Le avventure di Roberto e Giovanna - Il massaggio
Sento un suono in lontananza, ma non distinguo cosa sia sembra un tintinnio quasi una musica leggera, ascolto più attentamente e mi rendo conto che è la sveglia che mi ricordo che è ora di alzarmi per andare a lavorare. Cavolo, oggi proprio non mi va, fuori piove, fa freddo e sotto le coperte si sta da dio, ma devo per forza andare perchè alle 11 ho una riunione col mio team a cui non posso mancare. Prendo coraggio, faccio un respiro profondo, mi scopro dalle coperte e mi siedo al bordo del letto. Ok, il grosso è fatto!
Mi spoglio completamente e butto il pigiama sul letto che non ho intenzione di rifare, tanto in casa non c'è nessuno, prendo l'accappatoio e corro a fare una doccia.
L'acqua calda che scivola sul corpo in inverno è una delle sensazioni più belle che ci siano, e mentre mi godo questo calore, ripenso a ieri sera. Guardo le mie mani, e mi sembra ancora di sentire il contatto con la sua pelle, se sto in silenzio, sento i suoi gemiti, chiudo gli occhi, e vedo ancora davanti a me il suo culo magnifico incorniciato da quel perizoma nero di pizzo. Il pensiero mi sveglia, sento che mi sto eccitando e il mio cazzo cresce insieme alla mia eccitazione e alla voglia di Giovanna.
Lo squillo del telefono mi fa tornare alla realtà e forse è il caso che mi dia una mossa per prepararmi così finisco la doccia, mi asciugo, mi vesto e in fretta e furia faccio colazione prima di prendere la macchina per uscire di casa e andare a lavoro.
Sulla strada verso Roma come al solito c'è traffico ma è inutile incavolarsi, meglio occupare questo tempo in modo utile. Infilo gli auricolari e provo a chiamare Federica.
R: "Buongiorno amore, sei già sveglia?"
F: "Ciao amore, si sono sveglia ma ho un gran sonno. Dormito bene?"
R: "Si, dormito benone e ho un gran sonno anche io ma sono già sulla strada verso l'ufficio e indovina? Sono fermo in fila."
F: "Scommetto che sarai felicissimo, a te piace così tanto il traffico."
Federica mi tiene compagnia per un altro po, mi chiede come sono andati gli allenamenti, e come sarà la giornata poi però deve prepararsi anche lei così mi saluta. La fila intanto è andata avanti ma di solito, quando arrivo a questo punto con la macchina, prima di passare completamente il traffico ci vogliono altri 10 minuti considerando la giornata che mi aspetta decido di godermi gli ultimi 10 minuti in totale relax e senza pensieri. Ma i 10 minuti diversamente dal solito volano e in men che non si dica mi ritrovo seduto intorno al tavolo con altre 6 preso nella morsa del lavoro.
La giornata è impegnativa, non abbiamo il tempo di pranzare, addirittura mangiamo nella stessa stanza dove stiamo facendo riunione facendoci portare dei panini a domicilio, usciamo giusto il tempo del caffè. La giornata è così piena che dimentico il mio cellulare fino alle 20 quando finalmente rientro a casa. Controllo le notifiche, i soliti gruppi di amici, il gruppo della squadra che manda qualsiasi cosa, mia mamma che mi manda il buongiorno, con una foto di una splendida spiaggia e niente più.. no aspetta.. mi ha scritto anche Giovanna
G: "Buongiorno rob.. come stai? Tutto bene?"
R: "Ciao Giò.. scusa se ti rispondo ora, non puoi capire che giornata ho avuto a lavoro. Te, come va?" - iniziamo a chiacchierare della nostra giornata e di quello che abbiamo fatto. Qualche stupida battuta e qualche fesseria, ma nessuno cenno alla sera precedente, così decido di rompere il ghiaccio.
R: "Ieri sera è stata una serata magnifica sai..?"
