Esperienza reale La zia di sempre

Innanzitutto scusatemi, odio lasciare i racconti a metà però purtroppo questi giorni non sono riuscito a collegarmi per scrivere il seguito. Detto questo torniamo a noi.

Scrivere di quel capodanno mi viene davvero facile perché lo ricordo come se fosse oggi, dopo averle toccato il culo io ero in estasi, avevo stabilito finalmente un contatto fisico, ma cosa ancora più importante avevo scoperto che quel contatto non veniva assolutamente respinto. La fantasia mi cominciò a volare, avevo un sorriso stampato sulla faccia inconfondibile, oramai pensavo solo alla prossima mossa. Sul mio cellulare cominciavano già a intensificarsi i messaggi sul gruppo degli amici poiché avevamo organizzato di stare insieme dopo il brindisi della mezzanotte, ma la mia testa in quella serata era solo per lei e per quella occasione che non potevo perdere.
Ovviamente avuta la mia prima vittoria, capì che non dovevo sprecarla, e così mi comportai in maniera perfetta, non fui molesto nè tantomeno ossessivo, continuai la cena con scioltezza, ridendo e scherzando come se nulla fosse ed ovviamente pare superfluo specificarlo, ma lei fece lo stesso. Come vi dicevo la sua capacità di essere disinvolta nonostante le mie attenzioni era quasi disarmante. Verso le 23 e qualcosa avevamo così finito di cenare, fermo restando le solite cose che ti tengono attaccato al tavolo ovvero digestivi vari, dolci e quant'altro. Però ci fu come un rompete le righe, chi usciva a fumare, chi chattava al telefono, chi si buttava sul divano in attesa della mezzanotte. Io cercavo di scorgere sempre i suoi movimenti pensando a come potessi approcciarmi nuovamente a lei vista e considerata la densità di persone che c'era quella sera. Ad un tratto la vidi andare fuori, lei non fumava, ma io d'istinto la seguì, si fermo sotto al porticato e si mise ad accarezzare un gattino. Ovviamente non voglio deludervi ma sotto il porticato non era possibile fare nulla se non parlare poiché si vedeva da dentro. Così usci anche io e lei esordì subito dicendo
"mamma mia faceva un caldo assurdo la dentro, avevo bisogno di una boccata d'aria",
io le dissi "si anche io e poi il vino mi ha un pò stordito"
ZIA: si me ne seno accorta
IO: da che cosa?
ZIA: lo sai deficiente
IO: ma perché ho fatto male?
ZIA: non ho detto questo
IO: anchè perchè sono ancora un pò brillo
ZIA: beh quello anche io, dove vai a divertirti poi?
IO: dovrei andare a ballare con degli amici
ZIA: sarei venuta volentieri anche io
IO: voi che fate invece?
ZIA: dovremmo andare in piazza, vuoi venire?

In quel momento mi dimenticai subito degli amici e pensai solo al suo culo e a quanta voglia avevo di toccarlo di nuovo e risposi subito senza pensarci "SI VA BENE"
Lei sorrise e rientrò dentro.

Oramai dovevo solo trovare il momento giusto per spingermi oltre, era molto difficile vista l'occasione, ma io avevo già mille idee su come fare.
 
Innanzitutto scusatemi, odio lasciare i racconti a metà però purtroppo questi giorni non sono riuscito a collegarmi per scrivere il seguito. Detto questo torniamo a noi.

Scrivere di quel capodanno mi viene davvero facile perché lo ricordo come se fosse oggi, dopo averle toccato il culo io ero in estasi, avevo stabilito finalmente un contatto fisico, ma cosa ancora più importante avevo scoperto che quel contatto non veniva assolutamente respinto. La fantasia mi cominciò a volare, avevo un sorriso stampato sulla faccia inconfondibile, oramai pensavo solo alla prossima mossa. Sul mio cellulare cominciavano già a intensificarsi i messaggi sul gruppo degli amici poiché avevamo organizzato di stare insieme dopo il brindisi della mezzanotte, ma la mia testa in quella serata era solo per lei e per quella occasione che non potevo perdere.
Ovviamente avuta la mia prima vittoria, capì che non dovevo sprecarla, e così mi comportai in maniera perfetta, non fui molesto nè tantomeno ossessivo, continuai la cena con scioltezza, ridendo e scherzando come se nulla fosse ed ovviamente pare superfluo specificarlo, ma lei fece lo stesso. Come vi dicevo la sua capacità di essere disinvolta nonostante le mie attenzioni era quasi disarmante. Verso le 23 e qualcosa avevamo così finito di cenare, fermo restando le solite cose che ti tengono attaccato al tavolo ovvero digestivi vari, dolci e quant'altro. Però ci fu come un rompete le righe, chi usciva a fumare, chi chattava al telefono, chi si buttava sul divano in attesa della mezzanotte. Io cercavo di scorgere sempre i suoi movimenti pensando a come potessi approcciarmi nuovamente a lei vista e considerata la densità di persone che c'era quella sera. Ad un tratto la vidi andare fuori, lei non fumava, ma io d'istinto la seguì, si fermo sotto al porticato e si mise ad accarezzare un gattino. Ovviamente non voglio deludervi ma sotto il porticato non era possibile fare nulla se non parlare poiché si vedeva da dentro. Così usci anche io e lei esordì subito dicendo
"mamma mia faceva un caldo assurdo la dentro, avevo bisogno di una boccata d'aria",
io le dissi "si anche io e poi il vino mi ha un pò stordito"
ZIA: si me ne seno accorta
IO: da che cosa?
ZIA: lo sai deficiente
IO: ma perché ho fatto male?
ZIA: non ho detto questo
IO: anchè perchè sono ancora un pò brillo
ZIA: beh quello anche io, dove vai a divertirti poi?
IO: dovrei andare a ballare con degli amici
ZIA: sarei venuta volentieri anche io
IO: voi che fate invece?
ZIA: dovremmo andare in piazza, vuoi venire?

