Rileggi dall'inizioma come fa il protagonista a sapere tutte queste cose?
Rileggi dall'inizioma come fa il protagonista a sapere tutte queste cose?
in pratica la sorca muove il cielo, la terra e tutte le altre stelleDiciottesima parte - L’inaugurazione
Il giorno in cui la mia vita è cambiata totalmente è stato il 3 dicembre 2019. Quel giorno a scuola vedevo Flavio quasi tormentato ma io avevo altri pensieri per testa. Dopo la festicciola interrotta con gli altri, io ero nel panico più totale per il mio problema di eiaculazione precoce mentre Miriam era sempre più audace e zoccola.
Mi raccontò così che durante un corso pomeridiano, uno di quelli che ti danno dei crediti, è stata seduto vicino ad Adrian che dopo un po’ ha fatto delle battutine su quanto successo a casa di Giada. La mia ragazza mi raccontò tutto e quando andò la volta successiva mi mandò una foto che si era messa una bella gonnellina scozzese, collant neri, stivali e un microperizoma. “Vediamo se gli piaccio vestita così ad Adrian” mi scrisse e io pensai a lungo cosa risponderle e poi scrissi “così si ricorda quanto sei troia”.
La andai a prendere a scuola all’uscita, programmata alle ore 17, ma alle 17.20 uscì Adrian che non mi vide e dopo cinque minuti lei da sola. Come lei salì in macchina mi dette un bacio e mi disse “porco lo senti il sapore della sborra di Adrian?”. Io balbettai un “c c cosaa?”, e lei ridendo mi disse di mettere in moto e di andare nel solito posto dove ci appartavamo.
Nessuno disse una parola, quando spensi lei mi tirò fuori il cazzo e iniziò a dire menandomelo “anche oggi ci siamo seduti vicino e ci siamo messi in fondo a tutti e.. ecco… poi non ti incazzare se faccio la troia con gli altri…” disse mentre le sborrai sulla mano dopo pochi secondi.
Io non dissi nulla e lei, leccando la mia sborra, riprese a raccontare “mi ha fatto i complimenti per la gonna e io gli ho sorriso; dopo un po’ ha iniziato ad accarezzarmi le gambe e io l’ho lasciato fare. Anche io ho iniziato a carezzarli il cazzo duro da sopra i pantaloni, poi lui è arrivato a toccarmi la fica da sotto la gonna.
“Tieni d’occhio il cellulare poi mi ha detto ed è uscito poco prima che la lezione finisse. Dopo un po’ mi ha scritto che mi aspettava in terzo B, al seminterrato, e sono scesa. Come sono entrata mi ha preso e mi ha girato contro il muro, ha alzato la gonna e abbassato collant e mutandine e poi mi ha preso a scopare da dietro con io a pecora e le mani appoggiate al muro”.
Non volevo crederci “hai goduto?” le ho chiesto con un filo di voce e lei “si… poi mi tappava le bocca con una mano e con l’altra mi sgrillettava ma io volevo strillare per quanto mi scopava forte la fica, sono venuta quasi subito poi mi sono fatta scopare ancora un po’ e poi l’ho fatto sborrare in bocca”.
Feci finta di stare al gioco e non feci una scenata ma le dissi che era un gran troia e che doveva scoparle il culo. Dentro di me però avrei voluto spaccare tutto, ma il peggio doveva ancora venire. Ecco quella mattina pensavo a Miriam e Adrian quando Flavio all’intervallo mi disse di seguirlo in una parte appartata della scuola.
Mi mostrò alcune chat tra Miriam e Maria che lui aveva hackerato alla sua ragazza: in pratica Miriam le diceva mi voleva bene ma che continuava a stare con me solo perché ero uno che le permetteva di fare la troia con gli altri, quando le ricapitava uno così.
“Amico io dovevo dirtelo - fece Flavio - ti sta prendendo per il culo”. Io allora gli raccontai di lei e Adrian e poi gli dissi “se lei sta con me solo perché la faccio scopare con gli altri, allora anche io starò con lei solo per poter scopare le altre”.
Da quel giorno il nostro rapporto di coppia cambiò per sempre: io la incitavo a fare la zoccola e le proponevo situazioni dove anche io potessi scopare con altre. Di questa nuova situazione però vi parlerò nel prossimo racconto visto che ora, come promesso, devo dirvi cosa stava succedendo al centro commerciale.
