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<blockquote data-quote="fsiperpipp" data-source="post: 2391339" data-attributes="member: 191767"><p><strong>La vacanza in Istria 1/2</strong></p><p></p><p>La vacanza in Istria 1/2</p><p></p><p><span style="font-size: 18px"><strong>La vacanza in Istria 1/2</strong>[ATTACH]2772915[/ATTACH]</span></p><p></p><p>(nella foto P in Istria)</p><p></p><p>Quell’anno io e P. lavoravamo alle tesi di laurea, per questo motivo non disponevamo che di pochi giorni per trascorrere le nostre vacanze.</p><p>Decidemmo di accettare l’invito di un’amica i cui genitori avevano posteggiato la roulotte per la stagione a Novigrad (Cittanova d’Istria). Il luogo lasciava a desiderare , lo si sapeva , ma la compagnia , delle più piacevoli, avrebbe compensato .</p><p>Partimmo un lunedì io , P. e Luca : era un nostro compagno di studi , un tipo simpatico , un po’ bloccato , perennemente alla ricerca di una ragazza riusciva a racimolare solo pacchi e pacchetti in sequenza .</p><p>Sul luogo trovammo il resto della compagnia (in tutto eravamo in sei) , avremmo trascorso insieme due giorni , poi loro sarebbero partiti e noi tre rimasti fino al lunedì successivo quando i genitori dell’amica ci avrebbero dato il cambio .</p><p>I primi due giorni volarono tra scherzi , chiacchierate sugli scogli e passeggiate , poi giovedì gli altri tre ci lasciarono a mezza giornata.</p><p>Si rischiava così di creare una situazione un po’ frustrante : o una vacanza compassata per rispettare Luca , o lui a reggerci il cero per i giorni rimanenti…..ma la mia fantasia e quella di P. evitarono elegantemente l’uno e l’altro.</p><p>Il giovedì pomeriggio P. ed Luca si recarono presto sugli scogli , io rimasi in veranda a leggere qualche pagina ancora (La Noia di Moravia , un bel libro secondo me). Quando li raggiunsi P. era sola , stesa sulla pancia , la mancanza del reggiseno nei paraggi mi fece pensare che avesse approfittato della partenza degli amici per “prendere il sole in topless” o più probabilmente per molestare un pò Luca</p><p>- Come va ? – le chiesi ,</p><p>- Bene , ma ora ho caldo e vado a bagnarmi – rispose .</p><p>Mentre lei si avvicinava all’acqua Luca ne usciva , si incrociarono e P. disse :</p><p>- Finalmente , pensavo di farti recuperare da un bagnino ! - .</p><p>Quando arrivò Luca capii cosa era successo , mi disse sottovoce steso sull’asciugamano :</p><p>- F. mi spiace , …sei un amico…..,….quando non c’eri P. mi ha fatto slacciare il reggiseno da dietro , …e poi mi ha chiesto di spalmarle la crema solare….-</p><p>- E tu cos’hai fatto –</p><p>- Le ho risposto che sarei andato prima a fare il bagno ,... ho temporeggiato fino ad ora -</p><p>Non so come mi trattenni dalle risa , comunque chiarii :</p><p>- Vedi , io e P. siamo una coppia di vedute abbastanza aperte , quello che è successo per noi non è un affronto…- . Luca non capiva bene , allora ribadii :</p><p>- Ciò che è conosciuto ed accettato da entrambi per noi non può essere tradimento . Anzi , fa parte del gioco , a volte ci piacciono le situazioni un po’ equivoche….-</p><p>Per lui , che non aveva avuto grandi esperienze era come parlare arabo .</p><p>Il pomeriggio passò veloce e così la sera , tra una chiacchiera e l’altra ; Luca dormì in una branda nella veranda per non disturbarci , in realtà era triste vederlo li solo come un cane .</p><p>La mattina successiva volò nel fare le spese ed il pomeriggio tutti e tre passammo il tempo a prendere il sole .