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<blockquote data-quote="alfredoa" data-source="post: 18762822" data-attributes="member: 323404"><p>PARTE 3</p><p></p><p>I giorni successivi alla scelta della nostra meta estiva furono molto frenetici per me (almeno mentalmente).</p><p>Mancavano ancora quasi due mesi alla nostra vacanza, ma volevo essere sicuro che ogni più piccola tappa del nostro viaggio sarebbe stata perfetta e ovviamente il miei migliori alleati erano i vari siti e blog scritti da persone che quel viaggio l'avevano già fatto. </p><p></p><p>Per ovvi motivi non chiedetti più nulla alla nostra coppia di amici, dal momento che come potrete immaginare un buon 50% delle mie richerche si concentravano su attività che sicuramente loro (o almeno lei) non avrebbero approvato. </p><p></p><p>In meno di un paio di settimane, consultandomi con la mia lei, tirammo fuori un programmino niente male che ci avrebbe portato ad esplorare la maggior parte della Croazia e della Serbia, con una sosta in Istria di qualche giorno sulla via del ritorno per rilassarci completamente prima di rincasare.</p><p></p><p>Quella parte finale soprattutto era molto interessante per me, dal momento che il campeggio che avevamo scelto era uno dei tanti campeggi FKK che pullulavano in quelle zone. </p><p>Avremmo vissuto per la prima volta un'esperienza naturista totale, non limitata a parti di un albergo o in una sauna. C'era anche una spiaggia poco distante dal campeggio che prometteva molto bene a sentire altri forumisti, ma di questo non ne avevo voluto ancora parlare con la mia lei.</p><p></p><p>Una volta completato il nostro piano fu il momento di pensare al desiderio della mia compagna di arrivare preparati alla vacanza, che a quanto pareva era più collegato alla sua preoccupazione di non mostrare segni del costume inestetici in quelle spiagge. </p><p></p><p>Era ormai Giugno inoltrato quando recuperai la mia famosa lista e scorrendola mi accorsi che la mia mentalità era notevolmente cambiata da quando l'avevo stilata. Alcuni posti che ai tempi avevo ritenuto davvero azzardati ora mi sembravano molto più fattibili ed ero quasi sicuro che anche la mia ragazza la pensasse così. </p><p></p><p>Partii quindi dal presupposto che a prescindere dall'ambiente che avremmo trovato quello che serviva alla mia lei era un posto in cui stare nuda a prendere il sole. </p><p>La spiaggetta che avevo individuato vicino a casa mi ispirava molto per la comodità nel raggiungerla, ma gli avvertimenti sui possibili guardoni mi frenevano ancora un po', non tanto per il fatto che guardassero (per carità, ormai quella cosa era stata ampiamente superata) ma per la possibilità di incappare in situazioni spiacevoli. Trovai quindi almeno una alternativa da presentare a chi avrebbe preso la scelta finale, una delle poche spiagge italiane storicamente naturiste in Italia che si trovava ad un solo cambio di treno dalla più vicina città sul mare raggiungibile da dove abitivamo.</p><p></p><p>La sera presentai alla mia lei il dubbio che avevo, ma come ormai solito quando si parlava di questi temi, le sue idee mi sorpresero.</p><p>-Manca ancora più di un mese alla partenza- rispose- sicuramente un solo pomeriggio a prendere il sole non mi basta. Proviamole tutte e due no? Prima una e poi l'altra, così non dobbiamo neanche scegliere. E visto che domani è già sabato e non mi va di fare le cose di fretta, direi di iniziare da quella vicina a noi! Va bene?-.</p><p></p><p>Non mi aspettavo proprio di dovermi denudare già il giorno seguente e preso alla sprovvista acconsentii pensarci troppo.</p><p></p><p>La mattina seguente partimmo non troppo di buon’ora, una breve sosta al supermercato per prendere qualcosa da mangiare al sacco ed eccoci al parcheggio di cui avevo letto in internet, da cui un sentiero di avrebbe portato in quella famigerata spiaggetta sul fiume.