Esperienza reale Il terzo elemento

Elden Lord

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Buongiorno a tutti,mi presento,sono Giuseppe e mi sono iscritto da pochi giorni sul forum (ho aperto un topic nella sezione foto a ore).
Da oltre 4 anni ho una relazione stabile con una donna (qui verrà fantasiosamente chiamata Ilenia) e fin qui direte tutto normale.
Da un annetto e mezzo circa tra noi due c'è un terzo "incomodo", un mio amico di vecchia data (che qui verrà chiamato Roberto) volontariamente buttato nella mischia (non senza titubanze iniziali) dal sottoscritto.
Sul perché ho voluto inserire un terzo incomodo e su come lei lo abbia accettato prima e adorato poi ,sarà argomento di questo racconto.
Onestamente non so se definirmi un cuckold visto che non riesco a concepire la mia donna alle prese con altri uomini all'infuori di Roberto.
Non so neanche quanto potrà durare questa cosa,se qualcuno di noi si stancherà o no..Per ora comunque le cose funzionano.
Si è proprio creata un'alchimia tra noi 3 e nello specifico tra loro 2 che mi portano a rifiutare una possibile futura new entry.
Credo che questo derivi semplicemente dal fatto che Roberto lo conosco da quando era piccino, l'ho visto crescere . Non lo definirei amico d'infazia visto che è più giovane di me di 7 anni e di Ilenia di 9 (esatto, lei è più grande di me) ma è proprio sto rapporto di amicizia che rende il tutto più speciale.
Sulla descrizione dei soggetti che dire?Siamo assolutamente 3 persone normali con pregi e difetti estetici come tanti (non escludo di allegare qualche immagine piccante,magari di dimensioni un po' rimpicciolite). Mi limito a dire che lei è bassetta, sta sul metro e 65, lui quasi il metro e 80, io qualche cm sotto di lui.
Altra cosa, in questa faccenda la dotazione centra poco e nulla. So che nell'immaginario generale il cosidetto stallone è sempre super fisicato o dotato; beh qui niente di tutto ciò.
Come scritto qualche riga sopra sta tutto nella media e nella norma comprese le doti di Roberto.
Ma arriviamo alla ciccia, come nasce il tutto e perché?
Tendenzialmente tutto nasce da un mio modo di essere, tendenzialmente schivo, introverso e timido in generale e quindi anche con il sesso opposto.
Questo mi ha creato non pochi problemi fin da adolescente e mi ha portato ad avere il mio primissimo rapporto sessuale parecchio tardi (sulla soglia dei 23 anni) rispetto a tanti miei coetanei che già da minorenni avevano avuto relazioni sessuali. Inoltre anche il numero di relazioni che ho avuto è decisamente basso, quasi ridicolo, dico solo che si contano su una mano.
Non mi ha sicuramente aiutato il fatto che per tutta l'adolescenza una simpatica acne mi aveva ricoperto il viso , rendendomi non certo appettibile al gentil sesso.
Alle mie insicurezze si aggiungevano quelle datemi dalla mia prima ragazza, una moretta magra ma molto graziosa con qui ho passato quasi 3 anni con più bassi che alti, decisamente non soddisfacenti dal punto di vista sessuale.Ho sempre pensato che chimicamente proprio le cose non andassero, non da parte mia ma da parte sua. Potrei definirmi uno zerbino della situazione perché nonostante il tutto mi facesse soffrire (rapporti sempre protetti e dove lei non dava troppo la sensazione di esser soddisfatta,totale assenza di sesso orale ricevuto, frequenza dei rapporti sempre piuttosto bassa) non riuscivo a staccarmi da lei, talmente ero attratto dalla sua bellezza estetica.
Sebbene io non la volessi lasciar andar via, fu lei a prendere e tagliare i rapporti (fondamentalmente si era presa una cotta per un altro ragazzo),avevo circa 26 anni all'epoca.
La cosa mi devastò, ci rimasi male per un annetto buono ma...ma ecco forse qui cominciarono ad emergere alcune mie parafilie ( o meglio fantasie sessuali) che non credevo potessero intrigarmi a tal punto da diventare quasi un pallino fisso.
La cosa più perversa che facevo era masturbarmi al pensiero della mia ex che concedeva al suo nuovo ragazzo tutto ciò che candidamente a me aveva impedito (in particolare praticare il sesso orale). Seppur dopo esser venuto mi sentissi marcio dentro, devo ammettere che gli orgasmi erano nettamente più potenti e intensi di quelli che avevo avuto con lei. Lo ammetto, fu proprio un bel periodo ma sta sensazione di sentirsi sporco e infastidito subito dopo esser venuto mi rimase comunque, non so perchè.
Col tempo però anche queste fantasie sono svanite così come il ricordo di lei. Ho avuto qualche altra esperienza ma senza fare nulla di serio,direi quasi toccata e fuga.
Poi c'è stato un periodo piuttosto lungo di nulla assoluto in cui praticamente mi ammazzavo di seghe in solitaria, più che altro attratto dai filmati amatoriali o spy.
Poco più di 4 anni fa ho deciso di uscire da questa grotta di nulla assoluto e mi sono fatto coraggio facendomi presentare la classica amica di amiche. Per chiederle di uscire ho impiegato un mese, questo per farvi capire che caratterialmente sono sempre lo stesso timido introverso di prima.
Lei è più grande di me di 2 anni e (non che ci volesse molto) aveva avuto decisamente più esperienze delle mie, quasi tutte però con l'intento di essere serie, almeno da parte sua. Insomma non era la tipa da una scopata e via. Ne era uscita con le ossa rotte da un ultima relazione abbastanza lunga in cui aveva subito dei tradimenti per cui era parecchio disincantata.
