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Capitolo 1: Bar Mario
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Memorie di un vecchio sporcaccione - Anna
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<blockquote data-quote="lunatik" data-source="post: 4240520" data-attributes="member: 165687"><p>Ciao peppegiuit, in effetti qui c'è solo il titolo del buon Charles, anche se di lui io non apprezzavo tanto il fegato quanto la straordinaria capacità di raccontare gli ultimi da ultimo quale lui era.</p><p></p><p>Si fedevolla, è stato un po' interrotto ma forse ho ancora la possibilità di rifarmi ;-)</p><p></p><p></p><p>Andiamo a vedere come è andata a finire con la "simpatica" Anna</p><p></p><p></p><p>Fortunatamente non era il buttafuori. Sfortunatamente erano i miei amici. Dovevano andare ed erano tutti in macchina con me. Quando sono uscito dal locale, avevo la certezza matematica che mai avrei incontrato.. incontrato… come si chiamava? Avevo già scordato il nome! Fatto sta che al lavoro la colossale figura del coglione che avevo fatto in breve tempo era sulla bocca di tutti. A mensa partono le prese per il culo e ci stanno tutte sennonché nel pomeriggio colpo di scena: ricevo un sms “Ciao, sono Anna, ti ricordi di me? Ieri sera abbiamo lasciato qualcosa in sospeso mi pare ;-)”. Laudato sii oh mio Signore per quelle che la mattina dopo ti scrivono un sms con il nome!!!</p><p></p><p>Fissiamo per un aperitivo e cena dopo qualche giorno. Lei si presenta con abito lungo, aderente, tacco alto, pelle color miele… “se non scopi oggi fai meglio a tagliartelo” penso. “Ciao ciao, come stai bla bla bla”, solite cose, prendiamo questo aperitivo e poi andiamo a cena. E qui iniziamo a parlare di noi, cosa fai cosa non fai ecc. Errore madornale! Se una/uno vi interessa solo per farci due capriole nel letto, non approfondite PRIMA, casomai dopo, MAI PRIMA. Ed infatti viene fuori che questa tipa è una stronza di prima categoria, che “capisci, i neGri (sic.) non possono essere uguali a noi” e “io lavoro dall’antiquario bla bla bla, viene lo sceicco a comprare bla bla bla” ecc. “Vado solo alle feste più esclusive” (e infatti mi stavi segando nella più squallida discoteca dei dintorni) “quando sono alle feste sugli Yacht bla bla”. Insomma ragazzi, io ero nel mio pieno trip internazionalista, centro sociale e mi trovo questo vademecum di luoghi comuni sui ricchi e razzismo. Inizialmente volevo alzarmi, poi mi sono detto “adesso ti aggiusto io brutta stronza” e mentre nella mia testa risuonavano a turno l’Internazionale e l’inno dell’ex Unione Sovietica immaginavo di scoparla a forza per 2 o 3 giorni di seguito. Finita la cena, con questi ameni pensieri la convinco ad andare in un posto tranquillo in riva al mare. Il tragitto è un tormento. Ad ogni sua frase del cazzo sogno di incularmela più a fondo, di insultarla come una cagna e di riempirla come un cannolo. Arriviamo e già sto immaginando di farla inculare da uno squadrone di operai finché non canta “La locomotiva” di Guccini a memoria.</p><p></p><p>Comunque il posto è effettivamente tranquillo, non c’è un’anima, parcheggio tatticamente accanto ad un cassonetto (che fa così pendant con lo Yacht e lo sceicco) ed iniziamo a baciarci, tiro giù i sedili e lei si toglie i sandali tacco 12. MA CAZZO!! Te li sei tenuti per tutta la sera e te li togli adesso che scopiamo?!?!?! Ma non sente ragione, dice “sono scomodi” e si piazza a gambe larghe mettendo i piedi sul parabrezza. Mentalmente mi segno di pulire il parabrezza per evitare figure di merda quando la macchina si appanna ed inizio a leccarle la fica. Lei si vede che apprezza, inarca la schiena per farsi leccare meglio, geme, mugola ed in meno di due minuti è già venuta! Mah, beata lei penso, faccio per alzare la testa ma lei “Continua, non smettere” e vabbè’, penso, il mio turno verrà dopo, e continuo a leccare. Viene altre due volte e mi allaga mezzo sedile. Io penso che come minimo adesso se lo prenderà un po’ in bocca, ma la principessa figuratevi se si abbassa fare un bocchino ad un ragazzetto come me, qui bisogna essere per lo meno emiri per aspirare