</p><p></p><p>Il terreno era piuttosto accidentato e il sentiero da un certo punto in poi si era fatto sempre più selvatico, tanto che un paio di volte la mia ragazza chiese se fossi così sicuro che era la strada giusta. Eravamo arrivati a quasi mezz’ora di camminata ed anche io iniziavo ormai a dubitarne quando all’improvviso dopo una curva la vegetazione sparì all’improvviso, lasciando spazio ad una spiaggia piuttosto piccola ma molto affascinante. </p><p></p><p>Nonostante fosse già quasi ora di pranzo la frequentazione del posto era ancora piuttosto ridotta. Sul lato sinisto da dove eravamo sbucati v’erano al massimo una decina di persone, tutti uomini, intenti a godersi i raggi del sole. Sul lato destro invece, un po’ più roccioso e meno accogliente, si potevano scorgere un’altra decina di persone, ma fra queste vi erano sicuramente almeno due o tre coppie, a giudicare dalla forme dei corpi. Addirittura, all’estremità della spiaggia, si poteva scorgere una donna sola. </p><p></p><p>Tutti erano seminudi e le poche zone del corpo che erano coperte lo erano solo per motivi pratici, di sicuro non per pudicizia. </p><p>-Cosa ne dici?- domandai curioso, sottovoce- non è poi così male, anche se sento qualche occhiata di troppo...-.</p><p>-Sì, non è male tutto sommato. E per le occhiate pazienza, mi avevi preparato al peggio ma non mi sembra poi così drammatica la situazione. E per di più- proseguì la mia lei, facendo un cenno alla parte sinistra della spiaggetta- secondo me tanti lì non sono neanche troppo interessati a quello che ho da offrire-.</p><p>-Beh, ora che me lo fai notare...- risposi, osservando che effettivamernte su quel lato almeno metà degli uomini sembravano essere lì in coppia. </p><p></p><p>Posizionammo gli asciugamani poco lontano dalla fine del sentiero, leggermente a destra in modo da rispettare la divisione naturale che a quanto pare si era creata. In men che non si dica e senza pensarci due volte vidi la mia ragazza spogliarsi di ogni cosa che aveva indosso, mostrando come ormai suo solito una cura perfetta delle zone normalmente più nascoste.</p><p></p><p>Seguii rapidamente il suo esempio, non senza sentirmi un po’ osservato da un lato della spiaggia (forse era solo una mia paturnia mentale, chi lo sa) e mi sdraiai con lei. </p><p></p><p>Prendere il sole in quel modo era davvero un’altra cosa. La mattinata scorreva rapidamente e dopo esserci spalmati la crema solare a vicenda con la giusta dose di malizia, ci eravamo dedicati alla lettura. Mangiato il nostro pranzo al sacco provammo anche ad immergerci nel fiume, ma l’acqua era davvero troppo fredda per i miei gusti e solo la mia ragazza riusci ad entrare con tutto il corpo. </p><p></p><p>Fu quello il primo momento in cui sentii un incrociarsi di sguardi che poco si addicevano al normale sprito naturista, e con mia grande sorpresa tanti di quegli sguardi che indugiavano sulla mia ragazza che nuotava senza pensieri venivano anche dalla parte più insospettabile della spiaggia. </p><p>Sicuramente anche lei lo notò e tornati alle nostre salviette si avvolse con molto cura il corpo per asciugarsi, dando meno spettacolo di quanto la gente orami si aspettava dopo quel bagno. </p><p></p><p>Fu mentre la mia lei stava dormendo ed io ero nel bel mezzo di un capitolo molto interessante che successe una cosa che mai avrei potuto prevedere in quella giornata. </p><p>Un ragazzo solo, piuttosto nella norma in quanto ad aspetto fisico, stava infatti emergendo dal boschetto e per un breve istante i nostri sguardi sorpresi si incrociarono. Nessuno dei poteva più fare finta di nulla ora e con fare rassegnato iniziò a dirigersi verso di noi, probabilmente solo per non risultare maleducato. </p><p></p><p>Cercando di apparire il più possibile naturale, ignorando la posizione indecente che la mia ragazza aveva assunto con le gambe mentre dormiva, salutai il nuovo arrivato: -Ciao Lorenzo, che sorpresa! Non mi aspettavo proprio di trovarti qua!