patrulla
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Questi racconti facenti parte delle “Sporche storie” sono basati su avvenimenti reali che mi sono stati raccontati da utenti del forum, da amici o che ho vissuto personalmente. Per garantire al massimo la privacy dei protagonisti si tratta di storie che poi sono state romanzate, con i nomi dei protagonisti e i luoghi che sono di fantasia. Essendo in alcuni casi delle vicende che hanno avuto risvolti giudiziari e mediatici, voglio ribadire che ogni commento è ben gradito ma evitate in ogni caso di fare nomi oppure di fare dei riferimenti - come purtroppo avvenuto in passato - perché altrimenti poi sarei costretto a chiedere di rimuovere il racconto. Buona lettura, Patrulla.
Prima parte
Prima di raccontarvi questa incredibile storia credo che sia necessario annoiarvi qualche minuto e parlarvi un po’ di me. Mi chiamo Alessio, ho 41 anni e insieme a mia moglie Chicca - di due anni più grande di me - viviamo in una tranquilla cittadina di provincia del Centro.
La nostra esistenza è simile a quella di milioni di altri italiani: famiglia, lavoro, amici e qualche distrazione ogni tanto. Io sono figlio di un muratore e di una casalinga, ho una sorella più grande e fin da piccolo ho sempre voluto giocare a calcio come portiere.
La scuola non l’ho mai curata più di tanto ma alla fine - con molta fatica - un cencio di diploma industriale sono riuscito a conseguirlo. Molti allenatori che ho avuto mi hanno ripetuto la stessa cosa “se eri un po’ più alto potevi stare in Serie A”. Di certo un’esagerazione, ma senza dubbio avrei potuto avere una carriera migliore.
Sono alto circa 1,75 e di corporatura robusta, capelli castano chiaro che porto corti e occhi marroni. Ho dei bei lineamenti e un bel sorriso e nel complesso posso ritenermi un bell’uomo, con un carattere aperto e spiritoso.
Ho molti amici e da ragazzo non facevo fatica a trovare delle ragazze con cui uscire; a 18 anni mi fidanzai con Elisa che ha un anno più di me, con lei che rimase incinta poco dopo che ci fidanzammo. Terminai gli studi e poi il padre di lei - un piccolo artigiano - mi trovò un posto in una fabbrica dove tuttora lavoro. Avevo la possibilità di andare a giocare in una squadra in Interregionale ma dovetti rifiutare per restare in zona.
Andammo a vivere in una casa che era di sua nonna e, nonostante la giovane età, le cose andavano bene tanto che subito dopo abbiamo avuto un secondo figlio: economicamente lo stipendio d’allora aveva un potere d’acquisto ben diverso da quello di oggi, in più i genitori di lei ci aiutavano parecchio sia nel tenerei bambini sia economicamente.
Non ci siamo mai sposati e dopo un po’ le cose tra noi due iniziarono ad andare male. Al pari di mia moglie, anche Elisa ha un carattere molto forte (mi piacciono le donne così…) però è veramente rompipalle. In più dopo la seconda gravidanza il suo fisico è sfiorito e io ho realizzato di non essere più attratto da lei.
Quando una collega di lavoro - più grande, sposata e con figli - iniziò a fare un po’ la civettuola colsi la palla al balzo e iniziammo una relazione clandestina che durò qualche mese. Con Elisa ormai litigavamo soltanto e alla fine la lasciai abbandonando la casa. Fortunatamente trovammo un accordo per la gestione dei bambini con io che le fornivo un assegno mensile.
Anche per suoi motivi di lavoro, di solito io tenevo i bambini alcuni giorni durante la settimana e avevo quasi tutti i fine settimana liberi, così da poter giocare a calcio (un modo anche per arrotondare) con una certa tranquillità.
Accesi un piccolo mutuo e comprai casa che mio padre praticamente risistemò da solo, frequentando in alcuni periodi delle ragazze senza però mai legarmi. Sempre per arrotondare ogni tanto andavo in campagna al paese dei miei nonni a dare una mano quando si trattava di raccogliere le olive, l’uva o cose del genere.
Insomma una vita normale e tranquilla, ero abbastanza felice anche se iniziai a maturare il desiderio di riprovare ad avere una storia d’amore. Chicca l’ho conosciuta al paese di mio nonno, distante qualche chilometro dalla città in cui vivo, dove lei viveva insieme ai genitori dopo che aveva divorziato con suo marito.
