Maria in vacanza in Spagna

C

cazzoready

Guest
Prefazione: Cari amici con molto piacere un amico del forum, che vuole restare anonimo, ha scritto un racconto su Maria. La cosa mi ha molto colpito e sono contento che lo abbia fatto. Ormai Maria sta diventando un personaggio autonomo :) ed è interessante da parte mia leggere le vostre interpretazioni su di lei. Se qualcuno si vuole cimentare in racconti con lei protagonista, o anche a quattro mani con me, sono ben lieto di aiutare. Nel frattempo vi riporto questa bella libera interpretazione. Mi raccomando commentate !!!

Un paio di anni fa avevo deciso di andare a un festival di musica rock'n'roll in Spagna. La località che ospitava i concerti era sulla Costa Brava così conciliavo la voglia di divertirmi al suono di bella musica con un po' di mare (e di gnocca, che non guasta mai).
Parlando con un amico sul forum (Phica.net, ndr), ho scoperto che anche lui sarebbe stato laggiù nello stesso periodo con la fidanzata. Così ci accordammo per trovarci e conoscerci di persona. Mi raccomandai di avvisare anche la ragazza in modo che non si trovasse in imbarazzo, lui mi assicurò che l'avrebbe fatto.
Il giorno dopo il mio arrivo a Pineda mandai un messaggio privato all'amico forumista per organizzarci.
“Noi siamo in spiaggia, ci trovi vicino al barettino Alicantes (nome di fantasia)”
“Ok, allora arrivo. Però non disturbo, vero?”
“Ma va, figurati... ti aspettiamo”
Il fatto che ha parlato al plurale mi ha fatto intendere che anche Maria sapeva del mio arrivo.
Raccolsi il mio salviettone e mi avviai verso la spiaggia. Trovare il bar che mi era stato indicato non fu difficile e individuare la coppia di amici anche meno. Maria sfoggiava un topless da urlo: era coricata sulla salvietta con gli occhi chiusi e le tette svettavano abbondantemente ma in modo molto armonioso. Dentro di me c'era un certo subbuglio che scivolava anche un po' dentro i boxer.
Mandai un altro messaggino per annunciarmi: “Complimenti alle tette di Maria! Fantastiche :) Guarda che sto arrivando”
“Hai visto che roba? Ehehe... vieni dai, non farti problemi che Maria è abituata a fare topless”
Mi avvicinai con gli occhi che volevano fare gli indifferenti rispetto a quelle due tette ma mal nascondevano il loro interesse.
“Ciao, sono Zum”
“Ciaooooo” mi disse lui con un mega sorrisone compiaciuto.
Maria invece si stupì del mio arrivo e si coprì con un braccio il seno (riuscendoci solo in parte).
Sgranò gli occhi verso il compagno e con quell'occhiata si potevano leggere le peggio imprecazioni.
Mi salutò anche lei educatamente e si scusò “non mi aspettavo visite”.
Mi scusai a mia volta mentre Franco (nome inventato) se la rideva a crepa pelle.
Capii che non aveva detto nulla a Maria del mio arrivo mettendomi un po' imbarazzo.
Maria lanciò un altro sguardo al suo ragazzo ma questa volta con il messaggio “te la faccio pagare cara!”
Chiacchierammo un po' del più e del meno fra noi ometti mentre Maria si stese a pancia in giù a prendere il sole. Da quella posizione offriva ai nostri sguardi il suo lato B, un po' abbondante ma sodo e tonico. Dopodichè Maria si girò, catalizzando i nostri sguardi, e intevenne per la prima volta da quando ero lì:
“Sei qua con la tua ragazza?”
“No, sono con un paio di amici per i concerti”
“Ah... dove sono? Potevi dire anche a loro di venire” e così dicendo lanciò un fulmine di occhiata a Franco
Ridendo risposi: “Sono rimasti in albergo a bere birrette a nastro”, anche Maria rise. Il suo sorriso è ipnotico quanto le sue tette: mette di buonumore anche il peggior depresso.
“Dì loro che se si ubriacano poi stasera non riescono a concludere nulla se rimorchiano” disse lei maliziosa.
Franco “Se incontrassero te, magari li potresti aiutare”
“Allora stasera andiamo anche noi... magari li incontriamo” Disse lei in tono di sfida.
Io ero preso un po' nel mezzo di quella piccola disputa famigliare.
Cercando di stemperare l'atmosfera: “Eheh... ma sono bravi ragazzi, sono fidanzati e non credo abbiano intenzione di rimorchiare, però se venite vi divertirete perchè l'ambiente è allegro”
Maria: “Ah... peccato...” e scoppiò a ridere facendo sobbalzare le due tettone libere.
Rimasi un attimo incantato dalle sue tette (e lei se ne accorse) e poi risi anche io con Franco.
“...però venite lo stesso...” li invitai di nuovo.
Da lì ci lasciammo e tornai verso l'albergo a fare una doccia fredda.
Cenai con i miei amici con la testa che non si staccava dal sorriso, dal culo e dal seno di Maria, poi mi arrivò un messaggino di Franco: “Stasera ci siamo! Cosa ne pensi di Maria?”
“Bene per stasera! Maria? Topolona esagerata!”
