MROBERTI
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Ciao a tutti, finalmente hotrovato un po di tempo e quindi torno a scrivere dopo qualche mese.
Mi chiamo Mario, ho 50 anni e mi piace condividere con voi storie che, per come le racconto, possono essere definite di fantasia ma che, come per il primo racconto, si basano su una base di verità.
A voi cercare di capire, se volete, il limite tra verità e fantasia.
Chiaramente i nomi che utilizzerò sono di pura fantasia.
Sono sposato con Anna da 20 anni, nel corso dei quali, abbiamo vissuto alti e bassi con tradimenti reciproci di cui siamo entrambi a conoscenza.
Io e Anna abbiamo due figlie, Francesca di 19 anni e Roberta di 17.
La storia che vi sto per raccontare è iniziata circa un anno fa, Francesca aveva da poco compiuto 18 anni.
Un giorno viene da me e mi dice:
Francesca: “Papà, Matilde sabato compie 18 anni e farà una grande festa, a me però piacerebbe festeggiarla anche tra di noi vista l’amicizia. Che ne dici se Domenica ceniamo tutti assieme anche con i suoi genitori?”
Matilde e Francesca sono amiche da sempre, Io e mia moglie siamo amici dei suoi da quando eravamo adolescenti e l’amicizia ha fatto si che anche le nostre figlie diventassero come sorelle.
“Per me nessun problema ma chiedi a mamma, lo sai non le piace essere interpellata per seconda”
Anna accetta di buon grado, telefoniamo Carlo e Maria (i nostri amici) e fissiamo per la domenica a cena da noi.
Arriva il sabato della grande festa, Francesca si sta ancora preparando e sento suonare il campanello.
Mi ricordo che Anna è uscita e Roberta è a casa di un’amica, faccio una corsa per andare ad aprire.
Apro la porta e mi trovo di fronte Matilde.
Rimango a bocca aperta, stivale sotto il ginocchio nero, calze a rete, una minigonna che copriva a malapena l’intimo e un top nero che sembrava un semplice reggiseno.
Matilde è una ragazza che non passa inosservata, 1,75, biondina, capelli lunghi e occhi verdi.
Dalla mamma ha preso un gran bel seno, una quarta, e un lato B da ragazza di 18 anni, sodo e ben formato.
Ho qualche secondo di vuoto poi mi riprendo:
“Scussa Matilde, entra, Francesca è sotto la doccia, come sempre è in ritardo. Ma accomodati pure”
Matilde: ”Il mio ragazzo ci aspetta in macchina, gli mando un messaggio che dovremmo aspettare qualche minuto”
Io: “ma se vuoi lo puoi far entrare, almeno lo conosco”
Matilde: ”No no lascia fare, non mi sembra il caso, e poi sarà già al telefono. Ci passa le ore”
Ci accomodiamo sul divano, le gambe di Matilde sono bellissime in quelle calze, mi accorgo che non la sto più guardando come la bambina di Carlo ma come una donna….. e che donna.
Matilde: “ti piace il mio vestitino per questa sera?”
Si alza, gira su se stessa mostrandosi e esitando sul lato B.
Io: “Molto carina, anche se forse un po’ troppo spogliata, no?”
Matilde: “Sai, ha detto la stessa cosa papà, siete proprio vecchi”
E si mette a ridere
Io: “Ma quale vecchio, io sono giovanissimo. Lo dico perché ci sono tanti malintenzionati in giro e volevo proteggere la mia figlioccia”
La conosco da una vita Matilde e l’ho sempre considerata una figlia aggiunta.
Matilde: ”Oh il mio secondo paparino premuroso”
Si alza e si getta sulle mie gambe buttandomi le braccia al collo.
Il profumo mi invade le narici, sento il suo seno contro il mio petto e quel culo sodo che si appoggia al mio pacco che in un attimo diventa di marmo.
Spero non si accorda della reazione.
Passano alcuni secondi interminabili, lei si stacca da me ma rimane a sedere sulle mie gambe.
Matilde: “Sai, hai proprio ragione, non sei vecchio come papà, avete la stessa età ma tu sembri almeno 10 anni più giovane”
Io: “Ti ringrazio ma non sono quelli che ti danno, ma quelli che hai realmente”
Scoppiamo in una risata, spero che possa aiutarmi a distrarmi ma senza successo.
Lei ridendo si muove e sfrega il suo culo proprio sul mio pacco.