G: "Anche io e volevo proprio ringraziarti"
R: "Devo confermarti che quello che si vede in palestra non è niente rispetto a quello che realmente è" - "Scusa, non capisco" ribadisce lei. - "Il tuo culo, con gli shorts in palestra è bello, ma in lingerie è pazzesco" - una grossa risata nel messaggio di Giovanna ma lo so che serve solo a nascondere il suo imbarazzo e poi continua "E io che pensavo che non ti fosse piaciuto, non me lo hai nemmeno sfiorato. Ci stavo quasi rimanendo male, tutti gli allenamenti e gli sforzi in palestra sarebbero andati buttati in un lampo" - "Scherzi?" - rispondo io - "Volevo essere un gentiluomo"
G: "Beh sappi che non sempre i gentiluomini mi piacciono..." - e un occhiolino chiude il messaggio.
La nostra conversazione va avanti fino a sera inoltrata, interrotta solo dalla classica telefonata con Federica, ma più passa il tempo e più faccio il conto alla rovescia in attesa di domani sera. È tardi, ci salutiamo e vado a dormire, come sempre la notte dura come un battito di ciglia e puntualmente il suono della sveglia bussa al mio orecchio ricordandomi che è ora di alzarsi, ma oggi mi alzo più contento perchè finalmente rivedrò Giovanna. Seguo tutti i miei riti, la doccia, la colazione e la macchina per andare a lavoro. La giornata passa veloce tra una riunione e il lavoro di tutti i giorni. Alle 18 stacco puntuale e vado via di corsa arrivato a casa preparo la borsa, faccio uno spuntino e vado in palestra. Prima di entrare scrivo a Giovanna che mi conferma l'incontro felice di questa notizia entro in palestra con un sorriso stampato sul volto.
Finalmente l'allenamento è finito, doccia velocissima e poi di corsa a casa, metto via qualche maglietta lasciata in giro in questi giorni, accendo candele e riscaldamenti per creare l'atmosfera e poi finalmente arriva. L'accolgo alla porta, la faccio entrare ci salutiamo ci sorridiamo ma entrambi abbiamo voglia di avere un contatto e ci lasciamo andare ad un lungo abbraccio e senza troppe parole, senza che io dica niente lei si avvia nella mia camera mentre io chiudo la porta. Arrivo dopo qualche minuto e la trovo in lingerie sul mio letto che mi guarda con un sorriso malizioso ed esclama "ho voglia di sentire le tue mani su di me."! Mi spiazza, non me l'aspettavo e rimango impietrito in piedi davanti a lei, che si alza davanti a me ed inizia a baciarmi.
Ci lasciamo andare ad un bacio appassionato, nel mentre faccio scorrere i miei palmi sulla sua schiena fino ad arrivare sul suo culo, lo accarezzo con entrambe le mani ben aperte, - "wow è terribilmente sodo" -. Giovanna mi spiazza di nuovo, mi gira facendomi dare le spalle al letto, mi spinge giù e si catapulta sopra di me, continuiamo a baciarci, mi aiuta a sfilare la maglia e improvvisamente fa scendere la sua mano verso il basso e in un solo colpo la infila sotto i miei boxer. Con la sua mano avvolge il mio cazzo duro e inizia a fare su e giù e sento la mia cappella che esce fuori sempre di più, poi si alza e mi sfila i pantaloni lasciandomi nudo sul mio letto. Mi sposto mettendomi comodo e lei non esita e si butta sopra di me. Sento che struscia la sua figa sul mio cazzo duro mentre io stringo le sue tette ancora coperte dal reggiseno. Lo sgancio e lo lancio via afferro le sue tette con entrambe le mani e inizio a succhiarle mordendole i capezzoli. La sento che ansima e che si muove sempre più velocemente sopra al mio cazzo poi scende baciandomi lentamente il petto e l'addome, avvicina la bocca al mio pisello lo prende in mano e alza gli occhi verso di me.
