Esperienza reale La zia di sempre

Markoooslade

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Come forse nel più classico o banale racconto erotico che ci sia, questa storia vede protagonisti la zia e suo nipote che sarei io.
Lei la chiamerò con un nome diverso dalla realtà che sarà Michela.
Questa storia inizia da molto lontano e riguarda una mia personale fissazione con le donne più grandi di me. Alla data odierna infatti io sono prossimo ai 34 anni mentre lei ha da poco superato i 50anni quindi con una differenza di età quindi di 16 anni. La sua è una presenza costante sia dai tempi dell'adolescenza in quanto viviamo nello stesso paese ed i contatti tra le famiglie sono sempre stati frequenti.
Il mio primo momento di attrazione nei suoi confronti lo ebbi proprio nella fase adolescenziale, era la vigilia di Natale, io avevo 16 anni e michela quella sera si presentò alla cena con un paio di stivali neri fin sotto il ginocchio e delle calze nere. Capite bene che all'epoca essendo una 32enne che non aveva nulla da invidiare alle 32enni di oggi, nonostante in quegli anni l'abbigliamento era molto diverso rispetto ad oggi, quell'abbigliamento mi creò un turbinio in una delle serate più particolari passate in famiglia, infatti non aspettai altro che la serata finisse e che una volta a casa, senza l'aiuto di foto scattate di nascosto (era troppo presto per i cellulari), ma solo con la mia immaginazione io potessi spararmi una delle seghe più soddisfacenti del periodo adolescenziale. Capite bene che ovviamente non sarà mia intenzione ripercorrere tutti questi anni in maniera troppo prolissa, ma bensì raccontarvi qualche episodio avvenuto negli anni passati fino a quello che è accaduto qualche giorno fa quando la situazione ha preso una strana direzione.
 
Come forse nel più classico o banale racconto erotico che ci sia, questa storia vede protagonisti la zia e suo nipote che sarei io.
Lei la chiamerò con un nome diverso dalla realtà che sarà Michela.
Questa storia inizia da molto lontano e riguarda una mia personale fissazione con le donne più grandi di me. Alla data odierna infatti io sono prossimo ai 34 anni mentre lei ha da poco superato i 50anni quindi con una differenza di età quindi di 16 anni. La sua è una presenza costante sia dai tempi dell'adolescenza in quanto viviamo nello stesso paese ed i contatti tra le famiglie sono sempre stati frequenti.
Il mio primo momento di attrazione nei suoi confronti lo ebbi proprio nella fase adolescenziale, era la vigilia di Natale, io avevo 16 anni e michela quella sera si presentò alla cena con un paio di stivali neri fin sotto il ginocchio e delle calze nere. Capite bene che all'epoca essendo una 32enne che non aveva nulla da invidiare alle 32enni di oggi, nonostante in quegli anni l'abbigliamento era molto diverso rispetto ad oggi, quell'abbigliamento mi creò un turbinio in una delle serate più particolari passate in famiglia, infatti non aspettai altro che la serata finisse e che una volta a casa, senza l'aiuto di foto scattate di nascosto (era troppo presto per i cellulari), ma solo con la mia immaginazione io potessi spararmi una delle seghe più soddisfacenti del periodo adolescenziale. Capite bene che ovviamente non sarà mia intenzione ripercorrere tutti questi anni in maniera troppo prolissa, ma bensì raccontarvi qualche episodio avvenuto negli anni passati fino a quello che è accaduto qualche giorno fa quando la situazione ha preso una strana direzione.
Facciamo il tifo per te alla grande sperando in un battesimo degno di nota per la zietta
 