I lavori volarono e riuscirono a inaugurare la struttura prima di Natale proprio come sperato. Fu anche un evento politico, al quale presero parte anche tutti i futuri candidati delle liste di centrosinistra. La Chiappatti nonostante l’umiliazione subita, era inebriata da quella sensazione di potere: la gente la chiamava e cercava di raccomandarsi, quasi fosse scontato che a breve sarebbe diventata assessore.
Mario però la trattava malissimo ma lei abbozzava vista la prospettiva di una carriera politica anche a livello nazionale, visto che ebbe subito modo di farsi apprezzare dal partito a Roma. In particolare apprezzarono la sua disponibilità di recarsi in albergo nella stanza di un politico africano in visita nella capitale, importante per le questioni energetiche del Paese.
Quando entrò lo trovò in accappatoio al telefono e, come la vide, le fece il segno di succhiarglielo. La prof così fece e nonostante l’impegno il cazzo dell’uomo restava piccolo e molle. Ci volle molto per farli avere una erezione e, quando riattaccò, la scopò un po’ alla missionaria per poi venire dentro al preservativo.
Anche Ivo la volle provare, al pari di Marta la madre di Simone, con entrambe che vennero a trovarlo nella camera di albergo. La cosa però fece come ingelosire Isabel, la moglie del proprietario, che si era invaghita dell’uomo anche perché il marito non si fece molti scrupoli a iniziare a partecipare alle tresche organizzate da Mario.
Una volta Ivo tornò in hotel molto stanco e disse al proprietario di non voler cenare ma che Isabel poteva portargli una camomilla. Ivo non aveva secondi fini ma la donna subito si andò a mettere in mutandine e reggiseno e si presentò così in camera, venendo poi scopata nonostante la stanchezza dell’ex politico.
Isabel così ci rimase male quando vide prima Marta e poi la Chiappotti recarsi in camera dell’uomo, decidendo di “vendicarsi” iniziando a fare la civettuola con Mario che colse subito la palla al balzo.
Ivo conoscendo il faccendiere continuava a predicare calma, che dovevano divertirsi sì ma sempre con il basso profilo e che solo dopo le elezioni poteva iniziare a essere più sfacciato. Ivo non amava le orge, preferiva scoparsele da solo, mentre Mario e gli altri ospiti fissi dell’hotel (Paolo, Rob e Carlo) iniziarono a scoparsi a turno Isabel che ormai si faceva fare di tutto e, grazie ai cazzoni di Paolo e Rob, divenne molto più aperta.
Eva la figlia dei proprietari però tornò a vivere da loro per iniziare a lavorare per la società e questo complicava i piani di Mario. Prima che la ragazza arrivasse però volle fare una sorta di festicciola in attesa che le trovassero un appartamento. CONTINUA…
Meno male che ci sei tu a rallegrare la domenica, altrimenti con la magica è un dolore.Ventesima parte - Gli uomini mascherati distruggono il culo della mia ragazza (e non solo)
Il nostro grande cambiamento era vissuto con particolare disagio da Simone (il nostro amico gay, figlio di Marta), noi gli raccontavamo tutto e lui assistette sbigottito a tutto questo sostanzialmente senza mai intervenire. In più in quel periodo tutti i problemi economici del padre erano esplosi e, nonostante il nuovo lavoro della madre, erano in grande difficoltà.
“Una ragazza ce l’avrei io” ci fece una sera mentre ne discutevamo al pub “è mia sorella Anna, sapete… economicamente non è un gran momento per noi”. Simone così si assicurò 500 euro e la sorella propose con successo una sua compagna d’università.
Il “colpaccio” però lo fece senza dubbio Miriam che convinse due sue compagne di squadra Nina (vedi episodio 13) e Yaril (episodio 14). La prima fu una cosa inaspettata visto che era fidanzatissima ma, oltre ai soldi, la intrigava molto conoscere meglio Leo e l’influencer che le è sempre piaciuto.
Franca, la sorella di Giada, trovò invece una amica che ha un bimbo piccolo in classe con suo figlio, mentre tutte le altre furono trovate da Adrian e dal cugino anche con alcune piacevoli sorprese.
In una sorta di recap queste furono le ragazze che accettarono di partecipare.
Miriam: la mia ragazza anche anal.
Giada: la nostra amica, anche anal.
