J_Machine
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- #26
Mi pare che molti pendano dalla mia tastiera pare sapere come è andata a finire…
Signori, è andata a finire male purtroppo , ma di questo non parlerò.
Invece, delizierò (mi auguro) le vostre menti curiose raccontandovi come è continuata, prima dell'infausta fine.
Gli incontri con il numero perfetto di partecipanti non sono stati tanti, ma ce n'è stato ben più di uno. In questo racconto in particolare vi parlerò di uno di questi, il terzo per la precisione.
Il Triangolo (reprise)
Sabato pomeriggio e sono in stazione con dieci minuti buoni di anticipo. Accendo l'ennesima sigaretta della giornata mentre aspetto la sua corriera. Fantastico... me la immagino bella come sempre, mentre mi guarda con quei suoi occhioni profondi e sensuali che mi mandano in tilt il cervello. Penso al suo modo di mordersi il labbro: lo fa quasi casualmente per chiunque altro la guardi…ma io so che lo fa per me e lo fa con il preciso scopo di farmi impazzire.
Mentre la mia mente va, la sigaretta si consuma tra le dita e la corriera mi si ferma davanti sostituendo le mie fantasticherie con la meravigliosa realtà. Scende e mi godo i suoi shorts dannatamente striminziti, di quelli che possono permettersi ben poche donne in questo universo. Lei è una di queste: gambe lunghe e sottili, muscoli guizzanti e culetto sodo che piacevolmente tira la stoffa. Sopra indossa una canottierina a spalla larga, con una scollatura ampia da cui fa capolino il suo seno strizzato in un push-up.
Mi sorride e, se fossimo in un anime giapponese, ora del fumo mi uscirebbe dalle orecchie. Mi abbraccia e, se fossi un uomo, lei potrebbe benissimo sentire il mio cazzo gonfiarsi dentro i jeans. Invece sono una donna e posso solo registrare una scossa che mi scende giù per le gambe e risale come un fulmine andando a fermarsi tra la mia seconda coppia di labbra che sento sempre più umide, mentre in bocca sento sempre più arido, neanche ci fossero i 50° del Sahara (ma sono 50° nel Sahara? Fate finta di sì…).
Ricambio l'abbraccio e mi godo il profumo del suo lungo collo mentre la lingua scappa alla mia volontà e veloce saetta sulla sua pelle… la sento fremere e so che anche lei prova quello che provo io. Infatti mi sussurra all'orecchio: "Ciao amore, portami a casa. Ho voglia di te e non ne posso più!"
Non so bene che effetto faccia ai maschietti quando una ragazza se ne esce con queste parole, ma posso dirvi l'effetto che fa a me: cervello che pensa alla strada più veloce per arrivare a casa, piede destro che già obbedisce al comando di "giù tutto sull'acceleratore", mani che fremono di strappare quella poca inutile stoffa che copre il suo corpo, lingua che non vede l'ora di percorrere ogni centimetro quadrato della sua pelle e figa che gronda umori inzuppando le mutandine.
Saliamo in macchina. Ogni volta che ci sale non manca mai di ricordarmi quella volta che l'abbiamo fatto con J. imboscati come ragazzini e mi chiede di lui. Vuol sapere se è a casa e se è tanto impaziente di vederla quanto lo è lei. Rispondo si ad entrambe le domande, mentre manovro sentendomi Irvine sulla pista bagnata (tutte le allusioni sono perfettamente volute…).
Quando la mano destra è libera dalle richieste del motore di innestare una marcia più alta, lascia la leva del cambio e si appoggia sulla sua coscia. La sua pelle è liscia e ruvida insieme e queste sensazioni diametralmente opposte producono un po' l'effetto di nuovo ossigeno sul fuoco. La mano sale e si ferma a premere sul suo clitoride: lei ansima, apre le gambe e mi chiede di metterle un dito dentro e tutto ciò produce un po' l'effetto del vento su una foresta incendiata in una secca giornata di agosto. Le infilo il medio tra le labbra e mi rendo conto di quanto è bagnata. Lo sfilo, me lo metto in bocca e pregusto il suo sapore e questo produce un po' l'effetto della foresta di cui sopra su cui i canadair scaricano benzina invece di acqua.
