Il momento che molti di voi aspettavano è arrivato. Dopo 3 capitoli quasi introduttivi qui si inizia con l’azione, come piace a noi. Alcuni, presumo la maggioranza, ha già visto nei topic ad ore quello che è effettivamente successo dopo. La domanda che quasi tutti fanno però è “come si è arrivati a questo?”.
In questo capitolo spero di spiegarvelo come meglio posso. Non sono uno scrittore e si vede, se c’è qualche docente di italiano noterà errori ed orrori vari; inoltre non è facile descrivere qualcosa che emotivamente ti ha travolto e fare in modo che chi legga riesca a provare le stesse sensazioni.
Questa che vi racconto quindi potrebbe essere la parte più difficile per me da scrivere (si lo so, lo scrissi anche per il capitolo precedente) e forse difficile per altri da capire. Ci provo, buona lettura!
Non ricordo il lasso di tempo che passò da quella capatina di Roberto in ufficio da Ilenia e l’uscita a 3 che facemmo in pieno giorno nel centro storico della nostra città. Potevano essere un mese o un mese e mezzo. Mi stavo fidando completamente della strategia di Roberto. La strategia era molto semplice e anche decisamente rischiosa. Un giocatore di carte la definirebbe “all-in”, o la va o la spacca. Niente mezze misura. Da una parte avevo un mio caro amico tremendamente attratto dalla mia ragazza, dall’altra la mia donna che forse cominciava a nutrire un interesse per il mio amico, in mezzo io con le mie parafilie nascoste. C’erano tutti gli ingredienti per un discreto macello. Ero molto teso quel giorno e dovevo sforzarmi di nasconderlo. Il motivo era molto semplice. C’era una più che discreta possibilità che quella sera sarei rimasto single. Come forse scrissi già nei primi capitoli, non sono proprio un pozzo di ottimismo. Mi fidavo di Roberto, ma allo stesso tempo, come tra l’altro gli confidai, credevo che la sua strategia fosse paragonabile al girare a fari spenti di notte a 200 km/h, c’era il grosso rischio di farsi male. Però il male già lo provavo, ormai ossessionato dalle visioni di loro due insieme che avevano minato i rapporti sessuali con Ilenia. Ogni volta che lo facevamo non riuscivo a staccarmi dalla testa l’immagine di Roberto al mio posto. Il risultato era una drastica riduzione della mia resistenza a letto che si rifletteva spesso con un’insoddisfazione sessuale da parte della mia morosa. Lei era piuttosto comprensiva, non mi fece mai pesare questa mia scarsa resistenza. Io nascondevo tutto dicendo frasi del tipo “Scusami tesoro ma sei troppo bella, non riesco a resisterti!” e a volte me la cavavo masturbandola con le mani però ecco, rispetto ai primi tempi era proprio tutta un'altra cosa.
Qualcuno si starà domandando: ma qual era la strategia di Roberto? Beh nulla di più “banale”, semplicemente svuotare il sacco e dire la verità. Come se fosse tutto semplice poi. Ma ecco perché eravamo in 3, Roberto era il mio pilastro, il mio supporto laddove io avrei tentennato. Non avevo avuto il coraggio di confidare le mie parafilie ad Ilenia perché la paura di perderla era tanta ma convinto dal buon compare avevo deciso di mettere tutte le carte in tavola. Lui mi aveva cercato di calmare nei giorni prima “Non la stiamo mica obbligando, gli diciamo che ci piacerebbe farlo ma se non se la sente non succede nulla, vedrai!”. Ci provava a calmarmi ma più si avvicinava il giorno x , più io avevo sensazioni negative e quasi di pentimento nell’aver messo su il tutto da mesi.
