Esperienza reale La cugina appena maggiorenne

Ho tanti episodi in ballo da raccontare. Quale volete per primi? Max 2 risposte


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Tanacca71

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Vorrei rispondere all'amico @Barzottin. Ho avuto il tuo stesso dilemma il giorno dopo, a cazzo freddo se vogliamo usare un eufemismo. E avevi ragione da vendere. Stavo per scriverlo nelle note che verranno, e la faccenda era un po' diversa. Mi hai un pó anticipato la sorpresa, ma va bene cmq.
Per rispondere ai ragazzi che mi seguono, io ho più di 50 anni ora, ma me ne frega il giusto di quello che la gente pensa. Se è vero, se non lo è, se non torna. Cerco di essere rispettoso di tutti però.
 

alleine

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Ci sono delle palesi incongruenze fra quello che racconti e il messaggio che vuoi far passare per vero, situazioni in cui una verginella si comporterebbe ben diversamente, dialoghi memorizzati alla perfezione, prontezza di riflessi da parte della cugina (invitarti a vedere un film) poco credibile per una repressa e farsi trovare senza mutandine... Le fantasie sono belle e nessuno ti impedisce di non averle e riportarle in scrittura, ma dovrebbero essere un po' più credibili per non essere confutabili...

Che te ne viene? nulla, così come non te ne verrebbe nulla non scrivendole, così facendo però coltivi un po' il tuo ego (e non è una cosa sbagliata, sia chiaro). Detto questo, seguirò il consiglio e, giustamente, lascerò perdere il prosieguo della discussione. Buona scrittura a te lettura a tutti gli altri,
Quanta banalità e psicologia fai da te. Se ti piace il racconto seguilo, se non ti piace o ti appare inverosimile passa oltre. Forse sei più tu che coltivi il tuo ego rendendo partecipe il forum delle tue riflessioni per le quali, ai più, non interessa nulla.
 

Vitoz

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Madonna che due coglioni comunque...
Non siamo ne a scuola ne ad un corso di scrittura...
Qui delle persone normali raccontano esperienze (vere o meno sticazzi) per far arrapare i lettori.
Possibile che ci devono essere sempre battibecchi o commenti ad cazzum???
E godetevela sta vita... Siamo su un sito di phicomani arrapati, non all accademia della crusca.
Fratello... Continua e facci sborrare tutti 😂😂😂💪🏻💪🏻
 

Romanthe08

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Intanto inizio col ringraziare l'autore del racconto (reale o meno che sia non mi importa proprio), poi, se proprio posso dire la mia, mi disturba l'uso del pronome "gli" quando ci si riferisce ad una donna o alla patata.... ogni tanto può scappare e ci sta, ma quando lo leggo di continuo in tanti posts... beh, un pò mi fa pensare sulle basi della grammatica. Ho fatto una divagazione, mi auguro non aver disturbato nessuno e attendo il prosieguo della storia. Grazie del tempo che trovi per noi!
 
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Marlboroman82

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Vorrei rispondere all'amico @Barzottin. Ho avuto il tuo stesso dilemma il giorno dopo, a cazzo freddo se vogliamo usare un eufemismo. E avevi ragione da vendere. Stavo per scriverlo nelle note che verranno, e la faccenda era un po' diversa. Mi hai un pó anticipato la sorpresa, ma va bene cmq.
Per rispondere ai ragazzi che mi seguono, io ho più di 50 anni ora, ma me ne frega il giusto di quello che la gente pensa. Se è vero, se non lo è, se non torna. Cerco di essere rispettoso di tutti però.
Fai bene a fregartene dei soliti troll. Faresti meglio ancora se li ignorassi proprio. Bellissimo racconto. Aspetto il seguito
 

Bubetto

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Quanta banalità e psicologia fai da te. Se ti piace il racconto seguilo, se non ti piace o ti appare inverosimile passa oltre. Forse sei più tu che coltivi il tuo ego rendendo partecipe il forum delle tue riflessioni per le quali, ai più, non interessa nulla.
Condivido, sinceramente di commenti e riflessioni come quelle di questo tipo non credo freghi niente a nessuno...
 

