Roba da ricchi - nona parte
Qualche giorno fa mi è tornata in mente una scena vissuta durante il periodo deli primi lockdown. Una ragazza sulla trentina, forse qualcosa in più, bella e intelligente che con addosso solo autoreggenti ridotte a brandelli, cercava quasi a tentoni di raccattare scarpe e intimo. Camminava male, lo sperma sugli occhiali che doveva sempre indossare causa una forte miopia di certo non la aiutavano, poi come trovò le scarpe e si chinò per prenderle non potetti fare a meno di vedere come era oscenamente rosso e allargato il suo buco del culo che appariva sproporzionato rispetto al suo culo piccolo ma alto e sodo. Mi voltai e di fianco a me c'era Teo che si stava dando una pulita alle tracce di merda attaccate alla sue gamba. "Non è che questa volta abbiamo esagerato" gli sussurrai. Lui mi guardò, fece tipo le spallucce abbozzando un sorriso e poi dandomi una pacca se ne andò a farsi una doccia.
Da questo flash mi è venuta la convinzione che, visto il poco tempo che ho a disposizione per dedicarmi al racconto, forse sarebbe il caso di fare un salto temporale e arrivare al periodo della pandemia dove, degli oltre 2 milioni spesi che vi accennavo la scorsa volta, ne spendemmo circa 1,2 milioni senza contare tutti i soldi (tanti) che Davide sborsò di tasca sua. Posso essere abbastanza preciso con queste cifre visto che, dato il mio ruolo sostanzialmente di contabile, la quasi totalità dei pagamenti passò da me.
Ora vi faccio una domanda. Vi siete mai chiesto perché diverse volte abbiamo sentito di sportivi, attori, politici o altri personaggi potenti, che non avrebbero difficoltà a rimorchiare belle ragazze, che sono stati beccati con delle prostitute? Pensate a Hugh Grant che fu arrestato con una prostitua, non di certo bellissima, quando al suo fanco aveva una super topa come Elizabeth Hurley. I motivi sono diversi. Per prima cosa c'è il desiderio (molto comune) di fare qualcosa che la tua compagna/moglie si rifiuta di fare. Avere amanti "normali" per loro è molto pericoloso visto il pericolo di mettersi nei guai con le loro stesse mani. Mantenere un'amante poi a volte è molto più costoso di andare con le escort.
Poi c'è il timore di possibili denunce: accusare di molestie un vip può dare visibilità mediatica e magari la speranza di poter ottenere del denaro. Non fraintendetemi, non voglio ASSOLUTAMENTE dire che tutte le accuse spesso siano inventate o sminuire questa autentica onta per il genere maschile. Però molti ricchi non vogliono correre il rischio di incontrare una furbetta che li possa mettere nei guai. Poi c'è il fatto che spesso soprattutto tra gli sportivi, ci sia la voglia di fare cose di
gruppo. Pensate a quei calciatori che facevano orgie con la ex pornostar Leo Di Leo, non di certo una bellezza ma molto porca.
Detto questo vi voglio riportare indietro a quando a inizio marzo 2020 scoppiò la pandemia. Di colpo ci ritrovammo tutti dentro casa non capendo bene cosa stesse succedendo. Ormai ero completamente dentro le dinamiche del circolo ricoprendo anche lavori di contabilità per la fondazione di Davide. Grazie a questo potevo comunque muovermi per necessità di lavoro vedendo anche il resto degli amici, limitati però alla cerchia più ristretta. Mia moglie quando scattò la zona rossa era dai suoi: le dissi che sarei andata a prenderla in qualche modo ma lei preferì restare insieme ai genitori molto preoccupata per tutta la situazione sanitaria.
Così io sostanzialmente mi trasferii quasi a vivere al circolo, le camere di certo non mancavano, così come fecero Teo e Davide visto che al vecchio porco venne subito in mente il modo per sfruttare a nostro favore la disgrazia della pandemia. Devo fare due premesse. La prima è che tempi prima per colpa di una ragazza che aveva dato la dritta, uno dei nostri ragazzi fu rapinato mentre aveva nello zaino molti soldi per pagare le ragazze che dovevano animare una festicciola. Da quel momento il contante abbiamo cercato di evitarlo. La seconda è che poche settimane prima del lockdown Davide e in parte Teo ricevettero un dividendo assai cospicuo.
In particolare Davide decise di mettere il malloppo tutto in un conto da dove facevamo partire i pagamenti. Ci ritrovammo così con le casso strapiene ma sostanzialmente soli nella struttura. Adesso pensate a quante attrici, attricette, ragazze immagine, personal trainer, pseudo-influencer, commesse, cameriere, madri di famiglia, studentesse che arrotondavano e chi più ne ha più ne metta, si ritrovarono di colpo chiuse in casa senza stipendio. Considerando che noi con il tempo avevamo creato una rete formidabile di "reclutatori" la parte più complicata fu trovare il modo di fare arrivare queste ragazze al circolo.
Ci inventammo così di tutto: consulenze di lavoro, attività di volontariato e mille altre diavolerie che poi vi andrò a dire più nel dettaglio. Iniziammo a far circolare la voce tramite i nostri reclutatori e ben presto ci ritrovammo sommersi (letteralmente) di disponiblità. Quando poi furono allentate le norme sugli spostamenti le ragazze in lista praticamente triplicarono. Noi offrivamo molti soldi però in cambio pretendavamo molto.
Con ogni ragazza parlavamo prima chiaramente da remoto e ci si accordava. Quando arrivavano al circolo dovevano presentare test negativo, poi firmare un foglio dove si certificava l'attività lavorativa per conto di una nostra società che era stata creata ad hoc. Vi faccio un esempio di un foglio standard da firmare. La signora x y il giorno tot ha girato un film per adulti concordando per questo e quello la ricezione di una cifra tot. Naturalmente non c'era nessun video vero, figuriamoci erano banditi anche i telefonini, e nel foglio era riportato per filo e per segno quello che avevano accettato di fare. Quindi se nel foglio non c'era scritto che la signora x y avrebbe fatto anal, noi il culo non glielo sfioravamo.
Spesso quando c'erano tante ragazze davamo dei breccialetti colorati così da sapere cosa si poteva fare con una e cosa no. Questo era un modo per evitare qualsiasi tipo di denuncia: sì ti abbiamo messo due cazzi nel culo ma è quello che avevamo pattuito. Quando finivamo, loro firmavano un altro foglio dove affermavano che tutto si era svolto stando a quanto previsto e io facevo partire il pagamento. A fronte di centinaia di ragazze grazie a questo sistema non abbiamo avuto mai nessun problema, tranne che in alcuni casi dove le ragazze lamentavano dei dolori a causa del sesso troppo spinto: in questo pensavamo noi a pagare ogni visita del caso.
Detto questo la cosa che più mi ha meravigliato è il fatto di come diverse ragazze, uscite letteralmente devastate dalla serata (anche se è più corretto dire giornata visto che si svolgevano spesso in pieno giorno), poi ci riscrivevano non per lamentarsi, ma per chiedere di poter essere richiamate. Spesso erano totalmente novizie a certe pratiche e a quel punto noi diverse volte abbiamo alzato l'asticella verso dei picchi inauditi di perversione.