Prima ancora di continuare il racconto vorrei presentarvi lei. Il nome per l'occasione sarà Michela come già detto, età 50 da poco compiuti, alta 170cm circa con capelli neri, fisico abbastanza magro con qualche chiletto in più sui fianchi e un seno abbondante (superiamo la quarta) che a seguito delle gravidanze sicuramente gli hanno fatto prendere un andamento leggermente calante ma lei sa benissimo come tenerlo su con dei reggiseni ad hoc. Dulcis in fundo un 39-40 di piede. Eh già perché lei mi ha fatto nascere la passione anche per i piedi (ma di questo vi racconterò più avanti). Fatte le presentazioni vi racconto qualche altro episodio post di quella serata come promesso. La prima sega che gli dedicai e che vi ho raccontato all'inizio di questa storia, sarà perché avvenne in un periodo adolescenziale di totale esplosione sessuale da parte mia, diventò subito la prima di tante. Dopo quella volta infatti i miei occhi cominciarono a non vederla più nella maniera amorevole e sicuramente innocente con cui l'avevo vista fin quel momento, ma bensì cominciai a fantasticare su di lei nelle versioni più fantasiose. C'è da dire che nell'ordinarietà lei aveva un modo di vestire molto semplice e quotidiano, ma nelle serate in cui si andava a cena o in eventi particolari sapeva tirar fuori quel suo lato sicuramente da donna che usciva prepotentemente fuori. Fu proprio ad una serata di queste che possiamo dire scoppiò la mia passione per lei e che ancora dopo tanti anni continua a permanere. Eravamo a cena a casa nostra, era un lunedì e ci riunimmo senza feste particolari, lei aveva un vestito nero e rosso, senza calze perché eravamo prossimi all'estate, scarpe aperte e un rossetto molto delicato, purtroppo essendo un vestito del seno non si vedeva nulla, si intravedeva solo il colore del reggiseno che era nero. Durante l'aperitivo essendo seduto sui divanetti all'esterno provai più volte a scorgergli un accavallamento di gambe o un qualsiasi movimento che potesse fargli intravedere l'intimo ed infatti rimasi tutto l'aperitivo piazzato li di fronte a lei, ma non ci fu nulla da fare. Andati a tavola continuavo sempre a cercare un modo per guardargli le gambe o comunque per aver materiale visivo (visto che all'epoca solo quello potevo avere) da utilizzare nelle mie fantasie, infatti mi sedetti proprio davanti di lei. Non so perché ma quella sera quel vestito mi faceva particolarmente eccitare, così a furia di insistere e di provarci arrivai a fare il più classico dei tentativi. Lasciai cadere la forchetta sotto il tavolo e furbescamente con il piede cercai di non farla cadere troppo vicino per poter stare più tempo la sotto, non ci riuscì perché la forchetta cadde proprio davanti i miei piedi. Tirai la sedia indietro e mi abbassai sotto il tavolo, il tempo di alzare lo sguardo e finalmente la beccai, gambe semi aperte e mutandine nere perfettamente visibili ai miei occhi. Dall'emozione risalì subito onde evitare di essere beccato e essendo a casa mia mi alzai subito con la scusa di andare a prendere un'altra forchetta. Quella visione mi provocò un colpo dentro che scappai subito in bagno e mi segai immediatamente pensando a quanto appena visto. Durai pochissimo. Fu un esplosione.
 
Come forse nel più classico o banale racconto erotico che ci sia, questa storia vede protagonisti la zia e suo nipote che sarei io.
Lei la chiamerò con un nome diverso dalla realtà che sarà Michela.
Questa storia inizia da molto lontano e riguarda una mia personale fissazione con le donne più grandi di me. Alla data odierna infatti io sono prossimo ai 34 anni mentre lei ha da poco superato i 50anni quindi con una differenza di età quindi di 16 anni. La sua è una presenza costante sia dai tempi dell'adolescenza in quanto viviamo nello stesso paese ed i contatti tra le famiglie sono sempre stati frequenti.
Il mio primo momento di attrazione nei suoi confronti lo ebbi proprio nella fase adolescenziale, era la vigilia di Natale, io avevo 16 anni e michela quella sera si presentò alla cena con un paio di stivali neri fin sotto il ginocchio e delle calze nere. Capite bene che all'epoca essendo una 32enne che non aveva nulla da invidiare alle 32enni di oggi, nonostante in quegli anni l'abbigliamento era molto diverso rispetto ad oggi, quell'abbigliamento mi creò un turbinio in una delle serate più particolari passate in famiglia, infatti non aspettai altro che la serata finisse e che una volta a casa, senza l'aiuto di foto scattate di nascosto (era troppo presto per i cellulari), ma solo con la mia immaginazione io potessi spararmi una delle seghe più soddisfacenti del periodo adolescenziale. Capite bene che ovviamente non sarà mia intenzione ripercorrere tutti questi anni in maniera troppo prolissa, ma bensì raccontarvi qualche episodio avvenuto negli anni passati fino a quello che è accaduto qualche giorno fa quando la situazione ha preso una strana direzione.
Si si continua ;)
 