Arrivò il momento tanto atteso, mi ero arreso al mio destino e alle 18 di un calda sera autunnale, in pieno centro, in uno dei tanti bar presenti, ci incontriamo con Roberto. Non c’è molta gente in giro, non è una novità dalle mie parti. Prima ero passato a prendere Ilenia a casa sua e noto con piacere che si è truccata in maniera più “importante” rispetto al solito. È una cosa che le ho sempre rimproverato, si trucca poco. Quelle poche volte che lo fa penso sempre sia una gran bella topa, io la preferisco con un po’ di trucco. Avrebbe gradito pure Roberto. Sono quasi sicuro si fosse truccata per farsi bella davanti a lui. Poteva essere già un segnale positivo. Arriviamo al bar e quasi inaspettatamente troviamo già Roberto, anche lui curato abbastanza. Dico inaspettatamente perché la puntualità non era mai stata il suo forte, eppure il richiamo dell’ormone fa miracoli. Baci e abbracci, i soliti convenevoli, il barista che ci porta da bere. Solita discussione del più e del meno ma sono soprattutto loro due a parlarsi, io sono già spettatore. Ilenia è molto rilassata e sciolta e lui sembra essersene accorto. Forse proprio per quel motivo decide di calare l’asso e quasi sorprendendomi mi domanda
“Allora, parlo io o parli tu?”
Divento viola, rosso, rosso scuro... insomma sono travolto dall’imbarazzo più totale e faccio anche la figura del pirla perché letteralmente non riesco a dire nulla. Sopra la testa di Ilenia nel mentre quasi compare un grosso punto interrogativo. Roberto involontariamente mi ha messo subito in tremenda difficoltà e allora decide di far lui e si rivolge ad Ilenia.
“Ok parlo io cara, come forse avrai intuito io ti trovo decisamente interessante e anche se non sembra, sono molto imbarazzato nel dirtelo. Sono d’accordo già con Giuseppe, ci conosciamo da un bel pezzo e lui non sarebbe contrario se ci frequentassimo noi due... ecco l’ho detto!” in mezzo minuto aveva sintetizzato mesi di discussioni e fantasie. Una bomba lanciata subito, così, a bruciapelo.
Con stupore trovo il coraggio di confermare il tutto.
“Forse si noterà dalla mia faccia ma si, amore, la cosa non mi dispiacerebbe ecco!” ho quasi paura di guardarla in faccia ma devo farlo. La voce mi trema
Lei entra in un limbo, non sa se sia un enorme scherzo o cosa. È confusa e so che sta per diventare un fiume di domande. Il fatto che non ci abbia mandato affanculo, non si sia alzata e non sia andata via comunque è già un bel segnale. Comincia la sua replica con il più classico:
“Ma è uno scherzo vero?”
“No, non scherziamo cara.” È sempre Roberto che prende la situazione di petto con imbarazzo ma anche sicurezza che gli ho sempre invidiato.
Ilenia è quasi disturbata in quel momento dal mio silenzio; sono io il suo uomo e vuole risposte soprattutto da me.
Provo a risponderle in maniera sicura pure io:
“Nessuno scherzo, siamo qui perché io non sapevo come dirtelo” in realtà quasi non mi sente, sembro un bimbo che ha rubato la marmellata e viene scoperto e cerca di uscirne al meglio che può.
Lei è molto imbarazzata, siamo in tre e siamo tutti in profondo imbarazzo. Ma lei è anche molto confusa perché non si aspettava minimamente una situazione del genere. Un tir di novità sconvolgenti l’ha appena travolta. L’amico del suo ragazzo le si è praticamente proposto davanti al suo stesso ragazzo che approva il tutto. Insomma una cosa simile sfido chiunque a reggerla, soprattutto una donna.
Cerca conferme Ilenia e fa domande, molto banali, semplicemente crede di non aver capito bene, forse vuole non aver capito bene.
Roberto è quello che cerca di spiegarglielo in maniera semplice, concisa e diretta.
“Sono fortemente attratto da te fisicamente e non volendo mancare di rispetto ad un mio caro amico, gliel’ho confidato a lui!” gli disse “E abbiamo pensato fosse meglio lo sapessi pure tu!”
