Esperienza reale Topless

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Topless

  • Estero

  • Italia, spiaggia isolata

  • Italia, ovunque e con chiunque


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Buon pomeriggio, il primo topless di mia moglie fu quando aveva 17 anni, logicamente non eravamo ancora sposati.
Eravamo andati al mare ad ostia con la compagnia, mi ricordo che poco dopo essere arrivati on spiaggia, io ed un mio amico siamo andati alla stazione per prendere altri amici, ritornati in spiaggia mi ritrovo che la mia futura moglie stava senza reggiseno, aveva emulato una nostra amica. Non gli dissi niente, ma dopo quando restammo soli ci fu una discussione molto accesa perché ero geloso di lei. Quell'anno ogni volta che andavamo al mare con gli amici si metteva in topless, ricordo che fu una estate abbastanza agitata. L'anno seguente non ricordo perché stavo facendo il militare. La gelosia mi passo, così potevo godermi mia moglie in topless. Nonostante che fosse abbastanza pudica al mare gli piaceva stare in topless. Gli anni sono passati, abbiamo avuto due figli, anche con loro non ha avuto problemi a stare in topless. Abbiamo abitato per una decina di anni in una località marina vicino Roma, lei non ha avuto mai problemi a stare in topless nonostante che nello stabilimento ci stavano vicini di casa e mie colleghi.
Per quanto riguarda da partire da casa lei usciva già senza reggiseno. Mi ricordo che un giorno siamo andati a comprare dei costumi nuovi, era domenica ed il centro commerciale era pieno, scelti un paio di costumi, con l'aiuto della commessa, andò al camerino per provarli, mia moglie si era portata con sé solo il pezzo di sotto, uscita dal camerino la commessa gli aveva portato i pezzi di sopra da provare, lei gli rispose che non serviva dato che non li adoperata, la commessa rimase un po spiazzata dalla risposta di mia moglie, al che mia moglie gli chiese se era troppo vecchia per non portarlo, ormai aveva poco meno di 50, la commessa imbarazzata non sapeva più cosa dire. All'uscita dal negozio mi chiese se fosse stato un po sfrontata, gli risposi che forse era rimasta un po sorpresa visto il suo capello brizzolato.
Santa subito!
 
La sua prima esperienza è stata in Croazia, poco più che ventenne, prima nostra vacanza da soli, quando il prioritario dell’appartamento nel quale alloggiavamo ci chiese se avessimo avuto voglia di andare a visitare la costa sul suo barchino. Si trattava di una barca con un motore con pochi cavalli e saremmo dovuti per forza stare fuori tutto il giorno per raggiungere le insenature più belle per prendere il sole e fare dei bagni memorabili. Eravamo arrivati da poco e la interazione della mia fidanzata sarebbe stata quella di creare una abbronzatura più uniforme possibile al suo meraviglioso corpo (alta 1 metri e 73, peso sotto i 50 chili e una quarta piena di seno). Non ne avevamo parlato, ma la circostanza di dover stare tutto il giorno nello spazio ristretto del barchino, a pochi centimetri di distanza, avrebbe potuto compromettere la possibilità di stare con le tette all’aria, cosa che lei non aveva ancora mai fatto, tanto meno davanti a conoscenti. A toglierci dall’imbarazzo fu proprio lui che poco dopo essere partiti ci chiese se avesse potuto togliersi lo slippino davanti a noi per stare più libero. Ci guardammo per un attimo e senza dover dire nulla annuimmo con il capo. La mia lei, vista la situazione creatasi, non ci mise due secondi a portare le due mani dietro alla schiena e a sganciare il reggiseno, liberando così le sue belle tettone all’aria e alla vista del nostro amico, rimanendo così per tutta la giornata. Fu un battesimo del fuoco bellissimo ed inaspettato, che ancora oggi ricordiamo con molto piacere. Superfluo dire che alla sera in camera seguirono i fuochi d’artificio.
 
