Esperienza reale Racconto di fantasia Le tentazioni di un padre

Ale888

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Buongiorno a tutti, eccomi qui a raccontare l'ennesima storia intrigante.
A differenza delle altre storie da me raccontante, questa volta userò nomi e luoghi di fantasia, capirete presto il perche di questa scelta, inoltre informo tutti quanti che per il 70% il racconto è reale e per il restante 30% pura e semplice fantasia, ovviamente non solo mia, ma anche del protagonista principale del racconto.
Spero mi seguirete in tanti e con grande partecipazione come sempre.
Se riesco oggi scrivo l'introduzione.
 
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Ale888

Ale888

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Era il 1998 quando Carlo sposò Michela, fidanzati da una vita, finalmente fecero il grande passo, entrambi del sud italia, stessa eta, famiglie semplici e tradizionali, unite e felici, i 2 nei sposini si amarono molto, pochi hanno dopo arrivò la gioia immensa di diventare genitori, arrivò Eleonora, furono anni felici e spensierati.
Circa 7/8 anni dopo la nascita di Eleonora cominciarono i problemi, Carlo, meccanico, aveva un officina tutta sua, 2 dipendenti, le cose non andavano male ma neache benissimo, cmq i soldi a casa non mancavano mai.
Tutto comincio quando Michela comincio a chiedere una casa nuova, piu grande, con giardino, vestiti firmati, macchina nuova ecc..
Il buon Carlo, uomo generoso volle accontentare Michela, lavorando come un mulo fino a tardi e chiedendo un sostanzioso prestito ma cosi facendo non gli fecero fare il mutuo per la casa nuova visto che aveva appena aperto un finanziamente.
Michela ( casalinga) non la prese bene, aveva trovato una piccola villetta, la casa dei suo sogni ma non c'era nulla da fare e dopo poco venne venduta ad altre persone.
Michela comincio ad incolpare dalla mattina alla sera il povero Carlo che si prendava gli insulti e incassava.
La situazione peggiorò ulteriormente quando in officina c'era sempre meno lavoro, Carlo per soddisfare Michela e non far mancare nulla alla piccola Eleonora decise di intraprendere un secondo lavoro, ando a fare l'aiuto pizziaolo da un vecchia amico di famiglia.
Nonostante questo, Michela infieriva e incolpava il povero Carlo per questa situazione, ma lui pensando alla sua piccola Eleonora andò avanti sopportanto le angherie di Michela.
Passarono mesi, il buon Carlo sgobbava come un mulo, una sera chiusa l'officina come sempre, passo da casa, una doccia veloce, dua risate con la piccola Eleonora e poi via in pizzeria, dopo poco pero vista la forte pioggia e la mancanza di clienti, il suo amico, nonche titolare, disse a Carlo che poteva tornare a casa, e che lo avrebbe pagato come sempre, Carlo stanco ma felice di poter riposare un po di piu si avvio verso casa, erano le circa le 22, la pioggia era forte, parcheggio e sali su in casa facendo il meno rumore possibile per non svegliare la piccola Eleonora.
Apri piano piano la porta di casa, poggio silenziosamente le chiavi, tolse le scarpe (bagnate) e ando verso il bagno, li si blocco di colpo, senti dei rumori provenienti dalla stanza da letto,sempre silenziosamente ando verso la camera da letto, la porta era chiusa, apri leggermente la porta e trovò michela che cavalcava un uomo, saltellava su quel cazzone con una foga mai vista da povere Carlo che senti una fitta lancinante al cuore, rimse immobile per qualche istante, poi riacquisto un po di lucidità, richiuse pian piano la porta, ando in camera della piccola Eleonora, le diede un bacio sulla fronte, poi si rimise le scarpe e torno giu in macchina aspettando di vedere chi era l'amante di suo moglie Michela....

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Gig2464

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Era il 1998 quando Carlo sposò Michela, fidanzati da una vita, finalmente fecero il grande passo, entrambi del sud italia, stessa eta, famiglie semplici e tradizionali, unite e felici, i 2 nei sposini si amarono molto, pochi hanno dopo arrivò la gioia immensa di diventare genitori, arrivò Eleonora, furono anni felici e spensierati.
Circa 7/8 anni dopo la nascita di Eleonora cominciarono i problemi, Carlo, meccanico, aveva un officina tutta sua, 2 dipendenti, le cose non andavano male ma neache benissimo, cmq i soldi a casa non mancavano mai.
Tutto comincio quando Michela comincio a chiedere una casa nuova, piu grande, con giardino, vestiti firmati, macchina nuova ecc..
Il buon Carlo, uomo generoso volle accontentare Michela, lavorando come un mulo fino a tardi e chiedendo un sostanzioso prestito ma cosi facendo non gli fecero fare il mutuo per la casa nuova visto che aveva appena aperto un finanziamente.
Michela ( casalinga) non la prese bene, aveva trovato una piccola villetta, la casa dei suo sogni ma non c'era nulla da fare e dopo poco venne venduta ad altre persone.
Michela comincio ad incolpare dalla mattina alla sera il povero Carlo che si prendava gli insulti e incassava.
La situazione peggiorò ulteriormente quando in officina c'era sempre meno lavoro, Carlo per soddisfare Michela e non far mancare nulla alla piccola Eleonora decise di intraprendere un secondo lavoro, ando a fare l'aiuto pizziaolo da un vecchia amico di famiglia.
Nonostante questo, Michela infieriva e incolpava il povero Carlo per questa situazione, ma lui pensando alla sua piccola Eleonora andò avanti sopportanto le angherie di Michela.
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grande Ale
 