</p><p>Ad un tratto P. si sedette sull’asciugamano e , sotto i nostri sguardi (io e L. eravamo ai lati) , si sfilò il reggiseno dicendo con un po’ di risentimento : - visto che non c’è collaborazione la crema solare oggi la spalmo da me ! – Forse Luca non capì che questa era l’unica soluzione per non emarginarlo , avesse chiesto di farlo a me lo avrebbe fatto sentire di troppo .</p><p>- Ma guarda un po’ – disse schernendolo – ti do l’opportunità di impratichirti e tu ti rifiuti….e si che non sono tutta da buttare…- diceva mentre sotto i nostri occhi si massaggiava lentamente seni e capezzoli , facendo scivolare le mani sulla crema: io percepivo oltre all’ironia anche un po’ di delusione femminile, solo il giorno precedente Luca l’aveva snobbata .</p><p>- Con le donne non sai mai , o ti buschi un ceffone o ti prendi del pirla . A posteriori hai sempre sbagliato e fanno le offese . – dissi a Luca</p><p>Il tramonto tingeva il cielo di un rosso particolare , lo seguimmo il sole dalla scogliera fino al suo scomparire , così fummo in ritardo per prepararci ad uscire , quella sera volevamo fare un salto a Parenzo .</p><p>Le docce del campeggio erano ancora affollate , ci disponemmo in coda su due file diverse presso le docce miste all’esterno dei bagni . Siccome la nostra fila progrediva più velocemente io e P. ci trovammo ad entrare in anticipo . Allora feci un cenno a Luca e gli dissi :</p><p>- Sbrigati , entra anche tu , così finiamo prima . -</p><p>Luca fece un passo fuori dalla fila , lo spazio si richiuse immediatamente e credo che ad un certo punto ci stesse ripensando , non fosse stato per la fila da rifare: comunque entrò e chiudemmo la porta della cabina alle sue spalle .</p><p>La cabina della doccia era larga , un po’ buia data l’ora e l’illuminazione (solo esterna) ; tutti e tre ci lavammo i capelli , poi dopo averli sciacquati richiusi il rubinetto e , nel silenzio , slacciai il reggiseno di P. e le tolsi gli slip .</p><p>I seni ed i glutei di P. , non abbronzati , sembravano fluorescenti e costringevano il mio sguardo e quello di Luca a seguirli nei movimenti :</p><p>- Vuoi vedere che con due uomini intorno oltre allo shampoo ora devo pensare anche al bagnoschiuma ? – disse P. con tono irriverente . Poi prese il flacone , ne versò un bel po’ sulla mano destra di Luca e sulla mia sinistra e ci intimò :</p><p>- ecco qui , metà a ciascuno , senza litigare ! - .</p><p>Poiché Luca era proprio duro di comprendonio puntualizzai :</p><p>- Dobbiamo tralasciare niente ? -</p><p>- Guai a voi , capito ? – rispose P. redarguendoci con l’indice e sorridendo .</p><p>Prima timidamente , poi sempre più sicure quattro mani e venti dita cominciarono ad esplorare , conoscere , invadere , premere , strofinare , massaggiare e penetrare ogni parte del suo corpo , ora con dolcezza , precisione e lentezza , ora con forza , foga ed irruenza .</p><p>Lei teneva le mani sopra la testa , in quell’atteggiamento d’invito che conoscevo, gonfiava il petto , sporgeva i bianchi glutei all’indietro, arcuava il busto , divaricava le gambe per assecondare le nostre mani e guidarle dove voleva .</p><p>Ad un certo punto , la ricordo come in una fotografia , era aggrappata alle manopole dei rubinetti , fronte al muro , ed aveva sollevato il ginocchio destro a lato , quasi fino alla spalla , con la punta del piede spinta armoniosamente verso il basso . Sembrava ripetere l’esercizio di una ballerina alla sbarra mentre le insaponavamo con una mano i seni sul davanti , con l’altra io e lui a turno i glutei e…...