I giorni dopo quell'episodio furono un misto di pensieri fantasiosi, ma uno su tutti continuava a stuzzicarmi: perché non chiuse le gambe quando vide che mi stavo abbassando sotto il tavolo? Probabile che presa dalla conversazione nemmeno si era accorta del mio movimento, eppure a me piacque pensare che lei sapeva e che mi aveva lasciato quella visione di proposito, per farmi contento.
Nei giorni successivi non ci furono molte occasioni, fino ad arrivare a quella stessa estate. Eravamo a casa sua e stavamo facendo una grigliata in giardino, lei quella sera poiché stava anche aiutando in cucina aveva un vestito non di certo da serata fuori, però il fatto che fosse leggermente largo sulle gambe anche perché faceva davvero caldo, condizionò tutta la mia serata perché non facevo altro che cercare di trovare il momento giusto per sbirciare tra le gambe. Quanto al lato di sopra purtroppo anche quella sera aveva una magliettina che non mostrava molto, però per chi avrà pazienza di seguire il racconto arriverà il momento anche del suo seno così formoso.
Tornando a quella serata mi armai di pazienza e cercai anche stavolta di avere il mio momento di gioia. Il momento propizio si verificò in tarda serata dopo cena, lei era su uno di quei dondoli a 3 posti a chiacchierare, quando alzandosi per forze di cose dovette allargare le gambe, essendo anche un pò brilla il suo movimento fu abbastanza goffo e questa volta la vista fu molto più ampia ed io per qualche secondo mi godetti tutto lo spettacolo in prima fila. Lei probabile che se ne accorse di quanto fu poco attenta nell'alzarsi ed infatti appena in piedi disse "oh cavolo questo amaro mi ha fatto girare la testa". In un attimo mi ritrovai ad essere eccitatissimo, non riuscivo a trattenermi e così ne approfittai per andare in bagno anche perché erano tutti fuori a chiacchierare. Lì ci fu il primo punto di svolta di questa storia, infatti una volta arrivato in bagno la tentazione fu troppo forte e andai subito a frugare nella biancheria sporca in cerca di qualcosa di lei, c'erano poche cose, ma tra queste trovai una sua mutandina. Non avevo mai fatto una cosa del genere, ma non riuscì a trattenermi la presi e mi segai annusandola. Finito tornai fuori soddisfatto e ancora incredulo per quello che avevo fatto, oramai avevo sentito l'odore della sua figa e sarebbe stato difficile tornare indietro.
 
I giorni dopo quell'episodio furono un misto di pensieri fantasiosi, ma uno su tutti continuava a stuzzicarmi: perché non chiuse le gambe quando vide che mi stavo abbassando sotto il tavolo? Probabile che presa dalla conversazione nemmeno si era accorta del mio movimento, eppure a me piacque pensare che lei sapeva e che mi aveva lasciato quella visione di proposito, per farmi contento.
Nei giorni successivi non ci furono molte occasioni, fino ad arrivare a quella stessa estate. Eravamo a casa sua e stavamo facendo una grigliata in giardino, lei quella sera poiché stava anche aiutando in cucina aveva un vestito non di certo da serata fuori, però il fatto che fosse leggermente largo sulle gambe anche perché faceva davvero caldo, condizionò tutta la mia serata perché non facevo altro che cercare di trovare il momento giusto per sbirciare tra le gambe. Quanto al lato di sopra purtroppo anche quella sera aveva una magliettina che non mostrava molto, però per chi avrà pazienza di seguire il racconto arriverà il momento anche del suo seno così formoso.
Tornando a quella serata mi armai di pazienza e cercai anche stavolta di avere il mio momento di gioia. Il momento propizio si verificò in tarda serata dopo cena, lei era su uno di quei dondoli a 3 posti a chiacchierare, quando alzandosi per forze di cose dovette allargare le gambe, essendo anche un pò brilla il suo movimento fu abbastanza goffo e questa volta la vista fu molto più ampia ed io per qualche secondo mi godetti tutto lo spettacolo in prima fila. Lei probabile che se ne accorse di quanto fu poco attenta nell'alzarsi ed infatti appena in piedi disse "oh cavolo questo amaro mi ha fatto girare la testa". In un attimo mi ritrovai ad essere eccitatissimo, non riuscivo a trattenermi e così ne approfittai per andare in bagno anche perché erano tutti fuori a chiacchierare. Lì ci fu il primo punto di svolta di questa storia, infatti una volta arrivato in bagno la tentazione fu troppo forte e andai subito a frugare nella biancheria sporca in cerca di qualcosa di lei, c'erano poche cose, ma tra queste trovai una sua mutandina. Non avevo mai fatto una cosa del genere, ma non riuscì a trattenermi la presi e mi segai annusandola. Finito tornai fuori soddisfatto e ancora incredulo per quello che avevo fatto, oramai avevo sentito l'odore della sua figa e sarebbe stato difficile tornare indietro.
Già, ormai la strada era imboccata! Delle scarpe/calze cosa ci puoi dire?
 
