Chiedo scusa a Bukowski per aver parafrasato il suo titolo ma la tentazione era troppo forte.
Mi chiedevo da tempo quale potesse essere il mio contributo al forum visto che leggo e commento e basta, allora ho deciso di scrivere qualche racconto. Sono cose che mi sono successe davvero, nemmeno troppo strane in verità, ma è qualcosa che evidentemente mi tenevo dentro da un po' e quindi eccomi qua.
Saranno come dicevo storie vere, quindi non ci saranno cazzi da elefante (che non ho) o schizzi di sperma tipo idrante, donne che ululano attaccate ai pali della luce per il troppo godimento. Ci sarà solo lo stupore e l'ironia di un povero stronzo a cui capitano situazioni diciamo "insolite".
Cominciamo da Anna, simpatica (poco in verità) trentenne con la quale mi sono visto qualche volta.
Era estate e gli amici mi avevano convinto a seguirli in discoteca, cosa più unica che rara perché io odio ballare. Era comunque un locale all’aperto, dove si poteva anche prendersi qualcosa da bere e scambiare due chiacchiere, quindi perché no. Chiaramente appena entrato prendo da una parte il più spigliato e gli dico “Ora vieni con me ed andiamo a cercare un po’ di fica”. Prova qui prova là agganciamo queste due tipe ed io mi metto a parlare con Anna, solite cose, come va, beviamo qualcosa ecc. ecc. Di punto in bianco mentre siamo a scherzare di fianco al bancone del bar, lei fa un passo in avanti mi abbraccia ed inizia a baciarmi come se volesse tirarmi fuori l’anima con la lingua. Sentivo il suo corpo incollato al mio ed il suo seno che mi premeva sul petto. Io che sono un gran signore le metto subito una mano sul culo giusto per capire com’è la situazione, e lei inizia a mugolare di piacere ed a strusciare il suo pube sulla mia gamba. Ancora adesso mi chiedo cosa avesse messo nel bicchiere, per me qualche strano tipo di droga… di cui ordinerei volentieri un paio di quintali!
Ad ogni modo la situazione era questa: coda di persone al bancone in attesa di essere serviti, io sbattuto sulla parete a lato del bancone con lei che si muoveva come se mi stesse fottendo la gamba e mugolava come una vacca in calore. Dopo un po’ decido che comunque non la posso scopare proprio sul bancone del bar, allora le propongo di andare in giardino, magari in un posto più tranquillo, ma lei no! Cazzo, ha freddo (agosto, 35 gradi anche di notte), dai rimaniamo dentro, insomma 1000 cazzate per non appartarci. Forse le piaceva far vedere come era troia o forse sono stato semplicemente lo strumento per far ingelosire ed eccitare il cornuto di turno. Insomma fuori non si va, il locale è pieno come un uovo, ma alla fine trovo un angolo, un buco, un pezzo di un cazzo di parete dove per lo meno posso metterla spalle al muro e fargli sentire che ha un appuntamento con ‘stocazzo (caricato a molla!) a cui proprio non può mancare!
E così eccoci qui in questo corridoio al solito con un po’ di gente che chiacchiera tranquillamente (ma non potete andare a farvi i cazzi vostri in giardino stronzi??) mentre io la spingo contro il muro e gli caccio mezzo metro di lingua in bocca. Cioè... io … siamo sinceri: LEI mi caccia mezzo metro di lingua in bocca, mi mette una mano tra le gambe e comincia a menarmelo da fuori i pantaloni. Ecco, detesto dirlo, ma con Anna era sempre così: ogni volta che pensavo “Troia, ora ti faccio vedere io” lei in poche semplici mosse mi rigirava come un calzino. Oddio con Anna… a pensarci bene è sempre stato lo stesso con tutte le donne ma insomma, andiamo avanti. Mentre lei mi accarezza il cazzo io sento che devo dare un’occhiata a quelle tette che così calorosamente mi premevano poco prima, non che la cosa sia difficile visto che è scollatissima, ma comunque cerco di infilare dentro una mano e tirarle fuori. E così mi ritrovo in questa posizione ridicola con il mio culo in avanti per permetterle di menarlo meglio, una mano sul culo e l’altra a tenere fuori una fetta mentre cerco di leccarle un capezzolo. In un corridoio pieno di gente con un caldo cane. Capisco che se va avanti così arriva il buttafuori e come minimo mi mena, si scopa lei, si incula a me e poi mi rimena e (forse) finalmente mi butta fuori!!
