robert1235
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come madonna non prendeva la pillolaLa mattina andai a lavoro e ricordo che in pausa pranzo le stavo per scrivere quando in quel momento mi scrisse lei. Ora il contenuto del messaggio esatto non lo ricordo, in poche parole il senso era “Mi è piaciuto ieri sera, sono stata bene, scusami se sono scappata di corsa”.
Il giorno successivo ci sentimmo solo per messaggio, mentre il giorno dopo ancora, ovvero il mio giorno libero, le chiesi di venire a cena da me e accettó.
Al tempo i miei genitori e i miei nonni abitavano in una grande casa. Quando i miei nonni morirono, i miei genitori ebbero l’idea di sistemare parte del primo piano ricavandone un piccolo appartamento per me. Una piccola cucina, un salottino con tavolo per mangiare, una camera matrimoniale e un piccolo bagno ad uso personale.
Quel giorno passai l’intero pomeriggio a pulire, sistemare e a preparare qualcosa di commestibile per cena. Essendo un amante della buona cucina e del buon vino non me la cavo male tra i fornelli.
Alle 20.00 era tutto pronto, cibo sul fuoco, candele sul tavolo accese, una bottiglia di spumante in frigo pronta da stappare e una di vino rosso di una vecchia annata già aperta e versata nel bicchiere per farla ossigenare. Ritardando di quasi mezz’ora arrivó.
Io badai poco a prepararmi, in quando la aspettai in t-shirt e pantaloni della tuta. Appena entrata si tolse il lungo cappotto e rimase con vestitino blu scuro, leggermente scollato, spalline sottili, gonna da sopra il ginocchio e sneakers. Già da a quel momento il mio cazzo non rimase indifferente e iniziò a far sentire la sua presenza. Non perdiamo tempo e ci sediamo a tavola, antipasto mangiato e prima bottiglia di vino finita. Pausa sigaretta, qualche bacio e carezza e via con il secondo e il vino rosso.
Di quel che fosse successo l’altra sera in macchina non se ne parló mai. Non che io non volessi, ma speravo fosse lei a iniziare il discorso, invece nulla.
Finita la cena ci spostiamo sul divano per guardare un po’ la tv. Io sdraiato sul fianco e lei si sdraia davanti a me.
Lei era interessata a cercare un canale nel quale sperava di trovare un programma di suo gradimento mentre a me non poteva importarne nulla di quello che c’era in tv. Le mie intenzioni erano alte come poteva dimostrare la mia perenne erezione dal momento in cui la vidi entrare.
Speravo che l’alcol delle 2 bottiglie di vino appena bevute la aiutassero a lasciarsi un po’ andare. Finalmente dopo non so quanto tempo di carezze e grattini si giró verso di me, e dando le spalle alla tv iniziamo a baciarci. Neanche il tempo di iniziare ad accarezzarla per farla un po’ eccitare che si sposta, si alza e si toglie il vestito con la scusa di mettersi comoda. Wow, stasera non si perde tempo pensai. Un reggiseno blu dello stesso colore del vestito le copriva le tette mentre una minuscola brasiliana dello stesso colore lasciava poco spazio all’immaginazione.
Si ributtó sul divano e ricominciammo a baciarci con passione.
Questa volta volevo essere io a darle piacere e così dopo essermi messo sopra di lei, mi tolsi la maglia e feci lo stesso con il suo reggiseno. I piccoli e numerosi nei mi indicavano i punti dai quali iniziare a baciare quello splendido corpo. I suoi capezzoli reagirono immediatamente e diventarono subito belli turgidi. Succihiavo quei meravigliosi capezzoli, li bagnavo con la saliva, con la lingua continuavo leccarli con vigore e nel mentre le mani le stringevo forte il seno fino a fargli quasi male. Un dolore piacevole che apprezzava alla grande.
Dal seno passai a baciarle il ventre fino ad avvicinarmi al suo frutto proibito. Iniziai a baciarle le cosce, l’inguine e le mutandine. Lei con le mani sulla mia testa sembrava indicarmi la strada verso il piacere.
Mi sa che voler andare fino in fondo, pensai. Con le labbra appoggiate sul pizzo delle mutandine riuscivo a sentire il suo pelo. Ero eccitato come non mai. Pian piano iniziai a sfilargliele e finalmente riesco a vedere per la prima volta la sua giovane e stupenda vagina.