Franca: 28 anni, bionda alta 1,60, magra con belle labbra di faccia assomiglia a Wanda Nara, zero tette ma un bel culo abbondante. Niente anal
Anna: 22 anni, castano chiaro alta 1,65, bellissima occhi azzurri e un viso molto dolce, corpo magro ma con un seno grande (quarta) e pieno anche se un po’ calante. Anche anal
Giulia: 21 anni amica di Anna, molisana e piccolina 1,50 è castano scura come gli occhi, viso carino e rotondo, fisico rotondo con due tettone enormi una settima naturale tanto che di recente le ha ridotte. Niente anal.
Roberta: una delle due ragazze della nostra scuola che ha fatto l’orgia con Leo e Adrian in gita, poco più alta e biondina con capelli a caschetto, fisico più sportivo con un bel culo sodo e una seconda marmorea assolutamente deliziosa. Anche anal.
Nina: 18 anni compagna di squadra di Miriam e anche della nostra scuola, alta 1,80 con i capelli castani lunghi e mossi, ha degli splendidi occhi chiari ma il resto del viso non è eccezionale, i lineamenti sono un po’ mascolini, con la bocca piccola e il naso un po’ tozzo, fisicamente invece è una statua: soda e muscolosa come il marmo, è una manza incredibile con una meravigliosa seconda abbondante marmorea, delle cosce da competizione e un culo tanto grande quanto sodo. Anche anal anche se vergine.
Yaril: 23 anni compagna di squadra di Miriam, cubana alta 1,77 è di carnagione scura, viso carino con labbra grandi ma naso un po’ tozzo, seconda di seno molto soda e vita stretta che fa da preludio a un culone grande, marmoreo e sporgente. Anche anal.
Ida: 27 anni amica di Franca, sposata con un bambino è alta 1,75, con i capelli tinti biondissimi e gli occhi neri, terza di seno appesantita dall’allattamento ma gran cosce e culo alto. Anche anal.
Eva: 19 anni è una delle amanti di Adrian ma soprattutto è la figlia della Chiappotti, piccolina alta 1,55 è mora con un taglio di capelli alla Cleopatra che le dà una faccia molto da porca, bella terza soda di tette ma soprattutto un culo abbondante e soffice. Anche anal.
Luna: 18 anni è la figlia di uno che doveva dei soldi a Igor, il cugino di Adrian, alta 1,70 bionda con occhi verdi splendidi ha zero tette ma un sedere abbondante. Ha accettato perché spinta dai genitori, prima di allora ha avuto solo poche esperienze con il suo ragazzo. Anche anal.
Per svariati motivi la festa fu fatta nel primo pomeriggio e il gong sarebbe scattato alle 17 per permettere poi a tutti e tutte di tornare a casa prima di cena. Per tre ore però l’unica regola sarebbe stata che sesso anale si sarebbe dovuto fare solo con le ragazze che avevano un braccialetto giallo.
Inutile dire quanto ero eccitato, visto che scopare in un colpo solo Anna, Nina, Franca e Yaril era un autentico sogno. I piani di Mario, Leo e gli altri però erano ben altri: nessuna pietà per le ragazze, tanto che furono invitati degli autentici tori cazzoni.
Oltre ai cinque “smascherati”, i venti mascherati ufficiali erano Mario, Adrian, Gianni (il candidato sindaco), Carlo (vedi 12° parte, uno dei responsabili del cc che viveva nell’hotel), Paolo (nipote di Mario, altro abitante dell’hotel con un cazzo enorme sia per lunghezza che larghezza), Giacomo (un comandante dei carabinieri), Rob (vedi 11° parte un ex sportivo di colore abbastanza famoso che avevano scelto come immagine del nuovo centro commerciale), Igor, Patrick (vedi 17° parte, l’amante di colore della Chiappotti Patrik un ragazzone del Gambia di 35 anni, lavora in un magazzino ed è grande, grosso e con una mazza lunga oltre 25 cm) mentre gli altri erano tutti imprenditori e professionisti locali, alcuni dei quali ritroveremo più avanti.
Quasi tutti questi vennero prese e portati da Armando l’autista - ex attore porno assai cazzuto che poi ha partecipato - mascherandosi in auto e arrivando già irriconoscibili il tutto per la privacy. Io e Flavio arrivammo subito in villa e ci vestimmo - la nostra maschera aveva una macchia rossa per distinguerla dai venti ufficiali -, poi iniziarono ad arrivare gli altri tra cui anche quelli che dovevano subentrare e che si vestirono sul momento.
Arrivarono diversi altri zingari, tutti bassi e tarchiati e con cazzi di media misura ma abbastanza larghi, arrivò Gaetano il proprietario dell’albergo, poi dei ragazzi di colore amici del calciatore e altri ragazzi amici invece degli altri due vip.