R: "Giò non devi farlo se non vuoi" - mi aveva confessato che i suoi ex non amavano leccarle la figa e che lei non amava molto fare pompini - "No! Voglio farlo, voglio sentirlo nella mia bocca" - e delicatamente lo sento sparire tra le sue labbra. Mmmm è brava lo avvolge con con le labbra delicatamente mentre la lingua circonda la cappella, prendo i capelli che nascondono il suo viso e li sposto per vedere come lo succhia, le dico di leccarmi tutta l'asta partendo dalle palle, lei non se lo fa ripetere due volte e esegue i miei ordini. Sta sera ha deciso che vuole farmi godere. Continua a succhiarmelo per un po fino a che la prendo e la tiro su, la faccio sdraiare sul letto e in un movimento secco e veloce le sfilo il perizoma e mi trovo davanti alla sua figa bagnata gonfia di eccitazione.
Mi butto con la faccia tra le sue cosce ed inizio a leccargliela con foga, allungo le mani sul suo seno e lo stringo cercando di farla muovere il meno possibile, lei ansima e si contorce sempre di più fino ad emettere un gemito di puro godimento, ma io continuo imperterrito a far passare la mia lingua sulla sua figa completamente fradicia di eccitazione. La sento godere almeno due volte e poi mi implora
G: "Basta non ce la faccio più ti prego, voglio sentirti dentro"
Mi alzo, dal letto prendo il preservativo dalla scrivania e lo infilo, mi rimetto tra le sue gambe e lo prendo in mano, struscio la cappella sul suo clitoride e poi con la punta tra le grandi labbra per aprirla piano piano e infine lo metto tutto dentro. "Dammi un minuto, è da tanto che non lo faccio, muoviti piano" - quelle parole dolci mi fanno eccitare di più ma faccio quello che mi chiede. Inizio con movimenti lenti, delicati, man mano che sento che la sua figa si rilassa e la sua espressione di godimento aumenta do colpi più forti. La vedo che gode e sento il mio ventre completamente bagnato dalla sua figa, lei stringe il mio culo e mi tira verso di lei.
R: "Girati, voglio scoparti a pecorina" - le ordino e lei da brava cagnolina si gira e si mette in posizione - "fai piano che così vengo subito"
Non ascolto quello che dice, la afferro dai fianchi e inizio a sbatterla tirandola verso di me in modo che non si allontani, e ad ogni mio colpo la sento godere e ansimare sempre di più.
R: "Oddio sto per venire" - le parole escono dalla mia bocca senza che me ne accorgessi
G: "Oh si godi ti prego, vieni con me, non ti fermare..." - pochi colpi ancora e sento le contrazioni dal mio cazzo che spingono fuori lo sperma caldo e mi lascio andare ad un gemito ma continuo a muovermi, fino a che sento lei che emette un grido di piacere e in quel momento do l'ultimo colpo spingendolo fino in fondo e insieme cadiamo in un caldo abbraccio.
Il respiro è affannato, i corpi sono caldi e uniti le mie braccia la cingono e le mani la accarezzano. Rimaniamo in silenzio godendoci quel momento, fino a che per lei si fa l'ora di tornare a casa. Ci rivestiamo, la accompagno alla porta e prima di aprirla ci baciamo appassionatamente per un ultimo saluto. Così come era iniziata la serata, la terminiamo promettendoci di rivederci.
Sono nel letto e attendo il suo messaggio che mi avvisi di essere arrivata a casa.
G: "Hey sono arrivata, sono su casa!"
R: "Ok perfetto"
G: "Sta sera è stato tutto magnifico, anche meglio dell'altra sera."
R: "Oh si, mi è piaciuto da morire, e tu sei stupenda"
G: "Grazie
beh allora andiamo a dormire, buona notte rob"
R: "Notte Giò"
G: "Ah un ultima cosa, grazie di avermi fatto scoprire il piacere del sesso orale, non avevo mai goduto così. E poi... mi piace il sapore del tuo cazzo! Notte"
Un sorriso si staglia sulla mia faccia, è stato del sesso favoloso e so che ci rivedremo ancora e mentre ripercorro con la memoria la serata appena conclusa Morfeo viene a prendermi per accompagnarmi nel mondo dei sogni, e mi addormento in un sonno profondo.