I giorni dopo quell'episodio furono un misto di pensieri fantasiosi, ma uno su tutti continuava a stuzzicarmi: perché non chiuse le gambe quando vide che mi stavo abbassando sotto il tavolo? Probabile che presa dalla conversazione nemmeno si era accorta del mio movimento, eppure a me piacque pensare che lei sapeva e che mi aveva lasciato quella visione di proposito, per farmi contento.
Nei giorni successivi non ci furono molte occasioni, fino ad arrivare a quella stessa estate. Eravamo a casa sua e stavamo facendo una grigliata in giardino, lei quella sera poiché stava anche aiutando in cucina aveva un vestito non di certo da serata fuori, però il fatto che fosse leggermente largo sulle gambe anche perché faceva davvero caldo, condizionò tutta la mia serata perché non facevo altro che cercare di trovare il momento giusto per sbirciare tra le gambe. Quanto al lato di sopra purtroppo anche quella sera aveva una magliettina che non mostrava molto, però per chi avrà pazienza di seguire il racconto arriverà il momento anche del suo seno così formoso.
Tornando a quella serata mi armai di pazienza e cercai anche stavolta di avere il mio momento di gioia. Il momento propizio si verificò in tarda serata dopo cena, lei era su uno di quei dondoli a 3 posti a chiacchierare, quando alzandosi per forze di cose dovette allargare le gambe, essendo anche un pò brilla il suo movimento fu abbastanza goffo e questa volta la vista fu molto più ampia ed io per qualche secondo mi godetti tutto lo spettacolo in prima fila. Lei probabile che se ne accorse di quanto fu poco attenta nell'alzarsi ed infatti appena in piedi disse "oh cavolo questo amaro mi ha fatto girare la testa". In un attimo mi ritrovai ad essere eccitatissimo, non riuscivo a trattenermi e così ne approfittai per andare in bagno anche perché erano tutti fuori a chiacchierare. Lì ci fu il primo punto di svolta di questa storia, infatti una volta arrivato in bagno la tentazione fu troppo forte e andai subito a frugare nella biancheria sporca in cerca di qualcosa di lei, c'erano poche cose, ma tra queste trovai una sua mutandina. Non avevo mai fatto una cosa del genere, ma non riuscì a trattenermi la presi e mi segai annusandola. Finito tornai fuori soddisfatto e ancora incredulo per quello che avevo fatto, oramai avevo sentito l'odore della sua figa e sarebbe stato difficile tornare indietro.
Infatti appena senti l'odore e magari anche il sapore se fritto figadipendente a vita
 
