La nascita di una bella amicizia

andromed

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Io e Antonella siamo sposati da 6 anni.
Finalmente dopo tanti anni di sacrificio di straordinari e rinunce, avevamo messo da parte un po’ di soldi per comprare casa. Tra i soldi da dare all’agenzia, l’anticipo della casa, i lavori di ristrutturazione e tasse, eravamo rimasti nuovamente con pochissimi soldi sul conto ma, eravamo davvero contenti di avere finalmente una casa tutta nostra. Non eravamo riusciti a completare tutti i lavori e tanto meno comprare tutti i mobili ma ci eravamo promessi di farlo un po’ alla volta. Dopo qualche mese purtroppo mia moglie fu messa alle strette a lavoro e dovette dare le dimissioni.
Il suo capo, una zitella acida, non aveva avuto mai grosse simpatie per mia moglie, una ragazza bella e dolce ma anche molto ingenua. Riprese a cercare lavoro ma non fu facile, fino a quando, durante un colloquio gli fu proposto una prova di sei mesi con possibilità di assunzione come segretaria.
Durante questi mesi, ebbi la sensazione che c’era qualcosa che non andava in mia moglie, sembrava depressa. Lei mi diceva che non era molto contenta di quel lavoro ma che al momento non poteva permettersi di cambiare. Lei mi parlò di un ambiente lavorativo molto pesante e che la trattavano con sufficienza.
Venni a sapere poi successivamente che invece aveva avuto proposte indecenti da parte del suo capo, un uomo di grossa corporatura sulla sessantina. Non mi aveva detto niente per paura di una mia reazione.
Finito il periodo di prova, non venne assunta, come era facile pensare, non aveva ceduto a quel ricatto. In quello studio però conobbe un avvocato che, dispiaciuto di quanto accaduto, cominciò ad interessarsi a mia moglie, procurandole alcuni colloqui. Riuscì finalmente a firmare un contratto a tempo determinato di un anno, in un studio di notai.
In quel periodo mia moglie tornò ad essere raggiante, riprese in mano la sua femminilità e un po’ di sicurezza. Fabio, l’ex collega di Antonella che le aveva procurato il colloquio, era un giovane e promettente avvocato, bella presenza e di buona famiglia. Decidemmo di invitarlo a casa per una cena. Nonostante avesse le carte in regola per poter avere qualsiasi donna, in quel momento era single e, gran parte della serata fu il protagonista dei nostri discorsi.
Mia moglie si era messa in tiro come non mai e durante tutta la serata Fabio ed Antonella incrociavano spesso i loro sguardi, quasi senza ritegno. Mia moglie arrossiva tanto che cominciavo a pensare che tra i due ci fosse qualcosa.
Quando Fabio andò via cercai di capire quell’atteggiamento ma Antonella mi disse che non era affatto vero e che anzi aveva promesso a Fabio di presentargli Laura, una nostra amica single. Organizzammo così una nuova cena, questa volta a casa di Laura.
Arrivammo per primi per darle una mano, anche se in realtà fui l’unico a fare qualcosa visto che loro erano troppo prese nel farsi belle. Le sentivo ridere in bagno e di tanto in tanto sentivo il mio nome e quello di Fabio più altre poco decifrabili a bassa voce, seguite da fragorose risate.
Alle 20 in punto Fabio arrivò, sembrava essere appena uscito dall’ufficio e, in effetti ci raccontò che non era riuscito a rientrare a casa per cambiarsi.
Cominciammo dall’aperitivo e in tutta la serata tra una portata ed un'altra, le bottiglie di vino andavano via come l’acqua. Laura, una ragazza molto disinibita, cominciò, complice anche l’alto tasso alcolico, a fare domande e giochini piccanti. Io ero molto confuso perché ancora una volta, vedevo la complicità tra Fabio e mia moglie, più che con Laura. Immaginavo era perché si conoscessero meglio, tant’è vero che Laura rivolgeva a me le domande più piccanti e, in alcuni casi mi chiedeva delle conferme su particolari piccanti che aveva potuto sentire solo da mia moglie.