Il pelo era ben curato, corto e profumato. Tutte le ragazze con le quali ero stato (non moltissime a dire il vero a quell’età) o erano completamente rasate o avevano una piccole striscia di pelo, invece il suo occupava gran parte del suo pube mentre l’inguine era perfettamente depilato.
Avendo una carnagione abbastanza scura si intravedeva anche un leggero segno dell’abbronzatura dell’estate precedente che delimitava perfettamente il suo boschetto.
Non esitai, ci appoggiai le mie labbra e iniziai a leccare dolcemente.
Le grandi labbra erano gonfie, sode e anch’esse ricoperte di una leggera peluria dalle quali sporgevano leggermente le piccole labbra. Iniziai proprio da queste, le presi in bocca e iniziai leggermente e succhiarle. Erano già umidicce. Sembrava piacerle. Adoro le piccole labbra un po’ sporgenti, imaginavo già il mio cazzo che si strusciava su e giù tra di esse.
Passai poi a perlustrare l’interno della sua vagina con la lingua. Iniziava a contorcersi e a bagnarsi a dovere. L’interno infatti era bello umido e sembrava già piuttosto accogliente seppure vergine.
Non contento andai a stimolare anche il suo secondo buchetto. Prima mi dedicai solo al contorno, anch’esso leggermente peloso ma bello pulito, e poi cercai di perlustrare appena appena l’interno con la punta della lingua. Non sapevo se gradisse o no così decisi di andare sl sodo e con una lunga leccata attraversai per intero la vagina fino ad arrivare al clitoride.
Il suo ansimare era sempre più frequente. Iniziai a leccarlo sempre più velocemente e a succhiare sempre più forte nel tentativo di farla venire ma da un momento all’altro con le mani mi spostò la testa da in mezzo alle sue gambe. Ricordo di aver pensato una cosa tipo “ma come?! Perché?!” I miei pensieri durarono poco, infatti mi infiló subito la lingua in bocca.
Le mie labbra erano ancora bagnate dai suoi succhi, e la mia bocca piena del sapore della sua vagina, ma ciò non la infastidì, anzi mi bació sempre con più trasporto.
Ora era lei sopra di me e senza dirle nulla, dandomi due baci di numero sul corpo arrivó veloce a trovare il mio amichetto. Non ebbe nemmeno il tempo di togliermi i pantaloni e le mutande, li abbassó solo quanto bastava per tirarlo fuori e ingoiarlo. Evidente non voleva perdere tempo. Io ovviamente ero già bello in tiro.
Quello che a inizio serata era solo una speranza stava per diventare realtà. Oggi avrebbe perso la sua verginità, ne ero certo!
Gradisco i lunghi preliminari ma quella volta non avevo tempo da perdere. Ricordo come fosse ora, la voglia che avevo di farglielo sentire dentro. Nel tentativo di togliermi completamente i pantaloni recupero il preservativo che mi ero preparato in precedenza. Mentre stavo cercando di aprire il preservativo mi vede e capisce subito quali fossero le mie intenzioni. Mi bació e con un filo di voce mi disse “non serve, se vuoi possiamo fare a meno”. Non me lo feci ripetere due volte. (Capì subito che prendeva la pillola!)
Mentre lei era sempre sopra di me,mi sputai sulla mano e con la saliva cercai di lubrificare il più possibile la cappella. Accompagnandola verso di me iniziai a strofinare la cappella leggermente sul suo pelo e poi su e giù nella fessura, le piccole labbra la avvolgevano e la lubrificarono ulteriormente con il suo liquido vaginale. Ora era tutto pronto e con un po’ di pressione iniziai a penetrarla.
La cappella entrò senza grosse difficoltà ma subito dopo mi accorsi dal suo viso che provava del dolore.
Io rimasi così fermo. Era lei ora che si muoveva su e giù sopra di me facendolo entrare ed uscire quanto basta per non farle troppo male. Nel frattempo che lei si concentrava a prenderlo io con le mani io non perdevo l’occasione per giocare con quelle tettone. Non con molta facilità, tra un misto di dolore e piacere riuscì pian piano a infilarselo quasi tutto. Ora le mie mani stringevano forte le sue chiappe e aprendole per bene accompagnavo i suoi movimenti. Con le dita arrivai a sfiorarle il buco del culo. I suoi liquidi correvano lungo il cazzo fino a bagnarmi il pube e le palle. Seppur dolorante la sua figa era calda e accogliente, stretta ma al tempo stesso bagnata a dovere che rendeva la penetrazione piacevole e per nulla dolorosa. Il ghiaccio era rotto, e il piacere prese il sopravvento sul dolore iniziale.
