia. Antonella fu lesta a scendere piĂą in basso pochi secondi prima, evitando di imbrattare rovinosamente il vestito.
Gli ultimi spasmi del cazzo di Marco, furono guidati dalla mano di Antonella che ne sentì il calore e la consistenza. Dopo essersi dati una sistemata, Marco accompagnò Antonella a casa. Il giorno dopo in agenda c’era un po’ di lavoro da fare, andò a dormire soddisfatta di quella svolta.
Passarono alcuni giorni e, come promesso da Marco, riuscì a fissare una serie di guide a svariati gruppetti, l’agenda era al completo per le prossime 4 settimane. Fece due rapidi calcoli, poteva coprire tranquillamente tutte le spese per vivere, anche se non rimaneva un granché da parte. L’accordo con Marco la favorì a prendere i gruppi, ma le tariffe erano comunque dimezzate dalle “mazzette” che comunque doveva dare alle agenzie o ad altre persone.

I prezzi proposti dalle agenzie erano abbastanza alti e, il turista, non lasciava quasi mai mance alla guida, anche quando lo facevano, non erano sufficienti.

Nei giorni successivi continuò a fornire svariati orgasmi al direttore, il quale, avrebbe voluto qualcosina di più da lei, cosa che ottenne, all'ennesimo gruppo di turisti che le aveva offerto in lavoro. Così quel pomeriggio, per la prima volta, Marco provò le abilità “linguistiche” di Antonella direttamente sul suo cazzo. Un pompino così non ricordava mai di averlo provato. Fu davvero fantastica e non si fermò nemmeno quando il direttore riversò tutta la sua virilità direttamente nella gola di Antonella, la quale, senza fare nemmeno una piega buttò tutto giù.

Quel sabato nel tardo pomeriggio, pensò di rientrare a casa passando per il foro romano. Ci passava quasi tutti i giorni durante le guide ma durante il tramonto aveva il suo fascino particolare. Fu durante il tragitto che vide qualcosa di strano dietro alcuni resti. Non fece in tempo ad affacciarsi che vide un ragazzo alzarsi di fretta. Aveva ancora i pantaloni abbassati, subito dopo una ragazza che si ricomponeva la gonna.
Evidentemente aveva scelto quella location per provare un brivido in più ma, Antonella sentì il bisogno di avvertirli, visto che qualche mese fa, una coppia di tedeschi venne arrestata per atti osceni in luogo pubblico.

Antonella non appena avanzò verso di loro, scapparono a gambe elevate. Forse il cartellino con l’abilitazione sulla giacca era stato scambiato per qualcos'altro. Fu un attimo e non si resero conto che nella fretta lasciarono una macchina fotografica, di quelle compatte, messa in una fessura di un resto.

Antonella la prese con se e tornò a casa.

La curiosità fu molto forte. C’erano tante foto normali, da quei pochi indizi capì che venivano dall'Olanda, poi alcune foto più piccanti, alcune molto spinte. La maggior parte erano di questa ragazza che mostrava le sue parti intime, poi un bel cazzo in primo piano, penetrazioni varie ed infine una serie di video.

Anche in questo caso, alcuni erano dei normalissimi video, altri erano molto privati, tra cui un pompino di questa ragazza. Erano riprese in una stanza d’albergo, Antonella vide un certo impegno per tenere in bocca l’arnese di lui che era davvero spropositato, ne rimase attratta. Mise le cuffie ed alzò il volume, aprì un nuovo file e sentì i gemiti di lei che godeva sotto i colpi di reni del suo fidanzato.
L’ennesimo video invece risaliva proprio a qualche ora prima. I due erano appunto nel foro romano intenti a masturbarsi a vicenda, anche se non capiva quello che dicevano, erano particolarmente divertiti dalla situazione.