Ci incontrammo ancora al bar Alicantes. Maria si presentò con un paio di all star basse, minigonna e camicetta bianca e rossa legata sopra l'ombelico e con un paio di bottoncini allacciati sotto la quale aveva un reggiseno rosso che si vedeva dall'abbondante decolté.
Li salutai e mi complimentai con la ragazza che ricambiò il saluto e il complimento con un bacino sulla guancia (appoggiandomi il seno sul petto). Con Franco, invece, ci scambiammo una più virile stretta di mano.
Chiacchierammo fino al posto del concerto e qui Maria si scatenò nelle danze e scatenò anche gli sguardi di numerosi ragazzi presenti. L'apoteosi si ebbe quando slegò la camicetta e sbottonò i due bottoncini (che stavano esplodendo) e continuò a ballare con solo il reggiseno.
Chiesi a Franco se faceva sempre così “No, ma stasera credo che voglia farmela pagare perchè non le ho detto del tuo arrivo” mi rispose beffardamente.
“Ah...” un po' sbigottito “se non ti dispiace, continuo a godermi lo spettacolo.. eheheh” Franco scoppiò a ridere
“Quando fa così è uno spettacolo per tutti”
Ballò semi svestita ancora un paio di brani poi venne da noi sudatissima dicendoci di aver sete, Franco partì verso il bar per prendere qualche birra. Maria e io intanto ci sedemmo su due seggioline.
“Sai Maria che hai fatto girare la testa a tutti i ragazzi del locale?” Le dissi come battuta.
“Ahahahah.. per così poco? Io mi sono divertita un sacco, era da tanto che non ballavo”
“Beh... poco... si fa per dire... Sei consapevole di avere un seno fantastico?” ridendo (ma eccitatissimo)
“...mah.. come tanti... anzi secondo me è un po' cadente” mi sorrise e poi aggiunse “senti?”
Mi prese le mani e se le appoggiò su entrambe del tette schiacciandole. Non potei non tastarle e non potei non eccitarmi. Come tutte le donne che sanno il loro potere, si accorse delle mia erezione e lanciò un piccolo sguardo ma carico di malizia al mio basso ventre. Sorrise compiaciuta.
Intanto tornò Franco mentre avevo ancora le mani sulle tette di Maria. Scoppiò a ridere a sua volta: “Aahhahaha... la birra era una scusa per farti toccare le tette”
“Me le sarei fatte toccare anche se tu fossi stato qua...” rispose rapidamente...
Io avrei voluto giustificare la mia posizione ma non ce n'era bisogno, la situazione doveva essere così.
Bevemmo la birra insieme, Franco da una parte e io dall'altra rispetto a Maria.
Poi la ragazza aggiunse “Zum, quindi ho le tette sode o cadenti?”
“Sode”
“E tu? Sei sodo o cadente?” Lì per lì non capii ma passarono solo due secondi che mi appoggiò la mano sul pisello e cominciò a toccarmelo. Era sodo.
Franco rise e Maria annuì dicendo “E' duro... ahahhaha”
Risi anche io ma non sapevo bene cosa fare.
Franco prese la parola e disse “Prendo ancora due birre e le beviamo in spiaggia?”
Maria accettò la proposta e io non rifiutai.
Andammo verso la spiaggia con Maria che mi abbracciava e Franco che continuava a sorridere.
Mi strusciava le tettone sul fianco e la cosa mi faceva salire sempre piĂą il sangue al cervello (o meglio, lo faceva scendere da un'altra parte).
Arrivati in spiaggia ci sedemmo con la stessa disposizione che avevamo al concerto. Passarono pochi minuti che avevo la lingua di Maria in bocca e la sua mano dentro il pantaloni.
Contemporaneamente Franco le aveva sollevato la gonna e le toccava il culo. Non esitai e, prima le slacciai il reggiseno, poi cominciai a palparle quelle due tette da favola.
Mi abbassò le bermuda e cominciò a leccarmi il cazzo, poi di colpo se lo infilò tutto in bocca e con un movimento adesso lento adesso veloce, mi fece un mega pompino.
Nel frattempo, Franco aveva iniziato a scoparla.
Lei gemeva e mugulava di piacere.
Con quel trattamento non durai a lungo e le imbiancai un po' la faccia e un po' le tette. Franco la guardò compiaciuto e poi mi fece cenno di scambiarci la posizione.
Le infilai il pisello nella fica ma lei mi fece uscire: lo voleva nel culo. Così la presi per quel lato B che mi aveva mostrato quella mattina in spiaggia.
Si fece inondare di sperma anche da Franco e io le venni sulla schiena.
Ci guardò entrambi con gli occhi ancora vogliosi e tutta imbrattata in faccia e sulle tette: “avvicinatevi, li voglio entrambi in bocca”.
Ce li prese in mano, li segò un po' tanto per farli ringalluzzire e poi iniziò a spompinarci nello stesso tempo. Non so con quale magia ma riuscì a dosare i movimenti per farci eiaculare quasi contemporaneamente. Ora era soddisfatta: aveva sborra che le colava dalla faccia, dalle tette e una goccia penzolava da un capezzolo.
Ci sorrise “Mi piacciono questi concerti... Domani sera ci torniamo, vero Franco?”
Scoppiammo tutti e tre a ridere e poi andammo in mare a lavarci.
Ci salutammo e ci augurammo la buona notte.

