La rivincita

cipolla65

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Un giorno come un altro, nulla di che. Assorto come sempre nel mio lavoro, su e giù per l'Italia.
Sono agente di commercio per una ditta importante del Nord Italia che si occupa di energie rinnovabili. Patito per la tecnologia, per la bella vita e per le belle donne. Dimenticavo, single convinto e felice.
Le mie relazioni più lunghe si contano nelle dita di una mano. Nessuna più lunga di un anno. Non sono portato per le situazioni durature, mi annoiano e mi rattristano. Sfrutto anche la fortuna che Madre Natura, nel tempo, mi ha concesso: un cambiamento radicale.
Sono lontani i tempi in cui mi ritrovavo grassottello, insicuro e tanto imbranato. Oggi non sono da buttare: bella presenza, simpatico, socievole e grande corteggiatore, un mix che, visti i risultati, al mondo femminile piace.
Essendo molto tecnologico, viaggio sempre con al seguito tablet, smartphone, pc e chi più ne ha più ne metta. Ovviamente non posso mancare in una piattaforma mediatica come Facebook.

A furia di girare mi è venuta fame. Mi fermo nel solito ristorante della zona in qui mi trovo. Tra un piatto e l'altro non può certamente mancare una sbirciatina a Facebook per vedere che si dice di nuovo.
Accedo e mi ritrovo un messaggio strano: "Finalmente ti ho beccato. Appena puoi chiamami a questo numero". Rileggo il nome, riguardo il profilo e...ma sì, certo che è lui. Un compagno del liceo, Mirco. Che sagoma che era: burlone, simpaticissimo e un gran fannullone. Una di quelle persone che non ti annoiano mai ma che con il tempo, purtroppo, ho perso di vista.
Incuriosito più del solito, lo chiamo immediatamente.
Appena dico "Pronto" mi riconosce subito, difficile non riuscirci visto che tengo l'"r" moscia. Dopo i convenevoli di rito, gli chiedo cosa mai avesse da dirmi. Praticamente sta organizzando una rimpatriata dei compagni di liceo e mi obbliga a non mancare visto che ci saranno tutti, ma proprio tutti. Non posso certo tirarmi indietro e dopo averci accordato per il giorno e l'ora, ci salutiamo e ci diamo l'arrivederci.
La mia mente indietreggia nel tempo e i ricordi iniziano a raffiorare. E in quei ricordi fa capolino una tizia di nome Marta. Una ragazza inarrivabile per me. Alta al punto giusto e dai tratti mediterranei...bellissima!!! Si rivolgeva a me solo per chiedermi qualcosa inerente alla scuola e ogni volta arrossivo come un peperone. Quanti momenti passati a commettere atti impuri pensando a lei.
Vabbè, pausa pranzo scaduta, si riparte.

Passano i giorni e arriva la data del ritrovo scolastico. Punto il navigatore e si parte.
Arrivo, parcheggio, mi avvio e noto la bellezza del posto. Dal di fuori sembra un bel locale: molto grande, ampi spazi verdi, grandi sale, ristorante, pizzeria e anche hotel.
Entro e chiedo informazioni. Mi dirigono verso l'esterno di una sala. Mi avvicino è già inizio a riconoscere qualcuno.
Giorgio, Marco, più in là mi sembra di riconoscere Miriam, Sonia e c'è anche la Lidia. Strano rivederli dopo tanto tempo e anche la curiosità aumenta. Chissà che faranno nella vita.
Mi faccio vedere e a gran voce saluto "Ciao ex liceali!!!". Stentano a riconoscermi. Va bene che sono molto cambiato ma forse, non essendoci nessuna "r" nel saluto, non ci sono arrivati subito.
"Ma dai, sono io...". Vuoi vedere che adesso capiscono chi sono?..."Trentatre trentini entrarono a Trento...". Inizio a vedere i primi sorrisi tanto da capire che finalmente si ricordano di me.
Iniziano i baci, gli abbracci, le chiacchiere e le risate. Fra loro c'è anche Mirco, quello che mi ha contattato. Però non vedo lei.
Arriva altra gente e fra queste c'è. Il tempo non ha scalfito la sua bellezza. Una gran bella donna vestita molto bene e molto curata.
Inizia a salutare uno per uno. Mi guarda stranamente come a dire "No, non può essere lui!"
Mi avvicino, stavolta senza imbarazzo, e le dico: "Beh, non mi saluti, Marta?"
Sorride, mi squadra e "Ma veramente sei tu! Non ti riconosco più...dov'è finito il Luca del liceo?"
Fissandola negli occhi: "Si è essiccato ed eccomi qua"
Ci raccontiamo le nostre vite e scopro che è sposata con un avvocato sempre in giro per convegni, non ha figli, frequenta circoli, insomma fa una bella vita. Però, mentre mi parla di questo, noto in lei un velo di tristezza. Non mi sembra il caso di approfondire, forse è solo una mia sensazione.