Non se ne era resa conto ma quella visione l’aveva fatta andare su di giri, era solo con gli slip seduta davanti la scrivania e il pc. Mise le gambe sulla scrivania, scostò le mutandine e cominciò a masturbarsi. Era davvero incredibile quanto si fosse bagnata, alzò il volume, chiuse gli occhi e mandò in loop quei gemiti di quella ragazzina. Pensava a quel grosso cazzo e a quella splendida ragazza, non si trattenne e, nel giro di pochi minuti, i suoi gemiti cominciarono ad andare all'unisono con quelli della ragazza del video fino a scoppiare in un potente orgasmo.

Il giorno dopo si recò in un albergo della città, doveva prelevare un gruppo di americani da portare in giro.

Erano quasi tutti presenti nella hole, la receptionist avvisò Antonella che all'ultimo minuto si era aggiunta una coppia di ragazzi olandesi che parlava bene inglese. Antonella ebbe un sussulto, possibile si trattasse delle stessa coppia? Quando scesero nella hole fu imbarazzante incontrarli. Loro erano timorosi ma Antonella li rassicurò in tutti i modi. Non aveva la fotocamera con se e gli disse che magari dopo il giro potevano passare da casa sua per consegnarla.

Per tutto il giro fu un continuo scambio di sguardi tra la coppia ed Antonella, non riusciva a non pensare ai loro corpi nudi e cominciò a fantasticare di poterli toccarli ed essere toccata da loro. Erano una coppia giovane, lui aveva 26 e lei 23 anni.

Il lungo giro con tanto di pausa pranzo giunse al termine, tutto il gruppo fu accompagnato in albergo.

Poi Antonella con la coppia si incamminarono verso casa per prendere la macchina fotografica. Li invitò a salire, ormai la tensione era alle spalle ed accettarono di buon grado. Presero un caffè e chiacchierarono per un po’. Poi chiese se avessero impegni per la sera ed alla loro risposta di disponibilità, Antonella organizzò una cena a casa sua. Uscirono per andare a fare un po’ di spesa e comprare del buon vino.

Antonella si promise di insegnare a Marieke, così si chiamava la ragazza, come cucinare italiano. La coppia era divertita, soprattutto Marieke, sembrò essere molto in sintonia con Antonella, nonostante si fossero conosciuti da mezza giornata. La olandese si mordicchiava spesso le labbra ed arrossiva, sembrava quasi che ci stesse provando e questa cosa fece scattare un bel po’ di fantasie erotiche con la giovane coppia. Quella sera avrebbe preso una piega del tutto inaspettata.

Dopo una ricca cena e tanto buon vino, si misero sul divano e continuarono a chiacchierare degli argomenti più disparati fino ad arrivare a quelli più piccanti. Quando Antonella chiese a Marieke di un suo sogno erotico, fu chiaro dove volesse arrivare e, l’olandese, stando al gioco rispose che avrebbe voluto fare sesso con una donna italiana. Dennis, il suo ragazzo, come tutti gli uomini, rispose che il suo sogno era fare sesso con due donne.
Antonella per metterla alla prova si mise di fronte ad Marieke e le chiese di baciarla. Non se lo fece ripetere due volte, le loro bocche si unirono in un bacio voluttuoso. Si staccarono leggermente e Dennis vide le loro lingue che si intrecciavano, per poi scomparire in un bacio passionale. Antonella cominciò ad accarezzarle i capelli e Marieke fece altrettanto, poi scese sul lungo collo e risalì con la lingua fino all'orecchio.

Marieke era eccitata, sotto la maglietta non portava nulla e i capezzoli della sua seconda si irrigidirono talmente che sembravano quasi volersi liberare da quell'involucro. Antonella scese con la mano sfiorandoli, Marieke cambiò volto, la prese per i capelli e quasi con forza se la baciò di nuovo ma questa volta con molto più impeto e trasporto. Marieke prese a sbottonare la camicetta di Antonella liberando la sua terza piena racchiusa nel reggiseno, abbassò la testa a volerne sentire l’odore in mezzo a quella fessura che separava i due seni.