Ale888

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Arrivati

A questo punto, vorrei fare alcune precisazioni e rispondere al alcune domande.

Fin da ragazzo sono sempre stato attratto da situazioni particolari, sogni e fantasie varie. Non dico che sono ossessionato dal sesso, ma ho avuto i miei periodi. E certo che la situazione qui descritta fa parte di un mio periodo giovanile. Ho avuto la fortuna di soddisfare voglie che celavo nascoste, mi si è presentata l’occasione è l’ho fatto. Di rimorsi non ne ho avuti. Perché tra me e Michela c’è sempre stato grande rispetto, anche in situazioni al limite del paradossale o della depravazione totale. Mai una volta l’ho forzata a fare cose che non voleva. Per me non aveva senso costringere una persona a fare cose che non voleva. Io non mi eccitavo, lei si sarebbe fermata, magari l’avrei anche persa. E comunque non era una che non avrei rivisto più. Faceva parte della mia vita. Invece sapere che potevo proporre delle cose e per lei andavano bene, era l’eccitazione massima. Lei voleva sperimentare, essere guidata. Sicuramente l’educazione che aveva avuto, la privazione quasi maniacale del voler proibire certe cose a prescindere, ha scatenato in lei fantasie sopite, ma che erano dentro di lei.

Quello che scrivo è la assoluta verità. Ho scoperto il forum per caso, ho visto che potevo esprimermi nella assoluta libertà. Quante volte ci è capitato di fare una cosa, è volerlo dire a qualcuno, ma non potevamo. Ho visto numerose storie, anche scritte veramente bene, e con mia sorpresa mi sono eccitato tantissimo.

Ho preso la palla al balzo, per scrivere quello che avevo provato tanti anni fa. Ed è stato come riviverle un altra volta. Mi sono sorpreso a ricordarmi, anche alcuni dettagli. Ma è anche vero, che se noi ritorniamo indietro nelle memorie, ci ricordiamo benissimo, alcuni momenti nella nostra vita, specialmente i momenti belli.

Con Fabio abbiamo un rapporto incredibile, che dura tutt’ora. Usciamo insieme anche con le rispettive famiglie. Ne abbiamo combinate tante. E tanto vi racconterò. Non giudico chi mi ha detto, che dovevo tenermi per me la storia è non spifferare tutto a lui. Se fosse successo ora, probabilmente avrei seguito il vostro consiglio. L’età matura e le passate esperienze, ti cambiano. Ma a 22 anni ero ancora un pischello, e magari ti fai condizionare dal gruppo o dal tuo amico che ne sa più di te. E poi ragionavo con il cazzo. E lo sapete anche voi, quando il sangue va li , non ne rimane molto in zucca.

Per ultimo, ma non meno importante, cerco di curare il dettaglio del racconto e di mettere poche foto. Il mio intento è quello si di raccontare le mie esperienze e quella di Michela, in modo che ognuno di voi si possa immedesimare in me, e fare quelle esperienze sue. Magari anche voi avete sognato di fare cose con zie acquisite, cugine, sorelle, amiche del cuore o semplici conoscenti. Più entrerete nel racconto più sarete protagonisti della storia. Almeno lo è per me, in alcuni racconti del forum.

Non sono uno scrittore professionista, non uso nemmeno word per le correzioni, scrivo tutto su gli appunti. Chi mi dice che ci sono gli strafalcioni, si ci sono, e che devo fare? Ma qui non mi sembra di essere in un gruppo letterario. Ma non è quello il succo. È il contesto.

Poi dire che non è vero, che è tutto inventato, non è così. Che scopo avrei a raccontare cose non vere? A me che me ne viene? Nulla, mica c’è qualcosa in palio. Sono ignorante in Italiano? E chi se ne frega. Se non vi piace potete ignorare il post e andare avanti. A presto.
Concordo in pieno su tutto, continua e fregatene amico mio.
 

