Esperienza reale La Prof dei pompini.

Ciao mi presento sono Luca e vivo nella provincia del milanese, ho 40 anni e da 9 anni sono sposato con Nunzia, anche se stiamo insieme dal lontano 2006.

Questa è una storia reale ma nomi luoghi e date sono di fantasia, per mantenere la nostra privacy.

Siamo una coppia normalissima, con alti e bassi, districati tra lavoro e famiglia, abbiamo 2 bambini e lavori normalissimi, io ho un negozio di lavasecco e lei fa la prof in una scuola media del paese vicino al nostro.

Io sono alto 173 cm fisico abbastanza normale con un po di pancetta che sto cercando di buttare giù con diete e nutrizionisti vari, lei ha 38 anni, un po più bassa di me con il fisico un filo appesantito dalle gravidanze ma comunque piacevole, bella formosa sul culo che sicuramente è il suo punto forte, con una terza abbondante, che durante le gravidanze erano arrivate anche alla 5°, con un capezzolo enorme.

Il sesso tra di noi è sempre bello, sono un tipo che aggiunge molta fantasia a letto, e lei ne è molto contenta visto che, come gli dico sempre io “sei facile da far venire” perché ha sempre almeno nella media almeno 3 – 4 orgasmi ogni volta che facciamo l'amore. Lei dal canto suo è una donna molto generosa, ci mette un po a scaldarsi ma quando il motore è caldo, diventa una vera porca, gli piace essere guardata da me quando si mette a gambe aperte e si lascia masturbare con le dita, mi fa dei pompini fantastici, è migliorata con il tempo e la pratica, anche se io non sono stato il duo primo uomo, all'inizio non ci sapeva fare tanto con la bocca, purtroppo non si fa venire in bocca, abbiamo provato qualche volta, anche per sbaglio, ma ha un problema di schifo con qualsiasi liquido denso, fa storie anche con le medicine. Di tanto in tanto mi concede anche il culo, ma è una pratica che non adora proprio a pieno perché come tutte le donne ha dolore e poi si sente sporca, ma io quando sono arrapato come un maiale me lo prendo e mi faccio certe sborrate colossali.
Tornando al fatto di aggiungere fantasia ai nostri momenti hot, qualche anno fa ho comprato un sex toy, un normalissimo cazzo finto, di quelli che si possono attaccare al muro con la ventosa.

Credetemi che da quando l'ho vista per la prima volta con un altro cazzo, anche se finto, nella figa un desiderio nuovo si è acceso in me.

Mai, fino al qual momento avrei voluto vedere la mia dolce mogliettina, che quando siamo in pubblico è una donna molto morigerata, pudica e sempre impeccabile, essere solo sfiorata da un altro uomo, ma quella visione di lei che si spingeva come una forsennata, contro quel cazzo finto appeso alla porta dell'armadio mi ha fatto ribollire il sangue nelle vene. In una delle volte che stavamo utilizzando “l'amante di plastica” era talmente presa bene che mi sono avvicinato e mi sono piazzato con il cazzo vicino alla sua bocca, lei con una naturalezza tipiche delle pornostar ha cominciato un pompino fantastico, e mentre stava per avere l'ennesimo orgasmo, mi ha guardato dritta negli occhi e in quello sguardo ho visto un'altra Nunzia, una vera troia da monta, una vacca senza precedenti che mai avrei immaginato potesse risiedere dentro la donna che amo alla follia, io ovviamente sono venuto in maniera istantanea, scaricando la mia sborra tutta sulla sua faccia. Questa cosa ha installato in me un tarlo, che giorno dopo giorno cresceva sempre di più. volevo vederla scopata da un altro uomo, anzi più che farla scopare da un altro, volevo scoparla insieme a un altro uomo.

Con il passare del tempo questa cosa è aumentata dentro di me, fino a che un giorno di 2 anni fa gli ho confessato questo mio desiderio, ovviamente la risposta è stata negativa, sulla sua faccia cerano molteplici sentimenti, un misto tra stupore e fastidio, fortunatamente questo sentimento strano in lei ha lasciato il posto alla complicità, almeno all'interno della nostra coppia, ora infatti quando scopiamo io do sfogo alle mie fantasie, dicendogli quello che vorrei lei facesse con un altro uomo, e lei a volte si presta e le fa con il dildo (ne ho comprati tanti altri da allora, di diverse forme e dimensioni) lasciandomi fantasticare.

Infatti questa sua complicità, verso questo aspetto della nostra sfera sessuale, credo che abbia un po ammorbidito il suo pensiero aprendo uno spiraglio nelle sua mente nei riguardi di queste pratiche, infatti quando gli mando foto, video o GIF di sesso a tre o scambi di coppia, lei a volte non mi risponde proprio, ma a volte mi dice che non gli devo mandare quelle cose che se no si eccita troppo.
Veniamo alla vicenda che voglio raccontare, a settembre 2023 scorso, la vado a prendere fuori la scuola dove lavora, e mi presenta il nuovo collega neoassunto, si chiama Francesco, un bel ragazzo, alto quanto me classici lineamenti del sud, capelli neri occhi marroni, molto simpatico, sposato da poco, da qual momento le mie allusioni su quanto fosse carino il collega si sono sprecate, Nunzia mi ha anche detto che il 90% delle ragazzette in erba delle classi dove lui insegna ha una cotta per lui, ma il tutto è sempre stato detto sul piano dello scherzo, non è nemmeno mai entrato nelle nostre fantasie da letto. Fino a qualche mese fa, più o meno gennaio/febbraio 2024 quando mi dice che a scuola c'era casino perchè non si trovavano gli accompagnatori per le gite dei ragazzi di terza media, e mi dice che si era data disponibile per accompagnare una terza in Francia. Dopo qualche giorno mi dice che le cose si erano delineate e a fine aprile inizio maggio avrebbe dovuto accompagnare la sua terza a Grenoble e Chambèry e sarebbe mancata in totale 4 giorni e 3 notti, ma che non si sapeva chi erano gli altri accompagnatori, fino a che piu o meno 2 settimane dopo mi ha detto:

N. Con me vengono anche Francesco Laura e Antonio, che anche loro si sono offerti volontari.

E li ho cominciato a fare un po il geloso ma al contempo l'idea mi eccitava tantissimo, infatti gli continuavo a mandare foto e video che come protagonisti avevano colleghi di lavoro. Lei come al solito mi diceva di finirla, e che questo mio modo di fare lei l'ha percepita come una mia insicurezza, ma dopo mille giri di parole gli ho confessato che saperli in un albergo, in due stanze vicine mi eccitava da morire.

Non vi nascondo che da quel momento appena potevo le saltavo addosso per scoparla e la immaginavo con il cazzo di Francesco in bocca, l'invio di materiale porno a tema collega si è accentuato fino a che lei mi disse una frase che mi lasciò scioccato “Non mi provocare troppo perché poi magari qualcosa succede, poi ogni volta che sarò a fare consigli di classe o riunioni varie tu avrai sempre il dubbio che io stia facendo qualche cosa con Francesco” ovviamente ridendo.

Io li per li rimasi pietrificato, ma dopo aver elaborato le 10000 sensazioni che assalivano il mio cervello e l'eccitazione che aveva preso istantaneamente possesso del mio cazzo, l'ho presa sbattuta a pecora sul divano, le ho abbassato pantalone e slip insieme e gli ho cominciato a leccarle la fica e il culo, ho cominciato a penetrarla con le dita, la sua fica era già fradicia, e faceva quel classico rumore di sciacquettio, segno che era gia bella bagnata, io intanto alternavo penetrazione e stimolazione al clitoride e la mia lingua gli inumidiva l'orifizio anale, appena ha cominciato a gemere come una gattina gli ho messo subito il cazzo nella figa e contemporaneamente il pollice nel culo, quando sono entrato dentro di lei, devo dire molto molto molto facilmente, ha avuto un primo e fortissimo orgasmo, che gli tremavano le gambe, come se solo il pensiero di lei e Francesco da soli per 4 giorni a fare chissà che cosa fosse già ben presente nella sua mente, ma soprattutto nella sua figa, e mentre sentivo la sua figa che si contraeva per il forte orgasmo non ci ho capito più niente, e ho cominciato a scoparla come un animale con colpi forti e profondi, preso dalla foga non mi ero reso conto che il pollice era ormai entrato praticamente tutto nel suo culo fino all'attaccatura con la mano, e che non gli dispiaceva affatto , anzi, allora ho fatto uscire il mio cazzo dalla sua figa che era veramente un lago, e mentre gli appoggiavo la cappella, super lubrificata dai suoi stessi umori, sul buco del culo, gli ho detto:

fai quello che vuoi, l'importante è che poi me lo dici.

Come ho pronunciato queste parole, lei ha fatto un piccolo movimento come a cercare di accompagnare il mio cazzo, affinché entrasse più facilmente nel culo, e mentre entrava fino a far sbattere le mie palle sulla sua figa ha cominciato a toccarsi il clitoride, mi ha risposto con un lungo e sospiratissimo: Siiiiiiiiiii.
A questa cosa non ho resistito molto e dopo aver dato solo 4-5 colpi di cazzo forti e ben assestati gli ho scaricato il contenuto delle mie palle direttamente nel culo, lei è stata scossa da un violentissimo orgasmo, tanto che non riusciva a far fermare le gambe.
Appagati e ancora tramortiti dalle forti emozioni, si è subito affrettata a dire che ovviamente lei non avrebbe fatto niente e che per lei la questione si ferma li. Ma per me che la conosco bene, era solo un modo per dirmi che doveva elaborare quanto accaduto pochi istanti prima e soprattutto interpretare al meglio le sue emozioni.

Intanto passano i giorni e ogni volta che facciamo sesso lei è sempre molto eccitata, molto vogliosa più del normale, sarà la primavera o il pensiero del collega? Non saprei, intanto a me questo dubbio amletico mi mette una forte eccitazione, e il mio cervello mi riporta sempre a quel SI, che mi fa stare sempre con il cazzo barzotto.

Il giorno della partenza si avvicina e lei è sempre allegra, pensa alle cose da portare, organizza le visite da fare con i suoi alunni, è molto presa da questa cosa, e da buona Mamma/Moglie mi ha più volte detto che gli dispiace andare a visitare un posto nuovo senza di noi. Il giorno prima della partenza dopo aver messo a letto i piccoli ci siamo dedicati un pò a coccole e carezze varie, abbiamo fatto l'amore come per volerci salutare per bene, dicendoci che ci amiamo proprio tanto, senza nessun riferimento a quanto potrebbe o non potrebbe accadere, era solo un momento di vita matrimoniale di due persone adulte che nonostante le fantasie si amano e si desiderano come il primo giorno.

Il giorno della partenza.