Intanto Denis era estasiato da quella visione, non avrebbe interrotto quel momento, sarebbe entrato in gioco solo se l’avessero voluto, guardarle era già uno spettacolo divino. Marieke mise le mani dietro la schiena di Antonella, liberando quei due seni così pieni e belli. Avvicinò la bocca ai capezzoli e li mordicchiò mentre con le mani la palpava dolcemente. Antonella teneva la testa di Marieke con le mani, continuando ad accarezzarla teneramente.
Marieke alzò lo sguardo, si tolse la maglietta, mostrando due seni più piccoli ma ben fatti, Antonella voleva assaggiarli come la olandese aveva fatto con lei. Sentire il suo capezzolo tra le labbra la fecero eccitare molto, sentiva un calore in mezzo alle gambe indescrivibile. I suoi capezzoli vibravano sotto i colpi di lingua di Antonella, bagnati dalla sua saliva, anche per Marieke era una sensazione pazzesca, l’ultima volta che aveva giocato con un’altra donna risaliva a qualche anno prima con una ragazza più piccola di lei, aveva la sensazione che quella sarebbe stata una cosa davvero speciale.

Antonella presa dall'eccitazione, si tolse anche i pantaloni restando con la brasiliana che mostrava il suo sedere pieno, ben fatto e con qualche leggera imperfezione ma del tutto naturale. Marieke prese ad accarezzarlo e quando passò la mano sotto il cavallo della mutandina, ebbe un’espressione di stupore di quanto fosse zuppa di umori. Prese a masturbarla da sopra le mutandine, poteva sentire le sue labbra carnose, si avvicinò con la testa per sentire il suo odore inebriante, la baciò dolcemente e poi tirò giù le mutandine.

Antonella era completamente depilata sotto, mentre sul monte di venere una piccola striscia di peli ben disegnata. Marieke poggiò il dito sotto la sua fessura, Antonella sussultò, non ricordava di aver mai avuto una eccitazione così devastante. Crollò letteralmente sul divano, esausta, le tremavano le gambe. Marieke prese a baciarle i piedini curati, poi le gambe, fino a risalire nuovamente su quel fiore bagnato che non aspettava altro che accogliere la sua lingua, e così fece.

Denis era totalmente preso da quelle effusioni, sembrava di vedere un film altamente erotico, il suo boxer e i suoi pantaloni non erano più in grado di mantenere la sua possente erezione, si spogliò e cominciò a segarsi lentamente. Era un ragazzo dotato di una mazza notevole su di un corpo esile, slanciato. Anche la cappella era molto grossa, visto in prospettiva sembrava quasi sformato, una caricatura, una esagerazione.
Il prolungato bacio appassionato di Marieke su quella fica, portò Antonella in una sorta di paradiso ma anche di perversione estrema che divenne senza freni, quando sbirciò Denis che giocava con quel mostro protratto verso il cielo che aveva tra le gambe. Con un mano teneva la testa di Marieke e con l’altra fece cenno a Denis di avvicinarsi.

L’avvicinamento fu alquanto goffo, visto l’enorme peso che si portava dietro. Antonella non esitò nemmeno un attimo, accarezzò le sue palle, poi risalì pian piano fino alla cappella percorrendo tutta l’asta. Era doppio, durissimo, sembrava quasi finto, nonostante quelle vene ingrossate che percorrevano il suo cazzo.
Per attimo Marieke alzò la testa per dire qualcosa al suo compagno ma Antonella non capì cosa si stessero dicendo, poi improvvisamente la olandese entrò con due dita dentro la sua fica e riprese a leccarle il clitoride. Antonella cominciò ad ansimare con la bocca aperta e la testa piegata di lato, quel suono lamentoso fu subito ovattato dalla cappella di Denis che prepotentemente aveva inserito tra le labbra carnose di Antonella. Prese a bagnarla con le labbra e con la lingua poi serrò le labbra e la cappella scomparve nella sua bocca. Di tanto in tanto si fermava, troppo presa dalla lingua di Marieke, tanto che pregò di smetterla, era troppo bagnata.