Barzottin

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Vorrei rispondere all'amico @Barzottin. Ho avuto il tuo stesso dilemma il giorno dopo, a cazzo freddo se vogliamo usare un eufemismo. E avevi ragione da vendere. Stavo per scriverlo nelle note che verranno, e la faccenda era un po' diversa. Mi hai un pó anticipato la sorpresa, ma va bene cmq.
Per rispondere ai ragazzi che mi seguono, io ho più di 50 anni ora, ma me ne frega il giusto di quello che la gente pensa. Se è vero, se non lo è, se non torna. Cerco di essere rispettoso di tutti però.
Ti ringrazio della segnalazione e da una parte mi spiace se ti ho fatto uscire il colpo di scena.
Comunque come detto prima anche se il racconto non si fosse rivelato veritiero, ti esorto a continuare a scrivere per il piacere di chi apprezza la tua storia.
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Guarda che se te guardi tanti video di macchina ci sta che sviluppi una predisposizione a fare questo
Si rau, con tutto il rispetto: credici
 

sormarco

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taranto
Madonna che due coglioni comunque...
Non siamo ne a scuola ne ad un corso di scrittura...
Qui delle persone normali raccontano esperienze (vere o meno sticazzi) per far arrapare i lettori.
Possibile che ci devono essere sempre battibecchi o commenti ad cazzum???
E godetevela sta vita... Siamo su un sito di phicomani arrapati, non all accademia della crusca.
Fratello... Continua e facci sborrare tutti 😂😂😂💪🏻💪🏻
Non credo che l'amico @Tanacca71 stia scrivendo per suscitare eccitazione o arrapamento dei lettori,ma bensì per proprio piacere nel ricordare un periodo della sua vita che è stato stra eccitante e sfido chiunque a dire che una storia così non sia da ricordare e raccontare. Non potendola raccontate in famiglia ne ad amici, che potrebbero sputtanarlo in giro e allo zio papà della cugina, ha pensato a noi. Già che lo sappia l'amico Fabio è un pericolo ma credo stia zitto.
 
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Tanacca71

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Intanto inizio col ringraziare l'autore del racconto (reale o meno che sia non mi importa proprio), poi, se proprio posso dire la mia, mi disturba l'uso del pronome "gli" quando ci si riferisce ad una donna o alla patata.... ogni tanto può scappare e ci sta, ma quando lo leggo di continuo in tanti posts... beh, un pò mi fa pensare sulle basi della grammatica. Ho fatto una divagazione, mi auguro non aver disturbato nessuno e attendo il prosieguo della storia. Grazie del tempo che trovi per noi!

Non credo che l'amico @Tanacca71 stia scrivendo per suscitare eccitazione o arrapamento dei lettori,ma bensì per proprio piacere nel ricordare un periodo della sua vita che è stato stra eccitante e sfido chiunque a dire che una storia così non sia da ricordare e raccontare. Non potendola raccontate in famiglia ne ad amici, che potrebbero sputtanarlo in giro e allo zio papà della cugina, ha pensato a noi. Già che lo sappia l'amico Fabio è un pericolo ma credo stia zitto.
Buonasera Sormarco, grazie per le belle parole spese. In effetti è cosi. L'amico Fabio sta zitto perché anche lui ne ha fatte di cotte e di crude in mia presenza. E sarebbe stato un bel boomerang. E poi ora abbiamo famiglia, se venissero fuori si rovinerebbero famiglie intere.
 

Vitoz

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Non credo che l'amico @Tanacca71 stia scrivendo per suscitare eccitazione o arrapamento dei lettori,ma bensì per proprio piacere nel ricordare un periodo della sua vita che è stato stra eccitante e sfido chiunque a dire che una storia così non sia da ricordare e raccontare. Non potendola raccontate in famiglia ne ad amici, che potrebbero sputtanarlo in giro e allo zio papà della cugina, ha pensato a noi. Già che lo sappia l'amico Fabio è un pericolo ma credo stia zitto.
Infatti non parlavo di Tanacca nello specifico... Ho scritto le persone in generale👍🏻
 
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Tanacca71

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Lavoro di squadra

Ci incamminammo

F: e ora fratello hai la strada libera, sai che cosa ti attende

A: Certo, lo so. Voglio esplorare tutto di lei.

F: Ho un idea bellissima

A: te sei pericoloso, cosa hai in mente.

F: Che ne dici se mi faccio trovare a casa tua?

