ailohcnaleM

Si, è così. E mi sembra che le cose vadano peggiorando. Peccato.

È una cosa antica. Al liceo mi fregavo tutti i fidanzati delle mie compagne. Petting o poco più, però mi infastidiva quando si vantavano dei loro uomini perfetti e incorruttibili, perché tanto tanto innamorati. Diventava una questione di principio. Ma nulla veniva fatto di nascosto. Glielo andavo a spifferare subito. Anzi, quelle più scafate e sveglie, mi usavano come “esame” per mettere alla prova la fedeltà dei fidanzatini. Il “Test Eleonora”.
Qualcuno lo superava…ma pochi 😃.
Poi, guarda, io da ragazzetta ero proprio un bocconcino.

Non sono regole a cui disubbidire. A me della trasgressione in sé, frega nulla.
Tu sembri un buon tipo…ma il rischio è tutto mio. Non ha senso correrlo.

Ma scusa: chi lo ordinava per posta? Non era meglio comprarsi, non so, playboy in edicola?

Mai scopato in vita mia col ciclo. Non mi piace.

Che per giunta fria e non frana. 😉

Porca miseria, sembrava un neonato affamato da quanto succhiava.
Anzi, peggio…almeno il neonato ne sceglie una e ciuccia quella.
Lui continuava a saltare dall’una all’altra. Un’idrovora impazzita 😃

In bocca.
Nella foto vedi l’attimo in cui la ricevo.
Con la punta della lingua gli sto carezzando il frenulo mentre eiacula.
Con le dita gli tenevo premuta l’uretra, cosi non ha sborrato a schizzi ma ho ricevuto tutto in un unico sorso. Molto amara, ahimè.
Devo dire che succhi abbastanza bene , una maestra come te sa fare bene il suo lavoro
 
generazioni di studenti italiani hanno dovuto superare il test di cooper ...
pochi fortunati la prova eleonora
ero una chiavica nel test di cooper... probabilmente anche con quello di eleonora non avrei avuto una grande resistenza, però almeno sarei stato "spossato e felice" come la canzone di Carmen Consoli... forse ho sbagliato un aggettivo, ma fa lo stesso
 
Ciao Ele, non conoscevo questo thread e ne sono rimasto affascinato, per il modo divertente ed erotico di come racconti le cose, contenuti non banali, giochi, si percepisce che ci tieni ad instaurare un dialogo genuino con i tuoi followers... e sei di una bellezza mozzafiato, complimenti, continuerò a seguire con piacere
 
Vestita o nuda?

È un sistema di rubinetteria abbastanza semplice, dopotutto.
L’unica differenza, da un punto di vista idraulico, è che con quelli di metallo devi farli smettere di sgocciolare, quelli di carne non vogliono fare altro.
Ecco, la mia “invidia del pene” riguarda questa facilità gestionale.
La manutenzione della passerotta è davvero più complicata.

Ahahah. Buona questa. 😆
Del resto, se la sborra sapesse di tiramisu, l’umanità si estinguerebbe. 😬

Ho capito. Non c’era un servizio di prestito tra di voi?
Una sorta di “biblioteca” in comune.

Non arriverà. Non su questo tema, perlomeno.
Niente di personale, eh…ma non vado a domicilio. 😘

Guarda. Vold/Bad mi parlava di Supersex, Caballero, Ov. Roba da porno duro.
Ed erano gli anni ‘70. Se li scambiavano finché tutte le pagine erano appiccicate 😆😆😆
Boh, a me piacerebbe conoscerti
 
@Melancholia
Ma no, era un giornale da mamme e nonne. I ragazzini approfittavano dell'opportunità.
Non escludo che qualcuno facesse scambi, ma credo che le foto restassero uguali per qualche mese. Era un catalogo serio di moda, a memoria non credo che cambiassero le foto delle modelle ogni mese.
 
Penso che si possa dire che Ele sia la cosa migliore mai capitata a questo forum

Ele... Appena interagisci esplode il forum... Un talento naturale!
Ele... Appena scopi esplode il forum... Un talento naturale!
Ele... Appena succhi esplode il forum... Un talento naturale!

