Esperienza reale le tentazioni di una camgirl

lightn

"Level 1"
Messaggi
221
Punteggio reazione
221
Punti
48
Vorrei dedicare piu' parole a questo racconto ma non ho molto tempo. Scelgo quindi una forma relativamente sintentica ma che vi introduca all'argomento.

La storia inizia qualche anno fa, diciamo nel 2017. Ero in viaggio da diverso tempo, settimane, e mi iniziava a mancare il rapporto sessuale nella lingua italiana. Mi rivolsi allora a un noto sito di camgirls per trovare una potenziale partner. Non avevo molto tempo, e la curiosita' di vedermi con una donna in videochiamata per una breve sessione di pochi minuti mi stimolava. Trovo lei, Mari. Sulla sua pagina mi accolgono foto dal taglio amatoriale, scatti dal cellulare del suo corpo decisamente abbondante e straripante. E' proprio il canone che cerco e che incitava le mie fantasie. Le sue foto la ritraggono in sottovesti nere e trasparenti, reggiseni troppo stretti per un seno oltre la quinta misura, maglioncini colorati sopra jeans tiratissimi attorno al suo fondoschiena imponente. Nella descrizione si dice essere una mamma annoiata amante della seduzione e del sesso, in tutte le forme. Le parole scelte mi suonarono un po' di circostanza ma le foto mi convinsero a scriverle.

Ci fu un breve scambio di messaggi prima di finalizzare i dettagli e videochiamarci. In video era spigliata, inizio' a dirmi come si stava annoiando e aveva voglia di lasciarsi andare. Vestiva con una sottoveste ballerina, e mi provocava con l'ondeggiare delle tette che vedevo enormi. Mi piaceva come mi lasciava parlare, di come mi faceva domande su quello che volevo fare e su quanta voglia avessi di liberarmi. Lo schermo sembrava amplificare le sue forme che mi conquistarono per come erano morbide, fianchi larghissimi, cosce tonde e grosse. Le chiesi di alzarsi e girarsi, del resto tutta la mia ossessione per questo canone di donna mi faceva puntare il cazzo verso un fondoschiena strabordante come immaginavo fosse il suo. Si giro' e mi mise davanti al suo pregiato corpo. Un tanga incorniciava le sue natiche cariche di carne, morbide e per me magnetiche.

Ci trovammo molto bene, perche' questo non fu l'unico show. A lei piaceva il mio cazzo, e iniziammo a scambiarci messaggi testuali anche nel corso della giornata per darci appuntamento e fare questi show. Quasi da subito prendemmo a inviarci foto. Lei mi chiedeva foto di me, le piaceva vedermi voglioso e esplicitamente mi domandava come stesse il mio sesso. Erano tuttavia scambia abbastanza casuali. Diciamo ogni paio di settimane, a volte 3 o forse piu'. Lei mi deliziava con foto dei suoi seni, mi inviava scatti prima di uscire a cena con la famiglia per farmi vedere come era vestita. Una volta mi invio' foto di lei mentre faceva aperitivo con le amiche, solo per fami vedere le sue cosce e chiedermi in cambio scatti del mio cazzo in tiro per lei. Le piaceva sapermi dritto, sapere che avevo il cazzo duro e che era per causa sua. Esigeva prove e fotografie. Tutto questo interscambio anticipava poi degli show che ricordo fenomenali per quanto carico io, e carica lei, ci arrivavamo. Ci mandavamo anche video registrazioni di masturbazioni. Se non potevo fare show negli orari indicati, giocava con me in differita dicendomi che potevo segarmi pensando a lei, a patto da renderla partecipe inviandole dei video di me intento nell'atto. Era come se il nostro rapporto, di clienti e camgirl, si fosse espanso. Io continuavo a prendere gli show sul sito quando potevamo, ma poi finivamo sempre per stare oltre il limite di tempo. Dai supposti 15 minuti prolungavamo verso i 50 o 60 minuti in alcuni casi. Nei periodi di maggiore coinvolgimento lasciavo skype aperto sul telefono e appena lei mi scriveva sentivo il cazzo crescermi nei pantaloni, anche se ero in pubblico. A lei questo piaceva, lo sapeva, e ci rideva eccitata quando poi glielo raccontavo a voce. La cosa ando' avanti per un anno e mezzo piu' o meno. Come ho detto, non continuativi ma ciclici, ogni un tot di settimane o mesi.