Successivamente a quella serata da allora fu praticamente un'ossessione. Ogni volta che andavo a casa sua cercavo sempre di aspettare il momento propizio per andare in bagno, devo essere onesto le prime volte mi andò sempre male perché non trovai nulla, finchè una sera finalmente trovo delle mutandine sue, ce n'erano diverse ma tra queste mi salto subita una mutanda di pizzo nero con reggiseno abbinato sempre di pizzo, li presi tutti e due, mentre annusavo il suo reggiseno strinsi quelle mutande attorno al mio cazzo e cominciai a segarmi, fu davvero una cosa veloce perché quegli odori mi crearono un'eccitazione senza confini e per poco non macchiai tutte le sue mutandine della mia sborra. Fu una cosa incontenibile. La cosa che mi eccitava di più era immaginarglieli addosso, stavo scoprendo il lato più sexy di lei e questa cosa mi arrapava molto. Oramai i pensieri erano sempre più sporchi, la mia immaginazione viaggiava ed io la vedevo sempre più come la zietta zoccola da scopare, da possedere. Non trovai mai perizomi o cose del genere ma quel pizzo con delle trasparenze mi arrapava ancora di più. Questa fu una pratica oramai consolidata al punto che cominciai anche ad avere dubbi che potesse accorgersi di questa cosa, ma era più forte di me, dovevo annusare ed avere l'odore della sua figa in faccia. Anche se qualcosa cominciò a cambiare dentro di me, la fase adolescenziale stava oramai lasciando lo spazio a quella universitaria e le mie esigenze cambiavano radicalmente....
 
Ultimi giorni dell'estate, a breve sarei dovuto rientrare all'università poichè ero studente fuori sede. Mi trovavo a casa di mia zia per una cena con i parenti, arrivo prima perché dovevo sistemargli il pc che non si connetteva ad internet, una volta finito vado sul divano a guardarmi un pò di calciomercato visto che avevano sky acceso sul televisore. Lei era pure sul divano con le gambe stese ed in posizione eretta con la schiena ed io mi siedo proprio di fianco. Ancora tutti gli altri dovevano arrivare e c'era solo mio zio che nel frattempo si stava facendo la doccia al piano di sopra. Mentre eravamo seduti, ovviamente io guardavo la tv, mia zia aveva piedi scalzi poiché faceva caldo, smalto rosa cipria. Nel mentre guardavo la tv lei avverte come una specie di crampo al piede e mi chiede se potevo premergli forte al centro della pianta del piede. Io ovviamente gli dico di si e lei subito trova sollievo, non so con quale coraggio, non so nemmeno perché l'abbia fatto ma le dico "se vuoi ti faccio un massaggio attorno così ti passa". Lei mi dice "ok va bene". Prendo entrambi i piedi e comincio a massaggiarli poggiandoli sulle mie gambe, ero incredulo, in un attimo ebbi un eccitazione davvero problematica, avevo dei pantaloncini estivi e nasconderla era davvero difficile. Lei ovviamente non poteva vederla perché era coperta dai suoi stessi piedi, al contempo sentivo ancora l'acqua della doccia che scorreva, quindi mi tranquillizai e mi godetti il momento. Senza che lei se ne accorgesse riuscì a farmi sfiorare il cazzo dai suoi piedi e fu per me un apoteosi. Oramai quella sua morbidezza, con qualche accenno di callosità alle estremità mi stava eccitando da morire. Un brivido mi scorreva dentro. Era come se la parte di me amante dei piedi fosse uscita tutta di colpo, non avevo mai provato tutta questa attrazione per quella parte del corpo. Il tutto non durò moltissimo perché lei educatamente mi interruppe dicendomi "va benissimo grazie, mi è passato tutto e poi tuo zio non me li fa mai". Io mi spostai e cercai di contenere il mio arrapamento, lei si alzò in quanto avevano appena suonato ed andò ad aprire. Io ne approfittai ed andai subito nel bagno di servizio che era al piano terra e che lei mi diceva sempre di non usare poiché in disordine, ma io in realtà non ci andavo non per quello, ma perché li non potevo trovare la cesta dei panni con la sua biancheria. Tuttavia in quell'occasione poiché l'altro bagno era occupato da mio zio che faceva la doccia, andai in quello di servizio dove ancora eccitato trovai delle sue scarpe aperte, le presi e me le portai in faccia annusandole, con le mani ancora con l'odore dei suoi piedi mi inziai a segare. La cosa fu incontenibile e venni dentro le sue scarpe, ci misi un bel pò a pulirle, ma quella sensazione mi stava facendo diventare matto. Da quel giorno i suoi piedi diventarono per me una nuova passione. E fortunatamente li aveva anche molto belli... finchè un giorno...
 
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