Sembrano passate ore, ma sono solo pochi minuti. Arriviamo a casa e, quando entriamo, J. è in cucina che ci aspetta. Lei gli si avvicina e lo bacia. Li guardo mentre appoggio borsa e chiavi…non dura molto. Non sono una che ama guardare e aspettare: mi unisco a loro toccando e baciando un po' uno e un po' l'altra. J. passa subito al sodo: quando ha lei tra le mani pare che i vestiti siano davvero uno stupido intralcio e in poco tempo lei rimane solo in slip. Continuano a baciarsi mentre io mi struscio sulla sua schiena nuda e con entrambe le mani le strizzo le tette mente gioco coi suoi capezzoli che si inturgidiscono. Gli ansimi di entrambi gli oggetti dei miei desideri combinati insieme nello stesso momento e nella stessa stanza…sempre, se questo fosse un anime, mi schizzerebbe sangue dal naso con la pressione di un'idropulitrice industriale.
Ridendo li separo e propongo di andare sul divano dove staremo certamente più comodi che su uno sgabello instabile. Non so perché, ma la mia proposta viene prontamente accettata.
J. si sdraia di schiena e lei si mette sopra di lui. Riprendono a baciarsi mentre io le sfilo anche le mutandine e mi sdraio tra le loro gambe. Allargo per bene quelle di lei, allargo anche le chiappe dopo averle leccate e mordicchiate per bene e tuffo la mia lingua nella sua figa grondante. La fotto un po' con la lingua e mi godo come inarca la schiena (non esagero, neanche Naomi nei film porno si piega in modo così sensuale :sbav: …chiedete a J. ).
Gioco per un po' finché mi dicono che hanno una sorpresa per me e che devo andare a farmi una bella e lunga doccia. Rimango lì con la lingua mezza fuori, con un'espressione che deve essere stata quanto di più rincretinito e perplesso i miei muscoli facciali abbiano mai prodotto.. ma mi fido di loro e se mi dicono di allontanarmi vuol dire che hanno in serbo per me qualcosa di meglio di quello che mi stavo già godendo. La vedo dura, ma mi fido e mi rintano in bagno.
Apro l'acqua e mi spoglio lentamente. Penso che, vista la situazione tra le mie gambe, potevo anche lasciare chiuso il rubinetto e dare il mio contributo al risparmio idrico della provincia. Sento rumori dalla camera da letto, ma non riesco ad intuire nulla e rinuncio definitivamente a capirci qualcosa. Mi butto sotto l'acqua piacevolmente calda e mi insapono per bene. Le mie mani che mi scorrono addosso sono piacevolmente sensuali…chiudo gli occhi e immagino che le mani siano quattro e di avere davanti lei e dietro lui. Mi sciacquo e penso che l'acqua che mi scorre sulla schiena sia lo sperma di J. che se lo mena mentre io e lei ci diamo dentro. Esco dalla vasca e mi avvolgo nell'asciugamano. Il freddo mi fa intirizzire i capezzoli che diventano duri: mi piacciono molto quando sono così e comincio a giocarci strizzandoli con le dita mentre mi spalmo di crema profumata.
Sarà passato abbastanza tempo per quello che devono fare? I rumori non ci sono più…sento solo la musica che va dal computer di J.
Indosso un perizoma rosso, niente reggiseno e mi vesto comoda con pantaloni della tuta e canottiera. Esco dal bagno e guardo verso la camera: il fiato mi si ferma in gola.
Lei è sdraiata a pancia in giù sul letto, completamente nuda e legata come un salame. La corda le blocca le braccia dietro la schiena e ha in bocca il mio "bavaglio" con la pallina.