-.</p><p>Lorenzo era una vecchia conoscenza risalente alle scuole superiori, molto famoso all’epoca nel nostro istituto in quanto giravano insistenti voci sulla sua omosessualità, cosa che a lui a quanto pare infastidiva fino ad un certo punto. </p><p>Vederlo lì non fu per niente una sorpresa per me quindi, ma lui continuava ad avere un aria piuttosto imbarazzata. Immaginando i motivi della sua difficoltà, il mio primo pensiero fu di metterlo a suo agio trasferendo l’imbarazzo da lui alla mia lei. </p><p></p><p>Con un gentile leggero colpo sul sedere la invitai a svegliarsi e a salutare il nuovo arrivato. Presa così alla sprovvista mente dormiva, la sua prima reazione fu di coprirsi con la parte del telo libera, ma ben presto si ricordò dove fosse e non ci fece più caso. </p><p>Dissipato l’imbarazzo iniziale e dopo qualche chiacchera Lorenzo decise di stabilirsi accanto a noi. In fondo alle superiori eravamo sempre andati più che d’accordo, molte nostre idee erano simili ed era stato solo un caso che le nostre vite si fossero così allontanate negli ultimi anni.</p><p></p><p>Anche la mia ragazza pareva apprezzare la sua compagnia e la nudità non creava assolutamente alcun problema. Mano a mano che la confidenza degli anni perduti si stava ristabilendo, gli argomenti si fecero sempre più piccanti, fino ad arrivare al vero motivo della sua presenza su quella spiaggia. </p><p></p><p>-Ma davvero non lo sapevate? Questo è uno dei ritrovi gay più famosi della nostra zona, almeno in estate- disse Lorenzo sorpreso ad un certo punto. </p><p>Fu la mia lei a rispondere: -Non ne avevamo proprio idea guarda, noi stavamo solo cercando un posto dove abbronzarci un po’ senza costume! Ma ha senso immagino per voi uomini, in un posto così potete capire meglio al primo sguardo se l’altro ha quello che cercate o meno...- disse ammiccante, spostando lo sguardo in mezzo alle gambe del mio vecchio amico.</p><p></p><p>- Già- fece lui, senza alcun imbarazzo- è come un grande negozio di salsicce, poi quando hai scelto vai nelle frasche dietro alla spiaggia e concludi come preferisci-.</p><p>Date le nostre bocche splancate per lo stupore, il nostro amico si sentii in dovere di darci qualche spiegazione in più: -Ok, dalle vostre facce immagino non sapeste neanche questo. Ma non preoccupatevi, sono tutti molto discreti ed educati. In più lo scorrere del fiume copre qualsiasi rumore molesto, quindi potete stare tranquillamente qui a prendere il sole senza essere disturbati-. </p><p></p><p>Ma il discorso non voleva essere chiuso così rapidamente dalla mia lei a quanto pare. </p><p>-Cioè, tu mi vuoi dire che appena dietro quegli alberi ci sono uomini che se lo stanno succhiando a vicenda e così via? A cui non fa niente essere visti da altri e dare spettacolo?</p><p>- Eh no cara, non solo uomini. A volte mi è capitato di vedere donne con i loro maritini entrare lì dentro e anche loro sanno dare degli ottimi spettacoli, pur non essendo il mio genere preferito- fece Lorenzo. </p><p></p><p>L’interesse della mia dolce metà a questo tema era davvero palese, quasi sfacciato. E sicuramente non volevo perdermi questa occasione per assecondarlo. Con un tono sinceramente incuriosito chiesi al mio amico se per caso non si potesse dare un’occhiata, senza disturbare ne partecipare ovviamente.</p><p>- Non vedo il problema se volete fare un po’ i guardoni, anzi- rispose convinto- in fondo chi entra lì dentro lo fa anche per essere guardato. Certo magari ora non è il massimo, con questo caldo non ci sarà molto da vedere, ma appena l’aria si rinfresca sarò felice di farvi da guida!-.