Altro racconto, un po' lunghetto, antecedente a quello, qui, già pubblicato.
“Dai confessati, dimmi cosa ti piacerebbe!"
Esordi mia moglie Pinuccia, una sera, mentre facevamo sesso sul divano con lei a cavalcioni.
"Allora, dai, rispondimi"
"Ok, te lo dico se mi prometti che non ti arrabbi”.
"Va bene " mi disse ridendo mentre le sue tette ballonzolavano a pochi centimetri dal mio viso.
"Sai cosa mi piacerebbe? Vorrei vederti fare l'amore con qualche tua amichetta, con cui hai fatto sesso, mi hai sempre raccontato superficialmente e non mi hai mai fatto partecipare. Credo che mi ecciterei un casino."
Sapendola abbastanza riservata sull’argomento, pensai che ora si sarebbe incazzata e non si scopasse a più. Invece rimase in silenzio per un po', mentre era sopra di me e aveva ancora il mio uccello dentro. Mi baciò e sorridendomi disse:
" Sei proprio un porco! E poi che faresti? lo sai che se ti vedo toccare un'altra donna senza il mio permesso ti uccido, vero?"
"Certo!" risposi. "Mi basterebbe anche solo guardarvi"
"Ma a me interessano i maschi, non le femmine!"
"Va bene lo so, però in più di un'occasione hai anche lesbicato".
“Ma era solo un gioco!" E mentre mi diceva così riprese a muoversi sul mio cazzo, strusciando il suo sesso sul mio. Si avvicinò a me e mi mise la lingua in bocca.
"E così...mmm...vorresti che al tuo posto ...mmm ci fosse una donna sporcaccione!" Mugolava mentre mi baciava e la sua saliva si mescolava con la mia. Si era eccitata e riprendemmo di nuovo a scopare in maniera così intensa che finimmo stravolti dal godimento.
Trascorsero alcuni giorni, quell’argomento sembrava messo nel dimenticatoio, quando sentii Pina ricevere una telefonata e poi venire da me entusiasta.
"Sai chi era al telefono? Daniela, una mia cara amica di terza media".
"Ah sì? Ma sono anni che non vi sentite" risposi. “Certo, ci siamo perse di vista, ma adesso l’ho trovata su facebook e ci siamo sentiti in questi giorni. Passa domani sera a trovarmi".
"Ah, bene, mi fa piacere passare una serata diversa " risposi.
La sera successiva, mia moglie aveva preparato la casa e una cena ben organizzata per ricevere Daniela e si era messa un po' in tiro per accogliere l'amica. Niente di che, ma le bastava una camicetta appena scollata senza reggiseno e un paio di jeans stretti per esaltare il suo fisico ancora piacente.
Quando suono il campanello andò ad aprire visibilmente eccitata mentre io aspettavo in salotto, non volendo essere di troppo al loro incontro che avevo immaginato noioso.
"Ciaooooo!!! Pinù, come stai? Ma sei sempre una ragazzina!" Sentii dire.
"Ma che dici! Dani. Tu sei ancora bellissima! Vieni ti mostro la casa e ti faccio conoscere mio marito”.
Quando entrarono in salotto, Daniela, attirò subito la mia attenzione Era davvero molto giovanile, minuta non troppo prosperosa, ma con un visino dolce e una bocca carnosa che la rendevano molto sensuale. Aveva un filo di trucco che esaltava il disegno del suo volto perfetto e mi alzai subito in piedi per fare la sua conoscenza.
Nella serata ebbi modo di capire che era un tipo davvero spigliato. Raccontava di tutte le marachelle che avevano combinato da ragazzine, dei suoi disastri a scuola dei suoi primi amori molto precoci, degli impegni attuali ecc. ecc.
Insomma la serata trascorreva piacevolmente, meglio di come pensavo.
Dopo l'ottima cena, ci spostammo sul divano a terminare la conversazione. Il vino era scorso abbondantemente e terminammo con un buon brandy invecchiato per festeggiare il ravvicinamento della loro vecchia amicizia.
Sarà per l'alcool, sarà perché non poteva essere altrimenti, il discorso cadde nuovamente sul sesso e sulle varie esperienze vissute.
