Esperienza reale La matematica non sarà mai il mio mestiere

Darksevenight

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Scusate davvero la latitanza ma lavoro e feste mi stanno distruggendo!

"Ti amo"
Alla fine doveva succedere e successe.
Una bastonata dietro la nuca mi avrebbe lasciato meno intontito e mi avrebbe stupito meno.
Non mi aspettavo di dirlo e non mi aspettavo nemmeno di sentirlo da lei, men che mano nello stesso momento, mentre facevamo l'amore.
Ridemmo entrambi, dolcemente, le fronti a contatto, le punte del naso che si sfioravano con i nostri sussulti di piacere e spasmi di nervosismo che guidavano la danza.
G. mi teneva a se con le sue gambe, avvolte intorno ai miei fianchi e non mi lasciava andare, assolutamente, stringendo anche l'abbraccio che mi circondava, ridendo insieme a me, che non volevo uscire dal suo ventre, pieno ma ancora goloso del mio seme.
G: "Ti amo R..."
R: "Ti amo G... con tutto me stesso..."
Ci baciammo ancora, mentre sentivo gli ultimi fiotti della mia voglia sciogliersi in lei e il suo bacino aspirarli come non mai.
G: "E... e adesso?"
Me lo chiese scostando un attimo il viso dal mio, allontanandolo a malapena di qualche millimetro.
R: "E adesso... non lo so... G. lo sapevamo entrambi... è successo... ma era inevitabile... io... cazzo... sono settimane che l'ho capito ma non volevo accettarlo... ora... ora non voglio lasciarti..."
La strinsi a me mentre sentivo che il mio fratellino tornava in forma, strinto dalla sua morbidezza e dai piccolissimi movimenti del suo corpo.
G: "Io ti ho mentito da tantissimo topo... penso di non aver mai smesso di amarti... scusami..."
Un altro bacio, delicato, dolce e tremante
R:"Basta scusarsi... è successo... lo sapevamo e ora viviamolo come possiamo... non so cosa succederà andando avanti ma ora viviamola almeno fino al nostro week end ok? Va bene... amore mio?"
G: "Va ben... amore..." le si illuminò il viso dicendo quelle parole e io mi sciolsi ancora "vediamo come va... basta non farci mal eok? Poi... beh... io intendevo come fare per quello che ci piace fare... io... non voglio rinunciare ai nostri giochi... mi piace quando scopiamo... adoro quando facciamo l'amore... mi piace come mi fai sentire quando sono la tua schiava e quando mi dai ordini..."
R:"Anche a me... continueremo... e se qualcosa cambierà, lo affronteremo sempre insieme e subito ok?"
Annuì con gli occhi bassi ed il suo sorriso più bello, arrossendo un poco e mordendosi le labbra.
G:" Topo... come ti senti ora? io sono felice... ho paura e vorrei urlare.... non.. non l'ho mai detto a nessuno..."
R:" Anche io... sono felicissimo, ho una paura fottuta e vorrei urlare a tutti quello che è successo..."
Le baciai la testa, avvicinandola a me e intrecciando le dita coi suoi capelli, sentii il calore del suo viso sul collo ed i suoi respiri, prima veloci, poi sempre più delicati e ritmati.
Nel frattempo, il mio fratellino, incurante della dolcezza del momento, tornò totalmente eretto e il mio bacino tornò a pompare pianissimo in lei, guidato solo dall'istinto e dalla voglia che non calava mai.
G: "Amore... ma... hai ancora voglia?"
Maliziosa e dolce, un tono leggermente sorpreso che mi fece sorridere e mi spinse a baciarle la punta del naso prima di rispondere
R: "Sì... da cosa l'hai capito?"
G: "dal fatto che ho sentito crescere dentro di me il tuo cazzo..."
Tornò volgare e la cosa mi fece chiudere la vena, quasi come non ci fossimo detti quelle due parole.
R:"Lo sai che ti scoperei ogni secondo amore mio..."
Pompai un paio di volte, sempre più a fondo dentro quel paradiso che continuava a bagnarmi il bacino, lei sospirò, lanciando uno di quei gridolini che mi facevano impazzire.
G: "Anche io amore... anche io lo sai... sempre... ma... ora... io... non lo so... vorrei farlo come abbiamo sempre fatto... ho voglia di sentire il mio padrone e non il mio amore... ti.. ti amo... immensamente ma voglio che tu mi usi amore... ti prego..."
La sua voce infantile distrusse ogni mia resistenza e feci due passi indietro, scivolando fuori da lei, il mio cazzo era lucido e pieno di noi due mentre lei gocciolava un poco la mia eccitazione sul tavolo, un'immagine dolcissima ed allo stesso tempo il massimo della porcaggine.
Io ero partito, le sue parole e il suo atteggiamento mi avevano davvero fatto chiudere la vena e pensavo solo a cosa farle.
R; "Amore... succhiami il cazzo..."