Frequentavo altre donne chiaramente, dal vivo, e non avevo sempre tempo e modo di dedicarmi a questa seduzione "a distanza" Nell'ultimo periodo mi confidava le sue fantasie e voglie ancora inesaudite e mi aspettava in orari a tarda notte quando rientravo a casa per vederci in show. Una sera mi convinse a bere molta acqua prima di arrivare allo show. Durante la chiamata lei aveva delle calze nere che le salivano fino alle natiche, un bel tanga spesso e una t-shirt corta che le arrivava all'ombelico. Mi accoglie:"a finalmente arrivi ti ho aspettato tutta la sera con mio marito che temevo tornasse". Le chiedo "sei sola in casa?"; lei risponde "si, ti piaccio?" mentre si alza dalla sedia e mi fa vedere il suo completo. Io che nel frattempo mi ero tenuto carico ed era una settimana che non toccavo donne, le rispondono che non vedevo l'ora e ero tutto per lei. Mi alzo e le faccio vedere la forma del cazzo sotto al jeans stretto. Lei mi chiede di aprire e mostrarglielo, lo faccio e inizia a ciucciare il suo dildo color carne. Si tocca anche la figa da sotto le mutandine. Le impongo di togliersi le mutande e farmela vedere. Dovete sapere che la sua figa in video era da favola. Pelo curato, soffice e morbida che sembrava gonfia. Questa cosa della figa gonfia gliela dicevo e mi caricava troppo, l'idea di una figa gonfia come il cazzo che tenevo tra le mani. Mi domanda allora se posso andare in bagno, rispondi di si e ci vado. Metto il laptop sul lavello e mi godo il suo corpo soffice da BBW. Gioco con la mia asta, ondeggiando di fronte allo schermo. Alche' lei mi chiede se riesco a pisciare tenendolo in tiro. E' una richiesta che mi spiazza. Non rientrava nelle mie conoscenze, diciamo. Mi ricordo allora dell'acqua che mi aveva fatto bere e capisco. Lei aggiunge:"se riesci a tenere l'erezione e pisciare mi fai godere, ho sempre cercato qualcuno che potesse penetrarmi in figa e pisciarmi dentro allo stesso tempo". A sentire queste parole, cosi' carnali e da vera maiala senza inibizioni, comincio a sentire istinto di pisciare. Tengo pero' il cazzo stretto in mano per mantenerlo duro, le dico che si'. Potrei pisciare mentre la scopo in figa con le sue gambe allargate da porca e cagna quale e'. Le piace farsi insultare cosi. Lei risponde con dei gemiti e mi implora di pisciare in webcam. Mi concentro un poco e esce un primo fiotto di pipi. Si interrompe e poi riprende. Una pisciata forte a schizzare nel lavello mentre continuo a segarmi il cazzo duro e godermi lei che si penetra col dildo piu' largo che ha. La sento che grida e io finisco di svuotare la vescica. Lo riprendo in mano e le chiedo di farmi vedere il culo. Lei si gira e se lo massaggia. Ha un culo grosso, enorme, morbidissimo, grasso. Mi istiga come non mai, l'odore di piscio che sento salire dal lavello mi fa sentire un porco vero. Do uno, due tre quattro colpi ed esplodo in un fiotto di sperma gelatinoso, consistente e abbondante. Lei si lecca le mani di fronte la webcam e mi dice che ha goduto e le e' piaciuto tanto.

Purtroppo mi avvisera' di li' a poco che la vita da camgirl la inizia ad annoiare e che non fara' piu' show. La cosa un po' mi dispiace e le chiedo di rimanere comunque in contatto. Passato un paio di mesi le scrivo che la prossima domenica prendero' un volo dalla sua citta', Bologna, invece che come mio solito da Milano. Fu una coincidenza particolare e mi venne in mente lei. Percio' le scrissi senza sapere bene cosa volevo. Lei rispose quasi subito e mi chiese se volevo mi venisse a prendere in stazione (arrivavo in treno) e mi portasse in aeroporto. Mi sorprese un poco questa cosa, ma chiaramente le dissi "assolutamente si". Il venerdi' le mandai un messaggio per sapere se confermava, dovevo organizzarmi per arrivare non troppo a ridosso del volo. Non ricevetti risposta purtroppo, e finii per prendere un treno che mi lasciava al massimo una mezz'ora. Giusto il tempo di un caffe. Arrivata la domenica, una volta sul treno le riscrivo se voleva davvero ci vedessimo. Lei mi chiese dove ero e a che ora arrivavo. Le dissi per le 12 e che il mio volo era alle 13,30. Considerando da Bologna centrale sono 10-15 minuti di macchina per l'aeroporto, avevamo davvero giusto il tempo di prendere un caffe. Lei comunque conferma che mi aspetta in zona stazione. Io leggo il messaggio e mi preparo a incontrarla non senza un filo di ansia e sorpresa.