a tanto! Ed infatti mi dice “Scopami, dai fammelo sentire”. Io chiaramente non me lo faccio ripetere due volte, tanto ho il cazzo di marmo già da mezz’ora, gli monto sopra ed inizio ad infilarlo dentro e a muovermi, piano all’inizio e poi sempre più forte. Lei sospira, geme, qualche timido “si, così” ma niente di più. Io che mi immaginavo reazioni scomposte, urla e grida di godimento inizio ad innervosirmi e la scopo sempre più forte. Lei sembra gradire e sopira “si.. così, di più”, ma io penso “adesso ti faccio sentire io di più, tolgo il cazzo dalla fica e metto la punta sul culo. “Ora guardiamo se così lo senti meglio zoccola” penso, ma appena comincio a spingere la punta lei con una mossa fulminea inarca la schiena puntando i piedi sul parabrezza, si spinge in avanti con il bacino e mi prende il cazzo nel culo in un colpo solo, secco, fino alle palle! Io ci rimango di sasso. Ma come, ho sopportato i tuoi deliri di razzista arricchita per poter avere il gusto di incularti e tu mi fai questo scherzo? Ma non è finita, li prende la faccia e se la pianta davanti, mi guarda diritto negli occhi e mi dice “Sbattimi ora”. E mentre lo dice Inizia un movimento con il bacino in cui stringe il culo mentre fa uscire il cazzo e quando è quasi tutto fuori lo riapre e se lo ripianta dentro fino ai coglioni con una facilità pazzesca. “Si sbattimi così” dice, mentre in effetti io sono fermo come un sasso e fa tutto lei, una cosa stranissima, un culo che sembra una mano, direi un culo prensile che mi scopa fino a che non mi fa venire con un orgasmo pazzesco! Lei sembra soddisfatta di avermi fatto venire, ormai si è fatto tardi, stiamo un po’ abbracciati in macchina e la riaccompagno a casa.</p><p></p><p>Ci siamo rivisti un paio di altre volte, giusto per scopare un po’ e poi basta. Talvolta ripenso ad Anna e al suo culo prensile. Mi rendo conto di essere stato forse un po’ ingiusto nei tuoi confronti Anna, si fa presto ad etichettare come razzista una persona incontrata un paio di volte. Chissà cosa fai adesso, chissà se hai trovato qualcuno che ti ha insegnato “La locomotiva” di Guccini, nel caso cara Anna, io conosco il testo a memoria, un ripassino te lo do volentieri</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="lunatik, post: 4240520, member: 165687"] Ciao peppegiuit, in effetti qui c'è solo il titolo del buon Charles, anche se di lui io non apprezzavo tanto il fegato quanto la straordinaria capacità di raccontare gli ultimi da ultimo quale lui era. Si fedevolla, è stato un po' interrotto ma forse ho ancora la possibilità di rifarmi ;-) Andiamo a vedere come è andata a finire con la "simpatica" Anna Fortunatamente non era il buttafuori. Sfortunatamente erano i miei amici. Dovevano andare ed erano tutti in macchina con me. Quando sono uscito dal locale, avevo la certezza matematica che mai avrei incontrato.. incontrato… come si chiamava? Avevo già scordato il nome! Fatto sta che al lavoro la colossale figura del coglione che avevo fatto in breve tempo era sulla bocca di tutti. A mensa partono le prese per il culo e ci stanno tutte sennonché nel pomeriggio colpo di scena: ricevo un sms “Ciao, sono Anna, ti ricordi di me? Ieri sera abbiamo lasciato qualcosa in sospeso mi pare ;-)”. Laudato sii oh mio Signore per quelle che la mattina dopo ti scrivono un sms con il nome!!! Fissiamo per un aperitivo e cena dopo qualche giorno. Lei si presenta con abito lungo, aderente, tacco alto, pelle color miele… “se non scopi oggi fai meglio a tagliartelo” penso. “Ciao ciao, come stai bla bla bla”, solite cose, prendiamo questo aperitivo e poi andiamo a cena. E qui iniziamo a parlare di noi, cosa fai cosa non fai ecc. Errore madornale! Se una/uno vi interessa solo per farci due capriole nel letto, non approfondite PRIMA, casomai dopo, MAI PRIMA. Ed infatti viene fuori che questa tipa è una stronza di prima categoria, che “capisci, i neGri (sic.) non possono essere uguali a noi” e “io lavoro dall’antiquario bla bla bla, viene lo sceicco a comprare bla bla bla” ecc. “Vado solo alle feste più esclusive” (e infatti mi stavi segando nella più squallida discoteca dei dintorni) “quando