Esperienza reale Storie normali di persone normali

darby86

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Buongiorno a tutti,

vi leggo ormai da qualche tempo ma non ho mai contributo in alcun modo al forum con dei commenti o dei racconti. Oggi, visto la giornata abbastanza tranquilla, ho deciso di scrivere qualche riga raccontandovi una storia accaduta di recente. Si tratta di una storia reale e premetto sin da subito che non si tratta di nulla di estremamente contorto o perverso. Nomi, età e località sono state modificate così come alcuni dettagli per evitare qualsiasi tipo di riconoscimento.

Dunque, con l’allentamento delle restrizioni io e la mia ragazza, con la quale sto assieme da diversi anni, abbiamo deciso di prenderci un week end per staccare dalla quotidianità decidendo di andare in una nota località turistica nel nord Italia. Abbiamo scelto di pernottare in un agriturismo completo di ogni confort: vasca idromassaggio, sauna, doccia, piscina e quant’altro.

La prima sera non è successo nulla, ci siamo rilassati nella vasca idromassaggio e in sauna. Ogni tanto mi perdevo guardando le sue forme e ammetto di aver avuto un’erezione abbastanza importante che lei ha subito notato chiedendo a cosa fosse dovuta. La mia risposta, molto semplice e diretta, era che l’erezione era colpa sua pensando che questo avrebbe portato ad un po' di azione ma invece nulla se non un sorrisetto malizioso sul suo viso.

Per darvi un’idea più chiara vi descrivo la mia ragazza. Capelli castano scuro, occhi marroni, una quarta di seno e un bel culo tondo. Non di certo una modella a causa di qualche chiletto di troppo ma vi assicuro che fa la sua porca figura! Vi fermo subito prima che chiediate: non invierò nessuna foto.

Arriviamo alla seconda sera.

Rientrati dalla cena ci sdraiamo subito a letto: iniziamo a baciarci e dopo pochi secondi le mie mani sono già sul suo culo. Le abbasso i pantaloni e le mutandine, la faccio stendere a pancia in giù e inizio a strusciarmi in boxer sul suo culo mentre le bacio il collo. Dopo di che mi abbasso, le faccio alzare un po' il sedere e inizio a leccarle la figa già bagnatissima. Lecco per qualche minuto per poi alzarmi e baciarla in bocca riprendendo a masturbala velocemente con due dita sino a farla venire.

Finiamo di spogliarci e lei inizia a farmi una sega per poi abbassarsi iniziando a leccarmi il cazzo e le palle, per poi cominciare a succhiare per bene. Nel frattempo, dalla porta finestra socchiusa che da sul balcone della camera si sentono le macchine entrare nel parcheggio proprio li di fronte, al che mi viene in mente una cosa: la sera prima quando ero sceso per recuperare un paio di cose in auto avevo notato che dal parcheggio era possibile vedere, non distintamente ma abbastanza chiaramente da capire i movimenti e solo da una certa distanza per una questione di prospettiva, quanto accadeva nella stanza: come immagino saprete nelle camere degli alberghi solitamente le finestre hanno due tende, una più chiara quasi trasparente e una scura e noi aveva tirato solo la prima delle due.

Quindi dopo il pompino mi sdraio con la testa in direzione della finestra, e lei monta sopra sedendosi sul mio cazzo. Inizia a muoversi lentamente e poi sempre più veloce dritta sulla schiena in maniera tale che io dal basso possa godermi le sue forme e le sue espressioni. Mentre mi godevo la vista dentro di me iniziavo a sperare che qualche macchina entrasse e riuscisse a vedere quanto stava accadendo nella stanza ed invece nulla.

Senza darmi per vinto e nella speranza che possa accadere qualcosa, la prendo e la metto a pecora con lo sguardo rivolto verso la finestra. La tengo per i fianchi e inizio a pomparla ad una velocità abbastanza normale quando finalmente entra un’auto ed i fari illuminano la stanza per qualche secondo. Sinceramente non so se sia visto qualcosa da fuori fatto sta che inizio a scoparla sempre più forte prendendola prima per i fianchi e poi per il seno. Non so se lei abbia intuito qualcosa fatto sta che mi dice “sei un porco”. Di solito non parliamo molto durante il sesso, ed io senza pensarci rispondo “e tu una troia”. Mi muovo ancora freneticamente per qualche minuto e nel mentre entra un altra auto, lei viene nuovamente ed alla fine quando è il mio turno lei si mette in ginocchio sul letto di profilo rispetto alla finestra e le vengo sulle tette. Terminato il rapporto sentiamo delle voci indistinte venire dal cortile sotto la camera.