Quel bel furbone di Fabio, voleva vederla e magari metterci le mani prima di me, o il cazzo prima di me. Non l’avrei permesso. E poi dubito che una all’inizio del suo percorso si apra cosi subito. Ma cmq ero eccitato dalla cosa. Sicuramente Michela non sarebbe stata indifferente al suo fisico. Sempre curato bene, sportivo, con gli addominali scolpiti dal nuoto.

A: Perché no. Ma levati dalla testa di provarci con lei, perché io devo essere il primo.

F: Ma qualche complimento lo posso fare?

A: Si ma vacci piano. Ricordati la missione, e poi già che ci penso, io ti sto facendo dei favori incredibili con lei, ma te in cambio cosa offri?

F: Che ti devo dare dei soldi? Scordatelo, sono sempre in bolletta.

A: Ci credo, le spendi per andare sempre in discoteca e preservativi.

F: E’ la migliore spesa che posso fare.

A: Ti dimentichi una cosa… sei fidanzato con Caterina

Caterina si chiamava in realtà Ekaterina o un altro nome difficile da pronunciare. Era una ragazza Ucraina che veniva in Italia regolarmente da un paio d’anni, con il fratellino piu piccolo. Per anni dopo l’incidente nucleare mandavano questi bambini a prendere l’”aria buona” in Italia. Forse qualcuno della mia età si ricorderà sicuramente. Erano mandati a gruppi o a qualche istituto oppure venivano affidati a delle famiglie. Facevano il periodo buono della stagione e poi ritornavano in patria. Alcune famiglie chiesero anche l’affido ufficiale. O anche di no, sono sicuro che qualcuno ha pagato bei soldi per avere un affido previlegiato.

Ritornando a Caterina, venne in Italia a 17 anni, ed era in affidamento con il fratellino da una famiglia dello stesso stabile. Fabio ci fece amicizia quasi subito, è sempre stato un marpione, poi l’anno successivo ci si mise insieme. Quando me la presentò al tempo, ebbi quasi una mancanza. Aveva un corpo gracilino, con poche tette, ma un culo da favola, e soprattutto un viso da modella, soprattutto gli occhi tipicamente delle russe. Era uno spettacolo.

In seguito Fabio disse che non era una gran trombatrice, era poco partecipativa, ma conoscendo Fabio, era uno che odiava i preliminari, è sempre stato uno sbrigativo ad arrivare al punto. Gli dissi il perché ci stava insieme, e lui da opportunista disse che facevano una gran coppia insieme visivamente e che gli serviva per abbordare altre ragazze. Capite no, che tipo era Fabio.

Ma aveva gli stessi interessi mia, si andava allo stadio insieme, e poi era di un umorismo incredibile. Mi faceva sbellicare. Mi diceva sempre, che una ragazza va fatta ridere. Aggiungo io che sei hai un fisico spaziale, ci sai fare, e una fava di marmo tutto è più facile. Certo anche io facevo sport, non avevo un filo di grasso, ma lui era il top. E poi a stare con lui qualche fica di seconda mano si rimediava.

Ritorniamo a bomba

F: che vuoi fare con Cati?

A: per prima cosa voglio un filmato delle tue trombate con lei. E poi se riesci a coinvolgermi, non sarebbe male un bel rapporto a tre. Me lo devi, sei in debito.

Fabio non fece una smorfia, accettò subito ma con una condizione, di far partecipare piu avanti Michela.

Che stronzo. Accettai di volata, perché avevo voglia di riempire quella faccia di sborra la russa. E’ una mia fissa.

A: Va bene.

F: Si grandeeee.

Allora d’accordo, passo prima da te, ti porto il film da far vedere se vuoi alla cuginetta se vuoi, poi mi intrattengo quel basta e vi lascio soli.

Andata

Si fece l’ora, suonò Fabio, gli aprii la porta. Quello stronzo si presentò con una camicia bianca sbottonata, da far a contrasto all’abbronzatura sempre presente tutto l’anno e dei jeans che secondo me saranno stati di una taglia più piccola per far si che Michela notasse subito il pacco eccitato.

F: sono presentabile?

A: Sei scemo per me, e comunque sembra che tu abbia l’acqua in casa, da quanto sono corti i pantaloni. Se ti vede Michela per me scoppia a ridere.