popp

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Era il 1998 quando Carlo sposò Michela, fidanzati da una vita, finalmente fecero il grande passo, entrambi del sud italia, stessa eta, famiglie semplici e tradizionali, unite e felici, i 2 nei sposini si amarono molto, pochi hanno dopo arrivò la gioia immensa di diventare genitori, arrivò Eleonora, furono anni felici e spensierati.
Circa 7/8 anni dopo la nascita di Eleonora cominciarono i problemi, Carlo, meccanico, aveva un officina tutta sua, 2 dipendenti, le cose non andavano male ma neache benissimo, cmq i soldi a casa non mancavano mai.
Tutto comincio quando Michela comincio a chiedere una casa nuova, piu grande, con giardino, vestiti firmati, macchina nuova ecc..
Il buon Carlo, uomo generoso volle accontentare Michela, lavorando come un mulo fino a tardi e chiedendo un sostanzioso prestito ma cosi facendo non gli fecero fare il mutuo per la casa nuova visto che aveva appena aperto un finanziamente.
Michela ( casalinga) non la prese bene, aveva trovato una piccola villetta, la casa dei suo sogni ma non c'era nulla da fare e dopo poco venne venduta ad altre persone.
Michela comincio ad incolpare dalla mattina alla sera il povero Carlo che si prendava gli insulti e incassava.
La situazione peggiorò ulteriormente quando in officina c'era sempre meno lavoro, Carlo per soddisfare Michela e non far mancare nulla alla piccola Eleonora decise di intraprendere un secondo lavoro, ando a fare l'aiuto pizziaolo da un vecchia amico di famiglia.
Nonostante questo, Michela infieriva e incolpava il povero Carlo per questa situazione, ma lui pensando alla sua piccola Eleonora andò avanti sopportanto le angherie di Michela.
Passarono mesi, il buon Carlo sgobbava come un mulo, una sera chiusa l'officina come sempre, passo da casa, una doccia veloce, dua risate con la piccola Eleonora e poi via in pizzeria, dopo poco pero vista la forte pioggia e la mancanza di clienti, il suo amico, nonche titolare, disse a Carlo che poteva tornare a casa, e che lo avrebbe pagato come sempre, Carlo stanco ma felice di poter riposare un po di piu si avvio verso casa, erano le circa le 22, la pioggia era forte, parcheggio e sali su in casa facendo il meno rumore possibile per non svegliare la piccola Eleonora.
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Vediamo come evolve
 

Luca59

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Buongiorno a tutti, eccomi qui a raccontare l'ennesima storia intrigante.
A differenza delle altre storie da me raccontante, questa volta userò nomi e luoghi di fantasia, capirete presto il perche di questa scelta, inoltre informo tutti quanti che per il 70% il racconto è reale e per il restante 30% pura e semplice fantasia, ovviamente non solo mia, ma anche del protagonista principale del racconto.
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Ale888

