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<blockquote data-quote="ballerino" data-source="post: 17149404" data-attributes="member: 134156"><p>E allora successe che la serata in discoteca lei venne con un vestitino nero, non troppo fasciante ma con una profonda scollatura dietro e una treccia molto curata, dettagli che adoro. In pista fu un susseguirsi di sguardi, di richiami "Dai balla con noi", cose solite. </p><p>Ci ritrovammo vicino al bar e le offrii un drink: "Alla vacanza che ricomincia" le dissi, chiacchierammo un po' in disparte si confidò che le cose non andavano mica bene, che lui era geloso, troppo, che non la faceva vestire come voleva, che aveva da ridire su tutto", insomma grossi guai in paradiso.</p><p>Finito il drink tornammo in pista e fu come se davvero la vacanza iniziasse. Lei ormai era più disinibita, pareva che i primi giorni fossero un lontano ricordo, i suoi compagni di bungalow ci lasciarono alla nostra privacy, per quanto paradossale in mezzo a mille corpi stretti di sconosciuti, ma non avevo occhi che per lei, per le sue curve, per come le muoveva e le mie mani apprezzavano. Apprezzò presto anche la mia bocca, un bacio lungo, appassionato, senza vergogna, pur dovendo mantenere un contegno.</p><p>Proprio per quello ci spostammo ben presto in una sorta di pineta che portava al mare, direttamente accanto alla disco. Lì, tra le fronde e le luci ancora visibili della sala da ballo, ci lasciammo ad effusioni davvero pornografiche,il desiderio troppo represso divampava sulle sue labbra che mi baciavano a fondo e le mie mani che non perdevano un cm del suo corpo. Non c'era tempo e modo per arrivare a quella che sarebbe stata la giusta conclusione per entrambi, ma alla mia iniziativa di accarezzarle tra le cosce trovandola bagnata di umori e sudore, lei rispose allo stesso modo. Ci masturbammo baciandoci, neanche una parola, parlavano solo gli ormoni, le nostre lingue e le nostre mani, ognuno voleva far godere l'altro e nulla più. Lei venne tra sospiri e gemiti, mordendomi una spalla e a quello non resistetti ed esplosi anche io, senza attenzione, sporcando anche quel vestito che tanto mi piaceva. </p><p>Ci ricomponemmo alla meglio, prima di tornare in villaggio ed ero certo anche io, la vacanza era ricominciata.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ballerino, post: 17149404, member: 134156"] E allora successe che la serata in discoteca lei venne con un vestitino nero, non troppo fasciante ma con una profonda scollatura dietro e una treccia molto curata, dettagli che adoro. In pista fu un susseguirsi di sguardi, di richiami "Dai balla con noi", cose solite. Ci ritrovammo vicino al bar e le offrii un drink: "Alla vacanza che ricomincia" le dissi, chiacchierammo un po' in disparte si confidò che le cose non andavano mica bene, che lui era geloso, troppo, che non la faceva vestire come voleva, che aveva da ridire su tutto", insomma grossi guai in paradiso. Finito il drink tornammo in pista e fu come se davvero la vacanza iniziasse. Lei ormai era più disinibita, pareva che i primi giorni fossero un lontano ricordo, i suoi compagni di bungalow ci lasciarono alla nostra privacy, per quanto paradossale in mezzo a mille corpi stretti di sconosciuti, ma non avevo occhi che per lei, per le sue curve, per come le muoveva e le mie mani apprezzavano. Apprezzò presto anche la mia bocca, un bacio lungo, appassionato, senza vergogna, pur dovendo mantenere un contegno. Proprio per quello ci spostammo ben presto in una sorta di pineta che portava al mare, direttamente accanto alla disco. Lì, tra le fronde e le luci ancora visibili della sala da ballo, ci lasciammo ad effusioni davvero pornografiche,il desiderio troppo represso divampava sulle sue labbra che mi baciavano a fondo e le mie mani che non perdevano un cm del suo corpo. Non c'era tempo e modo per arrivare a quella che sarebbe stata la giusta conclusione per entrambi, ma alla mia iniziativa di accarezzarle tra le cosce trovandola bagnata di umori e sudore, lei rispose allo stesso modo. Ci masturbammo baciandoci, neanche una parola, parlavano solo gli ormoni, le nostre lingue e le nostre mani, ognuno voleva far godere l'altro e nulla più. Lei venne tra sospiri e gemiti, mordendomi una spalla e a quello non resistetti ed esplosi anche io, senza attenzione, sporcando anche quel vestito che tanto mi piaceva. Ci ricomponemmo alla meglio, prima di tornare in villaggio ed ero certo anche io, la vacanza era ricominciata. [/QUOTE]
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