Soprattutto arrivò quel coglione di mio padre che era stato invitato da Mario visto che aveva iniziato a fare la “spia” sull’attuale giunta comunale: per fortuna non mi riconobbe visto che era mascherato, ma Flavio scoppiò in una risata incredibile quando lo vide.
Una volta arrivati tutti Armando l’autista andò con il van a prendere le ragazze che si erano cambiate - dopo essere state pagate - in un casolare vicino e arrivarono già tutte con cappotto e sotto tacchi alti e lingerie.
Leo intanto salì da noi e fornì a chi la voleva la G, poi una alla volta in bagno a prenderla. Come arrivarono dalle finestre in alto videro gli uomini mascherati che le guardavano entrare. “C’è la fidanzata di mio figlio e una suo amica!!” strillò subito mio padre che, invece che incazzarsi, si mise a ridere e Flavio con lui, mentre io ero allibito.
Le ragazze allora presero tutte la G anche loro ed erano tutte molto agitate ma anche eccitate, specie come fecero la conoscenza dei vip. Poi scesero i venti mascherati e Ivan fece le presentazioni.
Miriam era bellissima con i capelli tirati all’indietro e una lingerie rossa natalizia, tutte erano molto truccate ma senza dubbio spiccavano Nina e Yaril - con i tacchi arrivavano a 1,90 - oltre alle tettone di Giulia e alla bellezza di Anna.
La G aveva iniziato a fare effetto e noi eravamo chiusi all’ultimo piano in attesa che ci venissero a chiamare. Flavio così si avvicinò a mio padre e gli fece “ma veramente c’è la fidanzata di tuo figlio?”, e lui “in chiappe e ossa ahahahahah”, allora il mio amico “e pensi di scopartela’ e lui “beh perché no, è stata pagata ahahahah”. Che stronzi tutte e due, anche se il mio pensiero era che come scendevo dovevo cercare subito a Nina o Anna.
Aprimmo la porta e si sentivano urla e gemiti incredibili, cercavo di riconoscere qualche voce tra le donne ma sentivo indistintamente solo delle urla animalesche che poi scoprimmo fossero di Luna: eccitata dalla G e praticamente quasi vergine, godeva come una ossessa mentre Carlo con il suo cazzo di normali dimensioni la scopava in una delle camere.
Tutti erano impazienti, fomentati dalla G o dalla coca e dalle urla che arrivavano da sotto. Finalmente arrivò Ivan nudo e con il cazzo in tiro “ora uno alla volta vi faccio scendere, poi quando vi richiamo non voglio esitazioni dovete subito risalire; le ragazze sono nelle stanze o nel salone, non ammucchiatevi e cercate di cambiare di continuo”.
Mio padre fu uno dei primi a scendere e io uno degli ultimi. Davanti a me scese un amico dell’influencer basso e palestrato ma aveva tirato fuori un cazzo bello lungo ma soprattutto molto largo, che lo picchiava sulla mano come se fosse una mazza.
Nel piano sotto c’erano tre camere occupate. Dentro la prima c’era appunto Luna che tutta paonazza veniva scopata a pecora mentre affondava il viso nelle lenzuola del letto. Nella seconda invece c’era Franca scopata da uno i cui gemiti erano strozzati da un bel cazzone ficcato in gola. Mi misi avvicinai e iniziai a toccarle quel culo su cui spesso avevo fantasticato, poi le porsi il cazzo e lei quasi come un automa iniziò a succhiarlo.
Mi staccai e lasciai i tre. Nella terza stanza c’era Roberta che cavalcava uno e ne masturbava un altro. Fissai le sue belle chiappette rotondo e sode, mi avvicinai le toccai e poi scesi al pieno terra.
Subito notai come una fila fuori da una porta: dentro c’era Nina scopata dal cazzo nero del calciatore, mentre ansimando e godendo si alternava a ciucciare diversi cazzi che le erano attorno. Troppa gente, ripasserò pensai.
Ugualmente affollata era la stanza dove erano Anna e Giulia: la prima urlava sotto i colpi alla missionaria amante della Chiappotti, mentre la seconda aveva una selva di mani che le toccavano le tettone che si muovevano sotto i colpi di Leo.
Arrivai così nel grande salone dove c’erano Eva, Yaril e Ida con diversi uomini attorno. Yaril era scopata a pecora dall’influencer che le schiaffeggiava il suo culone di marmo, Ida strillava e godeva presa in doppia da Armando e Mario mentre Eva era inculata dall’influencer e ciucciava un bel cazzone nero.
