Racconto di fantasia Luana e i 44 bestioni

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Luana e i 44 bestioni

Luana è una donna normale sui 60 anni, non troppo appariscente, madre e moglie esemplare, tutta casa e chiesa, dedita alla famiglia come nessuna mai…
Fisicamente, per chi la sa apprezzare, è una meraviglia: alta un metro e ottanta, ben piazzata ma non grassa, un pancino sexy ben in vista, una fantastica quinta misura di tette invidiabili, belle sode e alla cui sommità spiccano due capezzoli scuri e perennemente eccitati; in più, un culo considerevole e dei fianchi imponenti, ne fanno la classica femmina con cui ogni maschio vorrebbe accoppiarsi…

Una donna così, però, non è per tutti, ha bisogno di essere “valorizzata” come merita… ma il marito non sembra accorgersi di tutte le sue necessità e potenzialità…

Un giorno, mentre parlava del piĂą e del meno con il figlio ormai trentenne, con il quale la femmina aveva instaurato una complice confidenza, e che aveva intuito che qualcosa non andasse tra i suoi genitori, Luana si sfoga:

- “Sai tesoro mio, devo farti una confessione, tuo padre stà troppo fuori casa; sì, certo, lo fa per lavoro e per darci benessere, ma sembra ormai vedere in me solo una sguattera, e non una moglie, una compagna…”.

- “Mamma, non capisco…” – ribatte il figlio – “cosa vuoi dire”?

Al che, Luana, un po’ imbarazzata e timorosa di aprirsi a tal punto con il figlio, esplode come un fiume in piena:

- “Insomma, Marco, ormai sei abbastanza grande… Tuo padre sembra aver dimenticato quanto sia importante per me fare sesso, non mi scopa più, e una donna senza cazzo non ci può proprio stare… Ho così tanta voglia di essere sbattuta, che mi farei montare da una schiera di maschi infoiati come bestie …”.

- “Mamma, ma che dici? Papà forse è solo stanco dal lavoro… sarà un momento passeggero, vedrai che tutto si accomoderà presto…”.

- “Eh no, figlio mio, è proprio come ti dico, e forse è pure diventato impotente… Quelle rare volte che si lascia fare un pompino, sapessi che fatica portarlo in erezione … Così non posso più continuare… Non ce la faccio piu, stò diventando pazza!”.

Marco resta in silenzio, a testa bassa, preoccupato per lo stato in cui versa quella donna che lui ammira così tanto… Non sa cosa risponderle, e la conversazione finisce lì…

Fintanto che, un giorno, un amico (che conosceva la donna e a cui lei piaceva molto) al quale il ragazzo aveva confidato la cosa, si offre di aiutarlo a risolvere il “problema”: organizzare un festino hard a sorpresa… ben 44 uomini avrebbero posto le loro attenzioni su Luana, naturalmente insieme a loro due…

Detto fatto… i ragazzi prenotano con trepidazione il locale dove la monta avrebbe avuto luogo; in quel momento, Marco stava dando fondo a tutti i suoi risparmi, ma ne valeva la pena…

Il tempo che lo separava dal giorno fatidico il giovane lo trascorse dando vita con l’amico ad un autentico casting in cui scelse, ad uno ad uno, i 44 bull, tutti tra i 40 e i 50 anni: tutti dovevano avere un peso non inferiore agli 80 Kg., altezza tra 1,70 e 2,00 metri, “attrezzo del mestiere” depilato e non inferiore a 25 centimetri…

Ebbene, il grande giorno è arrivato…
Approfittando dell’assenza del padre per lavoro, Marco convince (non senza fatica) la genitrice a concedersi uno svago, una volta tanto… a trascorrere con lui e Dario (così si chiamava l’amico) una serata diversa, in un locale appena fuori città…

Le chiede di “farsi bella” per lui, cosa che non è certo difficile data la grande sensualità della donna, nonostante l’età non più verde… Le dice che quella serata sarà indimenticabile… e lo sarà davvero!!!!

All’orario prestabilito, la donna è pronta… emana un fascino mozzafiato, avvolta in un abito lungo nero, da sera, con due sottili spalline dello stesso colore…

E sotto? Sarà una sorpresa anche per Marco…

Intanto, il locale si và popolando della moltitudine di maschi ingaggiati… pronti ad “accendersi” al momento giusto…

Quando finalmente Luana e i suoi due giovani accompagnatori mettono piede nella sala, tutto appare assolutamente normale, come in qualsiasi altro ristorante: tavoli affollatissimi, solo che “stranamente” non c’è alcuna donna al di fuori di Lei…

Un’altra cosa che Luana nota subito è la presenza di un enorme tavolo rettangolare rivestito di un soffice velluto rosso…

Marco, aveva convenuto con i numerosi “convitati” un apposito segnale per “dare il via alle danze”: quando tutto sarebbe stato al posto giusto, lui e Dario avrebbero preso per mano – uno a destra ed uno a sinistra – la donna…

E ciò avvenne poco dopo… Fu in quel momento che i “44 bestioni” si mossero dalle loro rispettive postazioni per andare a posizionarsi a semicerchio attorno al grande tavolo…

Con grande meraviglia di Luana, quei maschi erano completamente nudi dalla cintola in giù…

La donna ebbe una reazione di imbarazzo, guardò prima il figlio e poi il suo amico come a chiedere aiuto… non si accorse che nel frattempo i due giovani si erano anch’essi denudati e mostravano due bei membri turgidi…

Ebbe come un moto di ribellione, sedato immediatamente da Dario e Marco, che – afferrando le spalline del vestito della donna con la mano che gli restava libera, le scostarono facendo sì che l’abito precipitasse a terra…

- “Mamma, siamo qui tutti per te… buon divertimento!”, le sussurrò il figlio.