Non so se lei abbia capito quali fossero le mie intenzioni e non sono nemmeno sicuro che qualcuno di quelli entrati nel parcheggio abbiamo visto qualcosa ma mi piace pensare di sì.

Se ci saranno altre occasioni e avrò il tempo non escludo di raccontare qualche altro episodio. Un saluto a tutti.
 
Bello, interessante, scritto bene. Speriamo di leggerti ancora.

Anche io ogni tanto, in albergo con mia moglie, avevo giocato un po a esibirla...
L'hai mai fatta uscire in corridoio tutta nuda per scommessa?
 
E' smpre bello leggere racconti di esperienze "normali" vissute da una coppia.
Grazie di averi resi partecipi della vostra serata
Comunque se lei ti ha detto "sei un porco" e ti ha lasciato fare......la cosa certo non le è dispiaciuta !!
 
Bello, interessante, scritto bene. Speriamo di leggerti ancora.

Anche io ogni tanto, in albergo con mia moglie, avevo giocato un po a esibirla...
L'hai mai fatta uscire in corridoio tutta nuda per scommessa?

No, non ho mai fatto una cosa del genere

E' smpre bello leggere racconti di esperienze "normali" vissute da una coppia.
Grazie di averi resi partecipi della vostra serata
Comunque se lei ti ha detto "sei un porco" e ti ha lasciato fare......la cosa certo non le è dispiaciuta !!

Credo di si. Credo abbia detto quelle parole proprio in riferimento alle mie intenzioni - qualche volta in passato (raramente) aveva usato quella espressione ma in situazioni del tutto normali - quindi non ne ho la certezza ma mi piace immaginare sia così!
 
potresti provare ad osare qualcosa in più quindi.
Sempre se ti va.....

L'idea di essere spiati/guardati mi è sempre piaciuta. In gioventù capitava spesso di andare a "passeggiare nei boschi" e di finire in luoghi appartati e di sentire le persone passare nelle stradine li vicine, così come farlo in auto in pieno giorno. Il rischio è eccitante ma non ci siamo mai spinti oltre e non ci sono mai stati contatti diretti con altre persone.
 
L'idea di essere spiati/guardati mi è sempre piaciuta. In gioventù capitava spesso di andare a "passeggiare nei boschi" e di finire in luoghi appartati e di sentire le persone passare nelle stradine li vicine, così come farlo in auto in pieno giorno. Il rischio è eccitante ma non ci siamo mai spinti oltre e non ci sono mai stati contatti diretti con altre persone.
Giusto cosi!
Un po di esibizionismo mette pepe. Di li a arrivare a coinvolgere altri ci passano un sacco di esperienze che merita fare prima, e soprattutto non bruciarsi le tappe.
Se anche a lei dovesse far piacere "esibirsi" un poco, puoi iniziare con alcuni clichè semplici.
- farla andare in giro senza intimo,
- usare dei giocattoli vibranti telecomandati mentre siete a spasso per farla eccitare,
- farlo in luoghi più o meno pubblici (parcheggi dei cinema sono l'ideale) o in giro in montagna nei boschi
- qualche episodio di nudismo in ferie al mare sicuramente può essere stimolante...

procedendo potete poi andare a visitare un privè... se vi va potete fare sesso senza essere disturbati ma stando sotto gli occhi dei presenti.. e via discorrendo.

Non rimandate o aspettate troppo che poi vi cala la voglia e ve ne pentite
 
bel racconto, se ti piace l'esibizionismo potresti provare a chiederle di osare di più e poi magari chissà si finisce a pubblicare foto/video su un certo forum :-D
 
Buongiorno a tutti, come state?

Riprendo in mano questa topic per raccontarvi alcuni episodi accaduti all'incirca due anni fa, prima del lockdown. I protagonisti di questa storia siamo io ed F, una ragazza che usciva nella mia stessa compagnia durante gli anni delle superiori e con la quale ci avevo provato diverse volte senza ottenere mai nulla.

