Come sempre perdonate eventuali refusi
Da tempo erano due le mie preoccupazioni: il sesso e mio figlio, con le due cose che poi in qualche modo andarono a sovrapporsi. Io - al pari di mia moglie - ho ricevuto un’educazione molto rigida e cattolica, e fin da piccolo avevo ben chiaro come mi dovevo comportare perché era così che funzionavano le cose nella mia famiglia e non potevo in alcun modo “disonorarla”. Poi c’è il credo religioso, da sempre una parte molto importante di me, mentre per Chiara - di certo credente - il suo essere così ferrea e dura è molto più legato all’apparenza che alla spiritualità.
Io non sono una persona tonta, anzi, però sul sesso di certo non posso scrivere libri. Detto della mia vita sessuale - comunque più attiva rispetto a tanti altri amici o colleghi - con i rapporti con mia moglie che sono sempre stati frequenti, ma minimali, per me la masturbazione è stata sempre una sorta di extrema ratio: solo da ragazzo all’università mi toccavo quando avevo le palle gonfie e la cosa mi dava fastidio. Diciamo una cosa più fisica che dettata dal piacere. Del resto per anni come vi ho detto Chiara appena aprivo gli occhi mi segava e mi svuotava le palle.
Questa cosa però arrivato a 43 anni iniziò a non bastarmi più, soprattutto quando ho scoperto la pornografia, per me assoluto tabù fino a poco tempo fa. Chi incrocia mia moglie per la prima volta potrebbe pensare a un bel troione da scopare, anche perché la faccia da porca non le manca. Nessuno avrebbe creduto che invece non ha mai fatto un pompino in vita sua oppure che io non l’ho mai messa a pecora per godermi quel culone.
Negli ultimi erano avvenuti alcuni episodi che avevano iniziato diciamo a turbarmi. Innanzitutto spuntarono fuori due corteggiatrici. La prima una zitella, comunque ancora piacente ma un po’ svalvolata, che frequentava la nostra parrocchia e che ogni volta mi si attaccava a parlare e sui social era sempre la prima a mettere like o commentare qualsiasi cosa postassi, anche se non sono un grande postatore.
Mia moglie ogni volta che mi si attaccava poi in privato mi cazziava, io le ripetevo che è chiaro che avesse qualche rotella fuori posto ma che ugualmente cercavo di essere cortese. Ben diversa era la situazione di una delle segretarie dell’ufficio, più giovane e carina anche se un po’ cicciottella, una volta venne a casa per portarmi dei documenti urgenti mentre mia moglie era in bagno: credendomi solo mi fece prima i complimenti per la casa, poi con fare languido e avvicinandosi un po’ disse che mia moglie era una donna fortunata in tutti i sensi.
Io sempre con garbo respinsi le sue avances e la ringraziai accompagnandola alla porta. Mia moglie che aveva sentito tutto impazzì letteralmente. Voleva che la licenziassi in tronco e ci volle parecchio che non funzionava così e poi che era una fortemente raccomandata. Da quel momento si convinse che lei volesse “rubarle” il marito, non mi fece andare a una cena aziendale dove era presente e la beccai più di una volta che odorava i miei vestiti che portavo a lavoro.
Ammetto che delle volte pensavo a come sarebbe stato farlo con un’altra, magari più porca a letto rispetto a mia moglie. Ma il tradimento era una cosa per me inconcepibile, figurati poi se si fosse venuto a sapere, mia madre mi avrebbe diseredato. Io pensieri più forti però erano di altro tipo e riguardavano i corteggiatori di mia moglie. Un caso fu eclatante. Eravamo nel nostro storico chalet dove andiamo da sempre e con mia moglie, messo un pareo, siamo andati al bar a prendere un caffè.
Il cameriere era uno nuovo, un ragazzo molto alto e magro di origine nordafricana, abbastanza bruttarello con una forte stempiatura e una vistosa cicatrice sulla fronte. Venne a prendere le ordinazioni e se la mangiava con gli occhi, poi quando ci portò i caffè aveva una vistosa ed enorme erezione, si piazzò di fianco a Chiara a parlare del caldo praticamente con il cazzo a pochi centimetri dalla faccia che arrivava a metà coscia e alzava il tessuto dei pantaloni leggeri da cameriere.
Come successo altre volte lei poi se la prese con me perché avrei dovuto dire qualcosa al ragazzo - rimbrotti simili sono capitati quando uno che stava a rifare la strada le fischiò oppure in vacanza a Roma quando un ambulante le fece apprezzamenti molto espliciti -, io invece le spiegai che non era il caso di fare piazzate e che di certo a fine stagione non avremmo lasciato una mancia per lui.