</p><p></p><p>Io e la mia lei ci guardammo un secondo negli occhi a vicenda per verificare che entrambi fossimo sulla stessa lunghezza d’onda, e fu quasi contemporanemente che uscì un OK convinto dalle nostre bocche.</p><p></p><p>CONTINUA...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="alfredoa, post: 18762822, member: 323404"] PARTE 3 I giorni successivi alla scelta della nostra meta estiva furono molto frenetici per me (almeno mentalmente). Mancavano ancora quasi due mesi alla nostra vacanza, ma volevo essere sicuro che ogni più piccola tappa del nostro viaggio sarebbe stata perfetta e ovviamente il miei migliori alleati erano i vari siti e blog scritti da persone che quel viaggio l'avevano già fatto. Per ovvi motivi non chiedetti più nulla alla nostra coppia di amici, dal momento che come potrete immaginare un buon 50% delle mie richerche si concentravano su attività che sicuramente loro (o almeno lei) non avrebbero approvato. In meno di un paio di settimane, consultandomi con la mia lei, tirammo fuori un programmino niente male che ci avrebbe portato ad esplorare la maggior parte della Croazia e della Serbia, con una sosta in Istria di qualche giorno sulla via del ritorno per rilassarci completamente prima di rincasare. Quella parte finale soprattutto era molto interessante per me, dal momento che il campeggio che avevamo scelto era uno dei tanti campeggi FKK che pullulavano in quelle zone. Avremmo vissuto per la prima volta un'esperienza naturista totale, non limitata a parti di un albergo o in una sauna. C'era anche una spiaggia poco distante dal campeggio che prometteva molto bene a sentire altri forumisti, ma di questo non ne avevo voluto ancora parlare con la mia lei. Una volta completato il nostro piano fu il momento di pensare al desiderio della mia compagna di arrivare preparati alla vacanza, che a quanto pareva era più collegato alla sua preoccupazione di non mostrare segni del costume inestetici in quelle spiagge. Era ormai Giugno inoltrato quando recuperai la mia famosa lista e scorrendola mi accorsi che la mia mentalità era notevolmente cambiata da quando l'avevo stilata. Alcuni posti che ai tempi avevo ritenuto davvero azzardati ora mi sembravano molto più fattibili ed ero quasi sicuro che anche la mia ragazza la pensasse così. Partii quindi dal presupposto che a prescindere dall'ambiente che avremmo trovato quello che serviva alla mia lei era un posto in cui stare nuda a prendere il sole. La spiaggetta che avevo individuato vicino a casa mi ispirava molto per la comodità nel raggiungerla, ma gli avvertimenti sui possibili guardoni mi frenevano ancora un po', non tanto per il fatto che guardassero (per carità, ormai quella cosa era stata ampiamente superata) ma per la possibilità di incappare in situazioni spiacevoli. Trovai quindi almeno una alternativa da presentare a chi avrebbe preso la scelta finale, una delle poche spiagge italiane storicamente naturiste in Italia che si trovava ad un solo cambio di treno dalla più vicina città sul mare raggiungibile da dove abitivamo. La sera presentai alla mia lei il dubbio che avevo, ma come ormai solito quando si parlava di questi temi, le sue idee mi sorpresero. -Manca ancora più di un mese alla partenza- rispose- sicuramente un solo pomeriggio a prendere il sole non mi basta. Proviamole tutte e due no? Prima una e poi l'altra, così non dobbiamo neanche scegliere. E visto che domani è già sabato e non mi va di fare le cose di fretta, direi di iniziare da quella vicina a noi! Va bene?