La voce mi uscì roca e decisamente poco gentile ma le si illuminò il volto, era la mia G. che aveva ottenuto quello che voleva e scivolò in ginocchio davanti a me, le braccia poggiate sulle cosce, il volto basso ed il respiro leggermente affannato.
feci un passo avanti e puntai il cazzo alle sue labbra, non fece altro che aprirle e leccare la punta, con un sibilo di piacere che avevo sentito poche volte in vita mia.
G: "mmmmmmmmmmm amore... è buonissimo..." mi prese le palle in mano e continuò lenta a pulire tutta la pelle dell'asta, baciando e leccando.
Ero in estasi, senza che si impegnasse tanto ero già totalmente impazzito., più di prima.
Tanto che dopo al massimo 3 minuti della sua lingua le bloccai la testa con le mani e iniziai a pompare dentro la sua bocca, come poco prima dentro di lei.
Spingevo, fino alla gola, senza che lei potesse fare nulla se non accogliere tutto me stesso, sentivo la sua lingua, i dentini, il fondo della bocca dove sbattevo mentre le scopavo, praticamente, la bocca e i suoi mugolii di piacere e soffocamento, quando mi piantavo tra le sue labbra senza ritegno.
In uno di questi momenti di "pausa" alzò gli occhi lucidi, guardandomi e sorridendo, per quanto potesse, sforzandosi di tenere il mio cazzo in gola il più possibile.
Le chiusi il naso con le dita, i suoi occhi non cambiarono, erano amore e fiducia, desiderio e tenerezza insieme, fino a che una lacrima di fatica non scese sulla guancia e dovette sfilarsi il mio amichetto dalle labbra con un paio di colpi di tosse.
R: "Tutto bene amore?"
G: "Sì... sì vita mia..." tossì un altro paio di volte "ho resistito il più possibile.. ma stavo soffocando..."
Le lacrime rigavano appena il suo viso ma il sorriso che mi donò era perfetto.
G: "Ti amo..."
Mi chinai al suo livello e la baciai sfiorandole le labbra.
R: "Anche io lo sai..."
La aiutai ad alzarsi e l'abbracciai forte, il suo cuore batteva a 1000 ma lentamente si calmò, il suo viso era sul mio petto e il respiro mi scaldava la pelle ad ogni soffio.
R:" Vuoi andare topa? o stiamo ancora qua?"
G: "No... ancora.. ho ancora voglia del mio amore... ti prego..."
E sculettò fino al tavolo, dove tornò a poggiarsi con le braccia, sempre schiusa ed aperta, con la gonna alzata che mi invitava ad approfittare ancora di lei.
E lo feci, avvicinandomi da dietro e puntando al suo accesso posteriore, dove poggiai il mio fratellino, ancora sull'attenti.
Il suo fremere e tremare mi fecero tenerezza, lo confesso, anche perchè furono seguiti dal suo irrigidirsi quando la presi, entrando in lei senza molta dolcezza, un colpo secco che mi fece sbattere il bacino su di lei praticamente subito.
Lei inarcò la schiena, voltando la testa e soffiandomi un bacio che chiaramente resi, anche se distrattamente.
Ed iniziai a pompare subito, violentemente, artigliandole i fianchi ed entrando ed uscendo da lei sempre più a fondo.
Gorgogliava di piacere, non riesco a dirlo meglio, sbattendo sulla superficie del tavolo e vibrando ai miei colpi.
G: "Cazzo amore... mi stai inculando... dio... fammi venire ti prego... ti amo... scopami... scopami!!!"
Con le sue parole non durai molto, non riuscii a donarle l'orgasmo assurdo che si meritava prima di venirle dentro, ancora una volta, la sentii godere ma con un piacere leggero, quasi basilare, ma che la rese liquida ancora di più sotto i miei colpi.
Venni in lei per non so quanto, come poco prima avevo fatto davanti e mi sfilai da qual fiore che non volevo lasciare.
R:" Amore... ero al limite.. perdonami..."
G: "So... sono venuta ancora topo... non... non ti preoccuare... davvero.."
E ci stringemmo nell'ennesimo abbraccio, prima di sistemarci e sistemare un poco la stanza, che sapeva di sesso e voglia, forse troppo per passare inosservato.
Scendemmo le scale, mano nella mano, in silenzio ma sempre più vicini, fino alla macchina, dove la feci salire per portarla a casa.
Scambiammo pochissime parole durante il tragitto, parlavamo con gli occhi e con i baci, niente di più e niente di meno.
Poco prima di scendere dalla acchina, vicino a casa sua, mi baciò ancora, sfiorandomi il viso
G: "Ti amo R... ti amo... ora sento S. e ci organizziamo per sabato ok? non vedo l'ora.. davvero... sono felicissima... sei il mio uomo.. ed io la tua donna..."
Non riuscii a dire niente di più di "sì", baciandola ancora.
La guardai entrare in casa e partii, pensando a tutto quello che era successo e al week end sempre più vicino.
Perfavore rosser non ci fare aspettare marzo adesso😂
 