</p><p>Finalmente Luca si era sciolto, perso ogni controllo e ritegno le premeva e spremeva i seni , li fasciava con due mani alla base e li stringeva fino a farli sbocciare mentre scivolavano via insaponati , pizzicava e tirava i capezzoli con una mano , mentre con l’altra lavava l’aureola prima di un seno e poi dell’altro :</p><p>- Così va bene – diceva P. a labbra strette – non come ieri sulla spiaggia – evidentemente il rifiuto aveva lasciato qualche segno .</p><p>Luca era diventato una macchina , non mi vedeva , non si fermava più , da dietro e da davanti infilava infinite volte le mani tra l’inguine e le natiche di P. : sembrava che stesse dissetando il desiderio accumulato in anni di astinenza e carestia !</p><p>Non potendo però osservare da questa prospettiva quanto in profondità penetrasse con le sue dita insaponate le aperture di P. ne quante dita infilasse per volta controllavo passando la mia mano su quella di Luca incitandolo e spronandolo con il contatto ad osare di più .</p><p>P. ad ogni esplorazione reagiva sussurrando – Si , forza – o – Bene così – e rimaneva aggrappata , quasi in catene , occhi socchiusi , ai rubinetti della doccia .</p><p>In quel momento tutto sarebbe stato possibile , ma un provvidenziale orgasmo clitorideo culminò la situazione e la distese al tempo stesso .</p><p>Luca di questo non si accorse, naturalmente.</p><p>- Ora basta , altrimenti faremo tardi…..- disse P. che sciacquatasi il corpo , infilato l’accappatoio e strizzato il costume uscì dalla doccia per andare nella roulotte ad asciugare i suoi lunghi capelli , mentre io e Luca riprendevamo fiato .</p><p>- Non ci posso credere – disse Luca</p><p>- Perché ? siamo tre , non è forse meglio così ? – risposi .</p><p>- Se avessi una ragazza sarebbe solo per me -</p><p>- Certamente lo sarebbero la prima o la seconda , ma poi , dopo qualche esperienza e qualche anno passato assieme è bello anche cambiare musica , varcare i limiti sempre più lontani della trasgressione….- .</p><p>Da quella sera , fino alla fine della vacanza Luca non fece più seguire tentativi di approccio dopo un apprezzamento ad una ragazza , si concentrava molto più su P. ed il trio aveva trovato un’armonia insperata……</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="fsiperpipp, post: 2391339, member: 191767"] [b]La vacanza in Istria 1/2[/b] La vacanza in Istria 1/2 [SIZE=5][B]La vacanza in Istria 1/2[/B][ATTACH=CONFIG]2772915[/ATTACH][/SIZE] (nella foto P in Istria) Quell’anno io e P. lavoravamo alle tesi di laurea, per questo motivo non disponevamo che di pochi giorni per trascorrere le nostre vacanze. Decidemmo di accettare l’invito di un’amica i cui genitori avevano posteggiato la roulotte per la stagione a Novigrad (Cittanova d’Istria). Il luogo lasciava a desiderare , lo si sapeva , ma la compagnia , delle più piacevoli, avrebbe compensato . Partimmo un lunedì io , P. e Luca : era un nostro compagno di studi , un tipo simpatico , un po’ bloccato , perennemente alla ricerca di una ragazza riusciva a racimolare solo pacchi e pacchetti in sequenza . Sul luogo trovammo il resto della compagnia (in tutto eravamo in sei) , avremmo trascorso insieme due giorni , poi loro sarebbero partiti e noi tre rimasti fino al lunedì successivo quando i genitori dell’amica ci avrebbero dato il cambio . I primi due giorni volarono tra scherzi , chiacchierate sugli scogli e passeggiate , poi giovedì gli altri tre ci lasciarono a mezza giornata. Si rischiava così di creare una situazione un po’ frustrante : o una vacanza compassata per rispettare Luca , o lui a reggerci il cero per i giorni rimanenti…..ma la mia fantasia e quella di P. evitarono elegantemente l’uno e l’altro. Il giovedì pomeriggio P. ed Luca si recarono presto sugli scogli , io rimasi in veranda a leggere qualche pagina ancora (La Noia di Moravia , un