Con il movimento la gonna si è alzata di quel tanto che basta a scoprire un fantastico perizzoma nero, con il davanti in leggera trasparenza.
Si intravede la fichetta completamente rasata, rimango un secondo incantato.
Matilde: “Oh scusami, questa gonna non è fatta per stare seduti a ridere”
Si alza, lasciando il mio pacco gonfio oltre ogni misura, e vedo che ci butta l’occhio.
Cerca di ricomporsi ma nel farlo mi accorgo che non mi toglie gli occhi di dosso.
Si volta e mi mostra il culo completamente nudo avvolto nelle calze, le sistema e poi abbassa di nuovo la gonna.
Proprio in quel momento si apre la porta del bagno al piano di sopra
Francesca: ”Matiii 5 minuti e ci sono, ok?
Matilde: “Tranquilla, io e tuo padre ci stavamo ammazzando dalle risate”
Francesca: “Ma lascialo stare il vecchietto, vieni su che mi dai una mano”
Matilde, mi guarda, si stringe nelle spalle e si avvia per le scale.
Mentre le sale mi accorgo che le sto guardando di nuovo il culo.
Tempo 10 minuti scendono entrambe, anche Francesca non è molto vestita.
Mora come mia moglie, anche lei seno molto prosperoso, e un fisico da far invidia a molte ragazze della sua età, il tutto racchiuso in un tubino nero molto scollato sul dietro.
Io: “Cavolo, stasera farete strage”
Le due si guardano e ridono di gusto e in coro rispondono “Magari”
Fanno per uscire, mia figlia mi saluta con la mano mentre va via, come sempre non è molto fisica, Matilde torna indietro e mi da due baci sulle guance.
Matilde: “A domani e grazie per la festa che state preparando”
Io: “Non devi ringraziarmi è il minimo. Buon compleanno Matilde”
La guardo allontanarsi, il cazzo ancora in tiro e gli occhi sul culo.
Faccio per rientrare e la vedo salire in macchina, si volta e mi fa l’occhiolino.
La macchina parte.
Quando Anna rientra mi trova sul divano assorto nei miei pensieri
Ma possibile che si sia accorta?
Ma soprattutto, possibile che la sua sia stata una provocazione voluta?
Mi chiamo Mario, ho 50 anni e mi piace condividere con voi storie che, per come le racconto, possono essere definite di fantasia ma che, come per il primo racconto, si basano su una base di verità.
A voi cercare di capire, se volete, il limite tra verità e fantasia.
Chiaramente i nomi che utilizzerò sono di pura fantasia.
Sono sposato con Anna da 20 anni, nel corso dei quali, abbiamo vissuto alti e bassi con tradimenti reciproci di cui siamo entrambi a conoscenza.
Io e Anna abbiamo due figlie, Francesca di 19 anni e Roberta di 17.
La storia che vi sto per raccontare è iniziata circa un anno fa, Francesca aveva da poco compiuto 18 anni.
Un giorno viene da me e mi dice:
Francesca: “Papà, Matilde sabato compie 18 anni e farà una grande festa, a me però piacerebbe festeggiarla anche tra di noi vista l’amicizia. Che ne dici se Domenica ceniamo tutti assieme anche con i suoi genitori?”
Matilde e Francesca sono amiche da sempre, Io e mia moglie siamo amici dei suoi da quando eravamo adolescenti e l’amicizia ha fatto si che anche le nostre figlie diventassero come sorelle.
“Per me nessun problema ma chiedi a mamma, lo sai non le piace essere interpellata per seconda”
Anna accetta di buon grado, telefoniamo Carlo e Maria (i nostri amici) e fissiamo per la domenica a cena da noi.
Arriva il sabato della grande festa, Francesca si sta ancora preparando e sento suonare il campanello.
Mi ricordo che Anna è uscita e Roberta è a casa di un’amica, faccio una corsa per andare ad aprire.
Apro la porta e mi trovo di fronte Matilde.
Rimango a bocca aperta, stivale sotto il ginocchio nero, calze a rete, una minigonna che copriva a malapena l’intimo e un top nero che sembrava un semplice reggiseno.
Matilde è una ragazza che non passa inosservata, 1,75, biondina, capelli lunghi e occhi verdi.
Dalla mamma ha preso un gran bel seno, una quarta, e un lato B da ragazza di 18 anni, sodo e ben formato.