Continuo se volete...
 
Ultima modifica:
Vorrei dedicare piu' parole a questo racconto ma non ho molto tempo. Scelgo quindi una forma relativamente sintentica ma che vi introduca all'argomento.

La storia inizia qualche anno fa, diciamo nel 2017. Ero in viaggio da diverso tempo, settimane, e mi iniziava a mancare il rapporto sessuale nella lingua italiana. Mi rivolsi allora a un noto sito di camgirls per trovare una potenziale partner. Non avevo molto tempo, e la curiosita' di vedermi con una donna in videochiamata per una breve sessione di pochi minuti mi stimolava. Trovo lei, Mari. Sulla sua pagina mi accolgono foto dal taglio amatoriale, scatti dal cellulare del suo corpo decisamente abbondante e straripante. E' proprio il canone che cerco e che incitava le mie fantasie. Le sue foto la ritraggono in sottovesti nere e trasparenti, reggiseni troppo stretti per un seno oltre la quinta misura, maglioncini colorati sopra jeans tiratissimi attorno al suo fondoschiena imponente. Nella descrizione si dice essere una mamma annoiata amante della seduzione e del sesso, in tutte le forme. Le parole scelte mi suonarono un po' di circostanza ma le foto mi convinsero a scriverle.

Ci fu un breve scambio di messaggi prima di finalizzare i dettagli e videochiamarci. In video era spigliata, inizio' a dirmi come si stava annoiando e aveva voglia di lasciarsi andare. Vestiva con una sottoveste ballerina, e mi provocava con l'ondeggiare delle tette che vedevo enormi. Mi piaceva come mi lasciava parlare, di come mi faceva domande su quello che volevo fare e su quanta voglia avessi di liberarmi. Lo schermo sembrava amplificare le sue forme che mi conquistarono per come erano morbide, fianchi larghissimi, cosce tonde e grosse. Le chiesi di alzarsi e girarsi, del resto tutta la mia ossessione per questo canone di donna mi faceva puntare il cazzo verso un fondoschiena strabordante come immaginavo fosse il suo. Si giro' e mi mise davanti al suo pregiato corpo. Un tanga incorniciava le sue natiche cariche di carne, morbide e per me magnetiche.

Ci trovammo molto bene, perche' questo non fu l'unico show. A lei piaceva il mio cazzo, e iniziammo a scambiarci messaggi testuali anche nel corso della giornata per darci appuntamento e fare questi show. Quasi da subito prendemmo a inviarci foto. Lei mi chiedeva foto di me, le piaceva vedermi voglioso e esplicitamente mi domandava come stesse il mio sesso. Erano tuttavia scambia abbastanza casuali. Diciamo ogni paio di settimane, a volte 3 o forse piu'. Lei mi deliziava con foto dei suoi seni, mi inviava scatti prima di uscire a cena con la famiglia per farmi vedere come era vestita. Una volta mi invio' foto di lei mentre faceva aperitivo con le amiche, solo per fami vedere le sue cosce e chiedermi in cambio scatti del mio cazzo in tiro per lei. Le piaceva sapermi dritto, sapere che avevo il cazzo duro e che era per causa sua. Esigeva prove e fotografie. Tutto questo interscambio anticipava poi degli show che ricordo fenomenali per quanto carico io, e carica lei, ci arrivavamo. Ci mandavamo anche video registrazioni di masturbazioni. Se non potevo fare show negli orari indicati, giocava con me in differita dicendomi che potevo segarmi pensando a lei, a patto da renderla partecipe inviandole dei video di me intento nell'atto. Era come se il nostro rapporto, di clienti e camgirl, si fosse espanso. Io continuavo a prendere gli show sul sito quando potevamo, ma poi finivamo sempre per stare oltre il limite di tempo. Dai supposti 15 minuti prolungavamo verso i 50 o 60 minuti in alcuni casi. Nei periodi di maggiore coinvolgimento lasciavo skype aperto sul telefono e appena lei mi scriveva sentivo il cazzo crescermi nei pantaloni, anche se ero in pubblico. A lei questo piaceva, lo sapeva, e ci rideva eccitata quando poi glielo raccontavo a voce. La cosa ando' avanti per un anno e mezzo piu' o meno. Come ho detto, non continuativi ma ciclici, ogni un tot di settimane o mesi.