-. Non mi aspettavo proprio di dovermi denudare già il giorno seguente e preso alla sprovvista acconsentii pensarci troppo. La mattina seguente partimmo non troppo di buon’ora, una breve sosta al supermercato per prendere qualcosa da mangiare al sacco ed eccoci al parcheggio di cui avevo letto in internet, da cui un sentiero di avrebbe portato in quella famigerata spiaggetta sul fiume. Il terreno era piuttosto accidentato e il sentiero da un certo punto in poi si era fatto sempre più selvatico, tanto che un paio di volte la mia ragazza chiese se fossi così sicuro che era la strada giusta. Eravamo arrivati a quasi mezz’ora di camminata ed anche io iniziavo ormai a dubitarne quando all’improvviso dopo una curva la vegetazione sparì all’improvviso, lasciando spazio ad una spiaggia piuttosto piccola ma molto affascinante. Nonostante fosse già quasi ora di pranzo la frequentazione del posto era ancora piuttosto ridotta. Sul lato sinisto da dove eravamo sbucati v’erano al massimo una decina di persone, tutti uomini, intenti a godersi i raggi del sole. Sul lato destro invece, un po’ più roccioso e meno accogliente, si potevano scorgere un’altra decina di persone, ma fra queste vi erano sicuramente almeno due o tre coppie, a giudicare dalla forme dei corpi. Addirittura, all’estremità della spiaggia, si poteva scorgere una donna sola. Tutti erano seminudi e le poche zone del corpo che erano coperte lo erano solo per motivi pratici, di sicuro non per pudicizia. -Cosa ne dici?- domandai curioso, sottovoce- non è poi così male, anche se sento qualche occhiata di troppo...-. -Sì, non è male tutto sommato. E per le occhiate pazienza, mi avevi preparato al peggio ma non mi sembra poi così drammatica la situazione. E per di più- proseguì la mia lei, facendo un cenno alla parte sinistra della spiaggetta- secondo me tanti lì non sono neanche troppo interessati a quello che ho da offrire-. -Beh, ora che me lo fai notare...- risposi, osservando che effettivamernte su quel lato almeno metà degli uomini sembravano essere lì in coppia. Posizionammo gli asciugamani poco lontano dalla fine del sentiero, leggermente a destra in modo da rispettare la divisione naturale che a quanto pare si era creata. In men che non si dica e senza pensarci due volte vidi la mia ragazza spogliarsi di ogni cosa che aveva indosso, mostrando come ormai suo solito una cura perfetta delle zone normalmente più nascoste. Seguii rapidamente il suo esempio, non senza sentirmi un po’ osservato da un lato della spiaggia (forse era solo una mia paturnia mentale, chi lo sa) e mi sdraiai con lei. Prendere il sole in quel modo era davvero un’altra cosa. La mattinata scorreva rapidamente e dopo esserci spalmati la crema solare a vicenda con la giusta dose di malizia, ci eravamo dedicati alla lettura. Mangiato il nostro pranzo al sacco provammo anche ad immergerci nel fiume, ma l’acqua era davvero troppo fredda per i miei gusti e solo la mia ragazza riusci ad entrare con tutto il corpo. Fu quello il primo momento in cui sentii un incrociarsi di sguardi che poco si addicevano al normale sprito naturista, e con mia grande sorpresa tanti di quegli sguardi che indugiavano sulla mia ragazza che nuotava senza pensieri venivano anche dalla parte più insospettabile della spiaggia. Sicuramente anche lei lo notò e tornati alle nostre salviette si avvolse con molto cura il corpo per asciugarsi, dando meno spettacolo di quanto la gente orami si aspettava dopo quel bagno. Fu mentre la mia lei stava dormendo ed io ero nel bel mezzo di un capitolo molto interessante che successe una cosa che mai avrei potuto prevedere in quella giornata. Un ragazzo solo, piuttosto nella norma in quanto ad aspetto fisico, stava infatti emergendo dal boschetto e per un breve istante i nostri sguardi sorpresi si incrociarono. Nessuno dei poteva più fare finta di nulla ora e con fare rassegnato iniziò a dirigersi verso di noi, probabilmente solo per non risultare maleducato. Cercando di apparire il più possibile naturale, ignorando la posizione indecente che la mia ragazza aveva assunto con le gambe mentre dormiva, salutai il nuovo arrivato: -Ciao Lorenzo, che sorpresa! Non mi aspettavo proprio di trovarti qua!