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L'ho rivista qualche settimana fa, la mia amica stronza! Si, tra di noi ci chiamavamo così, lei stronza, io stronzo! Sono passati più di 20 anni, ora entrambi siamo sposati con figli, diciamo che non è una "strafiga", alta circa 1,70, fisico non perfetto, capelli castani, sempre abbastanza disordinati, ma due belle tette,direi una terza, due begli occhi verdi,e il suo fantastico sorriso, lei sorride sempre,anzi direi che ride proprio! rivederla mi ha ricordato qualche avvenimento che vi voglio raccontare:
Avevamo 17 anni, in compagnia cominciavano ad esserci i più grandi che facevano la patente e di conseguenza si creavano dei gruppetti che molte volte si dividevano e finivano a passare la serata separati,chi in qualche locale, chi in campagna a fumare erba o a ballare in un parcheggio con la macchina con le portiere aperte..
Episodio 1: SE NON LA SMETTI…
Eravamo nei sedili posteriori della Uno bianca di Morris, stavamo tornando al paesello dopo essere usciti da una birreria, in macchina con noi 2 c'era Morris alla guida, Patrizio davanti, e dietro con noi Beppe, continuava a prendermi in giro, da qui il nomignolo "stronza", ma quella sera, complice la birra, stava un po esagerando, faceva battutine in continuazione e rideva da sola.. Io, come sempre rispondevo alle sue battute con altre su di lei, eravamo grandi amici, ci divertivamo così, e nessuno dei due si offendeva! Ma dopo mezz'ora in continuazione.. Ho cominciato a dire:
"Basta"
Lei "no"
"Basta stronza!"
Lei "No stronzo!"
"Dai basta"
Lei "NO"
Continuava…
"se non la smetti.. "
Lei "uh, se non la smetto cosa mi fai?"
Li arriva il suggerimento di Morris: "prendile in mano una tetta!"
Prima che finisse di dirlo avevo già infilato una mano nella scollatura della maglietta! Avevo una sua tetta in mano! La prima tetta che toccavo!
I miei amici che facevano il tifo per me:
"Grande! Bravo! Grandissimo!" Lei cercava di togliermela, ma era seduta alla mia sinistra, era praticamente contro la portiera, non riusciva! Continuava a dirmi:
"stronzo lascia", e rideva! Ma non sembrava che si stesse impegnando molto per togliermi la mano..
Dopo un po arriviamo in piazza, dove avevamo le nostre biciclette, scendono tutti dalla macchina, ma io non la mollavo, era diventato un gioco, stavamo ridendo, avevamo i lacrimoni, dopo poco arriva Morris: "oh, scendete che devo andare a casa! Se dovete trombare andate da un altra parte!" torniamo seri e scendiamo dalla macchina.. Vedevo i nostri amici che erano rimasti in piazza che ridevano e ci guardavano.. Lei praticamente mezza spogliata, io con un bozzo che spingeva nei jeans, va beh," andiamo a casa noi, ciao!"
continua…
Avevamo 17 anni, in compagnia cominciavano ad esserci i più grandi che facevano la patente e di conseguenza si creavano dei gruppetti che molte volte si dividevano e finivano a passare la serata separati,chi in qualche locale, chi in campagna a fumare erba o a ballare in un parcheggio con la macchina con le portiere aperte..
Episodio 1: SE NON LA SMETTI…
Eravamo nei sedili posteriori della Uno bianca di Morris, stavamo tornando al paesello dopo essere usciti da una birreria, in macchina con noi 2 c'era Morris alla guida, Patrizio davanti, e dietro con noi Beppe, continuava a prendermi in giro, da qui il nomignolo "stronza", ma quella sera, complice la birra, stava un po esagerando, faceva battutine in continuazione e rideva da sola.. Io, come sempre rispondevo alle sue battute con altre su di lei, eravamo grandi amici, ci divertivamo così, e nessuno dei due si offendeva! Ma dopo mezz'ora in continuazione.. Ho cominciato a dire:
"Basta"
Lei "no"
"Basta stronza!"
Lei "No stronzo!"
"Dai basta"
Lei "NO"
Continuava…
"se non la smetti.. "
Lei "uh, se non la smetto cosa mi fai?"
Li arriva il suggerimento di Morris: "prendile in mano una tetta!"
Prima che finisse di dirlo avevo già infilato una mano nella scollatura della maglietta! Avevo una sua tetta in mano! La prima tetta che toccavo!
I miei amici che facevano il tifo per me:
"Grande! Bravo! Grandissimo!" Lei cercava di togliermela, ma era seduta alla mia sinistra, era praticamente contro la portiera, non riusciva! Continuava a dirmi:
"stronzo lascia", e rideva! Ma non sembrava che si stesse impegnando molto per togliermi la mano..
Dopo un po arriviamo in piazza, dove avevamo le nostre biciclette, scendono tutti dalla macchina, ma io non la mollavo, era diventato un gioco, stavamo ridendo, avevamo i lacrimoni, dopo poco arriva Morris: "oh, scendete che devo andare a casa! Se dovete trombare andate da un altra parte!" torniamo seri e scendiamo dalla macchina.. Vedevo i nostri amici che erano rimasti in piazza che ridevano e ci guardavano.. Lei praticamente mezza spogliata, io con un bozzo che spingeva nei jeans, va beh," andiamo a casa noi, ciao!"
continua…