Ciao Ele, non conoscevo questo thread e ne sono rimasto affascinato, per il modo divertente ed erotico di come racconti le cose, contenuti non banali, giochi, si percepisce che ci tieni ad instaurare un dialogo genuino con i tuoi followers... e sei di una bellezza mozzafiato, complimenti, continuerò a seguire con piacere
Caspita!
Posso ringraziare solo virtualmente, però con sentimento 😘
 

Allegati

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Si, è così. E mi sembra che le cose vadano peggiorando. Peccato.

È una cosa antica. Al liceo mi fregavo tutti i fidanzati delle mie compagne. Petting o poco più, però mi infastidiva quando si vantavano dei loro uomini perfetti e incorruttibili, perché tanto tanto innamorati. Diventava una questione di principio. Ma nulla veniva fatto di nascosto. Glielo andavo a spifferare subito. Anzi, quelle più scafate e sveglie, mi usavano come “esame” per mettere alla prova la fedeltà dei fidanzatini. Il “Test Eleonora”.
Qualcuno lo superava…ma pochi 😃.
Poi, guarda, io da ragazzetta ero proprio un bocconcino.

Non sono regole a cui disubbidire. A me della trasgressione in sé, frega nulla.
Tu sembri un buon tipo…ma il rischio è tutto mio. Non ha senso correrlo.

Ma scusa: chi lo ordinava per posta? Non era meglio comprarsi, non so, playboy in edicola?

Mai scopato in vita mia col ciclo. Non mi piace.

Che per giunta fria e non frana. 😉

Porca miseria, sembrava un neonato affamato da quanto succhiava.
Anzi, peggio…almeno il neonato ne sceglie una e ciuccia quella.
Lui continuava a saltare dall’una all’altra. Un’idrovora impazzita 😃

In bocca.
Nella foto vedi l’attimo in cui la ricevo.
Con la punta della lingua gli sto carezzando il frenulo mentre eiacula.
Con le dita gli tenevo premuta l’uretra, cosi non ha sborrato a schizzi ma ho ricevuto tutto in un unico sorso. Molto amara, ahimè.
Masterclass
 