sormarco

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taranto
Scusate davvero la latitanza ma lavoro e feste mi stanno distruggendo!

"Ti amo"
Alla fine doveva succedere e successe.
Una bastonata dietro la nuca mi avrebbe lasciato meno intontito e mi avrebbe stupito meno.
Non mi aspettavo di dirlo e non mi aspettavo nemmeno di sentirlo da lei, men che mano nello stesso momento, mentre facevamo l'amore.
Ridemmo entrambi, dolcemente, le fronti a contatto, le punte del naso che si sfioravano con i nostri sussulti di piacere e spasmi di nervosismo che guidavano la danza.
G. mi teneva a se con le sue gambe, avvolte intorno ai miei fianchi e non mi lasciava andare, assolutamente, stringendo anche l'abbraccio che mi circondava, ridendo insieme a me, che non volevo uscire dal suo ventre, pieno ma ancora goloso del mio seme.
G: "Ti amo R..."
R: "Ti amo G... con tutto me stesso..."
Ci baciammo ancora, mentre sentivo gli ultimi fiotti della mia voglia sciogliersi in lei e il suo bacino aspirarli come non mai.
G: "E... e adesso?"
Me lo chiese scostando un attimo il viso dal mio, allontanandolo a malapena di qualche millimetro.
R: "E adesso... non lo so... G. lo sapevamo entrambi... è successo... ma era inevitabile... io... cazzo... sono settimane che l'ho capito ma non volevo accettarlo... ora... ora non voglio lasciarti..."
La strinsi a me mentre sentivo che il mio fratellino tornava in forma, strinto dalla sua morbidezza e dai piccolissimi movimenti del suo corpo.
G: "Io ti ho mentito da tantissimo topo... penso di non aver mai smesso di amarti... scusami..."
Un altro bacio, delicato, dolce e tremante
R:"Basta scusarsi... è successo... lo sapevamo e ora viviamolo come possiamo... non so cosa succederà andando avanti ma ora viviamola almeno fino al nostro week end ok? Va bene... amore mio?"
G: "Va ben... amore..." le si illuminò il viso dicendo quelle parole e io mi sciolsi ancora "vediamo come va... basta non farci mal eok? Poi... beh... io intendevo come fare per quello che ci piace fare... io... non voglio rinunciare ai nostri giochi... mi piace quando scopiamo... adoro quando facciamo l'amore... mi piace come mi fai sentire quando sono la tua schiava e quando mi dai ordini..."
R:"Anche a me... continueremo... e se qualcosa cambierà, lo affronteremo sempre insieme e subito ok?"
Annuì con gli occhi bassi ed il suo sorriso più bello, arrossendo un poco e mordendosi le labbra.
G:" Topo... come ti senti ora? io sono felice... ho paura e vorrei urlare.... non.. non l'ho mai detto a nessuno..."
R:" Anche io... sono felicissimo, ho una paura fottuta e vorrei urlare a tutti quello che è successo..."
Le baciai la testa, avvicinandola a me e intrecciando le dita coi suoi capelli, sentii il calore del suo viso sul collo ed i suoi respiri, prima veloci, poi sempre più delicati e ritmati.
Nel frattempo, il mio fratellino, incurante della dolcezza del momento, tornò totalmente eretto e il mio bacino tornò a pompare pianissimo in lei, guidato solo dall'istinto e dalla voglia che non calava mai.
G: "Amore... ma... hai ancora voglia?"
Maliziosa e dolce, un tono leggermente sorpreso che mi fece sorridere e mi spinse a baciarle la punta del naso prima di rispondere
R: "Sì... da cosa l'hai capito?"
G: "dal fatto che ho sentito crescere dentro di me il tuo cazzo..."
Tornò volgare e la cosa mi fece chiudere la vena, quasi come non ci fossimo detti quelle due parole.
R:"Lo sai che ti scoperei ogni secondo amore mio..."
Pompai un paio di volte, sempre più a fondo dentro quel paradiso che continuava a bagnarmi il bacino, lei sospirò, lanciando uno di quei gridolini che mi facevano impazzire.
G: "Anche io amore... anche io lo sai... sempre... ma... ora... io... non lo so... vorrei farlo come abbiamo sempre fatto... ho voglia di sentire il mio padrone e non il mio amore... ti.. ti amo... immensamente ma voglio che tu mi usi amore... ti prego..."
La sua voce infantile distrusse ogni mia resistenza e feci due passi indietro, scivolando fuori da lei, il mio cazzo era lucido e pieno di noi due mentre lei gocciolava un poco la mia eccitazione sul tavolo, un'immagine dolcissima ed allo stesso tempo il massimo della porcaggine.
Io ero partito, le sue parole e il suo atteggiamento mi avevano davvero fatto chiudere la vena e pensavo solo a cosa farle.
R; "Amore... succhiami il cazzo..."
La voce mi uscì roca e decisamente poco gentile ma le si illuminò il volto, era la mia G. che aveva ottenuto quello che voleva e scivolò in ginocchio davanti a me, le braccia poggiate sulle cosce, il volto basso ed il respiro leggermente affannato.