“E quindi, che dovrei fare io scusate?” rispose lei quasi infastidita. Quell’atteggiamento mi fece sprofondare nel pessimismo più nero così intervenni e dissi
“Lasciamo perdere, sapevo fosse un errore, nessuno vuole obbligarti, era solo per divertirci ma non credo stia andando bene!”
Roberto quasi si mise le mani in faccia sconsolato.
“No, non lasciamo perdere!” disse Ilenia che ora sembrava incazzata “Devi dirmi cosa hai in testa!” rivolgendosi a me.
Mi sentivo all’angolo, Roberto in quel momento non poteva farci nulla, era una questione tra me e lei.
“Da un po’ di tempo non faccio che immaginarti a letto con Roberto! Ecco cosa ho in testa!” Boom, altro missile terra aria dritto nella sua testa. È sconsolata perché letteralmente non sa più chi ha di fronte. Io ormai non ho più scheletri da nascondere, stanno tutti fuori dall’armadio e danzano beati.
Lei invece si assenta mentalmente per un istante che sembra lungo un’eternità. Mi ci sto giocando la relazione più stabile e duratura della mia vita in quei momenti. Ritorna tra noi Roberto e aggiunge:
“Guarda, come ha detto prima Peppe, non sentirti obbligata, è solo per divertirci, noi volevamo solo farti sapere questo ma se non ti va non succede nulla eh?!” noto che ha allungato una mano su quella di Ilenia e gliela stringe delicatamente “Non voglio rovinare la vostra relazione, ci mancherebbe e non c’è coinvolgimento sentimentale”
Ilenia ascolta e nel mentre termina anche il suo brainstorming personale. È ancora confusa
“Quindi, mi state chiedendo di tradire lui per te, giusto?” rivolgendosi a Roberto.
“Non lo chiamerei tradimento, come ti ho detto non c’è coinvolgimento sentimentale. Te la faccio breve, io sono attratto da te fisicamente e quindi…”
“Quindi mi vorresti scopare!” contro-stoccata di Ilenia “Su, evitiamo i giri di parole, se volete esser chiari siate chiari!” confusa ora lo sembra di meno, infastidita lo è ancora.
Roberto non indietreggia di un metro e con sfacciataggine ammette “Si, ti vorrei scopare allora!”
Nel mentre io sembro inebetito, il pensiero che Ilenia mi scarichi a momenti è fortissimo. Sto proprio facendo la figura del passivo e Ilenia credo ne stia prendendo sempre più coscienza in quell’istante ma forse sta anche cominciando a fare alcuni collegamenti e avere risposte su alcune cose.
“Avrei bisogno di parlare con lui, tu mi hai fatto capire bene cosa vuoi, devo capire diverse cose da lui invece” disse Ilenia a Roberto e si alzò in piedi invitando anche me a farlo “Forza, andiamo!” era molto decisa e pareva molto incazzata. Salutò Roberto con un ciao piuttosto freddo e si diresse all’uscita del bar con passo deciso. Io mi girai come un cane bastonato verso il mio compare e col labiale gli dissi “Ora mi lascia, sono fottuto!” e la seguii. A sto giro anche l’ottimismo di compare era svanito nel nulla e onestamente sembrava dispiaciuto.
Ilenia sembrava decisamente incazzata e forse delusa da me. Salimmo in macchina, misi in moto e senza dire una parola feci il percorso per riportarla a casa.
“Da quanto tempo hai questi pensieri in testa?” cominciò a domandarmi lei
“Da un bel po’ di mesi!” risposi
“Perché ce li hai?” mi chiese quasi preoccupata
Sarà stata la concentrazione alla guida o forse la consapevolezza di averla ormai persa ma riuscivo ad essere più deciso nelle risposte “Non saprei dirti, ognuno ha le sue perversioni credo e questa è la mia”.