Ad un certo punto, Laura si avvicinò e si mise a cavalcioni su di me. Io ero tra il confuso e l’eccitato. Altrettanto fece mia moglie con Fabio, cercavo di guardare e dire qualcosa ma Laura subito mi mise a tacere mettendomi la sua lingua in bocca.
Laura mi era sempre piaciuta un casino e rimasi inebetito, ancor più perché con una mano mi toccava il cazzo da sopra il pantalone. Mentre era sopra di me riuscivo a vedere i suoi slip di seta bianca con evidenti segni di eccitazione. Il mio cazzo stava letteralmente esplodendo e ancor di più quando vidi da dietro mia moglie inginocchiata con la testa che andava su e giù.
Non riuscivo a crederci, mia moglie stava facendo un pompino a Fabio ed io non stavo facendo nulla per impedirlo, anzi era sempre più eccitato. Presi Laura in braccio e la misi sul divano. In quel momento stavo dando le spalle a mia moglie, sfilai i sandali, aveva dei piedini bellissimi, cominciai a baciarli e leccarli, inebriato da quel profumo cominciai a baciarle le gambe e man mano che salivo sentivo quell’odore inconfondibile di fica bagnata.
Era davvero un pozzo, le tolsi gli slip e rimasi estasiato davanti a quella fica completamente rasata e bagnata. Lei mi prese la testa e l’avvicinò prepotentemente vicino la sua fica. Aveva un sapore incredibile, un nettare dell’estasi, ero ormai fuori controllo e ben presto, sotto i miei colpi di lingua, Laura raggiunse un primo orgasmo. Ero talmente preso che non mi resi conto che mia moglie e Fabio non erano più in quella stanza, mi alzai quasi per controllare dove fossero ma, ancora una volta Laura prese l’iniziativa, facendo uscire il mio cazzo da quella prigione, cominciò ad accarezzarmelo e a bagnarmelo con la lingua.
Mi fece sedere sul divano e quasi a gambe larghe cominciò a leccarmi il buco del culo e le palle. Era davvero brava, molto più sfacciata di mia moglie e mentre proseguiva il suo lavoretto sentivo dalla stanza da letto un inconfondibile cigolio. Cercavo di immaginare come Fabio e mia moglie stessero scopando. Sentivo anche dei forti gemiti di mia moglie, sintomo che se la stava godendo davvero la scopata.
Era venuta l’ora di scoparmi Laura. Ormai eravamo sintonizzati, non dovetti chiederle nulla, si alzò e si rimise a cavalcioni ma questa volta si lasciò trafiggere dal mio cazzo. Mentre mi scopava, mi accarezzava e mi diceva che aveva sempre sognato questo momento e che Antonella fosse una donna molto fortunata ad avermi.
Riuscì a raggiungere un secondo orgasmo in pochissimo tempo ed aveva ancora una gran voglia ma io anche ero al limite. L’eccitazione era troppa, per cui pochissimi minuti dopo la inondai di sborra. Lei mi baciò in modo appassionato, riempendomi di carezze. Ero frastornato.
Tutto quel vino, quel sesso, quella situazione. Sembrava un sogno. Ci ricomponemmo e dopo una manciata di minuti uscirono anche Fabio ed Antonella, mano nella mano. Ci fu un attimo di silenzio imbarazzante, interrotto da Laura che propose di uscire per prendere un po’ d’aria.
Accettammo l’invito, salimmo sul SUV di Fabio, accanto a lui mia moglie, ed io dietro con Laura. Ci fermammo vicino la spiaggia, e ci addentrammo nella pineta che costeggiava il lungo mare. Era una tiepida serata dei primi giorni dell’autunno, complice l’alcol eravamo ancora molto accaldati. Ancora una volta le nostre strade si separarono, io ormai ero succube del volere di Laura, non facemmo molti passi.