Al termine delle superiori io conobbi la mia attuale ragazza e iniziai a cambiare compagnia di amicizie, F invece si trasferì a Roma per studiare decidendo poi di fermarsi nella capitale avendo poi trovato negli anni a venire un lavoro e un ragazzo con la quale dovrebbe sposarsi il prossimo anno.

Per caso, circa due anni, fa riprendemmo i contatti a partire da una stupida storia instagram che lei aveva postato e alla quale io avevo risposto con una battuta. Da lì iniziammo a parlare del più e del meno decidendo poi di scambiarci i numeri di telefono, che negli erano cambiati, e di sentirci su whatsapp.

Iniziamo a sentirci sempre più spesso, senza mai affrontare grossi argomenti o senza mai parlare di sesso o argomenti espliciti quando un pomeriggio F mi inviò una foto: lei seduta sulle scale con addosso una camicia bianca molto stretta e aperta sul seno con uno sguardo estremamente malizioso.

F è una ragazza bellissima: mora, occhi scuri, labbra carnose, magra, culo piccolino e una quarta di seno davvero meravigliosa. Inoltre da quanto avevo sentito dire da amici in comune anche molto porca, ma purtroppo non avevo avuto modo di provare con mano.

F: ti ricordi la sera di questa foto?
IO: no, eravamo assieme?
F: eravamo a casa di S -una nostra amica dei tempi delle superiori- per il suo compleanno
IO: veramente sexy ma non mi ricordo proprio, sicura che io c'ero quella sera?

Erano anni di alcool e fumo e di alcuni periodi ho dei ricordi confusi quindi forse io a quella festa c'era stato ma non avevo nessun ricordo.

F: si, c'eri. Comunque grazie per i complimenti, pensi sia ancora sexy?
Ed al messaggio F allega una nuova foto, più recente, di lei al mare in costume dove è impossibile non notare il suo corpo esplosivo e il costume che contiene a malapena le sue tette.
Io: certo che lo sei! Ma ora devo andare, ho un appuntamento, passa una buona giornata.

Non avevo nessuna appuntamento. Sinceramente non sapevo cosa fare, come rispondere o come gestire la cosa visto che ero impegnato e non volevo andare oltre. Fatto sta che guardai e riguardai la foto più volte durante il giorno e mi eccitai davvero tanto pensando a lei e alle sue forme.

Arriva il giorno dopo e le cose iniziano a farsi più esplicite. Riporto la conversazione per come me la ricordo.

F: buongiorno, come stai?
IO: bene, tu?
F: bene grazie, cosa hai fatto ieri sera?
IO: solite cose, cena, tv e poi a letto
F: a letto a dormire?
IO: Anche, si
F: cosa vuol dire anche?
IO: che mi sono messo a letto ma prima di dormire ho fatto altro!
F: hai letto un libro? ti sei tagliato le unghie dei piedi?
IO: nessuna delle due, semplicemente ho fatto altro
F: che cosa?
IO: devo per forza dirlo?
F: Si!
IO: ho scopato
F: e ci voleva tanto a dirlo? E mi hai pensato?
IO: e tu cosa hai fatto?
F: non cambiare argomento. Mi hai pensato?
IO: non te lo dico. Se dico di si ti esalti, se dico di no magari ci rimani male. Preferisco non rispondere
F: anche io ho scopato ieri sera e ti ho pensato per tutto il tempo. Quindi mi hai pensato?
IO: sei proprio curiosa. Comunque si, ti ho pensato
F: lo sapevo. E quando mi hai pensato?
IO: vuoi sapere troppe cose
F: come sei difficile... ti vergogni?
IO: no
F: e allora dimmelo, quando mi hai pensato?
IO: ok... quando l'ho messa a pecora ho immaginato che fossi tu
F: e l'hai scopata più forte immaginando che fossi io?
IO: si, molto più forte. E tu quando mi hai pensato?
F: mentre gli lo succhiavo e mentre lo cavalcavo, sempre

In quel momento mi venne il cazzo duro come non mai e volevo solo andarmene in bagno a farmi una sega ma ero in ufficio e non potevo fare nulla.