La presi per mano la portai in camera e dopo averla sdraiata comodamente sul letto iniziai a leccargliela di nuovo.
Pure il suo pelo, tra sudore, saliva e succhi vaginali era ormai fradicio. La bagnai lo stesso con più saliva possibile.
Mi misi sopra di lei, e baciandola iniziai a penetrarla con la maggior delicatezza possibile. Infilata solo la cappella e entrando e uscendo appena appena era quel che le bastava per darle piacere.
Sembrava provare meno dolore e accompagnandomi con dei movimenti del bacino pian piano lo infilai tutto. Dei versi di dolore mi fecero rallentare e desistere dal continuare, ma fu proprio lei a dirmi di non fermarmi che le piaceva e che stava godendo. I miei movimenti divennero sempre più veloci, profondi e carichi di passione. Ora stavo godendo veramente anch’io, la stavo sbattendo come si deve! Le sue unghie mi graffiarono leggermente la schiena e i suoi sospiri erano diventati delle urla di piacere!
Non so se fosse riuscita ad avere un vero e proprio orgasmo, io di sicuro dopo un po’ che la sbattevo raggiunsi l’apice del piacere e penetrandola sempre più profondamente le inondai la figa di sborra. Sicuramente riuscì a sentire il mio cazzo che pulsava dentro di lei.
Ad ogni pulsazione uno schizzo le riempiva quella meravigliosa cavità. Dopo essere venuto mi alzai, lo tirai fuori lentamente, era appena appena sporco di sangue, ma pazienza, e spremendo letteralmente la cappella feci cadere le ultime gocce di sborra sul pube ricoperto di pelo e glie la spalmai per bene usando il mio cazzo ancora in tiro.
Mentre finivo di provare piacere dalla sua fighetta usciva un rivolo di sborra che le coló attraverso i peletti fino in mezzo alla chiappe.
Distesa con le braccia e gambe aperte sul letto era sfinita ma al settimo cielo. E io forse più di lei!
La presi per mano per accompagnarla in doccia, non appena si alzó si fermó e esclamò “madonna!”. La sborra le stava colando giù per le gambe e alcune gocce caddero sul pavimento. Scoppiammo a ridere e “tappandola” con la mano arrivammo fino in doccia.
Con qualche cooccola e qualche bacio sotto l’acqua che bagnava i nostri corpi terminó la nostra serata….
La serata terminó così ma il racconto prosegue![]()
stava iniziando a pendere confidenzaProprio in doccia, dopo aver fatto l’amore mi confidò che la prima volta che provai a toccarla mi fermó per vergogna.
Vergogna dovuta al fatto che non fosse in ordine.
Mi disse che essendo ancora inverno e per risparmiare qualche soldino, era più di un mese che non andava dall’estetista e che a livello di peli era “inguardabile” a suo dire.
Quel giorno stesso invece nel pomeriggio era passata dall’estetista, sentendosi così più a suo agio per mostrarsi per la prima volta nuda a qualcuno.
Notai che ormai non si faceva più tanti problemi anche difronte a certi argomenti e quindi spinto dalla curiosità le chiesi maggiori dettagli sul perché della scelta del pelo.
Arrossendo e sorridendo mi disse: “strano vero??? Una volta ho provato, su invito della mia amica estetista, a depilarmi completamente ma non riuscivo proprio a vedermi, non mi piacevo!”
Oltre che un fattore estetico mi raccontò che avendo una pelle delicata, la ricrescita sopratutto sul pube le creava numerosissimi brufoletti e peletti incarniti che le provocavano pruriti continui. Per questi motivi decise per un look più naturale che sinceramente le donava!
L’estetista praticamente per la ceretta seguiva la sgambatura delle brasiliane che solitamente indossava, mentre il pelo si è sempre arrangiata lei ad accorciarlo e sistemarlo!
Preoccupata dalle mie domande mi chiese “ma non ti piace?!” Era sicuramente una domanda retorica, in quanto aveva sicuramente notato che il mio cazzo a forza di parlare del suo boschetto era tornato bello in erezione! Per dimostrale il mio piacere provai a passare direttamente ai fatti mentre eravamo ancora in doccia, ma con un sorriso beffardo e un “Per oggi basta” non se ne fece nulla.
