Io, Lara e la corsa

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VOGLIAMO???? no no no no no no non VOGLIAMO NULLA....


Ci piacerebbero, ci farebbero eccitare, se ne hai non vediamo l'ora.... usiamo i termini giusti. Marvin fa quell oche crede. Ha molte avventure da raccontare, ma s enon siamo capaci noi di fargli venire la voglia: perchè dovrebbe mai raccontargliele. Alla fine la porcellina l'ha lui, se la gusta lui, se la spaparanzano altri in palestra... quindi: aiutiamolo a eccitarlo e a invogliarlo a scrivere, più che a obbligarlo.

hai ragione, il mio voleva essere un vogliamo simpatico ovviamente, ma non si capiva
 
hai ragione, il mio voleva essere un vogliamo simpatico ovviamente, ma non si capiva

bravo... mi piace chi si corregge, secondo me è segno di intelligenza!
a volte l'emozione e l'eccitazione ci fanno abusare delle parole e il fatto di vederle scritte non fa intendere il tono che queste hanno quindi assumono, come nel tuo caso, un accento di imperativo quando invece è solo un invito a continuare, nei tempi e nei modo che l'autore vuole tenere.

speriamo di leggere presto altro...

:)
 
Concordo con te Palazzolo, anche io preferisco le donne normali alle super fighe, mi attizzano di piĂą
Ma la cosa più eccitante è sapere che anche a loro piace il gioco, se sembra che lo facciano per farti un favore, a me passa tutta l'eccitazione
 
Ultima modifica:
voglio ringraziare pubblicamente Marvin..ogni tanto ci sentiamo via skype..e appena può mi delizia con foto normali ma anche super sexy della sua bellissima Lara..ragazzi lui è bravissimo a scrivere e a raccontare i particolari..ma fidatevi, per chi non l'ha ancora vista..Lara è un capolavoro ho avuto il piacere di vederla sia vestita che in costume e in topless..beh senza parole..grazie Marvin!!!
 
Ciao a tutti,

grazie mille per gli apprezzamenti!

Ho iniziato a scrivere il prossimo resoconto, racconta della breve vacanza che abbiamo fatto alle Baleari a metĂ  settembre - rimanete sintonizzati!

Per quanto riguarda le foto di Lara: alcuni fortunati hanno potuto vedere qualcosa, mi capita a volte di condividerle su skype - se la cosa vi dovesse interessare, aggiungetemi pure: marvin_2341

A presto!
Marvin
 
Ciao a tutti,

grazie mille per gli apprezzamenti!

Ho iniziato a scrivere il prossimo resoconto, racconta della breve vacanza che abbiamo fatto alle Baleari a metĂ  settembre - rimanete sintonizzati!

Per quanto riguarda le foto di Lara: alcuni fortunati hanno potuto vedere qualcosa, mi capita a volte di condividerle su skype - se la cosa vi dovesse interessare, aggiungetemi pure: marvin_2341

A presto!
Marvin

grandissimo
 
Ciao a tutti,

grazie mille per gli apprezzamenti!

Ho iniziato a scrivere il prossimo resoconto, racconta della breve vacanza che abbiamo fatto alle Baleari a metĂ  settembre - rimanete sintonizzati!

Per quanto riguarda le foto di Lara: alcuni fortunati hanno potuto vedere qualcosa, mi capita a volte di condividerle su skype - se la cosa vi dovesse interessare, aggiungetemi pure: marvin_2341

A presto!
Marvin

Accettami se puoi! Ti ho inviato amicizia da tempo
 
Ciao a tutti,

grazie mille per gli apprezzamenti!

Ho iniziato a scrivere il prossimo resoconto, racconta della breve vacanza che abbiamo fatto alle Baleari a metĂ  settembre - rimanete sintonizzati!

Per quanto riguarda le foto di Lara: alcuni fortunati hanno potuto vedere qualcosa, mi capita a volte di condividerle su skype - se la cosa vi dovesse interessare, aggiungetemi pure: marvin_2341

A presto!
Marvin


Allora muoviti a finirlo!!!
Ovviamente scherzo anche se sono impaziente :D
Anche io ti ho aggiunto da tempo su skype ma non mi hai mai considerato al di lĂ  di un ciao :(
 
Sono fresco reduce di un esperienza mistica.. ho finalmente trovato online il grandissimo marvin (che non finirò mai di ringraziare) su skype e mi ha mostrato la nostra amata Lara...

..che dire.. è una Dea.. fortunati quelli che hanno potuto vederla dal vivo in uno di quei racconti che tanto ci hanno fatto eccitare..

E' veramente molto bella, parlo fisicamente perché ovviamente non ho visto il viso, ma azzarderò che da quel sorriso si intravede una bellezza dolce ed erotica al tempo stesso non solo fisica, ma generale..ed è proprio grazie a quel sorriso che posso dire che non è la classica maggiorata tutta curve che siamo abituati a vedere su internet, ma proprio la classica ragazza semplice della porta accanto, come già qualcun altro aveva detto prima di me..