Non so cosa abbia visto in me ma le cose sono andate bene. Ovviamente l'iniziativa la prese lei ,quindi i primi baci fu lei a darmeli.
Seppur timido e un po' dormiglione comunque non sono proprio un ameba e rotto il ghiaccio, dopo due appuntamenti stavo già esplorando il suo corpo e lei il mio.
Li ho scoperto il vero amore, il sentirsi desiderato, il sesso senza limiti (o quasi) e moltissime altre cose che mi erano sempre mancate.
Almeno all'inizio.
Lo facevamo frequentemente e tolto l'ingoio, la venuta sul viso e la non frequente venuta sul seno, tutto il resto lo si faceva (anche anal, anche se non ne sono particolarmente intrigato, lo ammetto) e(prendendo lei la pillola) senza nessuna protezione da parte mia. Credo sia stata la prima volta che scopavo senza un preservativo addosso, tutto questo sulla soglia dei 35 anni.
Per due anni e mezzo le cose sono andate lisce come non mai. Non potevo desiderare di più, le vecchie perversioni chiuse e buttate nel dimenticatoio, non ne avevo più bisogno o almeno credevo.
Un piccolo tarlo infatti aveva cominciato a lavorare piano piano nella mia testa. Inizialmente non gli diedi minimamente peso ma quando aprii gli occhi mi accorsi che aveva scavato parecchio.
Qui entra in gioco Roberto.
Lui è sempre stato un mio vicino di casa, come scritto in precedenza l'ho visto crescere ed arrivati ad una certa età abbiamo cominciato a frequentarci, uscire insieme, bere insieme, fare cazzate insieme. Direi che siamo amici da 12 anni ma lo conosco da una vita. Per motivi professionali io sono rimasto sempre nello stesso posto, lui ha cambiato aria.
Quando presentai Ilenia al mio gruppo di amici non mi sembrava minimamente colpito da lei ma evidentemente col senno di poi mi sbagliavo.
Difficile che Ilenia faccia colpo a prima vista, non veste provocante, non si trucca tanto, è una ragazza molto riservata e come tutte le ragazze normali può piacere e non piacere.
Eppure un giorno di fine inverno,quasi 2 anni fa, mentre eravamo con gli amici al bar(7 persone al massimo), cominciai a notare qualcosa.
Ilenia è una morettina,ha un fisico oserei dire a peretta, indossa quasi sempre jeans(gonne lunghe d'estate), d'inverno tende a mettere cappotti lunghi che coprano il suo fondoschiena (che è molto largo e pronunciato e che lei non ama minimamente).
Dalla vita in su ha praticamente il corpo di una ragazza di vent'anni. Ha un bellissimo seno, quasi insospettabile (d'estate lo nasconde indossando maglie a collo alto, d'inverno è nascosto sotto spessi maglioni), incredibilmente sodo e che continua ad esserlo a 40 anni passati. Anche di viso dimostra 10 anni in meno.
Quel giorno al bar il riscaldamento era a palla per cui Ilenia ha deciso ,ad un certo punto, di levare il cappotto. Indossava un maglioncino rosso un filo elasticizzato, non direi aderente, che però faceva risaltare un filino di più il suo seno. Nulla di che, lei ha un onesta seconda coppa C, non certo una latteria ambulante.
Roberto aveva conosciuto Ilenia giusto qualche mese prima e vivendo e lavorando in un altra zona della regione non era una presenza fissa nelle uscite del weekend tra amici.
Quella, oserei dire, era forse la terza volta che lo vedevamo e che lui quindi vedeva lei.
Quando feci per spostarmi un attimo dalla sedia e aiutare Ilenia a levare il cappotto notai quasi di sfuggita lo sguardo di Roberto cadere sul rigonfiamento dato dai seni.
Ero quasi tentanto di fargli una battuta per metterlo in imbarazzo davanti a tutti visto che fu uno sguardo insistito, restai in silenzio per non passare per lo stronzo e non metterli entrambi in imbarazzo.
In pratica passai quei trequarti d'ora ogni tanto a buttare uno sguardo su Roberto per vedere se e quante volte adocchiava il seno di lei e li capii che ne era quasi rimasto stregato.
Mi sembrava piuttosto inspiegabile perché lei era comunque in maglioncino, non si vedeva lettaralmente nulla se non l'ovvio rilievo creato dai seni; a quanto pare quello bastava e avanzava.
Mi feci una risata sotto i baffi e quando ci dividemmo tutti , salii in macchina con Ilenia e le chiesi se aveva notato gli sguardi che Roberto aveva continuamente lanciato alle sue tette.
Mi guardò piuttosto sorpresa e quasi disgustata e testualmente mi rispose:
"Serio? No, perché mi guardava le tette?!?!E che c'è da guardare?!?" seguito da tutta una considerazione su come era vestita. La morale era semplicemente questa: con un maglione addosso non si vede nulla. Poi quasi ridendo finì la chiosa dicendo "Mi sa che dovete trovargli una ragazza!".
Fondamentalmente il tarlo iniziò ,a mia insaputa, a scavare da quel giorno. Vedendo Roberto guardare le tette o meglio il maglione della mia ragazza non provai fastidio, neanche mancanza di rispetto(è nella natura dell'uomo buttare uno sguardo su una scollatura o su un fondoschiena) ma solo curiosità su cosa stesse pensando (proprio perchè non si vedeva nulla).
Sembrava quasi avesse la vista a raggi X.
L'episodio per un bel po' restò isolato anche perchè,come già scritto, Roberto per motivi professionali stava da tutt'altra parte e tornava poche volte alla base, soprattutto per stare con i genitori.
Questa è una prima parte della storia, è solo l'anticamera di quello che poi succederà. Se viene gradita potrei continuarla altrimenti pazienza :D
Partire subito a 100 non rende giustizia al tutto.
E' una storia che ha già lo spoiler all'inizio :D e se guardate bene avete anche un grosso suggerimento nel mio avatar, quelle mani non sono mie :D
 