“Perché mi vorresti vedere scopata da lui?” fu molto diretta, in maniera sorprendente ma non parlavo con una ragazzina ma con una donna, c’era da aspettarselo in qualche modo
Qui le risposi dicendole di come avevo sempre invidiato in Roberto le qualità di latin lover, la sua sicurezza e la sua sfacciataggine. Cose che già scrissi nei primi capitoli. E le dissi anche che non la immaginavo con nessun altro uomo all’infuori di lui. Per me o si faceva con Roberto o non si faceva nulla. In questo fui categorico.
Ilenia in un certo senso cercò di psicanalizzarmi, capire un po’ di più di questo lato di me.
Riuscivo a risponderle sempre con più sicurezza e serenità; mi stavo togliendo un peso che da mesi mi portavo addosso. Lei di conseguenza sembrava quietarsi sempre di più, non era più minacciosa. Forse delusa, sicuramente incuriosita.
Mi feci coraggio, le confidai che le mie prestazioni sessuali recenti erano state fortemente condizionate da queste perversioni. Ormai parlavo sicuro, come forse avrei dovuto fare al bar ma ormai era andata così.
Lei mi invitò a parcheggiare sotto casa sua, voleva ancora parlare. A quel punto le dissi:
“Lo abbiamo fatto perché volevamo divertirci insieme, senza obbligare nessuno. Non sapevamo come l’avresti presa. So solo che non voglio perderti per questo quindi se per te è no, ci metto una pietra sopra e andiamo avanti. Se invece vuoi scaricarmi, ti posso pure capire. Volevamo solo sapere cosa ne pensavi, tutto qui!”
“A me ha fatto incazzare tutto il teatrino che hai messo su e soprattutto il fatto che non me ne hai mai parlato e te le sei tenute nascoste queste cose!” mi rispose lei “Dopo più di 3 anni che devo dirti? Che ancora non ti conosco?” aveva un po’ gli occhi lucidi, si era decisamente rimasta delusa.
“Probabilmente hai ragione ma davvero non sapevo come l’avresti presa e quindi me le sono tenute per me!”
Provò a capirmi e si rasserenò almeno nel tono di voce, forse non mi ero giocato gli anni di relazione passati insieme.
“Qualcun altro sa di questa cosa?” mi chiese quasi preoccupata
“No assolutamente, perché mai?!?! È una cosa nostra e basta!” la tranquillizzai.
Quindi, con mia enorme sorpresa, mi disse:
“Guarda, per il momento io non me la sento proprio di fare questa cosa. Ora è il caso che mi vado a fare una doccia perché sono alquanto scombussolata!” mi diede un bacio, mi sussurrò ti amo, scese dalla macchina e si diresse verso casa sua.
La sorpresa stava nel fatto che nonostante tutto mi amava ancora e soprattutto in quelle due parole che disse quasi all’inizio. “Per il momento” stava a significare parecchie cose. Ora no, ora è sconvolta, ora ha bisogno di una doccia ma non è un no secco, non è un “non se ne parla affatto”. Citando il signore degli anelli “la speranza divampa”.
Tornai a casa e non mancò molto prima che mi arrivasse il messaggio preoccupato di Roberto.
Mi chiese se ero ancora vivo e se ero diventato single. Gli raccontai della mia chiacchierata in macchina con Ilenia e lui mi scrisse “Hai visto stronzone di un pessimista, lei ora sa e forse ha bisogno di un po’ di tempo. Oh, se poi non va amen, ci abbiamo provato!”.
Sapete quanto durò la riflessione di Ilenia? Un mese. Un mese in cui le cose tra noi si erano normalizzate. Si ci furono momenti in cui incuriosita da queste parafilie mi chiedeva per esempio cosa immaginavo. Io le davo delle descrizioni facendogli l’esempio di quando Roberto andò a trovarla nell’ufficio. Dell’immaginarla presa a 90.
Per lei sembravano cose aliene
“E a te sta roba eccita?” come lo diceva sembrava quasi schifata. Cattivo segnale per me.