Poco dopo suonò Michela

Prima di farla accomodare gli dissi:

A: Di là ce un mio amico, mi ha portato una cosa, ma ora va via subito.

Entrò e ci fu questa scena:

Quel marpione di Fabio di era sbottonato la camicia fino a metà e lei forse non si aspettava un ragazzo così bello. Lo guardava in viso ed era impappinata, non fece in tempo a presentarsi, e Fabio partì in quarta

F: E lei sarebbe la tua cuginetta? Non mi avevi detto che era uno splendore cosi. Piacere Fabio

E la abbracciò dandoli due baci sulla guance, facendoli sentire per bene il suo pacco al contatto, Mia cugina era rossa in viso, non si aspettava questa cosa, non sapevo che fare, mi guardò come a voler uscire da quella situazione.

Presi l’iniziativa

A: scusalo, fa cosi con tutti, è un tipo espansivo. Ma te hai da fare vero Fabio? Dobbiamo fare lezione. E calcai Su lezione a denti stretti. Lui mi guardò e mi fece una faccia come per dire: non ho resistito.

Ci salutammo e rimanemmo finalmente soli.
 

sormarco

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taranto
A: Lo sai che sei paonazza in viso sì? E’ un bel ragazzo vero?

M: è che non me lo aspettavo, tutto qui.

A: Mi avevi promesso che tra noi non c’erano segreti…

M: Cosa vuoi che ti dica.. si è bel un ragazzo

A: E il pacco lo hai sentito?

M: ma dai Anto smetti.

Era veramente imbarazzata e stava quasi per uscire dalla stanza. Ma la ripresi subito al volo, e gli misi le mani al lato del viso , gli parlai dolcemente e sussurravo appena:

A: vieni qui dove vai, non ti devi vergognare cosi con me, mi ha preso alla sprovvista anche a me, non l’avrei mai permesso che ti facesse qualcosa. Sei bellissima cugi.

Era vestita con una tuta sportiva, dopo la “lezione” aveva gli allenamenti, e aveva un culo bello pieno.

A: senti ora ti dico cosa facciamo, ci facciamo due coccole sotto il letto, ci rilassiamo e parliamo un po. Ti va?

M: Si certo

Allora mi avvicinai lentamente e cominciai a baciarla, niente lingua, solo bacetti su tutte le labbra, lei si sciolse un po', era tesa un po' dalla situazione con Fabio e un po’ da quello che avrebbe passato qui con me.

Gli presi la mano e la invitai sul letto. Io mi spogliai e rimasi in maglietta e boxer, lei rimase con la tuta, allora gli dissi se potevo fare io. Lei annui, Dolcemente gli abbassa la cerniera della tuta, aveva una maglietta come la mia, poi piano piano mi abbassai quasi in ginocchio per sfilare i pantaloni. Mi soffermai con lo sguardo sulla sua fica. Mi aspettavo più peli uscire dagli slip, probabilmente facendo atletica con delle tute a mutandina si doveva curare li sotto. La sera prima ero talmente preso che non mi accorsi di niente.

La girai prendendola perle cosce, volevo ammirare il suo culo in piena luce. Fece un po’ di resistenza, la guardai negli occhi e gli dissi con voce quasi implorante “girati” lei allora si girò, ed ebbi in visione quel culo marmoreo, aveva lo slip nelle chiappe, avevo un eccitazione forte, ma lei si rimise apposto gli slip, ma facendo cosi un gesto involontario da far vedere la patata per un secondo.

Ci mettemmo sotto le coperte e io la abbracciai. Cercai di mettere la mia coscia dentro la sua ma lei era abbastanza rigida, volevo stare a stretto contatto con lei ma non avrei spinto per fare altro nell’immediato.

A: Perché mi resisti, voglio solo essere attaccato a te, non mi sembravi tanto restia ieri sera.

M: Avevo bevuto un pochetto.

A: avrai si e no bevuto mezzo bicchiere.

M: a me fa effetto subito.

Pensai che potevo sfruttarla a mia favore in altri contesti.

A: quando sono andato via, che hai fatto? Mi hai pensato?