-. Lorenzo era una vecchia conoscenza risalente alle scuole superiori, molto famoso all’epoca nel nostro istituto in quanto giravano insistenti voci sulla sua omosessualità, cosa che a lui a quanto pare infastidiva fino ad un certo punto. Vederlo lì non fu per niente una sorpresa per me quindi, ma lui continuava ad avere un aria piuttosto imbarazzata. Immaginando i motivi della sua difficoltà, il mio primo pensiero fu di metterlo a suo agio trasferendo l’imbarazzo da lui alla mia lei. Con un gentile leggero colpo sul sedere la invitai a svegliarsi e a salutare il nuovo arrivato. Presa così alla sprovvista mente dormiva, la sua prima reazione fu di coprirsi con la parte del telo libera, ma ben presto si ricordò dove fosse e non ci fece più caso. Dissipato l’imbarazzo iniziale e dopo qualche chiacchera Lorenzo decise di stabilirsi accanto a noi. In fondo alle superiori eravamo sempre andati più che d’accordo, molte nostre idee erano simili ed era stato solo un caso che le nostre vite si fossero così allontanate negli ultimi anni. Anche la mia ragazza pareva apprezzare la sua compagnia e la nudità non creava assolutamente alcun problema. Mano a mano che la confidenza degli anni perduti si stava ristabilendo, gli argomenti si fecero sempre più piccanti, fino ad arrivare al vero motivo della sua presenza su quella spiaggia. -Ma davvero non lo sapevate? Questo è uno dei ritrovi gay più famosi della nostra zona, almeno in estate- disse Lorenzo sorpreso ad un certo punto. Fu la mia lei a rispondere: -Non ne avevamo proprio idea guarda, noi stavamo solo cercando un posto dove abbronzarci un po’ senza costume! Ma ha senso immagino per voi uomini, in un posto così potete capire meglio al primo sguardo se l’altro ha quello che cercate o meno...- disse ammiccante, spostando lo sguardo in mezzo alle gambe del mio vecchio amico. - Già- fece lui, senza alcun imbarazzo- è come un grande negozio di salsicce, poi quando hai scelto vai nelle frasche dietro alla spiaggia e concludi come preferisci-. Date le nostre bocche splancate per lo stupore, il nostro amico si sentii in dovere di darci qualche spiegazione in più: -Ok, dalle vostre facce immagino non sapeste neanche questo. Ma non preoccupatevi, sono tutti molto discreti ed educati. In più lo scorrere del fiume copre qualsiasi rumore molesto, quindi potete stare tranquillamente qui a prendere il sole senza essere disturbati-. Ma il discorso non voleva essere chiuso così rapidamente dalla mia lei a quanto pare. -Cioè, tu mi vuoi dire che appena dietro quegli alberi ci sono uomini che se lo stanno succhiando a vicenda e così via? A cui non fa niente essere visti da altri e dare spettacolo? - Eh no cara, non solo uomini. A volte mi è capitato di vedere donne con i loro maritini entrare lì dentro e anche loro sanno dare degli ottimi spettacoli, pur non essendo il mio genere preferito- fece Lorenzo. L’interesse della mia dolce metà a questo tema era davvero palese, quasi sfacciato. E sicuramente non volevo perdermi questa occasione per assecondarlo. Con un tono sinceramente incuriosito chiesi al mio amico se per caso non si potesse dare un’occhiata, senza disturbare ne partecipare ovviamente. - Non vedo il problema se volete fare un po’ i guardoni, anzi- rispose convinto- in fondo chi entra lì dentro lo fa anche per essere guardato. Certo magari ora non è il massimo, con questo caldo non ci sarà molto da vedere, ma appena l’aria si rinfresca sarò felice di farvi da guida!-. Io e la mia lei ci guardammo un secondo negli occhi a vicenda per verificare che entrambi fossimo sulla stessa lunghezza d’onda, e fu quasi contemporanemente che uscì un OK convinto dalle nostre bocche. CONTINUA... [/QUOTE]
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