Frequentavo altre donne chiaramente, dal vivo, e non avevo sempre tempo e modo di dedicarmi a questa seduzione "a distanza" Nell'ultimo periodo mi confidava le sue fantasie e voglie ancora inesaudite e mi aspettava in orari a tarda notte quando rientravo a casa per vederci in show. Una sera mi convinse a bere molta acqua prima di arrivare allo show. Durante la chiamata lei aveva delle calze nere che le salivano fino alle natiche, un bel tanga spesso e una t-shirt corta che le arrivava all'ombelico. Mi accoglie:"a finalmente arrivi ti ho aspettato tutta la sera con mio marito che temevo tornasse". Le chiedo "sei sola in casa?"; lei risponde "si, ti piaccio?" mentre si alza dalla sedia e mi fa vedere il suo completo. Io che nel frattempo mi ero tenuto carico ed era una settimana che non toccavo donne, le rispondono che non vedevo l'ora e ero tutto per lei. Mi alzo e le faccio vedere la forma del cazzo sotto al jeans stretto. Lei mi chiede di aprire e mostrarglielo, lo faccio e inizia a ciucciare il suo dildo color carne. Si tocca anche la figa da sotto le mutandine. Le impongo di togliersi le mutande e farmela vedere. Dovete sapere che la sua figa in video era da favola. Pelo curato, soffice e morbida che sembrava gonfia. Questa cosa della figa gonfia gliela dicevo e mi caricava troppo, l'idea di una figa gonfia come il cazzo che tenevo tra le mani. Mi domanda allora se posso andare in bagno, rispondi di si e ci vado. Metto il laptop sul lavello e mi godo il suo corpo soffice da BBW. Gioco con la mia asta, ondeggiando di fronte allo schermo. Alche' lei mi chiede se riesco a pisciare tenendolo in tiro. E' una richiesta che mi spiazza. Non rientrava nelle mie conoscenze, diciamo. Mi ricordo allora dell'acqua che mi aveva fatto bere e capisco. Lei aggiunge:"se riesci a tenere l'erezione e pisciare mi fai godere, ho sempre cercato qualcuno che potesse penetrarmi in figa e pisciarmi dentro allo stesso tempo". A sentire queste parole, cosi' carnali e da vera maiala senza inibizioni, comincio a sentire istinto di pisciare. Tengo pero' il cazzo stretto in mano per mantenerlo duro, le dico che si'. Potrei pisciare mentre la scopo in figa con le sue gambe allargate da porca e cagna quale e'. Le piace farsi insultare cosi. Lei risponde con dei gemiti e mi implora di pisciare in webcam. Mi concentro un poco e esce un primo fiotto di pipi. Si interrompe e poi riprende. Una pisciata forte a schizzare nel lavello mentre continuo a segarmi il cazzo duro e godermi lei che si penetra col dildo piu' largo che ha. La sento che grida e io finisco di svuotare la vescica. Lo riprendo in mano e le chiedo di farmi vedere il culo. Lei si gira e se lo massaggia. Ha un culo grosso, enorme, morbidissimo, grasso. Mi istiga come non mai, l'odore di piscio che sento salire dal lavello mi fa sentire un porco vero. Do uno, due tre quattro colpi ed esplodo in un fiotto di sperma gelatinoso, consistente e abbondante. Lei si lecca le mani di fronte la webcam e mi dice che ha goduto e le e' piaciuto tanto.

Purtroppo mi avvisera' di li' a poco che la vita da camgirl la inizia ad annoiare e che non fara' piu' show. La cosa un po' mi dispiace e le chiedo di rimanere comunque in contatto. Passato un paio di mesi le scrivo che la prossima domenica prendero' un volo dalla sua citta', Bologna, invece che come mio solito da Milano. Fu una coincidenza particolare e mi venne in mente lei. Percio' le scrissi senza sapere bene cosa volevo. Lei rispose quasi subito e mi chiese se volevo mi venisse a prendere in stazione (arrivavo in treno) e mi portasse in aeroporto. Mi sorprese un poco questa cosa, ma chiaramente le dissi "assolutamente si". Il venerdi' le mandai un messaggio per sapere se confermava, dovevo organizzarmi per arrivare non troppo a ridosso del volo. Non ricevetti risposta purtroppo, e finii per prendere un treno che mi lasciava al massimo una mezz'ora. Giusto il tempo di un caffe. Arrivata la domenica, una volta sul treno le riscrivo se voleva davvero ci vedessimo. Lei mi chiese dove ero e a che ora arrivavo. Le dissi per le 12 e che il mio volo era alle 13,30. Considerando da Bologna centrale sono 10-15 minuti di macchina per l'aeroporto, avevamo davvero giusto il tempo di prendere un caffe. Lei comunque conferma che mi aspetta in zona stazione. Io leggo il messaggio e mi preparo a incontrarla non senza un filo di ansia e sorpresa.

