Tentazione & Autocontrollo

rud1985

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Se vi aspettate un racconto porco, vera storia di sesso malato, un frutto di una perversa immaginazione beh, evitate di leggere questo racconto: vi deluderà.
Questa è, semplicemente, una raccolta di emozioni da me provate, che ho deciso di scrivere di getto stamani appena mi sono svegliato: dovevo sfogare con qualcuno quello che mi passava per la testa, e l'unico qualcuno al mondo con cui posso farlo è questo sito.

Buona lettura, non dite che non vi avevo avvertito.
;)


Tentazione & Autocontrollo.

Non è una domenica come un’altra, oggi.
Aspettavo da mesi questo giorno. Anzi, da anni. Forse da una vita.
Preparo la mia valigia con maniacale lentezza. Cuffie, dischi, raccoglitore dei CD, laptop.
Cosa manca? Non manca niente. Mah, mettiamo un cavo RCA in più, non sia mai…
È tardi. Devo muovermi, stanno venendo a prendermi.
Poso la puntina su un altro vinile, “questo è l’ultimo” penso… E questo disco? Lo amo. Non lo suono mai, non funziona in pista, e stasera sarà la serata più inadeguata per “farlo girare”. Ma sono troppo attratto dalle sue sonorità. Tentazione di portarlo con me. Tentazione.
È tardi.
Scendo in fretta le scale che dividono il mio piccolo studio dalla strada. Carico la borsa in macchina dei miei compagni di avventura, vita e viaggio.
Saluti, Sorrisi. Emozione.
Via, si parte.
Circa 300 km mi dividono dalla realizzazione di un piccolo sogno. C’è traffico. Sto scomodo sul sedile didietro, siamo in 5 in macchina. Penso a ciò che mi aspetterà: non è poi così preoccupante. Vado a fare quello che faccio tutti i giorni.
Non sono preoccupato, sono emozionato.
LEI sapeva quanto fosse importante per me questa data, sa quanto sono emozionato. Questo non è bastato a coinvolgerla. Come al solito.
Non è venuta, non le piace seguirmi nelle mie serate. Se suonassi la chitarra sarebbe come esser stato invitato a casa di Alex Britti, o ad aprire un concerto dei Lacuna Coil, invitato dal loro chitarrista. Magari, se suonassi la chitarra lei verrebbe, penso. Chissà.
Invece sono un DJ, metto i dischi, ed il più amato “collega” italiano mi ha invitato ad aprire la SUA serata, nel SUO locale. A 17 anni giravo l’Italia per sentirlo, ed ora lui ha chiamato me. A 20 ho trovato ho conosciuto LEI, proprio ad una sua serata. Ed ora, LEI, non c’è.
Sono deluso, non sorpreso.
Spesso penso che sia meglio, se non c’è: sono più libero di parlare con chi mi pare, non ho il pensiero di far annoiare qualcuno mentre mi apro in lunghe chiacchierate musicali con organizzatori e DJ. Sono libero, ma la rispetto al 100%. Autocontrollo.
Gli altri non sono come me, non i miei amici. Loro, le occasioni, se le cercano. Indipendentemente dal fatto di avere una compagna o no. Non è un comportamento che condivido, credo che nessuno sia obbligato a tenere una storia.
Per questo, forse, le loro donne non li abbandonano mai, neanche stasera.
Io non insisto, quando LEI non vuole venire. Non mi interesso alle altre, il mio lavoro è la musica, mentre il mio amore è LEI. Non cedo alle Tentazioni, può stare tranquilla, ho molto Autocontrollo; anche se, a volte, l’alcol può essere d’intralcio. Ma non è mai successo che cadessi in Tentazione, anche perché suono mediamente sempre nei soliti club, dove le persone mi conoscono, le donne mi conoscono, e talvolta conoscono anche lei. Riesco a rapportarmi con tutte apertamente, scherzo, magari provoco e mi faccio provocare, ma niente che superi mai nessun limite. Autocontrollo.
... E quel disco? È rimasto in studio. Ho resistito, non l’ho messo in valigia. È rimasto lì, sul quel Technichs, giradischi che è un po’ come un fratello per me. Sono riuscito a non portarmelo dietro. Autocontrollo.
Arriviamo, il viaggio è stato infinito. Guidare per me è rilassante, fare il passeggero devastante.
L’hotel che è stato prenotato per me e la mia compagnia è splendido, sarà a non più di 5 km dal locale. Tentazione.
In compagnia, sorseggiando degli squisiti vini locali, la cena vola. Arriva presto l’ora di cominciare, sono circa le 11 ed il locale è vuoto: sonorizzazione. Cuba Libre. Volume basso.
L’emozione svanisce piano piano, sono nei miei panni. Metto un disco che mi piace, sono felice.
Prime persone in arrivo, per fortuna. LEI non c’è, ci penso. Ci sono le ballerine, sono splendide. Mi salutano ammiccanti; ricambio, ma non le vedo. Autocontrollo.
La sala si sta riempiendo. Chiedo un Cuba Libre, attendo qualche minuto, non arriva. Lo chiedo nuovamente. Altro mixaggio, altro disco.