Ale888

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Passavano i minuti, Carlo era ancora in macchina, pioveva a dirotto, l'attesa eta snervante, era nervoso, arrabbiato e deluso, finalmente l'attesa fini, Carlo vide uscire un uomo che conosceva abbastanza bene, non un amico ma un conoscente di vecchia data, Rosario, imprenditore molto benestante della zona.
Carlo aspettò che Rosario salisse in macchina e poi sali su in casa, trovò michela nella doccia, probibilmente la troia si era fatta sborrare addosso, Carlo aspetto che Michele finisse la doccia seduto sul divano, una volta uscita dal bagno parti la lite, vi risparmio i vari insulti e accuse che si facevano, Carlo fece una rapida valigia e dopo aver salutato con grande amore la piccola Eleonora, che si era svegliata a causa delle urla dei due, ando via di casa.
Passarono un paio di giorni, era una domenica mattina, ora di pranzo, Carlo voleva risolvere la faccienda e fare chiarezza anche se era molto confuso, ando a casa sua senza avvisare, apri la porta e si trovo Rosario seduto al tavolo da pranzo che mangiava con Michele ed Eleonora tranquillo come se nulla fosse.
La piccola Eleonora corse tra le braccia di Carlo, poi la mando in camera dicendogli che doveva parlare di cose da grande con gli altri presenti.
Carlo prese subito per troia Michela che venne difesa da Rosario, tra i 2 cominciaromo a volare parole grosse, Rosarie disse candidamente a Carlo che aveva deciso di portare a casa a sua Michela ed Eleonora aggiungedo che le aveva fatto vivere in meseria e che non meritavano un padre e marito cosi.
Li Carlo, che è sempre stata una persona calma e bonacciona perse la testa, gli ando il sangue al cervello e colpi piu volte Rosario che ebbe la peggio, una volta finito ando via a casa dei suoi.
Sia Rosario che Michela denunciarono l'accaduto inventando di sana pianta che il tutto era successo davanti ad Eleonora.
Ci fu una causa lunga, il povero Carlo ebbe la peggio, denuncia per percosse ecc..ma la cosa che gli fece piu male fu l'affidamento esclusivo della piccola Eleonora che dopo poche settimane si trasferi con lei da Rosario.
Furoni anni travagliati e molto difficili per il povero Carlo, soffri di depressione e attacchi di panico per un bel periodo e cosi perse anche il lavoro.
Un giorno però, all improvviso, si sveglio e dicise di voltare pagina, poco tempo prima un suo caro amico con l'intento d aiutarlo, gli propose un all estero, in germania, Carlo decise di accettare ma non prima di aver salutato la piccola Eleonora di nascosto.
Carlo parti è riprese la sua vita in mano, il lavoro andava alla grande e guadagnava bene, conobbe anche una donna, Irene, italiana emigrata anche lei, andarono a vivere insieme, l'unica cosa che rendeva triste Carlo era la mancanza della piccola Eleonora, che riusciva a sentire telefonicamente, solo quando era dai nonni paterni.
Passarano un bel po di anni, in cui Carlo vedeva Eleonora solo per pochi giorni e sempre in presenza degli assistenti sociali.
Fini anche la relazione con Irene, anche queata volta venne tradito, ma questa volta non ne fece un dramma, volto pagina e ando avanti.
Gli fu proposto un bel lavoro al nord italia e il buon Carlo accetto, si era stancato della Germani, si trasferi a Torino dove inizio questo nuovo lavoro.
Andava sempre piu spesso a trovare la piccola Eleonora, che ormai era diventata un adoloscente, si sentivano al tel quasi ogni sera e si videochiamavano.
Era il febbraio del 2020, Carlo aveva preso il biglietto aereo per Eleonora, finalmente avrebbero passato un po di giorni assieme, come padre e figlia, Eleonora entusiasta e Carlo ancor di piu, ma anche questa volta la sfortuna colpi Carlo, scoppiò la pandemia e non se ne fece piu nulla fino all estate seguente....