Continuo se volete...
Continua pure! 😊
 
Continuo allora.

Il viaggio in treno proseguiva fluido. Provavo a concentrarmi sulla lettura, scorrendo documenti sul laptop. Da lei non ricevo altri messaggi dopo averle comunicato l'orario di arrivo del treno e ricevuto il suo "ok, ci vediamo fuori stazione". Un po' penso che avrei dovuto scriverle prima, magari la sera precedente. Se l'avessi fatto, avrei sicuramente scelto un diverso orario per mettermi in viaggio in treno, e avremmo avuto piu' tempo per parlare dal vivo. Mi trovavo pero' in un altro corso di eventi ormai. E poi vai a sapere, pensavo, come sara' vederla di persona e non attraverso la confortevole distanza garantita da uno schermo.

Mi dicevo pure che non era detto ci sarebbe stata attrazione, e che in fondo non ci stavamo vedendo con alcun tipo di intenzione particolare ma soltanto per scambiarci qualche parola dal vivo. Ci saremmo salutati, bevuto un caffe' al volo, discorso superficialmente sulle nostre vite e poi mi sarei incamminato verso il terminal dell'aeroporto, scusandomi per il poco tempo a disposizione. Con questo pensiero neutro trovai un po' di concentrazioni sul lavoro e il viaggio fu abbastanza veloce. All'annuncio del prossimo arrivo alla stazione di Bologna Centrale pero' come un fulmine mi travolse una domanda secca, trasalita dal mio subconscio che pensavo acquietato:"cosa indossera'? come sara' vestita? avra' messo qualcosa di stretto e aderente, fasciando la sua fisicita' abbondante come nelle nostre chiamate?". Mi trovai di nuovo ammaliato dal pensiero del suo corpo. Pochissime volte infatti mi sono trovato a flirtare con una donna dalle forme come le sue, dal vivo. Forse per questo la mia fantasia si liberava in modi cosi' forti e sfacciati, da farmi ingrossare immediatamente la patta del jeans che portavo. Pensare che avrei potuto guardare le sue cosce grosse e il suo culone dal vivo mi faceva pompare sangue tra le gambe, e mi deliziava sentirmi cosi' duro sotto il tavolinetto del treno. Volevo scriverglielo. Dirle che il pensiero di vederla tra poco mi ingrossava il cazzo in modo pazzesco. Ma mi trattenni, chiusi il laptop, controllai le mie cose e mi preparai a scendere dal treno.

Sceso in stazione mi incammino verso l'uscita principale, controllo il telefono e aspetto un po' prima di scriverle. Ho anche un po' fame, il tempo va veloce e saremmo dovuti andare direttamente in aeroporto, probabilmente. Meglio prendere un caffe' una volta li', piu' sicuro. E avremmo avuto meno ansia. Cerco allora un tramezzino e intanto le scrivo che ero appena arrivato. Passano una decina di minuti e lei mi dice di farmi trovare all'angolo dove c'e' un hotel in una delle vie di fronte il piazzale. Mi affretto a finire il boccone e quasi corro verso l'uscita. Che strano, mi dico, "sto per incontrare la camgirls delle mie fantasie piu' nascoste, mi vedra' cosi' cosi' come sono nella vita ordinaria. Non potro' cambiare nessuna inquadratura, mi vedra' cosi' come sono. E vedra' in me anche le voglie e i feticci che porto dentro".

Guardo maps, per individuare la via. Mi metto in direzione, solo 3 minuti. Girato l'angolo vedo la macchina parcheggiata, le quattro frecce accese, lampeggianti. Non e' una notifica su skype ma la sua auto, una utilitaria grigia. Mi monta un po' di ansia, ma va bene, mi dico di godermi il momento e essere cosciente dell'unicita' di questo incontro dal "virtuale al reale". Quasi una fortuna.