È per te il Cuba Libre?”
Uno dei sorrisi più belli di sempre me lo porge, salutandomi. I suoi occhi sono enormi, i suoi capelli bizzarri e provocanti, il suo viso sembra disegnato. I suoi denti sono leggermente distanziati l'uno dall'altro, caratteristica che mi ha sempre fatto impazzire, in una donna. La forma della sua bocca mi fa, per il tempo di un flash, immaginarci protagonisti di un film a luci rosse, Erotico. Rossetto acceso, sulle sue labbra enormi, gonfie. Provocanti. Tutto svanisce immediatamente, sono troppo preso da quello che sto facendo per farmi strane idee. Autocontrollo.
“Grazie”. Accenno un sorriso, credo. Mi volto nuovamente verso il mio mixer ed i miei giradischi.
Freddezza e distacco: non fanno parte di me, di solito, ma stavolta avevo preferito mantenere le distanze. Perché???! Autocontrollo.
Aumento il ritmo, i bpm salgono, la pista è completamente piena. Sudo, salto, mixo. Cuba Libre. LEI non c’è, ci penso.
Vedo la più vicina coppia di occhi sotto alla mia consolle, rimango gelato un attimo, mi stanno fissando. Mi sembra di conoscerli, chi è?!
Altro disco, il mio tempo sta per finire, sono quasi 3 ore che sto mettendo dischi. Focalizzo: sono gli occhi di poco tempo prima, quelli del Cuba Libre, quelli con cui sono stato distaccato, quasi maleducato. Sono sempre lì. Mi spiace e mi piace. Meglio così. Autocontrollo.
Nuovamente un vinile, siamo alla fine. Alzo lo sguardo, o meglio, lo abbasso. Oltre la consolle. Vedo due labbra, sono enormi, le fisso. Sembra una bocca venuta da lontano, ricorda paesi esotici, caraibici; Cuba Libre. Vedo la lingua passarvi sopra. La lingua? Non capisco, davvero? Metto a fuoco, alzo un po’ lo sguardo, gli occhi erano quelli. Quelli di prima, quelli del Cuba Libre, quelli con cui ero stato distaccato. Circa 1500 persone in quella stanza, ed io riuscivo a vedere soltanto quella bocca, quella lingua, quegli occhi. Mi stavano fissando in modo quasi imbarazzante. Mi stavano provocando, aiutati dalla bocca e dalla lingua. Tentazione, Tentazione, Tentazione.
Finisco il mio DJset. Sono soddisfatto, ho fatto del mio meglio. Il pubblico ha apprezzato e l’organizzazione si complimenta con me. Fuggo dalla consolle, come se qualcosa mi spaventasse a rimanere lì, ma senza rendermi conto cosa fosse.
Incontro un vecchio amico della zona, mi porta in ufficio, parliamo a lungo. La serata continua, intanto.
Cuba Libre.
Il mio amico se ne va, ma fortunatamente conosco un po’ di persone, all’interno dell’ufficio. Mi siedo sul divanetto, chiacchierando.
Complimenti, sei stato bravissimo”. Non ci faccio caso, sono preso dai miei amici, lì dentro. Ci ripenso, “cazzo non ho risposto”, mi giro. Quegli occhi, quella bocca. Tentazione.
Faccio finta di niente, come se la mia interlocutrice non fosse stato l’unico pensiero a distogliermi dalla musica nelle ultime 3 ore.
“Ciao, piacere.. ci conosciamo già?”
“Forse di vista”, mi risponde, sorridendo. Il suo sguardo fa di tutto per non nascondere una malizia criminale, il suo vestito è provocante, le sue calze a rete magnetizzano il mio sguardo sulle sue cosce formose. La sua scollatura attrae fisicamente i miei occhi verso il suo seno, che riesco quasi totalmente a vedere, fatta eccezione per i capezzoli, coperti da uno strato di tessuto talmente sottile da non nascondere la loro importante ed eretta presenza. I suoi tatuaggi sul braccio rendono insopportabilmente attraente anche una parte del corpo solitamente priva di significati erotici. Tentazione, Tentazione, Tentazione.