In quel momento mi dimenticai subito degli amici e pensai solo al suo culo e a quanta voglia avevo di toccarlo di nuovo e risposi subito senza pensarci "SI VA BENE"
Lei sorrise e rientrò dentro.

Oramai dovevo solo trovare il momento giusto per spingermi oltre, era molto difficile vista l'occasione, ma io avevo già mille idee su come fare.
sempre più interessante
 
Innanzitutto scusatemi, odio lasciare i racconti a metà però purtroppo questi giorni non sono riuscito a collegarmi per scrivere il seguito. Detto questo torniamo a noi.

Scrivere di quel capodanno mi viene davvero facile perché lo ricordo come se fosse oggi, dopo averle toccato il culo io ero in estasi, avevo stabilito finalmente un contatto fisico, ma cosa ancora più importante avevo scoperto che quel contatto non veniva assolutamente respinto. La fantasia mi cominciò a volare, avevo un sorriso stampato sulla faccia inconfondibile, oramai pensavo solo alla prossima mossa. Sul mio cellulare cominciavano già a intensificarsi i messaggi sul gruppo degli amici poiché avevamo organizzato di stare insieme dopo il brindisi della mezzanotte, ma la mia testa in quella serata era solo per lei e per quella occasione che non potevo perdere.
Ovviamente avuta la mia prima vittoria, capì che non dovevo sprecarla, e così mi comportai in maniera perfetta, non fui molesto nè tantomeno ossessivo, continuai la cena con scioltezza, ridendo e scherzando come se nulla fosse ed ovviamente pare superfluo specificarlo, ma lei fece lo stesso. Come vi dicevo la sua capacità di essere disinvolta nonostante le mie attenzioni era quasi disarmante. Verso le 23 e qualcosa avevamo così finito di cenare, fermo restando le solite cose che ti tengono attaccato al tavolo ovvero digestivi vari, dolci e quant'altro. Però ci fu come un rompete le righe, chi usciva a fumare, chi chattava al telefono, chi si buttava sul divano in attesa della mezzanotte. Io cercavo di scorgere sempre i suoi movimenti pensando a come potessi approcciarmi nuovamente a lei vista e considerata la densità di persone che c'era quella sera. Ad un tratto la vidi andare fuori, lei non fumava, ma io d'istinto la seguì, si fermo sotto al porticato e si mise ad accarezzare un gattino. Ovviamente non voglio deludervi ma sotto il porticato non era possibile fare nulla se non parlare poiché si vedeva da dentro. Così usci anche io e lei esordì subito dicendo
"mamma mia faceva un caldo assurdo la dentro, avevo bisogno di una boccata d'aria",
io le dissi "si anche io e poi il vino mi ha un pò stordito"
ZIA: si me ne seno accorta
IO: da che cosa?
ZIA: lo sai deficiente
IO: ma perché ho fatto male?
ZIA: non ho detto questo
IO: anchè perchè sono ancora un pò brillo
ZIA: beh quello anche io, dove vai a divertirti poi?
IO: dovrei andare a ballare con degli amici
ZIA: sarei venuta volentieri anche io
IO: voi che fate invece?
ZIA: dovremmo andare in piazza, vuoi venire?

In quel momento mi dimenticai subito degli amici e pensai solo al suo culo e a quanta voglia avevo di toccarlo di nuovo e risposi subito senza pensarci "SI VA BENE"
Lei sorrise e rientrò dentro.

Oramai dovevo solo trovare il momento giusto per spingermi oltre, era molto difficile vista l'occasione, ma io avevo già mille idee su come fare.
Quanto mi piacciono questi racconti!!
 
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