Sono di fronte l'auto, lei mi vede e sorride solare. Rossetto rosso, capelli castano chiari, mossi a boccoli. Viso dai lineamenti delicati, pelle chiara, curata, sguardo profondo e felino. "Metti la borsa nel bagagliaio, e' gia' aperto", la voce e' la sua, decisamente. Mi affretto a riporre la valigia, chiudo il cofano e apro la porta passeggero. Sono dentro. Seduto accanto a lei, le dico "ah eccoci, finalmente". Lei risponde "pensavo non volessi vedermi piu', eri scomparso" -- allude ai messaggi che ci eravamo scambiati nei giorni precedenti. Io le dico che in realta' aspettavo una sua risposta, che avrei preso un treno piu' comodo in quel caso. "Ma vabe, ormai andata cosi'. Almeno ci vediamo dal vivo, seppur per poco" aggiungo. Lei concorda, fa partire l'auto e dice "ok andiamo in aeroporto". C'e' traffico ma tutto sommato la strada scorre e la vedo concentrata sulla guida. Io le chiedo come va col suo lavoro e che piani ha per la domenica. Lei mi spiega che ha un sacco da fare, che sta curando un suo progetto lavorativo personale che la tiene impegnata anche al domenica e arriva infatti proprio dal suo ufficio non troppo distante dalla stazione. Aggiunge che il pomeriggio lo passera' andando non so dove a fare non so che altro. A questo punto non seguo piu' molto la sua conversazione, capisco che ha voglia di parlare e mi distraggo completamente passandole gli occhi addosso. Forse se ne avvede, forse no. Faccio finta di seguire la convesazione mugugnando assenso qui e li' ma il mio sguardo e la mente stanno tutti sul suo corpo, in particolare sul suo seno semi scoperto. Ha messo una maglietta in lana nera, con un ampio collo che mi mette sotto gli occhi le sue tette che ballano enormi. Mi parlano come un richiamo, e vorrei prenderle in bocca, comportandomi da infognato fuori controllo. Indossa una collana e un ciondolo che le cade proprio in mezzo, ha un neo su una delle tette e mi perdo completamente inspirando il suo odore profumato, dolciastro. Normalmente non sono attratto da questo genere di profumi, ma in questa situazione mi fa davvero trasalire le voglie e i pensieri. Rende la sua presenza proprio arrapante, mi dico. Indugio con gli occhi sul suo corpo, la guardo negli occhi mentre guida, le seguo la bocca mentre parla e le mangio il collo con lo sguardo. Ha un corpo bello, tondo, grosso e soffice come ho preso a sognare da qualche annetto. Ha messo dei pantaloni tipo leggins, le vedo le cosce fasciate per bene, larghe e morbide. Penso che la situazione e' davvero particolare, che mi sto comportando come in un sogno o in una fantasia diventata realta'. Ho l'impressione di poter essere esplicito e non nascondere l'attrazione e l'arrapamento. Del resto mi ha visto nudo e incitato a segarmi tante di quelle volte. Pero' cosi', dal vivo, e' diverso e incredibilmente piu' eccitante. Mi inizio a sentire le mutande un po' bagnate, di liquido preieculatorio. Evidentemente il mio membro si sentiva sollecitato e dopo una mattina di stimolazioni mi mandava segni di impazienza. Tempo di gustarmi per bene il suo fisico e arriviamo all'entrata della zona aeroporto. Lei trova parcheggio quasi di fronte l'area ingresso delle partenze, sul ciglio della strada. Spegne il motore. Mi chiede se fumo e tira fuori un pacchetto di sigarette.