Ci appartammo dietro delle siepi, Laura mise l’asciugamano per terra e una volta giù riprendemmo a baciarci. Laura era proprio un fuoco e non ci mise molto a ritrovarsi nuovamente con il mio uccello in bocca. Continua a ripetere che fosse ancora più buono di prima perché ancora sporco dei nostri amplessi. Non aveva avuto nemmeno il tempo per sciacquarmi.
Quando la mia erezione fu al massimo, lei si sfilò il vestito e gli slip e mettendosi a pecorina mostrava, complice la luce della luna piena, tutto lo splendore di quel culo e il candore della sua pelle. Mi avvicinai alla sua fica e la penetrai nuovamente ma, questa volta ero io a dettarne i ritmi. La presi per i fianchi e cominciai prima lentamente poi sempre con più forza a scoparla. Era nuovamente un pozzo, il mio cazzo era sudicio dei suoi umori, poi mi chiese se volevo provare un buchetto più stretto.
Quelle furono le sue parole, ed io non me lo feci ripetere due volte che subito puntai verso il buchetto del suo culo. Forse per l’eccitazione o per la lubrificazione naturale dei nostri corpi, il mio cazzo sembrò scivolare facilmente nel suo culo.
Avevo la situazione sotto controllo, sapevo che in quel momento sarei potuto durare più del previsto, quando sentì qualcuno che si avvicinava, senza accorgermene quasi, mia moglie e Fabio erano lì che si gustavano lo spettacolo.
Dal momento che ci separammo, lei e Fabio avevano solo chiacchierato, mentre io e Laura ci eravamo subito dati da fare.
Mia moglie si inginocchiò di fianco a me, mi prese il viso e cominciò a baciarmi. Le nostre lingue erano come impazzite e sentivo chiaramente l’odore del cazzo di Fabio nella sua bocca e quella cosa mi eccitava ancora di più.
Intanto l’avvocato era impegnato a farselo succhiare da Laura, poi mia moglie si spogliò e si mise a pecorina di fianco a Laura. Due culi tutti per me. Cominciai ad incularmi anche mia moglie mentre le due bocche avanti giocavano con il cazzo di Fabio. Ormai non avevamo più nessun segreto, anche tra me e Fabio cominciarono a susseguirsi sguardi di complicità, così come tra Antonella e Laura. Ero nuovamente vicino a raggiungere l’orgasmo, così come Fabio. Le due cagnette in calore si misero entrambe inginocchiate d’avanti alle nostre nerchie, in attesa del nostro seme.
Sia io che Fabio avevamo dei cazzi molto simili, entrambi intorno ai 18cm ed entrambi vibravano maestosi sulle bocche aperte e affamate di Laura ed Antonella.
Non ci mettemmo molto ad accontentarle che grossi fiotti di sperma uscirono dalle nostre cappelle, inondando quei due bellissimi volti e quelle due bellissime bocche.
Quello fu l’inizio di una amicizia molto particolare.
 
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Solar_Sysm

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Otitmo racconto, molto ben scritto, ma permettimi un consiglio.

Quando scrivi, cerca di andare a capo più spesso: in questo modo, alleggerisci il testo, e diventa non solo più piacevole, ma anche più scorrevole e semplice leggerlo. Così facendo, l'attenzione si sposta tutta sul contenuto, e non si corre il rischio di perdere il filo (come mi è capitato in un paio di occasioni). A parte questo, ottimo lavoro.
 
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andromed

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Otitmo racconto, molto ben scritto, ma permettimi un consiglio.

Quando scrivi, cerca di andare a capo più spesso: in questo modo, alleggerisci il testo, e diventa non solo più piacevole, ma anche più scorrevole e semplice leggerlo. Così facendo, l'attenzione si sposta tutta sul contenuto, e non si corre il rischio di perdere il filo (come mi è capitato in un paio di occasioni). A parte questo, ottimo lavoro.

Grazie per il consiglio, è il mio secondo racconto, migliorerò grazie anche ai vostri commenti!
 

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