OP
Elden Lord

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visto il discreto successo e gli inviti a proseguire eccovi la stesura della seconda parte :)
Eravamo rimasti che compare Roberto tornava in città quasi esclusivamente per le cosidette feste comandate, ponti vari e qualche volta nel weekend ed a volte le uscite erano tra soli maschi: serate a base di alcool,calcio e rutto libero insomma.
Quando capitava di uscire anche con le ragazze (Roberto fa parte della minoranza di single presenti nel nostro gruppo, dove siamo quasi tutti impegnati sentimentalmente) ho cominciato a buttare un occhio su di lui per vedere se queste occhiate alla mia Ilenia stavano diventando una routine o se si era trattato solo di un episodio isolato.
Effettivamente capitò un altra volta di uscire tutti insieme e non successe assolutamente nulla di anomalo; oserei dire che quasi mai lui abbia buttato un occhio sulle curve )o quello che si poteva intuire) di Ilenia, almeno da quel che ho visto io.
Diciamo che i suoi sguardi alla mia ragazza erano fugaci e niente di più, forse si era reso conto di esser rimasto troppo imbambolato la prima volta.
Con l'arrivo della primavera che qui da noi vuol dire quasi estate, logicamente cappottoni e maglioni venivano rinchiusi nell'armadio e si cominciava ad uscire vestiti più leggeri.
Avevo scritto nella prima parte che il modo di vestirsi di Ilenia era e continua ad essere tutto fuorchè provocante; decisamente sobria e direi mai sexy (tranne per avvenimenti importanti mai indossato tacchi per esempio, non parliamo poi di gonne corte che per lei, che si ritiene cicciotta e con la gambe tozze, non sono assolutamente indossabili).
Ironia della sorte, capitò un sabato in cui ci vedemmo tutti al solito bar. Ilenia aveva un paio di jeans, scarpe da tennis, giubbottino in jeans ed una magliettina, oserei dire forse la più scollata del suo vestiario. Vi posto una piccola anteprima per farvi capire che che le tette non gli scappano mica fuori, è una maglietta che io ritengo normale.
Beh, quel giorno Roberto ebbe lo stesso atteggiamento della prima volta, letteralmente ipnotizzato. Ilenia anche stavolta pareva non essersene accorta. Era seduta a fianco a noi, lui quasi di fronte leggermente defilato sulla sinistra,separati ovviamente dal tavolino del bar. Tra una birra e l'altra ordinammo anche patatine di ordinanza e una cadde a terra tra me e la mia ragazza. Come lei si chinò lui,che per un attimo era riuscito a staccare gli occhi dalla scollatura, li ributtò da vero marpione, magari sperando di intravedere qualcosa di più del solco intermammario.
Ecco li mi accorsi che probabilmente il tarlo aveva cominciato a farsi sentire nella mia testa, a farmi capire che probabilmente pure qualcun'altro trovava interessante la mia morosa. Ve la butto così in maniera sempliciotta senza trip mentali di mezzo: quella sera capii che al mio amico probabilmente piacevano le tette della mia ragazza in maniera chiara e definitiva :D
Anche stavolta non c'era nessun rimprovero e nessuna gelosia di mezzo, ripeterei ciò che ho già espresso; per me ricade tutto nella normalità di un maschio.
Stavolta a fine serata non dissi nulla ad Ilenia,magari avrebbe provato del sano fastidio;un mesetto dopo invece colsi l'occasione per togliermi i dubbi con lui.
Quando conosci una persona da anni e sai come prenderla diventa tutto molto più semplice, se poi la si fa carburare un pochino con l'alcol allora diventa un libro aperto.
Io stesso ero piuttosto intimidito da fargli una domanda apparentemente semplice ma forse un filo imbarazzante, almeno per i nostri costumi. Ci sono ragazzi che parlano liberamente tra loro delle proprie compagne, descrivendone magari anche dettagli anatomici o prestazioni a letto; nella nostra compagnia c'è invece una sorta di velo di pudore per cui nessuno si permetteva di parlare della propria donna in termini sessuali;era quasi un tabù.
Con Roberto quella sera lo rompemmo. Abitando vicini fu abbastanza facile a fine serata rimanere da soli. Eravamo alticci ma non sbronzi marci e come spesso capita in queste occasioni si fa il cosidetto bicchiere della staffa, ossia un ultimo drink prima di andare a letto.
Una premessa che non ho raccontato all'inizio ma che diventa doverosa ora: abito in un piccolo appartamento che appartiene alla mia famiglia (i miei sono andati a vivere in campagna, ho 3 fratelli che stanno fuori ma spesso rientrano e lo usano come punto d'appoggio), quindi non è di mia esclusiva proprietà. Sia io che Ilenia facciamo parte di quell'orda di lavoratori a tempo determinato, io ancora più precario di lei, per cui siamo letteralmente impossibilitati a convivere per il momento e quindi ognuno vive in casa propria.
Detto ciò, in queste occasioni solitamente si fa la staffa nella casa di chi sta solo, non si vorrà mica disturbare i pensionati genitori di Roberto alle 2 di notte?!?!?
Saliamo a casa, serata calda quindi ideale per stappare due peroni fresche. Mi faccio coraggio e chiedo a Roberto semplicemente che gli pare di Ilenia, che idea si è fatto, cosa ne pensa.
Classiche risposte diplomatiche "Si sembra una brava ragazza, seria" e via dicendo. Aggiunge che ancora non si è fatto un idea chiara non conoscendola abbastanza ma a lui da l'impressione di essere una persona per bene.
A questo punto in maniera maliziosa mi faccio scappare anche un "Per bene e con due belle tette!", lui mi guarda sorridendo e ammette candidamente "Beh si, sembra avercele carucce!" e ci facciamo una risata.
Non lo stuzzico oltre, non è mio interesse andare oltre;ci salutiamo e per diverso tempo le cose rimangono semplicemente così. Continuo a notare, nelle occasioni rare in cui si esce tutti insieme, qualche sguardo fugace. Ilenia col suo modo di vestire non regala molte soddisfazioni al mio amico. Io però comincio ad entrare in una fase di morboso interesse nel sapere cosa pensa realmente Roberto, il tarlo ormai ha creato il suo nido in testa.
Vi dico subito che senza l'aiuto dell'alcol tutto ciò non sarebbe successo; per le persone timide è una manna dal cielo :D
Nel 2023, era degli smartphone ,mandare foto sexy al proprio partner per stuzzicare o ravvivare l'interesse credo sia la normalità di ogni coppia. Se poi due persone non convivono e non hanno il tempo per potersi vedere quotidianamente diventa praticamente necessario.
Ilenia non si è mai fatta pregare troppo, almeno inizialmente ed è stata molto abile perché ha voluto anche lì fare le cose gradualmente, proprio per stuzzicare. Quindi foto in maglietta, poi foto in accappatoio ma aperto giusto un pochino, poi sempre più aperto e poi letteralmente levato con le meraviglie belle in vista. Il culo, non essendo una parte anatomica che gradisce ma che quasi ripudia, non lo ha di fatto mai fotografato. Bisogna esser sinceri, il suo punto forte sta tutto davanti. Non che la dietro sia inguardabile ma il davanti è un altra roba, fidatevi.
Nel giro quindi di un paio d'anni mi sono ritrovato con una discreta scorta di materiale ad uso personale piuttosto interessante, mandatomi gentilmente da Ilenia. Ho sempre trovato eccitante condividere del materiale. ovviamente super censurato nei punti giusti e ho rimpianto anche un po' il fatto che all'epoca della mia prima fidanzata non esistessero strumenti simili, quante seghe mi ci sarei fatto :D
Per quanto possa esser eccitante condividere un capezzolo con un perfetto estraneo in una chat, nulla supera la condivisione con una persona che si conosce da tanto.
Per fare ciò però non si inizia di punto in bianco a spammare tette su Whatsapp. Bisognava simulare un errore.
L'errore che ho semplicemente simulato è stato inoltrare una foto mandatami da Ilenia nella chat di Roberto e per fare ciò avevo bisogno di un po' di coraggio liquido.
La foto la scelsi tra quelle meno esplicite, un primo piano delle tette avvolte dal reggiseno,e clic, il danno era fatto!
Quando la mandai ero già sotto le coperte ed ero parecchio eccitato ma non già col pene in mano a trastullarmi. Ero ancora combattuto interiormente cercando di capire se era giusto ciò che stavo facendo...Però poi mi sono detto "hey è un amico e tu puoi tranquillamente dire che hai sbagliato oppure inventarti che sono le tette di un altra tizia"
Erano tipo l'una di notte, presumo Roberto fosse in giro da qualche parte perché per un bel po' l'immagine non risultava nemmeno visualizzata. Fui quasi tentato di cancellarla dalla chat e ci pensai talmente tanto che alla fine mi addormentai col telefono acceso tra le lenzuola.
Fu proprio lui rispondendo al messaggio che mi svegliò quasi un ora e mezza dopo.
"E queste? Di chi sono?" mi scrisse, niente emoj ,domanda pura e semplice.
Ero ancora alticcio ma decisi di recitare il copione iniziale e non tornare indietro "Oh cazzo, le hai viste?!?!?" fingendo stupore.
Lui ovviamente mi rispose "Si, ovvio, ma di chi sono?"
"Oh cazzo...Porca miseria..Scusa ho sbagliato!" gli scrissi recitando la parte di chi ha la faccia in terra dalla vergogna.
"Magari se mi dici di chi cazzo sono?!?!?! :D" insistette lui prendendola a ridere, o almeno l'emoj suggeriva quello.
"Sono di Ilenia,se lo sa mi uccide!" fu la mia risposta
La sua risposta fu una risata chilometrica,il classico "ahahah" ma ripetuto una miriade di volte fino a coprire l'intera schermata; forse non ero l'unico alticcio quella notte!
Ma la vera sorpresa fu quello che scrisse poco dopo "Belle tette, complimenti :D"
I fumi dell'alcol si stavano diradando di colpo nella mia testa e l'eccitazione si faceva sempre più crescente.
"Vedo che gradisci eh! :D" a sto punto volevo fargli capire che la prendevo a ridere pure io
"Cavolo se me le sbatti davanti così su Whatsapp certo che gradisco :D" fu abbastanza esplicito per me e io,come dovessi battere un ferro caldo , gliene mandai un altra ancora più chiara con scritto in allegato:
"Ormai il danno l'ho fatto, tiè visto che ti voglio bene beccati pure questa! :D" avevo il cuore a mille, ormai ero in gioco e volevo vedere se pure lui era della partita
"Porca puttana che meraviglia!Maledetto, sappi che ti invidio :D comunque sei tutto matto" mi scrisse.
Decisi di frenare a quel punto, ero eccitato ma mi sentivo pure un po' sporco quindi gli mandai la buonanotte e per qualche giorno non ci sentimmo. La sensazione del "che cazzo ho fatto" l'indomani c'erae riuscii ad attenuarla cancellando la chat con Roberto.
Nei prossimi episodi le cose si faranno ancora più serie, non escludo si possa arrivare alla vera svolta della storia ossia dalle parole (e foto in questo caso) ai fatti. Perdonate il mio essere prolisso e il non esser proprio scrittore provetto :D
metto qualche fotina in bassa risoluzione per farvi capire un po' il tipo di immagini/situazioni che ho descritto nel racconto, partendo dalla maglietta scollata alle foto in reggiseno ;)
 