"Sai, non ho mai avuto relazioni lunghe, non ci riesco. Un po' vi invidio, credo che siate una coppia davvero affiatata, ma a me piace cambiare e la fedeltà non è mai stata il mio forte." Stava dicendo Daniela.
"Mi ricordo perfettamente!" le rispose Pina "Facevi impazzire tutti i ragazzi... e anche le ragazze!!"
Le ragazze? Questa frase mi fece tornare in mente i discorsi di qualche sera precedente e intervenni prontamente: “Allora te la facevi anche con le ragazze?" Dissi con aria di meraviglia.
"Eh sì, sai com'è. Da ragazzine si vuol provare ogni esperienza e i primi tentativi amorosi li ho avuto anche con alcune amiche...vero?" disse ammiccando a mia moglie..
Pina, arrossì vergognosa, ma non aggiunse nulla.
Io cogliendo la palla al balzo intervenni. "Come???? vorresti dire che tu e lei... insomma... ci siamo capiti"
"Già, non te lo ha mai raccontato? Per fare esperienza con i ragazzi, le prime carezze e i primi baci ce li siamo dati fra di noi". Mia moglie sembrava molto imbarazzata ed io capii che Daniela ormai inebriata dall’alcol certamente non si sarebbe più fermata. Quindi, incalzai.
"Davvero? Cavolo sono contento di questo, sarai stata una brava insegnante!" dissi ridendo. "Magari adesso ci sarebbe bisogno di qualche ripetizione"
Pina mi fulminò con lo sguardo, ma anche lei era sotto i fumi dell'alcool e i suoi freni inibitori erano allentati.
"Su" proseguii "Fammi vedere come facevi".
Daniela non se lo fece ripetere due volte, si avvicinò quel poco che bastava per sfiorare le labbra di mia moglie e le stampò un piccolo bacio sulle labbra, per vedere la sua reazione.
Vedendo che Pina non opponeva resistenza, gli accarezzò il viso e iniziò a succhiarle le labbra per poi infilargli la lingua in bocca.
Sulle prime Pina, rimase impietrita, non si aspettava certamente una cosa del genere. Erano passati così tanti anni da quando lo avevano fatto l’ultima volta.
Ma al contatto delle labbra di Daniela, lei si sciolse e si lasciò baciare partecipando attivamente. La sua lingua e si intrecciò a quella dell'amica ed io rimasi inebetito a gustarmi la bellezza dello spettacolo che mi stavano offrendo.
Poi si staccarono ricomponendosi un po' ma rimanendo comunque molto vicine.
Ci fu un attimo di silenzio. Nessuno aveva il coraggio di parlare. Le due donne mi guardavano e si guardavano negli occhi con una strana luce.
Probabilmente quel bacio avevano risvegliato a mia moglie, voglie e desideri che si erano assopiti nel tempo e chissà quanti e quali pensieri stavano viaggiando nelle loro menti in quei pochi, interminabili, secondi di silenzio.
Dovevo fare qualcosa, battere il ferro finché era caldo e vinto l’ impaccio, dissi: " Tu e Pina siete bellissime è una meraviglia vedervi baciare, ma non voglio disturbarvi o interrompervi, so bene quello che volete adesso, esco da questa stanza e vi lascio sole. Ma vi prego continuate!".
Daniela mi guardò e mi disse "Resta pure, non ci disturbi. D'altra parte sono cose che abbiamo fatto anche da ragazzine. Ora che siamo adulte siamo più consapevoli delle nostre azioni. Sapere che ci guardi poi eccita di più".
"Sai" risposi: " Proprio pochi giorni fa con Pina fantasticavamo sull'amore fra due donne!".
Non ci fu bisogno di altro. Daniela prese una mano di mia moglie e se l'appoggiò sul piccolo seno facendola scivolare all'interno della scollatura della maglietta. Poi fece altrettanto accarezzando il suo seno prosperoso. "Mi ricordo che anche da piccola lo avevi più grosso del mio e te l'ho sempre invidiato." In pochi secondi mia moglie si sbottonò la camicetta e offrì i seni alla bocca dell'amica che si attaccò a un suo capezzolo succhiandolo come un neonato.
