Negli ultimi giorni la campagna elettorale riguardante la destra italiana è stata disastrosa ma a dire il vero la cosa comincia già da diverse settimane. Da Michetti che scappa dai confronti e si carica comici, fascisti e complottisti nelle sue liste, a Bernardo che gira armato, la nostra destra ci offre uno spettacolo indecente per un paese moderno ed avanzato come il nostro.
Il clou è arrivato di recente. Salvini il giustiziere della notte andava a fare le ronde per cercare spacciatori e non si accorgeva che lo teneva a fianco, Luca Morisi, l'artefice della Bestia social il cui odio riversato per gli anni è ormai presente in parte della popolazione perché risvegliato da questa orrenda macchina di propaganda. Mentre Meloni, che mai ha preso distanze dal fascismo (come anche fece Fini dalla sua An da cui discende FdI), ora non può che prendere atto che ci sono fascisti dichiarati nel suo partito, come emerso dal servizio di Fanpage, e il suo non prenderne le distanze la rende connivente con questo sistema.
Il punto è uno solo: cosa succede alla destra italiana? Perché si comporta così? Perché viaggia così vicina all'orlo del democraticamente consentito se non ne è già fuori?
L'Italia è il paese dei partiti, ce ne sono tantissimi. Credo che, al momento, quelli che orbitano nel centrosinistra siano gli unici a cui è possibile donare il proprio voto. C'è un recinto democratico e uno eversivo e la destra sceglie di stare nel secondo.
Oggi e domani si terranno le elezioni e queste inchieste aiuteranno la popolazione a capire chi sono i veri traditori del popolo, ma non basta. Serve una mobilitazione collettiva. C'è gente scoraggiata che non va più a votare. Dobbiamo tutti infondere coraggio e speranza a queste persone e lottare tutti insieme per il campo democratico, sociale, progressista contro quello neofascista e maligno della destra e dei liberali che la supportano.
Da queste elezioni si dovrà poi fare tesoro e proseguire per tutte quelle future, soprattutto regionali e nazionali. Il destino non è segnato, ce lo costruiamo noi stessi. In bocca al lupo a tutti.
Il clou è arrivato di recente. Salvini il giustiziere della notte andava a fare le ronde per cercare spacciatori e non si accorgeva che lo teneva a fianco, Luca Morisi, l'artefice della Bestia social il cui odio riversato per gli anni è ormai presente in parte della popolazione perché risvegliato da questa orrenda macchina di propaganda. Mentre Meloni, che mai ha preso distanze dal fascismo (come anche fece Fini dalla sua An da cui discende FdI), ora non può che prendere atto che ci sono fascisti dichiarati nel suo partito, come emerso dal servizio di Fanpage, e il suo non prenderne le distanze la rende connivente con questo sistema.
Il punto è uno solo: cosa succede alla destra italiana? Perché si comporta così? Perché viaggia così vicina all'orlo del democraticamente consentito se non ne è già fuori?
L'Italia è il paese dei partiti, ce ne sono tantissimi. Credo che, al momento, quelli che orbitano nel centrosinistra siano gli unici a cui è possibile donare il proprio voto. C'è un recinto democratico e uno eversivo e la destra sceglie di stare nel secondo.
Oggi e domani si terranno le elezioni e queste inchieste aiuteranno la popolazione a capire chi sono i veri traditori del popolo, ma non basta. Serve una mobilitazione collettiva. C'è gente scoraggiata che non va più a votare. Dobbiamo tutti infondere coraggio e speranza a queste persone e lottare tutti insieme per il campo democratico, sociale, progressista contro quello neofascista e maligno della destra e dei liberali che la supportano.
Da queste elezioni si dovrà poi fare tesoro e proseguire per tutte quelle future, soprattutto regionali e nazionali. Il destino non è segnato, ce lo costruiamo noi stessi. In bocca al lupo a tutti.