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eccovi la terza parte a distanza di tempo (lavoro e altri cazzi), spero gradiate anche gli allegati :asd:
Dopo aver mandato le foto a Roberto non ci scrivemmo per qualche giorno. Forse entrambi provavamo imbarazzo. Imbarazzo che sarebbe stato inevitabile alla prima occasione in cui ci saremmo visti dal vivo, magari con lei presente. È proprio a causa di questo imbarazzo che almeno il primo periodo a mandare avanti il gioco era il coraggio liquido. Bisognava stare attenti se uno dei due era alticcio, c’era discreta possibilità potesse succedere qualcosa. Fu lui stavolta a fare il passo avanti. Nel bel mezzo della settimana mi scrive. Inizialmente cazzeggiamo su ben altri argomenti però avevo comunque le antenne dritte perché, come scritto prima, non si sapeva mai. Ed infatti, di punto in bianco, passando completamente da un argomento ad un altro, mi domanda chiaramente:

“Scusa, ma Ilenia per caso ti manda anche topless?”

Gli rispondo con la risata con tanto di emoj. Devo essere sincero, quasi speravo prendesse l’argomento. Avesse aspettato lo facessi io, probabilmente quella sera non ne avremmo parlato.

Dopo la risata gli rispondo in maniera piuttosto sintetica con un “certo”, dopodiché aggiungo una battuta “Se le vuoi vedere devi pagare!” e anche qui emoj sorridenti e risate.

“Quanto vuoi?” risponde lui con il classico ahahah finale.

A questo punto decido di fare un ulteriore passo avanti ma mi sto anche divertendo a “torturarlo” un pochino. Le prime foto osé che mi spedì Ilenia su WhatsApp erano alcune in accappatoio. Inizialmente erano piuttosto “timide” oserei dire. L’accappatoio era leggermente aperto, si notavano le forme dei seni ma fondamentalmente non si vedeva nulla.

Ero io a pregarla per mostrare qualcosa di più. Badate bene che non era sicuramente la prima volta che vedevo le sue tette. Quelle le avevo viste già diverso tempo prima; le avevo semplicemente detto che sarebbe stato carino ricevere ogni tanto qualche sua immagine sexy.

Sta di fatto che inevitabilmente l’accappatoio si apriva sempre di più fino alla logica liberazione dei capezzoli. Una sorta di striptease virtuale che personalmente trovavo e continuo a trovare molto eccitante.

Ecco quello stesso giochino ero intenzionato a farlo a Roberto, seguendo lo stesso iter che Ilenia aveva utilizzato con me. La cosa bella di quella serie di immagini è che anche quando Ilenia scoprì uno dei capezzoli, la foto non era proprio nitidissima ma leggermente mossa, (la spontaneità è un ulteriore fattore erotico secondo me) e quindi metteva un ulteriore languorino, la voglia di averne di più, di vederle meglio.

Decido quindi di mandare una delle foto ad accappatoio chiuso, non certo più hot di quelle in reggiseno mandate qualche giorno prima.