IO: chissà che bella visione, fortunato il tuo ragazzo
F: molto fortunato. L'ho fatto godere per bene ieri sera!
IO: non ho dubbi
F: te l'ha succhiato ieri sera?
IO: no, ieri no, ci siamo solo toccati e poi abbiamo scopato
F: che spreco, io te lo avrei succhiato. Ma non te lo succhia mai?
IO: certo che me lo succhia, ma ieri sera no
F: che spreco... ieri sera mi faceva male la bocca per quanto ho succhiato.
IO: ah... - rimasi senza parole, non capivo più nulla - lo hai succhiato e basta?
F: no. Gli ho fatto anche una spagnola tra le mie tette. Te invece? Raccontami
IO: raccontami? vuoi sapere i dettagli?
F: si. ed io ti racconto di me ieri sera
IO: va bene... siamo andati a letto, abbiamo iniziato a baciarci, poi ci siamo spogliati, toccati ed infine abbiamo scopato
F: voglio sapere come avete scopato
IO: prima lei sopra e poi a pecora
F: e dove sei venuto?
IO: sul culo. Ora devi dirmi tu però
F: ho indossato un completino sexy: reggiseno e perizoma nero. mi sono messa in ginocchio mentre lui era sul divano e gli ho slacciato i pantaloni e ho iniziato a segarlo mentre lo guardavo negli occhi. poi ho iniziato a leccarlo, partendo dalla palle e per tutta la lunghezza, giocando con la lingua sulla cappella e infine l'ho succhiato, prima piano e poi forte.
IO: chissà come godeva il tuo ragazzo
F: tantissimo, accompagnava la mia testa con la mano e mi diceva di continuare a succhiare. voi parlate mentre scopate?
IO: no, non molto
F: dovresti provare, è molto eccitante. Comunque poi ho tolto il reggiseno, gli ho sputato sul cazzo e ho iniziato a fargli una spagnola. Ho soffocato il suo cazzone tra le tette e ho iniziato a muovermi.
IO: cazzone?
F: si, ce l'ha grosso. Non riesco a prenderlo tutto in bocca. Comunque dopo la spagnola, mi sono messa a cavalcioni e l'ho scopato fino a farlo venire dentro di me

In quel momento, sinceramente non ci ho visto più, sono andato in bagno nonostante fossi in ufficio e mi sono fatto una sega.

F: scommetto che ti sei eccitato
IO: un pò si
F: e scommetto che sono più brava della tua ragazza a letto, o sul divano. Ovunque insomma
IO: sei sicuramente brava, più brava non lo so
F: si lo sono. Se fossi li, mi scoperesti?
IO: ora come ora si
F: e mi scoperesti come scopi lei? Sii sincero
IO: no. ti scoperei più forte di come scopo lei
F: e come mi scoperesti?
IO: ovunque, in ogni posizione

Venni copiosamente nel bagno dell'ufficio. Ma il mio cazzo restava duro e lei continuava a fare la porca come mai mi era capitato prima quindi continuai a segarmi.

F: sono piccolina, mi puoi scopare in ogni modo. e sono più leggera della tua ragazza quindi ti scoperei ancora più forte di come fa lei. potrei saltare sul tuo cazzo
IO: Minchia...
F: ce l'hai duro?
IO: si. Tu sei bagnata?
F: si. vai in bagno a segarti
IO: non posso, sono in ufficio

Mentii senza pensarci due volte. Aveva già ottenuto il potere su di me, provocandomi e continuando a paragonarsi alla mia ragazza e non volevo dargliela vita. Inoltre ero già venuto e mi era tornata un pò di lucidità.

IO: se vuoi che lo faccia, devi convincermi
F: va bene

Pochi istanti dopo mi invia una foto di lei dal collo in giù distesa sul letto. Si vedono i grossi seni nudi, le gambe rialzate e una mano dentro nelle mutandine.

IO: azz, che figa. Ma sei davvero tu?

Passa altri istanti e mi manda un altra foto, questa volta un selfie di lei in piedi nuda: si vedono le labbra, semi aperte e vogliose, le tette strette dal suo braccio e la sua figa liscia ed invitante.

F: ti ho convinto?
IO: si, ma non posso sono in ufficio. C'è un sacco di gente
F: e allora fa godere me. Me la leccheresti, vero?
IO: si - e iniziai a descriverle come gli avrei leccato la figa e anche il buco del culo e poi di come l'avrei scopata senza troppi complimenti
F: vengo

Dopo pochi secondi mi arriva un audio, dove si sente lei che geme fortissimo mentre si masturba. Il cazzo sussultava, nel frattempo mi segavo nel bagno ma mi resi conto di essere in bagno da troppo tempo quindi a malincuore uscii e mi rimisi alla scrivania.