Per farvi capire meglio come si presentava la fighetta di Elena, secondo me assomigliava molto a quella della pornostar Dani Daniels. (Qui in Foto)
Anche le tette, ma sopratutto i capezzoli piccoli e definiti si assomigliavano molto.
Visualizza allegato 18837491Visualizza allegato 18837492
Inutile raccontarvi che da giovane a Dani Daniels, proprio per queste somiglianze, ho dedicato decine, forse centinaia, di seghe.![]()
mi piace, bel racconto e scritto bene.
Mi piace pure che non accadono storie assurde che molti autori spacciano per vere. Per me è un bel 8 per adesso. vediamo come evolve..
No no…era una mia vecchia fidanzata, ora sono felicemente sposato con un altra donnaBravo molto divertente. Mi par di capire che state ancora insieme giusto?
Perché non Ha senso inventarsi le cose. Mi eccita rivivere certi momenti e il primo a provare piacere mentre scrivo sono io.mi piace, bel racconto e scritto bene.
Mi piace pure che non accadono storie assurde che molti autori spacciano per vere. Per me è un bel 8 per adesso. vediamo come evolve..
Certo che no! Ma come dicevo non sono uno scrittore provettoE..... lasci cosi sulle spine?
Trovarne di tipe così!!! Ma poi è diventata tua moglie come da titolo del3d??Era dalle 19 che facevano aperitivo quando circa a mezzanotte, mentre stavo al bancone a bere l’ennesima birretta scambiando 2 parole con il titolare, Andrea un mio amico, uno che era praticamente uno di casa in quel locale mi fa: “prendi la birra e vieni con me!”
Avevamo bevuto entrambi un goccio in più e pensavo volesse portarmi a chiacchierare con qualche ragazza appena conosciuta come il solito, rimediando sinceramente come sempre figure di Merda!
Mi prende il braccio, uscendo dal locale prende per mano federica che ci stava evidentemente aspettando mentre fumava una sigaretta.
Federica è una tipa che conoscevo di vista fin dai tempi della scuola (aveva un anno in più di me) e mai scambiati più di 2 parole se non “ciao come va?”
Non era una brutta ragazza ma sicuramente non il mio tipo.
Con quei capelli lunghi e ricci, la carnagione chiara, il viso da brava ragazza e gli occhiali rotondi con montatura sottile mi hanno sempre fatto pensare a una secchiona un po’ sfigata. Ogni tanto la vedevo in giro a locali ma di certo non la facevo una festaiola o una di facili costumi!
Trascinati letteralmente di peso, ci porta dalla sua macchina che aveva parcheggiato poco distante lungo una stradina. Federica buttó la sigaretta per terra e non smetteva un secondo di ridere. Rideva continuamente e non metteva in fila 3 parole di numero di senso compiuto. Evidentemente anche lei aveva bevuto un bicchiere di troppo.
Nessuno di noi fa e faceva uso di droghe o robe simili e quindi iniziai a pensare per quale motivo ci stessimo appartando.
Non ci misi molto a capirlo.
Andrea con una mano appoggia la birra sopra la macchina e apre una portiera per cercare di nascondere un po’ ciò che stava accadendo nel caso passasse qualcuno e con l’altra si slaccia i pantaloni. Lei era già in ginocchio e non perse tempo (sembra esperta di queste situazioni) e in 2 secondi si tolse canottiera e reggiseno.
Aveva 2 belle tettine piccole ma sode e bianche messe in risalto ancora di più dal segno del costume.
Io ero impalato con la birra in mano. Mi sembrava una cosa talmente strana che non avevo idea di cosa fare! Nel dubbio io restai immobile.
Lei vedendomi li fermo mi afferrò la maglietta, mi tiró verso di lei e in un sol colpo mi abbassó mutande e pantaloni! I miei pantaloni in lino fecero addirittura “crac” su qualche cucitura!
Ero super imbarazzato non lo nego, ma al tempo stesso eccitato e ormai che ero lì…stetti al gioco!
Con la destra prese il cazzo di andrea e con l’altra il mio. Io ero già che bello in erezione e infatti iniziò a prendere in bocca il mio ma non appena il cazzo di andrea diede il primo accenno di erezione tirandolo verso di lei se li mise in bocca entrambi!