sono alle feste sugli Yacht bla bla”. Insomma ragazzi, io ero nel mio pieno trip internazionalista, centro sociale e mi trovo questo vademecum di luoghi comuni sui ricchi e razzismo. Inizialmente volevo alzarmi, poi mi sono detto “adesso ti aggiusto io brutta stronza” e mentre nella mia testa risuonavano a turno l’Internazionale e l’inno dell’ex Unione Sovietica immaginavo di scoparla a forza per 2 o 3 giorni di seguito. Finita la cena, con questi ameni pensieri la convinco ad andare in un posto tranquillo in riva al mare. Il tragitto è un tormento. Ad ogni sua frase del cazzo sogno di incularmela più a fondo, di insultarla come una cagna e di riempirla come un cannolo. Arriviamo e già sto immaginando di farla inculare da uno squadrone di operai finché non canta “La locomotiva” di Guccini a memoria. Comunque il posto è effettivamente tranquillo, non c’è un’anima, parcheggio tatticamente accanto ad un cassonetto (che fa così pendant con lo Yacht e lo sceicco) ed iniziamo a baciarci, tiro giù i sedili e lei si toglie i sandali tacco 12. MA CAZZO!! Te li sei tenuti per tutta la sera e te li togli adesso che scopiamo?!?!?! Ma non sente ragione, dice “sono scomodi” e si piazza a gambe larghe mettendo i piedi sul parabrezza. Mentalmente mi segno di pulire il parabrezza per evitare figure di merda quando la macchina si appanna ed inizio a leccarle la fica. Lei si vede che apprezza, inarca la schiena per farsi leccare meglio, geme, mugola ed in meno di due minuti è già venuta! Mah, beata lei penso, faccio per alzare la testa ma lei “Continua, non smettere” e vabbè’, penso, il mio turno verrà dopo, e continuo a leccare. Viene altre due volte e mi allaga mezzo sedile. Io penso che come minimo adesso se lo prenderà un po’ in bocca, ma la principessa figuratevi se si abbassa fare un bocchino ad un ragazzetto come me, qui bisogna essere per lo meno emiri per aspirare a tanto! Ed infatti mi dice “Scopami, dai fammelo sentire”. Io chiaramente non me lo faccio ripetere due volte, tanto ho il cazzo di marmo già da mezz’ora, gli monto sopra ed inizio ad infilarlo dentro e a muovermi, piano all’inizio e poi sempre più forte. Lei sospira, geme, qualche timido “si, così” ma niente di più. Io che mi immaginavo reazioni scomposte, urla e grida di godimento inizio ad innervosirmi e la scopo sempre più forte. Lei sembra gradire e sopira “si.. così, di più”, ma io penso “adesso ti faccio sentire io di più, tolgo il cazzo dalla fica e metto la punta sul culo. “Ora guardiamo se così lo senti meglio zoccola” penso, ma appena comincio a spingere la punta lei con una mossa fulminea inarca la schiena puntando i piedi sul parabrezza, si spinge in avanti con il bacino e mi prende il cazzo nel culo in un colpo solo, secco, fino alle palle! Io ci rimango di sasso. Ma come, ho sopportato i tuoi deliri di razzista arricchita per poter avere il gusto di incularti e tu mi fai questo scherzo? Ma non è finita, li prende la faccia e se la pianta davanti, mi guarda diritto negli occhi e mi dice “Sbattimi ora”. E mentre lo dice Inizia un movimento con il bacino in cui stringe il culo mentre fa uscire il cazzo e quando è quasi tutto fuori lo riapre e se lo ripianta dentro fino ai coglioni con una facilità pazzesca. “Si sbattimi così” dice, mentre in effetti io sono fermo come un sasso e fa tutto lei, una cosa stranissima, un culo che sembra una mano, direi un culo prensile che mi scopa fino a che non mi fa venire con un orgasmo pazzesco! Lei sembra soddisfatta di avermi fatto venire, ormai si è fatto tardi, stiamo un po’ abbracciati in macchina e la riaccompagno a casa. Ci siamo rivisti un paio di altre volte, giusto per scopare un po’ e poi basta. Talvolta ripenso ad Anna e al suo culo prensile. Mi rendo conto di essere stato forse un po’ ingiusto nei tuoi confronti Anna, si fa presto ad etichettare come razzista una persona incontrata un paio di volte. Chissà cosa fai adesso, chissà se hai trovato qualcuno che ti ha insegnato “La locomotiva” di Guccini, nel caso cara Anna, io conosco il testo a memoria, un ripassino te lo do volentieri [/QUOTE]
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