“Tiè, beccati questa” gli scrivo

Lui visualizza e poi risponde “Deliziosa” e nient’altro, forse rimasto un po’ deluso, forse si aspettava di meglio. Poco dopo però scrive quello che avrei voluto scrivesse ovvero:

“Non si potrebbe aprire un pochino di più quell’accappatoio?”

Confesso che nelle mie parti basse stava cominciando a circolare più sangue del previsto e qualcuno si stava decisamente svegliando dal torpore serale.

Ovviamente assecondo i desideri di Roberto e rispondo direttamente mandando una foto con accappatoio ancora più aperto in cui la forma dei seni è ancora più evidente.

“Cominciamo a ragionare amico mio” mi scrive seguito da una serie numerosa di smile.

A sto punto provo un pochino a smorzare gli animi, una doccia fredda per disincantarlo un po’:

“Lo sai vero che se Ilenia scopre che ti mando queste foto mi taglia la testa?”

E qui Roberto mi stupisce o meglio mostra tutta la sua spregiudicatezza:

“Vai tranquillo, non lo saprà mai, basta cancellare le chat, fidati di zio! E ora fammi vedere quelle tette per bene!!” fu quasi perentorio, arrogante e devo ammettere che un comportamento simile da lui non me l’aspettavo. Ho sempre detestato i tipi arroganti ma in quell’occasione questo suo modo di imporsi mi eccitò al punto che senza scrivere nulla decisi di mettere in chat la foto un po’ mossa con il capezzolo visibile.

Contemporaneamente avevo cominciato a prendermi il pene in mano e masturbarmi; ecco la mia parafilia liberata, il tarlo che emerge dal nido. Mi era sembrato di tornare ai tempi di quando single mi masturbavo ripensando alla ex che magari veniva presa in ogni modo dal suo nuovo moroso. Si, lo ammetto ho sto tipo di fantasie!

Ci fu un momento che sembrò durasse in eterno tra la visualizzazione della foto e Roberto che scriveva il messaggio. Intuivo che probabilmente stava lì a ingrandire la foto per vedere meglio il dettaglio del seno e del capezzolo.

“Sono belle come mi immaginavo ma tu sei proprio stronzo, mi vuoi far morire lentamente” seguito da una risata e da diversi smile.

Intuivo volesse vedere qualcosa di ancora più chiaro ma per quella serata gli doveva bastare quello che aveva ricevuto.

“Esattamente, soffri!!!” gli risposi con una risata

“Sappi che ti invidio molto comunque, mi ci attaccherei come un neonato a quelle tette!” mi rispose lui. Ecco, questa fu la prima volta in cui esplicitò probabilmente il desiderio di fare qualcosa con la mia ragazza e la cosa mi fece diventare probabilmente rovente in viso in un mix di imbarazzo, eccitazione e fastidio.

Inoltre tornava quel sentimento del sentirsi sporco per aver condiviso quelle foto private e intime con un'altra persona che tra l’altro non era uno sconosciuto. Il prezzo di certe parafilie è anche questo, fare i conti con diversi stati d’animo. Il pene mi si afflosciò e buonanotte al secchio.

A sto punto rispondo in maniera un po’ arrogante ma scherzoso “Invece ti attacchi a sto cazzo!” seguito da diversi smile.

Non la prese benissimo ma doveva starci comunque, il gioco lo dettavo io o meglio credevo di avere questo potere in quel momento.

In quell’istante infatti non avrei mai pensato che da lì a qualche mese il gioco lo avrebbe dettato lui e si sarebbe ribaltato tutto.

Dopo quella discussione passarono diversi giorni senza che ci contattassimo. Era nella norma, non era figlio di quella situazione. Ora però ogni volta che capitava di scriverci, l’argomento finiva per essere sempre Ilenia e dopo avergli fatto assaggiare il nudo della mia ragazza era difficile fare retromarcia e mostrargli qualcosa di meno spinto.

Lui pareva esserne ossessionato ma io non facevo nulla per mettere un freno, anzi.

Continuammo con queste chat serali in cui l’argomento principale diventava Ilenia. Roberto indagava un pochino sui comportamenti che la mia ragazza aveva a letto con me. Gli raccontai un po’ quello che faceva e non faceva a letto. Mi chiese in particolare se gli venivo mai sul seno e io risposi che capitava di rado, che fondamentalmente lei preferiva sentirmi dentro.

“L’importante è venire” mi disse lui con le immancabili emoj sorridenti. Poi aggiunse “Io, con tutto il rispetto compare, le verrei sulle tette tutte le volte!”

“Si ma tu sei proprio ossessionato dalle tette amico mio” gli scrissi

“Dalle sue si” mi rispose con molta franchezza. Niente emoj, niente sorrisi, era un’affermazione seria quella.

In tutti questi scambi di messaggi infilavo sempre la mano nei pantaloni e giocavo un pochino col pene, ero sempre abbastanza eccitato e quando confidò che le avrebbe volentieri schizzato sui seni rischiai fortemente di esondare.

Decisi ovviamente di accontentare i suoi desideri mostrandogli dei chiari e limpidi topless che Ilenia con tanta cura mi aveva spedito giorni, settimane, mesi prima.

Quasi sicuramente si masturbava pesantemente anche lui su quelle foto. D’altronde deve essere molto eccitante ricevere i nudi della ragazza di uno dei tuoi amici, soprattutto se quella ragazza ha le curve al punto giusto.

Credo che Roberto, tolte le fantasie non si sarebbe mai spinto ad andare oltre. Masturbarsi su delle foto è un conto, fantasticarci su pure, avere intenzioni reali invece è tutta un'altra questione.

Non aveva mai azzardato andare oltre le sue fantasie. Aveva rispetto per me e per la mia relazione.

Capitò una di quelle sere a rischio imbarazzo. Uscita di gruppo con fidanzate al seguito. Roberto recitò bene la parte del disinteressato. Sapeva ormai benissimo cosa c’era sotto la maglietta che indossava quella sera la mia ragazza per cui buttarci uno sguardo e rischiare di esser scoperto probabilmente non ne valeva più la pena.

Sarà la ventesima volta che lo scrivo ma senza l’alcol tutto questo difficilmente sarebbe nato, così come il passo successivo.

Lo step successivo era quello di verificare se, oltre a fantasie, Roberto voleva puntare a qualcosa di più concreto ma, come scritto prima, visto il rispetto che nutriva per me, dovevo esser io a pungolarlo un pochino. Ormai la prassi era consolidata: serata tra soli amici maschi, bicchierini di troppo, risate e sfacciataggine ovviamente lontani da orecchie curiose.