“Devi assolutamente darmi un tuo contatto, Facebook, MSN, Skype… cosa hai?”
“Non uso Facebook” rispondo. Lei si siede accanto a me. Non riesco a distogliere lo sguardo dalle sue cosce, dalle sue calze a rete, dallo spacco del suo vestito cortissimo. Gli altri presenti nella stanza, intanto, sono distanti anni luce da me. È come se non esistessero più.
Non penso, non ci riesco. Vedo solo quelle cosce, accanto ai miei jeans, quelle calze a rete.
“Quindi, come faccio a rintracciarti? Hai una mail, almeno?” mi chiede, senza mai distogliere i suoi occhi dai miei, senza mai spegnere quel sorriso che ha catalizzato la mia attenzione. Al termine della domanda, passa nuovamente la lingua sulle labbra. Provocazione. Tentazione, Tentazione, Tentazione, Tentazione, Tentazione.
Non potevo più sottrarmi “Certo, segnatela”, rispondo. Parliamo un po’. Tentazione & Autocontrollo.
“Hai suonato un disco che non sentivo da troppo tempo”, conosceva il titolo. Incredibile. Difficilmente suono dischi conosciuti, soprattutto a chi non fa il mio stesso mestiere. Lei lo conosceva. Sorpresa. Tentazione.
Nell’ambito di un discorso, le parlo di LEI, non nascondo il mio stato, non fa parte di me. Autocontrollo.
Le dico che conosco la sua zona, parliamo. Lingua sopra le labbra, sorrisi, malizia. Tentazione.
Parliamo, è divertente, ma soprattutto ha sempre stampata nel viso la faccia del sesso, la faccia della Tentazione. Tentazione & Autocontrollo.
Ogni tanto distacca le sue cosce una dall’altra, provoca; vede che il mio sguardo si posa lì, costantemente, e ne approfitta. Tentazione.
Si avvicina, siamo vicinissimi, parliamo.
Mi sento chiamare, non rispondo, non do considerazione, sono preso da quelle labbra, da quella cosce. Voglio quella lingua, è insopportabile il desiderio di toccarla. La sua scollatura è completamente sollevata dal petto, vedo i suoi capezzoli, sono enormi, le sue tette piccole ma pressoché perfette. Tentazione. Irresistibile tentazione.
Le sue cosce si aprono nuovamente, vedo il reggicalze, la Tentazione è alle stelle.
Davanti a me, l’amico che mi ha portato lì, con la sua macchina. Focalizzo la sua faccia, realizzo che era lui a chiamarmi. Autocontrollo.
“Cazzo andiamo, sta iniziando a suonare quello che ci ha invitato, e non ti si è più visto!”
Devo correre, devo salutarla. Subito. Autocontrollo & Tentazione.
La saluto, ha la mia e-mail. Prima che io possa alzarmi, si alza lei, e si gira verso di me, in piedi.
“Allora ci sentiamo….” Alzandosi solleva volutamente il vestito davanti ai miei occhi, dando le spalle al mio amico.
L’unica cosa che riesce a distogliere il mio sguardo dal suo ennesimo sorriso malizioso è la sua sua fica nuda davanti ai miei occhi. La vedo, la desidero fortemente, è a 10 centimetri dalla mia faccia e mi sta tentando. Appoggia il suo tacco sul divano, nel punto dove era seduta, accanto a me. Finge di sistemare la cavigliera dello stivale. Vedo lo splendore della sua fica, completamente liscia, anzi no. Un’opera d’arte sul pelo lo ha reso a forma di stellina.
Se ne va, sorridendo e girandosi un paio di volte verso di me, pietrificato sul divano. In preda alla Tentazione.
“Cazzo, c’è la mia ragazza, vuoi fare queste figure di merda?? Bevi meno, cazzo. Te la saresti portata in albergo eh, lo so che ti piaceva, era proprio il tuo tipo….” mi sfotte il mio amico, scendendo le scale. Tentazione.
Non rispondo.
Prima che finisca la serata, la incrocio nuovamente un paio di volte: la sua bocca mi sconvolge ed i suoi occhi continuano a tentare i miei,
Ad
Ogni
Loro
Cazzutissima
Intersezione.