bel libro secondo me). Quando li raggiunsi P. era sola , stesa sulla pancia , la mancanza del reggiseno nei paraggi mi fece pensare che avesse approfittato della partenza degli amici per “prendere il sole in topless” o più probabilmente per molestare un pò Luca - Come va ? – le chiesi , - Bene , ma ora ho caldo e vado a bagnarmi – rispose . Mentre lei si avvicinava all’acqua Luca ne usciva , si incrociarono e P. disse : - Finalmente , pensavo di farti recuperare da un bagnino ! - . Quando arrivò Luca capii cosa era successo , mi disse sottovoce steso sull’asciugamano : - F. mi spiace , …sei un amico…..,….quando non c’eri P. mi ha fatto slacciare il reggiseno da dietro , …e poi mi ha chiesto di spalmarle la crema solare….- - E tu cos’hai fatto – - Le ho risposto che sarei andato prima a fare il bagno ,... ho temporeggiato fino ad ora - Non so come mi trattenni dalle risa , comunque chiarii : - Vedi , io e P. siamo una coppia di vedute abbastanza aperte , quello che è successo per noi non è un affronto…- . Luca non capiva bene , allora ribadii : - Ciò che è conosciuto ed accettato da entrambi per noi non può essere tradimento . Anzi , fa parte del gioco , a volte ci piacciono le situazioni un po’ equivoche….- Per lui , che non aveva avuto grandi esperienze era come parlare arabo . Il pomeriggio passò veloce e così la sera , tra una chiacchiera e l’altra ; Luca dormì in una branda nella veranda per non disturbarci , in realtà era triste vederlo li solo come un cane . La mattina successiva volò nel fare le spese ed il pomeriggio tutti e tre passammo il tempo a prendere il sole . Ad un tratto P. si sedette sull’asciugamano e , sotto i nostri sguardi (io e L. eravamo ai lati) , si sfilò il reggiseno dicendo con un po’ di risentimento : - visto che non c’è collaborazione la crema solare oggi la spalmo da me ! – Forse Luca non capì che questa era l’unica soluzione per non emarginarlo , avesse chiesto di farlo a me lo avrebbe fatto sentire di troppo . - Ma guarda un po’ – disse schernendolo – ti do l’opportunità di impratichirti e tu ti rifiuti….e si che non sono tutta da buttare…- diceva mentre sotto i nostri occhi si massaggiava lentamente seni e capezzoli , facendo scivolare le mani sulla crema: io percepivo oltre all’ironia anche un po’ di delusione femminile, solo il giorno precedente Luca l’aveva snobbata . - Con le donne non sai mai , o ti buschi un ceffone o ti prendi del pirla . A posteriori hai sempre sbagliato e fanno le offese . – dissi a Luca Il tramonto tingeva il cielo di un rosso particolare , lo seguimmo il sole dalla scogliera fino al suo scomparire , così fummo in ritardo per prepararci ad uscire , quella sera volevamo fare un salto a Parenzo . Le docce del campeggio erano ancora affollate , ci disponemmo in coda su due file diverse presso le docce miste all’esterno dei bagni . Siccome la nostra fila progrediva più velocemente io e P. ci trovammo ad entrare in anticipo . Allora feci un cenno a Luca e gli dissi : - Sbrigati , entra anche tu , così finiamo prima . - Luca fece un passo fuori dalla fila , lo spazio si richiuse immediatamente e credo che ad un certo punto ci stesse ripensando , non fosse stato per la fila da rifare: comunque entrò e chiudemmo la porta della cabina alle sue spalle . La cabina della doccia era larga , un po’ buia data l’ora e l’illuminazione (solo esterna) ; tutti e tre ci lavammo i capelli , poi dopo averli sciacquati richiusi il rubinetto e , nel silenzio , slacciai il reggiseno di P. e le tolsi gli slip . I seni ed i glutei di P. , non abbronzati , sembravano fluorescenti e costringevano il mio sguardo e quello