E per come la vedo io, questo fa ancora piĂą eccitare!

Gambe toniche, fisico snello, sorriso ammaliante.. seno non troppo grande, ma nemmeno piccolo e sopratutto ritto, alto e sodo.. e appunto questo sorriso che ti fa pensare che non sia possibile che si tratti della solita Lara dei racconti.. pensi che quella ragazza non si slaccerĂ  mai il reggiseno al mare, e invece "taaaac".. pensi che non metterĂ  mai un costumino ridotto, e invece anche qui ti ricredi.. pensi che non possa mai e poi mai fare quello che marvin racconta e invece, per fortuna, anche qui Lara ti fa ricredere..

Sei un grande, un uomo fortunato, grazie ancora ed ora si che attenderò il nuovo capitolo con frenesia e impazienza! :D
 
Ciao a tutti,

grazie mille per gli apprezzamenti!

Ho iniziato a scrivere il prossimo resoconto, racconta della breve vacanza che abbiamo fatto alle Baleari a metĂ  settembre - rimanete sintonizzati!

Per quanto riguarda le foto di Lara: alcuni fortunati hanno potuto vedere qualcosa, mi capita a volte di condividerle su skype - se la cosa vi dovesse interessare, aggiungetemi pure: marvin_2341

A presto!
Marvin

anch'io sono in trepidante attesa del nuovo racconto...
 
(Vacanza alle Baleari - Parte prima)

Eccoci finalmente con il nuovo capitolo dei racconti su Lara.

Mi scuso per i mesi che sono passati dall’ultimo resoconto – come sapete, si tratta di situazioni realmente accadute a Lara e me, e trovare il tempo per ricordare e scrivere tutti i particolari non è facile.
Prima di iniziare a raccontarvi, vorrei ringraziare tutti quelli che hanno scritto parola di incoraggiamento nei post qui sopra – sappiate che sono davvero molto apprezzate, mi farebbe piacere che continuiate (anche con commenti su Lara, per quei pochi fortunati che hanno visto qualche sua foto su skipe).

Prima di iniziare con il racconto vero e proprio, è importante dirvi quanto la situazione con il massaggiatore (vedi racconto precedente) abbia intrigato entrambi. Più volte ne abbiamo parlato facendo l’amore, un po’ per stuzzicarci a vicenda, e questo rievocare la situazione di lei son le tette al vento sotto le mani del fisio, ha sempre funzionato come benzina della nostra eccitazione e delle nostre fantasie. In particolare, più volte mi sono ritrovato a chiedere a Lara come si fosse sentita mentre il fisio le stava toccando il culo, o quando si è voltata mostrandogli il seno – e in tutte le occasioni lei ha ammesso di essersi eccitata nel vederlo impacciato dalla situazione, ma eccitato a sua volta. In più di una occasione le ho chiesto se in mia assenza avrebbe fatto altro, e Lara ha sempre ribadito che senza di me non si sarebbe sentita di fare nulla, perché non si sarebbe sentita al sicuro, e perché comunque per lei la parte eccitante del gioco è dimostrare a me quanto si eccitano gli altri a guardarla, e non altro. In compenso una volta, chiedendole se ritrovandosi nella stessa situazione sarebbe andata oltre, ha ammesso che le sarebbe piaciuto provare a farsi toccare le tette dal massaggiatore.

Amici, inutile dirvi quanto queste confessioni mi eccitino, soprattutto raccontate da lei in certe situazioni, mentre si concede a me o mentre mi fa un pompino!

Tornando a noi, le avventure che voglio raccontarvi ora sono successe durante le nostre ultime vacanze al mare, avvenuta a metà dello scorso settembre, su un’isola delle Baleari (non vi svelo il nome dell’isola, ma credo sia facilmente intuibile sulla base dell’ambientazione del racconto). Ho deciso di dividere il racconto in giorni per renderlo più leggibile – inoltre, data la lunghezza, pubblicherò il racconto in due parti (Giorni 1-3 e Giorni 4-6).
Spero possa piacervi e intrigarvi, almeno tanto quanto queste situazioni hanno eccitato me dal vivo.

