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La FORMA E la SOSTANZA. In un racconto ci sono queste due componenti che se miscelate bene portano a grandi soddisfazioni sia all’autore che ai lettori. E basta poco. E basta poco per avere anche un minimo di apprezzamenti relativamente appunto a quanto scritto.
Forma e sostanza però insieme. Se una eccelle sull’altra si rischia di cadere nel gioco degli equivoci che molto spesso e ancora recentemente si vede qui sopra.
Parto dalla sostanza. Il tag, famigerato tag non aiuta. Ne abbiamo già parlato. Etichettare una storia come “reale” e poi vedere che si accompagna con altre 10, 100 e mille dello stesso autore e con scenari quantomeno “improbabili” rende il tutto un po’..così. Ecco allora che la Forma entra in gioco ed aiuta, lo scenario cambia tutto. Se un racconto sconta di partenza una realtà poco credibile, il modo in cui viene scritto e sviluppato ne fanno passare questo “difetto” in secondo piano. È un racconto, va letto, va immaginato e va anche criticato se occorre. E c’è ne sono di esempi. Begli esempi davvero.
È vero anche il contrario però. Per fortuna. Non tutti abbiamo il dono di scrivere bene, molto bene. E allora magari se la forma tentenna ecco che la storia, il racconto, la narrazione, possono reggere grazie alla sostanza che fa da collante.
Non siamo accademici della Crusca, ma se la storia appassiona, eccita, incuriosisce e si fa leggere va bene così. Va bene anche così...
Siamo in un forum, siamo in una sezione di racconti. È giusto criticare o elogiare ma più sulla forma che sulla sostanza. Reale o di fantasia sono particolari che si lasciano all’autore del thread....che non ne deve abusare però.
In altre sezioni ci sono conseguenze se si “spacciano” falsità per verità.
Qui non avrebbe senso e non ne ha. Il senso lo fanno i lettori che decidono quanto sognare, quanto apprezzare e quanto riconoscere quello che leggono.
Si spera, con sostanza e accompagnata in una forma apprezzabile....che non guasta mai...
Forma e sostanza però insieme. Se una eccelle sull’altra si rischia di cadere nel gioco degli equivoci che molto spesso e ancora recentemente si vede qui sopra.
Parto dalla sostanza. Il tag, famigerato tag non aiuta. Ne abbiamo già parlato. Etichettare una storia come “reale” e poi vedere che si accompagna con altre 10, 100 e mille dello stesso autore e con scenari quantomeno “improbabili” rende il tutto un po’..così. Ecco allora che la Forma entra in gioco ed aiuta, lo scenario cambia tutto. Se un racconto sconta di partenza una realtà poco credibile, il modo in cui viene scritto e sviluppato ne fanno passare questo “difetto” in secondo piano. È un racconto, va letto, va immaginato e va anche criticato se occorre. E c’è ne sono di esempi. Begli esempi davvero.
È vero anche il contrario però. Per fortuna. Non tutti abbiamo il dono di scrivere bene, molto bene. E allora magari se la forma tentenna ecco che la storia, il racconto, la narrazione, possono reggere grazie alla sostanza che fa da collante.
Non siamo accademici della Crusca, ma se la storia appassiona, eccita, incuriosisce e si fa leggere va bene così. Va bene anche così...
Siamo in un forum, siamo in una sezione di racconti. È giusto criticare o elogiare ma più sulla forma che sulla sostanza. Reale o di fantasia sono particolari che si lasciano all’autore del thread....che non ne deve abusare però.
In altre sezioni ci sono conseguenze se si “spacciano” falsità per verità.
Qui non avrebbe senso e non ne ha. Il senso lo fanno i lettori che decidono quanto sognare, quanto apprezzare e quanto riconoscere quello che leggono.
Si spera, con sostanza e accompagnata in una forma apprezzabile....che non guasta mai...