Capitò pure durante i rapporti mi chiedesse se pensavo a lui. Le dissi una mezza bugia. Capitava di pensare a lui su di lei ma, dopo che avevo svuotato il sacco, effettivamente era meno pressante il pensiero e io avevo riguadagnato un po’ di resistenza in più.
Io evitavo di prendere l’argomento, avevo già gettato la bomba. Sapeva già tutto ed era libera di decidere quando voleva e se voleva.
È uno spoiler già del primo capitolo ma sapete bene cosa decise. Vi starete chiedendo il come?
Capitò semplicemente che una sera mi chiese il numero di Roberto.
Io glielo diedi senza neanche chiederle il perché, per me era assolutamente chiaro il perché!
L’indomani mandò un messaggio a Roberto, voleva vederlo, questa volta soli soletti. Fu una notizia sconvolgente per Roberto che si ritrovò un messaggio di Ilenia dall’oggi al domani senza preavviso (già, lo tenni all’oscuro di tutto, volevo l’effetto sorpresa e sapere cosa mi avrebbe scritto).
La proposta di Ile non era scioccante, era un invito a prendersi un caffè. Probabilmente voleva tastare il terreno, io le avevo ovviamente dato carta bianca. Per l’atteggiamento che ha avuto sin da principio bisognava lasciar fare a lei e non interferire.
Roberto la fece rosolare un pochino nel fuoco, non di sua volontà. Semplicemente immerso nel lavoro non riuscì a liberarsi prima di 5 giorni. Non si scrissero per 4 giorni, poi si misero d’accordo su orario e posto dove vedersi.
Arrivò il fatidico giorno. Di fatto era il loro primo appuntamento e si videro di sabato. Ile raramente il sabato mattina lavorava, il pomeriggio mai; Roberto trovò un buco quel giorno e l’indomani sarebbe ritornato a lavoro.
Entrambi mi avvisarono dal giorno prima. Ile mi scrisse:
“Probabilmente domani mi vedo con Roberto, voglio conoscerlo un pochino meglio, non è un problema vero?” ma che problema tesoro, vai pure tranquilla, è proprio quello che volevo; questo era il mio pensiero ma le risposi semplicemente con un “Va bene! Fammi sapere a che ora vi vedrete”.
In realtà non volevo illudermi, magari non lo trovava minimamente interessante e lo avrebbe scaricato. Poteva succedere di tutto.
Si videro di pomeriggio, verso le 16; giornata soleggiata. Come poi succederà anche negli incontri successivi, chi ha descritto sempre meglio la situazione è stato lui. Soprattutto all’inizio, Ilenia era molto restia nel raccontare particolari dei loro incontri e io onestamente per non rovinare questo delicato equilibrio, non ho mai insistito nel chiederli. Da me aveva carta bianca. Facevo qualche domanda ma se lei non voleva approfondire non si approfondiva.
Cercherò di farvi capire come andò il pomeriggio. Non essendo presente mi sono affidato a ciò che mi hanno detto i due, in particolare Roberto. Si videro in un bar in periferia non troppo distante da casa di Ile. Roberto fu incredibilmente puntuale anche il giorno, bello lindo e ben vestito. Lei nuovamente con il trucco un po’ più marcato. Lei decise di avvicinarsi a piedi evitando quindi che i vicini la vedessero salire in macchina con lui (si, abita in una zona dove la gente non sempre si fa i fatti propri).
Si fecero domande su infanzia, scuola, scherzarono e ci scapparono anche diverse risate. Insomma, Ile stessa mi disse che di sicuro Roberto non era antipatico. Confidò, facendo arrossire Ilenia, che la storia del 730 era stata tutta una messa in scena per poterla vedere. Lei disse che qualche sospetto le era venuto. Ile domandò a Roberto come mai la trovasse interessante. Furba, si stava aspettando un chiaro riferimento al seno che ovviamente Roberto confermò
“Secondo me hai un seno bellissimo, ti avevo visto mezzo scollata e ci ho perso la testa, perdonami!”