Durante il periodo della vendemmia mi ritrovai a cena in una casa del luogo e quella sera c’era anche lei, che conoscevo di vista in quanto abbiamo un’amica in comune ovvero la moglie di uno dei miei migliori amici.
Grazie a una foto in cui venimmo entrambi taggati iniziammo a seguirci sui social e fu lei a scrivere per prima, mentre invece dopo qualche chat sono stato io a chiederle di uscire. Lei accettò e andammo prima a cena e poi al cinema, poi un aperitivo e poi la cena galeotta.
Finita la cena io da bravo ragazzo la accompagnai a casa e, in macchina, prima che lei uscisse la baciai con lei che poi corse via ridendo come fossimo due ragazzini. Dopo poco mi scrisse che aveva voglia di venire da me, dopo quindici minuti mi scrisse che era sotto casa e dopo altri due minuti eravamo già a letto a scopare come ricci.
Vi descrivo Chicca. Quando ci siamo conosciuti non aveva figli, bassina (meno di 1,60) con un fisico magro ma tonico, le gambe toniche, il culo rotondo e sporgente quanto basta, la pancia piatta ma spalle larghe grazie alla sua passione per il nuoto. Il viso rotondo con due occhi scuri molto profondo, bocca larga e carnosa e capelli castani che all’epoca portava lunghi fino alle spalle. E le tette? Beh le tette… avete presente le vip con le tettone siliconate?? Ecco pensate a Francesca Cipriani e mettete le sue tette sul corpo di Chicca, con la sola differenza che quelle di mia moglie sono naturali… N A T U R A L I!!
Due palloni enormi e sodi come se avesse 18 anni, con dei capezzoli grandi e scuri. Io vi giuro che pensavo che fossero rifatte, e la prima volta che ci misi le mani sopra… mamma mia, a scoparla alla missionaria vedendola sballonzolare mi fece durare solo pochi minuti.
Chicca dopo aver preso un diploma alle commerciali iniziò a lavorare grazie a un suo zio da un ortopedico; quando al padre però successe il figlio, questo si sputtanò tutto e il negozio chiuse. Mia moglie però riuscì a entrare in un poliambulatorio che aveva aperto da circa un anno in città: visto il successo si stavano ingrandendo.
Quando l’ho conosciuta lavorava lì da poco, con il ruolo di centralinista part-time. In precedenza ha avuto un ragazzo con cui ha perso la verginità, un paio di storie e poi si è fidanzata con quello che è stato suo marito. Dopo dieci anni però si sono separati e quando scopò per la prima volta con me era quasi un anno che era a stecchetto.
Io di lei mi innamorai subito e lo stesso fu per Chicca. Sopportavo la sua gelosia, specie dopo che gli confessai il tradimento della mia ex, perché alla fine chiedeva scusa se esagerava e non mi faceva mai pesare se invece ero io nel torto.
Dopo poco più di un anno di fidanzamento ci sposammo, una cerimonia intima in Comune, poi andammo a vivere insieme da me. Con i miei figli legò subito e in questi anni non ci sono stati mai problemi o tensioni con loro o con la madre che nel frattempo si è riaccompagnata pure lei.
Lei però voleva dei figli nostri, ma più che un desiderio era un’ossessione. Non me l’ha mai confessato, con il suo ex marito credo che finì quando, dopo una lunga sfilza di esami, uscì fuori che lei era fertile a differenza dell’uomo. Voleva un figlio ma io le ripetevo che economicamente per me sarebbe stata un casino.
Io ho un lavoro e arrotondo con il calcio (ancora qualche centinaio di euro al mese me li rubavo) e quando potevo non disprezzavo lavoretti. Il suo stipendio part-time però era basso, così un giorno mi fece: se mi fanno un contratto full mi prometti che ci proviamo ad avere un figlio?
Io le dissi che andava bene e dopo qualche mese riuscì a passare dal centralino al desk ottenendo un contratto pieno e con uno stipendio più che decente. Così iniziammo a provarci e poco dopo lei rimase incinta e, a stretto giro, abbiamo fatto pure il secondo. Con quattro figli di cui due piccoli capirete come sto messo economicamente, ma fortunatamente grazie anche a una piccola eredità non abbiamo problemi anche se la nostra vita è casa, lavoro, sabato sera con gli amici e domenica se riusciamo andiamo a vederci la Fiorentina di cui entrambi siamo super tifosi.