Giorno 1
Bagagli pronti e chiusi, casa sistemata e chiusa a sua volta, la sveglia suona alle quattro e mezza del mattino, ed è un trauma – ma questa volta è per una buona causa, quasi non ci credo che finalmente stiamo partendo per le ferie! Infilo le valigie nel bagagliaio e guardo Lara: è raggiante e bellissima mentre sale in auto al mio fianco, anche lei non vede l’ora di passare i prossimi 7 giorni fra spiagge paradisiache, mojiti al tramonto in riva al mare e ristorantini dove cenare con i piedi sulla sabbia.
Solita trafila in aeroporto, e finalmente siamo in volo – è l’unica con addosso un paio di shorts nonostante l’aria fredda dell’aereo, si capisce che con la testa è già là.
Una volta atterrati, recuperiamo i bagagli e ci spostiamo al porto. Nonostante sia metà settembre, l’aria è calda e il tempo bellissimo. Ci guardiamo, innamorati e soddisfatti: tutto è al posto giusto per una vacanza perfetta. Circa quaranta minuti di navigazione ed arriviamo sulla nostra isola – da lì sono 10 minuti di autobus e il mezzo (affollatissimo, nonostante sia settembre!) ci lascia vicino all’appartamentino che abbiamo affittato.
Entriamo dal cancello del giardino e veniamo accolti dal proprietario – il nostro appartamento si trova al piano terra di un complesso con tre diverse costruzioni a due piani, che ospitano due appartamenti ciascuno (uno al piano terra, uno al rialzato). Il proprietario è molto simpatico e disponibile, e il nostro appartamento è enorme, ancora meglio di quanto ci saremmo aspettati. In particolare, ci colpiscono la sala con cucina a vista, davvero molto ampia, e il dehor che dà sul giardino e con vista mare, dove già mi immagino nelle sere seguenti con un bicchiere in mano al rientro dal mare. Anche Lara è entusiasta, e corre in camera per disfare i bagagli e cambiarsi. Ne approfitto per guardarmi intorno, e noto che gli altri 5 appartamenti del complesso hanno i panni stesi, segno che sono tutti occupati; non vedo però nessuno in giro, probabilmente a causa dell’orario: sono le tre di pomeriggio, e saranno tutti probabilmente in spiaggia.
Sbrigate le prime faccende, anche noi decidiamo di fiondarci al mare. Dato che è il primo giorno e non abbiamo nessun mezzo di trasporto, optiamo per la spiaggia vicino al paese (stupenda!); penseremo domani a noleggiare un motorino.
In spiaggia, mi godo Lara togliersi prima la magliettina e poi gli short, rimanendo con un costume con il sopra a fascia e il sotto a brasiliana. La sua pelle bianca risalta contro il fuxia del costume – e guardandola in piedi, mentre si spalma la crema, attirando lo sguardo dei vicini di ombrellone, mi rendo conto di essere già eccitato! Prevedo una vacanza davvero bollente…
Il resto della giornata scorre tranquillamente. Rimaniamo in spiaggia fino a tardi a goderci il tramonto, doccia veloce in appartamento e uscita a cena nel centro del paese, dove due piatti di pesce e un bianco frizzantino ci mettono di ottimo umore prima di andare a nanna.

