Ok continuo con la seconda parte del terzo capitolo.
Lei non preferiva molto scopare a letto perché diceva che quello era riservato per le coppie abitudinarie e senza passione, ma gradiva di più farlo sul divano, perché più sexy e frizzante adatto al suo ruolo di amante. Per questo, dopo averla fatta godere nella classica posizione del missionario, la feci inginocchiare sul divano e cominciai a leccargli da dietro figa e culo. Maura partecipava ondeggiano le sue enormi chiappe e abbandonandosi al godimento che gli procuravo specialmente quando con la punta della lingua m'intrufolavo nel suo buchetto. Allora tirai fuori dalla sua custodia il primo dei giocattoli che avevo preparato tra i cuscini del divano.
Era un dildo di cristallo adatto alla penetrazione anale. Lo insalivai bene e glielo feci scorrere dolcemente sul clitoride con movimenti circolari prima di metterglielo in fregna. Tentò una piccola reazione: "No, fermo, non voglio, finiscila!"; ma era una protesta che diventava sempre più flebile.
"Ecco ora comincia a piacergli" pensai, quindi lo estrassi dalla fregna e dopo averlo bagnato abbondantemente con un lubrificante in precedenza preparato tra i cuscini, glielo infilai con cautela nel buco del culo.
Scivolò dentro meravigliosamente bene fino in fondo. Si sentiva il rumore risucchio dell'ano che si chiudeva alla base allargata del dildo ed era incantevole vedere come il suo buchetto si apriva per sfilarlo e poi rimetterglielo dentro! Anche Maura gradiva il gioco mentre io eccitatissimo cominciai a scoparla anche in figa dandogli la sensazione della doppia penetrazione. Godeva come una matta, per lei era la prima esperienza di questo genere. "Com'è?" gli domandai e lei: "E' Piacevole" Allora gli sfilai il dildo e gli misi quasi con rabbia il mio cazzo nel culo.
"Hai! È Grosso" e subito dopo "mmm Ciccio che bello fammelo sentire! Che
vacca che sono! Sfonda la tua
troia!". Venni all'istante inondandogli l'intestino di sperma anch'io come un pivello. Era bastato quell'attimo di eccitazione in più e quelle parole per farmi perdere il controllo e sapevo che lei aveva ancora voglia.
Cercai quindi di distrarla un poco mostrandogli il dildo e dicendogli che glielo regalavo in modo da poterlo usare qualche volta anche a casa. Lei non voleva, sostenendo che sarebbe stato un casino se suo marito l'avesse trovato. Al che gli prospettai l'idea di metterlo in bella mostra in soggiorno come se fosse un soprammobile o un alfiere di una scacchiera. Cominciammo a ridere come ragazzini. Poi presi i due vibro per metterli in uso e con questi cominciai ad accarezzare la Maura per farla familiarizzare.
Lei si divertiva, si faceva sfiorare i seni con quello più piccolo in gel rosso, testando la sua morbidezza, l'elasticità, l'impugnatura. Poi l'altro, in latex, più grosso, con le venature e più rigido. Lo toccava e ne misurava l'intensità delle vibrazioni, poi si mise quello di gel rosso in bocca come per fare un pompino. Eravamo di nuovo eccitati! Un poco di lubrificante e cominciai a scoparla con il vibro grande. Maura se ne impossessò, se lo mise in fregna e cominciò a godere come una porcella. Se lo passava sul clitoride e tra le sue grandi labbra e poi dentro, aumentando la vibrazione e spingendo avanti e indietro il bacino mostrandosi orgogliosamente a me che davanti a tale spettacolo cominciai a menarmelo, mi misi a cavallo e reggendomi sulla spalliera del divano le feci imboccare il cazzo, mentre il vibro scompariva completamente nel suo figone. Succhiava e godeva soddisfatta di aver provato questi nuovi stimoli ed io ero contento per aver trovato validi complementi, per migliorare questo piacevole e inebriante gioco. Maura ormai dopo innumerevoli orgasmi era disfatta. Mi sfilai da lei, la feci mettere di fianco e mi piazzai dentro di lei al posto del vibratore. Sentii che stava avendo un altro orgasmo quindi potei anch'io godermi pienamente la mia sborrata dentro la sua figa.