La notte appena trascorsa, a distanza di un anno, ho sognato nuovamente La Tentazione, ed ho deciso di parlarne qui, usando la scrittura come Autocontrollo.
 
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cipolla65

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Non ho evitato di leggere e ho fatto bene. Hai trasmesso le emozioni anche a me...da spettatore quale sono. Complimenti, scrivi benissimo.
 
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rud1985

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... Finché dura :D
Oggi mi sono già ripreso dal rimbambimento di ieri :winner:

... Credo

L'autocontrollo l'hai avuto quando potevi fare qualcosa che hai deciso di non fare per tutto quello che hai e costruito. Ora c'e' la razionalità che usi per capire realmente cosa vuoi senza essere spinto da impulsi di vario tipo.

Di donne che fanno battere il cuore ne è pieno... basta solo non agire :)
 
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rud1985

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L'autocontrollo l'hai avuto quando potevi fare qualcosa che hai deciso di non fare per tutto quello che hai e costruito. Ora c'e' la razionalità che usi per capire realmente cosa vuoi senza essere spinto da impulsi di vario tipo.

Di donne che fanno battere il cuore ne è pieno... basta solo non agire :)

Nooo ma nel caso che ho raccontato di cuore non c'era niente, Boss! Proprio niente di niente 🤭
Il problema, lì, era un altra "C" :D
 
D

dolcevaly

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Re: Tentazione & Autocontrollo

allora sei in grado di non scrivere solo cavolate :D

bravo comunque! sia per il tuo modo di scrivere, sia per come ti sei comportato :) ;)
 

loscurosig

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un po' qui, un po' li!
Devo farti i miei complimenti. Ho letto diversi racconti ma li ho abbandonati tutti a metà perché troppo noiosi o scontati, il tuo mi ha appassionato fino alla fine. Faccio i miei complimenti anche al tuo autocontrollo. Bravo!
 
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rossi80m

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Ti devo fare i complimenti per il racconto e per l'autocontrollo, però ti confesso che io mi sarei comportato diversamente, la tentazione era troppo forte.....
 
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rud1985

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Svangopoli
Ti devo fare i complimenti per il racconto e per l'autocontrollo, però ti confesso che io mi sarei comportato diversamente, la tentazione era troppo forte.....

Beh, credo che il 95% degli uomini si sarebbe comportato diversamente.
Sinceramente sono più soddisfatto per l'autocontrollo, che deluso per essermi perso una (grande) trombata.
Credo che di fighe ne sia pieno il mondo e, se volessi scoparmele "tutte", non avrei dovuto prendere un impegno. I casi della vita, poi, possono provocare e portare scelte diverse da quelle che ho fatto fin'ora, ma non attualmente non è il caso mio.

Grazie a tutti i recenti apprezzamenti che hanno rispolverato questo racconto. :)
 

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