F: è stato bello. mi spiace che non hai sborrato
IO: mi spiace anche a me, ma recupereremo la prossima volta
F: non so se ci sarà una prossima volta, forse è stato uno sbaglio
IO: hai ragione, un bello sbaglio però e comunque mi devi una sega, non siamo pari
F: su questo hai ragione ma non ci contare troppo, hai perso la tua occasione

Continuammo la conversazione ancora per poco e poi ci salutammo. Io tornato a casa mi segai furiosamente sulle sue foto e sul suo audio e poi cancellai la conversazione su whatassp. Solo dopo, come uno stupido, pensai che avrei potuto salvare quei file da qualche parte ma ormai era troppo tardi.

Io e F. ci sentimmo anche nei giorni successivi. Discutemmo di quanto era successo. Io mi sentivo in colpa nei confronti della mia ragazza e gli lo dissi, lei invece non sembrava tanto a disagio quanto me, fatto sta che iniziammo a sentirci sempre meno fino a non sentirci più.

L'ultima volta che l'ho sentita è stato per natale dello scorso anno, ci siamo scambiati gli auguri da allora più nulla.

Scusate la lungaggine
 
non so se mi sentirei in colpa per una pippa su delle foto.. alla fine non è propriamente tradimento.

Certo è che se la becchi a questa la devi smontare!
 
Ciao a tutti. Spero stiate tutti bene. Ritorno a scrivere su questo thread dopo diverso tempo in quanto recentemente è accaduta una cosa che non avrei mai pensato potesse succedere. Probabilmente me la sono cercata e alla fine, dopo tutto, va bene così.

Lavoro in un’azienda di circa 50 persone equamente distribuiti tra uomini e donne. Tra queste c’è una ragazza di circa 30 anni, quindi più piccola di me, con la quale c’è sempre stato un rapporto di amore e odio. Questa ragazza che chiameremo Sofia è molto magra, un bel viso, seno piccolo e un culo e delle gambe da urlo che lei mette in evidenza con mini gonne e collant. Sinceramente prima di quest’anno non avevo mai pensato a lei in quel senso ma tant’è.

Un giorno, a pranzo, assieme ad altri colleghi, non ricordo il perché e il per come, è iniziata una discussione su quale fossero le ragazze e i ragazzi più carini dell’ufficio. Io mi sono espresso molto candidamente dicendo che secondo Sofia era la seconda ragazza più carina dell’ufficio. Fino a qui tutto ok se non fosse che circa un ora dopo Sofia mi scrive un messaggio sull’app di messagistica dell’azienda e mi dice:

“Hai detto che sono la seconda più carina solo per cortesia”
“No, lo penso davvero. Anzi, sei più simpatica dell’altra ragazza quindi meriti il primo posto. E comunque tu non hai fatto la tua classifica. Ti sei tirata indietro”
“Non mi piace nessun in ufficio”
“Proprio nessuno?”
“I più affascinanti siete te e XXX (un altro ragazzo che lavoro affianco a me). Però non dire nulla a nessuno che qui i pettegolezzi girano velocemente”
“No, no, non dirò nulla”
“Sono seria”
“Va bene, promesso. Anzi, facciamo che ti dico anche io un segreto che non puoi rivelare, visto che ho una ragazza e siamo pari”
“Ok, qual è questo segreto?”
“Sei l’unica qui dentro che mi scoperei molto volentieri”

La conversazione è finita con le sue risate, non so se di apprezzamento o di imbarazzo, fatto sta che da quel giorno il rapporto è cambiato. Non in maniera plateale ma sottile. Quando camminiamo per andare a pranzo, le dico di andare davanti con lo scopo evidente di guardarle il culo e lei sorride. Oppure quando passa davanti al mio ufficio mi sorride e io faccio espressioni di apprezzamento.

Un giorno era più eccitante del solito: collant, stivali, gonna corta sopra il ginocchio grigio e un maglioncino. Torno a scriverle sull’app dell’azienda:

“Complimenti. Oggi sei proprio figa”
“Esagerato”
“No, serio. Quando passi di qui, cammina con calma così posso ammirarti per bene”

Una mezz’ora dopo la sento camminare a passo lento verso il mio ufficio, mi guarda e sorride. Io la guardo negli occhi e poi abbasso lo sguardo sulle sue gambe. La riguardo negli occhi e le faccio un segno di apprezzamento. Lei si gira e se va.