Non badai molto agli convenevoli di turno, lo conoscevo da tempo, ormai la confidenza era al massimo e quindi tra un digestivo e l’altro gli buttai la palla tra i piedi:

“Ascolta, ma tu ti faresti mai un giretto su Ilenia? Dimmi la verità”

Mi guardò come uno guarda un matto.

“Non mi permetterei mai compare, è la tua donna, bellissime tette, bellissimo tutto ma finisce lì!” si fece serio.

“Questo lo so socio, ma mettiamo ti dò l’ok io, cioè ti dico che mi fa piacere, che non c’è problema, a questo punto che mi rispondi?”

Era sempre più stranito in viso e mi rispose

“Cazzo amico hai bevuto troppo mi sa stasera!”

“Naa ho bevuto quanto te e lo sai che reggo pure di più” gli risposi sorridendo.

“Ma perché ste domande di merda allora? Cioè sono domande strane!” rispose lui, non si capacitava.

“Tu rispondi!!!cazzo, una cosa ti ho chiesto!” mi feci serio io stavolta.

“Non stesse con te certo me lo sarei fatto più di un giro, ma sta con te quindi ti dico di no!” rispose seriamente anche lui.

“Poniamo che ora io te la offrissi e lei ci stesse, ti tireresti indietro?” provai ad insistere.

“Mi sembrerebbe un’infamata incredibile amico, una cosa poco corretta. ma poi perché mi offri la tua donna?!?!?!?” riprese a ridere per stemperare un po’.

“Macché infamata, infamata sarebbe fare tutto alle spalle. Qui si farebbe tutto alla luce del sole!” gli dissi

“Sta discussione è surreale e onestamente non ho capito dove vuoi arrivare” mi disse lui fissandomi negli occhi.

“Non so se ci arriveremo compare, mi piacerebbe condividere la donna con te visto che ti piace tanto!” gli risposi con molta franchezza.

Bestemmiò e sorrise quasi incredulo.

“Vorresti fare una roba a tre?!?!?” mi domandò allora

“Si, ma non contemporaneamente ecco!”

“Allora, in pratica vorresti che me la trombassi pure io ma senza te???” mi domandò sempre più incredulo “Mi pigli per il culo o cosa?” insistette

“Non ti piglio per il culo, porca puttana, altrimenti non starei perdendo mezz’ora a parlarne e non ti avrei spedito tutte quelle foto intime rischiando tanto, non credi?!?!?” ribadii a muso duro.

“Hey socio, un conto è guardare delle foto, un altro è passare ai fatti, mi sembra una roba fuori dal mondo!” mi disse

“Cristo mi vuoi dire che trombarsi la donna di un altro col suo permesso non lo trovi eccitante?!?!?!?”

“Fosse uno sconosciuto sì, ma noi due ci conosciamo da quasi 20 anni!” mi rispose

“Oh cazzo, secondo me ti massacri di seghe su quelle foto. Ora quelle seghe potresti fartele fare da lei, oltre a tutto il resto, e mi stai praticamente dicendo di no?” questa per me era la domanda decisiva, avesse risposto negativamente probabilmente mi sarei arreso.

“Non ti dico di no, ti dico che è strano!” Non era un sì, ma non era decisamente neanche un no, i margini di trattativa c’erano ancora ed erano ampi. Ora bisognava un pochino bluffare e inventare una sana bugia.

“Ne ho accennato qualcosa con lei. Credo che da te si farebbe montare volentieri sai?” mentii spudoratamente ma dovevo convincerlo definitivamente

“Seriamente?!?!?!?!Cazzo dovevo dirlo prima allora socio! E dimmi, le chiedevi di me o in generale?” era incuriosito, d’altronde alimentare il suo ego mi avrebbe dato una grossa mano.

“Ho fatto una di quelle domandine sciocche, alla leggera, della serie se non ci fossi io quale dei miei amici troverebbe interessante e lei mi ha risposto subito col tuo nome, molto decisa!”

“Buongustaia Ilenia” rispose lui e poi scoppiò a ridere contagiando pure me.

“A parte gli scherzi, credo ti trovi interessante, spesso mi chiede di te!” ritornai serio io “Devo semplicemente chiederle se si farebbe un giretto su di te” aggiunsi.

“Beh amico, se ti risponde in maniera positiva, anche se mi fa strano persino pensarlo, ci terrei a saperlo!” mi disse Roberto e di fatto la nostra discussione per quella sera finì lì.

Ora arrivava il bello, un intero Himalaya da scalare roccia per roccia, guglia per guglia, sperone per sperone. Pensavo già a quanto sarebbe stato difficile convincere Ilenia, tirata in ballo a sua insaputa in questo “gioco” a tre che forse sarebbe nato o forse non sarebbe mai accaduto.

La risposta la conoscete già, per i dettagli aspettate il prossimo racconto!

In allegato qualche fotina di Ilenia che tanto piaceva al buon Roberto!
 

Allegati

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Lee-san

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eccovi la terza parte a distanza di tempo (lavoro e altri cazzi), spero gradiate anche gli allegati :asd:
Dopo aver mandato le foto a Roberto non ci scrivemmo per qualche giorno. Forse entrambi provavamo imbarazzo. Imbarazzo che sarebbe stato inevitabile alla prima occasione in cui ci saremmo visti dal vivo, magari con lei presente. È proprio a causa di questo imbarazzo che almeno il primo periodo a mandare avanti il gioco era il coraggio liquido. Bisognava stare attenti se uno dei due era alticcio, c’era discreta possibilità potesse succedere qualcosa. Fu lui stavolta a fare il passo avanti. Nel bel mezzo della settimana mi scrive. Inizialmente cazzeggiamo su ben altri argomenti però avevo comunque le antenne dritte perché, come scritto prima, non si sapeva mai. Ed infatti, di punto in bianco, passando completamente da un argomento ad un altro, mi domanda chiaramente:

“Scusa, ma Ilenia per caso ti manda anche topless?”

Gli rispondo con la risata con tanto di emoj. Devo essere sincero, quasi speravo prendesse l’argomento. Avesse aspettato lo facessi io, probabilmente quella sera non ne avremmo parlato.

Dopo la risata gli rispondo in maniera piuttosto sintetica con un “certo”, dopodiché aggiungo una battuta “Se le vuoi vedere devi pagare!” e anche qui emoj sorridenti e risate.

“Quanto vuoi?” risponde lui con il classico ahahah finale.