La sera dopo c'era ancora il concerto...


 

arm

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complimenti, molto eccitante.
dobbiamo essere onesti, ormai tutti vorrebbero divertirsi così con maria
 

Morgan81

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Prefazione: Cari amici con molto piacere un amico del forum, che vuole restare anonimo, ha scritto un racconto su Maria. La cosa mi ha molto colpito e sono contento che lo abbia fatto. Ormai Maria sta diventando un personaggio autonomo :) ed è interessante da parte mia leggere le vostre interpretazioni su di lei. Se qualcuno si vuole cimentare in racconti con lei protagonista, o anche a quattro mani con me, sono ben lieto di aiutare. Nel frattempo vi riporto questa bella libera interpretazione. Mi raccomando commentate !!!

Un paio di anni fa avevo deciso di andare a un festival di musica rock'n'roll in Spagna. La località che ospitava i concerti era sulla Costa Brava così conciliavo la voglia di divertirmi al suono di bella musica con un po' di mare (e di gnocca, che non guasta mai).
Parlando con un amico sul forum (Phica.net, ndr), ho scoperto che anche lui sarebbe stato laggiù nello stesso periodo con la fidanzata. Così ci accordammo per trovarci e conoscerci di persona. Mi raccomandai di avvisare anche la ragazza in modo che non si trovasse in imbarazzo, lui mi assicurò che l'avrebbe fatto.
Il giorno dopo il mio arrivo a Pineda mandai un messaggio privato all'amico forumista per organizzarci.
“Noi siamo in spiaggia, ci trovi vicino al barettino Alicantes (nome di fantasia)”
“Ok, allora arrivo. Però non disturbo, vero?”
“Ma va, figurati... ti aspettiamo”
Il fatto che ha parlato al plurale mi ha fatto intendere che anche Maria sapeva del mio arrivo.
Raccolsi il mio salviettone e mi avviai verso la spiaggia. Trovare il bar che mi era stato indicato non fu difficile e individuare la coppia di amici anche meno. Maria sfoggiava un topless da urlo: era coricata sulla salvietta con gli occhi chiusi e le tette svettavano abbondantemente ma in modo molto armonioso. Dentro di me c'era un certo subbuglio che scivolava anche un po' dentro i boxer.
Mandai un altro messaggino per annunciarmi: “Complimenti alle tette di Maria! Fantastiche :) Guarda che sto arrivando”
“Hai visto che roba? Ehehe... vieni dai, non farti problemi che Maria è abituata a fare topless”
Mi avvicinai con gli occhi che volevano fare gli indifferenti rispetto a quelle due tette ma mal nascondevano il loro interesse.
“Ciao, sono Zum”
“Ciaooooo” mi disse lui con un mega sorrisone compiaciuto.
Maria invece si stupì del mio arrivo e si coprì con un braccio il seno (riuscendoci solo in parte).
Sgranò gli occhi verso il compagno e con quell'occhiata si potevano leggere le peggio imprecazioni.
Mi salutò anche lei educatamente e si scusò “non mi aspettavo visite”.
Mi scusai a mia volta mentre Franco (nome inventato) se la rideva a crepa pelle.
Capii che non aveva detto nulla a Maria del mio arrivo mettendomi un po' imbarazzo.
Maria lanciò un altro sguardo al suo ragazzo ma questa volta con il messaggio “te la faccio pagare cara!”