Giorno 2
Sveglia tardi, come si conviene in vacanza, anche per recuperare le energie dopo l’alzataccia del giorno prima. Io e Lara facciamo un salto in centro, giusto il tempo di affittare un motorino per girare l’isola.
Abbiamo deciso insieme che la meta di oggi sarà una spiaggia a sud ovest dell’isola: è una spiaggia sabbiosa piuttosto ampia, dal mare cristallino. Inoltre da lì è possibile raggiungere a piedi, inerpicandosi un po’ sula scogliera, una piccola caletta circolare, molto affascinante.
Lara sfoggia anche oggi un costumino con il sotto a brasiliana – scoprirò quasi subito che ha portato solo costumi di questo tipo. La aiuto con la crema, e mi godo la scena di lei che si alza e si avvia passo per passo verso il bagnasciuga. Sarò di parte, ma mi sembra che tutti gli sguardi siano rivolti nella direzione delle chiappe della mia ragazza. Oggettivamente, sono davvero un bello spettacolo, incorniciate dalla brasiliana. Mi godo la situazione
La spiaggia è molto bella, ma si rivela però frequentata prevalentemente da famiglie. Nulla di male, ma siccome mi ero immaginato di trovare qualche topless – e magari di convincere Lara a sua volta a togliere un pezzo – devo rivedere le mie ambizioni ed accontentarmi di guardarla sfilare con le chiappette in bella vista in mezzo a tanti padri di famiglia.
L’acqua è stupenda, e passiamo la mattinata alternando bagni e letture. Per pranzo, decidiamo di affidarci a chiosco alle nostre spalle.
La spiaggia nel pomeriggio si riempie, il numero di ragazzi aumenta decisamente (mi sa che avevano preferito rimanere a dormire fino a tardi!), ma Lara rimane con i due pezzi addosso. Siamo al secondo giorno, e decido che chiaramente non è il caso di insistere per altro.
Il pomeriggio scorre lento, passare una intera giornata in spiaggia sotto il sole, è piuttosto stancante per entrambi. E infatti decidiamo di lasciare relativamente presto la spiaggia, per riprendere il motorino e dirigerci a casa. L’idea è quella di sfruttare il dehor dell’appartamento per berci un aperitivo a casa, guardando il mare.
I 15 minuti di tragitto in motorino passano piuttosto in fretta – appena entriamo nel cortile del complesso, noto finalmente un po’ di movimento anche negli altri appartamenti. “Ma allora c’è vita su questo pianeta”, esclamo entrando e guardandomi intorno. Lara ride e si dirige verso la doccia, io ne approfitto per uscire in giardino e vedere se riesco a fare la conoscenza di qualcuno.
Scopro ben presto che nell’appartamento sopra al nostro c’è una coppia di olandesi sui 40 anni, evidentemente appassionati di immersioni, a giudicare dall’attrezzatura che vedo sul loro balconcino. A fianco a noi, un appartamento occupato da tre coppie sui 60 anni – sono probabilmente degli inglesi in pensione, ma non esattamente della zona di Londra, visto che fatico a capire cosa si stanno dicendo. Che siano scozzesi? O irlandesi?
Al piano sotto della terza abitazione vedo una coppia di ragazzi che come noi sta entrando in casa – sono giovani, lei con tratti un po’ dark. Non faccio in tempo a farmi un’idea della provenienze perché li vedo sparire subito nell’appartamento.
Infine, sopra la coppia con la lei dark, vedo tre ragazzi sul balcone. Sono lì che bevono qualcosa, le loro voci coperte dalla musica che esce da una cassa. Inizio a ipotizzare di dove possano essere… spagnoli? Ma saranno qui soli o con le loro ragazze? Se sono a coppie, strano però che ci siano solo loro tre sul balcone. E come mai vedo solo tre asciugamani stesi? Sì, credo proprio che siano qui da soli…
Mentre sono perso nelle mie congetture, la musica si stoppa – e finalmente capisco di dove sono: che stupido sono stato a non averci pensato prima, sono chiaramente italiani. Mi vedono che li fisso, e uno dei tre alza il bicchiere nella mia direzione. Non ho nulla da bere, quindi rispondo al saluto alzando la mano.
Sento chiamare il mio nome dall’interno dell’appartamento – è Lara che mi avvisa “Doccia tutta per te!”. Sto per rientrare e me la vedo venire incontro verso il dehor, avvolta solo dall’asciugamano che la cinge dal seno a poco sopra le ginocchia. Quanto è bella, con i capelli bagnati e il pensiero che sotto a quel telo non ci sia nulla…
La aspetto al dehor, soprattutto perché voglio gustarmi lo spettacolo di lei all’aperto così. E sono contento di notare che Lara non si fa problemi, esce coperta solo dal telo e addirittura una volta uscita mi abbraccia. In quella posizione, il telo è sostenuto solo dalla pressione dei nostri corpi. Sapere che mi basterebbe arretrare di poco per far cadere il telo e lasciarla nuda lì all’aperto mi provoca un’erezione immediata.
Mentre ci abbracciamo mi guardo intorno, e noto che i tre ragazzi ci stanno fissando. Allungo le mie mani sul culo di Lara, coperto dal telo, e le do una abbondante palpata; i ragazzi stanno sicuramente guardando la scena, e mi inorgoglisce far vedere loro che bella figa che è la mia donna.
La scena non dura moltissimo, Lara si stacca e si regge l’asciugamano con una mano – è purtroppo abbastanza abile da non far scivolare nulla. Rientriamo in casa e anche io mi faccio la doccia. Vista la stanchezza della giornata, decidiamo di cenare a casa. Prepariamo un piatto di pasta, togliamo una bottiglia di vino dal frigo e ci godiamo una cena al fresco del nostro dehor.