Ed infatti mentre sono lì che cerco di darmi da fare sento che qualcuno mi bussa sulla spalla. (continua…)
Mi chiedevo da tempo quale potesse essere il mio contributo al forum visto che leggo e commento e basta, allora ho deciso di scrivere qualche racconto. Sono cose che mi sono successe davvero, nemmeno troppo strane in verità, ma è qualcosa che evidentemente mi tenevo dentro da un po' e quindi eccomi qua.
Saranno come dicevo storie vere, quindi non ci saranno cazzi da elefante (che non ho) o schizzi di sperma tipo idrante, donne che ululano attaccate ai pali della luce per il troppo godimento. Ci sarà solo lo stupore e l'ironia di un povero stronzo a cui capitano situazioni diciamo "insolite".
Cominciamo da Anna, simpatica (poco in verità) trentenne con la quale mi sono visto qualche volta.
Era estate e gli amici mi avevano convinto a seguirli in discoteca, cosa più unica che rara perché io odio ballare. Era comunque un locale all’aperto, dove si poteva anche prendersi qualcosa da bere e scambiare due chiacchiere, quindi perché no. Chiaramente appena entrato prendo da una parte il più spigliato e gli dico “Ora vieni con me ed andiamo a cercare un po’ di fica”. Prova qui prova là agganciamo queste due tipe ed io mi metto a parlare con Anna, solite cose, come va, beviamo qualcosa ecc. ecc. Di punto in bianco mentre siamo a scherzare di fianco al bancone del bar, lei fa un passo in avanti mi abbraccia ed inizia a baciarmi come se volesse tirarmi fuori l’anima con la lingua. Sentivo il suo corpo incollato al mio ed il suo seno che mi premeva sul petto. Io che sono un gran signore le metto subito una mano sul culo giusto per capire com’è la situazione, e lei inizia a mugolare di piacere ed a strusciare il suo pube sulla mia gamba. Ancora adesso mi chiedo cosa avesse messo nel bicchiere, per me qualche strano tipo di droga… di cui ordinerei volentieri un paio di quintali!
Ad ogni modo la situazione era questa: coda di persone al bancone in attesa di essere serviti, io sbattuto sulla parete a lato del bancone con lei che si muoveva come se mi stesse fottendo la gamba e mugolava come una vacca in calore. Dopo un po’ decido che comunque non la posso scopare proprio sul bancone del bar, allora le propongo di andare in giardino, magari in un posto più tranquillo, ma lei no! Cazzo, ha freddo (agosto, 35 gradi anche di notte), dai rimaniamo dentro, insomma 1000 cazzate per non appartarci. Forse le piaceva far vedere come era troia o forse sono stato semplicemente lo strumento per far ingelosire ed eccitare il cornuto di turno. Insomma fuori non si va, il locale è pieno come un uovo, ma alla fine trovo un angolo, un buco, un pezzo di un cazzo di parete dove per lo meno posso metterla spalle al muro e fargli sentire che ha un appuntamento con ‘stocazzo (caricato a molla!) a cui proprio non può mancare!
E così eccoci qui in questo corridoio al solito con un po’ di gente che chiacchiera tranquillamente (ma non potete andare a farvi i cazzi vostri in giardino stronzi??) mentre io la spingo contro il muro e gli caccio mezzo metro di lingua in bocca. Cioè... io … siamo sinceri: LEI mi caccia mezzo metro di lingua in bocca, mi mette una mano tra le gambe e comincia a menarmelo da fuori i pantaloni. Ecco, detesto dirlo, ma con Anna era sempre così: ogni volta che pensavo “Troia, ora ti faccio vedere io” lei in poche semplici mosse mi rigirava come un calzino. Oddio con Anna… a pensarci bene è sempre stato lo stesso con tutte le donne ma insomma, andiamo avanti. Mentre lei mi accarezza il cazzo io sento che devo dare un’occhiata a quelle tette che così calorosamente mi premevano poco prima, non che la cosa sia difficile visto che è scollatissima, ma comunque cerco di infilare dentro una mano e tirarle fuori. E così mi ritrovo in questa posizione ridicola con il mio culo in avanti per permetterle di menarlo meglio, una mano sul culo e l’altra a tenere fuori una fetta mentre cerco di leccarle un capezzolo. In un corridoio pieno di gente con un caldo cane. Capisco che se va avanti così arriva il buttafuori e come minimo mi mena, si scopa lei, si incula a me e poi mi rimena e (forse) finalmente mi butta fuori!!
Ed infatti mentre sono lì che cerco di darmi da fare sento che qualcuno mi bussa sulla spalla. (continua…)