J. l'ha legata per bene e l'ha lasciata lì per me come un regalo…manca solo il fiocco rosso. Lui è in studio, ma quando sente che esco dal bagno si avvicina e si ferma sulla porta per godersi lo spettacolo. Entro in camera e mi metto a cavalcioni su di lei. comincio a leccare le corde che la tengono ferma permettendo solo ogni tanto alla mia lingua di sfiorare la sua pelle. Mi avvicino al suo viso e lecco la pallina nella sua bocca. Vedo che non è a suo agio: sono una padrona molto comprensiva e così le tolgo il bavaglio e la bacio.
Ma non la slego…prima voglio giocare un po' con la sua figa mentre è immobilizzata, anche se lei non è come me…di solito sta ferma a per lasciarmi fare quello che voglio per farla godere. Io invece mi muovo sempre e devo sempre avere una parte attiva, molto attiva. :lingua:
Le allargo le gambe e le infilo un dito dentro…è bagnatissima e un dito è troppo poco. Ne infilo un secondo e comincio a muovergliele dentro godendomi i suoi ansimi. Sfilo le dita e come per caso le sfioro il clitoride prima di mettermele in bocca e gustarmi il suo sapore. Gliele infilo dentro di nuovo, ma ora sono tre e la scopo muovendole molto velocemente. Le tiro fuori di nuovo, ma questa volta le faccio succhiare a lei: gliele passo sulle labbra e poi gliele faccio succhiare e ripulire per bene.
Mi alzo e mi spoglio: comincio ad avere davvero caldo. Poi apro l'armadio: prendo il cazzo finto che le piace e lo inumidisco per bene con la mia saliva facendole vedere come lo succhio. Glielo appoggio sulla figa e la vedo fremere. Lo muovo piano sull'entrata per farla impazzire e quando non ne può più glielo spingo dentro fino in fondo e comincio a fotterla sempre più veloce.
Vedo che i segni della corda diventano sempre più rossi…come ho detto non sono una padrona cattiva e quindi decido di slegarla mentre continuo a schiacciarle dentro il cazzo finto con l'aiuto di un ginocchio tra le sue gambe. Appena lei è libera si gira e mi dice che mi vuole. Le sfilo il dildo e ci mettiamo a 69 (io sopra, sempre per via della parte attiva 🤭 ).
Cominciamo a slinguettare: adoro il suo fiato caldo tra le mie gambe mentre ansima e mi lecca il clitoride. Adoro la sua lingua che ogni tanto mi entra dentro e si muove veloce.
A questo punto J. decide che ha guardato abbastanza e si avvicina. Si fa succhiare due dita da lei e me le mette nel culo. Io sussulto perché non me lo aspettavo, intenta com'ero a leccare il suo clitoride e a godermi i suoi ansimi.
J. mi prende per i fianchi e mi appoggia il cazzo sul culo, non ho neanche tempo di rendermene conto che ce l'ho già dentro fino alle palle. Sento il mio culo che si sfonda, il cazzo di J. che mi fotte furiosamente e la lingua di lei sul clitoride…sotto attacco su molti fronti…ansimo ancora di più e stacco per un attimo la bocca dalla sua figa per tirare su la testa e inarcare la schiena sotto i colpi di J.
Abbasso di nuovo la testa per riprendere la mia missione tra le sue gambe, sebbene mi senta un po' distratta dai vari eventi che accadono tra le mie. Ad un tratto la mano destra di J. si stacca dalla mia vita e mi schiaccia la testa sulla figa di lei: poco male, penso, mi toglie un po' il fiato, ma non c'è un altro posto dove la mia bocca preferirebbe stare in questo momento.
Lei viene urlando il mio nome (dannatamente gratificante) e, mentre mi godo il suo orgasmo sulla mia bocca, viene anche lui. Mi inchioda i fianchi e mi spinge il cazzo fino alle palle mentre esplode bene in fondo nel mio culo (dannatamente gratificante anche questo).
Io non vengo… sono troppo su di giri e mi capita a volte che per la troppa eccitazione non riesca ad arrivare facilmente all'orgasmo. Sento il clitoride gonfio e grosso, sento la lingua di lei che continua a muoversi velocemente e sento il cazzo di J. che mi vibra nel culo… finalmente grido: "Siiii!" e l'orgasmo arriva anche per me…devastante e improvviso.