Io sono contentissimo della mia vita, della mia famiglia, di mia moglie e del sesso tra di noi. Su una cosa siamo in perfetta sintonia: meglio la qualità che la quantità. Anche quando non avevamo nostri figli, ma spesso c’erano a casa i miei due, scopavamo tipo una/due volte a settimana o a volte anche meno di quattro volte al mese. Ma quando scopavamo…
Lei a letto si trasforma, non finge mai e pretende di essere “sbattuta a dovere come una gran troia”. Magari capita che per giorni solo bacini, poi di colpo che mi scriva “sto eccitata come una troia, ho la fica in fiamme stasera ti mangio”, poi magari tornavo a casa e la trovavo che mi aspettava su tacchi che potrebbero essere definiti tranquillamente trampoli, intimo curatissimo e magari con i mano sex toys.
I suoi pompini sono clamorosi, è famelica di sborra, quando scopa urla di tutto (spesso bestemmiando) e quando viene sembra indemoniata, a volte mi ha lasciato dei graffi che neanche una tigre. Unica cosa il suo culo per diverso tempo è stato off-limits.
Una sera mi scrisse “stasera mi devi aprire il culo” e la trovai a casa a pecora sul divano con di fianco il lubrificante. Per lei era la prima volta e andai abbastanza piano (sono normodotato ma il cazzo è sempre bello duro) e lei venne sgrillettandosi da sotto tra urla animalesche “ahhhhh, ahhhh rompi il culo a questa troia maialeeee, ahhhh dai cazzo daiiii”.
La prima volta la inculai per una ventina di minuti e poi le sborrai sulle tettone e in faccia, ma da quel giorno il sesso anale iniziò a essere un’abitudine. Quando era incinta del primo figlio le tette le diventarono una cosa sproporzionata, scopavamo con delicatezza e poi mi mangiava il cazzo.
Fisicamente ora le tette sono più calate ma sempre notevoli, mentre le gambe non sono più toniche a pari del ventre: io non le ho mai detto niente ma lei ormai si fa trovare sempre in calze e corpetto quando scopiamo. I capelli invece da tempo sono più corti e a caschetto, spesso li colora con dei colori sgargianti.
Ora scopiamo ancora meno ma quando capita sono sempre fiamme: lasciamo i bambini dai nonni e il gioco è che mettiamo un porno a casaccio e lei fa quello che fa la protagonista. Se ci sono più cazzi usiamo in ogni modo falli finti o zucchine di buone dimensioni.
Ormai anche il suo culo è sfondatissimo e riesco anche a fistarla: un paio di volte oltre al cazzo contemporaneamente ci ho messo dentro anche un piccolo dildo facendola godere come una gran troia.
Tutto bene tutto perfetto? Lo credevo, lo credevo veramente ma solo fino a qualche mese fa. CONTINUA
Prima parte
Prima di raccontarvi questa incredibile storia credo che sia necessario annoiarvi qualche minuto e parlarvi un po’ di me. Mi chiamo Alessio, ho 41 anni e insieme a mia moglie Chicca - di due anni più grande di me - viviamo in una tranquilla cittadina di provincia del Centro.
La nostra esistenza è simile a quella di milioni di altri italiani: famiglia, lavoro, amici e qualche distrazione ogni tanto. Io sono figlio di un muratore e di una casalinga, ho una sorella più grande e fin da piccolo ho sempre voluto giocare a calcio come portiere.
La scuola non l’ho mai curata più di tanto ma alla fine - con molta fatica - un cencio di diploma industriale sono riuscito a conseguirlo. Molti allenatori che ho avuto mi hanno ripetuto la stessa cosa “se eri un po’ più alto potevi stare in Serie A”. Di certo un’esagerazione, ma senza dubbio avrei potuto avere una carriera migliore.
Sono alto circa 1,75 e di corporatura robusta, capelli castano chiaro che porto corti e occhi marroni. Ho dei bei lineamenti e un bel sorriso e nel complesso posso ritenermi un bell’uomo, con un carattere aperto e spiritoso.
Ho molti amici e da ragazzo non facevo fatica a trovare delle ragazze con cui uscire; a 18 anni mi fidanzai con Elisa che ha un anno più di me, con lei che rimase incinta poco dopo che ci fidanzammo. Terminai gli studi e poi il padre di lei - un piccolo artigiano - mi trovò un posto in una fabbrica dove tuttora lavoro. Avevo la possibilità di andare a giocare in una squadra in Interregionale ma dovetti rifiutare per restare in zona.
Andammo a vivere in una casa che era di sua nonna e, nonostante la giovane età, le cose andavano bene tanto che subito dopo abbiamo avuto un secondo figlio: economicamente lo stipendio d’allora aveva un potere d’acquisto ben diverso da quello di oggi, in più i genitori di lei ci aiutavano parecchio sia nel tenerei bambini sia economicamente.