Giorno 3
Terzo giorno di vacanza, terza mattina nella quale ci alziamo col sole. E pensare che prima della partenza temevamo di trovare nuvolo o brutto tempo – finora ci sta andando davvero alla grande.
La meta di oggi è una lunga spiaggia di sabbia nella zona est dell’isola. Il programma è quello di lasciare il motorino in un paesino, per poi risalire a piedi la costa fino ad arrivare alla spiaggia.
E così facciamo – la spiaggia si rivela essere piuttosto affollata fin dalla prima mattina, ma riusciamo lo stesso a trovare un posto in una zona vicina al bagnasciuga. L’outfit di oggi prevede un bikini con il sopra a triangolini e la solita mutandina brasiliana, che lascia abbondantemente scoperte le chiappe della mia girl. Rispetto a quella di ieri, è decisamente più ridotta – e infatti si notano i segni bianche sul suo culetto, nelle zone che ieri evidentemente erano coperte dal costume. “Evviva”, penso, “altra giornata col culetto di Lara in vista!”.
Certo, Lara non è la sola in spiaggia ad osare delle mutandine relativamente ridotte – ma per quanto io sia di parte, credo di non essere nel torto nell’affermare che il suo è il culo più bello di tutta la spiaggia. Di fianco al nostro telo si sono messi due ragazzi, e durante la mattinata li becco più volte a guardare il culo di Lara.
La giornata è quasi torrida, e facciamo frequenti bagni per non patire troppo il caldo – al terzo bagno della mattinata, e quindi alla terza sfilata delle chiappe di Lara davanti alla spiaggia, decido di farmi più audace. In acqua la abbraccio, e porto dapprima le mani sul suo culetto, per poi spostarle sul nodo del reggiseno.
“Ehi, cosa fai?”, mi chiede Lara sorridendo, con aria interrogatoria. “Uhmmmmm, indovina!”, la fisso. “Puoi scegliere fra: opzione uno, mi sto assicurando che il tuo costume sia ben allacciato e anzi ho intenzione di fare un bel doppio nodo; opzione due, mi prudono i palmi delle mani e me li sto grattare sul tuo costume; opzione tre, al mio segnale slacciare tutto e scatenare l’inferno!”. Insomma, provo a buttarla sul ridere per vedere l’effetto che fa.
“Li conosco, i furbini come te!”, fa lei di tutta risposta, ridendo. “Fan finta di grattarsi, o peggio di difendere l’onore della propria fanciulla – e poi la lasciano mezza ignuda alla mercé degli sguardi altrui!”.
“Beccato!”, ammetto colpevole, tirando fuori la lingua. “E quindi, che vogliamo fare? Scappi via, ti difendi con le unghie, o hai intenzione di lasciarmi fare?”.
Lara si guarda in giro, come a soppesare chi possa vederla. E’ un ottimo segnale, vuol dire che ci sta pensando – già solo questo, mi provoca un abbozzo di erezione. “Ma è pieno di italiani qui…” mi scruta dubbiosa. “Beh amore, pure io sono italiano, ma non mi sembra di essermi scandalizzato o di averti infastidito quelle poche volte in cui ti ho visto le tette…” le faccio, buttandola ancora sul ridere.
“Tu non mi hai infastidito?! Tu mi infastidisci sempre!” ride Lara. “E ad ogni modo, prendilo come il tuo regalo di compleanno…”. E mentre dice così, allontana le mie mani da dietro la sua schiena e porta le sue, afferra i capi dei laccetti e slaccia il reggi. Non è certo la pima volta che Lara fa topless in spiaggia, ma ogni volta questa cosa mi causa un tuffo al cuore, Vederla lì, in mezzo alla spiaggia affollata, che si toglie il reggiseno e lascia le sue tettine alla mercé degli sguardi altrui mi fa morire.
Lara ride, e mezza rossa per l’imbarazzo si lega il reggiseno intorno al nodo delle mutandine brasiliane. “Contento capo?”, mi fissa, mentre io non riesco a staccare gli occhi dalle sue tette. “Beh Lara, difficile dirti di no…”.
E la cosa più pazzesca è vederla avviarsi verso l’asciugamano a tette di fuori, è davvero uno spettacolo e sembra che l’intera spiaggia si stia fermando solo per guardare le tette della mia fidanzata.
Lara non si rimette il reggi fino al momento del pranzo; ed è davvero uno spettacolo osservarla mentre prende il sole a tette di fuori, oppure mentre si gira sul telo lasciando il seno libero alla vista dei nostri vicini. E infatti più volte li becco mentre la squadrano e le guardano le tettine – la cosa non può fare altro che inorgoglirmi ed eccitarmi. Uno dei due ragazzi ha addirittura in mano uno smartphone, in un paio di occasioni mi viene il dubbio se stia leggendo dei messaggi o fotografando Lara a tette di fuori… …meglio non saperlo, anche se di certo non mi piacerebbe trovare delle sue foto in giro per la rete, postate da uno sconosciuto che le ha scattate in spiaggia.
Verso l’una e qualcosa la fame si fa sentire; Lara si rimette il sopra del costume - con somma delusione mia e credo pure dei vicini – e gli short. Ci avviamo quindi al chiosco della spiaggia, dove rimaniamo a godere dell’ombra fino alle tre passate.