Poco dopo le scrivo di aver apprezzato anche quando si è girata.

In tutto questo è chiaro che la tipa mi fa girare la testa ma lei non ha mai mostrato un qualcosa nei miei confronti di così evidente. Quindi per evitare la figura del fesso smetto di farle i complimenti e di parlare come nelle conversazioni precedenti.

Una sera di febbraio usciamo con i colleghi a fare l’aperitivo. Non ci filiamo molto ma verso fine serata mi chiede se potevo accompagnarla a casa. Accetto senza secondi fini.

In auto parliamo del più e del meno e ogni tanto butto un occhio alle sue gambe, non so se lei nota o meno.

“Mi stai distraendo”
“Perché? Non sto facendo nulla”
“Infatti ma ogni volta che cambio marcio ho la forte tentazione di mettere la mano sulla tua gamba”
“Per fortuna che siamo quasi arrivati”

Infatti due minuti dopo siamo davanti a casa sua. Sono pronto a salutarla quando lei mi invita ad entrare per vedere l’appartamento, chiedendomi poi se volessi bere altro. Accetto. E questa volta qualche idea strana inizio a farmela.

Saliamo in casa, me la mostra e mi offre un bicchiere d’acqua. Faccio i complimenti per il posto.

Io sono seduto su una sgabello dell’isola lei è invece appoggiata al frigorifero, siamo a tipo 3 metri di distanza. Quando parlando del più e del meno mi chiede:

“Ma è vero quello che hai detto l’altra volta?”
“Quale altra volta? Dico un sacco di cose”
“Dai, lo sai a cosa mi riferisco”
“Sinceramente no. Di cosa parli?”
“E’ vero che mi scoperesti?”

Quest’ultima frase gli è uscita con la voce più bassa e subito dopo averla detta ha abbassato lo sguardo, penso imbarazzata.

“Si. Ti scoperei eccome. Non so se la cosa è reciproca però”
“Si”

A quel punto mi alzo, un po' titubante perché ho pur sempre una ragazza che amo, e mi avvicino a lei.

“Si cosa?”
“Si, anche io”
“Anche io cosa?”
“Anche io ti scoperei”

Inizio ad avere un’erezione. Non so se fare lo spavaldo buttandomi su di lei oppure se continuare su questa linea. Inoltre non sono nemmeno così sicuro di voler tradire la mia ragazza.

“Magari è come hai detto tu l’altra volta. Lo dici solo per cortesia quando in realtà non lo pensi”
“No, sono sincera. Magari tu lo dici tanto per”
“Puoi sempre sentire se è così”

Siamo uno di fronte all’altra. Lei non se lo fa ripetere e mette una mano su miei pantaloni. Il cazzo è duro e lei lo sente. Struscia la mano sui pantaloni. La sensazione è bella.

“Ora non hai dubbi. Però anche io devo assicurarmi che sia la verità”

Le metto le mani sui fianchi, mentre la sua è ancora sul mio cazzo, slaccio la gonna che le cade ai piedi e resta con i collant. Metto una mano dentro e cerco la sua figa. E’ fradicia.

Inizio a masturbarla mentre lei cerca di slacciare i jeans. La fermo, le prendo entrambe le mani e le porto sopra la sua testa, contro il muretto che divide il frigorifero dal resto della cucina. Inizio a masturbarla velocemente, lei geme sempre più forte e in tutto questo non ci diamo nemmeno un bacio. Voglio solo farla godere. Continuo credo per un paio di minuti finché non la sento emettere un gemito più forte e sento le sue gambe stringersi alla mia mano. Era venuta.

La figa era sicuramente e completamente depilata, toccando non avevo percepito nessun pelo. Lascio lentamente la sua figa, le lascio le mani e lei prontamente le rimette sul mio cazzo. Ero titubante, il danno era fatto, il senso di colpa nei confronti della mia ragazza già stava nascendo e forse lei lo aveva intuito.

Fatto sta, che per far cadere definitivamente le mie difese, si avvicina al mio orecchio e mi sussurra in maniera molto poco equivocabile di volermi succhiare il cazzo. Io resto immobile, le slaccia i pantaloni, li abbassa di poco e tira fuori il cazzo che inizia a segare lentamente.