La olandese spostò la sua attenzione al compagno, leccandogli le palle e la parte bassa del cazzo, mentre Antonella lavorava sul restante. Di tanto in tanto le lingue delle due ragazze si incontravano scambiandosi la saliva. Marieke era in ginocchio, Antonella scivolò dietro e, sedendosi sotto appoggiò la sua testa sulla parte bassa del divano, portandosi alla bocca la fica di Marieke. Anche lei era totalmente zuppa, il suo nettare aveva un sapore buonissimo, quasi dolce.

Marieke eccitata dai colpi di lingua di Antonella prese a muoversi avanti ed indietro sulla sua bocca, mentre succhiava il cazzo del compagno. Antonella divaricò le gambe e prese a masturbarsi furiosamente in un crescendo di spasmi. Le loro secrezioni impegnarono l’aria, drogandoli d’estasi.
Marieke si staccò dal compagno, lo fece sedere meglio sul divano e si mise a cavalcioni su di lui, puntando la cappella su quella fonte bagnata e desiderosa di essere trafitta. Il suo enorme cazzo entrò quasi metà o poco più, lasciando le palle ed una parte della sua asta a disposizione della lingua di Antonella. Il nettare della olandese scorreva letteralmente lungo quell'asta di piacere.

Dopo alcuni minuti Marieke si staccò nuovamente cercando di non restare sopraffatta dall'eccitazione, cedendo il posto ad Antonella che lentamente inserì quel ferro caldo dentro di se, emettendo un grido misto di piacere e liberazione. Riuscì a spingersi più di Marieke e cominciò a muoversi lentamente tenendosi dapprima con le mani sulle spalle di Denis, poi collassando su di lui. Lui l’abbracciò e cominciò ad accarezzarle la schiena e la testa.

In quella posizione soltanto un piccola parte di quel cazzo era dentro di lei ma la stimolava alla grande visto lo spessore e la consistenza della sua erezione, soltanto dopo alcuni minuti, Antonella, presa dall'eccitazione e dall'orgasmo che stava per provare, si mise nuovamente con il busto piĂą dietro, lasciando entrare il piĂą possibile quel bellissimo cazzo.

Antonella si lasciò andare del tutto, godendo ed esplodendo in un orgasmo poderoso, le sue urla di piacere rimbombarono per tutta la stanza.
Dopo essersi ripresa, si staccò da Denise. Marieke si stese sul divano, ed allargando le gambe, invitò il suo compagno a scoparla. Denise entrò dentro di lei, mentre Antonella al suo fianco la baciava sulla bocca. La lingua di Marieke si muoveva scompostamente sotto i colpi del compagno. Antonella li sentì arrivare insieme e quasi provò invidia, doveva essere una bellissima sensazione essere riempita dallo sperma di quel cazzo.
Quando Denis si staccò da Marieke, Antonella in un brivido di gioco perverso si avvicinò alla fica dell’olandese, da cui grondava tutto il seme di Denis e prese a leccarla, come una gattina che pulisce le proprie ferite. Assaporare quel misto di umori vaginali e sperma fu davvero inebriante.

Antonella venne colta da un momento di sconforto quando realizzò che quella bellissima coppia il giorno dopo sarebbe tornata in Olanda ma fu anche motivata a trovarne altre, seppur non avrebbe giovato come tornaconto economico, ne avrebbe tratto tutti i vantaggi fisici e psicologici.

Fu così che tra delle normalissime guide ed un'altra, di tanto in tanto, riuscì a trovare coppiette aperte, single interessanti sia uomini che donne, con cui trascorrere momenti lussuriosi ed appaganti.
 

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