Tutti nella sala ebbero un fremito quasi simultaneo di eccitazione a tale vista… Luana, come era solita fare, non indossava affatto biancheria intima, e quella moltitudine di occhi se la stavano letteralmente divorando… Una carnagione chiarissima faceva da contraltare a un bellissimo e rigoglioso pelo nero che, racchiuso tra le sue cosce, celava alla vista la vulva… I fianchi burrosi e la pancia pronunciata della donna ne esaltavano una femminilità incredibile… E le tette? La sua quinta misura era notevole, ma stava su che era una bellezza…

I presenti, ne apprezzarono ogni centimetro, come testimoniavano quei 46 cazzi tutti in estrema erezione.

Luana, a cui quei pochi istanti parvero un’eternità, non ebbe il tempo di fare o dire nulla… Marco la prese dolcemente per mano e la aiutò a salire su quel tavolo che si stava trasformando in un altare per il sacrificio rituale di una vergine… Peccato che Luana non era certamente più vergine da un pezzo!

A un segnale di Marco, una selva di mani “aggredirono” senza pietà quel corpo nudo e presero a toccarlo ovunque: chi andò a verificare la consistenza delle sue tette, chi si soffermò sui capezzoli che fece roteare, chi le accarezzò il ventre, teso dall’eccitazione, chi scese tra le sue gambe… in due gliele divaricarono, afferrandola per le caviglie, stupendamente sottili… una mano, facendosi largo in quel soffice boschetto, si insinuò fino a raggiungere il solco vaginale che andava inumidendosi copiosamente di una sostanza viscida e lucida…

Poi, un uomo le allargò violentemente e con forza le labbra, mentre un altro posizionato frontalmente piazzò la sua verga durissima sull’imboccatura di quella magnifica caverna e finalmente la penetrò!

Luana emise un gran gemito di piacere, e il maschio che le stava già dentro e che si era fermato per un istante iniziò a pomparla con grande vigore, finchè le sue viscere non furono ripiene di una crema bianchissima che iniziava a traboccare copiosamente…

Il maschio esausto, dopo essersi abbattuto con il petto villoso sulle soffici tette della donna, si fece da parte, sostituito prontamente da un secondo, e poi da un terzo, e così di seguito fino a che tutti non ebbero fatto la loro parte…

La femmina era fisicamente stanchissima, ansimava, ma finalmente era felice… Era tanto tempo che non veniva posseduta da un maschio così selvaggiamente!

Nel frattempo, Marco se ne stava in disparte, a segarsi e a tenere in tiro il proprio cazzo mentre guardava la madre che veniva devastata come una vera troia… non avrebbe mai immaginato che avrebbe resistito così tanto…

Adesso era consapevole che si avvicinava il suo momento… Chissà che effetto gli avrebbe fatto? Chissà come avrebbe reagito la madre? Stava per entrare nel “buco” dal quale era uscito tanti anni prima… Era al settimo cielo…

Si avvicinò con le gambe che gli tremavano dal desiderio, guardò negli occhi la mamma che ricambiò il suo sguardo, come se silenziosamente volesse trasmettergli tutta la sua gratitudine per quel “regalo” che le aveva fatto…

Quando la cappella del pene del ragazzo sfiorò la fica della donna, fu allora che Luana capì ciò che stava per accadere… terrorizzata… alzò una mano, e subito la riabbassò, ma non reagì… A Marco bastò poco per entrare dentro di lei, il suo cazzo le sembrava più duro degli altri, e che si spingesse fin dentro l’utero… piano piano il piacere che i due provarono all’unisono spense definitivamente ogni timore … Iniziò allora a rispondere perfettamente agli stimoli del figlio… Rimasero così avvinghiati, a scopare, per un tempo che ai due “amanti” parve eterno…

Alla fine, Marco si accasciò sul corpo della madre… che lo abbracciò.

Vennero simultaneamente, e gli umori di Luana si mescolarono indissolubilmente con lo sperma del figlio, che essendo venuto ultimo tra tutti i maschi, a lui parve come se andasse a purificare le viscere della madre dalle precedenti eiaculazioni…

Ma fu a questo punto che Luana perse ogni freno inibitorio… Non sentendosi ancora soddisfatta, afferrò il figlio per i testicoli, stringendoli forte, lo attirò a se e gli bisbigliò:

- “Adesso, devi farmi il culo, stronzo!!!”.

Lo preparò adeguatamente, facendogli un sontuoso pompino, tale che il cazzo di Marco riprese vigore…

Quasi sotto ipnosi, il giovane sollevò le gambe alla madre, puntò la cappella contro il buchetto stretto, e sparò dentro il suo intestino quel palo d’acciaio di 25 centimetri di potenza…

Luana restò senza respiro… il suo culo, fino a quel momento, era vergine… ma le stava piacendo, era contenta che a violarlo fosse Marco, e più quel cazzo la dilaniava e più lei era di nuovo vicina all’orgasmo…

Durò un tempo indefinito, ma quando il figlio venne pure lui e uscì da quel corpo, lo sfintere di Luana oscenamente spalancato…

Si guardarono entrambi attorno, e…… non c’era più nessuno!!!

La donna si sentiva serena… tutta ricoperta di sperma dalla testa ai piedi, ma adesso tutte le sue frustrazioni erano come per magia svanite…

Si rivestirono alla bene e meglio e tornarono a casa come due fidanzatini, mano nella mano…

Quella sera, prima di andare a dormire, sfiniti com’erano, Luana accompagnò il figlio fin sull’uscio della sua stanza, lo baciò sulle labbra e gli sussurrò:

- “Ora sei mio, come figlio e come uomo, non scordarlo mai!!!”
 

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