Non ci siamo mai sposati e dopo un po’ le cose tra noi due iniziarono ad andare male. Al pari di mia moglie, anche Elisa ha un carattere molto forte (mi piacciono le donne così…) però è veramente rompipalle. In più dopo la seconda gravidanza il suo fisico è sfiorito e io ho realizzato di non essere più attratto da lei.
Quando una collega di lavoro - più grande, sposata e con figli - iniziò a fare un po’ la civettuola colsi la palla al balzo e iniziammo una relazione clandestina che durò qualche mese. Con Elisa ormai litigavamo soltanto e alla fine la lasciai abbandonando la casa. Fortunatamente trovammo un accordo per la gestione dei bambini con io che le fornivo un assegno mensile.
Anche per suoi motivi di lavoro, di solito io tenevo i bambini alcuni giorni durante la settimana e avevo quasi tutti i fine settimana liberi, così da poter giocare a calcio (un modo anche per arrotondare) con una certa tranquillità.
Accesi un piccolo mutuo e comprai casa che mio padre praticamente risistemò da solo, frequentando in alcuni periodi delle ragazze senza però mai legarmi. Sempre per arrotondare ogni tanto andavo in campagna al paese dei miei nonni a dare una mano quando si trattava di raccogliere le olive, l’uva o cose del genere.
Insomma una vita normale e tranquilla, ero abbastanza felice anche se iniziai a maturare il desiderio di riprovare ad avere una storia d’amore. Chicca l’ho conosciuta al paese di mio nonno, distante qualche chilometro dalla città in cui vivo, dove lei viveva insieme ai genitori dopo che aveva divorziato con suo marito.
Durante il periodo della vendemmia mi ritrovai a cena in una casa del luogo e quella sera c’era anche lei, che conoscevo di vista in quanto abbiamo un’amica in comune ovvero la moglie di uno dei miei migliori amici.
Grazie a una foto in cui venimmo entrambi taggati iniziammo a seguirci sui social e fu lei a scrivere per prima, mentre invece dopo qualche chat sono stato io a chiederle di uscire. Lei accettò e andammo prima a cena e poi al cinema, poi un aperitivo e poi la cena galeotta.
Finita la cena io da bravo ragazzo la accompagnai a casa e, in macchina, prima che lei uscisse la baciai con lei che poi corse via ridendo come fossimo due ragazzini. Dopo poco mi scrisse che aveva voglia di venire da me, dopo quindici minuti mi scrisse che era sotto casa e dopo altri due minuti eravamo già a letto a scopare come ricci.
Vi descrivo Chicca. Quando ci siamo conosciuti non aveva figli, bassina (meno di 1,60) con un fisico magro ma tonico, le gambe toniche, il culo rotondo e sporgente quanto basta, la pancia piatta ma spalle larghe grazie alla sua passione per il nuoto. Il viso rotondo con due occhi scuri molto profondo, bocca larga e carnosa e capelli castani che all’epoca portava lunghi fino alle spalle. E le tette? Beh le tette… avete presente le vip con le tettone siliconate?? Ecco pensate a Francesca Cipriani e mettete le sue tette sul corpo di Chicca, con la sola differenza che quelle di mia moglie sono naturali… N A T U R A L I!!
Due palloni enormi e sodi come se avesse 18 anni, con dei capezzoli grandi e scuri. Io vi giuro che pensavo che fossero rifatte, e la prima volta che ci misi le mani sopra… mamma mia, a scoparla alla missionaria vedendola sballonzolare mi fece durare solo pochi minuti.
Chicca dopo aver preso un diploma alle commerciali iniziò a lavorare grazie a un suo zio da un ortopedico; quando al padre però successe il figlio, questo si sputtanò tutto e il negozio chiuse. Mia moglie però riuscì a entrare in un poliambulatorio che aveva aperto da circa un anno in città: visto il successo si stavano ingrandendo.
Quando l’ho conosciuta lavorava lì da poco, con il ruolo di centralinista part-time. In precedenza ha avuto un ragazzo con cui ha perso la verginità, un paio di storie e poi si è fidanzata con quello che è stato suo marito. Dopo dieci anni però si sono separati e quando scopò per la prima volta con me era quasi un anno che era a stecchetto.