Lei doveva partire alle 5 di mattina e non potendo lasciare i bimbi da soli, una collega anche lei accompagnatrice della gita la passava a prendere, allora mi alzo metto una tuta e l'accompagno fuori al cancello del nostro condominio, aspettiamo la macchina che arriva puntuale come un orologio svizzero, e scende questa collega una signora una decina d'anni più vecchia di Nunzia, mi presento, lei si chiama Laura, nonostante non sia più giovane è comunque una bella donna, soliti convenevoli mentre carichiamo le valige, poi il tempo di salutare e poi partono per andare a prendere il bus direzione Francia.

Durante tutta la gita ci siamo sentiti di rado e mi mandava qualche foto dei posti che hanno visitato, e nelle poche telefonate mi diceva che questi ragazzi sono veramente dei demoni, ma d'altronde alla loro età è normale avere l'argento vivo addosso, gli accompagnatori dovevano avere 100 occhi per vedere di non fargli fare troppe cavolate, o che non si facessero male, addirittura la sera dovevano fare a turno la “ronda” nei corridoi dell'albergo per essere sicuri che i ragazzi, ma anche le ragazze non sgattaiolassero nelle stanze per fare casino, o altro, visto che in terza media questi ragazzi/e hanno hanno le loro prime cotte

La gita finisce e Nunzia rientra a casa stanca come non mai, anche se è molto tardi ovviamente viene accolta dai nostri figli con una grande festa, e con una piccola torta, con scritto Bentornata Mamma, dal canto suo lei arriva con la voglia di raccontarci tutto quello che aveva fatto, ma ovviamente è stanchissima e allora dopo aver mangiato il dolce si mette subito a letto rimandando il suo racconto al giorno dopo. Io avendo già previsto il suo grado di stanchezza avevo già preso un giorno di ferie a lavoro per dedicarmi a lei, per farla riposare, e ovviamente vedere se era possibile fare un po di sano e sesso.

La mattina passa quasi indenne, anche se vedo che lei si irrigidisce ogni vola che io la stuzzico dicendo che è stata tanto tempo con Francesco il suo preferito, il BEL PROF. Poi nel pomeriggio dopo che abbiamo pranzato come una perfetta coppia di sposini, ci andiamo a mettere a letto e li parte il mio approccio da marito arrapato.

Subito baci con la lingua e mani sulle tette e sul culo, lei ne aveva una voglia matta e subito prende possesso del mio cazzo e parte con una spettacolare sega a una mano, io la lascio fare mi metto disteso, lei capisce subito che è arrivato il momento di un bel pompino, come solo lei sa fare, si lega i capelli e si mette difronte a me sul letto, con la testa fra le mie gambe e inizia a prenderlo in bocca, la sensazione è fantastica e lei ne è consapevole, io inizio a svapare la mia amata sigaretta elettronica e mi sento un re, fino a quando le dico:

L: Sei la prof dei pompini.


Lei mi guarda e inizia a sorridere, come faceva sempre, ma a un certo punto si ferma e mi dice:

N: Anche Francesco ha detto la stessa cosa.

Questa frase mi entra nelle orecchie e mi crea il vuoto dentro, le orecchie iniziano a fischiare, mi sento frastornato e il cuore va a 6000 battiti al minuto, mentre il cazzo si sgonfia all'istante come un palloncino bucato, cerco di dire qualcosa ma la voce non esce, sento quasi che stanno per uscirmi gli occhi dalle orbite, ma vedo lei che senza scomporsi nemmeno un po mi dice:

N: Ti avevo avvisato che non mi dovevi istigare troppo, hai visto alla fine qualcosa è successo, ma tranquillo che non ci ho scopato, gli ho fatto solo un pompino.

Io intanto cercavo di mettere insieme i pensieri ma era un turbinio di cose confuse che si accavallavano nella mia mente, allora mi alzo mi vesto in fretta come una furia gli dico:

L: Sei proprio una puttana, meglio che me ne vado, prima che ti prendo a schiaffi.

Lei capisce che forse ha sbagliato e che non era una cosa pienamente gradita, cercando di addurre delle scuse mi dice:

N: L'hai voluto tu, non dovevi farmi pensare al cazzo di Francesco per giorni e giorni, e questo è il risultato, cosa ti aspettavi? Anche io sono fatta di carne.

Intanto che pronuncia queste parole io sono già uscito di case e vado verso la macchina con il cuore in gola. Apro lo sportello salgo metto in moto e vado via, ma appena imbocco la strada che chissà dove mi avrebbe portato, un immagine mi si pianta nella testa come un flash, Nunzia in ginocchio che con una mano mantiene in cazzo di Francesco alla base, con l'altra gli massaggia le palle ( è una cosa che mi fa quasi sempre) con il cazzo a 1 cm dalla bocca, con la lingua che rotea sulla cappella, mi guarda e mi dice lo hai voluto tu e poi se lo mette in bocca e lo succhia forte, in una maniera così arrapante che subito l cazzo mi ritorna di pietra.

Allora mi fermo e torno indietro, dovevo assolutamente parlare con lei subito!…. capire,e soprattutto dovevo sapere come era successo.

Apro la porta e la trovo in lacrime distesa sul divano che mi chiede scusa e che veramente non ci ha scopato, io senza proferire parola vado in cucina le prendo un bicchiere d'acqua e un tovagliolo, glieli porgo e gli dico senza dire altro RACCONTA TUTTO PER FILO E PER SEGNO.
Lei ovviamente non vuole, continua a piangere e mi dice che ha sbagliato, che non doveva farlo, che ha interpretato male le mie fantasie, che ha rovinato il nostro matrimonio, adesso i nostri figli soffriranno, io mi intenerisco perchè la amo più della mia vita e perché odio vederla piangere, mi mette tristezza non so è una cosa strana ma sento che la amo tantissimo e allora la prendo la stringo forte sul mio petto,come piace a lei e stiamo qualche minuto cosi, lei comincia a calmarsi un pochino e smette di piangere.