Quello che davvero piace a me non riesco (quasi) mai ad ottenerlo.
A me piace succhiare il cazzo, con tutto il repertorio dei giochini che conosco, fino a farlo venire. Vero. Lo sperma in bocca è la cosa che mi eccita di più. Ok.
A quel punto però vorrei montare subito a cavalcioni, con ancora il suo sapore sulle labbra e trovarlo già pronto per l’uso. Godrei in un minuto. Più e più volte.
Purtroppo, tra il dire e lo scopare c’è di mezzo… il periodo refrattario.
Salgo su e sento che subito si affloscia, con buona pace della volontà propositiva del…candelabro, che cerca di dissimulare l’inevitabile.
E’ una cosa triste per me e imbarazzante per lui.
Bisogna aspettare, a seconda dell’età, almeno 20/25 minuti, talvolta anche 45/50, durante i quali invece di avere il cazzo, verrò abboffata di “cazzi suoi”. Aneddoti insulsi, esperienze pregresse, recensioni sulla mia tecnica pompinara, tutta una teoria di battute a doppio senso...
E guai a non dirsi ammirate, stupefatte. “Noooo, ma davvero? Wowowow! Che storia storiosa. Grazie per avermela raccontata…vuoi anche chiudermi la testa nel cassetto del comodino, così da fare l’en plein?”. Uno strazio, amici.
Quando finalmente la uallera resuscita, non è più la stessa cosa.
Così mi adeguo e cerco di godere prima io per poi occuparmi di loro.
“Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”, si impara a scuola.
Beh, cazzate. Come tutte quelle che hanno a che fare col cazzo.
In genere, le donne “come me” vogliono prenderle subito da dietro.
Sono sempre incontri occasionali e la donna che si concede al primo appuntamento, la si prende, eh…ci mancherebbe; ma la si considera sempre un pò una donna di serie B.
Con me non lo ammetterebbero mai ma nel “raccontarmi” agli amici, sarò poco più di una puttana. Anche per questo motivo non concedo mai il bis.
Diventerei un cliché, un luogo comune retorico. Non ne ho bisogno.
Nel loro immaginario sono dunque una preda e la preda si cattura alle spalle.
In piedi, con la faccia contro il muro. Giusto il tempo di chiudere la porta.
Una mano aggrappata alle tette e l’altra appoggiata sulla passera, per regolare l’inclinazione del bacino e accompagnare i colpi del cazzo.
Oppure a quattro zampe sul letto - a pecora, come vi piace ripetere - dopo avermi fatto appoggiare sugli avambracci, in modo da vedere bene il culo offerto. Le mutandine abbassate a mezza coscia o magari solo spostate, infilate nel solco tra le chiappe e tirate verso l’alto, come se fossero redini, briglie. Guinzaglio.
Mi danno quello che mi merito.
“Prendilo” è in assoluto la parola che sento più spesso durante i miei rapporti sessuali. Nella loro mente, la parola successiva è un aggettivo.
Non la pronunciano, forse per cortesia o forse per non farmi incazzare, ma la sento lo stesso. Anzi, la vedo. Sono pensieri disegnati.
Se la loro preoccupazione non è solo quella di dimostrare che sanno sbattermi come il martello di un fabbro ferraio, in genere tutto fila liscio.
Ma mi rimane sempre un po’ l’amaro in bocca…e non per colpa di quel che hanno mangiato, in questo caso.
Allora rientro a casa o nella mia camera di albergo, se già non ci sono; prendo Franz (il mio rabbit, lo dico per gli ultimi arrivati) e mi masturbo, mentre scrivo su phica cosa è successo.
In termini di puro godimento, il ricordo del cazzo è meglio del cazzo.
Leopardi alla rovescia.
Per aggirare il problema dovrei avere due uomini a disposizione, ma a turno.
Non dico che insieme non sia interessante…ma è una cosa diversa.
Su Bad non potevo contare, perché in quelle situazioni era tutto concentrato sull’altra ragazza presente. E adesso, a rimorchiarne due assieme non mi fido.
 