di Luca a seguirli nei movimenti : - Vuoi vedere che con due uomini intorno oltre allo shampoo ora devo pensare anche al bagnoschiuma ? – disse P. con tono irriverente . Poi prese il flacone , ne versò un bel po’ sulla mano destra di Luca e sulla mia sinistra e ci intimò : - ecco qui , metà a ciascuno , senza litigare ! - . Poiché Luca era proprio duro di comprendonio puntualizzai : - Dobbiamo tralasciare niente ? - - Guai a voi , capito ? – rispose P. redarguendoci con l’indice e sorridendo . Prima timidamente , poi sempre più sicure quattro mani e venti dita cominciarono ad esplorare , conoscere , invadere , premere , strofinare , massaggiare e penetrare ogni parte del suo corpo , ora con dolcezza , precisione e lentezza , ora con forza , foga ed irruenza . Lei teneva le mani sopra la testa , in quell’atteggiamento d’invito che conoscevo, gonfiava il petto , sporgeva i bianchi glutei all’indietro, arcuava il busto , divaricava le gambe per assecondare le nostre mani e guidarle dove voleva . Ad un certo punto , la ricordo come in una fotografia , era aggrappata alle manopole dei rubinetti , fronte al muro , ed aveva sollevato il ginocchio destro a lato , quasi fino alla spalla , con la punta del piede spinta armoniosamente verso il basso . Sembrava ripetere l’esercizio di una ballerina alla sbarra mentre le insaponavamo con una mano i seni sul davanti , con l’altra io e lui a turno i glutei e…... Finalmente Luca si era sciolto, perso ogni controllo e ritegno le premeva e spremeva i seni , li fasciava con due mani alla base e li stringeva fino a farli sbocciare mentre scivolavano via insaponati , pizzicava e tirava i capezzoli con una mano , mentre con l’altra lavava l’aureola prima di un seno e poi dell’altro : - Così va bene – diceva P. a labbra strette – non come ieri sulla spiaggia – evidentemente il rifiuto aveva lasciato qualche segno . Luca era diventato una macchina , non mi vedeva , non si fermava più , da dietro e da davanti infilava infinite volte le mani tra l’inguine e le natiche di P. : sembrava che stesse dissetando il desiderio accumulato in anni di astinenza e carestia ! Non potendo però osservare da questa prospettiva quanto in profondità penetrasse con le sue dita insaponate le aperture di P. ne quante dita infilasse per volta controllavo passando la mia mano su quella di Luca incitandolo e spronandolo con il contatto ad osare di più . P. ad ogni esplorazione reagiva sussurrando – Si , forza – o – Bene così – e rimaneva aggrappata , quasi in catene , occhi socchiusi , ai rubinetti della doccia . In quel momento tutto sarebbe stato possibile , ma un provvidenziale orgasmo clitorideo culminò la situazione e la distese al tempo stesso . Luca di questo non si accorse, naturalmente. - Ora basta , altrimenti faremo tardi…..- disse P. che sciacquatasi il corpo , infilato l’accappatoio e strizzato il costume uscì dalla doccia per andare nella roulotte ad asciugare i suoi lunghi capelli , mentre io e Luca riprendevamo fiato . - Non ci posso credere – disse Luca - Perché ? siamo tre , non è forse meglio così ? – risposi . - Se avessi una ragazza sarebbe solo per me - - Certamente lo sarebbero la prima o la seconda , ma poi , dopo qualche esperienza e qualche anno passato assieme è bello anche cambiare musica , varcare i limiti sempre più lontani della trasgressione….- . Da quella sera , fino alla fine della vacanza Luca non fece più seguire tentativi di approccio dopo un apprezzamento ad una ragazza , si concentrava molto più su P. ed il trio aveva trovato un’armonia insperata…… [/QUOTE]
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