Sento un suono in lontananza, ma non distinguo cosa sia sembra un tintinnio quasi una musica leggera, ascolto più attentamente e mi rendo conto che è la sveglia che mi ricordo che è ora di alzarmi per andare a lavorare. Cavolo, oggi proprio non mi va, fuori piove, fa freddo e sotto le coperte si sta da dio, ma devo per forza andare perchè alle 11 ho una riunione col mio team a cui non posso mancare. Prendo coraggio, faccio un respiro profondo, mi scopro dalle coperte e mi siedo al bordo del letto. Ok, il grosso è fatto!
Mi spoglio completamente e butto il pigiama sul letto che non ho intenzione di rifare, tanto in casa non c'è nessuno, prendo l'accappatoio e corro a fare una doccia.
L'acqua calda che scivola sul corpo in inverno è una delle sensazioni più belle che ci siano, e mentre mi godo questo calore, ripenso a ieri sera. Guardo le mie mani, e mi sembra ancora di sentire il contatto con la sua pelle, se sto in silenzio, sento i suoi gemiti, chiudo gli occhi, e vedo ancora davanti a me il suo culo magnifico incorniciato da quel perizoma nero di pizzo. Il pensiero mi sveglia, sento che mi sto eccitando e il mio cazzo cresce insieme alla mia eccitazione e alla voglia di Giovanna.
Lo squillo del telefono mi fa tornare alla realtà e forse è il caso che mi dia una mossa per prepararmi così finisco la doccia, mi asciugo, mi vesto e in fretta e furia faccio colazione prima di prendere la macchina per uscire di casa e andare a lavoro.
Sulla strada verso Roma come al solito c'è traffico ma è inutile incavolarsi, meglio occupare questo tempo in modo utile. Infilo gli auricolari e provo a chiamare Federica.
R: "Buongiorno amore, sei già sveglia?"
F: "Ciao amore, si sono sveglia ma ho un gran sonno. Dormito bene?"
R: "Si, dormito benone e ho un gran sonno anche io ma sono già sulla strada verso l'ufficio e indovina? Sono fermo in fila."
F: "Scommetto che sarai felicissimo, a te piace così tanto il traffico."
Federica mi tiene compagnia per un altro po, mi chiede come sono andati gli allenamenti, e come sarà la giornata poi però deve prepararsi anche lei così mi saluta. La fila intanto è andata avanti ma di solito, quando arrivo a questo punto con la macchina, prima di passare completamente il traffico ci vogliono altri 10 minuti considerando la giornata che mi aspetta decido di godermi gli ultimi 10 minuti in totale relax e senza pensieri. Ma i 10 minuti diversamente dal solito volano e in men che non si dica mi ritrovo seduto intorno al tavolo con altre 6 preso nella morsa del lavoro.
La giornata è impegnativa, non abbiamo il tempo di pranzare, addirittura mangiamo nella stessa stanza dove stiamo facendo riunione facendoci portare dei panini a domicilio, usciamo giusto il tempo del caffè. La giornata è così piena che dimentico il mio cellulare fino alle 20 quando finalmente rientro a casa. Controllo le notifiche, i soliti gruppi di amici, il gruppo della squadra che manda qualsiasi cosa, mia mamma che mi manda il buongiorno, con una foto di una splendida spiaggia e niente più.. no aspetta.. mi ha scritto anche Giovanna
G: "Buongiorno rob.. come stai? Tutto bene?"
R: "Ciao Giò.. scusa se ti rispondo ora, non puoi capire che giornata ho avuto a lavoro. Te, come va?" - iniziamo a chiacchierare della nostra giornata e di quello che abbiamo fatto. Qualche stupida battuta e qualche fesseria, ma nessuno cenno alla sera precedente, così decido di rompere il ghiaccio.
R: "Ieri sera è stata una serata magnifica sai..?"