Pina si lasciava leccare e baciare mentre la sua mano rovistava nella maglietta di Daniela. Ero sicuro che in quel momento si è pentita di essersi messa i jeans stretti, ma anche loro presto avrebbero ceduto all'attacco esperto dell’amica.
Io mi godevo la scena arrapatissimo. Non volevo disturbarle, ormai loro andavano da sole e non avevano bisogno di altre spinte.
La camicetta di mia moglie ormai era andata via offrendo lo spettacolo dei sui seni e Daniela vi affondava il suo viso baciandoglieli. Poi l'amica si alzò, in piedi. Si sfilò la maglietta e reggiseno e iniziò lentamente a far scivolare la gonna ai suoi piedi.
Io la vedevo di spalle e potevo ammirare il suo culo stupendo coperto da un tanga che ne esaltava le forme. Dovetti fare uno sforzo sovrumano per non saltarle addosso, ma avrei rovinato tutto.
Si avvicinò a mia moglie, le prese la mano e se la portò fra le gambe, sul tessuto leggero delle mutandine. "Te la ricordi?" le sussurrò.
Mia moglie non disse nulla, ma capii che da adolescenti quelle due ne avevano fatte di tutti i colori. Iniziò a masturbarsi con la mano di mia moglie e la sentivo respirare affannosamente. Poi le prese la testa e la spinse contro il suo grembo.
Scostò il tessuto e il naso di mia moglie si trovò appoggiato al suo monte di Venere. Pina si irrigidì ma spinta dell’amica entrò in contatto con la figa di Daniela e cominciò a leccargliela.
Posso solo immaginare il profumo che si percepiva. Daniela, gradiva e mugolava mentre spingeva la testa di mia moglie sulla sua fica e con l'altra mano si stuzzicava i capezzoli.
L’amica spostò verso la spalliera del divano Pina che dolcemente, si abbandonava a lei. Poi inginocchiata gli sbottonò i jeans e lei l'aiutò nell'operazione lasciandosi sfilare da dosso l'inutile indumento seguito dalle eleganti mutandine di pizzo che le avevo regalato. Questo mi convinse che forse mia moglie avesse organizzato bene lo svolgimento della serata.
Ora era Daniela che affondava la testa tra le cosce di mia moglie.
Una spettacolo immaginato tante volte ma a cui mai avevo assistito.
La mia signora tutta nuda, semi distesa sul divano a gambe larghe mentre l'amica, le donava piacere, affondando la sua lingua nella fica.
Non resistendo più e cercando di fare meno rumore possibile, mi aprii i pantaloni e tirai fuori il mio uccello che era duro come il marmo. Lentamente, in silenzio, facevo scorrere la mia mano lungo l'asta godendomi quel meraviglioso spettacolo fatto di culi e tette, lingue e fiche calde, profumo di donna e di sesso.
L'amica, sicuramente più esperta, fece distendere bene mia moglie sul divano e si posizionò con le gambe divaricate sulla sua faccia per permetterle di farsi leccare mentre anche lei si tuffò sul suo sesso. Un 69 da paura.... Dio che belle che erano! Le sentivo godere e ansimare, Le tette di mia moglie a stretto contatto con il corpo dell'altra e le gambe spalancate per permetterle di affondare il più possibile dentro di lei. Alla fine godettero! L'una nella bocca dell'altra fra squittii e sospiri. Si ricomposero mettendosi a sedere, di fronte a me che mi stavo segando! Entrambe avevano una mano sulla passera dell'altra e delicatamente si accarezzavano a vicenda, appagate dall'orgasmo appena ricevuto.
"Ti abbiamo fatto vedere un bello spettacolo" disse Daniela ammiccando mia moglie che annuì. "Adesso facci vedere tu cosa sei capace di fare. Fammi vedere come ti masturbi. Mi piace guardare un uomo che schizza davanti a me".
Io avevo la cappella gonfia e violacea che spuntava dalla mia mano e aumentando ritmo iniziai a masturbarmi fino a schizzare fiotti di sperma di fronte ai loro visi.
Fu davvero una liberazione.
L'amica mi sorrise, baciò in bocca nuovamente mia moglie e poi mi disse:
"Ora che ci siamo conosciuti, la prossima volta che vengo a trovarvi, se Pinù è d’accordo facciamo partecipare anche te, ok?"