Io accetto e fumiamo insieme, nell'auto. Finestrini aperti, riprendiamo a parlare. Le dico che le sono grato per avermi portato fin li' e che e' un piacere trovarla dal vivo. Lei si passa la mano sinistra tra i capelli e sembra rilassarsi, godendosi la sigaretta. Muove un po' le cosce, e mi chiede se sono nervoso. Chiaramente no, rispondo. "Certo e' comunque un esperienza forte, trovarci qui in macchina dopo tanto tempo che ci sentiamo". Lei mi guarda dice: "E? continua, in che senso forte?". Mentre parla si distende un po', piegando la gamba destra e allargandosi a toccare la mia. Sento il suo contatto, il suo corpo caldo mi sembra adagiarsi sul mio. Scelgo di rispondere alla sua domanda in modo molto diretto:"Penso lo immagini in che senso. Lo sai che vederci cosi' dal vivo e cosi vicini mi provoca, sai di essere una presenza molto provocante per me, hai questo potere in video. E ora te lo confermo anche di persona". Lei sorride, anzi ride mentre continuiamo a fumare. Butta la sigaretta dal finestrino e prende a passarsi le dita tra il collo e il seno. "Ti piaccio anche dal vivo allora?", mi domanda. "Te lo confermo si', mi piaci anche dal vivo e poi insomma, se fai cosi' poi.." concludo la frase in modo sfumato, allusivo al suo mettersi in mostra. Eravamo in auto e circondati da gente che andava e veniva, sfacciatamente in pubblico eppure mi sentivo totalmente catturato da lei. Mentre le fisso le cosce, che ora aveva allargato per sfregarle contro la mia gamba, mi chiede "perche' se faccio cosi' cosa? ti ecciti?". La sfacciataggine della sua domanda mi colpisce e istiga. Le rispondo che si, mi eccita e se continua perdero' il controllo. La vedo che si morde il labbra e si tocca i capelli con la mano destra. Io gliela prendo in mano, per il polso, e sento la sua carne soffice, burrosa, le accarezzo il braccio morbido sotto il maglioncino e mi soffermo a guardare le tette, voglio sia chiaro che le sto guardando le tettone con fare sfacciato, molesto. La sento che si lascia andare, le sue guance arrossiscono. Questa cosa mi manda in estasi, mi sento forte e mi fa pompare il sangue caldissimo. Le prendo la mano, che sento calda e morbidissima, lei la muove e raggiunge rapidamente il mio jeans, la mette tra le cosce e sulla patta per sentire il mio cazzo. Mi aveva eccitato davvero e mi sentivo duro, grosso, eccitato. Era a causa sua e volevo lo capisse nel modo piu' esplicito possibile. Volevo che mi toccasse il cazzo turgido mentre mi gustavo il suo corpo a contatto col mio, li in macchina di fronte a tutti. E lei lo stava facendo, e mi sentiva. "Madonna sei proprio arrapato allora, ti faccio questo effetto senza nemmeno toccartelo, mi piace lo sai...". Vorrei prenderla tra le mia braccia e sentirla tutta morbida e calda mentre lei mi accarezza. Ma siamo in macchina e c'e' forse troppa gente. A lei pero' piace e io mi distendo un attimo, mi sta accarezzando da sopra il jeans, tastandomelo per bene in tutta la mia virilita'. Guardo l'orologio, vorrei potessimo spostarci in un parcheggio sotterraneo, in un hotel, ovunque avessimo un minimo di privacy. Infatti ci richiamano, una guardia si rivolge a noi dicendo che la macchina va spostata.

Ricontrollo l'ora e sono le 12:40. Bologna e' un piccolo aeroporto ma non ho piu' di 10 minuti prima di dover correre ai controlli sicurezza. Lei intanto ha messo la macchina in moto e sta alla ricerca del parcheggio. Lo trova piu' lontano dall'entrata passeggeri, ma sempre in vista: poco dietro di noi c'e' un signore con una smart, davanti un SUV con due o tre persone dentro. Posti riparati non ce ne sono ma lei mi arrapa troppo. Glielo dico "mi fai impazzire, mi ecciti da morire cosi' come sei, proprio il tuo corpo mi fa diventare matto". Lo dico e mi piego a baciarle il collo, le metto un braccio attorno per sentire quanto e' morbida, spingo per gustarmi i fianchi grossi e le tettone sotto la mia faccia. Lei si piega su un fianco e posso tastarle il culo. Ha un culone come l'ho visto in video e sognato di toccare cosi' tante volte. Mi arrapa sentire la natica enorme, morbidissima e burrosa, vorrei metterle la cappella li' in mezzo e godermelo nel privato di una camera mentre la metto a pecorina. Ma non c'e' tempo, e non posso perdere il volo, ho impegni la mattina dopo. Ma cazzo, muio di desiderio io e sento che muore di voglia anche lei. Mi ha messo la mano di nuovo sul cazzo, lo stringe piano a sentire quando sono duro e mi dice "ho sempre sognato di toccartelo da sopra i pantaloni, mi faceva bagnare tanto questa idea". Appena sento queste parole, lei si infila sotto al jeans e lo prende in mano. Me lo sta praticamente segando in macchina, da dentro il jeans. Saranno passati almeno 10 minuti, penso, ma la voglia e' tantissima. Le accarezzo i coscioni e li stringo con la mia mano, la sento che si inarca e allora proseguo a tastarla arrivando alla figa. Apre le gambe e me la offre cosi, come a dire "trombami come hai sempre detto di voler fare". Ha un figa grossa, la sento enorme e morbida, come tutto il suo corpo. Premo forte a farla ansimare e chiudere le gambe. E' una tortura non poterla spogliare e penetrare, vorrei tirarmi fuori il cazzo e sbatterglielo in faccia mentre lei si inginocchia nuda con tutta la sua morbida carne in vista. La situazione e' fuori controllo, lei e' tutta arrossata in viso, ha la bocca aperta come a volerlo prendere in bocca. Vorrei baciarla ma decido di avventarmi sul collo e godermi la vista del seno enorme, una sesta almeno. Continuo a massaggiare la figa, grossa e gonfia che spinge contro la mia mano. Realizzo quello che sta succedendo e sento la sua mano masturbarmi per tutta l'asta, mi tocca le palle e spinge per poi risalire a chiudermi la cappella nel suo palmo. Per poi riscendere a tirarmi tutto, fino alle palle gonfie. Ha un movimento fluido e deciso, mi piace come lo stringe per sentirne la durezza. Vorrei leccarle la figa e sentirla gridare. Ma mi giro attorno e vedo movimenti strani, troppa gente, troppo poco tempo. Le dico aspetta, forse ci stanno guardando. Lei dice "che ti frega, sei fifone?". Ero tornato con la schiena sul sedile come a ricompormi, l'orologio fa le 12:50 ma la sua mano era ancora li', fuori dal jeans, ma sempre sul mio il cazzo. Prendo la domanda come una provocazione, e muovo il bacino come a dirle di riprendere a segarmi. E lei lo fa. Mi stringe forte e sfrega il cazzo, commenta che ho un cazzone bellissimo e vuole che ci vediamo la prossima volta con calma. Io controllo la situazione dallo specchietto retrovisore, lei continua a stringermi e sbattermi con una foga affamata. Io allungo la mano e gli tocco le tettone, penso che sto palpando una donna vestita e appena incontrata, bella e grassa e porca e vorrei farmela li' sborrandole in grembo. La guardo e ha uno sguardo lascivo, completamente abbandonato al piacere di sentirmi duro per lei. Mi sta effettivamente segando, il jeans disegna la forma del mio cazzo e la sua mano fa su e giu', mi sto godendo la situazione e vorrei prolungarla all'infinito. Mi sento in suo potere ed e' bellissimo avere il cazzo nella sua mano. La abbraccio e stringo le mie gambe mentre lei non si ferma e continua a maneggiarmelo. E' un lungo abbraccio in cui mi godo ancora il corpo caldissimo e pieno di forme. Stringo a sentire le tette e la pancia, le palpeggio il culone a due mani e la spingo contro di me con forza mentre mi sento sborrare. Mi continua a stringere e preme la punta. Mi sento venire. Fiotti di sborra escono con forza a sbattere contro la stoffa dei boxer mentre la sua mano mi continua a sfregare.