L: Dai non piangere che sei brutta quando piangi, è vero forse hai frainteso le mie fantasie, ma io ora devo sapere com'è successo e dove , voglio sapere tutto.

N. Ma poi sei sicuro che non ti incazzi ancora di più? Meglio dimenticare questa brutto errore.L. No no…. voglio sapere tutto.

*********Continua………………...
Certo che si, vogliamo sapere come è andata
 
Una mia prof delle medie si è lasciata con il marito proprio dopo la nostra gita di terza media e l'anno dopo si è messa con l'altro prof che era venuto in questa gita... coincidenze? io non credo
 
Il continuo del racconto.

E dicendo questo mi siedo sul divano e faccio segno a lei di sedersi vicino a me.

L. Ti ascolto. Parti dall'inizio.
N. Sicuro sicuro sicuro?
L. Sicuro.
N. Allora quando siamo arrivati alla stazione dei bus siamo stati assaltati dai ragazzi che erano super eccitati e siamo stati assorbiti dai compiti istituzionali, biglietti bagagli posti a sedere ecc. ecc. quindi non abbiamo avuto nemmeno un momento per parlare, durante il viaggio tutto nella norma.... qualche chiacchiera tra colleghi ma niente di più, poi siamo arrivati a Grenoble e li abbiamo fatto una visita guidata della città e poi abbiamo pranzato. Poi ci siamo spostati a Chambèry dove avevamo il nostro albergo siamo andati a vedere un museo e poi un giro in libertà per visitare un po' questa splendida città. Quando si sono fatte le 18 ci siamo avviati verso l'albergo per sistemare i bagagli e assegnare i posti per dormire, noi professori avevamo le camere singole che fortunatamente erano sullo stesso piano delle camere di tutti i nostri alunni, loro divisi in camere triple e quadruple, solo che questo piano era fatto a L e quindi non vedevamo proprio tutto il corridoio, ma dovevamo girare l'angolo per vedere le altre camere. Quindi abbiamo deciso che i ragazzi li mettevamo da una parte, le ragazze dall'altra e abbiamo detto ai ragazzi/e che non si potevano muovere dalle loro camere dopo il coprifuoco, non sia mai che qualcuno sgattaiolava in qualche camera e succedeva un guaio poi come facevamo?
L. E chi controlla i controllori?
Lei mi guarda quasi indispettita e io gli dico
L. Dai non ti fermare continua a raccontare.
N. Invece le stanze dei prof erano al centro in modo da avere sotto controllo la situazione. Dopo aver sistemato i ragazzi/e gli abbiamo dato appuntamento alle 20 al ristorante dell'albergo per la cena. Dopo la cena altro piccolo giro per prendere un gelato e poi tutti in albergo per dormire che il giorno successivo avevamo una bella giornata intensa. Quando siamo rientrati, noi prof abbiamo deciso di fare la guardia e dopo esserci pigiamati ci siamo seduti tutti e 4 in modo da riuscire a vedere i due corridoi per reprimere le eventuali fuitine, cosa che è successa subito, infatti che abbiamo visto alcuni ragazzi che uscivano dalla stanza in maniera furtiva, poi si rendevano conto che noi eravamo lì a fare la guardia e rientravano in camera come nulla fosse, e li abbiamo deciso che dovevamo fare un po' di turni e dopo aver stilato la lista di coppie per garantire la sorveglianza almeno fino alle 3 di notte. Come ovviamente stai già pensando io e Francesco dovevamo fare il primo turno dalle 23:00 alle 01:00. E saremmo sempre stati insieme a fare da sorveglianti per le altre serate. Quindi gli altri 2 colleghi ci hanno salutato e sono andati a dormire, e io sono rimasta sola con Francesco. Abbiamo iniziato a parlare del più e del meno, interrotti qualche volta da qualche alunno che tentava la fuga dalla camera e anche quando siamo dovuti entrare in alcune camere perchè sentivamo troppo casino, ma comunque le chiacchere ci hanno portato al discorso di quando anche noi eravamo ragazzini di 3° media e andavamo in gita. Viene fuori che da giovane aveva un numeroso seguito di ragazze tutte innamorate di lui.
L. E la cosa non è cambiata come vedo.
N. Dai però non dire così io non sono innamorata di lui.....
L. Dai continua. Forza!
N. E che lui non aveva mai avuto problemi a sfogare i suoi istinti sessuali, ma che le cose sono cambiare in maniera drastica dopo il matrimonio e soprattutto ora che la moglie ha partorito. Si è sfogato dicendomi che in questo periodo è veramente molto giù di morale che è un periodo molto duro e che anche con la moglie le cose non sono tutte rosa e fiori, che oggettivamente l'arrivo del bambino è stata la cosa più bella della sua vita ma comunque lo ha allontanato un po' dalla moglie .... e cose del genere, mentre stavamo parlando, finalmente è arrivato il nostro cambio, gli altri 2 prof ci hanno salutato e noi siamo andati a dormire, e qui è capitata una cosa che mi ha spiazzato, mentre mi alzavo dalla sedia mi è caduto il cellulare e quando mi sono abbassata per raccoglierlo, ho visto Francesco che mi ha guardato nella scollatura del pigiama, ho alzato lo sguardo, l'ho guardato con una faccia tipo “ma che stai facendo” e mi sono portata una mano al petto per coprirmi, lui con molta tranquillità mi ha anche fatto un cenno di approvazione.
L. e si vede che si era arrapato il BEL PROF.
N. Sono tornata in camera e non riuscivo a togliermi dalla mente quel suo segno di approvazione mentre mi guardava le tette, poi la stanchezza ha preso il sopravvento e mi sono addormentata. Il mattino successivo avevamo appuntamento alle 8 con i ragazzi per fare colazione, io ovviamente alle ero già lì 5 minuti prima, sono entrata nel bar dell'albergo e i colleghi già erano li che parlavano con qualche alunno mattiniero, parlavano dei programmi della giornata, allora ho salutato e mi sono avvicinata al buffet, Francesco mi ha raggiunto e mi ha detto:

*F. Buongiorno Nunzia come stai?
*N. Stanca visto che dobbiamo fare anche da guardiani (accennando un piccolo sorrisino).
*F. A chi lo dici…. c'ho messo un sacco di tempo per addormentarmi.
*N. E come mai?
*F. Ero un po' turbato e poi scusami ma ieri sera non sono riuscito a non guardarti, non volevo essere invadente.
*N. È mi sono accorta che mi hai guardata, anzi radiografata direi e mi hai anche fatto un cenno di approvazione dopo che ti ho pescato a guardarmi il seno.
Lui si è fatto di 100 colori dicendomi:
*F. Scusa non volevo.
E dicendo così se n'è andato. L'ho raggiunto al tavolo mi sono seduta e gli ho detto di stare tranquillo che non mi ero arrabbiata. Poi per il resto della giornata non è più successo niente ma vedevo che di tanto in tanto mi guardava di nascosto, o mi giravo e lo beccavo che mi stava guardando con uno sguardo un po' strano. Arriva di nuovo la sera e a noi questa volta toccava il turno dall'una alle 3. Salutiamo i colleghi che si dileguano con un a domani ragazzi e appena rimaniamo soli mi dice.

*F. Sei arrabbiata per la cosa di ieri sera?
*N. Ma no.... Figurati, è solo che mi sono imbarazzata visto che c'erano anche gli altri colleghi, e poi quel tuo gesto di approvazione.
*F. Ti ripeto che mi dispiace, ma all'improvviso ho intravisto un paio di tette, e data la mia situazione che ti ho raccontato ieri sono rimasto colpito.
*N. Ma dai tranquillo non ti devi scusare in fono sei un uomo, e come tutti gli uomini sei un po' monello.
Così ci siamo fatti una risata e il discorso è finito lì e abbiamo iniziato a parlare del programma della giornata successiva ma comunque vedevo che lui mi guardava spesso le tette, e che non riusciva a stare fermo sulla sedia, ad un tratto si è alzato perché aveva sentito un rumore e pensava fosse qualche ragazzo che stava provando a scappare, ma quando si è girato ho visto che aveva un erezione veramente importante, io sono rimasta allibita, non riuscivo a distogliere lo sguardo, aveva un rigonfiamento all'altezza del cazzo che era qualcosa di enorme, poi accentuata dal fatto che aveva un pigiama molto leggero, lui si è reso conto che io gli stavo guardando il pisello e ha detto.

*F. Scusami ma in certe situazioni prende il sopravvento, poi la visione di ieri e il discorso di prima, mi sono un po' eccitato.
*N. Ma perché vuoi dire che stai così per colpa mia?
*F. Senti Nunzia io te lo devo dire e e scusami se sarò diretto, ieri non riuscivo a dormire perché ero troppo eccitato, ho preso sonno solo dopo che mi sono masturbato.
*N. Cosa? Ti sei masturbato pensando a me?*F. Si a te e alle tue tette.
Credo di essere diventata più rossa di quello che già ero dopo che gli avevo visto il pacco. E credo che l'eccitazione, mi ha reso poco lucida e l'unica cosa che sono riuscita a dire e stato Grazie.
L. In che senso grazie?
N. .....è l'unica cosa che mi è venuta in mente e poi ero turbata.
L. Arrapata vorrai dire?
N. E che ne so….. mi sono eccitata, e poi come ho detto anche a Francesco che l'eccitazione è il complimento più sincero fatto a una donna.
L. Gliel'hai detto?
N. Si.
L. Finisci di raccontare.
Allora io gli ho detto, grazie e lui mi ha detto:

*F. Grazie? In che senso?
*N. Si perché l'eccitazione è il complimento più sincero che un uomo possa fare a una donna, se poi arriva da un bell'uomo come tè, è l'unica cosa che posso dire.
*F. Allora non ti sono indifferente?
*N. Sei un bell'uomo e questo è sotto gli occhi di tutti e poi con un attrezzo del genere (guardando per l'ennesima volta quel enorme pacco che credo stesse per esplodere) qualsiasi donna non ne sarebbe indifferente.
Dicendo questo mi alzo, e gli dico che è meglio andare a dormire visto che erano 2 e 45 più o meno e faccio per andare verso la mia camera, lui mi prende per un braccio mi tira a se e mi abbraccia forte e li l'unica cosa che sento è questa enorme cazzo pressato contro la mia pancia, mi guarda negli occhi e mi bacia, li la mia mente si è completamente annebbiata, un bacio con la lingua, spinta fino a dentro la mia gola, io ho ricambiato, il prof bacia benissimo, sarà durato almeno 10 secondi, ma a me sono sembrati un eternità. Il mio cervello tutto ad un tratto mi ha riportato alla mente tutte quelle cose che mi hai detto tu mentre stavamo scopando, e mi sono eccitata ancora di più, e allora istintivamente gli ho messo la mano sul cazzo, e lui mi ha messo una mano sotto alla maglia del pigiama e mi ha toccato le tette, un fremito mi ha scosso lungo tutta la schiena, ma fortunatamente in un attimo di lucidità l'ho spino via, gli ho detto buona notte, senza nemmeno guardarlo e siamo andati ognuno nella propria camera.
L. Non ci credo, arrapata come stavi.
N. Te lo giuro, ti sto dicendo solo la verità, che motivo avrei adesso di dirti una bugia, dopo tutto quello che ti ho detto? Comunque sono andata nella mia stanza, avevo centomila pensieri che mi giravano in testa, ma due cose mi martellavano il cervello più di tutte, il suo cazzo che si strofinava sulla pancia e le parole che mi hai detto mentre mi inculavi…...che credi che me le sono dimenticate? Mi hai detto "fai quello che vuoi, l'importante è che poi me lo dici." e io ti ho risposto si e poi ho avuto uno degli orgasmi più belli della mia vita. A quel punto non c'è l'ho fatta più, presa dall'eccitazione dal pensiero di te che mi inculavi invitandomi a fare la troia con il mio collega, mi sono messa la mano nelle mutande, già fradice, e ho cominciato a masturbarmi come facevo da ragazzina, prima sfiorando delicatamente il clitoride e poi penetrandomi con 2 dita nella fica, ma già alla seconda volta che mi toccavo il grilletto, sono venuta.
L. Che troia che sei.
N. Si io sono una troia, ma a te piace sentire queste cose, sei eccitato ti si vede il cazzo gonfio dal pantalone.
Indicandomi il pantalone.
L. È vero ma tanto lo so che sei eccitata pure tu.
E dicendo così la prendo la bacio e le allargo le gambe per metterle la mano nelle mutande, era un lago, una quantità di umori vaginali esagerata, subito ha cominciato ad ansimare e a muoversi come ad accompagnare la mia masturbazione, le ho strusciato il palmo della mano sul clitoride mentre con il medio e l'anulare ho iniziato una lenta penetrazione, cosa che a lei piace tantissimo, ma non volevo farla godere volevo tenerla super eccitata e sentire il resto sella storia.
L. Si ma dai continua a raccontare puttana.
N. Dopo che ho goduto mi sentivo un po' in colpa nei tuoi confronti, ma poi mi sono messa nel letto stanca e comunque appagata dalla masturbazione e sono crollata in un sonno profondo. La mattina successiva sono scesa nel bar con mezz'ora di ritardo, mi sono scusata dicendo che non avevo sentito la sveglia, Francesco mi ha detto:

*F. Dormito bene? (Con un sorrisino malizioso).
*N. Non tanto non riuscivo a prendere sonno.
*F. Nemmeno io sono riuscito a dormire bene, mi sentivo un po' teso (sempre con quel sorrisino).
Poi appena si è assicurato che nessuno potesse sentirci mi fa:
*F. Hai un buon sapore, e delle tette veramente stupende.

Penso di essere diventata viola e spero che nessuno mi abbia visto. Non ho detto nulla e ho fatto finta che non avesse detto niente, ho preso la mia colazione e sono andata a sedermi al tavolo, ma lui era sempre lì che di tanto mi tanto guardava con quel sorrisino. Intanto la giornata anche con un filo di eccitazione è andata avanti tra le visite ai musei e monumenti della cittadina di Chambèry. Arriva la sera del fattaccio. Questa volta ci tocca il primo turno dalle 23 alle 01. Solito posto nel corridoio, per circa mezzora non ci siamo detti nemmeno una parola, io al telefono a scrivere a te e alle mie amiche e a mia sorella, mentre lui era al telefono credo con la moglie, poi a un certo punto mi guarda e mi dice:
*F. Come stai? Cosa pensi di quello che è successo ieri?
*N. Cosa devo pensare secondo te? la situazione di ieri mi ha scosso veramente tanto, e poi quelle parole che mi hai detto questa mattina.....
*F. È solo quello che penso, quando ci siamo baciati per me è stato bellissimo, sembrava di essere tornati a scuola, che non dovevamo farci beccare dai professori e poi tu mi hai messo una mano sul pisello e io non ho capito più nulla, ti giuro che non volevo toccarti le tette ma la mano si è mossa in automatico.
*N. Si so quello che vuoi dire.
*F. A me è piaciuto tantissimo..... per te è stato così brutto?
*N. Ma non si tratta di bello o brutto, siamo sposati con figli e non dobbiamo fare queste cose.
*F. Giusto ma io voglio sapere cosa hai pensato in quel momento.
*N. Cosa ho pensato? Niente il mio cervello è andato in panne, ero eccitata, la tua erezione mi ha fatto uno strano effetto, forse per il fatto che era da tanto che non vedevo un uomo eccitato per me che non fosse mio marito, lui non mi fa mancare niente dal punto di vista del sesso, anzi, ma ieri è stata una cosa starna, non so forse il fatto che siamo colleghi, il fatto che conosciamo reciprocamente i coniugi dell'altro, il rischio di essere scoperti da qualche collega o peggio da qualche alunno, mi sono sentita come quando ero piccola e facevo le cose di nascosto.
E mentre stavo parlando, Francesco si allunga sullo schienale della sedia, e vedo chiaramente di nuovo la sua erezione, che svetta dal pantalone del pigiama ancora più grande del giorno prima.
*F. È da ieri che sto così, nemmeno dopo che sono andato in camera e mi sono fatto un altra sega e ho sborrato pensando a te alla tua lingua, a come la muovevi, che per inciso secondo me la sai usare veramente bene, e non solo per baciare.
E dicendo questo si tira giù l'elastico pantalone del pigiama fino a sotto alle palle scoprendo per intero il cazzo, una cosa veramente enorme, con la cappella lucida è tirata al massimo.
*F. Guarda che effetto mi fai, mi ecciti un casino, voglio vedere se veramente sai usare quella lingua come penso io.
*N. Ma sei pazzo copriti.
*F. Ok.... Ma non dirmi che non ti piace.
*N. Si mi piace, ma copriti che se ti vede qualcuno sono guai, ( finalmente si ricompone) si mi piace e pure tanto, ieri ero eccitatissima, che credi che solo tu hai pensieri sconci.
*F. Che intendi?
*N. Ieri quando sono scappata in camera per calmarmi mi sono masturbata, non lo facevo da almeno 10 anni da sola, ero troppo eccitata, e non sarei riuscita a dormire.
*F. Cosa?
*N. Si hai capito mi sono masturbata.
Lui mi ha guardato con gli occhi sbarrati, si è avvicinato e mi ha messo una mano sulla gamba, e ci siamo baciati di nuovo, poi si è alzato mi ha preso la mano e siamo andati in camera sua, abbiamo socchiuso la porta e mi ha messo dietro la porta in piedi con le spalle al muro in modo da non essere visti da nessuno, fortunatamente i ragazzi erano veramente stanchi e fino a quel momento non si era visto nessuno ma comunque c'era sempre pericolo, e li ha continuato a baciarmi e con le mani passava freneticamente dalle tette al culo poi mi ha alzato la maglia e il reggiseno in un solo colpo si è abbassato, ha cominciato a leccarmi le tette e a succhiarmi i capezzoli, e mentre aveva il capezzolo della tetta sx in bocca con la mano destra è sceso fino a toccarmi la fica da sopra il pigiama, poi ha messo le mani all'interno del pigiama mi ha strizzato il culo con una forza quasi da farmi male, poi è tornato a baciarmi con la lingua, e con la mano è sceso fino a dentro la mia mutandina iniziando a toccarmi la fica, li anche io ho cominciato a toccargli il cazzo da prima sopra il pigiama e poi ho messo le mani dentro e ho notato che era senza i boxer, come la mano ha toccato il suo cazzo ho avuto un fremito. Un cazzo veramente bello, come il tuo, forse un po' più spesso, fantastico, ho incominciato a segarlo mentre lui mi masturbava, ma tutto ad un tratto mi ha girato premendomi il cazzo sul culo e mi ha detto
*F. No fermati che se no sborro subito, voglio farti prima godere.