Ho qualche secondo di vuoto poi mi riprendo:
“Scussa Matilde, entra, Francesca è sotto la doccia, come sempre è in ritardo. Ma accomodati pure”
Matilde: ”Il mio ragazzo ci aspetta in macchina, gli mando un messaggio che dovremmo aspettare qualche minuto”
Io: “ma se vuoi lo puoi far entrare, almeno lo conosco”
Matilde: ”No no lascia fare, non mi sembra il caso, e poi sarà già al telefono. Ci passa le ore”
Ci accomodiamo sul divano, le gambe di Matilde sono bellissime in quelle calze, mi accorgo che non la sto più guardando come la bambina di Carlo ma come una donna….. e che donna.
Matilde: “ti piace il mio vestitino per questa sera?”
Si alza, gira su se stessa mostrandosi e esitando sul lato B.
Io: “Molto carina, anche se forse un po’ troppo spogliata, no?”
Matilde: “Sai, ha detto la stessa cosa papà, siete proprio vecchi”
E si mette a ridere
Io: “Ma quale vecchio, io sono giovanissimo. Lo dico perché ci sono tanti malintenzionati in giro e volevo proteggere la mia figlioccia”
La conosco da una vita Matilde e l’ho sempre considerata una figlia aggiunta.
Matilde: ”Oh il mio secondo paparino premuroso”
Si alza e si getta sulle mie gambe buttandomi le braccia al collo.
Il profumo mi invade le narici, sento il suo seno contro il mio petto e quel culo sodo che si appoggia al mio pacco che in un attimo diventa di marmo.
Spero non si accorda della reazione.
Passano alcuni secondi interminabili, lei si stacca da me ma rimane a sedere sulle mie gambe.
Matilde: “Sai, hai proprio ragione, non sei vecchio come papà, avete la stessa età ma tu sembri almeno 10 anni più giovane”
Io: “Ti ringrazio ma non sono quelli che ti danno, ma quelli che hai realmente”
Scoppiamo in una risata, spero che possa aiutarmi a distrarmi ma senza successo.
Lei ridendo si muove e sfrega il suo culo proprio sul mio pacco.
Con il movimento la gonna si è alzata di quel tanto che basta a scoprire un fantastico perizzoma nero, con il davanti in leggera trasparenza.
Si intravede la fichetta completamente rasata, rimango un secondo incantato.
Matilde: “Oh scusami, questa gonna non è fatta per stare seduti a ridere”
Si alza, lasciando il mio pacco gonfio oltre ogni misura, e vedo che ci butta l’occhio.
Cerca di ricomporsi ma nel farlo mi accorgo che non mi toglie gli occhi di dosso.
Si volta e mi mostra il culo completamente nudo avvolto nelle calze, le sistema e poi abbassa di nuovo la gonna.
Proprio in quel momento si apre la porta del bagno al piano di sopra
Francesca: ”Matiii 5 minuti e ci sono, ok?
Matilde: “Tranquilla, io e tuo padre ci stavamo ammazzando dalle risate”
Francesca: “Ma lascialo stare il vecchietto, vieni su che mi dai una mano”
Matilde, mi guarda, si stringe nelle spalle e si avvia per le scale.
Mentre le sale mi accorgo che le sto guardando di nuovo il culo.
Tempo 10 minuti scendono entrambe, anche Francesca non è molto vestita.
Mora come mia moglie, anche lei seno molto prosperoso, e un fisico da far invidia a molte ragazze della sua età, il tutto racchiuso in un tubino nero molto scollato sul dietro.
Io: “Cavolo, stasera farete strage”
Le due si guardano e ridono di gusto e in coro rispondono “Magari”
Fanno per uscire, mia figlia mi saluta con la mano mentre va via, come sempre non è molto fisica, Matilde torna indietro e mi da due baci sulle guance.
Matilde: “A domani e grazie per la festa che state preparando”
Io: “Non devi ringraziarmi è il minimo. Buon compleanno Matilde”
La guardo allontanarsi, il cazzo ancora in tiro e gli occhi sul culo.
Faccio per rientrare e la vedo salire in macchina, si volta e mi fa l’occhiolino.
La macchina parte.
Quando Anna rientra mi trova sul divano assorto nei miei pensieri
Ma possibile che si sia accorta?
Ma soprattutto, possibile che la sua sia stata una provocazione voluta?