G: "Anche io e volevo proprio ringraziarti"
R: "Devo confermarti che quello che si vede in palestra non è niente rispetto a quello che realmente è" - "Scusa, non capisco" ribadisce lei. - "Il tuo culo, con gli shorts in palestra è bello, ma in lingerie è pazzesco" - una grossa risata nel messaggio di Giovanna ma lo so che serve solo a nascondere il suo imbarazzo e poi continua "E io che pensavo che non ti fosse piaciuto, non me lo hai nemmeno sfiorato. Ci stavo quasi rimanendo male, tutti gli allenamenti e gli sforzi in palestra sarebbero andati buttati in un lampo" - "Scherzi?" - rispondo io - "Volevo essere un gentiluomo"
G: "Beh sappi che non sempre i gentiluomini mi piacciono..." - e un occhiolino chiude il messaggio.
La nostra conversazione va avanti fino a sera inoltrata, interrotta solo dalla classica telefonata con Federica, ma più passa il tempo e più faccio il conto alla rovescia in attesa di domani sera. È tardi, ci salutiamo e vado a dormire, come sempre la notte dura come un battito di ciglia e puntualmente il suono della sveglia bussa al mio orecchio ricordandomi che è ora di alzarsi, ma oggi mi alzo più contento perchè finalmente rivedrò Giovanna. Seguo tutti i miei riti, la doccia, la colazione e la macchina per andare a lavoro. La giornata passa veloce tra una riunione e il lavoro di tutti i giorni. Alle 18 stacco puntuale e vado via di corsa arrivato a casa preparo la borsa, faccio uno spuntino e vado in palestra. Prima di entrare scrivo a Giovanna che mi conferma l'incontro felice di questa notizia entro in palestra con un sorriso stampato sul volto.
Finalmente l'allenamento è finito, doccia velocissima e poi di corsa a casa, metto via qualche maglietta lasciata in giro in questi giorni, accendo candele e riscaldamenti per creare l'atmosfera e poi finalmente arriva. L'accolgo alla porta, la faccio entrare ci salutiamo ci sorridiamo ma entrambi abbiamo voglia di avere un contatto e ci lasciamo andare ad un lungo abbraccio e senza troppe parole, senza che io dica niente lei si avvia nella mia camera mentre io chiudo la porta. Arrivo dopo qualche minuto e la trovo in lingerie sul mio letto che mi guarda con un sorriso malizioso ed esclama "ho voglia di sentire le tue mani su di me."! Mi spiazza, non me l'aspettavo e rimango impietrito in piedi davanti a lei, che si alza davanti a me ed inizia a baciarmi.
Ci lasciamo andare ad un bacio appassionato, nel mentre faccio scorrere i miei palmi sulla sua schiena fino ad arrivare sul suo culo, lo accarezzo con entrambe le mani ben aperte, - "wow è terribilmente sodo" -. Giovanna mi spiazza di nuovo, mi gira facendomi dare le spalle al letto, mi spinge giù e si catapulta sopra di me, continuiamo a baciarci, mi aiuta a sfilare la maglia e improvvisamente fa scendere la sua mano verso il basso e in un solo colpo la infila sotto i miei boxer. Con la sua mano avvolge il mio cazzo duro e inizia a fare su e giù e sento la mia cappella che esce fuori sempre di più, poi si alza e mi sfila i pantaloni lasciandomi nudo sul mio letto. Mi sposto mettendomi comodo e lei non esita e si butta sopra di me. Sento che struscia la sua figa sul mio cazzo duro mentre io stringo le sue tette ancora coperte dal reggiseno. Lo sgancio e lo lancio via afferro le sue tette con entrambe le mani e inizio a succhiarle mordendole i capezzoli. La sento che ansima e che si muove sempre più velocemente sopra al mio cazzo poi scende baciandomi lentamente il petto e l'addome, avvicina la bocca al mio pisello lo prende in mano e alza gli occhi verso di me.