M: Sono corsa di volata a pulire in bagno, c’era un lago per terra, ma quanta ne avevi?

A: quando c’è un eccitazione cosi profonda , succede.

M: Ho fatto fatica ad addormentarmi, pensavo a quando sei venuto, mi è piaciuto molto segare un cazzo cosi grande.

E qui avevo dei dubbi che mi vennero nella nottata precedente. Non sapevo se parlare e rovinare tutto oppure fregarsi di tutto e procedere con la cugina. Ma ero troppo curioso

A: Ci siamo promessi che ci saremmo detti tutto vero?

M: Certo

A: E a che minuto della storia mi avresti detto che non è la prima volta che lo facevi?

Lei trasalii

M: ma non è assolutamente vero, ma che dici?

Lo disse con aria colpevole, affondai le accuse

A: non mi prendere in giro, hai fatto dei gesti ieri che non è possibile che vengono da una che non ne sa nulla.

M: e cosa avrei fatto?

A: per prima cosa, nel bagno mi hai fatto una sega da manuale, alternando movimenti veloci a quelli lenti, poi quando sono venuto, hai preso la sborra che ti era rimasta in mano, e l’hai ingoiata tutta, nemmeno le pornostar più affermate lo fanno, e io ne ho visti filmini in videoteca. E poi dulcis in fondo, hai preso la cappella e l’hai baciata come se nulla fosse. Sia chiaro io sono strafelice di quello che hai fatto. Mi hai fatto godere un botto, ma sono rimasto spiazzato nel vedere tanta “abilita” e soprattutto nessun impaccio.

Non sapeva più che dire, era pietrificata. In viso si faceva più scura, si girò dal altro fianco, io rimasi distante, anche per ammirare quel culo.

Poi dopo un poco la abbracciai da dietro e dissi:

A: non ti voglio giudicare Michi, ma avevamo fatto un patto. Mi sono aperto con te, anche facendoti partecipe delle mie vulnerabilità, mi aspetto che tu non sia da meno.

M: non è facile spiegare, fa parte di un periodo difficile della mia vita.

A: Provaci, siamo io e te.

Lei allora si rigirò dalla mia parte. Aveva le lacrime. Mi spiazzò.

M: C’è stato un periodo che papà era sempre fuori per lavoro. Aveva fatto amicizia con un suo collega, un suo superiore. Fecero una cena tra coppie e papà e mamma si trovarono bene, per cui era anche un occasione per lui di farsi amico il capo.

Quasi tutte le domeniche si andava a casa sua. Loro avevano un figlio di 15 anni, se ne stava sempre in camera nel piano superiore. Io avevo all’incirca 10 anni. Mi dicevano di andare a giocare con lui, mentre loro di sotto erano patiti di carte, a briscola e scopa. Lui giocava sempre ad una console. Non mi divertivo molto. Dopo un paio di volte, disse se volevamo cambiare gioco e giocare al gioco del dottore. Io accettai, non ci avevo mai giocato, ero curiosa.

Io a quel punto intuì la situazione che si era andata a creare. Ma gli dissi che doveva dirmi tutto senza omettere nessun particolare, che gli avrebbe fatto bene a buttare fuori quello che aveva dentro.

Lei si fece forza e continuò

M: Mi fece sdraiare, toccava a me fare la paziente. Mi visitava, spogliandomi, mi fece rimanere in mutandine, mi toccava tutta , io avevo il solletico poi mi fece girare di schiena, non mi accorsi di nulla ma mi spostò le mutandine e sentivo dei strani rumori. Mi disse che mi dava una crema per massaggiare il sedere. Per un po’ avevo vergogna ma poi mi rilassai, sentii questa crema calda sul sedere. Lui mi tranquillizzava.

Abbiamo finito mi disse, ma mi fece giurare di non dire niente ai miei, di dire soltanto che giocavamo con la console. Sennò il suo papà licenziava il mio. Non so bene cosa volesse dire, ma stetti zitta.

Antò , io non sapevo niente di educazione sessuale, sui libri delle elementari non c’era niente e i miei genitori alle domande su come nascevano i bambini mi raccontavano frottole tipo impollinazione e via dicendo, per me quella cosa li in mezzo serviva solo per pisciare.