Io di lei mi innamorai subito e lo stesso fu per Chicca. Sopportavo la sua gelosia, specie dopo che gli confessai il tradimento della mia ex, perché alla fine chiedeva scusa se esagerava e non mi faceva mai pesare se invece ero io nel torto.
Dopo poco più di un anno di fidanzamento ci sposammo, una cerimonia intima in Comune, poi andammo a vivere insieme da me. Con i miei figli legò subito e in questi anni non ci sono stati mai problemi o tensioni con loro o con la madre che nel frattempo si è riaccompagnata pure lei.
Lei però voleva dei figli nostri, ma più che un desiderio era un’ossessione. Non me l’ha mai confessato, con il suo ex marito credo che finì quando, dopo una lunga sfilza di esami, uscì fuori che lei era fertile a differenza dell’uomo. Voleva un figlio ma io le ripetevo che economicamente per me sarebbe stata un casino.
Io ho un lavoro e arrotondo con il calcio (ancora qualche centinaio di euro al mese me li rubavo) e quando potevo non disprezzavo lavoretti. Il suo stipendio part-time però era basso, così un giorno mi fece: se mi fanno un contratto full mi prometti che ci proviamo ad avere un figlio?
Io le dissi che andava bene e dopo qualche mese riuscì a passare dal centralino al desk ottenendo un contratto pieno e con uno stipendio più che decente. Così iniziammo a provarci e poco dopo lei rimase incinta e, a stretto giro, abbiamo fatto pure il secondo. Con quattro figli di cui due piccoli capirete come sto messo economicamente, ma fortunatamente grazie anche a una piccola eredità non abbiamo problemi anche se la nostra vita è casa, lavoro, sabato sera con gli amici e domenica se riusciamo andiamo a vederci la Fiorentina di cui entrambi siamo super tifosi.
Io sono contentissimo della mia vita, della mia famiglia, di mia moglie e del sesso tra di noi. Su una cosa siamo in perfetta sintonia: meglio la qualità che la quantità. Anche quando non avevamo nostri figli, ma spesso c’erano a casa i miei due, scopavamo tipo una/due volte a settimana o a volte anche meno di quattro volte al mese. Ma quando scopavamo…
Lei a letto si trasforma, non finge mai e pretende di essere “sbattuta a dovere come una gran troia”. Magari capita che per giorni solo bacini, poi di colpo che mi scriva “sto eccitata come una troia, ho la fica in fiamme stasera ti mangio”, poi magari tornavo a casa e la trovavo che mi aspettava su tacchi che potrebbero essere definiti tranquillamente trampoli, intimo curatissimo e magari con i mano sex toys.
I suoi pompini sono clamorosi, è famelica di sborra, quando scopa urla di tutto (spesso bestemmiando) e quando viene sembra indemoniata, a volte mi ha lasciato dei graffi che neanche una tigre. Unica cosa il suo culo per diverso tempo è stato off-limits.
Una sera mi scrisse “stasera mi devi aprire il culo” e la trovai a casa a pecora sul divano con di fianco il lubrificante. Per lei era la prima volta e andai abbastanza piano (sono normodotato ma il cazzo è sempre bello duro) e lei venne sgrillettandosi da sotto tra urla animalesche “ahhhhh, ahhhh rompi il culo a questa troia maialeeee, ahhhh dai cazzo daiiii”.
La prima volta la inculai per una ventina di minuti e poi le sborrai sulle tettone e in faccia, ma da quel giorno il sesso anale iniziò a essere un’abitudine. Quando era incinta del primo figlio le tette le diventarono una cosa sproporzionata, scopavamo con delicatezza e poi mi mangiava il cazzo.
Fisicamente ora le tette sono più calate ma sempre notevoli, mentre le gambe non sono più toniche a pari del ventre: io non le ho mai detto niente ma lei ormai si fa trovare sempre in calze e corpetto quando scopiamo. I capelli invece da tempo sono più corti e a caschetto, spesso li colora con dei colori sgargianti.
Ora scopiamo ancora meno ma quando capita sono sempre fiamme: lasciamo i bambini dai nonni e il gioco è che mettiamo un porno a casaccio e lei fa quello che fa la protagonista. Se ci sono più cazzi usiamo in ogni modo falli finti o zucchine di buone dimensioni.
Ormai anche il suo culo è sfondatissimo e riesco anche a fistarla: un paio di volte oltre al cazzo contemporaneamente ci ho messo dentro anche un piccolo dildo facendola godere come una gran troia.
Tutto bene tutto perfetto? Lo credevo, lo credevo veramente ma solo fino a qualche mese fa. CONTINUA