Signori, è andata a finire male purtroppo , ma di questo non parlerò.
Invece, delizierò (mi auguro) le vostre menti curiose raccontandovi come è continuata, prima dell'infausta fine.
Gli incontri con il numero perfetto di partecipanti non sono stati tanti, ma ce n'è stato ben più di uno. In questo racconto in particolare vi parlerò di uno di questi, il terzo per la precisione.
Il Triangolo (reprise)
Sabato pomeriggio e sono in stazione con dieci minuti buoni di anticipo. Accendo l'ennesima sigaretta della giornata mentre aspetto la sua corriera. Fantastico... me la immagino bella come sempre, mentre mi guarda con quei suoi occhioni profondi e sensuali che mi mandano in tilt il cervello. Penso al suo modo di mordersi il labbro: lo fa quasi casualmente per chiunque altro la guardi…ma io so che lo fa per me e lo fa con il preciso scopo di farmi impazzire.
Mentre la mia mente va, la sigaretta si consuma tra le dita e la corriera mi si ferma davanti sostituendo le mie fantasticherie con la meravigliosa realtà. Scende e mi godo i suoi shorts dannatamente striminziti, di quelli che possono permettersi ben poche donne in questo universo. Lei è una di queste: gambe lunghe e sottili, muscoli guizzanti e culetto sodo che piacevolmente tira la stoffa. Sopra indossa una canottierina a spalla larga, con una scollatura ampia da cui fa capolino il suo seno strizzato in un push-up.
Mi sorride e, se fossimo in un anime giapponese, ora del fumo mi uscirebbe dalle orecchie. Mi abbraccia e, se fossi un uomo, lei potrebbe benissimo sentire il mio cazzo gonfiarsi dentro i jeans. Invece sono una donna e posso solo registrare una scossa che mi scende giù per le gambe e risale come un fulmine andando a fermarsi tra la mia seconda coppia di labbra che sento sempre più umide, mentre in bocca sento sempre più arido, neanche ci fossero i 50° del Sahara (ma sono 50° nel Sahara? Fate finta di sì…).
Ricambio l'abbraccio e mi godo il profumo del suo lungo collo mentre la lingua scappa alla mia volontà e veloce saetta sulla sua pelle… la sento fremere e so che anche lei prova quello che provo io. Infatti mi sussurra all'orecchio: "Ciao amore, portami a casa. Ho voglia di te e non ne posso più!"
Non so bene che effetto faccia ai maschietti quando una ragazza se ne esce con queste parole, ma posso dirvi l'effetto che fa a me: cervello che pensa alla strada più veloce per arrivare a casa, piede destro che già obbedisce al comando di "giù tutto sull'acceleratore", mani che fremono di strappare quella poca inutile stoffa che copre il suo corpo, lingua che non vede l'ora di percorrere ogni centimetro quadrato della sua pelle e figa che gronda umori inzuppando le mutandine.
Saliamo in macchina. Ogni volta che ci sale non manca mai di ricordarmi quella volta che l'abbiamo fatto con J. imboscati come ragazzini e mi chiede di lui. Vuol sapere se è a casa e se è tanto impaziente di vederla quanto lo è lei. Rispondo si ad entrambe le domande, mentre manovro sentendomi Irvine sulla pista bagnata (tutte le allusioni sono perfettamente volute…).
Quando la mano destra è libera dalle richieste del motore di innestare una marcia più alta, lascia la leva del cambio e si appoggia sulla sua coscia. La sua pelle è liscia e ruvida insieme e queste sensazioni diametralmente opposte producono un po' l'effetto di nuovo ossigeno sul fuoco. La mano sale e si ferma a premere sul suo clitoride: lei ansima, apre le gambe e mi chiede di metterle un dito dentro e tutto ciò produce un po' l'effetto del vento su una foresta incendiata in una secca giornata di agosto. Le infilo il medio tra le labbra e mi rendo conto di quanto è bagnata. Lo sfilo, me lo metto in bocca e pregusto il suo sapore e questo produce un po' l'effetto della foresta di cui sopra su cui i canadair scaricano benzina invece di acqua.