Complici un paio di birre, nel pomeriggio mi sento piuttosto allegro e desideroso di giocare con lei. Tornando al nostro posto, noto che la compagnia di ragazzi vicini a noi è cresciuta – ora sono in tre e con il terzo telo si sono praticamente attaccati al nostro. Sono spagnoli e stanno chiacchierando mentre bevono qualche birra.
Mentre Lara si sdraia a pancia in giù noto già i primi sguardi sul suo sederino, e decido di giocarmi la carta della crema solare. Prendo il flacone dal suo zaino e glielo sventolo davanti: “Amore, massaggino?”. Lara sorride e mi lascia fare. Comincio dal collo e dalle spalle, e arrivo ben presto al fiocco del reggiseno. Mi chino su di lei e le sussurro all’orecchio “Oggi riscuoto il mio regalo di compleanno, giusto?”; Lara volta il viso verso di me, guarda i tre ragazzi e poi torna a fissarmi “Sei proprio un maiale, sai?” mi dice ridendo. “Mi tocca star qui in topless per farti contento..?! Verrà presto anche il mio di compleanno, e non te la caverai con poco…” mi risponde, stando al gioco.
Fantastico, non avrei chiesto di meglio. Mi sa che anche la sua birretta deve aver fatto effetto, non è mai successo che prendesse il sole in topless con gente così vicina.
Porto le mani rapidamente dietro la sua schiena, prima che cambi idea – e sotto gli sguardi incuriositi dei tre ragazzi le slaccio il reggi e lo poso nel suo zaino. E’ fatta, per quanto a pancia in giù ma anche oggi Lara starà con le tette al vento!
Lara è sdraiata a pancia in giù che ride, probabilmente non riesce a capacitarsi del fatto che io trovi così eccitante la situazione; e però si vede che si diverte a giocare a sua volta. Dapprima la noto che si appoggia sui gomiti, rimanendo a pancia in giù, e sollevando però il seno dal telo; in questa posizione prende in mano un libro e inizia a leggere, ma più volte la vedo che mi guarda e guarda i tre vicini, che chiaramente non risparmiamo occhiate alle sue tette. Poi si avvicina a me col viso, e con lo sguardo di chi si diverte a provocare mi fa: “Ora ti faccio vedere come assicurarsi che guardino per bene le tette della tua fidanzata”. Non capisco, e onestamente sono un po’ preoccupato: “Amore, veramente a me va benissimo già così… …non esageriamo…”. Lara capisce le mie preoccupazioni, e ride: “Ma sì, tranquillo… …solo ora vediamo se riusciamo a mettere qualcuno in imbarazzo” e dicendo così, tira fuori la lingua con fare scherzoso. Vi confesso, sono a metà fra il preoccupato e l’eccitato – mi metto a guardarla per capire cosa abbia intenzione di fare.
Lara, sempre dalla sua posizione a pancia in giù, sposta il libro e fa per avvicinare lo zaino; in questo modo si alza sempre di più, ed il seno è sempre più visibile. Fruga nella sacca finchè non tra fuori il flacone della crema solare, poi si guarda in giro ed è a quel punto che capisco cosa vuol fare: si gira verso i tre ragazzi, ormai completamente seduta e con l tette in vista e chiede a quello più vicino di loro: “Perdona, que hora es?”.
Io sono gelato dalla scienza, i ragazzi si girano tutti e tre e chiaramente fissano Lara a tette fuori a meno di un metro da loro. Quello interpellato sposta lo sguardo più volte dal viso al seno di Lara e viceversa, e sfodera un sorrisone compiaciuto: “Son las tres y cuartos”.
“Gracias”, accenna Lara, mentre apre il flacone e versa un po’ di crema sul palmo. Poi mi guarda sorridendo – riconosco la faccia da furbina, sta per completare la sua opera. E infatti inizia a mettersi la crema sul decolleté, massaggiandosi lentamente il seno davanti a tutti e quattro, che a questo punto non possiamo fare altro che fissarla.
Lara ride e io scuoto a testa – non ci posso credere, la mia ragazza che si massaggia le tette di fronte e tre sconosciuti, seduti a meno di un metro da lei. La cosa evidentemente la stuzzica, e certo eccita molto me. Lara finisce dopo pochi minuti e rotola verso di me, quasi finendomi in braccio: “Piaciuto?” mi fa fissandomi negli occhi. “Sei la solita, Lara..”, la stringo e faccio per baciarla. Lara non oppone resistenza, e mi infila la lingua in bocca. Se io sono eccitato, lei non è da meno. Iniziamo a limonare come due quindicenni e non resisto più: da sdraiato la sollevo e sposto sopra di me, finchè non ho le sue tette sul mio petto e le sue gambe intorno alle mie. Da lì, continuo a baciarla e porto le mani sul culo: “Se proprio devono vedere qualcosa, che almeno vedano che questa bella figa me la faccio solo io”, penso soddisfatto – e con le mani riduco la brasiliana di Lara a mini tanga, infilandogli praticamente tutto il tessuto fra le chiappe, e lasciando così anche il culo in libera vista. Lei si stacca da me e mi guarda “Ripeto quanto detto prima: sei proprio un porco” e giù a limonare di nuovo.