Riuscì a strapparle un sorriso e a quel punto, a sorpresa fu Ilenia a rompere definitivamente il ghiaccio:
“Se hai un posto, sai magari…”
Roberto non si fece pregare due volte, la fece salire in macchina e la portò a casa sua. Aveva la fortuna di vivere in un appartamento tutto suo, datogli come eredità da una zia (che tra l’altro le era pure madrina).
Unico difetto: non era ancora riuscito a farsi mettere un letto matrimoniale.
Da quel che mi ha raccontato Roberto, i due cominciarono a limonare già in ascensore. Arrivati a casa filarono subito nella stanza da letto. Le loro lingue si staccarono giusto il tempo di levare gli indumenti superiori: giubbottino, maglioncino e maglietta. Ed ecco che dinanzi agli occhi del mio compare si presenta la visione paradisiaca del seno della mia ragazza sostenuto da un reggiseno a fascia nero che tanto bene le dona (allego immagine per i lettori).
Roberto poi mi confiderà che dal vivo, le tette di Ilenia sono ancora più belle che in foto (eh già, ricordatevi che lui le tette della mia lei, almeno in foto, le aveva già viste!).
Quel reggiseno ha vita breve, viene slacciato e buttato via, Roberto si avventa sopra Ilenia, entrambi cascano sul letto; prima lingua in bocca e poi scende per dedicarsi al seno di lei. Ha un vantaggio enorme dalla sua, le tette per Ilenia sono un punto fortemente erogeno. La strizzatina delicata, la succhiata e la leccata del capezzolo la fanno impazzire. Roberto se ne accorge e ne approfitta. Sembra un poppante attaccato ai seni della mia signora. La mano di lei però ha cominciato ad essere curiosa e scende verso l’inguine di lui che volentieri offre a quella manina la sua erezione prepotente. C’è un piccolo problema. Ha ancora i pantaloni addosso. Lei è già coricata, sembra ben disposta, lui si piazza affianco, alza un pochino le chiappe e con l’aiuto di lei slaccia e sfila giù il pantalone, non senza qualche problema dovuto alla forte erezione che fa da attrito al movimento dei pantaloni. Lei è già piacevolmente sorpresa delle dimensioni (mi confiderà che se lo aspettava più piccolo), soprattutto della grossezza. Tocca il pene che pulsa sotto i boxer, lo accarezza mentre lui si gusta la scena, poi decide di tirarlo fuori e li esclama un “Eh” di piacevole sorpresa. Quel pene le piace e da li a poco lo infilerà in bocca senza farsi troppi problemi. La stessa persona che pareva indiavolata al bar poco più di un mese prima, ora si infilava la grossa cappella del mio amico in bocca. Lui mi disse che sembrava un sogno e soprattutto si accorse da subito dell’abilità della mia ragazza con la bocca. Glielo scappella e glielo succhia con affetto, non è assatanata, lo coccola un po’ mentre lui sta li disteso e ogni tanto allunga la mano e tocca i seni della mia ragazza. A quel punto tocca a lei levare i pantaloni. Ha i fianchi larghi quindi, tra le risate, le manovre per togliere i pantaloni elasticizzati sono un pochino più complicate. Nel giro di poco lui è seminudo, lei lo è totalmente. Saranno le 17, 17 e 15 di un sabato dove io sono a casa a viaggiare col pensiero, mentre la mia donna e il mio compare sono nudi nello stesso letto pronti a fare sesso. Il primo incontro stava andando già meglio del previsto. Già nel momento esatto in cui Roberto mi raccontò di aver ricevuto sesso orale da Ilenia, esplosi come un vulcano. Fu un piacere sconvolgente. Fortunatamente me lo scrisse su Whatsapp, l’avesse fatto dal vivo sarebbe stata una tortura, non mi masturberei mai davanti a lui. Ricevere queste succose notizie sul proprio telefono, nell’intimità della mia camera fu l’ideale per me. Con il loro rapporto mi sto regalando le migliori