Chi come me era sceso dopo vagava di stanza e stanza ma io non riuscivo a trovare Miriam e Giada. Mi guardai intorno e vidi una persona che si puliva il cazzo uscire dal bagno. Così mi affacciai e vidi Giada che cavalcava uno che stava seduto sul cesso e Miriam appoggiata a gambe aperte su lavandino con uno che la scopava.
Riconobbi poi il fisico di mio padre che le era di fianco e le tormentava i capezzoli. “Dai fammela scopare a me ora sta troietta” e così la fece alzare, prese un po’ di olio da uno dei tubetti disseminati e senza troppe smancerie iniziò a incularla “hai il braccialetto giallo allora prenditelo tutto nel culo”.
Impietrito assistevo alla scena della mia fidanzata appoggiata a un lavandino e inculata furiosamente da mio padre che sembrava voleva spaccarla in due. “siiiiii cosiiiiiì, daiii daiii” lo incitava Miriam mentre uno iniziò a toccarle la fica facendola venire subito.
Decisi di ripassare da Yabril e quando riuscii a farmelo succhiare vidi che aveva la faccia piena di sborra. Fui fortunato e potetti scoparmela a pecora: la visione di quel culone grande e granitico che vibrava sotto i miei colpi mi fece arrivare al limite, così anche io mi sfilai e le sborrai in faccia.
Cercai un altro bagno per pulirmi poi arrivò Ivan che mi fece segno di risalire sopra. La stanza dove era Anna era colma di persone come quella di Nina, mentre Franca ora era scopata senza pietà da un nero lungo il corridoio: sotto di lei si era formata quasi una pozza per quanto stava squirtando. Prima di rientrare feci in tempo a notare Luna che urlava con le mani in faccia mentre uno le stava lentamente sverginando il culo.
Mi fecero restare un bel po’ nella stanza con altri che raccontavano quello che avevano fatto. Uno zingari in particolare si vantava per aver fatto quasi vomitare Eva ficcandole tutto il cazzo barzotto in gola. Poi tornò Ivan con altri e ci fecero riscendere.
Li trovai tutti nel salone e chi aveva il braccialetto giallo era inculata a pecora o in doppia, mentre Franca ne stava prendendo due in fica insieme e Giulia era ridotto a uno sborratoio: chi doveva venire si staccava e le imbiancava il viso e le tettone.
Così mi feci audace, la presi e la feci stendere supina iniziando a pomparla: le sue tettone piene di sborra ballavano all’impazzata, mentre altri continuavano ad avvicinarsi per sborrarle addosso. Poi mi fece il segno di staccarmi, chiuse gli occhi e iniziò a sgrillettarsi raggiungendo un orgasmo mentre riconobbi il cazzetto di Flavio che le sborrava sulle tette.
Ora volevo inculare Nina e la trovai sopra a Leo che da sotto la inculava ferocemente facendole rimbalzare le chiappone. La ragazza aveva ancora la forza di godere, feci lo spavaldo e come Leo si sfilò le penetrai il culo a pecora. Ecco un altro sogno realizzato, dovevo allargarle le chiappone per fare spazio tra quel culo, ma presto arrivò uno che voleva il mio posto.
Mi alzai e mi resi conto di cosa avevo intorno: le urla delle ragazze si univano tra di loro, vedi Miriam con la sborra nei capelli e in faccia inculata da quello che sarebbe stato il nostro sindaco. Giada invece si stava prendendo nel culo l’indicibile cazzo di Paolo mentre l’amante della Chiappotti, senza saperlo, era entrato nel club di chi aveva inculato sia la madre sia la figlia.
“Signori tra quindici minuti finiscono le danze” urlò a gran voce Ivan, così Mario prese Giada e la fece salire sopra di lui piantando il cazzo nel culo e fece “chi vuole metterlo pure in questo culo aperto?”. Subito arrivò uno e senza troppa fatica iniziarono una doppia anale con la mia amica.
Tutti erano lì a guardare e dopo un po’ Mario si tolse e fece “chi altro vuole provare?”. Nina non disse una parola ma il suo culo vergine fino a poco prima si ritrovò due cazzi dentro, con la stessa sorte che toccò anche a Ida, Eva e… Miriam!! La vedevo mentre godeva stesa sopra Adrian con un altro zingaro contemporaneamente nel culo, vidi Anna con la coda nell’occhio che era stesa e le sborrai addosso, poi Ivan mi fece cenno di risalire.