Mentre ci baciamo, ruoto la testa in direzione dei tre ragazzi, che ormai non sanno più che guardare, se le tette o il culo di Lara – uno di loro si accorge che li fisso, e solleva il pollice in alto “Well done!” gli sento dire, mentre da’ di gomito ai suoi amici, che ridono.
Le nostre effusioni vanno avanti un buon minuto, finchè entrambi non ci calmiamo. Lara a quel punto si stacca da me, e torna a prendere il sole a pancia in giù. Ha il viso a metà fra l’imbarazzato e il colpevole, sa di aver giocato parecchio! E infatti per il resto del pomeriggio ce ne rimaniamo tranquilli – passata un’oretta, Lara si rimette il reggi e la situazione torna alla normalità. Noto ancora qualche occhiata sulle sue chiappe, ma credo che i vicini abbiano capito che il bello dello spettacolo ormai è alle spalle.
Verso le sei meno qualcosa sale un po’ di vento – raccogliamo le nostre cose e ci avviamo con il motorino verso casa, non prima di aver salutato i tre ragazzi a fianco a noi. Buon per loro, penso mentre lasciamo la spiaggia, oggi si son rifatti gli occhi gratis!
Guido rapidamente il motorino verso il nostro appartamento, con Lara avvinghiata dietro di me. “Amore”, urlo mentre guido “hai fatto la porcellina oggi…”. “Mario, sei tu che mi hai chiesto il regalo di compleanno… …io ti ho solo accontentato!”. Sarà”, replico “ma a me sembra che anche tu ti sia divertita…”, Lara ride, e mi stringe più forte.
Arrivati al giardino del complesso, mentre parcheggio il motorino, vedo che uno dei tre ragazzi italiani è seduto con un libro al tavolino in mezzo al giardino, davanti quello che sembra un Bacardi. “Ciao”, gli faccio mentre passo davanti, “io sono Mario, piacere”. Lui squadra me e Lara, poi capisce. “Ah, siete anche voi italiani! Siete voi gli inquilini del piano sotto, giusto?” e mentre fa così, indica il nostro appartamento. Ci dà la mano e ci presentiamo. Si chiama Antonio, studia Ingegneria a Torino – è in vacanza con i suoi due amici, ma a differenza di loro sta finendo di preparare un esame per la sessione successiva – ecco perché loro sono ancora in spiaggia, mentre lui è già tornato indietro. Antonio si rivela essere simpatica, ma molto timido – fatica a guardare Lara negli occhi mentre lei si presenta e tiene lo sguardo basso tutto il tempo anche con me.
Vado a prendere una birra dal nostro frigo per offrirgliela – e nel frattempo Lara entra in casa per svuotare gli zaini. Torno subito con due birre fresche in mano, e Antonio mi ringrazia, sempre un po’ impacciato. Da quello che mi racconta, si è fatto convincere dai suoi due amici a venire in vacanza a settembre, ma s è pentito a causa dell’esame che qui fatica a preparare. Mentre parliamo (o meglio: mentre gli estraggo a forza qualche parola di bocca, causa la sua timidezza), vedo Lara uscire nel dehor in costume: evidentemente ha dato una sciacquata a maglietta e shorts e ora vuole appenderli. Peccato che sia rimasta in costume, ed evidentemente non si sia sistemata la brasiliana dalla mia marachella di prima: ergo, è nel dehor a qualche metro da noi con il culo completamente fuori.
Antonio è a bocca aperta – se prima faticava a parlare, ora manco mi risponde. Lo vedo che fissa il culo di Lara, e sorridendo lo punzecchio “Ehi, tutto bene?”. Lui si scuote e torna a guardare me, ma si vede che è rimasto colpito – eppure fa finta di niente, come se non lo avessi beccato a guardare il culo della mia girl: che tipo!
Lara si avvicina a noi, non si è accorta di nulla – ma certo è cosciente di essere in perizoma davanti a lui. “Ah ecco, vi state facendo una birretta”, ci guarda. “Io vado a farmi una doccia – Antonio, piacere di averti conosciuto” e nel dire così si gira, e ci mostra un’altra volta il suo delizioso culetto. Scena fantastica!
Rimango qualche minuto ancora con Antonio e poi rientro; Lara ha finito la doccia e si sta vestendo per la serata. In realtà non abbiamo in programma granchè, una cenetta nel centro del paese e poi a nanna per riposarci.
La cena è piacevole (una ottima Paella) e una bottiglia di bianco frizzante fa il suo effetto, anche su Lara. Siamo su di giri, e appena rientrati in casale do solo il tempo di appoggiare la borsa per terra e la spingo verso lo schienale del divano. La abbraccio ad dietro, voglio che senta tutta la mia eccitazione premere sul suo culetto. Lei si lascia stringere e porta le mie mani sul suo seno; iniziamo a baciarci con passione, e la mia eccitazione è alle stelle. Le sposto delicatamente il sedere più indietro, mentre rimane attaccata con le mani al retro del divano. E’ praticamente a novanta gradi, e il fatto che abbia ancora su i tacchi portano il suo culetto esattamente all’altezza della mia patta. Porto le mie mani lungo i suoi fianchi, le alzo il vestitino e faccio scivolare a terra il perizoma.