Sembrano passate ore, ma sono solo pochi minuti. Arriviamo a casa e, quando entriamo, J. è in cucina che ci aspetta. Lei gli si avvicina e lo bacia. Li guardo mentre appoggio borsa e chiavi…non dura molto. Non sono una che ama guardare e aspettare: mi unisco a loro toccando e baciando un po' uno e un po' l'altra. J. passa subito al sodo: quando ha lei tra le mani pare che i vestiti siano davvero uno stupido intralcio e in poco tempo lei rimane solo in slip. Continuano a baciarsi mentre io mi struscio sulla sua schiena nuda e con entrambe le mani le strizzo le tette mente gioco coi suoi capezzoli che si inturgidiscono. Gli ansimi di entrambi gli oggetti dei miei desideri combinati insieme nello stesso momento e nella stessa stanza…sempre, se questo fosse un anime, mi schizzerebbe sangue dal naso con la pressione di un'idropulitrice industriale.
Ridendo li separo e propongo di andare sul divano dove staremo certamente più comodi che su uno sgabello instabile. Non so perché, ma la mia proposta viene prontamente accettata.
J. si sdraia di schiena e lei si mette sopra di lui. Riprendono a baciarsi mentre io le sfilo anche le mutandine e mi sdraio tra le loro gambe. Allargo per bene quelle di lei, allargo anche le chiappe dopo averle leccate e mordicchiate per bene e tuffo la mia lingua nella sua figa grondante. La fotto un po' con la lingua e mi godo come inarca la schiena (non esagero, neanche Naomi nei film porno si piega in modo così sensuale :sbav: …chiedete a J. ).
Gioco per un po' finché mi dicono che hanno una sorpresa per me e che devo andare a farmi una bella e lunga doccia. Rimango lì con la lingua mezza fuori, con un'espressione che deve essere stata quanto di più rincretinito e perplesso i miei muscoli facciali abbiano mai prodotto.. ma mi fido di loro e se mi dicono di allontanarmi vuol dire che hanno in serbo per me qualcosa di meglio di quello che mi stavo già godendo. La vedo dura, ma mi fido e mi rintano in bagno.
Apro l'acqua e mi spoglio lentamente. Penso che, vista la situazione tra le mie gambe, potevo anche lasciare chiuso il rubinetto e dare il mio contributo al risparmio idrico della provincia. Sento rumori dalla camera da letto, ma non riesco ad intuire nulla e rinuncio definitivamente a capirci qualcosa. Mi butto sotto l'acqua piacevolmente calda e mi insapono per bene. Le mie mani che mi scorrono addosso sono piacevolmente sensuali…chiudo gli occhi e immagino che le mani siano quattro e di avere davanti lei e dietro lui. Mi sciacquo e penso che l'acqua che mi scorre sulla schiena sia lo sperma di J. che se lo mena mentre io e lei ci diamo dentro. Esco dalla vasca e mi avvolgo nell'asciugamano. Il freddo mi fa intirizzire i capezzoli che diventano duri: mi piacciono molto quando sono così e comincio a giocarci strizzandoli con le dita mentre mi spalmo di crema profumata.
Sarà passato abbastanza tempo per quello che devono fare? I rumori non ci sono più…sento solo la musica che va dal computer di J.
Indosso un perizoma rosso, niente reggiseno e mi vesto comoda con pantaloni della tuta e canottiera. Esco dal bagno e guardo verso la camera: il fiato mi si ferma in gola.
Lei è sdraiata a pancia in giù sul letto, completamente nuda e legata come un salame. La corda le blocca le braccia dietro la schiena e ha in bocca il mio "bavaglio" con la pallina.