Chiacchierammo un po' del più e del meno fra noi ometti mentre Maria si stese a pancia in giù a prendere il sole. Da quella posizione offriva ai nostri sguardi il suo lato B, un po' abbondante ma sodo e tonico. Dopodichè Maria si girò, catalizzando i nostri sguardi, e intevenne per la prima volta da quando ero lì:
“Sei qua con la tua ragazza?”
“No, sono con un paio di amici per i concerti”
“Ah... dove sono? Potevi dire anche a loro di venire” e così dicendo lanciò un fulmine di occhiata a Franco
Ridendo risposi: “Sono rimasti in albergo a bere birrette a nastro”, anche Maria rise. Il suo sorriso è ipnotico quanto le sue tette: mette di buonumore anche il peggior depresso.
“Dì loro che se si ubriacano poi stasera non riescono a concludere nulla se rimorchiano” disse lei maliziosa.
Franco “Se incontrassero te, magari li potresti aiutare”
“Allora stasera andiamo anche noi... magari li incontriamo” Disse lei in tono di sfida.
Io ero preso un po' nel mezzo di quella piccola disputa famigliare.
Cercando di stemperare l'atmosfera: “Eheh... ma sono bravi ragazzi, sono fidanzati e non credo abbiano intenzione di rimorchiare, però se venite vi divertirete perchè l'ambiente è allegro”
Maria: “Ah... peccato...” e scoppiò a ridere facendo sobbalzare le due tettone libere.
Rimasi un attimo incantato dalle sue tette (e lei se ne accorse) e poi risi anche io con Franco.
“...però venite lo stesso...” li invitai di nuovo.
Da lì ci lasciammo e tornai verso l'albergo a fare una doccia fredda.
Cenai con i miei amici con la testa che non si staccava dal sorriso, dal culo e dal seno di Maria, poi mi arrivò un messaggino di Franco: “Stasera ci siamo! Cosa ne pensi di Maria?”
“Bene per stasera! Maria? Topolona esagerata!”
Ci incontrammo ancora al bar Alicantes. Maria si presentò con un paio di all star basse, minigonna e camicetta bianca e rossa legata sopra l'ombelico e con un paio di bottoncini allacciati sotto la quale aveva un reggiseno rosso che si vedeva dall'abbondante decolté.
Li salutai e mi complimentai con la ragazza che ricambiò il saluto e il complimento con un bacino sulla guancia (appoggiandomi il seno sul petto). Con Franco, invece, ci scambiammo una più virile stretta di mano.
Chiacchierammo fino al posto del concerto e qui Maria si scatenò nelle danze e scatenò anche gli sguardi di numerosi ragazzi presenti. L'apoteosi si ebbe quando slegò la camicetta e sbottonò i due bottoncini (che stavano esplodendo) e continuò a ballare con solo il reggiseno.
Chiesi a Franco se faceva sempre così “No, ma stasera credo che voglia farmela pagare perchè non le ho detto del tuo arrivo” mi rispose beffardamente.
“Ah...” un po' sbigottito “se non ti dispiace, continuo a godermi lo spettacolo.. eheheh” Franco scoppiò a ridere
“Quando fa così è uno spettacolo per tutti”
Ballò semi svestita ancora un paio di brani poi venne da noi sudatissima dicendoci di aver sete, Franco partì verso il bar per prendere qualche birra. Maria e io intanto ci sedemmo su due seggioline.
“Sai Maria che hai fatto girare la testa a tutti i ragazzi del locale?” Le dissi come battuta.
“Ahahahah.. per così poco? Io mi sono divertita un sacco, era da tanto che non ballavo”
“Beh... poco... si fa per dire... Sei consapevole di avere un seno fantastico?” ridendo (ma eccitatissimo)
“...mah.. come tanti... anzi secondo me è un po' cadente” mi sorrise e poi aggiunse “senti?”