feci un passo avanti e puntai il cazzo alle sue labbra, non fece altro che aprirle e leccare la punta, con un sibilo di piacere che avevo sentito poche volte in vita mia.
G: "mmmmmmmmmmm amore... è buonissimo..." mi prese le palle in mano e continuò lenta a pulire tutta la pelle dell'asta, baciando e leccando.
Ero in estasi, senza che si impegnasse tanto ero già totalmente impazzito., più di prima.
Tanto che dopo al massimo 3 minuti della sua lingua le bloccai la testa con le mani e iniziai a pompare dentro la sua bocca, come poco prima dentro di lei.
Spingevo, fino alla gola, senza che lei potesse fare nulla se non accogliere tutto me stesso, sentivo la sua lingua, i dentini, il fondo della bocca dove sbattevo mentre le scopavo, praticamente, la bocca e i suoi mugolii di piacere e soffocamento, quando mi piantavo tra le sue labbra senza ritegno.
In uno di questi momenti di "pausa" alzò gli occhi lucidi, guardandomi e sorridendo, per quanto potesse, sforzandosi di tenere il mio cazzo in gola il più possibile.
Le chiusi il naso con le dita, i suoi occhi non cambiarono, erano amore e fiducia, desiderio e tenerezza insieme, fino a che una lacrima di fatica non scese sulla guancia e dovette sfilarsi il mio amichetto dalle labbra con un paio di colpi di tosse.
R: "Tutto bene amore?"
G: "Sì... sì vita mia..." tossì un altro paio di volte "ho resistito il più possibile.. ma stavo soffocando..."
Le lacrime rigavano appena il suo viso ma il sorriso che mi donò era perfetto.
G: "Ti amo..."
Mi chinai al suo livello e la baciai sfiorandole le labbra.
R: "Anche io lo sai..."
La aiutai ad alzarsi e l'abbracciai forte, il suo cuore batteva a 1000 ma lentamente si calmò, il suo viso era sul mio petto e il respiro mi scaldava la pelle ad ogni soffio.
R:" Vuoi andare topa? o stiamo ancora qua?"
G: "No... ancora.. ho ancora voglia del mio amore... ti prego..."
E sculettò fino al tavolo, dove tornò a poggiarsi con le braccia, sempre schiusa ed aperta, con la gonna alzata che mi invitava ad approfittare ancora di lei.
E lo feci, avvicinandomi da dietro e puntando al suo accesso posteriore, dove poggiai il mio fratellino, ancora sull'attenti.
Il suo fremere e tremare mi fecero tenerezza, lo confesso, anche perchè furono seguiti dal suo irrigidirsi quando la presi, entrando in lei senza molta dolcezza, un colpo secco che mi fece sbattere il bacino su di lei praticamente subito.
Lei inarcò la schiena, voltando la testa e soffiandomi un bacio che chiaramente resi, anche se distrattamente.
Ed iniziai a pompare subito, violentemente, artigliandole i fianchi ed entrando ed uscendo da lei sempre più a fondo.
Gorgogliava di piacere, non riesco a dirlo meglio, sbattendo sulla superficie del tavolo e vibrando ai miei colpi.
G: "Cazzo amore... mi stai inculando... dio... fammi venire ti prego... ti amo... scopami... scopami!!!"
Con le sue parole non durai molto, non riuscii a donarle l'orgasmo assurdo che si meritava prima di venirle dentro, ancora una volta, la sentii godere ma con un piacere leggero, quasi basilare, ma che la rese liquida ancora di più sotto i miei colpi.
Venni in lei per non so quanto, come poco prima avevo fatto davanti e mi sfilai da qual fiore che non volevo lasciare.
R:" Amore... ero al limite.. perdonami..."
G: "So... sono venuta ancora topo... non... non ti preoccuare... davvero.."
E ci stringemmo nell'ennesimo abbraccio, prima di sistemarci e sistemare un poco la stanza, che sapeva di sesso e voglia, forse troppo per passare inosservato.
Scendemmo le scale, mano nella mano, in silenzio ma sempre più vicini, fino alla macchina, dove la feci salire per portarla a casa.
Scambiammo pochissime parole durante il tragitto, parlavamo con gli occhi e con i baci, niente di più e niente di meno.
Poco prima di scendere dalla acchina, vicino a casa sua, mi baciò ancora, sfiorandomi il viso
G: "Ti amo R... ti amo... ora sento S. e ci organizziamo per sabato ok? non vedo l'ora.. davvero... sono felicissima... sei il mio uomo.. ed io la tua donna..."
Non riuscii a dire niente di più di "sì", baciandola ancora.
La guardai entrare in casa e partii, pensando a tutto quello che era successo e al week end sempre più vicino.
è troppo coinvolgente e continuando a leggere non so come andrà a finire, comunque il weekend ce lo racconti perchè mi sa di fuoco, e non vorrei che voi faceste un weekend a tre con S. madoooo!!!
 