J. l'ha legata per bene e l'ha lasciata lì per me come un regalo…manca solo il fiocco rosso. Lui è in studio, ma quando sente che esco dal bagno si avvicina e si ferma sulla porta per godersi lo spettacolo. Entro in camera e mi metto a cavalcioni su di lei. comincio a leccare le corde che la tengono ferma permettendo solo ogni tanto alla mia lingua di sfiorare la sua pelle. Mi avvicino al suo viso e lecco la pallina nella sua bocca. Vedo che non è a suo agio: sono una padrona molto comprensiva e così le tolgo il bavaglio e la bacio.
Ma non la slego…prima voglio giocare un po' con la sua figa mentre è immobilizzata, anche se lei non è come me…di solito sta ferma a per lasciarmi fare quello che voglio per farla godere. Io invece mi muovo sempre e devo sempre avere una parte attiva, molto attiva. :lingua:
Le allargo le gambe e le infilo un dito dentro…è bagnatissima e un dito è troppo poco. Ne infilo un secondo e comincio a muovergliele dentro godendomi i suoi ansimi. Sfilo le dita e come per caso le sfioro il clitoride prima di mettermele in bocca e gustarmi il suo sapore. Gliele infilo dentro di nuovo, ma ora sono tre e la scopo muovendole molto velocemente. Le tiro fuori di nuovo, ma questa volta le faccio succhiare a lei: gliele passo sulle labbra e poi gliele faccio succhiare e ripulire per bene.
Mi alzo e mi spoglio: comincio ad avere davvero caldo. Poi apro l'armadio: prendo il cazzo finto che le piace e lo inumidisco per bene con la mia saliva facendole vedere come lo succhio. Glielo appoggio sulla figa e la vedo fremere. Lo muovo piano sull'entrata per farla impazzire e quando non ne può più glielo spingo dentro fino in fondo e comincio a fotterla sempre più veloce.
Vedo che i segni della corda diventano sempre più rossi…come ho detto non sono una padrona cattiva e quindi decido di slegarla mentre continuo a schiacciarle dentro il cazzo finto con l'aiuto di un ginocchio tra le sue gambe. Appena lei è libera si gira e mi dice che mi vuole. Le sfilo il dildo e ci mettiamo a 69 (io sopra, sempre per via della parte attiva 🤭 ).
Cominciamo a slinguettare: adoro il suo fiato caldo tra le mie gambe mentre ansima e mi lecca il clitoride. Adoro la sua lingua che ogni tanto mi entra dentro e si muove veloce.
A questo punto J. decide che ha guardato abbastanza e si avvicina. Si fa succhiare due dita da lei e me le mette nel culo. Io sussulto perché non me lo aspettavo, intenta com'ero a leccare il suo clitoride e a godermi i suoi ansimi.
J. mi prende per i fianchi e mi appoggia il cazzo sul culo, non ho neanche tempo di rendermene conto che ce l'ho già dentro fino alle palle. Sento il mio culo che si sfonda, il cazzo di J. che mi fotte furiosamente e la lingua di lei sul clitoride…sotto attacco su molti fronti…ansimo ancora di più e stacco per un attimo la bocca dalla sua figa per tirare su la testa e inarcare la schiena sotto i colpi di J.
Abbasso di nuovo la testa per riprendere la mia missione tra le sue gambe, sebbene mi senta un po' distratta dai vari eventi che accadono tra le mie. Ad un tratto la mano destra di J. si stacca dalla mia vita e mi schiaccia la testa sulla figa di lei: poco male, penso, mi toglie un po' il fiato, ma non c'è un altro posto dove la mia bocca preferirebbe stare in questo momento.
Lei viene urlando il mio nome (dannatamente gratificante) e, mentre mi godo il suo orgasmo sulla mia bocca, viene anche lui. Mi inchioda i fianchi e mi spinge il cazzo fino alle palle mentre esplode bene in fondo nel mio culo (dannatamente gratificante anche questo).
Io non vengo… sono troppo su di giri e mi capita a volte che per la troppa eccitazione non riesca ad arrivare facilmente all'orgasmo. Sento il clitoride gonfio e grosso, sento la lingua di lei che continua a muoversi velocemente e sento il cazzo di J. che mi vibra nel culo… finalmente grido: "Siiii!" e l'orgasmo arriva anche per me…devastante e improvviso.
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