Mi prese le mani e se le appoggiò su entrambe del tette schiacciandole. Non potei non tastarle e non potei non eccitarmi. Come tutte le donne che sanno il loro potere, si accorse delle mia erezione e lanciò un piccolo sguardo ma carico di malizia al mio basso ventre. Sorrise compiaciuta.
Intanto tornò Franco mentre avevo ancora le mani sulle tette di Maria. Scoppiò a ridere a sua volta: “Aahhahaha... la birra era una scusa per farti toccare le tette”
“Me le sarei fatte toccare anche se tu fossi stato qua...” rispose rapidamente...
Io avrei voluto giustificare la mia posizione ma non ce n'era bisogno, la situazione doveva essere così.
Bevemmo la birra insieme, Franco da una parte e io dall'altra rispetto a Maria.
Poi la ragazza aggiunse “Zum, quindi ho le tette sode o cadenti?”
“Sode”
“E tu? Sei sodo o cadente?” Lì per lì non capii ma passarono solo due secondi che mi appoggiò la mano sul pisello e cominciò a toccarmelo. Era sodo.
Franco rise e Maria annuì dicendo “E' duro... ahahhaha”
Risi anche io ma non sapevo bene cosa fare.
Franco prese la parola e disse “Prendo ancora due birre e le beviamo in spiaggia?”
Maria accettò la proposta e io non rifiutai.
Andammo verso la spiaggia con Maria che mi abbracciava e Franco che continuava a sorridere.
Mi strusciava le tettone sul fianco e la cosa mi faceva salire sempre piĂą il sangue al cervello (o meglio, lo faceva scendere da un'altra parte).
Arrivati in spiaggia ci sedemmo con la stessa disposizione che avevamo al concerto. Passarono pochi minuti che avevo la lingua di Maria in bocca e la sua mano dentro il pantaloni.
Contemporaneamente Franco le aveva sollevato la gonna e le toccava il culo. Non esitai e, prima le slacciai il reggiseno, poi cominciai a palparle quelle due tette da favola.
Mi abbassò le bermuda e cominciò a leccarmi il cazzo, poi di colpo se lo infilò tutto in bocca e con un movimento adesso lento adesso veloce, mi fece un mega pompino.
Nel frattempo, Franco aveva iniziato a scoparla.
Lei gemeva e mugulava di piacere.
Con quel trattamento non durai a lungo e le imbiancai un po' la faccia e un po' le tette. Franco la guardò compiaciuto e poi mi fece cenno di scambiarci la posizione.
Le infilai il pisello nella fica ma lei mi fece uscire: lo voleva nel culo. Così la presi per quel lato B che mi aveva mostrato quella mattina in spiaggia.
Si fece inondare di sperma anche da Franco e io le venni sulla schiena.
Ci guardò entrambi con gli occhi ancora vogliosi e tutta imbrattata in faccia e sulle tette: “avvicinatevi, li voglio entrambi in bocca”.
Ce li prese in mano, li segò un po' tanto per farli ringalluzzire e poi iniziò a spompinarci nello stesso tempo. Non so con quale magia ma riuscì a dosare i movimenti per farci eiaculare quasi contemporaneamente. Ora era soddisfatta: aveva sborra che le colava dalla faccia, dalle tette e una goccia penzolava da un capezzolo.
Ci sorrise “Mi piacciono questi concerti... Domani sera ci torniamo, vero Franco?”
Scoppiammo tutti e tre a ridere e poi andammo in mare a lavarci.
Ci salutammo e ci augurammo la buona notte.

La sera dopo c'era ancora il concerto...



bel racconto :hand: Mi piace
 

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