La cosa Rayan - il cameriere - la rifece altre volte oltre ad aver iniziato a seguire sui social mia moglie che comunque contraccambiò, con Chiara che all’ombrellone una volta mi disse che per lei era proprio uno stupido ad andare ogni volta in bagno a mettersi qualcosa nei pantaloni per far vedere che aveva un’erezione così sproporzionata. Le dissi invece che di certo era tutta roba sua e che era solo molto maleducato e lei “questo certamente, più che maleducato”.
Su Instagram invece quando iniziò a usare tag generici ebbe un’impennata di follower, soprattutto stranieri. Uno mezzo indiano di colpo le mandò in dm la foto del suo cazzo, facendola incazzare. Prima di bloccarlo la sera mi fece vedere la foto e quello era il secondo cazzo che lei aveva mai visto in vita sua oltre a quello naturalmente di nostro figlio quando era piccolo. “Guarda che razza di pervertito, ora lo segnalo e poi lo blocco”. Parlando lei l’inglese in modo fluente, nei suoi post spesso scriveva frasi in inglese e questo attirava molti indiani e americani.
Alcuni le scrivevano cose sconce in dm e lei alla fine decise di bloccare tutti, fare una ripulita dei follower e mettere il profilo chiuso. Tutti quei fatti per la prima volta mi fecero pensare a Chiara scopata da altri, magari che le facevano cose che con me non faceva, e la cosa più che incazzare mi faceva eccitare. Questa consapevolezza in parte mi spaventava visto che era contro alla mia morale, così la tenni segreta.
Come vi dicevo l’altre preoccupazione riguardava mia figlio. Anche lui ha seguito il mio stesso percorso scolastico, ma alla fine convinsi mia moglie a fargli fare l’ultimo nel liceo cittadino, scuola comunque molto rinomata. Questo perché lui è molto timido e insicuro, piccolino e magro come me e anche lui con dei lineamenti belli e quasi femminili, efebici si sarebbe detto in un’altra epoca.
Il problema è che in città aveva un solo amico, un nerd abbastanza tontarello ma di buona famiglia che viene nella nostra parrocchia. I miei amici hanno figli più piccoli e anche i figli della sorella di mia moglie hanno diversi anni in meno. Lui non ci ha dato mai un problema, gentilissimo e affettuosissimo, ma doveva un po’ “scafarsi”. Inoltre nel collegio dove era uno dei suoi compagni iniziava a manifestare chiari atteggiamenti omosessuali, leva che spinse mia moglie ad acconsentire alle mie richieste.
Inoltre anche se piccolino e magro è abbastanza bravo a calcio, così tramite un conoscente lo feci entrare in una squadra nonostante fosse strano inserire nel
gruppo uno che a 18 anni non avesse mai fatto anche solo la scuola calcio. Gabriele così tornò fisso a casa nostra, ma una notte mia moglie mi svegliò che quasi tremava. Causa mal di pancia si era alzata senza fare rumore per andare in bagno, vedendo così nostro figlio che si stava masturbando guardando dei video porno sul suo portatile.
Lei passò la notte insonne, io quando lui andò a scuola cercai di tranquillizzarla e dissi che dovevamo vedere che tipo di cose guardasse. Così andammo a spiare la cronologia ed erano tutte cose etero - la nostra paura era che vedesse cose gay - anche molto spinte. Per la prima volta io e mia moglie ci ritrovammo di fronte a del materiale pornografico: sborrate, inculate, gang bang, tante milf, cazzi enormi bianchi e neri, non mancava nulla…
Mia moglie non voleva accettare che in fondo fosse una cosa normale per un ragazzo della sua età, forse il problema era che non si trattava di donne nude ma di scene molto estreme. Decidemmo di non affrontare con lui la cosa visto che è un ragazzo troppo sensibile e che stava vivendo diversi problemi di ambientamento in questa nuova vita. Chiara andò a parlare con mia madre che subito si mise all’opera per trovare una ragazza per il nipote, naturalmente una linda e pinta come piace a loro, non una ragazzaccia.
Non ci mise molto prima di fargli conoscere Angela, la figlia anche lei diciottenne di altri parrocchiani. Piccolina e castana, con un visino carino e rotondo un po’ stonato da un naso un po’ lungo e affilato, molto magra aveva un bel culetto sodo e pronunciato anche se il seno era praticamente inesistente. A me appariva timidissima pure lei, ma i due si piacquero subito e così si fidanzarono.