Devo correre al terminal e allora la saluto in fretta e furia, e' davvero tardi. Mi dice ciao, prendo la borsa dal bagagliaio e mi incammino con le mutande fradice. Mi sento un po' ridicolo, ma attraverso i controlli sicurezza velocemente chiedendo di saltare la fila. Mi ritrovo davanti al gate, sono in orario e posso anche andare in bagno. Entro in bagno, chiudo la porta e guardo il cellulare. C'e' un suo messaggio che dice "fifone, pero' mi e' piaciuto toccarti cosi' in macchina". Mi apro i jeans, abbasso gli slip, ho il cazzo ricoperto di sperma. Ma leggendo le sue parole mi viene duro di nuovo, apro la camera e lo fotografo, turgido mentre lo stringo nella mano. Glielo invio dicendo "mi hai fatto sborrare poco fa, ma sono di nuovo duro a leggerti". Risposta immediata: "ma non l'avevo mica capito che eri venuto, ora che lo so mi ecciti ancora di piu'. Potevi dirmelo, che spreco". Replico "mi sto segando qui nel cesso dell'aeroporto pensando a scoparti forte in figa". Lei replica "sei proprio un porco e mi piace, pero' che spreco non poterti godere qua". Altro messaggio suo, e' una foto di lei in macchina dall'alto. Seni in vista e mano tra le cosce. Che porca, penso, e continuo a segarmelo pensando di sbatterglielo tra le tettone, sul culo, in figa, in faccia. Lo penso e lo immagino fino a sborrare libero, in un orgasmo che vorrei fosse in sua presenza.
 
Questo raccontato qui risale all’autunno 2019. Poi c’è stata pandemia e siamo rimasti in contatto via socials.

Se ci saranno ulteriori incontri vi narrerò. Di certo ha smesso di fare camgirl. Ripeto, è una bella donna sui 40 con voglia di divertirsi.
 
Le ho scritto qualche giorno fa. Chiedendole informazioni su un ristorante. Lei risponde chiedendomi se sono in citta'. In realta' non lo sono, volevo solo informarmi. La sua risposta mi fa pensare di organizzarmi e andare durante le feste, e invitarla.
 
Back
Top Bottom