Visto che mi avete chiesto con messaggi privati di saperne qualcosa di più, vi racconto anche quello che successe il giorno dopo nella caletta sotto casa. Avevamo capito che il proprietario dell’appartamento e sua moglie, che però non si era ancora presentata a noi in spiaggia, in quanto aveva dei turni di lavoro dalle 7.00 alle 14.00, più grandi di noi di qualche anno, erano dei libertini che amavano stare sempre nudi sugli scogli. Per noi era una novità assoluta, mai sperimentata, alla quale non ci mettemmo molto ad abituare. Io, facendo sport, in realtà ero abituato a mostrarmi nudo ai miei compagni nello spogliatoio, dopo le partite per la doccia, e non ci misi molto a togliere lo slippino per vivere le stesse sensazioni del proprietario dell’appartamento. La mia fidanzata invece non si era ancora decisa al grande salto del nudo integrale e continuava a indossare un perizoma che comunque poco toglieva all’immaginazione davanti e nulla dietro. Fortunata lei che poteva stare sdraiata, con le sue belle tettone a prendere colore al sole, tra due maschi completamente nudi. Passate da poco le 14.00 venne il momento dell’arrivo della moglie di ritorno dal lavoro, che fino a quel momento avevo visto solo vestita. Era una bella donna con i lineamenti tipicamente slavi, capelli lunghi biondi con occhi azzurri, alta poco meno di un metro e settanta, corporatura dalle forme generose, piacente. Un breve saluto e con pochi gesti si liberò di tutto quello che aveva addosso tuffandosi in acqua. Io non potei fare a meno di gustare lo spettacolo e la mia fidanzata tollerò qualche mia distrazione, senza mostrare apparente gelosia. Passammo così tutto il pomeriggio a chiacchierare, a fare conoscenza, gli uni vicini agli altri, con l’altra donna che di tanto in tanto si alzava presentandosi ritta in piedi davanti a me, seduto sull’asciugamano, gambe leggermente divaricate, con la sua farfalla ben depilata a pochi centimetri dal mio viso, restando a parlare in tale posizione per diversi minuti. Si trattava di esperienze nuove da vivere per noi e non so dire per quale magica combinazione chimica non ebbi mai problemi di erezione fuori controllo, viste le circostanze. Si stavano costruendo le basi per una vacanza memorabile e un’amicizia che ancora dura dopo tanti anni.
 
Visto che mi avete chiesto con messaggi privati di saperne qualcosa di più, vi racconto anche quello che successe il giorno dopo nella caletta sotto casa. Avevamo capito che il proprietario dell’appartamento e sua moglie, che però non si era ancora presentata a noi in spiaggia, in quanto aveva dei turni di lavoro dalle 7.00 alle 14.00, più grandi di noi di qualche anno, erano dei libertini che amavano stare sempre nudi sugli scogli. Per noi era una novità assoluta, mai sperimentata, alla quale non ci mettemmo molto ad abituare. Io, facendo sport, in realtà ero abituato a mostrarmi nudo ai miei compagni nello spogliatoio, dopo le partite per la doccia, e non ci misi molto a togliere lo slippino per vivere le stesse sensazioni del proprietario dell’appartamento. La mia fidanzata invece non si era ancora decisa al grande salto del nudo integrale e continuava a indossare un perizoma che comunque poco toglieva all’immaginazione davanti e nulla dietro. Fortunata lei che poteva stare sdraiata, con le sue belle tettone a prendere colore al sole, tra due maschi completamente nudi. Passate da poco le 14.00 venne il momento dell’arrivo della moglie di ritorno dal lavoro, che fino a quel momento avevo visto solo vestita. Era una bella donna con i lineamenti tipicamente slavi, capelli lunghi biondi con occhi azzurri, alta poco meno di un metro e settanta, corporatura dalle forme generose, piacente. Un breve saluto e con pochi gesti si liberò di tutto quello che aveva addosso tuffandosi in acqua. Io non potei fare a meno di gustare lo spettacolo e la mia fidanzata tollerò qualche mia distrazione, senza mostrare apparente gelosia. Passammo così tutto il pomeriggio a chiacchierare, a fare conoscenza, gli uni vicini agli altri, con l’altra donna che di tanto in tanto si alzava presentandosi ritta in piedi davanti a me, seduto sull’asciugamano, gambe leggermente divaricate, con la sua farfalla ben depilata a pochi centimetri dal mio viso, restando a parlare in tale posizione per diversi minuti. Si trattava di esperienze nuove da vivere per noi e non so dire per quale magica combinazione chimica non ebbi mai problemi di erezione fuori controllo, viste le circostanze. Si stavano costruendo le basi per una vacanza memorabile e un’amicizia che ancora dura dopo tanti anni.
La tua fidanzata riuscì poi a liberarsi anche del perizoma, per quanto fosse piccolo?
 