Quando fummo di nuovo tutti nella stanza mio padre fece “quella zoccola della ragazza di mio figlio ne ha presi due in culo e come ci godeva…”. Lo odiavo sempre più.
La sera cenammo tutti a casa di Flavio che era libera: Miriam era distrutta tanto che poi la sera le venne un po’ di febbre, aveva il culo ancora aperto così come Giada. Sentimmo poi per messaggio Franca che era tutta felice, Anna che era con Giuliachr aveva mal di stomaco per tutta la sborra bevuta, poi Yabril che a cena con i parenti aveva fatica a star seduta e Nina, con il fidanzato, che scrisse queste parole “tutto ok, mi sento come avessi una coda, come un palo nel culo… quando la prossima??”. CONTINUA…
condivido il pensiero, comunque queste storie accadono un pò in tutti i posti.. dal paesino da 500 anime alle metropoli. Da ragazzo abitavo in un paesino toscano e le storie losche di sesso si sentivano eccomeOgni volta che leggo un nuovo capitolo mi vengono i"tremori" sarà che di libri ne ho letti diversi su quella che si può definire il sottobosco della criminalità romana e zone limitrofe però raccontato da te Patrulla è veramente "un altro passo"complimenti sentiti
😍
Tra l'amare e sposarla c'è n'è , poi lui era d'accordo quindi sapeva a ciò che andava incontro.condivido il pensiero, comunque queste storie accadono un pò in tutti i posti.. dal paesino da 500 anime alle metropoli. Da ragazzo abitavo in un paesino toscano e le storie losche di sesso si sentivano eccome
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Il racconto come già detto mi piace moltissimo, l'unica cosa mi dispiace per Patrulla per la fine che ha fatto Miriam, a farsi sfondare il culo da tutti.. Logico che ormai è d'accordo ma secondo me c'è stato male visto che l'amava
per me non va bene in entrambi i casi quando si è fidanzati, da single invece per me entrambi possono fare le gang bang, per quanto mi riguardaTra l'amare e sposarla c'è n'è , poi lui era d'accordo quindi sapeva a ciò che andava incontro.
Poi sempre per la serie fosse stato un uomo a scoparne e aprirne come una cozza 3/4donne un fenomeno, una donna farsi aprire da 3/4 uomini non va bene.
Com'è la storia?
Decolla pure mamma?? A questo punto mi aspetto di tuttoSara fu incuriosita da quelle parole che condivise anche con le altre, mia madre compresa
Che bella situazione, per me il paradiso in terra.Ventiseiesima parte - Carnevale
Gli incontri fatti per Miriam e le altre erano remunerativi ma poco edificanti dal punto di vista sessuale. Le ragazze così erano ansiose di essere sfondate di nuovo da bei cazzoni il tutto sotto effetto della G: la volontà era quella di fare una bella festa di Carnevale ma non tutti potevano liberarsi la sera.
Il sabato mattina di Carnevale noi avevamo assemblea di istituto e anche quasi tutti gli altri potevano essere disponibili. Delle ragazze oltre a Miriam, Maria e Giada, potevano esserci anche Franca, Nina e Yaril (vedi capitolo 20). Per i maschi oltre la nostra cerchia (io, Flavio, Leo, Ivan e Adrian), le donne volevano dei super cazzoni.
Così risposero presente all’invito Paolo, Patrick e Momo. Le donne però ne volevano di più ma non potevamo invitare chiunque e, alla fine, si “accontentarono” di due zingari dal cazzo barzotto, con Adrian che mise a disposizione la villa mentre Ivan pensò alla G.
Quei giorni però avevo anche altri pensieri. Non scorderò mai il sabato prima di Carnevale: guardavo mia madre che un paio di volte a pranzo mi chiedeva a che ora uscivo per andare a giocare, ma lei non sapeva che io sapevo tutto. Aveva fretta di vestirsi da troia per andare insieme al suo scopamico Lucio a casa di Nicola dove li avrebbe attesi anche Sara, la mamma di Flavio: anche loro volevano riprovare la G che il giardiniere ancora teneva. L’uomo poi aveva proposto anche la presenza di un amico, Mario, e le due signore accettarono quando capirono che era uno che di certo se la sarebbe spifferata.