A questo punto decido di fare un ulteriore passo avanti ma mi sto anche divertendo a “torturarlo” un pochino. Le prime foto osé che mi spedì Ilenia su WhatsApp erano alcune in accappatoio. Inizialmente erano piuttosto “timide” oserei dire. L’accappatoio era leggermente aperto, si notavano le forme dei seni ma fondamentalmente non si vedeva nulla.

Ero io a pregarla per mostrare qualcosa di più. Badate bene che non era sicuramente la prima volta che vedevo le sue tette. Quelle le avevo viste già diverso tempo prima; le avevo semplicemente detto che sarebbe stato carino ricevere ogni tanto qualche sua immagine sexy.

Sta di fatto che inevitabilmente l’accappatoio si apriva sempre di più fino alla logica liberazione dei capezzoli. Una sorta di striptease virtuale che personalmente trovavo e continuo a trovare molto eccitante.

Ecco quello stesso giochino ero intenzionato a farlo a Roberto, seguendo lo stesso iter che Ilenia aveva utilizzato con me. La cosa bella di quella serie di immagini è che anche quando Ilenia scoprì uno dei capezzoli, la foto non era proprio nitidissima ma leggermente mossa, (la spontaneità è un ulteriore fattore erotico secondo me) e quindi metteva un ulteriore languorino, la voglia di averne di più, di vederle meglio.

Decido quindi di mandare una delle foto ad accappatoio chiuso, non certo più hot di quelle in reggiseno mandate qualche giorno prima.

“Tiè, beccati questa” gli scrivo

Lui visualizza e poi risponde “Deliziosa” e nient’altro, forse rimasto un po’ deluso, forse si aspettava di meglio. Poco dopo però scrive quello che avrei voluto scrivesse ovvero:

“Non si potrebbe aprire un pochino di più quell’accappatoio?”

Confesso che nelle mie parti basse stava cominciando a circolare più sangue del previsto e qualcuno si stava decisamente svegliando dal torpore serale.

Ovviamente assecondo i desideri di Roberto e rispondo direttamente mandando una foto con accappatoio ancora più aperto in cui la forma dei seni è ancora più evidente.

“Cominciamo a ragionare amico mio” mi scrive seguito da una serie numerosa di smile.

A sto punto provo un pochino a smorzare gli animi, una doccia fredda per disincantarlo un po’:

“Lo sai vero che se Ilenia scopre che ti mando queste foto mi taglia la testa?”

E qui Roberto mi stupisce o meglio mostra tutta la sua spregiudicatezza:

“Vai tranquillo, non lo saprà mai, basta cancellare le chat, fidati di zio! E ora fammi vedere quelle tette per bene!!” fu quasi perentorio, arrogante e devo ammettere che un comportamento simile da lui non me l’aspettavo. Ho sempre detestato i tipi arroganti ma in quell’occasione questo suo modo di imporsi mi eccitò al punto che senza scrivere nulla decisi di mettere in chat la foto un po’ mossa con il capezzolo visibile.

Contemporaneamente avevo cominciato a prendermi il pene in mano e masturbarmi; ecco la mia parafilia liberata, il tarlo che emerge dal nido. Mi era sembrato di tornare ai tempi di quando single mi masturbavo ripensando alla ex che magari veniva presa in ogni modo dal suo nuovo moroso. Si, lo ammetto ho sto tipo di fantasie!

Ci fu un momento che sembrò durasse in eterno tra la visualizzazione della foto e Roberto che scriveva il messaggio. Intuivo che probabilmente stava lì a ingrandire la foto per vedere meglio il dettaglio del seno e del capezzolo.

“Sono belle come mi immaginavo ma tu sei proprio stronzo, mi vuoi far morire lentamente” seguito da una risata e da diversi smile.

Intuivo volesse vedere qualcosa di ancora più chiaro ma per quella serata gli doveva bastare quello che aveva ricevuto.

“Esattamente, soffri!!!” gli risposi con una risata

“Sappi che ti invidio molto comunque, mi ci attaccherei come un neonato a quelle tette!” mi rispose lui. Ecco, questa fu la prima volta in cui esplicitò probabilmente il desiderio di fare qualcosa con la mia ragazza e la cosa mi fece diventare probabilmente rovente in viso in un mix di imbarazzo, eccitazione e fastidio.

Inoltre tornava quel sentimento del sentirsi sporco per aver condiviso quelle foto private e intime con un'altra persona che tra l’altro non era uno sconosciuto. Il prezzo di certe parafilie è anche questo, fare i conti con diversi stati d’animo. Il pene mi si afflosciò e buonanotte al secchio.

A sto punto rispondo in maniera un po’ arrogante ma scherzoso “Invece ti attacchi a sto cazzo!” seguito da diversi smile.

Non la prese benissimo ma doveva starci comunque, il gioco lo dettavo io o meglio credevo di avere questo potere in quel momento.

In quell’istante infatti non avrei mai pensato che da lì a qualche mese il gioco lo avrebbe dettato lui e si sarebbe ribaltato tutto.

Dopo quella discussione passarono diversi giorni senza che ci contattassimo. Era nella norma, non era figlio di quella situazione. Ora però ogni volta che capitava di scriverci, l’argomento finiva per essere sempre Ilenia e dopo avergli fatto assaggiare il nudo della mia ragazza era difficile fare retromarcia e mostrargli qualcosa di meno spinto.

Lui pareva esserne ossessionato ma io non facevo nulla per mettere un freno, anzi.

Continuammo con queste chat serali in cui l’argomento principale diventava Ilenia. Roberto indagava un pochino sui comportamenti che la mia ragazza aveva a letto con me. Gli raccontai un po’ quello che faceva e non faceva a letto. Mi chiese in particolare se gli venivo mai sul seno e io risposi che capitava di rado, che fondamentalmente lei preferiva sentirmi dentro.

“L’importante è venire” mi disse lui con le immancabili emoj sorridenti. Poi aggiunse “Io, con tutto il rispetto compare, le verrei sulle tette tutte le volte!”

“Si ma tu sei proprio ossessionato dalle tette amico mio” gli scrissi

“Dalle sue si” mi rispose con molta franchezza. Niente emoj, niente sorrisi, era un’affermazione seria quella.

In tutti questi scambi di messaggi infilavo sempre la mano nei pantaloni e giocavo un pochino col pene, ero sempre abbastanza eccitato e quando confidò che le avrebbe volentieri schizzato sui seni rischiai fortemente di esondare.

Decisi ovviamente di accontentare i suoi desideri mostrandogli dei chiari e limpidi topless che Ilenia con tanta cura mi aveva spedito giorni, settimane, mesi prima.