Le accarezza lentamente la figa, è tanto eccitata quanto lo sono anch’io. Mi abbasso i pantaloni e inizio a strusciarle il mio membro sull’apertura in mezzo alle gambe – la sento che si china ancora di più, e capisco che ha voglia di prenderlo.
Non ci penso due volte, e glielo infilo tutto dentro, fino in fondo. La sento gemere, e accompagnare il gesto con il movimento del bacino. Lara è caldissima, il vino e le avventure della giornata devono averla eccitata.
Inizio a spingere, dapprima con calma, bene a fondo, e poi sempre più velocemente. Lei si muove a ritmo, e quando io spingo in avanti, lei spinge con il bacino all’indietro, per prendere il mio uccello sempre più a fondo.
“Così Mario, spingi, spingi…” mugugna Lara. E’ eccitatissima, e anche io lo sono.
“Amore, come sei eccitata… …sono stati i ragazzi che ti guardavano oggi?”. Lara continua il ritmo forsennato: “Mario, sì, così… …però non mi guardavano oggi…”. “Sì amore che ti guardavano…” le faccio “Ti guardavano per bene il culo, e anche le tette… …e la cosa ti è piaciuta, vero?”.
“No, non è vero… …spingi…” continua ad ansimare. Sembra che si vergogni ad ammettere che la scena di oggi la ha eccitata, e quindi insisto un po’, adoro questa finta vergogna. “Lara, lo so che ti è piaciuto farti vedere… …e lo sai che non mi da’ fastidio, anzi, anche a me piace che ti mostri… …basta che a toccare sono solo io…”.
Lara accelera il movimento, sento che sono in dirittura di arrivo. “E allora, Lara? Ti è piaciuto mostrare le tette oggi?”. Lara geme, se io sono prossimo a venire, lei è più avanti di me.
“Sì Mario, mi è piaciuto…”. La imbecco subito “E avresti voluto che ti guardassero anche altro?”. “Sì, volevo che mi guardassero tutta…. …anche il culo, sì…”. “Amore” le faccio mentre continuo a pompare “ti assicuro che il culo te lo hanno visto per bene…”. Lara aumenta il ritmo, voglio stuzzicarla ancora di più. “”…avresti voluto che ti vedessero anche altro?”. “No Mario…” mi fa lei, la voce ormai rotta fra i gemiti. “Dai ammettilo Lara, volevi far vedere anche la patatina?”. “Non lo so Mario… …tutta nuda non lo so…”. “Ma un secondo, Lara, gliela avresti fatta vedere?”.
Lei è al limite, accelero e spingo sempre di più. “Allora Lara, gliela avresti fatta vedere la figa?”. Lara geme, non risponde, spinge sempre di più, finchè a un certo punto esplode: “Ahhhhh, sì, così… sì, gliela avrei fatta vedere, mi sarei fatta guardare tutta nuda, anche lì sotto, sì…”.
Ho il sangue alla testa, Lara è venuta e io a queste ammissioni on riesco a smettere di pompare – se non fosse che lei si ricompone, rallenta il ritmo e mi ferma: “Ehi maialino, mi hai fatto godere tantissimo…” mi fa, girandosi e guardandomi negli occhi. “Ho un premio per te” e dicendo così, si inginocchia davanti a me, e inizia a strusciarsi il mio uccello in faccia. Non me lo prende in bocca, ma inizia a segarmi, a pochi centimetri dal suo viso. Capisco subito che vuole eccitarmi. “Amore, e tu mi avresti lasciata spogliare…?”.
Non capisco più niente, riesco solo a sussurrare dei “Sì…” uno dopo l’altro.
“Mi avresti fatto stare tutta nuda lì, in mezzo a tre sconosciuti..? Con le tette al vento..? E la patatina in vista…?” Annuisco, non capisco più nulla.
“E avresti lasciato la tua fidanzata mostrare tutto così, senza ritegno, davanti a tre ragazzi..? Sei proprio un porcellino…”.
A queste parole non mi trattengo più, e le schizzo tutto il mio seme in faccia. E’ una sborrata abbondante, e il visino di Lara è ben presto completamente ricoperto del mio sperma.
Lara socchiude le labbra, e nel fare questo parte dello sperma le cola in bocca. “Però, Mario, a giudicare dal getto mi sa che ti è piaciuta la giornata di oggi!”.
La faccio alzare, è bellissima, col vestitino e la faccia piena di sborra. “Amore” le faccio, “Io sarò un maialino, ma tu sai come provocare…”.
Lei ride, mi guarda.
“E comunque, per chiudere l’argomento, ho una confessione da farti”, Lara mi guarda dubbiosa: “E sarebbe?”.
“Beh, i tre ragazzi ti han visto le pere e ok, ma mi sa che oggi hai mietuto un’altra vittima, ben più cotta di loro”. Lara non capisce, mi guarda con un’espressione interrogativa.
La prendo per mano e la accompagno alla doccia. “Eh, amore, non hai notato oggi pomeriggio?” le chiedo, mentre la aiuto a togliersi l’abito e il reggi, liberando le sue tette.
Non ha capito, scuote la testa e mi guarda: “Notato cosa, Mario?”.
“Antonio… …ha tirato un’occhiata al tuo culo, come se non ne avesse visto mai un altro prima”.
Lara è a bocca aperta, mi fissa stupita. Le apro l’acqua della doccia e la invito ad entrare – ci sciacquiamo entrambi, mentre ci baciamo ancora.
E’ stata una lunga giornata, eccitante per entrambi, e siamo davvero esausti. Ci asciughiamo e ci infiliamo a letto – per fortuna abbiamo davanti ancora tre giorni di vacanza!
 
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