La domenica successiva non si giocò nemmeno alla tv, ma questa volta toccò a lui a fare il paziente. Io gli dicevo si spogli, cercando di imitare quello che aveva fatto lui, ma questa volta si spoglio completamente, gli dissi dove aveva dolore e lui mi diceva più giù, più giù, fino a che non ero sopra il suo uccello. A quel punto mi disse di prendere un tubetto di gel e di massaggiare tutta la parte con calma. Lo feci e il cazzo si alzo di scatto, mi diceva come fare, più veloce, più lento, e via così. Poi uscii quel liquido caldo, e di assaggiarlo un po’, aveva un gusto acido all’inizio, sputai e fini li il gioco, naturalmente alla fine di ogni domenica mi diceva di stare zitta. I miei mi chiamavano per andare via sempre sul tardi e non venivano mai a controllare cosa facessimo, lui infatti era super tranquillo.

A quel punto mi spinsi a fare un paio di domande

A: Aveva un cazzo grosso? E ti piaceva il gioco? Era un bel ragazzo?

M: aveva un cazzetto non tanto grosso, e aveva la cappella lucida. Non era bello, era un po’ cicciotto. Pur di non fare da spettatrice ai suoi giochi facevo quello, mi divertiva, pur non sapendo cosa stavo realmente facendo.

A: Continua vai bene. Tranquilla

Le domeniche successive si faceva più audace. Mi faceva mettere a sedere e con la scusa della visita dentale mi fece tirare fuori la lingua e mi disse che mi doveva dare una crema per la bocca, mi fece segare il cazzo e venne sulla lingua e un po’ dentro la bocca, feci per sputare, ma lui mi intimò di ingoiare, A quel punto capii in fretta che se non volevo sentire quel sapore acido mi conveniva ingoiare subito. La cosa andò avanti per un paio di mesi. Lui voleva vedere la fica e basta, non ci fu nessun contatto. Poi era sempre una cosa monotona, sega, leccata e ingoio, qualche volta crema sul culo e sul viso.

Poi successe il fattaccio.

Un giorno mentre proprio segavo il ragazzo arrivò sua madre e si mise ad urlare come una furia, vennero tutti su, non feci tempo a spiegare che era un gioco innocente, lui mi diede la colpa e i suoi genitori ci credettero. Non fecero più tornare i miei genitori. Arrivati a casa mamma mi disse che non si fanno quelle cose li e presi tanti di quelli schiaffi che anche dopo una settimana mi faceva male tutto. Da li in poi non c’è stato mai un contatto con un ragazzo. Dopo, tramite qualche trasmissione in tv e dei libri, venni a conoscenza del reale gesto che mi vide coinvolta. Pero ti dico la verità. Ogni tanto ci pensavo e mi toccavo, sentivo soprattutto al liceo una mia compagna di scuola di come era bello fare tutte quelle cose e che per godere non bastava toccarsi, il suo fidanzato gli leccava la fica e andava in estasi. Poi descrisse un cazzo veramente grosso. Ma non sono mai stata con nessuno, perché mi controllavano a vista. Fin tanto che non ho visto il filmato con quel cazzo enorme e come veniva usato. Poi sei apparso tu e ho avuto voglia. E’ due anni che ci fantastico sopra a te. Non ti sei accorto mai di nulla, poi ad un tratto mi guardavi diversamente, io ho capito che forse ti piacevo ma che cmq eravamo parenti. Abbiamo visto il filmato e mi hai detto quelle cose. E ora sono qui da te, e finalmente posso fare le mie esperienze con un ragazzo che mi piace tantissimo. Ora sai la verità, Giuro non c’è altro.

Per me andava bene cosi, non so se avesse omesso qualcosa ma era il momento di lasciarsi alle spalle quell’esperienza.

La presi con dolcezza e la baciai, a quel punto lei allargò le gambe e mi fece entrare con la mia gamba, Sentii il calore della sua fica sulla coscia. Stavo bene, Buttai un occhio all’orologio, si era fatto tardi per lei, ma la volli premiare con la sua più grande voglia inespressa.
La leccata di ficaaaahhhhh !!¡
 

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