Mia moglie e mia madre erano felici di quella situazione, anche se la famiglia di Angela non era di certo del nostro rango sociale. Anche Gabriele era felice e noi lasciavamo che si vedessero abbastanza liberamente nei momenti liberi e non solo il fine settimana. C’erano però altri problemi. Era bersagliato da diversi bulli, uno nella sua squadra ma non era una cosa grave, uno invece nella sua classe e quello più pesante che lo tormentava ogni volta che lo vedeva in giro per il centro da solo, con Angela o con i suoi amici.
Ciro è un ragazzo napoletano che da un po’ di tempo viveva in città con la famiglia, avevano alcune attività insieme ad altri e per molti stavano solo riciclando i soldi della Camorra. Non tanto alto ma decisamente più muscoloso e carismatico, lo chiamava frocetto e spesso lo invitava nella sua comitiva - insieme ad Angela - per poi schernirlo umiliandolo. La cosa paradossale era che a lui piaceva quel
gruppo, lo considerava fico, ma quando la madre del suo migliore amico raccontò a mia moglie della cosa - racconto del figlio - si arrabbiò tantissimo.
Con discrezione allora aggiungemmo il padre sui social chiedendo un incontro. Clemente ha qualche anno più di me, come il figlio è moro e ricciolino con la carnagione un po’ scura, bassetto e tarchiato ha sia muscoli sia un po’ di pancia. Lo invitammo a prendere un caffè e gli spiegammo la cosa chedendogli di intervenire, lui per tutta risposta ci disse che queste cose i ragazzi devono risolverla da soli e finché sono battibecchi verbali per lui non c’è niente di male.
Mentre diceva questo guardava solo Chiara che indossava un giubbino corto e un paio di jeans che evidenziavano il suo culone, il tutto con un tacco non altissimo ma comunque importante, come se io non esistessi. Quando andò via ero furioso e per la prima volta fu mia moglie che dovette fare la parte di quella che tranquillizza. “Per la prima volta credo di odiare qualcuno” le dissi mentre tornavamo a casa con lei che mi teneva sottobraccio.
A farmi innervosire poi era anche un nuovo vicino che venne ad abitare nella villetta a schiera di fianco alla nostra. Anche lui con un marcato accento del Sud, basso e panzone, pelato tranne che ai lati con dei baffi che lo facevano sembrare uscito dagli anni ‘70, se ne stava tutto il giorno in balcone a fumare sigarette che poi gettava davanti casa, inoltre parcheggiava sempre male e delle volte chiudeva la macchina di mia moglie.
Quando gli chiesi di non gettare le cicche sul vialetto neanche mi rispose e continuò a fumare per poi gettarla nel vialetto, mentre quando per l’ennesima volta praticamente chiuse la macchina di Chiara si degnò di scendere e spostarla, con mia moglie che arrabbiata perché era in ritardo che disse “la prossima volta un paio di botte dietro ed esco”, allora lui le rispose “signora dopo anche io le dò un paio di botte dietro”. La sera mi raccontò tutto e mi incazzai, ma vi anticipo che solo alla fine scoprimmo che si trattava di un collaboratore di giustizia mandato lì con una nuova identità.
In tutto questo anche io avevo iniziato a vedere siti porno e masturbarmi di nascosto. Peggio di un ragazzino scoprii un mondo, mi facevo tante seghe la notte immaginando che ci fosse mia moglie oppure conoscenti o colleghe al posto di quelle donne così depravate. Una sera mia moglie voleva guardare una serie tv, io la partita così andai con il mio pc in studio e misi skygo, iniziando però anche a farmi una sega su un video di legalporno.
Quando mia moglie mi chiamò perché mi stava squillando il cellulare semplicemente lasciai la partita a schermo intero e andai da lei: mio padre era rimasto in mezzo a una strada con la macchina guasta, così tolsi il pigiama, misi una tuta e mi recai in fretta da lui. Mia moglie andando a dormire vide il pc acceso, tolse la partita per chiuderlo e vide che quello che in contemporanea stavo guardando…
Come rincasai furiosa ma in silenzio per non svegliare Gabriele mi tirò una pantofola, dandomi del depravato. Le spiegai che era stato un momento di debolezza, ma lei insisteva che c’entrava qualcosa la mia segretaria che mi corteggiava, come se guardavo quelle cose perché volevo farle con una “donnuccia che ci prova con i mariti delle altre” e che se avessi provato a tradirla me l’avrebbe prima fatta pagare, poi mi avrebbe uccisa.
La tranquillizzai che era solo una curiosità innescata dall’aver beccato nostro figlio, le giurai che mai l’avrei tradita e che non avrei visto più quei video. Così feci, ma solo a casa visto che mi ammazzavo di seghe quando ero in trasferta, però da quel giorno lei non mi fece più le seghe al mattino “tanto non ne hai bisogno, fai da solo brutto maiale che sei”. CONTINUA...