seghe della mia vita. Torniamo ai due che nel letto ad una piazza di lui fanno acrobazie per levarsi gli indumenti. Una volta che lei è tutta nuda decide subito di volerlo cavalcare. Il tempo per lui di mettere la protezione e si parte, ma c’è un problema. Limonate, pompini, strusciate, toccate non sono ancora riuscite a farle inumidire la vagina che è chiusa, totalmente chiusa. Lui prova a spingere ed entrare ma non vuole farle male, lei quindi prova e ci riprova ma nulla. Chiuso, non si passa. Già ragazzi, i primi appuntamenti tra i due saranno dei flop, soprattutto per “colpa” di Ilenia. Evidentemente psicologicamente ancora non pronta, nonostante le premesse. Per quanto Roberto fosse carichissimo (“l’avrei sborrata alla grande, era stupenda” mi confiderà) quella sera anche lui la finirà in solitaria. Ilenia quasi chiede scusa ma è tanto imbarazzata, troppo e chiede a Roberto se la può riaccompagnare al bar dove si sono visti prima. Finisce così il loro primo incontro e non finisce bene. Ilenia mi confiderà la sera stessa che non crede proprio potrà funzionare (intanto però il pompino lo aveva fatto eh!) “Ci ho provato ma evidentemente il corpo non mi ha seguita! Non ho mai fatto una cosa simile” mi dirà. Io la tranquillizzo, quella sera non vuole neanche che ci vediamo, c’è rimasta male ma forse se la sta prendendo anche troppo. L’indomani faremo l’amore senza problemi, con me nessun blocco, tutto liscio. Lo sapete, è solo una questione di tempo. Un'altra occasione andrà più o meno allo stesso modo. Roberto a gustarsi il pompinone della mia ragazza, lui che proverà a ricambiare leccandole la vagina e cercando di sbloccarla, stavolta alla missionaria ma nulla, chiuso anche in quella occasione. Dopo quella seconda occasione ho dovuto persino rincuorare Roberto “E’ una figa incredibile, mi fa morire il fatto che non riusciamo a scopare!” mi dirà. Provo a rincuorarlo si, certo, però il pessimismo comincia a rifarsi notare anche da me. Ammetto, anche il solo sapere che Ilenia andava a casa di Roberto a pompargli l’uccello era già devastante per me. Il racconto più dettagliato di Roberto era decisamente più interessante delle poche parole di Ilenia, che infastidita da quel blocco era ancora più restia a parlarne.
Ci tenevo a parlarvi di questi incontri perché nonostante l’ostacolo più grosso sembrava esser stato rimosso (convincere la mia lei almeno a provarci), alcuni strascichi psicologici potevano ancora rovinare tutto. Ilenia stava scoprendo l’altra se stessa e lo stava facendo in diverse fasi. E se inizialmente, quasi timidamente provava ad infilarsi il pene di Roberto nella vagina senza successo, arriverò io stesso a sentirla e vederla ansimare ed incitare il mio compare di spruzzarla tutta, a vederla succhiare il cazzo del mio amico con una voglia incredibile, prendere il suo scroto in bocca, farsi scopare quasi in tutti i modi, ricevere decine e decine di schizzi di sperma sul suo magnifico seno.
Tutto questo ve lo racconterò nel prossimo capitolo ma molti di voi hanno già visto che succede!
Spero ovviamente abbiate gradito anche questo capitolo. Non so se sono riuscito a farvi capire il cambiamento di Ilenia abbastanza, o forse la riscoperta di se stessa. Non sono molto abile nel descrivere il profilo psicologico di una persona, anche se a me molto cara, soprattutto se lei stessa pareva restia nel parlarne. Mi sono basato sulle poche confidenze che mi disse in quel periodo.
Come solito vi allego qualche fotina caruccia, spero apprezziate.
I due si sono incontrati anche un paio di settimane fa (quasi 3) ed è uscita fuori una pecorina spettacolare che però a sto giro ho tenuto per me!