Ci sediamo a tavola. Ma mentre qualcuno mi vuole vicino a sé, sfodero un po' di sana furbizia e guarda caso mi ritrovo seduto proprio vicino a lei.
La serata continua in allegria. Si mangia bene e si beve meglio. Ogniuno racconta di sé, delle proprie occupazioni, delle proprie passioni.
Non manca un ritorno al passato: il ricordo dei giorni trascorsi al liceo tra episodi buffi, casini che combinavamo, scherzi epocali e tanto altro.
Ad un certo punto mi fissa e sfodera un sorriso malizioso.
"Che c'è, ho detto qualcosa che non va?"
"No no, nulla...è che sei stato una piacevole sorpresa. Sei cambiato tantissimo. Un tempo non potevo avvicinarmi a te che la tua faccia prendeva fuoco da quanto era rossa...quanto eri imbranato!...Mentre oggi ti ritrovo sicuro, per nulla imbarazzato e devo proprio dirlo: un bell'uomo".
Non nego la mia felicità nel sentire questo ma, da mascalzone quale sono diventato, non lo do a vedere.

La serata sta volgendo al termine. Ultimo brindisi. Saluti finali con la promessa di tutti di risentirci più spesso.
Saluto Marta, ci scambiamo i numeri di cellulare, un abbraccio e un in bocca al lupo.
Mentre lei se ne sta andando, io rimango ancora un po' a parlare con Mirco complimentandomi della serata.
E' tardi. Sono stanco. Sarebbe il caso che andassi visto che dovrò guidare per un po'. Saluto e mi avvio all'uscita.
Mentre sto uscendo, un dipendente del ristorante, chiamandomi, si avvicina e mi consegna una busta bianca. Sorpreso la apro e al suo interno c'è solo una chiave con un numero: 333.
Chiedo delucidazioni. Mi dice solo di seguirlo. Ci avviciniamo ad una scala. Mi lascia invitandomi a salire.
Lo ascolto. Salgo le scale, percorro un corridoio e mi ritrovo davanti alla camera 333.
Inserisco la chiave, apro piano. E' buio. Mentre entro accendo l'interruttore. Una luce soffusa illumina il piccolo ingresso. Avanzo. Alla mia destra il bagno. Dall'altra parte la scrivania con tv ultrapiatto a led. Qualche altro passo e intravedo il letto. Continuo e...
"Ciao, era ora...ma quanto chiacchieri!?"
Stupore, senso di appagamento, imbarazzo e perchè no, anche una sana rivincita per il mio passato che mai come ora voglio dimenticare.
E' stesa sul letto. Intimo nero, reggiseno con pizzo semitrasparente, perizoma abbinato, autoreggenti nere a rete. Fisico meraviglioso, seno importante, gambe pazzesche, caviglie sottili. Il culo non si vede ma già immagino come potrà essere.
L'insicurezza di un tempo si fa strada, non so che fare.
"Non ti avvicini?...Guarda che non mordo!" e sorride.
Prendo tempo e mi dirigo verso il bagno. Mi guardo allo specchio, mi faccio mille domande, e poi è sposata e non voglio certo nessun tipo di casini. Però non me la voglio lasciar scappare. E' sempre stato un sogno che ora si può realizzare. Mi carico ed esco.
Mi avvicino, di più, sempre di più. Non mi lascia il tempo per parlare che già mi ritrovo steso a fianco a lei.
I nostri sguardi si infiammano, la voglia sale. Le sue labbra si avvicinano alle mie. Le lingue sembrano calamite. La mia bocca è riempita dalla sua e viceversa. Slinguate, morsi, ancora slinguate. Le sue mani avvolgono i miei capelli. Mi blocca la testa. La sua lingua sembra impazzita. Mi lecca il collo, l'orecchio, ancora il collo.