Poco dopo si abbassa e inizia a succhiare avidamente. Forse il pompino più passionale che ho ricevuto da diverso tempo a questa parte. Sono completamente perso, cerco il muro per appoggiarmi, le gambe sono molli e la lascio fare. Lecca e succhia, sia il cazzo che le palle. Non posso resistere molto e glie lo dico.

Lei non cambia ritmo e nemmeno smette, continua a succhiare alla sua velocità senza fermarsi. Alla fine gli esplodo in bocca. Non venivo così tanto da parecchio tempo. Lei sembra apprezzare. Un po' di sperma gli cola dalle labbra e sembrava ancora più sexy di quanto non lo fosse mai stata tant’è che il cazzo non voleva scendere era ancora teso.

Lei si alza, non capisco se sputa nel lavandino o se si da solo una pulita. Fatto sta che io resto li fermo a guardarla con il cazzo di fuori ancora duro. Se ne accorge.

In quel momento ero solo eccitato. E tra tutte le cose che avrei voluto fare a lei, il pompino era l’ultima delle cose. Nei miei desideri, immaginavo di metterla a pecora e scoparla senza sosta. Immagino di scoparle il culo ma non sarei andato così oltre.

Mi avvicino a lei. Le metto le mani sul culo e lei nuovamente sul cazzo. Non ci diciamo nulla, lei mi sega mentre io tocco violentemente quel culo. Non so se osare e metterle un dito nel culo, alla fine rimando e mi sposto verso il divano. La prendo e la metto a pecora. Le abbasso i collant e le punto il cazzo verso la figa.

Avrei voluto scoparmela a pecora mentre io stavo in piedi ma avevo le gambe molli, soprattutto dopo l’orgasmo, per cui mi metto in ginocchio sul divano dietro di e lei finalmente mi godo lo spettacolo. Culo pazzesco, il più bello avuto tra le mani. Infilo il cazzo e inizio a scoparla forte, nella stanza si sentono solo i nostri gemiti e le palle che sbattono sul suo corpo. Pompo senza sosta, lei geme, credo sia venuta ancora, ma ero troppo preso da sbatterla che non ci ho fatto veramente caso. E visto che già che c’ero e che sembra apprezzare inizio a massaggiarle il buco del culo con il pollice. Lo stuzzico, fino a che non decido di infilare dentro l’indice e scoparle il culo così. Lei non dice nulla, anzi, sembra muoversi più forte anche lei. Impazzisco e non resisto più. Le chiedo se prende la pillola, mi dice di no. Tiro fuori il cazzo appena in tempo e le vengo un po' sul culo e un po' sulla figa.

Ci guardiamo, ci sorridiamo. Mi do una sistemata e me ne vado a casa.

Il giorno dopo ci vediamo al lavoro. La ammiro nuovamente, questa volta conscio di cosa c’è sotto quella gonna e quei collant. Lei sorride, io ricambio. Non so cosa fare. Non so se fare finta di nulla. La scopata è stata fantastica, il pompino anche e nella testa inizio a immaginarla sopra di me, cavalcarmi fino allo sfinimento. Un collega mi riporta alla realtà, mi distraggo e mi metto a lavorare.

Qualche ora dopo apro l’app, controllo i messaggi.

“Direi che ne è valsa la pena” dice lei con faccine sorridenti.
“Direi di si. Ho sognato quel culo per diverso tempo”
“Ho visto quanto lo hai apprezzato ahahah”

Sono passati diversi mesi e da allora non abbiamo più scopato ma continuiamo a stuzzicarci in ufficio con messaggi e sguardi. Lei quando passa davanti a me fa la sfilata, io la guardo, mi faccio venire il cazzo duro e torno a casa al pomeriggio per sfogarmi.

Qualche settimana dopo ho saputo che si è fatto anche un'altra collega. Sempre dopo un aperitivo. Non so hanno scopato o meno, ma so per certo che altri colleghi li hanno visti limonare nel parcheggio del bar.

La cosa mi ha fatto ingelosire e mi ha fatto ripensare che forse scoparla senza preservativo non è stata la migliore delle idee ma in quel momento non mi è entrato nemmeno nella testa. Lei non sa che io so di questo altro collega e gli ultimi aperitivi con i colleghi li ho evitati. Ci sono rimasto male, forse pensavo di essere speciale per lei.
 
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