Nicola che ancora doveva dei favori a Flavio era disposto a fargli installata delle camere, ma la presenza di Mario bloccò il tutto. Il mio amico allora si appostò nascosto vicino la casa del giardiniere, filmando l’arrivo dei presenti. Poco prima che scendessi in campo, o meglio in panchina, mi mandò un breve video di mia madre che, su tacchi vertiginosi neri, calze nere e gonna cortissima sempre nera, in difficoltà sul quel terreno fangoso entrava nella baracca.
Stavo esplodendo e quando finimmo Flavio mi scrisse “sono ancora dentro”. Uscirono poco prima di cena e mia madre era sotto braccio a Mario e Lucio: le calze autoreggenti tute strappate e calate e il passo più che traballante. Sara aveva un passo simile ma un cappotto lungo la copriva quasi tutta. I messaggi che mia madre e la madre di Flavio si scambiarono quella sera furono emblematici e incredibili: al pub me ne andai in bagno a segarmi due volte.
Entrambe dicevano di avere il culo in fiamme: se Patrick come cazzo può assomigliare a Mandingo, Nicola senza dubbio a Nacho Vidal. “Nicola mi ha sfondato il culo ma anche Mario…” scrisse mia madre all’amica poi le mandò una foto dei buchi rossi e ancora aperti “secondo te è tutto ok?”. Lo stesso fece la madre di Flavio che lamentava anche dolore alla gola per i pompini troppo profondi.
Entrambe però ammisero di aver avuto orgasmi a ripetizione “ammazza che troie che siamo..” scrisse con faccine sorridenti mia madre, “ahahahah, vero io ho ancora voglia!” fece Sara e allora mamma “matta, io sto bene per un po’!”.
Nicola lo invitammo anche noi ma, come Armando e Igor, rifiutò perché la sera erano invitati a una festa che Mario dava in hotel altrettanto sporcacciona. Quella mattina arrivammo tutti abbastanza presto alla villa, prendemmo la G poi le donne si andarono a preparare. Quando scesero eravamo tutti sotto effetto.
Erano tutte in reggiseno, perizoma e tacchi, con il mio intento che era quello di scoparmi per bene Nina che sembrava una statua. Anche se noi maschietti eravamo di più, rispetto all’orgia mascherata i cazzi a disposizione erano molti meno.
Facemmo un breve brindisi poi le donne iniziarono a baciarsi e toccarsi, con noi che dopo qualche minuto ci unimmo dopo esserci spogliati. Franca fu subito felice di tenere a battesimo Momo, mentre Miriam riusciva a ingoiare poco più della cappella del cazzone di Paolo. Nina era tampinata da Leo e Adrian così mi buttai su Yaril godendomi quelle labbrone mentre palpavo il suo culone caraibico.
“Amore, inculami prima tu che così me lo prepari a sti cazzoni” furono le uniche parole che Miriam mi rivolse, ma in cambio riuscii a scoparmi per bene Nina che mi si attaccò anche a pomiciare tutta infoiata: le guardai quegli occhi celesti a non resistetti dal venirle sulla pancia.
Quando riprendemmo la G c’era anche chi non aveva ancora mai sborrato: Patrick si confermò come un autentico animale, ma anche i due zingari e Ivan non scherzavano. Momo invece nonostante la grande miccia era ancora bello impacciato. Il “secondo tempo” fu quello della distruzione anale delle presenti, eccezion fatta per Franca che anche quella volta non volle farselo sverginare.
Mettemmo vicini i culoni delle presenti e sembrava di stare in un video di Brazzers: non avrei saputo quale premiare, forse quello di Nina che sembrava disegnato o quello di Yaril, grosso e sporgente. Io alla fine li provai tutti: inculavo Miriam a pecora e sembrava di scoparle la fica quanto era aperto. Nonostante questo, solo Giada riuscì a prendersi bene in profondità nel culo i cazzoni di Patrick e Paolo.
Tutto il salone era un mix di urla e gemiti, La pelle nera di Yaril faceva risaltare la quantità di sborra che aveva in faccia e sul corpo, poi Giada urlò che ne voleva due in culo: essendo meno esperti rispetto ai presenti all’orgia mascherata, non fu una cosa facile visto che non poteva prendere i grossi calibri.
Alla fine ci riuscirono Ivan e uno zingaro, che poi replicarono con Nina ma non riuscì molto bene. Le urla maggiori però erano di Franca che veniva scopata alla missionaria senza pietà da Patrick, come il ragazzo si staccava, Leo la tirava per le gambe portandosela vicino per riservarle lo stesso trattamento.