Inizia a spogliarmi. Via la giacca, via la camicia. Si riappropria del mio collo, lo morde. Scende. Mordicchia i capezzoli ma senza farmi male. Continua la sua strada. Sempre più giù. Sbottona i pantaloni, li sfila. Con una mano inizia a farsi strada fra i boxer senza sfilarli mentre con l'altra afferra i testicoli. Forte, sempre di più. La sua dinamicità mi piace.
Inizia a reagire, lo sento indurirsi. L'unico ostacolo tra il mio cazzo e la sua bocca, i boxer che in un attimo non mi ritrovo più. La sua lingua calda si avvicina alla cappella. La scopre e inizia un qualcosa di strepitoso. Un pompino fantastico. Da subito con movimenti lenti per proseguire sempre con più frenesia. A poco a poco il cazzo sparisce nella sua bocca, fino in gola. Si sente soffocare ma resiste.
Non mi sarei mai aspettato una sua attitudine a certe attività, molto brava.
Sono costretto a fermarla altrimenti non so come resisterle.
Ed è così che la rigiro, la bacio con molta passione. Le passo più volte la lingua sulle labbra. Intanto le mie mani non stanno ferme. Voglio tastare quelle tette che tante seghe mi hanno fatto godere. Sono grandi e sode. Le sfilo il reggiseno per tastarle ancora meglio. Le stringo i capezzoli e nella stanza echeggia un suono di piacere dovuto ai suoi lamenti.
Mi siedo sul letto con lei rivolta verso di me. Mentre mi sega, stringo quelle tette fantastiche. Ci gioco, le strizzo, le lecco, le mordo. Mi ci affondo con la faccia.
La sdraio di nuovo. Continuo la mia esplorazione là dove il mio desiderio sta per realizzarsi, la sua fica.
E' calda, profuma di buono. E' eccitatissima, lo si nota dal suo umore. Mi abbasso e inizio un lavoro di bocca che andrà avanti per un po'.
Bocca, lingua, lingua, bocca, dita. Prima uno, dopo due. Provo con tre e non accenna a fermarmi. Quattro, urla di piacere.
E' giunto il momento. Le prendo le gambe e le appoggio sulle mie spalle. Non c'è nemmeno bisogno di sforzare quanto è bagnata. Entro in un attimo. E' un movimento costante e senza pause.
La giro a pecorina, le salgo sopra e si continua.
Sento che non potrò durare ancora per molto. Qualche altro colpo e la faccio girare, avvicino il cazzo alla bocca. Pochi movimenti ed esplodo in un piacere assurdo. Le ricopro la bocca, le labbra. Lo sperma cola sopra le sue tette. Mi avvicino, prima la bacio e dopo le lecco.
Mi sdraio per lo sfinimento.

Penso sia finito quando la sento alzarsi, pulirsi e, rovistando nella sua borsa, estrarre un tubetto.
Si gira verso di me dicendomi "Non penserai di smettere!!!"
Gelo, non so che dire, rimango stupefatto.
Apre il tubetto, avvicina due dita e fa uscire del gel. Si corica sul letto e apre le gambe. Da non crederci. Lo spalma nell'ano e dopo poco le due dita entrano senza fatica.
Non pensavo di potercela fare ma sentirla urlare ad ogni mio colpo ha appagato i miei sforzi.

Stremati, e senza dire nulla, ci siamo addormentati per risvegliarci al mattino con una fame incredibile.
Doccia, siamo scesi per la colazione e salutandoci siamo rimasti con un forse.
Nessun obbligo da parte di entrambi. Sta di certo che se avverrà un altro incontro non ripartiremo dai ricordi del liceo ma della notte appena trascorsa.
 