Visto che mi avete chiesto con messaggi privati di saperne qualcosa di più, vi racconto anche quello che successe il giorno dopo nella caletta sotto casa. Avevamo capito che il proprietario dell’appartamento e sua moglie, che però non si era ancora presentata a noi in spiaggia, in quanto aveva dei turni di lavoro dalle 7.00 alle 14.00, più grandi di noi di qualche anno, erano dei libertini che amavano stare sempre nudi sugli scogli. Per noi era una novità assoluta, mai sperimentata, alla quale non ci mettemmo molto ad abituare. Io, facendo sport, in realtà ero abituato a mostrarmi nudo ai miei compagni nello spogliatoio, dopo le partite per la doccia, e non ci misi molto a togliere lo slippino per vivere le stesse sensazioni del proprietario dell’appartamento. La mia fidanzata invece non si era ancora decisa al grande salto del nudo integrale e continuava a indossare un perizoma che comunque poco toglieva all’immaginazione davanti e nulla dietro. Fortunata lei che poteva stare sdraiata, con le sue belle tettone a prendere colore al sole, tra due maschi completamente nudi. Passate da poco le 14.00 venne il momento dell’arrivo della moglie di ritorno dal lavoro, che fino a quel momento avevo visto solo vestita. Era una bella donna con i lineamenti tipicamente slavi, capelli lunghi biondi con occhi azzurri, alta poco meno di un metro e settanta, corporatura dalle forme generose, piacente. Un breve saluto e con pochi gesti si liberò di tutto quello che aveva addosso tuffandosi in acqua. Io non potei fare a meno di gustare lo spettacolo e la mia fidanzata tollerò qualche mia distrazione, senza mostrare apparente gelosia. Passammo così tutto il pomeriggio a chiacchierare, a fare conoscenza, gli uni vicini agli altri, con l’altra donna che di tanto in tanto si alzava presentandosi ritta in piedi davanti a me, seduto sull’asciugamano, gambe leggermente divaricate, con la sua farfalla ben depilata a pochi centimetri dal mio viso, restando a parlare in tale posizione per diversi minuti. Si trattava di esperienze nuove da vivere per noi e non so dire per quale magica combinazione chimica non ebbi mai problemi di erezione fuori controllo, viste le circostanze. Si stavano costruendo le basi per una vacanza memorabile e un’amicizia che ancora dura dopo tanti anni.
Grande!!!
 