Ultima modifica:
Quello che davvero piace a me non riesco (quasi) mai ad ottenerlo.
A me piace succhiare il cazzo, con tutto il repertorio dei giochini che conosco, fino a farlo venire. Vero. Lo sperma in bocca è la cosa che mi eccita di più. Ok.
A quel punto però vorrei montare subito a cavalcioni, con ancora il suo sapore sulle labbra e trovarlo già pronto per l’uso. Godrei in un minuto. Più e più volte.
Purtroppo, tra il dire e lo scopare c’è di mezzo… il periodo refrattario.
Salgo su e sento che subito si affloscia, con buona pace della volontà propositiva del…candelabro, che cerca di dissimulare l’inevitabile.
E’ una cosa triste per me e imbarazzante per lui.
Bisogna aspettare, a seconda dell’età, almeno 20/25 minuti, talvolta anche 45/50, durante i quali invece di avere il cazzo, verrò abboffata di “cazzi suoi”. Aneddoti insulsi, esperienze pregresse, recensioni sulla mia tecnica pompinara, tutta una teoria di battute a doppio senso...
E guai a non dirsi ammirate, stupefatte. “Noooo, ma davvero? Wowowow! Che storia storiosa. Grazie per avermela raccontata…vuoi anche chiudermi la testa nel cassetto del comodino, così da fare l’en plein?”. Uno strazio, amici.
Quando finalmente la uallera resuscita, non è più la stessa cosa.
Così mi adeguo e cerco di godere prima io per poi occuparmi di loro.
In genere, le donne come me vogliono prenderle subito da dietro.
Sono sempre incontri occasionali e la donna che si concede al primo appuntamento, la si prende, eh…ci mancherebbe; ma la si considera sempre un pò una donna di serie B.
Con me non lo ammetterebbero mai ma nel “raccontarmi” agli amici, sarò poco più di una puttana. Anche per questo motivo non concedo mai il bis.
Diventerei un cliché, un luogo comune retorico. Non ne ho bisogno.
Nel loro immaginario sono dunque una preda e la preda si cattura alle spalle.
In piedi, con la faccia contro il muro. Giusto il tempo di chiudere la porta.
Una mano aggrappata alle tette e l’altra appoggiata sulla passera, per regolare l’inclinazione del bacino e accompagnare i colpi del cazzo.
Oppure a quattro zampe sul letto - a pecora, come vi piace ripetere - dopo avermi fatto appoggiare sugli avambracci, in modo da vedere bene il culo offerto. Le mutandine abbassate a mezza coscia o magari solo spostate, infilate nel solco tra le chiappe e tirate verso l’alto se fossero redini.
Mi danno quello che mi merito.
“Prendilo” è in assoluto la parola che sento più spesso durante i miei rapporti sessuali. Nella loro mente, la parola successiva è un aggettivo.
Non la pronunciano, forse per cortesia o forse per non farmi incazzare, ma la sento lo stesso. Anzi, la vedo. Sono pensieri disegnati.
Se la loro preoccupazione non è solo quella di dimostrare che sanno sbattermi come il martello di un fabbro ferraio, in genere tutto fila liscio.
Ma mi rimane sempre un po’ l’amaro in bocca…e non per colpa di quel che hanno mangiato, in questo caso.
Allora rientro a casa o nella mia camera di albergo, se già non ci sono; prendo Franz (il mio rabbit, lo dico per gli ultimi arrivati) e mi masturbo, mentre scrivo su phica cosa è successo.
In termini di puro godimento, il ricordo del cazzo è meglio del cazzo.
Per aggirare il problema dovrei avere due uomini a disposizione, ma a turno.
Non dico che insieme non sia interessante…ma è una cosa diversa.
Su Bad non potevo contare, perché in quelle situazioni era tutto concentrato sull’altra ragazza presente. E adesso, a rimorchiarne due assieme non mi fido.
Purtroppo anche noi uomini vorremmo non avere il periodo refrattario, potresti risolvere facendoti un tuo harem al maschile 🤣
 
Una mano aggrappata alle tette e l’altra appoggiata sulla passera, per regolare l’inclinazione del bacino e accompagnare i colpi del cazzo.
Oppure a quattro zampe sul letto - a pecora, come vi piace ripetere - dopo avermi fatto appoggiare sugli avambracci, in modo da vedere bene il culo offerto. Le mutandine abbassate a mezza coscia o magari solo spostate, infilate nel solco tra le chiappe e tirate verso l’alto, come se fossero redini, briglie. Guinzaglio.
Mi danno quello che mi merito.
“Prendilo” è in assoluto la parola che sento più spesso durante i miei rapporti sessuali. Nella loro mente, la parola successiva è un aggettivo.
Non la pronunciano, forse per cortesia o forse per non farmi incazzare, ma la sento lo stesso. Anzi, la vedo. Sono pensieri disegnati.
Se la loro preoccupazione non è solo quella di dimostrare che sanno sbattermi come il martello di un fabbro ferraio, in genere tutto
Beh ma che tristezza detta così. Voglio dire, se mi devo gustare una cosa cerco di farla nel migliore dei modi per godermi il più possibile il piatto. Preferisco vedere tutto nell'insieme, anche perché magari è la prima e ultima volta.
Poi voglio dire tanto lo sei tu quanto lui. Questa è una cosa che non mi è mai piaciuta nei discorsi da "bar". È un uso reciproco.
Dopodiché io sono uno scemo e magari ho scritto solo cazzate.
 
Ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto invitarti una sera, se mai fossi capitato dalle tue parti una sera.
Magari avrei detto ''solo per bere qualcosa insieme'', ma speranzoso in un finale erotico.
Dopo aver letto questo messaggio così triste, con queste immagini orribili, credo che se un giorno dovessimo vederci, sarei felice di mangiare e bere qualcosa con te, ma non vorrei trovarmi in quella situazione, per niente piacevole per entrambi.
Tu non godi, lui si limita a schizzare come un animale in calore, non ho percepito divertimento, non ho letto spensieratezza.
 