R: "Giò non devi farlo se non vuoi" - mi aveva confessato che i suoi ex non amavano leccarle la figa e che lei non amava molto fare pompini - "No! Voglio farlo, voglio sentirlo nella mia bocca" - e delicatamente lo sento sparire tra le sue labbra. Mmmm è brava lo avvolge con con le labbra delicatamente mentre la lingua circonda la cappella, prendo i capelli che nascondono il suo viso e li sposto per vedere come lo succhia, le dico di leccarmi tutta l'asta partendo dalle palle, lei non se lo fa ripetere due volte e esegue i miei ordini. Sta sera ha deciso che vuole farmi godere. Continua a succhiarmelo per un po fino a che la prendo e la tiro su, la faccio sdraiare sul letto e in un movimento secco e veloce le sfilo il perizoma e mi trovo davanti alla sua figa bagnata gonfia di eccitazione.
Mi butto con la faccia tra le sue cosce ed inizio a leccargliela con foga, allungo le mani sul suo seno e lo stringo cercando di farla muovere il meno possibile, lei ansima e si contorce sempre di più fino ad emettere un gemito di puro godimento, ma io continuo imperterrito a far passare la mia lingua sulla sua figa completamente fradicia di eccitazione. La sento godere almeno due volte e poi mi implora
G: "Basta non ce la faccio più ti prego, voglio sentirti dentro"
Mi alzo, dal letto prendo il preservativo dalla scrivania e lo infilo, mi rimetto tra le sue gambe e lo prendo in mano, struscio la cappella sul suo clitoride e poi con la punta tra le grandi labbra per aprirla piano piano e infine lo metto tutto dentro. "Dammi un minuto, è da tanto che non lo faccio, muoviti piano" - quelle parole dolci mi fanno eccitare di più ma faccio quello che mi chiede. Inizio con movimenti lenti, delicati, man mano che sento che la sua figa si rilassa e la sua espressione di godimento aumenta do colpi più forti. La vedo che gode e sento il mio ventre completamente bagnato dalla sua figa, lei stringe il mio culo e mi tira verso di lei.
R: "Girati, voglio scoparti a pecorina" - le ordino e lei da brava cagnolina si gira e si mette in posizione - "fai piano che così vengo subito"
Non ascolto quello che dice, la afferro dai fianchi e inizio a sbatterla tirandola verso di me in modo che non si allontani, e ad ogni mio colpo la sento godere e ansimare sempre di più.
R: "Oddio sto per venire" - le parole escono dalla mia bocca senza che me ne accorgessi
G: "Oh si godi ti prego, vieni con me, non ti fermare..." - pochi colpi ancora e sento le contrazioni dal mio cazzo che spingono fuori lo sperma caldo e mi lascio andare ad un gemito ma continuo a muovermi, fino a che sento lei che emette un grido di piacere e in quel momento do l'ultimo colpo spingendolo fino in fondo e insieme cadiamo in un caldo abbraccio.
Il respiro è affannato, i corpi sono caldi e uniti le mie braccia la cingono e le mani la accarezzano. Rimaniamo in silenzio godendoci quel momento, fino a che per lei si fa l'ora di tornare a casa. Ci rivestiamo, la accompagno alla porta e prima di aprirla ci baciamo appassionatamente per un ultimo saluto. Così come era iniziata la serata, la terminiamo promettendoci di rivederci.
Sono nel letto e attendo il suo messaggio che mi avvisi di essere arrivata a casa.
G: "Hey sono arrivata, sono su casa!"
R: "Ok perfetto"
G: "Sta sera è stato tutto magnifico, anche meglio dell'altra sera."
R: "Oh si, mi è piaciuto da morire, e tu sei stupenda"
G: "Grazie
beh allora andiamo a dormire, buona notte rob"R: "Notte Giò"
G: "Ah un ultima cosa, grazie di avermi fatto scoprire il piacere del sesso orale, non avevo mai goduto così. E poi... mi piace il sapore del tuo cazzo! Notte"
Un sorriso si staglia sulla mia faccia, è stato del sesso favoloso e so che ci rivedremo ancora e mentre ripercorro con la memoria la serata appena conclusa Morfeo viene a prendermi per accompagnarmi nel mondo dei sogni, e mi addormento in un sonno profondo.