Sottosopra74

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Attendiamo l'epilogo di questo racconto in cui ti sei incartato.
Certamente sei stato molto fortunato ad incontrare una ragazza di 3° liceo che in pochi mesi passa da verginella a geisha-sweet-troia-bisex pronta e smaniosa di accogliere il tuo sesso in tutti i suoi canali. Soprattutto sei stato fortunato a non destare sospetto in tua moglie e nei suoi genitori i quali non hanno trovato nessuna prova, nessun messaggio. Fortunato anche a trovare l'omertà della sorella e della sua migliore amica. Miracolosamente sei stato baciato dalla fortuna a non essere stato mai colto in fragrante nè "beccato" in giro da parenti, amici, conoscenti.
Incredibilmente hai ottenuto questi risultati pur non essendo un bel ragazzo, un fisicato, anzi nei dialoghi ti dimostri sempre incerto e anche un pò "sottone" ricco di complimenti anche se non richiesti.
In questo contesto un pò sorprendentemente funziona alla grande il tuo cazzo e la doppietta ti riesce anche con zero riposo, non sappiamo se con l'aiutino della chimica.
Scrivo per invidia.
 

TheAlchemist

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@Rosser
Attendiamo l'epilogo di questo racconto in cui ti sei incartato.
Certamente sei stato molto fortunato ad incontrare una ragazza di 3° liceo che in pochi mesi passa da verginella a geisha-sweet-troia-bisex pronta e smaniosa di accogliere il tuo sesso in tutti i suoi canali. Soprattutto sei stato fortunato a non destare sospetto in tua moglie e nei suoi genitori i quali non hanno trovato nessuna prova, nessun messaggio. Fortunato anche a trovare l'omertà della sorella e della sua migliore amica. Miracolosamente sei stato baciato dalla fortuna a non essere stato mai colto in fragrante nè "beccato" in giro da parenti, amici, conoscenti.
Incredibilmente hai ottenuto questi risultati pur non essendo un bel ragazzo, un fisicato, anzi nei dialoghi ti dimostri sempre incerto e anche un pò "sottone" ricco di complimenti anche se non richiesti.
In questo contesto un pò sorprendentemente funziona alla grande il tuo cazzo e la doppietta ti riesce anche con zero riposo, non sappiamo se con l'aiutino della chimica.
Scrivo per invidia.
Madonna che pesantezza...
 

Berto74

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Dai però, un po' di ironia e di sarcasmo ci stanno, non prendetevela, è un gruppone di amanti della Phica ma si può anche far qualche battuta mica è il vangelo!!!
 

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