Mi rendo conto solo adesso che per descrivere le avventure ricche di dettagli di quei 15 giorni non basterebbe un libro, tante furono. Una cosa però mi lasciava perplesso. La mia fidanzata fino ad allora non era mai stata al mare da sola, perché i suoi piuttosto all’antica per mentalità non glielo avevano ancora mai consentito, vestiva in modo normale, poco appariscente. Non fu facile convincerli a lasciarla venire con me, da soli, dovendo ancora io conquistare la loro fiducia. Trovare invece nella valigia costumi piuttosto audaci, comprati a loro insaputa, faceva presagire intriganti situazioni. Dovevo capire se era una reazione alle giovanili restrizioni o se era una vena esibizionistica tutta sua, dettata dalla consapevolezza della sua avvenenza, sotto celata. Non sapevo se essere felice o geloso delle situazioni che stavamo vivendo. Lei prima di andare in spiaggia non portava neanche più nella borsa il reggiseno e quando andavamo al chioschetto per bere qualcosa si alzava dall’asciugamano e veniva così com’era, senza coprirsi, dilettando i presenti nell’incedere del ballonzolare delle sue belle tettone nude ormai completamente abbronzate. Stavo vivendo situazioni su situazioni ad alto tasso erotico, che pubblicamente riuscivo ancora a controllare. Io la spingevo ad alzare sempre di più l’asticella, ad esempio scattandole foto a seno nudo in ogni angolo della caletta, vicino a perfetti sconosciuti, che dimostravano di gradire.
Una cosa però mi turbava: cosa sarebbe successo, una volta rientrati dalla vacanza, tornando a frequentare le spiagge vicine in compagnia dei nostri abituali amici, che fino ad allora l’avevano sempre e solo vista con costumi interi?
 
Mi rendo conto solo adesso che per descrivere le avventure ricche di dettagli di quei 15 giorni non basterebbe un libro, tante furono. Una cosa però mi lasciava perplesso. La mia fidanzata fino ad allora non era mai stata al mare da sola, perché i suoi piuttosto all’antica per mentalità non glielo avevano ancora mai consentito, vestiva in modo normale, poco appariscente. Non fu facile convincerli a lasciarla venire con me, da soli, dovendo ancora io conquistare la loro fiducia. Trovare invece nella valigia costumi piuttosto audaci, comprati a loro insaputa, faceva presagire intriganti situazioni. Dovevo capire se era una reazione alle giovanili restrizioni o se era una vena esibizionistica tutta sua, dettata dalla consapevolezza della sua avvenenza, sotto celata. Non sapevo se essere felice o geloso delle situazioni che stavamo vivendo. Lei prima di andare in spiaggia non portava neanche più nella borsa il reggiseno e quando andavamo al chioschetto per bere qualcosa si alzava dall’asciugamano e veniva così com’era, senza coprirsi, dilettando i presenti nell’incedere del ballonzolare delle sue belle tettone nude ormai completamente abbronzate. Stavo vivendo situazioni su situazioni ad alto tasso erotico, che pubblicamente riuscivo ancora a controllare. Io la spingevo ad alzare sempre di più l’asticella, ad esempio scattandole foto a seno nudo in ogni angolo della caletta, vicino a perfetti sconosciuti, che dimostravano di gradire.
Una cosa però mi turbava: cosa sarebbe successo, una volta rientrati dalla vacanza, tornando a frequentare le spiagge vicine in compagnia dei nostri abituali amici, che fino ad allora l’avevano sempre e solo vista con costumi interi?
Non so ovviamente quale sia stata la risposta a questa tua domanda, ma se dovessi tirare ad indovinare direi "reazione alle giovanili restrizioni". E ho la sensazione che il turbamento può essere preludio a nuovi capitoli interessanti
 
Non so ovviamente quale sia stata la risposta a questa tua domanda, ma se dovessi tirare ad indovinare direi "reazione alle giovanili restrizioni". E ho la sensazione che il turbamento può essere preludio a nuovi capitoli interessanti
Sicuramente, ma anche del sano esibizionismo da parte sua, cosa che a me non dispiace. Il suo senso di libertà, al limite della spudoratezza, mi obbliga ogni tanto a frenarla. Ai Caraibi, alle Baleari, in Grecia ma anche in Italia abbiamo vissuto momenti davvero meravigliosi.
 
Sicuramente, ma anche del sano esibizionismo da parte sua, cosa che a me non dispiace. Il suo senso di libertà, al limite della spudoratezza, mi obbliga ogni tanto a frenarla. Ai Caraibi, alle Baleari, in Grecia ma anche in Italia abbiamo vissuto momenti davvero meravigliosi.
Bravo
 
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