Non ho apprezzato tanto il fatto che il mio cazzo e quello del mio amico si strofinassero ma l’eccitazione della situazione era troppa per fare lo schizzinoso!
Le piace giocare con la lingua e si sforza il più possibile per ingoiali tutti! Una vera porca, e pensare che la reputavo una santarellina! Ogni tanto faceva una pausa per riprendere fiato mente continuava a segare e a fissare con eccitazione entrambi i cazzi.
Il mio amico sembra gradire più di me e dopo appena un paio di minuti la avvisa che sta per venire! Lei di conseguenza se lo leva dalla bocca ma continua comunque a stringe il mio cazzo con la mano sinistra muovendola un po’ a caso in quanto tutta la sua concentrazione adesso era tutta per il cazzo di andrea!
Il movimento della mano inizia a essere sempre più veloce…si tiene la punta del pene vicino alla bocca ed inizia ad ansimare e anche se non lo dice chiaramente si vedeva che non vedeva l’ora di ricevere il suo seme!
Un paio di secondi così e non appena sta per venire avvicina il cazzo alle tette e se le fa inondare per bene!
Mentre lei si strofinava il cazzo ormai moscio sui capezzoli Andrea prese dal porta oggetti della macchina un fazzoletto per lui e uno per lei con il quale si pulì la mano.
Ripulita la mano, non perse nemmeno tempo a pulirsi le tette che si riprese cura del mio pene ancora bello in erezione! Andrea vedendo che il mio giocattolo non era intenzionato a venire nell’immediato una volta ricomposto ci lasció soli e tornó al bar.
Finito il gioco a 3, presi io il mio cazzo con una mano, con l’altra le presi i capelli e le schiacciai il viso e la bocca sulle mie palle. Lei capì subito il mio desiderio e iniziò a leccare e a giocare con i miei testicoli. Così facendo in un paio di minuti ero arrivato al culmine del piacere e a quel punto presi la sua mano e glie la misi sul cazzo al posto della mia affinché fosse lei a finire il lavoretto.
Segandomi si teneva il pene vicino alla bocca, potevo sentivo il suo respiro sempre più ansimante sulla cappella. Ogni tanto prendeva in bocca la cappella e ci giocava con la lingua.
Non resisto più, speravo di venirle in faccia e su quegli occhiali da professoressa ma non appena sentì il pene pulsare che stava per venire indirizzó lo schizzo sulle tette. Con Movimenti di mano precisi e con il giusto ritmo mi prosciugarono fino all’ultima goccia. Eccitatissima una volta venuto continuava a tenerlo in mano e mi strofinava la cappella sulla tette per farmi provare gli ultimi attimi di piacere! Ci sapeva veramente fare! Che pompinara! Questa sembrava uscita dall’industria del porno!
Prima che mi tirassi su le mutande, la ciliegina sulla torta: Mi prende in bocca la cappella e con un piccolo risucchio mi pulì dall’ultima goccia dicendomi ridendo “così non ti serve nemmeno il fazzoletto per pulirti” o una cosa del genere. Porca e pure simpatica!
Comunque mentre mi sistemavo mutande e pantaloni pensavo “e lei? Soddisfatta così?” Vedendola pulirsi e rivestirsi pensai proprio di sì e sorseggiando il resto della birra che avevo avanzato aspettai finisse pure lei di ricomporsi.
L’imbarazzo di entrambi era talmente tanto che nessuno dei due parlava e nemmeno ci di guardava. In silenzio e facendo finta di nulla tornammo al bar, la maggior parte della gente vista l’ora era già andata via, mentre Andrea invece mi aspettava già con un’altra birra in mano! Pensai che con Federica fosse finita lì, ma evidente mi sbagliavo in quanto due minuti dopo essere tornato al bar mi disse che era a piedi e se potevo gentilmente accompagnarla a casa finita la birra.
Ovviamente nonostante fossi alticcio capì subito era una scusa visto che aveva appena salutato le sue amiche prima di tornare a chiacchierare con noi!
Visto il numero di birre bevute avrei dovuto rifiutare e come di consuetudine dirigermi verso casa per le solite stradine poco trafficate e prive di controlli, invece accettai!
Ordinai una birra anche per lei, si accese una sigaretta, e una volta finite entrambe salutammo i pochi rimasti e ci dirigemmo verdi la mia macchina….
(continua)
No noTrovarne di tipe così!!! Ma poi è diventata tua moglie come da titolo del3d??![]()