Quello che davvero piace a me non riesco (quasi) mai ad ottenerlo.
A me piace succhiare il cazzo, con tutto il repertorio dei giochini che conosco, fino a farlo venire. Vero. Lo sperma in bocca è la cosa che mi eccita di più. Ok.
A quel punto però vorrei montare subito a cavalcioni, con ancora il suo sapore sulle labbra e trovarlo già pronto per l’uso. Godrei in un minuto. Più e più volte.
Purtroppo, tra il dire e lo scopare c’è di mezzo… il periodo refrattario.
Salgo su e sento che subito si affloscia, con buona pace della volontà propositiva del…candelabro, che cerca di dissimulare l’inevitabile.
E’ una cosa triste per me e imbarazzante per lui.
Bisogna aspettare, a seconda dell’età, almeno 20/25 minuti, talvolta anche 45/50, durante i quali invece di avere il cazzo, verrò abboffata di “cazzi suoi”. Aneddoti insulsi, esperienze pregresse, recensioni sulla mia tecnica pompinara, tutta una teoria di battute a doppio senso...
E guai a non dirsi ammirate, stupefatte. “Noooo, ma davvero? Wowowow! Che storia storiosa. Grazie per avermela raccontata…vuoi anche chiudermi la testa nel cassetto del comodino, così da fare l’en plein?”. Uno strazio, amici.
Quando finalmente la uallera resuscita, non è più la stessa cosa.
Così mi adeguo e cerco di godere prima io per poi occuparmi di loro.
“Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia”, si impara a scuola.
Beh, cazzate. Come tutte quelle che hanno a che fare col cazzo.
In genere, le donne “come me” vogliono prenderle subito da dietro.
Sono sempre incontri occasionali e la donna che si concede al primo appuntamento, la si prende, eh…ci mancherebbe; ma la si considera sempre un pò una donna di serie B.
Con me non lo ammetterebbero mai ma nel “raccontarmi” agli amici, sarò poco più di una puttana. Anche per questo motivo non concedo mai il bis.
Diventerei un cliché, un luogo comune retorico. Non ne ho bisogno.
Nel loro immaginario sono dunque una preda e la preda si cattura alle spalle.
In piedi, con la faccia contro il muro. Giusto il tempo di chiudere la porta.
Una mano aggrappata alle tette e l’altra appoggiata sulla passera, per regolare l’inclinazione del bacino e accompagnare i colpi del cazzo.
Oppure a quattro zampe sul letto - a pecora, come vi piace ripetere - dopo avermi fatto appoggiare sugli avambracci, in modo da vedere bene il culo offerto. Le mutandine abbassate a mezza coscia o magari solo spostate, infilate nel solco tra le chiappe e tirate verso l’alto, come se fossero redini, briglie. Guinzaglio.
Mi danno quello che mi merito.
“Prendilo” è in assoluto la parola che sento più spesso durante i miei rapporti sessuali. Nella loro mente, la parola successiva è un aggettivo.
Non la pronunciano, forse per cortesia o forse per non farmi incazzare, ma la sento lo stesso. Anzi, la vedo. Sono pensieri disegnati.
Se la loro preoccupazione non è solo quella di dimostrare che sanno sbattermi come il martello di un fabbro ferraio, in genere tutto fila liscio.
Ma mi rimane sempre un po’ l’amaro in bocca…e non per colpa di quel che hanno mangiato, in questo caso.
Allora rientro a casa o nella mia camera di albergo, se già non ci sono; prendo Franz (il mio rabbit, lo dico per gli ultimi arrivati) e mi masturbo, mentre scrivo su phica cosa è successo.
In termini di puro godimento, il ricordo del cazzo è meglio del cazzo.
Leopardi alla rovescia.
Per aggirare il problema dovrei avere due uomini a disposizione, ma a turno.
Non dico che insieme non sia interessante…ma è una cosa diversa.
Su Bad non potevo contare, perché in quelle situazioni era tutto concentrato sull’altra ragazza presente. E adesso, a rimorchiarne due assieme non mi fido.

Ele come ben sai io ne ho 3 quindi niente periodo refrattario 😜🤣🤣
 
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