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ibr88

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Bellissimo racconto!!! Ti voglio fare i miei complimenti,riesci a trasmettere delle sensazioni incredibili in quello che scrivi e non è da tutti. :)
Continua così
 
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cipolla65

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Bellissimo racconto!!! Ti voglio fare i miei complimenti,riesci a trasmettere delle sensazioni incredibili in quello che scrivi e non è da tutti. :)
Continua così

Grazie, troppo gentile. Quando scrivo cerco di trasformare in parole le sensazioni che provo. Ricevendo commenti positivi evidentemente ci riesco anche se non ne sono poi tanto convinto. Comunque rivedere rispolverato il mio racconto, non lo nego, fa un certo piacere :D
Ehm...continua così...mah, al momento ho appeso la penna al chiodo 🤭


?????????...:ubho?:...chi? Marta??? 🤭
 
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ibr88

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Grazie, troppo gentile. Quando scrivo cerco di trasformare in parole le sensazioni che provo. Ricevendo commenti positivi evidentemente ci riesco anche se non ne sono poi tanto convinto. Comunque rivedere rispolverato il mio racconto, non lo nego, fa un certo piacere :D
Ehm...continua così...mah, al momento ho appeso la penna al chiodo 🤭
Purtroppo mi sono imbattuto solo ora nel tuo racconto,ultimamente dedico più tempo al forum,cosa che non riuscivo a fare negli anni precedenti per mancanza di tempo.
Allora facciamo così,se mi dovesse capitare un qualcosa di simile,con un alto tasso erotico,sarai il mio scrittore di fiducia,ti va?? :D
E riguardo ai complimenti,se li ricevi vuol dire che la gente apprezza sul serio e ti considera un buon scrittore. ;)
 
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cipolla65

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Purtroppo mi sono imbattuto solo ora nel tuo racconto,ultimamente dedico più tempo al forum,cosa che non riuscivo a fare negli anni precedenti per mancanza di tempo.
Allora facciamo così,se mi dovesse capitare un qualcosa di simile,con un alto tasso erotico,sarai il mio scrittore di fiducia,ti va?? :D
E riguardo ai complimenti,se li ricevi vuol dire che la gente apprezza sul serio e ti considera un buon scrittore. ;)


Ok, ci sto :D ma a una condizione: devi prima farmi conoscere la partner (ripeto LA :pig:)...personalmente...perchè, come dissi, le sensazioni le trasformo sì in parole ma quelle mie :p:

Non fate troppi complimenti a Cipolla...che è un vanesio pazzesco e poi mi tocca sopportarlo 🤭

Vanesio :ubho?:...ehm...mah...spetta (Google.......................) socio: :tisfondo::tisfondo::tisfondo::tisfondo::tisfondo:...:cervo:...:D
 

vahirua24

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Ok, ci sto :D ma a una condizione: devi prima farmi conoscere la partner (ripeto LA :pig:)...personalmente...perchè, come dissi, le sensazioni le trasformo sì in parole ma quelle mie :p:



Vanesio :ubho?:...ehm...mah...spetta (Google.......................) socio: :tisfondo::tisfondo::tisfondo::tisfondo::tisfondo:...:cervo:...:D

Porcaccia la miseria ladra socio...pure "vanesio" devi cercare??? Ah, non è una parola inglese... 🤭

Ti karmerei da quanto sei stordito 🤭 :heart:
 

Yessa!

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E invece li merita tutti! Bravissimo, gran bel racconto anche questo, diretto ed eccitante!! :kiss:
 
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E invece li merita tutti! Bravissimo, gran bel racconto anche questo, diretto ed eccitante!! :kiss:

Ma sei un amore!!! Me li stai portando tutti a galla.
Grazie!!!


come mai non avevo mai letto questo racconto?:ubho?:Bravo CIP veramente scritto bene ed eccitante:hand:

Non l'avevi mai letto perchè era a pagina 8 o 9...ecco perchè 🤭
Grazie per averlo letto.
 

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