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Ale888

Ale888

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Arrivo l'estate e Carlo torno al paesino del sud, finalmente poteva stare con la sua piccola Eleonora, ormai maggiorenne.
Era inizio agosto, padre e figlia trascorsero qualche giornata al mare normalmente, ma la sera, Eleonora tornava a casa a dormire dalla madre e il suo neo marito.
Carlo invitato ad un matrimonio di un suo caro amico, chiese a Eleonora se aveva il piacere di accompagnarlo e con la scusa trascorrere 2 giorni pieni assieme, visto che il matrimonio era a piu 180km di distanza dal paesino e lo sposo aveva anche regalato il pernottamento in hotel a gli invitati piu cari.
Eleonora chiese alla madre che inizialmente era contraria, poi vista l'insistenza della figlia accettò.
Carlo passo a prendere Eleonora a meta mattinata, dopo un paio di ore arrivarono all hotel, misero qualcosa sotto i denti e andarono in camera a cambiarsi per la cerimonia.
Avevano una camera matrimoniale, Eleonora fu la prima a farsi la doccia, Carlo smanettava con il tel sul letto, poco dopo usci dal bagno Eleonora ed entro Carlo, doccia anche lui, una volta uscito dal bagno vide Eleonora ancora in alto mare
C : Eleeee sei ancora cosi?
E : papi sono una donna, ci vuole tempo
C : ok ma di questo passo non ce la facciamo
E : si papi tranquillo
C : che ne dici se io mi vesto e vado a trovare lo sposo?
E : perfetto, vai pure
C : ok ma non fare tardi Ele, voglio trovarti pronta al mio ritorno
E : siii papi vai dai
Carlo si vesti rapidamente e ando a trovare lo sposo in camera.
Passo circa una mezzoretta, Carlo torno in camera, apri la porta e rimase imbambolato per qualche istante, davanti a se non c'era piu la piccola Eleonora, ma una donna stupenda, mora, i capelli raccolti con un tubino e due piccole frange che scendevano lungo quel visino liscio e lucido, gli occhi scuri e profondi e le ciglia lunga esaltavano quel vestito da sera stretto e aderente color turchese con spacco sulla coscia destra vertiginoso e le scarpre con tacco alto color argento vivo legate con dei laccetti attorno alle caviglie che si abbinavano perfettamente allo smalto dei piedini delle piccola Eleonora
E : allora come sto papi?
Carlo balbetto qualcosa era come in trans, scioccato, sconvolto, ancora imbambolato si limito ad un "Si"
E : come si, che vuoi dire?
Era la prima volta che Carlo vedeva la piccola Ele con occhio da uomo e non da padre, si riprese un attimo
C : scusa amore e che sei bellissima, sei cresciuta e sono rimasto un po cosi sai..
E : papi non mi chiamavi amore da quando ero piccolissima
C : ehm..
Eleonora abbraccio Carlo che in quel momento ebbe un crollo emotivo e scese una lacrima sul suo viso
E : papi..che hai?
C : amore scusami, avrei voluto vederti crescere e starti accanto ogni giorno ma...
E : anche io papi, è andata cosi ormai e poi possiamo stare assieme adesso quando vogliamo
C : amore mi sei mancata ogni giorno credimi, ti ho pensato sempre, ogni istante
E : anche tu mi sei mancato papi
C : dai è meglio che andiamo adesso
E : vamoooss
I 2 andarono andarono verso la chiesa che si trovava sul promontorio della collina in un piccolo paesino, si ci poteva arrivare solo a piedi salendo attraversando viuzze stratte pieni di sanpietrini, non il massino visto la giornata calda e afosa.
Arrivati alla chiesa seguiro la cerimonia, una volta finito si posizionarono davanti all uscita per il classico lancio di riso agli sposi, c'era molta calca, Carlo si ritrovo Eleonora di spalle praticamente appicciccata, lei pronta a lanciare il riso, Carlo invece a possedere i bollenti spiriti, la vicinanza con la piccola Eleonora, il suo profumo, e il contatto fisico lo stavano facendo impazzire, si controllò a fatica, i 2 erano sempre piu stretti, gli sposi uscirono dalla chiesa e in quell istante Eleonora si carica per lanciare il riso andando leggermente all indietro strofinando il suo giovane e sodo culetto sui pantaloni del povero Carlo che ormai barzotto e sudato si rassegno accompagnando il movimento di Ele con entrambe le mani sul bacino di quest'ultima, durò tutto una manciata di secondi, poi tutti fini.
Carlo venne assalito subito dai sensi di colpa e dalla paura che Eleonora avesse sentiti l'indurimento sul suo culetto, finito il lancio del riso, fecero la discesa per raggiungere la macchina e andare al ristorante, tutto normale Ele si comportaba serenamente, probabilmente con tutta la ressa non si era accorta di nulla, anzi si teneva sottobraccio a Carlo durante il tragitto, sia per colpa della discesa e dei sanpietrini che avendo i tacchi non aiutano di certo.
Carlo si rassenerò un pochino, anche se continuava a pensarci.
Arrivarono al ristorante, tutto trascorse regolarmente, l'aperitivo, la cena, Carlo si rassenero, niente piu strani pensieri, poi arrivo il momentl dei balli di gruppo, Eleonora si lancio in pista con le due mogli di amici che erano sedute al tavolo con loro.
Carlo guardava la sua bella Eleonora ormai donna danzare leggiadra e felice, di nuovo venne assalito da quei strani e perversi pensieri, cerco di distrarsi parlando con i suoi amici al tavolo ma non ci riusci piu di tanto, l'occhio andava sempre alla sua bella Eleonora.
Finirono finalmente i balli, ci fu il taglio della torta e poi i digestivi, alcuni invitati cominciarono ad andare via
E : papi che ne dici se andiamo via anche noi? Mi fanno male i piedi
C : va bene amore, salutiamo gli sposi e andiamo
Salurano gli sposi e salirono in macchina, subito Eleonora allento i laccetti delle scarpette
E : ma dai sono gonfissimi ahi
Carlo consapevole di essere un feticista accanito cerco di concentrarsi sulla guida
C : tranquilla amore tra poco arriviamo e non devi piu camminare
Eleonora, inconsapevole, incalzo
E : papi sai fari i massaggi ai piedi? ne ho proprio bisogno, sono neri guarda
Il poverlo Carlo per poco non sbandava ma cerco di controllarsi facendo il vago
C : beh si..no cioè poi vediamo
E : si o no?
C : si
E : ti prego me lo fai quando arriviamo?
C : e va bene ok
Carlo cambio subito discorso in modo da non pensare che da li a poco avrebbe avuto tra le mani quegli splendidi piedini smaltati....

Continua....
 

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