Allora ho aperto un po' le gambe in modo da aggevolargli la strada verso la mia passera, e li ha cominciato a farmi un bellissimo e bagnatissimo ditalino, io ero un lago, mi toccava il clitoride in un modo veramente spettacolare, ha cominciato a inserirmi le dita nella fica come stai facendo tu adesso, in due secondi sono venuta, un orgasmo fantastico, che mi ha fatto scuotere tutto il corpo, tanto che le gambe a malapena mi reggevano, intanto che mi ti prendevo da questo orgasmo violentissimo lui ha dato uno sguardo fuori dalla porta per vedere che non ci fosse nessuno, allora mi sono girata verso di lui e mi sono messa in ginocchio e gli ho tirato giù il pantalone del pigiama fino alle caviglie, mi si è presentato davanti alla faccia questo cazzo veramente bello, sembrava di ferro per quanto era duro, si vedeva che era sul punto di esplodere, la cappella era violacea e aveva già le secrezioni di pre sborrata, non c'ho pensato su due volte e ho cominciato a leccare tutta l'asta, facendo fermare la lingua sul filetto sotto alla cappella, per poi tornare indietro, e poi su di nuovo fino al filetto, così per una altro paio di volte e poi ho cominciato a roteargli la lingua sulla cappella e li lui ha detto, "Sei la prof dei pompini", poi ho alzato lo sguardo e ho visto che si succhiava avidamente le dita che fino a 10 secondi prima erano nella mia fica e erano piene dei miei umori, li ho cominciato a succhiare e a cercare di farmi entrare più cazzo possibile nella bocca fino alla gola, e intanto gli accennavo un po' di sega, sentivo il cazzo che che pulsava, era quasi arrivato al limite, mentre stavo ancora succhiando come una troia sento lui che mi dice che sta venendo e si lascia andare in un grugnito smorzato per non farsi sentire, il primo schizzo di sborra mi colpisce proprio sulla lingua, il resto della sborrata me l'ha scaricata tutta sulla faccia e sugli occhiali. Abbiamo avuto giusto 2 minuti per riprenderci, pulirmi e andare di nuovo nel corridoio e dopo altri 2 minuti sono arrivati i nostri colleghi assonnati e fortunatamente ignari di quello che era successo 4-5 minuti prima.