Finimmo che era ora di pranzo, sborrando tutti in faccia alle ragazze: per me quella fu la quarta venuta. Quando Maria tornò a casa, non sapeva che la madre stava uscendo per recarsi dal parrucchiere in quanto la sera avrebbe ricevuto lo stesso trattamento in hotel.
Lei e la sorella infatti, insieme a Isabel la moglie del proprietario dell’hotel erano le grandi protagoniste della festicciola di Mario. Oltre a lui c’erano Nicola (doveva ricambiare il favore), Igor, Giacomo lo sbirro, Claudio e Rob gli altri due ospiti fissi dell’hotel insieme a Gaetano, il marito di Isabel.
C’erano però due diversivi. La Chiappotti presa dai dubbi, ma anche lei inebriata dal “potere” di essere cercata da tutti, alla fine confessò tutto, ma proprio tutto tutto al marito. Era pronta ad affrontare anche una separazione ma l’uomo si disperò dicendo che era tutta colpa sua e delle sue depravazioni.
Inoltre richiamò Patrick dicendogli che aveva voglia di lui e il ragazzo, dopo aver avuto l’ok da Mario, la rincontrò scopandola per bene. Quando Mario le disse “sabato sera ti faccio conoscere lo zingaro a cui manca una puttana”, per non farla sputtanare la fece entrare dal retro e salire in una camera.
Igor così se la scopò per bene davanti e dietro, poi scese e tornò con Nicola “ora voglio vedere fino a quando sei troia”. La donna non se lo fece ripetere e si gustò quel cazzone in ogni modo, facendosi inculare forsennatamente ed esplodendo in un orgasmo incredibile mentre la scopavano in doppia.
Sotto con Nicola che si era spostato non c’era un gran movimento. Gli uomini erano tutti ubriachissimi nonostante avessero a disposizione tre tettone da record. Giusto Rob doveva dividersi per farle divertire.
E Mario? Quel gran bastardo aveva scritto prima a Eva, la figlia super tettona dei padroni dell’hotel: “Abbiamo un discorso in sospeso io e te, quella bella scopata interrotta… vieni sul retro sabato alle 22, ti faccio vedere i tuoi come si divertono e poi ce ne andiamo in camera”. “Si tratta di una proposta o di un ordine” rispose lei, “a me gli ordini non piacciono” fece il faccendiere.
La ragazza doveva andare a una festa in maschera con gli amici, ma accettò di passare “alle 22.30 devo stare fuori però”. Si presentò con un cappotto lungo che facevano intravedere delle calze nere e un tacco nero non esagerato. Mario già alticcio e fatto la portò in camera ma prima, come la scorsa volta, la fece sostare lungo le scale a vedere i genitori scopare con gli altri.
Entrati in camera, si spaparanzò sul letto tirandosi fuori il cazzo semi duro “ora spogliati, fammi vedere cos’hai sotto”. La ragazza imbarazzatissima si tolse il cappotto mostrando un vestito di carnevale da suora, Mario si mise a ridere e le disse di continuare. Sotto aveva dei collant neri e un reggiseno nero contenitivo per reggere quelle due bombe.
L’uomo si fiondò addosso iniziandola a palparla, le liberò le tettone succhiandole e martoriandole poi la bittò sul letto, le strappò i collant e spostate le mutandine iniziò a leccarla. Eva un po’ si sciolse sotto i colpi della lingua di Mario, poi ebbe un sussulto quando questo la penetrò in un colpo solo.
Mentre la madre sotto succhiava il cazzo molle di Giacomo, la figlia supina doveva reggere le tettone che sballonzolavano come impazzite sotto i colpi di Msrio. La fece salire sopra poi per immergere la faccia in quel ben di dio con Eva, ormai sciolta, che venne gestendo lei la cavalcata. Come l’uomo se ne accorse le piantò il cazzo in mezzo alle tette e sborrò dopo una spagnola colossale.
Lei si ripulì, si vestì e fece per andarsene senza dire nulla, Mario la bloccò sull’uscio e la baciò ed Eva per un attimo ricambiò prima di staccarsi e andare via. L’uomo così se ne scese sotto e, recuperate le energie, dette una mano a Rob a scopare le tre vaccone che erano di sotto. Dopo un po’ si staccò e scrisse a Eva “il culo di tua madre era strettissimo quando l’ho conosciuta, ora invece va che è una meraviglia…”. “Fottiti” fu la risposta della ragazza ma, il giorno dopo quel folle sabato, tutti i tg parlavano di quel virus che dalla Cina ora era arrivato anche in Italia. CONTINUA…