Quasi sicuramente si masturbava pesantemente anche lui su quelle foto. D’altronde deve essere molto eccitante ricevere i nudi della ragazza di uno dei tuoi amici, soprattutto se quella ragazza ha le curve al punto giusto.

Credo che Roberto, tolte le fantasie non si sarebbe mai spinto ad andare oltre. Masturbarsi su delle foto è un conto, fantasticarci su pure, avere intenzioni reali invece è tutta un'altra questione.

Non aveva mai azzardato andare oltre le sue fantasie. Aveva rispetto per me e per la mia relazione.

Capitò una di quelle sere a rischio imbarazzo. Uscita di gruppo con fidanzate al seguito. Roberto recitò bene la parte del disinteressato. Sapeva ormai benissimo cosa c’era sotto la maglietta che indossava quella sera la mia ragazza per cui buttarci uno sguardo e rischiare di esser scoperto probabilmente non ne valeva più la pena.

Sarà la ventesima volta che lo scrivo ma senza l’alcol tutto questo difficilmente sarebbe nato, così come il passo successivo.

Lo step successivo era quello di verificare se, oltre a fantasie, Roberto voleva puntare a qualcosa di più concreto ma, come scritto prima, visto il rispetto che nutriva per me, dovevo esser io a pungolarlo un pochino. Ormai la prassi era consolidata: serata tra soli amici maschi, bicchierini di troppo, risate e sfacciataggine ovviamente lontani da orecchie curiose.

Non badai molto agli convenevoli di turno, lo conoscevo da tempo, ormai la confidenza era al massimo e quindi tra un digestivo e l’altro gli buttai la palla tra i piedi:

“Ascolta, ma tu ti faresti mai un giretto su Ilenia? Dimmi la verità”

Mi guardò come uno guarda un matto.

“Non mi permetterei mai compare, è la tua donna, bellissime tette, bellissimo tutto ma finisce lì!” si fece serio.

“Questo lo so socio, ma mettiamo ti dò l’ok io, cioè ti dico che mi fa piacere, che non c’è problema, a questo punto che mi rispondi?”

Era sempre più stranito in viso e mi rispose

“Cazzo amico hai bevuto troppo mi sa stasera!”

“Naa ho bevuto quanto te e lo sai che reggo pure di più” gli risposi sorridendo.

“Ma perché ste domande di merda allora? Cioè sono domande strane!” rispose lui, non si capacitava.

“Tu rispondi!!!cazzo, una cosa ti ho chiesto!” mi feci serio io stavolta.

“Non stesse con te certo me lo sarei fatto più di un giro, ma sta con te quindi ti dico di no!” rispose seriamente anche lui.

“Poniamo che ora io te la offrissi e lei ci stesse, ti tireresti indietro?” provai ad insistere.

“Mi sembrerebbe un’infamata incredibile amico, una cosa poco corretta. ma poi perché mi offri la tua donna?!?!?!?” riprese a ridere per stemperare un po’.

“Macché infamata, infamata sarebbe fare tutto alle spalle. Qui si farebbe tutto alla luce del sole!” gli dissi

“Sta discussione è surreale e onestamente non ho capito dove vuoi arrivare” mi disse lui fissandomi negli occhi.

“Non so se ci arriveremo compare, mi piacerebbe condividere la donna con te visto che ti piace tanto!” gli risposi con molta franchezza.

Bestemmiò e sorrise quasi incredulo.

“Vorresti fare una roba a tre?!?!?” mi domandò allora

“Si, ma non contemporaneamente ecco!”

“Allora, in pratica vorresti che me la trombassi pure io ma senza te???” mi domandò sempre più incredulo “Mi pigli per il culo o cosa?” insistette

“Non ti piglio per il culo, porca puttana, altrimenti non starei perdendo mezz’ora a parlarne e non ti avrei spedito tutte quelle foto intime rischiando tanto, non credi?!?!?” ribadii a muso duro.

“Hey socio, un conto è guardare delle foto, un altro è passare ai fatti, mi sembra una roba fuori dal mondo!” mi disse

“Cristo mi vuoi dire che trombarsi la donna di un altro col suo permesso non lo trovi eccitante?!?!?!?”

“Fosse uno sconosciuto sì, ma noi due ci conosciamo da quasi 20 anni!” mi rispose

“Oh cazzo, secondo me ti massacri di seghe su quelle foto. Ora quelle seghe potresti fartele fare da lei, oltre a tutto il resto, e mi stai praticamente dicendo di no?” questa per me era la domanda decisiva, avesse risposto negativamente probabilmente mi sarei arreso.

“Non ti dico di no, ti dico che è strano!” Non era un sì, ma non era decisamente neanche un no, i margini di trattativa c’erano ancora ed erano ampi. Ora bisognava un pochino bluffare e inventare una sana bugia.

“Ne ho accennato qualcosa con lei. Credo che da te si farebbe montare volentieri sai?” mentii spudoratamente ma dovevo convincerlo definitivamente

“Seriamente?!?!?!?!Cazzo dovevo dirlo prima allora socio! E dimmi, le chiedevi di me o in generale?” era incuriosito, d’altronde alimentare il suo ego mi avrebbe dato una grossa mano.

“Ho fatto una di quelle domandine sciocche, alla leggera, della serie se non ci fossi io quale dei miei amici troverebbe interessante e lei mi ha risposto subito col tuo nome, molto decisa!”

“Buongustaia Ilenia” rispose lui e poi scoppiò a ridere contagiando pure me.

“A parte gli scherzi, credo ti trovi interessante, spesso mi chiede di te!” ritornai serio io “Devo semplicemente chiederle se si farebbe un giretto su di te” aggiunsi.

“Beh amico, se ti risponde in maniera positiva, anche se mi fa strano persino pensarlo, ci terrei a saperlo!” mi disse Roberto e di fatto la nostra discussione per quella sera finì lì.

Ora arrivava il bello, un intero Himalaya da scalare roccia per roccia, guglia per guglia, sperone per sperone. Pensavo già a quanto sarebbe stato difficile convincere Ilenia, tirata in ballo a sua insaputa in questo “gioco” a tre che forse sarebbe nato o forse non sarebbe mai accaduto.

La risposta la conoscete già, per i dettagli aspettate il prossimo racconto!

In allegato qualche fotina di Ilenia che tanto piaceva al buon Roberto!
Ora viene il bello. Tre racconti gestiti benissimo che è un piacere leggere e che tengono col fiato in sospeso. Davvero bravo @Elden Lord . Penso che almeno una volta nella vita si dovrebbe avere la grandissima fortuna di conoscere una persona come te.
 

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