Intanto la mia mano nella sua figa non gli dava respiro, aveva già raggiunto almeno 3 orgasmi mentre mi raccontava la vicenda e io non accennavo a smettere di martoriargli la figa, era quasi senza forze per opporsi al mio volere, e si lasciava penetrare dalle mie dita come una vacca, con le gambe oscenamente aperte sul divano, io avevo la mano completamente grondande, ed ero veramente arrapato come poche volte mi era capitato.
L. Ti sei fatta sborrare in bocca, e in faccia sei proprio una puttana.
Con un filo di voce mi ha detto:
N. In bocca solo uno schizzo è stato un errore, per il resto tutto sul viso.
L. E com'è la sua sborra?
N. Lo sai che non mi piace la consistenza, ma il sapore non era male.
L. Che troia che sei, e poi mi hai detto che non ci hai scopato.....
N. E vero non ci ho scopato ti ho detto tutto quello che è successo.
L. Si ma solo perché non avete avuto tempo, se c'era più tempo sono sicuro che ti saresti fatta scopare come una puttana, dimmi la verità.
E mentre gli dico così la metto in ginocchio gli prendo la testa e le metto il cazzo in bocca, lei mi guarda e inizia a succhiarlo e a segarmi per tutta la lunghezza dell'asta. Quando si stacca mi aspetto una qualche risposta, che non arriva, gli prendo la testa e gli spingo il cazzo in gola e la tengo un po' così, la lascio e chi dico
L. Rispondi..... ti saresti fatta scopare?
N. Dai lo sai.... Mi conosci.
L. Voglio sentirlo dire da te.
E intanto continuava a succhiarmi il cazzo in una maniera veramente sublime, infatti ero quasi al limite ma volevo che mi dicesse quello che in fondo già sapevo.
N. Si mi sarei fatta scopare a pecora, volevo sentire il suo enorme cazzo dentro la mia figa.
Mentre finisce la frase le prendo la testa la tengo ferma e gli scarico in bocca tutta la mia sborra, molto densa infatti accenna qualche conato di vomito ma si contiene e dopo che avevo finito di sborrare gli dico.
L. Le puttane come te ingoiano tutto, ingoia troia, e puliscimi il cazzo per bene.Lei quasi con gli occhi fuori dalle orbite, mi guarda fisso negli occhi e butta giù tutto il mio carico di sperma poi lecca per bene i residui di sborra lungo il manico del mio cazzo. Ma non sono ancora appagato il pisello nonostante la sborrata non accenna ad abbassarsi, così la metto a pecora sul divano mi abbasso e inizio a leccare la sua figa piena intrisa dei suoi liquidi e il culo, lei ansimava, si vede che era veramente partita, voleva essere chiavata, ma ora le domanda che avevo in testa era..... Chiavata da chi? da me o da Francesco? Dopo questo pensiero ancora più arrapato prendo il cazzo e gli appoggio la cappella fra le labbra della figa, già bella lubrificata e glielo butto dentro, tutto in un solo colpo, lei caccia un urlo bello forte quasi di dolore, ma poi già alla seconda botta ansima come una cagna in calore, segno che la troia si sta godendo per bene il mio cazzo, resto lì a stantuffarla per qualche minuto senza pietà proprio usandola come un oggetto, fino a che non la vedo che inizia a irrigidirsi per il sopraggiungere di un nuovo e intenso orgasmo, inizio anche a sgrillettare il clitoride e a dirgli nell'orecchio che è proprio una puttana, una rotta in culo, una troia succhia cazzi, una vacca da monta, gli ho detto di tutto e di piu, fino a che non finiamo in un orgasmo simultaneo dove lei grida tutto il suo piacere e io mi svuoto le palle nella sua figa.
Appagati e con il fiatone ci buttiamo sul divano e stiamo in silenzio per un po' di tempo solo a guardarci, anzi io la guardo lei evita il mio sguardo diretto, non riesce a guardarmi negli occhi. E io mi rendo conto che anche se veramente lei è tutto quello che le ho detto prima è troppo bella e che la amo più di prima, il suo corpo è bellissimo imperlato di sudore, la sua vagina emette il classico rumore simile a una scoreggia, che noi chiamiamo "the sound of love" alzo lo sguardo e vedo un rivolo di sperma che le cola dalla fica e macchia il divano, lei mi guarda e non trattiene il sorriso, che per me è contagioso, finiamo a ridere a crepapelle con me che dico:
L. Certo che sono fatto strano, mi hai appena confessato che hai fatto un pompino quasi con ingoio al tuo collega, ti sei fatta sborrare in faccia da lui, ti sei fatta masturbare e l'unica cosa che riesco a pensare, che sei bellissima e ti amo più di prima.
Lei si alza con un sorriso enorme e felice con il cuore più leggero, si butta sopra di me e mi abbraccia forte e mi dice.
N. Ti chiedo ancora scusa, ed hai proprio ragione, siamo proprio fatti strani, io tutta compita tutta per bene e tutta pudica, appena Francesco mi ha fatto vedere il suo cazzo, e che cazzo direi, sono diventata la prof più puttana d'Italia, ma sono contenta che mi hai perdonato a se tu non vuoi non capiterà mai più (accennando un mezzo sorrisino)
L. E chi ti ha detto che ti ho perdonato? (Sorridendo anche io) Questa cosa la dovrai scontare ancora per molto tempo.....
N. Basta che non sono costretta a ingoiare il tuo sperma ogni volta....
L. In questo momento non sei nella posizione di fare richieste, quando ne avrò voglia di sborrarti in bocca tu mi accontenterai, io ti prometto che non lo farò sempre, perché lo sai che mi piace farlo sia nella figa che nel culo, per non parlare poi di quegli occhiali da prof maiala che hai, dove il tuo Professore preferito non ha perso tempo a riempire di crema. L'unica cosa che veramente mi ha dato un po' fastidio, e ne sono dispiaciuto, che questa cosa l'hai fatta senza di me (lei si intristisce e mi chiede scusa), tranquilla tanto rimedieremo.Dicendo così gli strizzo l'occhio e la stringo forte a me.Ci addormentiamo stretti in un abbraccio bellissimo, svegliati un oretta dopo dalla sveglia che avevamo messo per non dimenticare i figli a scuola, dismessi i panni dei maiali, rimettiamo quelli delle persone " normali" e andiamo a prendere i piccoli a scuola.
 
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